[Nonviolenza] Archivi. 407



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 407 del 20 luglio 2020

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di giugno 2020 (parte quindicesima e conclusiva)
2. Ricorrendo l'anniversario della morte di don Lorenzo Milani
3. Una lettera aperta ai capigruppo parlamentari delle forze politiche democratiche
4. Tre anni fa, il 27 giugno 2017, ci lasciava Ettore Masina
5. Ustica
6. Max Adler
7. Mario Apollonio
8. Piero Boni
9. Lidia De Federicis
10. Harlan Ellison
11. Giuliana Fiorentino Tedeschi
12. Joris Ivens
13. Amato Lamberti
14. Frances Maule Bjorkman
15. Lavinia Mazzucchetti
16. Iris Origo
17. Ottavio Pastore
18. Ferdinando Prat
19. Aurelio Roncaglia
20. Tommaso Rossi
21. Mikhail Tal
22. Luigi Tandura
23. Giacomo Vender
24. Adesione alla giornata di digiuno in solidarieta' con i migranti il prossimo 3 luglio
25. Alcune cose che e' necessario dire

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2020 (PARTE QUINDICESIMA E CONCLUSIVA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2020.

2. RICORRENDO L'ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON LORENZO MILANI

Il 26 giugno 1967 moriva don Lorenzo Milani, il migliore dei maestri.
Lo ricordiamo con gratitudine che non si estingue.
*
Una minima notizia su don Lorenzo Milani
Lorenzo Milani nacque a Firenze nel 1923, proveniente da una famiglia della borghesia intellettuale, ordinato prete nel 1947. Opera dapprima a S. Donato a Calenzano, ove realizza una scuola serale aperta a tutti i giovani di estrazione popolare e proletaria, senza discriminazioni politiche. Viene poi trasferito punitivamente a Barbiana nel 1954. Qui realizza l'esperienza della sua scuola. Nel 1958 pubblica Esperienze pastorali, di cui la gerarchia ecclesiastica ordinera' il ritiro dal commercio. Nel 1965 scrive la lettera ai cappellani militari da cui derivera' il processo i cui atti sono pubblicati ne L'obbedienza non e' piu' una virtu'. Muore dopo una lunga malattia nel 1967; era appena uscita la Lettera a una professoressa della scuola di Barbiana. L'educazione come pratica di liberazione, la scelta di classe dalla parte degli oppressi, l'opposizione alla guerra, la denuncia della scuola classista che discrimina i poveri: sono alcuni dei temi su cui la lezione di don Milani resta di grande valore.
Opere di Lorenzo Milani e della scuola di Barbiana: don Lorenzo Milani, Tutte le opere, Mondadori, Milano 2017 (finalmente disponibile, e' l'accurata e integrale edizione di riferimento lungamente attesa). Edizioni delle opere singole: Esperienze pastorali, L'obbedienza non e' piu' una virtu', Lettera a una professoressa, pubblicate tutte presso la Libreria Editrice Fiorentina (Lef). Postume sono state pubblicate le raccolte di Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, Mondadori; le Lettere alla mamma, Mondadori; e sempre delle lettere alla madre l'edizione critica, integrale e annotata, Alla mamma. Lettere 1943-1967, Marietti. Altri testi sono apparsi sparsamente in volumi di diversi autori. La casa editrice Stampa Alternativa ha meritoriamente effettuato la ripubblicazione di vari testi milaniani in edizioni ultraeconomiche e criticamente curate. La Emi ha recentemente pubblicato, a cura di Giorgio Pecorini, lettere, appunti e carte varie inedite di don Lorenzo Milani nel volume I care ancora. Altri testi e documenti ha pubblicato ancora la Lef (Il catechismo di don Lorenzo; Una lezione alla scuola di Barbiana; La parola fa eguali).
