[Nonviolenza] Telegrammi. 4159



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4159 dell'8 luglio 2021
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Gad Lerner, Alessandro Marescotti, Riccardo Orioles, Bianca Pitzorno, Patrizia Sterpetti e tante altre persone per la liberazione di Leonard Peltier
2. Peppe Sini: L'Europa di Ponzio Pilato? Una fraterna lettera al Presidente Sassoli a proposito di una stravagante esternazione di un anonimo burocrate del Parlamento Europeo
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. Matteo Renato Dabascio: Settanta haiku
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'

1. INIZIATIVE. GAD LERNER, RICCARDO ORIOLES, BIANCA PITZORNO, PATRIZIA STERPETTI E TANTE ALTRE PERSONE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

E' crescente il numero delle personalita' della cultura, delle istituzioni, dell'impegno morale e civile, della solidarieta', che stanno scrivendo al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, per chiedere un'iniziativa europea per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
Tra le adesioni delle ultime ore segnaliamo quelle di: Giacomo Alessandroni, docente e attivista di Peacelink, Pesaro; Sista Bramini, Roma; Luciano Dottarelli, gia' sindaco di Bolsena, docente, saggista, promotore del Club per l'UNESCO Viterbo Tuscia; Luigi Giario, scrittore e volontario, dell’associazione culturale Amici di Adriana Zarri, Torino; Gad Lerner, giornalista e saggista; Dario Mencagli, docente, cooperante internazionale; Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, Taranto; Vittorio Mazzone, presidente sezione ANPI di Afragola e Casoria; Carlo Mezzetti, avvocato, Viterbo; Enrico Mezzetti, presidente Anpi Viterbo; Pino Missori, Barbarano Romano (Vt); Riccardo Orioles, giornalista e militante antimafia; Bianca Pitzorno, scrittrice; Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo; Lorenzo Poli, redattore di "Pressenza"; Romolo Santoni, Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano", Perugia; Mauro Sarnari, docente, impegnato nell'Anpi, nell'Unicef, nei movimenti di pace e di solidarieta', Viterbo; Francesca Spurio, attrice, animatrice culturale, attivista; Patrizia Sterpetti, antropologa, a nome di tutta la sezione italiana di WILPF; Leonardo Varvaro, docente universitario, Viterbo; Rina Zardetto, Correggio, (RE).
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Tra le altre prime adesioni all'iniziativa ricordiamo in particolare anche quelle di: Maurizio Acerbo, gia' deputato e attuale segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea; Vittorio Agnoletto, medico e attivista, gia' parlamentare europeo; Mario Agostinelli, presidente dell’"Associazione Laudato si', un'Alleanza per il clima, la cura della Terra, la giustizia sociale"; Alessandra Algostino, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale; Rocco Altieri, docente, saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha"; Francesco Baicchi, del comitato esecutivo del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale; Emanuela Baliva, Reti di Pace; Daniele Barbieri, giornalista e saggista; Cristina Bassi, Dosolo (Mn); Giuliana Beltrame, sociologa e attivista, Padova; Piero Bernocchi, portavoce nazionale COBAS - Confederazione dei comitati di base; Norma Bertullacelli, figura di riferimento del movimento pacifista a Genova; Giovanni Bianco, giurista, professore universitario; Marco Boato, sociologo e saggista, gia' deputato e senatore; Antonio Bruno, gia' consigliere comunale di Genova; Valentina Bruno, associazione "Erinna", Viterbo; Emanuela Bussolati, autrice di libri per l'infanzia; Augusto Cacopardo, antropologo; Francesco Domenico Capizzi, presidente dell'organizzazione di volontariato "Scienza Medicina Istituzioni Politica Societa'"; Alessandro Capuzzo, "Comitato pace, convivenza e solidarieta' Danilo Dolci" di Trieste; Elisabetta Caroti, Roma; Giorgio Carpi, Centro nuovo modello di sviluppo, Vecchiano (Pisa); Maria Luigia Casieri, preside, Viterbo; Pilar Castel, autrice e attrice No War; Antonio Catozzi, insegnante; Augusto Cavadi, direttore della Casa dell'equita' e della bellezza, Palermo; Alessandra Ceresa, Corbetta; Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo; Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita; Valerio Colombaroli, Bussoleno (To); Marinella Correggia, giornalista e saggista; Renato Corsetti, linguista ed esperantista; Ottavio D’Alessio Grassi, attivista e scrittore; Nando Dalla Chiesa, sociologo, scrittore, gia' sottosegretario, senatore