[Nonviolenza] Poche parole dette la mattina del 4 novembre 2021 in un paese vicino Viterbo



POCHE PAROLE DETTE LA MATTINA DEL 4 NOVEMBRE 2021 IN UN PAESE VICINO VITERBO

Questi esseri umani sono stati uccisi. Da altri esseri umani.
La quasi totalita' di loro neppure si conosceva, non aveva alcun personale motivo d'inimicizia.
Hanno ucciso e sono stati uccisi perche' qualcuno ha dato loro un'arma, una divisa, un ordine.
La guerra e' sempre e solo un crimine contro l'umanita'. Occorre abolire tutti gli eserciti e tutte le armi.
Occorre cessare di uccidere. Occorre salvare tutte le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere.
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Questi esseri umani sono stati uccisi. Da altri esseri umani.
Il ricordo della loro morte ci chiede di agire contro tutte le uccisioni.
Il dolore per la loro morte ci chiama ad opporci a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi, a tutti i poteri assassini.
Ogni potere armato e' gia' assassino.
Ogni arma e' nemica dell'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere.
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Questi esseri umani sono stati uccisi. Da altri esseri umani.
Pace, disarmo, smilitarizzazione. Opporsi alla violenza con la nonviolenza, la solidarieta', la condivisione del bene e dei beni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Opporsi al male facendo il bene.
Se non si rispetta la vita e la dignita' delle persone, ogni bene e' perduto, nulla si salva.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere.
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Questi esseri umani sono stati uccisi. Da altri esseri umani.
Il loro muto ed infinito grido ci convoca e ci impegna ad impedire che altre persone subiscano la stessa sventura, lo stesso strazio, lo stesso orrore.
Questi uccisi ci chiedono di impedire che altre persone siano uccise, ci chiedono di far cessare la dittatura della violenza, ci chiedono di liberare l'umanita' dal crimine della guerra.
Ci dicono: siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente casa comune dell'intera umanita'.
Ci dicono: sii tu l'umanita' come dovebbe essere, agisci tu contro tutte le uccisioni, opponiti tu a tutte le violenze, sii tu a recare aiuto e conforto a chiunque di aiuto e conforto abbia necessita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

In un paese di poche anime in provincia di Viterbo, il 4 novembre 2021

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

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Documentazione. L'appello del Movimento Nonviolento, di Peacelink e del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo: "4 novembre 2021: non festa ma lutto. Ogni vittima ha il volto di Abele"
La data del 4 novembre viene celebrata con continuita' dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l'unita' dell'Italia sotto il segno della guerra e dell'esercito. "Giornata dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate" nell'anniversario della fine di un tragico conflitto che costo' al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.
Vogliamo ricordare e onorare quei morti rinnovando l'impegno contro ogni guerra e la sua preparazione, dunque contro le guerre di oggi, contro le armi costruite per le guerre di domani. Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.
Meno armi piu' salute, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi a sanita', assistenza, ricerca e servizi pubblici.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari.
Per questo sosteniamo la Campagna "Un'altra difesa e' possibile", che prevede l'istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Pace, disarmo, smilitarizzazione. Tutela della salute di tutte e tutti.
Proponiamo che il 4 novembre (nel rispetto delle norme per il contenimento della pandemia) si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Solo la pace salva le vite. Salvare le vite e' il primo dovere.
Movimento Nonviolento
PeaceLink
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Per contatti: 
- Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009803, e-mail: an at nonviolenti.org, siti: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
- PeaceLink, e-mail: info at peacelink.it, abruzzo at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
- "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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