Opere su Lorenzo Milani: sono ormai numerose; fondamentali sono: Neera Fallaci, Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell'ultimo, Rizzoli, Milano 1993; Giorgio Pecorini, Don Milani! Chi era costui?, Baldini & Castoldi, Milano 1996; Mario Lancisi (a cura di), Don Lorenzo Milani: dibattito aperto, Borla, Roma 1979; Ernesto Balducci, L'insegnamento di don Lorenzo Milani, Laterza, Roma-Bari 1995; Gianfranco Riccioni, La stampa e don Milani, Lef, Firenze 1974; Antonio Schina (a cura di), Don Milani, Centro di documentazione di Pistoia, 1993. Segnaliamo anche l'interessante fascicolo monografico di "Azione nonviolenta" del giugno 1997. Segnaliamo anche il fascicolo Don Lorenzo Milani, maestro di liberta', supplemento a "Conquiste del lavoro", n. 50 del 1987. E ancora: Gerlando Lentini, Don Lorenzo Milani servo di Dio e di nessun altro, Gribaudi, Torino 1973; Giampiero Bruni, Lorenzo Milani profeta cristiano, Lef, Firenze 1974; Renato Francesconi, L'esperienza didattica e socio-culturale di don Lorenzo Milani, Cpe, Modena 1976; Piero Lazzarin, Don Milani, Edizioni Messaggero Padova, Padova 1984; Francesco Milanese, Don Milani. Quel priore seppellito a Barbiana, Lef, Firenze 1987; Giuseppe Guzzo, Don Lorenzo Milani. Un itinerario pedagogico, Rubbettino, Soveria Mannelli 1988; Giovanni Catti (a cura di), Don Milani e la pace, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1988, 1990; Francuccio Gesualdi, Jose' Luis Corzo Toral, Don Milani nella scrittura collettiva, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1992.Tra i testi apparsi di recente: Domenico Simeone, Verso la scuola di Barbiana, Il segno dei Gabrielli, Negarine 1996; Michele Ranchetti, Gli ultimi preti, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1997; David Maria Turoldo, Il mio amico don Milani, Servitium, Sotto il Monte (Bg) 1997; Liana Fiorani, Don Milani tra storia e attualita', Lef, Firenze 1997, poi Centro don Milani, Firenze 1999; AA. VV., Rileggiamo don Lorenzo Milani a trenta anni dalla sua morte, Comune di Rubano 1998; Centro documentazione don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana, Progetto Lorenzo Milani: il maestro, Firenze 1998; Liana Fiorani, Dediche a don Milani, Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 2001; Edoardo Martinelli, Pedagogia dell'aderenza, Polaris, Vicchio di Mugello (Fi) 2002; Marco Moraccini (a cura di), Scritti su Lorenzo Milani. Una antologia critica, Il Grandevetro - Jaca Book, Santa Croce sull'Arno (Pi) - Milano 2002; Mario Lancisi, Alex Zanotelli, Fa' strada ai poveri senza farti strada, Emi, Bologna 2003; Mario Lancisi, No alla guerra!, Piemme, Casale Monferrato 2005; Sergio Tanzarella, Gli anni difficili, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 2008; Jose' Luis Corzo Toral, Lorenzo Milani. Analisi spirituale e interpretazione pedagogica, Servitium, Sotto il Monte (Bergamo) 2008; Frediano Sessi, Il segreto di Barbiana, Marsilio, Venezia 2008; Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi (a cura di), Barbiana e la sua scuola. Immagini dall'archivio della Fondazione Don Lorenzo Milani, Inprogress-Aska - Fondazione Don Lorenzo Milani, Firenze 2014
*
Ricordando don Lorenzo Milani, proseguiamo qui e adesso nell'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per la condivisione del bene e dei beni fra tutti gli esseri umani: siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per impedire la devastazione della biosfera e la distruzione della civilta' umana.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

3. UNA LETTERA APERTA AI CAPIGRUPPO PARLAMENTARI DELLE FORZE POLITICHE DEMOCRATICHE

Gentilissime e gentilissimi capigruppo delle forze politiche democratiche del Senato della Repubblica,
Gentilissime e gentilissimi capigruppo delle forze politiche democratiche della Camera dei Deputati,
vorremmo pregarvi di impegnarvi per quattro provvedimenti legislativi che riteniamo necessari ed urgenti contro il razzismo, la schiavitu', l'apartheid:
1. far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 26 giugno 2020
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it