e deputato, una delle figure piu' illustri della lotta contro i poteri criminali; Paolo D'Arpini, testimone dell'ecologia profonda, della spiritualita' laica, del bioregionalismo; Giuseppe Deiana, scrittore; don Vitaliano Della Sala, parrocchia Santi Pietro e Paolo, Mercogliano (Av); Andrea De Lotto, insegnante e storico animatore del comitato italiano di solidarieta' con Leonard Peltier; Carla Dentella, coop. Dar casa, Milano; Nunzio D'Erme, Osservatorio Repressione; Heinz Dieterich, coordinatore CTS-UAM-WARP; Tommaso Di Francesco, condirettore de "Il manifesto"; Mario Di Marco, referente Servizio Civile della Caritas diocesana di Viterbo; Franco Dinelli, ricercatore CNR, consigliere nazionale di Pax Christi; Italo Di Sabato, Osservatorio Repressione; Nicoletta Dosio, insegnante in pensione, storica militante per la giustizia sociale e la difesa della natura, per i diritti umani ed i beni comuni, Bussoleno (To); fratel Guido Dotti, Monastero di Bose, Magnano (Biella); Luigi Fasce, presidente del Circolo Giustizia e liberta' "Guido Calogero e Aldo Capitini" di Genova; Paolo Ferrero, vicepresidente del partito della Sinistra Europea, gia' Ministro della Repubblica italiana; Angelo Gaccione, scrittore, direttore di "Odissea", Milano; Rosanna Garavaglia, gruppo ecumenico diocesi di Milano; Maria Gerli, Milano; Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo; Sergio Giovagnoli, Arci; Sergio Golinelli, coordinatore di Sinistra Italiana della provincia di Ferrara; Giorgio Grimaldi, docente universitario, Genova; Gianpiero Grulla, socio banca etica, Milano; Paolo Grulla, Gruppo Acquisto Solidale, Milano; Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista; Liliana e Giuseppe Lastella, associazione La tenda, Milano; Raniero La Valle, giornalista e saggista, gia' deputato e senatore, una delle figure piu' autorevoli della cultura della pace; Pietro Lazagna, figura storica dell'impegno educativo e civile; Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; Pierpaolo Loi, Cagliari; Eugenio Longoni; Francesco Lucat, segretario regionale di Rifondazione Comunista, Valle d'Aosta; Daniele Lugli, gia' Difensore civico della Regione Emilia-Romagna; Romualdo Luzi, bibliotecario e storico; Ettore Macchieraldo, falegname, Roppolo (Biella); Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria; Gigi Malabarba, gia' senatore; Nicoletta Manuzzato, giornalista; Fausto Marchesi, Milano; Gian Marco Martignoni, CGIL Varese; Francesco Martone, gia' senatore; Alfonso Marzocchi; Tomasina Massa, Sassari; Mirko Mazzali, avvocato, consigliere comunale di Milano; Giansandro Merli, giornalista; Sandro Mezzadra, docente universitario; Alessandro Michelucci, direttore della rivista "La causa dei popoli"; Vincenzo Miliucci, Cobas; Matilde Mirabella, traduttrice, giornalista e attivista; Cristina Mirra, Milano; Giampiero Monaca, maestro elementare; Gianfranco Monaca, scrittore, sociologo e animatore sociale; Gabriella Montalto, Milano; Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo; Luciano Muhlbauer, gia' consigliere regionale della Lombardia; Carmelo Musumeci, ergastolano scrittore; Francesca Nava, giornalista; Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni, Coordinamento Nord Sud del mondo; Nicoletta Negri, insegnante; Raffaella Noseda, Mazzo di Rho; Graziella Osellame, Milano; Moni Ovadia, attore, cantante, musicista e scrittore; Daniela Padoan, scrittrice, presidente dell'associazione "Laudato si’ - Un'alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale", socia fondatrice dell'Associazione Diritti e Frontiere (ADIF), Milano; Paola Parisi; Maria Luisa Paroni, della Comunita' "Laudato si'" di Viadana e Marcaria (Mn); Rita Pelusio, attrice; Maria Speranza Perna, docente in pensione, Napoli; Emanuela Petrolati, insegnante; Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher; Anita Pirovano, consigliera comunale di Milano; Anna Polo, impegnata da decenni per la pace e la nonviolenza; Giuliano Pontara, filosofo, uno dei massimi studiosi della nonviolenza, Stoccolma; Giannozzo Pucci, ecologista nonviolento, editore, Firenze; Pasquale Pugliese, docente, saggista, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento; Anna Puglisi, Centro Impastato, Palermo; Stefania Quadri Huber, Zurigo; Maria Teresa Rigamonti, Milano; Valentina Ripa, ricercatrice universitaria, attivista per i diritti umani; Alberto Risi, Milano; Rodrigo Andrea Rivas, economista, gia' direttore di "Radio Popolare" di Milano; Annamaria Rivera, antropologa; Basilio