[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 494



==================================
LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 494 del 2 luglio 2020

In questo numero:
1. Mao Valpiana ricorda Alex Langer
2. Benito D'Ippolito ricorda Giorgio Nebbia
3. Alex Zanotelli: Il 3 luglio giornata di digiuno in solidarieta' con i migranti
4. Adesione alla giornata di digiuno in solidarieta' con i migranti il prossimo 3 luglio
5. Oggi a Viterbo un incontro di formazione di accostamento alla nonviolenza delle volontarie e dei volontari in servizio civile presso la Caritas

1. AMICIZIE. MAO VALPIANA RICORDA ALEX LANGER
[Riceviamo e diffondiamo]

Il lascito di Alex un quarto di secolo dopo: il Movimento Nonviolento lo ringrazia con una diretta facebook, venerdi' 3 luglio dalle ore 10.
*
Cosa resta, dopo un quarto di secolo?
Cosa arriva, fino ad oggi, da quella vita interrotta?
Cosa raccontera', ai ragazzi di domani, la storia di quel facitore di pace?
C'e' un archivio, in gran parte ancora inesplorato, ci sono libri, articoli, diari, lettere, biglietti, note, foto, video, interviste, documenti. Ma un'esistenza, per quanto intensa, non si esaurisce nei fatti compiuti. Ci sono i sentimenti, c'e' il volto, lo sguardo, il sorriso, i racconti, il non detto, e poi le attese, le inadempienze, le delusioni, e infine "il carico di amore per l'umanita' e di amori umani che si intrecciano e non si risolvono".
Fu difficile, anche per lui, coniugare tensione ideale e realismo politico. La nonviolenza ha bisogno sia di profezia che di politica. Alex ha saputo attraversare cariche prestigiose senza rimanere invischiato nelle sabbie mobili del potere ed ha trattato alla pari con capi di stato senza mai tradire la sua vocazione francescana. E' stato profeta e politico, ma che fatica ridurre "la distanza tra cio' che si proclama e cio' che si riesce a compiere", fuori e dentro di se'.
Alex e' stato anche un fine intellettuale che ha usato idee e parole per modificare la realta', per spingere all'azione, per cambiare la politica, per mettere in contatto le persone, per realizzare progetti concreti. Cosi' che anche i suoi scritti migliori, persino quelli della tensione poetica, sono stati partoriti sempre per una finalita' ben precisa, indirizzati ad un obiettivo da raggiungere, una campagna da avviare, un'iniziativa da mettere in campo, una manifestazione da convocare. La politica in Langer e' uno strumento umano per prendersi cura del luogo dove viviamo, di cio' che appartiene a tutti. La politica si deve occupare delle regole dello stare insieme, di come le comunita' accettano che i tanti non possano sopprimere il desiderio individuale e di come questo convive, dialoga, accetta e trova una mediazione con le regole per tutti. La politica e' l’arte della relazione umana e della ricerca della liberta', e' la risposta al nostro bisogno di vita e cultura, risponde alla necessita' di discutere il nostro desiderio con il desiderio degli altri. Un lavoro politico quotidiano di cura e responsabilita', un'indispensabile pratica di ascolto e partecipazione.
Langer descrive e interpreta la nonviolenza senza mai nominarla esplicitamente. Di sicuro e' una scelta voluta. Erano presenti in lui una vocazione innata e una naturale dimestichezza con i principi base di una personalita' nonviolenta. La ricerca di strumenti efficaci per la convivenza interetnica lo ha portato alla nonviolenza, il cui cuore sta proprio nel rifiuto della violenza. Nel "Tentativo di decalogo" Alex dedica un punto al "Bandire ogni violenza". E non aggiunge altro. Non ha bisogno di specificare "senza se e senza ma", o – come piu' probabilmente avrebbe preferito fare - "con tanti se e tanti ma". Dice solo "no alla violenza" ed e' un no chiaro e deciso, ma anche "convinto e convincente". La scelta nonviolenta (laica e religiosa insieme) e' decisiva nella biografia di Alex, non ideologica, sempre messa alla prova del confronto con realta' complesse e contraddittorie.
Alex e' stato un innovatore della prassi e della teoria della nonviolenza, non si e' adagiato su sentieri gia' calpestati, ha sfidato la nonviolenza e ha cercato un suo personale percorso. Non si e' mai definito nonviolento ma "facitore di pace" e la nonviolenza e' proprio questo: fare le diverse paci (al plurale, perche' ogni conflitto e' una storia a se' e ogni pace ha bisogno di una ricetta diversa).
Questo e' il suo lascito: andare avanti aprendo direzioni nuove, non accontentarsi della solita strada.
Alex ci ha provato.

