[Nonviolenza] In un giorno di digiuno la memoria delle vittime



IN UN GIORNO DI DIGIUNO LA MEMORIA DELLE VITTIME

Prendo parte quest'oggi, 3 novembre, insieme a tante altre persone di volonta' buona, al mensile "digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" promosso da padre Alex Zanotelli.
E prendero' parte domani, 4 novembre, alla commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre, commemorazione promossa con il motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" dal Movimento Nonviolento, da Peacelink e dalla nostra struttura nonviolenta viterbese.
Vecchio come sono, alcune cose le vedo con chiarezza.
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Che occorre abolire le guerre, e per abolire le guerre occorre abolire le armi e le organizzazioni armate.
Che occorre abolire le frontiere e riconoscere che siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Che occorre cessare di uccidere, ed adoperarsi invece per salvare tutte le vite.
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Cessi la schiavitu' e l'apartheid in Italia: ogni essere umano e' un essere umano.
Cessi la strage degli innocenti nel Mediterraneo: occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Cessi l'orrore dei lager libici: siano liberate ed accolte nel nostro paese tutte le persone che li' subiscono violenze indicibili; cessi la complicita' italiana con gli aguzzini.
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Nel ricordo di tutte le persone uccise si cessi di uccidere.
Si cessi di produrre le armi assassine.
Si proibiscano ed aboliscano tutte le organizzazioni assassine.
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Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto di non essere ucciso.
Il primo dovere di ogni essere umano e' il dovere di salvare le vite.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', alla condivisione del bene e dei beni.
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La rapina dei beni comuni, l'impoverimento e la riduzione in schiavitu' di tanta parte dell'umanita', la crescente devastazione e desertificazione del mondo vivente, vanno fermati subito. Non li fermeranno i poteri dominanti che della rapina, della riduzione in schiavitu', della devastazione e desertificazione sono gli autori ed i beneficiari.
La fame e la disperazione vanno abolite subito. Solo una gestione socializzata delle risorse, solo una condivisione universale dei beni, solo un'organizzazione sociale che riconosca e rispetti, valorizzi e sostenga, includa e soccorra ogni essere umano puo' far cessare la fame e la disperazione.
Fermare la distruzione del mondo vivente non e' un imperativo per il domani, e' un dovere dell'oggi.
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La deforestazione va fermata subito, la riforestazione va iniziata subito.
L'uso dei combustibili fossili va fermato subito, l'uso delle fonti rinnovabili va incrementato subito.
Le pratiche inquinanti e distruttive che stanno provocando le catastrofi ambientali vanno fermate subito.
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Il modo di produzione, il modello di sviluppo e gli stili di vita che la natura non puo' sostenere vanno mutati subito.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Di questi ragionamenti, di questi impegni, e' testimonianza decisiva la lotta delle donne.
Solo l'abolizione della violenza contro le donne liberera' l'umanita' intera.
Solo la vittoria del movimento di liberazione delle donne salvera' l'umanita' dalla catastrofe.
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C'e' una persona, Leonard Peltier, da 45 anni in prigione per crimini che non ha commesso.
Perche' e' perseguitato Leonard Peltier? Perche', nonostante la sua innocenza sia stata riconosciuta dai suoi stessi accusatori e dagli stessi giudici che lo condannarono sulla base di prove false e di testimonianze altrettanto false, Leonard Peltier e' crudelmente e assurdamente tenuto ancora in prigione? Perche' Leonard Peltier e' un testimone della lotta contro il genocidio del suo popolo, il genocidio dei nativi americani che ancora continua; perche' Leonard Peltier e' un testimone della lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani; perche' Leonard Peltier e' un testimone della lotta in difesa della Madre Terra.
Tra i nostri impegni, cuore dei nostri impegni, anche questo vi sia: la richiesta della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
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Questi pensieri penso in questo giorno mentre digiuno. Opporsi occorre a tutte le uccisioni, a tutte le violenze, a tutte le ingiustizie, a tutte le oppressioni, a tutte le devastazioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 3 novembre 2021