Rizzo, storico consigliere comunale di Milano; Lucia Rojas, dell'associazione italo-cilena ALPIANDES; Guido Rossi, Usmate Velate (MB); padre Filippo Rota Martir, Brescia; Giovanni Russo Spena, gia' deputato e senatore; Marina Salvadori, Milano; Giuseppina Sangalli, Marta (Vt); Antonia Sani, WILPF Italia; Carlo Sansonetti, presidente dell'associazione "Sulla strada" che ha progetti di promozione per popolazioni native in Guatemala; Umberto Santino, Centro Impastato, Palermo; Alfredo Scardina, docente; Peppe Sini, Viterbo; Marco Sioli, americanista; Matteo Soccio, vicepresidente del Forum per la Pace e i Diritti Umani, Vicenza; Gianni Sofri, gia' Professore di storia all'Universita' di Bologna; Piero Soldini, CGIL nazionale; Alfredo Somoza, presidente dell'ICEI; Anna Grazia Stammati, presidente del CESP (Centro studi scuola pubblica); Giovanna Taglialatela, docente; Gianni Tamino, biologo, gia' parlamentare europeo; Veronica Tarozzi, docente e giornalista; Gianni Tognoni, segretario del Tribunale permanente dei diritti dei popoli; Fiorella Turci, insegnante; Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"; Laura Tussi, giornalista e scrittrice; Milena Valli, Sondrio; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento; Tiziana Valpiana, gia' deputata e senatrice; Shendi Veli, attivista e giornalista; Guido Viale, sociologo e saggista; Giulio Vittorangeli, figura storica della solidarieta' internazionale; Javi Xavi; Francesco Zanchini, gia' ordinario di diritto canonico nella facolta' di Giurisprudenza dell'Universita' di Teramo; Mauro Zanella, "Mani Rosse Antirazziste"; padre Alex Zanotelli, missionario comboniano; Silvia Zaru, musicista e insegnante.
Tra le prime adesioni di esperienze associative ed informative segnaliamo: "associazione italo-cilena ALPIANDES", "Associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli" di Milano; la Casa per la Pace di Vicenza; "Centro Gandhi", Pisa; Centro Studi Americanistici "Circolo Amerindiano", Perugia; Circolo Vegetariano VV. TT.; "Comitato pace, convivenza e solidarieta' Danilo Dolci" di Trieste; Cobas - Confederazione dei Comitati di Base; il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo; Il "Coro di Micene" di Milano; l'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo; la redazione de "Il giornaletto di Saul"; la redazione de "La nonviolenza e' in cammino"; "Mani Rosse Antirazziste"; "Notiziario dell'Accademia apuana della pace"; "Osservatorio Repressione"; "Parallelo Palestina"; la redazione di "Pressenza"; l'associazione "Respirare" di Viterbo; "Reti di Pace", WILPF Italia.
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Invitiamo ogni persona di volonta' buona ed ogni associazione democratica a scrivere al Presidente del Parlamento Europeo.
Qui di seguito un possibile canovaccio di lettera, con alcuni indirizzi di posta elettronica utili per l'invio:
Al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli
e-mail personale: president at ep.europa.eu
e-mail della segreteria: lorenzo.mannelli at ep.europa.eu; armelle.douaud at ep.europa.eu; barbara.assi at ep.europa.eu; helene.aubeneau at ep.europa.eu; marco.canaparo at ep.europa.eu; fabrizia.panzetti at ep.europa.eu; michael.weiss at ep.europa.eu; luca.nitiffi at ep.europa.eu; matea.juretic at ep.europa.eu; francesco.miatto at ep.europa.eu; barbara.hostens at ep.europa.eu; monica.rawlinson at ep.europa.eu; beate.rambow at ep.europa.eu; laetitia.paquet at ep.europa.eu; nicola.censini at ep.europa.eu; arnaud.rehm at europarl.europa.eu; julien.rohaert at europarl.europa.eu; jose.roza at ep.europa.eu; roberto.cuillo at ep.europa.eu; silvia.cagnazzo at ep.europa.eu; eulalia.martinezdealosmoner at ep.europa.eu; iva.palmieri at europarl.europa.eu; tim.allan at ep.europa.eu; andrea.maceirascastro at ep.europa.eu; angelika.pentsi at ep.europa.eu;
Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
vorremmo sollecitare Lei, e tramite Lei il Parlamento Europeo e con esso l'intera Unione Europea, ad una iniziativa umanitaria per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
Confidando in un sollecito riscontro, distinti saluti,
firma, luogo e data, indirizzo del mittente
Naturalmente vi saremmo grati se inviaste in copia le vostre lettere o dichiarazioni di solidarieta' per Leonard Peltier anche al nostro indirizzo di posta elettronica: centropacevt at gmail.com , cosi' come ai mezzi d'informazione ed alle altre interlocutrici ed agli altri interlocutori che riterrete opportuno informare o esortare a partecipare.