4. TRE ANNI FA, IL 27 GIUGNO 2017, CI LASCIAVA ETTORE MASINA

Tre anni fa, il 27 giugno 2017, dopo una vita di incessante impegno in difesa della pace, della giustizia, dei diritti umani e dei popoli, ci lasciava Ettore Masina, giornalista, scrittore, parlamentare, intellettuale e militante per il bene comune dell'umanita'.
Lo ricordiamo con gratitudine che non si estingue.
*
Una minima notizia su Ettore Masina
Ettore Masina (Breno, 4 settembre 1928 - Roma, 27 giugno 2017), giornalista, scrittore, parlamentare, animatore di straordinarie esperienze di solidarieta' concreta, cattolico vicino alle figure piu' rilevanti del Concilio Vaticano II, della chiesa dei poveri e della teologia della liberazione, lascia una luminosa testimonianza e grande un'eredita' di impegno spirituale, culturale, morale, civile e politico. Il suo impegno solidale e' ancor oggi proseguito dalla "Rete Radie' Resch" di cui fu fondatore.
Tra le opere di Ettore Masina: Il Vangelo secondo gli anonimi, Cittadella, Assisi 1972; Le parole sepolte fioriranno, Borla, 1977, 1986; La ragione e gli angeli, Borla 1979; Il Dio in ginocchio, Rusconi, Milano 1982; Il califfo ci manda a dire, Rusconi, Milano 1983; Il ferro e il miele, Rusconi, Milano 1983; El nido de oro. Viaggio all'interno del Terzo Mondo: Brasile, Corno d'Africa e Nicaragua, Marietti, Genova 1989; Un inverno al Sud. Cile, Vietnam, Sudafrica, Palestina, Marietti, Genova 1992; Oscar Romero, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1993, poi col titolo L'Arcivescovo deve morire, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995; Comprare un santo, Camunia, Milano 1994, poi O.G.E., Milano 2006; Il Vincere, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; Il volo del Passero, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; Diario di un cattolico errante. 1992-1997: In viaggio fra santi, burocrati e guerriglieri, Gamberetti, Roma 1997; I gabbiani di Fringen, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; Il prevalente passato. Un'autobiografia in cammino, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000; La speranza creativa, Monti, 2000; Naufraghi di terra, Edup, 2002; L'airone di Orbetello. Storia e storie di un cattocomunista, Rubbettino, Soveria Mannelli 2005; Le nostre barche sono rotonde, O.G.E., Milano 2008; Il bufalo e il bambino, Giuliano Ladolfi Editore, Borgomanero 2014.
*
Anche nel ricordo di Ettore Masina proseguiamo qui e adesso nell'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della biosfera.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per la condivisione del bene e dei beni fra tutti gli esseri umani: siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Proseguiamo qui e adesso nell'impegno per impedire la devastazione della biosfera e la distruzione della civilta' umana.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. USTICA

Quaranta anni fa
nel cielo che si specchia sul mare
tra le isole di Ustica e di Ponza
venivano uccisi 81 innocenti.

Sono ancora occultati gli assassini
eppure tutti sappiamo chi siano.

Cosi' come tutti sappiamo chi siano
gli assassini che ogni giorno nel Mediterraneo
fanno morire nei naufragi altri innocenti.

Anche nel ricordo delle vittime di Ustica
si faccia cessare la strage nel Mediterraneo
siano soccorse accolte assistite tutte le persone
siano salvate tutte le vite.

Si riconosca finalmente ad ogni essere umano
in fuga da fame da guerra da dittature da catastrofi
il diritto di giungere in salvo nel nostro paese
in modo legale e sicuro.

Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita.
Siamo una sola umana famiglia.
Chi salva una vita salva il mondo.