2. AMICIZIE. BENITO D'IPPOLITO RICORDA GIORGIO NEBBIA

Il garbo l'ironia la pazienza
e la scienza la sapienza la capacita'
di collegare i fatti e interpretarli
con discernimento prudenza carita'

La conoscenza del mondo delle merci e della vita
delle cose che non sono solo cose
dei rapporti che sono piu' che rapporti
matematici fisici di forze di classe di dominazione e oppressione
ma anche di riconoscimento rispetto solidarieta' condivisione
dei valori d'uso e di scambio e di quegli altri piu' alti valori
del valore
della presenza

Disvelava
il nesso tra il mondo e del mondo le rappresentazioni
tra la materia il movimento le ideologie
la vita i corpi il pensiero
perplesso persuaso turbato
aveva letto e meditato e messo a frutto
i manoscritti del '44

Il sereno dubitare
le forti certezze
il fermo ristare nel vero e nel giusto
la coscienza del limite
la volonta' buona
l'amicizia tenera e tenace

Con la forza della verita'
per il bene comune dell'umanita' e del mondo vivente
pensava operava rischiarava
mai si arrese all'abuso e alla vilta'

3. INIZIATIVE. ALEX ZANOTELLI: IL 3 LUGLIO GIORNATA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI
[Riceviamo e diffondiamo]

Il 3 luglio riprende la nostra giornata mensile di "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" per l'abrogazione dei Decreti Sicurezza, dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio.
Ritorneremo cosi' davanti al Parlamento, dopo la assenza per il Covid 19, per esprimere la dimensione politica di questo digiuno. Ma digiuniamo anche contro il decreto che chiude fino al 31 luglio i porti italiani ai profughi che fuggono dalla Libia in piena guerra civile. E anche come protesta per la "strage di Pasquetta": il 13 aprile infatti abbiamo lasciato morire in acque maltesi 12 profughi in fuga dalla Libia. Alarm Phone aveva avvisato quattro nazioni, Malta, Italia, Germania e Portogallo del naufragio, ma nessuna si e' mossa per salvarli. Purtroppo questi naufragi perdurano nel Mediterraneo. Sono crimini contro l'umanita'. Per tutto questo ci sentiamo di continuare a digiunare e lo faremo questo mese davanti al Parlamento o, per chi non puo', nelle proprie case o nei monasteri.
Buona resistenza!
Alex Zanotelli a nome del "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti"

4. REPETITA IUVANT. ADESIONE ALLA GIORNATA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI IL PROSSIMO 3 LUGLIO

Il 3 luglio riprende l'iniziativa mensile della giornata di "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" promossa da padre Alex Zanotelli e da tante altre persone di volonta' buona.
L'iniziativa prevede il digiuno per l'intera giornata e - per chi vuole e puo' - una presenza dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio a Roma.
Personalmente non potro' essere a Roma, ma mi uniro' comunque ancora una volta al digiuno.
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni sta provocando una immane strage degli innocenti nel Mediterraneo;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni ha imposto in Italia un regime di schiavitu' e di apartheid per milioni di innocenti;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista dei cosiddetti "decreti sicurezza della razza" e delle altre misure criminali e criminogene, assolutamente incostituzionali, che governi scellerati e dementi hanno imposto nel nostro paese, violando ogni autentica legge morale e civile;
Per testimoniare nonviolentemente che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
*
Quattro cose l'organo legislativo e l'organo esecutivo dell'ordinamento giuridico democratico del nostro paese hanno il dovere di fare, di fare subito, se non vogliono continuare a commettere e lasciar commettere flagranti ed abominevoli crimini contro l'umanita'; quattro cose devono fare ministri e parlamentari per tornare nell'alveo della legalita' costituzionale, del diritto internazionale, del comune sentire e condursi dell'umanita' di se' consapevole e responsabile:
1. far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani: semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. legiferare la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Siamo una sola umanita' di persone ciascuna diversa dall'altra e tutte eguali in dignita' e diritti.
Siamo una sola umana famiglia in un'unica casa comune.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Contrastare il male facendo il bene.
Insorgere contro la violenza e la barbarie con la scelta della nonviolenza che si oppone al fascismo e salva le vite.
Condividere il bene ed i beni.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.

5. INCONTRI. OGGI A VITERBO UN INCONTRO DI FORMAZIONE DI ACCOSTAMENTO ALLA NONVIOLENZA DELLE VOLONTARIE E DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE PRESSO LA CARITAS

Nel pomeriggio di giovedi' 2 luglio 2020 presso la Caritas diocesana di Viterbo si svolgera' - nel pieno rispetto del distanziamento interpersonale e di tutte le precauzioni previste - un incontro di formazione delle volontarie e dei volontari in servizio civile.
Tema dell'incontro un consapevole accostamento alla teoria e alla pratica della nonviolenza.
All'incontro prendono parte Mario Di Marco e Peppe Sini.

==================================
LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
==================================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 494 del 2 luglio 2020
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
E' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy a questo indirizzo: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com