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Di seguito una minima notizia su Leonard Peltier e l'indicazione del sito internet di riferimento per la solidarieta' a livello internazionale
Leonard Peltier e' nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944; attivista dell'American Indian Movement che si batte per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze successivamente dimostratesi artefatte, inattendibili, revocate e ritrattate dagli stessi ostensori. Da allora e' ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai palesemente riconosciuta. Di seguito riportiamo una breve nota di presentazione di un suo libro edito in Italia nel 2005: "Accusato ingiustamente dal governo americano – ricorrendo a strumenti legali, paralegali e illegali – dell'omicidio di due agenti dell'FBI nel 1975 (un breve resoconto tecnico della farsa giudiziaria e' affidato all'ex ministro della giustizia degli Stati Uniti Ramsley Clark, autore della prefazione), Peltier, al tempo uno dei leader di spicco dell'American Indian Movement (AIM), marcisce in condizioni disumane in una prigione di massima sicurezza da quasi trent'anni. Nonostante la sua innocenza sia ormai unanimemente sostenuta dall'opinione pubblica mondiale, nonostante una campagna internazionale in suo favore che ha coinvolto il Dalai Lama, Nelson Mandela, il subcomandante Marcos, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Robert Redford (che sulla vicenda di Peltier ha prodotto il documentario Incident at Oglala), Oliver Stone, Howard Zinn, Peter Matthiessen, il Parlamento europeo e Amnesty International, per il governo americano il caso del prigioniero 89637-132 e' chiuso. Non sorprende dunque che Peltier sia divenuto un simbolo dell'oppressione di tutti i popoli indigeni del mondo e che la sua vicenda abbia ispirato libri (Nello spirito di Cavallo Pazzo di Peter Matthiessen), film (Cuore di tuono di Michael Apted, per esempio) e canzoni (i Rage Against the Machine hanno dedicato a lui la canzone Freedom). In parte lucidissimo manifesto politico, in parte toccante memoir, questa e' la straordinaria storia della sua vita, raccontata per la prima volta da Peltier in persona. Una meravigliosa testimonianza spirituale e filosofica che rivela un modo di concepire la vita, ma soprattutto la politica, che trascende la dialettica tradizionale occidentale e i suoi schemi (amico-nemico, destra-sinistra e cosi' via): i nativi la chiamano la danza del sole" (dalla scheda di presentazione del libro di Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005, nel sito della casa editrice: fazieditore.it).
Opere di Leonard Peltier: La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, 2005.
Opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, 1994; Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, 1996.
Il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info
Alcuni altri libri utili per approfondire: Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993; Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982; Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977; Vine Deloria jr., Custer e' morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977; Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali egli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996; Charles Hamilton (a cura di), Sul sentiero di guerra. Scritti e testimonianza degli indiani d'America, Feltrinelli, Milano 1956, 1960; Diana Hansen (a cura di), Indiani d'America. Identita' e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977; Philippe Jacquin, Storia degli indiani d'America, Mondadori, Milano 1977; Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991; Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989; Nando Minnella, Pascoli d'asfalto. Poesia & cultura degli indiani d'America, Rossi e Spera Editori, Roma 1987; Nando Minnella, Michele Morieri, Indiani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze, Gammalibri, Milano 1981; John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977; William W. Newcomb jr., Gli indiani del Nord-America, Il Bagatto, Roma 1985; Scritti e racconti degli indiani americani, raccolti da Shirley Hill Witt e Stan Steiner, Jaca Book, Milano 1974, 1992; Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.