6. MAX ADLER

Il 28 giugno 1937 moriva Max Adler
pensatore e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo

7. MARIO APOLLONIO

Il 28 giugno 1971 moriva Mario Apollonio
illustre studioso di letteratura e teatro
militante antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

8. PIERO BONI

Il 28 giugno 2009 moriva Piero Boni
partigiano e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo

9. LIDIA DE FEDERICIS

Il 28 giugno 2011 moriva Lidia De Federicis
docente saggista critica e storica della letteratura
con gratitudine la ricordiamo

10. HARLAN ELLISON

Il 28 giugno 2018 moriva Harlan Ellison
scrittore di fantascienza
con gratitudine lo ricordiamo

11. GIULIANA FIORENTINO TEDESCHI

Il 28 giugno 2010 moriva Giuliana Fiorentino Tedeschi
testimone della Shoah
educatrice e scrittrice
con gratitudine la ricordiamo

12. JORIS IVENS

Il 28 giugno 1989 moriva Joris Ivens
cineasta e antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

13. AMATO LAMBERTI

Il 28 giugno 2012 moriva Amato Lamberti
sociologo e militante anticamorra
con gratitudine lo ricordiamo

14. FRANCES MAULE BJORKMAN

Il 28 giugno 1966 moriva Frances Maule Bjorkman
militante socialista e femminista
con gratitudine la ricordiamo

15. LAVINIA MAZZUCCHETTI

Il 28 giugno 1965 moriva Lavinia Mazzucchetti
insigne germanista saggista antifascista
educatrice dell'umanita' al vero al giusto al buono
con gratitudine la ricordiamo

16. IRIS ORIGO

Il 28 giugno 1988 moriva Iris Origo
scrittrice testimone filantropa
con gratitudine la ricordiamo

17. OTTAVIO PASTORE

Il 28 giugno 1965 moriva Ottavio Pastore
militante del movimento operaio e combattente antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

18. FERDINANDO PRAT

Il 28 giugno 1986 moriva Ferdinando Prat
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

19. AURELIO RONCAGLIA

Il 28 giugno 2001 moriva Aurelio Roncaglia
illustre filologo romanzo
con gratitudine lo ricordiamo

20. TOMMASO ROSSI

Il 28 giugno 2012 moriva Tommaso Rossi
combattente antifascista e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo

21. MIKHAIL TAL

Il 28 giugno 1992 moriva Mikhail Tal
il piu' entusiasmante degli scacchisti
con gratitudine lo ricordiamo

22. LUIGI TANDURA

Il 28 giugno 1944 ucciso dai nemici della liberta'
moriva Luigi Tandura partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

23. MEMORIA. GIACOMO VENDER

Il 28 giugno 1974 moriva Giacomo Vender
prete e partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

24. ADESIONE ALLA GIORNATA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI IL PROSSIMO 3 LUGLIO

Il 3 luglio riprende l'iniziativa mensile della giornata di "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" promossa da padre Alex Zanotelli e da tante altre persone di volonta' buona.
L'iniziativa prevede il digiuno per l'intera giornata e - per chi vuole e puo' - una presenza dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio a Roma.
Personalmente non potro' essere a Roma, ma mi uniro' comunque ancora una volta al digiuno.
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni sta provocando una immane strage degli innocenti nel Mediterraneo;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni ha imposto in Italia un regime di schiavitu' e di apartheid per milioni di innocenti;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista dei cosiddetti "decreti sicurezza della razza" e delle altre misure criminali e criminogene, assolutamente incostituzionali, che governi scellerati e dementi hanno imposto nel nostro paese, violando ogni autentica legge morale e civile;
Per testimoniare nonviolentemente che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
*
Quattro cose l'organo legislativo e l'organo esecutivo dell'ordinamento giuridico democratico del nostro paese hanno il dovere di fare, di fare subito, se non vogliono continuare a commettere e lasciar commettere flagranti ed abominevoli crimini contro l'umanita'; quattro cose devono fare ministri e parlamentari per tornare nell'alveo della legalita' costituzionale, del diritto internazionale, del comune sentire e condursi dell'umanita' di se' consapevole e responsabile:
1. far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani: semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. legiferare la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Siamo una sola umanita' di persone ciascuna diversa dall'altra e tutte eguali in dignita' e diritti.
Siamo una sola umana famiglia in un'unica casa comune.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Contrastare il male facendo il bene.
Insorgere contro la violenza e la barbarie con la scelta della nonviolenza che si oppone al fascismo e salva le vite.
Condividere il bene ed i beni.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.