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

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Allegato primo: L'appello del Movimento Nonviolento, di Peacelink e del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo per il "4 novembre 2021: non festa ma lutto. Ogni vittima ha il volto di Abele"
La data del 4 novembre viene celebrata con continuita' dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l'unita' dell'Italia sotto il segno della guerra e dell'esercito. "Giornata dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate" nell'anniversario della fine di un tragico conflitto che costo' al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.
Vogliamo ricordare e onorare quei morti rinnovando l'impegno contro ogni guerra e la sua preparazione, dunque contro le guerre di oggi, contro le armi costruite per le guerre di domani. Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.
Meno armi piu' salute, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi a sanita', assistenza, ricerca e servizi pubblici.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari.
Per questo sosteniamo la Campagna "Un'altra difesa e' possibile", che prevede l'istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Pace, disarmo, smilitarizzazione. Tutela della salute di tutte e tutti.
Proponiamo che il 4 novembre (nel rispetto delle norme per il contenimento della pandemia) si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Solo la pace salva le vite. Salvare le vite e' il primo dovere.
Movimento Nonviolento
PeaceLink
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Per contatti: 
- Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009803, e-mail: an at nonviolenti.org, siti: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
- PeaceLink, e-mail: info at peacelink.it, abruzzo at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
- "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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Allegato secondo: Una lettera di sostegno all'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo per la liberazione di Leonard Peltier
- al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli: president at ep.europa.eu,
- alla segreteria del Presidente del Parlamento Europeo: lorenzo.mannelli at ep.europa.eu; armelle.douaud at ep.europa.eu; barbara.assi at ep.europa.eu; helene.aubeneau at ep.europa.eu; marco.canaparo at ep.europa.eu; fabrizia.panzetti at ep.europa.eu; michael.weiss at ep.europa.eu; luca.nitiffi at ep.europa.eu; matea.juretic at ep.europa.eu; francesco.miatto at ep.europa.eu; barbara.hostens at ep.europa.eu; monica.rawlinson at ep.europa.eu; beate.rambow at ep.europa.eu; laetitia.paquet at ep.europa.eu; nicola.censini at ep.europa.eu; arnaud.rehm at europarl.europa.eu; julien.rohaert at europarl.europa.eu; jose.roza at ep.europa.eu; roberto.cuillo at ep.europa.eu; silvia.cagnazzo at ep.europa.eu; eulalia.martinezdealosmoner at ep.europa.eu; iva.palmieri at europarl.europa.eu; tim.allan at ep.europa.eu; andrea.maceirascastro at ep.europa.eu; angelika.pentsi at ep.europa.eu;
- per conoscenza alla segreteria del Commissario Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri, Josep Borrell: cab-borrell-fontelles-contact at ec.europa.eu, pedro.serrano at ec.europa.eu, mathieu.briens at ec.europa.eu, anne.bergenfelt at ec.europa.eu, inma.lopez-martinez at ec.europa.eu, maud.arnould at ec.europa.eu, nereo.penalver-garcia at ec.europa.eu, fiona.knab-lunny at ec.europa.eu, leila.fernandez-stembridge at ec.europa.eu, rafael.daerr at ec.europa.eu, baiba.aleksejuka-tavaresa at ec.europa.eu, barbara.gallo at ec.europa.eu, esther.osorio at ec.europa.eu, annika.lotson-lopez at ec.europa.eu, elena.martin-chico at ec.europa.eu, sandrine.dupret at ec.europa.eu, margarita.fernandez-ruiz at ec.europa.eu, elizabeth.byrne at ec.europa.eu, joan.llorach at ec.europa.eu, polyxeni.prousalidou at ec.europa.eu, yolanda.segui-dominguez at ec.europa.eu, ceyhan.sabak at ec.europa.eu, judit.szarka at ec.europa.eu, giulia.matticari at ec.europa.eu, delphine.lebas at ec.europa.eu, maria-del-mar.cajal-allue at ec.europa.eu, Ignacio.ARRONIZ-VELASCO at ec.europa.eu,
- per conoscenza alla segreteria della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: Bjoern.SEIBERT at ec.europa.eu, Stephanie.Riso at ec.europa.eu, Jivka.PETKOVA at ec.europa.eu, Jens-Alexander.FLOSDORFF at ec.europa.eu, Kurt.VANDENBERGHE at ec.europa.eu, Anthony.WHELAN at ec.europa.eu, Per.Haugaard at ec.europa.eu, Fernando.ANDRESEN-GUIMARAES at ec.europa.eu, Maria-Luisa.CABRAL at ec.europa.eu, charmaine.hili at ec.europa.eu, Florentine.HOPMEIER at ec.europa.eu, Eva.SCHULTZ at ec.europa.eu, Olivier.SMITH at ec.europa.eu, Nicole.Dewandre at ec.europa.eu, Brenda.FURNIERE at ec.europa.eu, Fernando.SAMPEDRO-MARCOS at ec.europa.eu, Valeria.MICELI at ec.europa.eu, Tanja.MEEUWSEN at ec.europa.eu, Alisa.JAMES at ec.europa.eu, Adrianna.GORSKA-STUKOW at ec.europa.eu, Inare.SEMLALI at ec.europa.eu, corina.zieger at ec.europa.eu, Darja.VAN-BERLAER at ec.europa.eu, Karen.Saelens at ec.europa.eu, Stefan.SMITH at ec.europa.eu, Marta.Jalal at ec.europa.eu, Raluca.BELEGAN at ec.europa.eu, Katerina.TCHOLAKOVA at ec.europa.eu, Susanne.HORL at ec.europa.eu, Eric.DEMOULIN at ec.europa.eu,
- ed ovviamente al Presidente degli Stati Uniti d'America: president at whitehouse.gov, comments at whitehouse.gov,
- ed anche all'indirizzo della struttura nonviolenta che promuove l'iniziativa: centropacevt at gmail.com,
- cosi' come ai mezzi d'informazione ed alle altre interlocutrici ed agli altri interlocutori che si riterra' opportuno informare ovvero esortare a partecipare.
Il testo del messaggio potrebbe essere il seguente:
"Egregie signore ed egregi signori,
sosteniamo l'impegno espresso dal Presidente del Parlamento Europeo - e da innumerevoli prestigiose personalita' della cultura, della riflessione morale, dell'impegno civile, delle istituzioni e della solidarieta' - per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
Ci associamo alla richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America della concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Grazie per l'attenzione e distinti saluti.
Nome, cognome, recapito, luogo e data".

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Allegato terzo: Un ragionamento ripetuto ancora una volta
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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