2. REPETITA IUVANT. PEPPE SINI: L'EUROPA DI PONZIO PILATO? UNA FRATERNA LETTERA AL PRESIDENTE SASSOLI A PROPOSITO DI UNA STRAVAGANTE ESTERNAZIONE DI UN ANONIMO BUROCRATE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Egregio Presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli,
come molte altre persone che le hanno scritto nei giorni scorsi per sollecitare un impegno suo, del Parlamento Europeo e dell'Unione Europea per la liberazione di Leonard Peltier, da oltre quarant'anni detenuto innocente per delitti che non ha commesso, ho ricevuto ieri una stravagante lettera da un anonimo burocrate di una tale "Unita' Richieste di informazioni dei cittadini del Parlamento europeo", lettera che allego in calce.
L'anonimo estensore afferma che la citata "Unita'" e' stata delegata (non e' specificato da chi) a rispondere in sua vece. Ignoro se lei ne sia informato.
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Egregio Presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli,
l'anonima lettera scritta da qualcun altro al suo posto (e mi sia lecito dubitare che lei ne abbia visto ed approvato il grottesco contenuto) esordisce con alcune amene banalita' (all'incirca: che lei, on. Sassoli, non e' il Presidente dell'America ne' il sovrano del Sacro Romano Impero) che nulla hanno a che vedere con la richiesta che nelle nostre lettere le ponevamo.
Poi prosegue riportando sinteticamente, ed ignoro quanto fedelmente, una dichiarazione del 2015 attribuita all'on. Mogherini (definita goffamente come "ex capo della diplomazia UE", volendo intendere che all'epoca era l'Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza) che riporto testualmente: "la sig.ra Mogherini ha affermato di non essere a conoscenza di alcun nesso tra l'attivismo politico di Peltier e la sua incriminazione e condanna per omicidio, e nemmeno con il rifiuto della sua richiesta di liberta' condizionale".
Questa affermazione e' a dir poco scandalosa e inquietante.
E valga il vero.
Leonard Peltier e' detenuto per essere stato condannato nel 1977 a due ergastoli per la morte di due agenti dell'FBI avvenuta il 26 giugno 1975 nella riserva indiana di Pine Ridge (Sud Dakota) nel corso di un conflitto a fuoco in cui mori' anche un indiano, per l'uccisione del quale nessun procedimento giudiziario e' mai stato avviato.
E' noto che negli anni e nei mesi precedenti in quella riserva erano stati aggrediti e uccisi molti indiani che si battevano per difendere la loro terra dalle mire delle multinazionali estrattive che volevano appropriarsene. La famigerata polizia privata dell'altrettanto famigerato vassallo locale Richard (Dick) Wilson, con la complicita' del Bureau of Indian Affairs e del Federal Bureau of Investigation, stava attuando una politica di persecuzione che aveva messo capo a veri e propri omicidi politici degli indiani che difendevano la Madre Terra dalle scellerate intenzioni speculative, inquinanti ed irreversibilmente distruttive.
Quel 26 giugno 1975 il conflitto a fuoco fu, da parte degli indiani, un flagrante caso di legittima difesa, come giudico' il tribunale statunitense che successivamente assolse due degli indiani che per difendere le proprie vite resistettero con le armi in pugno all'attacco da parte delle polizie private e pubbliche impegnate nella persecuzione e negli omicidi mirati degli indiani che difendevano i loro diritti umani, le loro vite, la Madre Terra.
Leonard Peltier non uccise i due agenti dell'FBI.
Le cosiddette prove e le cosiddette testimonianze contro di lui furono dimostrate false. Inequivocabilmente false. Definitivamente false. Lo riconoscono anche i suoi accusatori. Lo riconoscono anche i magistrati che pure lo hanno incredibilmente condannato.
Ma non solo le cosiddette prove e le cosiddette testimonianze sono risultate false: vi e' anche la confessione resa anni dopo dal vero uccisore dei due agenti durante il conflitto a fuoco: confessione piu' volte ripetuta e raccolta la prima volta il 17 febbraio 1990 e successivamente pubblicata dall'illustre scrittore Peter Matthiessen nella seconda edizione del suo libro sulla vicenda di Leonard Peltier, un libro fondamentale disponibile anche in edizione italiana. Peraltro la confessione del vero uccisore e' stata confermata da chi era presente. Lo stesso Leonard Peltier aveva visto chi aveva sparato e colpito gli agenti, ma non ha mai voluto denunciare un'altra persona (che aveva agito per evidentissima legittima difesa) per salvare se stesso dall'ergastolo.