25. ALCUNE COSE CHE E' NECESSARIO DIRE

Ripetiamo ancora una volta alcune cose che e' necessario dire.
*
La prima.
Che la strage degli innocenti nel Mediterraneo e' responsabilita' primaria dei governi europei, e tra essi di quello italiano.
Che l'esistenza stessa dei trafficanti schiavisti e' responsabilita' primaria dei governi europei, e tra essi di quello italiano.
Perche' se i governi europei riconoscessero a tutti gli esseri umani il diritto di spostarsi liberamente in modo legale e sicuro, come e' diritto di ogni essere umano, non esisterebbero ne' lager in Libia, ne' naufragi nel Mediterraneo, ne' mafie schiaviste di trafficanti di carne umana.
*
La seconda.
Che l'apartheid e' oggi regime in Italia (e non solo in Italia, ovviamente).
In Italia un decimo della popolazione che vive nel paese subisce privazioni di diritti fondamentali, subisce segregazione, subisce abusi indicibili, e sovente subisce vera e propria schiavitu'.
Per tornare alla democrazia, per tornare alla legalita', per tornare alla civilta', per tornare all'umanita', occorre riconoscere tutti i diritti sociali, civili e politici, tutti i diritti umani, a tutti gli esseri umani che vivono in italia.
Occorre far cessare questo regime di apartheid, questo regime razzista e fascista che privando di diritti umani fondamentali un decimo della popolazione, nega l'essenza stessa della democrazia, nega la legalita' che salva le vite, nega la Costituzione della Repubblica, disumanizza tutte le persone che vivono nel nostro paese rendendole carnefici (o complici dei carnefici) o vittime. La democrazia si regge sul principio "Una persona, un voto"; lo stato di diritto costituzionale e democratico si regge sul riconoscimento dell'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani.
*
La terza.
Che se compito delle istituzioni, loro legittimazione ultima ed effettuale, e' salvare le vite delle persone e quindi favorirne la civile convivenza, e' giunta l'ora della conversione di tutte le istituzioni alla nonviolenza. Ed in primo luogo di quegli organi istituzionali preposti piu' direttamente, concretamente, alla pubblica sicurezza, alla difesa della vita e della liberta' personale di tutte le persone. Occorre formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
*
La quarta.
Vanno abrogate tutte le misure razziste ed incostituzionali che nel corso di decenni governi scellerati e dementi hanno imposto nel nostro paese in un crescendo di delirio hitleriano fino alle abominevoli misure razziste contenute nei famigerati "decreti sicurezza della razza" del primo governo Conte.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non possono esserci i campi di concentramento.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non si fanno accordi con regimi assassini, non si finanziano poteri criminali che schiavizzano esseri umani e gestiscono lager.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non si e' corrivi con la schiavitu', non si abbandonano le persone tra gli artigli dei poteri criminali, dell'economia illegale, dello sfruttamento disumano, della violenza sistematica.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non si pratica la discriminazione  razzista, la segregazione razzista, la persecuzione razzista.
In un paese civile, in una repubblica democratica, ogni persona e' riconosciuta e rispettata come tale.
In un paese civile, in una repubblica democratica, ogni persona bisognosa di aiuto e' soccorsa, accolta e assistita.
In un paese civile, in una repubblica democratica, la legge e' la difesa del debole dall'abuso del forte.
*
Un essere umano e' un essere umano.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 407 del 20 luglio 2020
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