Cosicche' Leonard Peltier e' del tutto innocente di quelle uccisioni a lui ascritte. Chiunque si e' occupato della sua vicenda lo sa. Lo sapevano e lo sanno i suoi accusatori, lo sapevano e lo sanno i suoi giudici, lo sapevano e lo sanno i Presidenti degli Stati Uniti d'America da allora succedutisi alla Casa Bianca che fin qui mai hanno voluto compiere un doveroso atto non di clemenza, ma di giustizia; che fin qui mai hanno voluto con atto presidenziale restituire la liberta' a Leonard Peltier. Che in questa drammatica vicenda e' semplicemente un eroe dell'umanita' intera, che in questa vicenda e' l'umanita' come dovrebbe essere.
Nelson Mandela, il Dalai Lama, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', innumerevoli autorita' morali e civili di tutto il mondo nel corso di oltre quattro decadi hanno chiesto la sua liberazione.
Possa il Presidente Biden compiere finalmente questo atto di tardiva riparazione, questo atto di tardiva giustizia.
E possa lei, on. Sassoli, essere una delle persone che abbiano agito per ottenere questo fine. Se lo fara', ne potra' essere giustamente orgoglioso.
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Egregio Presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli,
ignoro se lei abbia preso visione personalmente delle lettere che le hanno inviato illustri personalita' della cultura, delle istituzioni, della riflessione morale e dell'impegno civile come - per fare tre nomi soltanto - l'ex-vicepresidente del parlamento Europeo Luisa Morgantini, il prestigioso parlamentare emerito Raniero La Valle, padre Alessandro Zanotelli: in esse la si sollecita a "una iniziativa umanitaria per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di una spietata persecuzione politica, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso".
E' in suo potere esprimersi ed agire. Attendiamo ancora una sua risposta e un suo impegno coerenti con le sue frequenti e lodevoli dichiarazioni in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Egregio Presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli,
la detenzione ultraquarantennale di Leonard Peltier, del difensore dei diritti umani e della Madre Terra Leonard Peltier, del perseguitato politico Leonard Peltier, dell'innocente Leonard Peltier, dovrebbe indignare e quindi muovere all'impegno ogni persona senziente e pensante ed a maggior ragione chi ha incarichi pubblici in civili istituti.
Continueremo a scriverle, Presidente, continueremo a sollecitarla fino ad una sua adeguata, pertinente risposta, ad un suo adeguato, pertinente impegno.
So che ce ne sara' grato.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 7 luglio 2021
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it
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Allegato. Il testo della lettera che ho ricevuto ieri da un anonimo burocrate del Parlamento Europeo
Gentile Signora/Egregio Signore,
l'Unita' Richieste di informazioni dei cittadini del Parlamento europeo conferma ricezione del Suo messaggio inviato all'on. David Maria Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, sul caso di Leonard Peltier.
La nostra Unita' e' stata incaricata di risponderLe.
Abbiamo letto attentamente il Suo messaggio e preso atto del suo contenuto.
Il Presidente del Parlamento europeo non ha alcun mandato per risolvere situazioni che rientrano nelle competenze delle autorita' nazionali, in particolare per quanto riguarda i procedimenti amministrativi e giudiziari. Inoltre, non puo' dare istruzioni di voto ai deputati al Parlamento europeo, che sono liberi e indipendenti nel loro ruolo, come previsto dall'articolo 2 dello statuto dei deputati del Parlamento europeo.
Diversi deputati al Parlamento europeo hanno sollevato in precedenza il caso di Leonard Peltier. Ad esempio, il 19 maggio 2015 i deputati hanno presentato un'interrogazione parlamentare, relativa alla detenzione di Leonard Peltier, a Federica Mogherini, ex capo della diplomazia UE. Il ruolo del capo della diplomazia UE e' quello di definire e attuare la politica estera e di sicurezza dell'Unione. Nella sua risposta, la sig.ra Mogherini ha dichiarato di essere a conoscenza di questa situazione. Tuttavia, la sig.ra Mogherini ha affermato di non essere a conoscenza di alcun nesso tra l'attivismo politico di Peltier e la sua incriminazione e condanna per omicidio, e nemmeno con il rifiuto della sua richiesta di liberta' condizionale.
La ringraziamo per aver contattato il Presidente del Parlamento europeo.
Distinti saluti,
Unita' Richieste di informazioni dei cittadini
www.europarl.europa.eu/askEP/it

3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. REPETITA IUVANT. MATTEO RENATO DABASCIO: SETTANTA HAIKU

1. Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?
Cadono foglie
e sulla strada un rospo
pallido sole.
*
2. Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?
Gandhi in cammino
ombra di foglie verdi
lieve respiro.
*
3. Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?
Nel tardo autunno
la stessa pace reca
qualunque libro.
*
4. Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?
Rompere i ghiacci
recare aiuto e pace
tutti ascoltare.
*
5. In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?
Fermo un agire
contro guerra e razzismo
roghi d'estate.
*
6. Quali centri, organizzazioni, campagne segnalarebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?
Di Capitini
e di Dolci gli eredi
grappoli d'uva.
*
7. Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?
Reca conforto,
l'uccidere contrasta,
disciogli il gelo.
*
8. Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?
Arcobaleno
del nostro agire
la prima fonte.
*
9. Quali rapporti vede tra nonviolenza ed ecologia?
Prima matrice
giorni che si prolungano
natura madre.
*
10. Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?
Specchio lucente
un'umanita' sola
volo d'airone.
*
11. Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?
Zefiro fresco
risana nonviolenza
ogni palude.
*
12. Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?
Di quelle lotte
e' vero seme e frutto
la nonviolenza.
*
13. Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?
Il gelo rompe
l'appassionata forte
pianta del bene.
*
14. Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?
Primo usignolo
recaci il dono e il canto
ferma le stragi.
*
15. Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?
La neve fresca
gocce di sangue macchiano.
Il mondo crolla.
*
16. Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?
Silenti lupi:
non piu' minacce e eccidi.
Le spade aratri.
*
17. Quali rapporti vede tra nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?
Lieve il soffione
a te svela il segreto:
frale e' la vita.
*
18. Quali rapporti vede tra nonviolenza e psicoterapie?
Ciliegio in fiore
se sai porgere orecchio
ovunque e' luce.
*
19. Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?
Un pesco in fiore,
l'azione non agente,
saper vedere.
*
20. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione filosofica?
Raccoglimento
e' tutto. La calura
non puo' sfinirti.
*
21. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione delle e sulle religioni?
Piu' vicinanza,
un unico braciere
tutti riscalda.
*
22. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?
La coerenza
tra dire e fare, ovunque
pascoli aperti.
*
23. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'economia?
Gia' seminando
chiedo scusa alla terra,
nessuno opprimo.
*
24. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sul diritto e le leggi?
Misericorde
salvifica sia sempre
in questa nebbia.
*
25. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'etica e sulla bioetica?
Finisce l'anno
pensieri e gesti vili
non albergare.
*
26. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sulla scienza e la tecnologia?
Cuculo savio
da lungi ti richiama
alla presenza.
*
27. Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione storica e alla pratica storiografica?
Il vero sanno
le vittime soltanto.
Lieve farfalla.
*
28. Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?
Dolce susina
piu' dolce l'ascoltarsi
ospitalmente.
*
29. Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?
L'esser presente,
l'esempio, l'ascoltare.
Luna calante.
*
30. Come caratterizzerebbe la formazione alla nonviolenza?
Lieve paziente
fiorisce la camelia
tutto fiorisce.
*
31. Come caratterizzerebbe l'addestramento all'azione nonviolenta?
Un teso udire
un salice piangente
lieve accennare.
*
32. Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?
La voce umana
la rosa immacolata
il fiume scorre.
*
33. Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?
Dove l'esempio
dell'ascoltare tutti
dissipa nebbie.
*
34. I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?
Se resti fermo
si scioglie gia' la neve:
respira ancora.
*
35. I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?
Vola la mosca
frinisce la cicala
trattieni il fiato.
*
36. I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali caratteristiche?
Fiori d'ibisco
parole come pane
lavare l'acqua.
*
37. Nonviolenza e movimenti sociali: quali rapporti?
Canne frementi
nella palude. S'ode
lieve un richiamo.
*
38. Nonviolenza e istituzioni: quali rapporti?
Dei gelsi in fiore
prendersi cura. Tutto
e' li' compreso.
*
39. Nonviolenza e cultura: quali rapporti?
Lumaca incerta
di luminosa scia
seminatrice.
*
40. Nonviolenza e forze politiche: quali rapporti?
La debolezza
del primo fiore impara:
virtu' perenne.
*
41. Nonviolenza e organizzazioni sindacali: quali rapporti?
Notte d'estate
parole buone, gesti
semplici, esatti.
*
42. Nonviolenza e agenzie della socializzazione: quali rapporti?
Dei crisantemi
e dei confetti l'ora
accogli grato.
*
43. Nonviolenza e pratiche artistiche: quali rapporti?
Misura esatta
campanula sapiente
soave pace.
*
44. Nonviolenza e amicizia: quale relazione? E come concretamente nella sua esperienza essa si e' data?
Nella tormenta
l'un l'altro sostenersi
e' la salvezza.
*
45. Nonviolenza e percezione dell'unita' dell'umanita': quale relazione e quali implicazioni?
Nell'erba estiva
tutto muore e risorge.
Ama, proteggi.
*
46. Nonviolenza e politica: quale relazione?
Voci lontane
rintocchi di campana
lo stesso mondo.
*
47. Nonviolenza e vita quotidiana: quale relazione?
Foglia ingiallita
- tutto si dona ancora -
ritorna terra.
*
48. Nonviolenza e cura del territorio in cui si vive: quale relazione?
Inaspettata
pioggia di primavera:
tutto fermenta.
*
49. Nonviolenza e cura delle persone con cui si vive: quale relazione?
Con gli occhi chiusi
un brivido di freddo
la mano amica.
*
50. La nonviolenza dinanzi alla morte: quali riflessioni?
Tu non temere
nera l'ombra del corvo
e' grazia tutto.
*
51. Quali le maggiori esperienze storiche della nonviolenza?
Silente rosa,
ogni gesto di pace
salva il mondo.
*
52. Quale e' lo stato della nonviolenza oggi nel mondo?
Di viva rosa
la spina nella carne
scintilla ancora.
*
53. Quale e' lo stato della nonviolenza oggi in Italia?
A stilla a stilla
s'immilla unguento e luce.
Campi di riso.
*
54. E' adeguato il rapporto tra movimenti nonviolenti italiani e movimenti di altri paesi? E come migliorarlo?
Seguire il volo
delle anatre, leggero,
prestare ascolto.
*
55. Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?
Visto da lungi
di melograni un bosco
appare macchia.
*
56. Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?
Taci ed ascolta
la raganella canta
la sua canzone.
*
57. Nonviolenza e intercultura: quale relazione?
Volo di rondine
parole nuove e vere
disegna in cielo.
*
58. Nonviolenza e conoscenza di se': quale relazione?
Solo la pace
reca la pace. Vola
di gru una schiera.
*
59. Nonviolenza e scienze umane: quale relazione?
Non altra scienza
che la pieta' coltiva.
Vento d'autunno.
*
60. Nonviolenza e linguaggio (ed anche: nonviolenza e semiotica): quale relazione?
Dell'azalea
recare altrui in dono
il nome e il volto.
*
61. Nonviolenza e stili di vita: quale relazione?
Ai primi freddi
al pellegrino appronta
stanza ospitale.
*
62. Nonviolenza e critica dell'industrialismo: quali implicazioni e conseguenze?
Ritorni lieve
morbido il passo, cresce
una violetta.
*
63. Nonviolenza e rispetto per i viventi, la biosfera, la "madre terra": quali implicazioni e conseguenze?
Notte profonda
lucciole innumerevoli
in dono reca.
*
64. Nonviolenza, compresenza, convivenza, scelte di vita comunitarie: quali implicazioni e conseguenze?
Vivono insieme
le creature tutte
frutti maturi.
*
65. Nonviolenza, riconoscimento dell'altro, principio responsabilita', scelte di giustizia, misericordia: quali implicazioni e conseguenze?
Torna, si', torna
stagione delle piogge
ecco la casa.
*
66. Nonviolenza e coscienza del limite: quali implicazioni e conseguenze?
Adesso vedi
e' tempo di zappare,
di avere cura.
*
67. Nonviolenza come cammino: in quale direzione?
Lontano tuono
che mi ricorda ancora
d'esser pietoso.
*
68. Nonviolenza e internet: quale relazione? e quali possibilita'?
Diversi scopi
reti diverse adempiono:
prudente sii.
*
69. Potrebbe presentare la sua stessa persona (dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a un lettore che non la conoscesse affatto?
Gia' m'attraversa
vento freddo invernale
non volli inganni.
*
70. C'e' qualcosa che vorrebbe aggiungere?
All'anno nuovo
giungere lievemente
senza rumore.

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Zygmunt Bauman, Modernita' e Olocausto, Il Mulino, Bologna 1992, 1999, pp. 284.
- Noam Chomsky, Anno 501, la conquista continua, Gamberetti, Roma 1993, 1996, pp. 392.
- Giulio Girardi, La conquista dell'America. Dalla parte dei vinti, Borla, Roma 1992, pp. 368.
- Tzvetan Todorov, La conquista dell'America. Il problema dell'"altro", Einaudi, Torino 1992, pp. XIV + 322.
*
Riedizioni
- Marina Montesano, Caccia alle streghe, Salerno, Roma 2012, Rcs, Milano 2021, pp. 168, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

7. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4159 dell'8 luglio 2021
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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