[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 493
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- Date: Wed, 1 Jul 2020 11:02:13 +0200
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 493 del primo luglio 2020
In questo numero:
1. Severino Vardacampi: Il punto
2. Alex Zanotelli: Il 3 luglio giornata di digiuno in solidarieta' con i migranti
3. Adesione alla giornata di digiuno in solidarieta' con i migranti il prossimo 3 luglio
1. L'ORA. SEVERINO VARDACAMPI: IL PUNTO
Il punto e' che l'unico (ripeto: l'unico) modo per far cessare la strage nel Mediterraneo, abolire i lager in Libia, annientare le mafie schiaviste dei trafficanti, e' di riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente in tutto il mondo in modo legale e sicuro. Ed a maggior ragione riconoscerlo a chi e' costretto ad abbandonare il suo paese per sfuggire alla fame e alle guerre, alle dittature e alla schiavitu', ai disastri ambientali e sociali.
E' l'unico modo.
Ed e' per realizzare questa ragionevole proposta che dovremmo lavorare, a cominciare dall'Italia.
Sono oltre vent'anni che lo andiamo dicendo. Sappiamo perche' resta inascoltata. Ma sappiamo che e' la cosa giusta da fare.
E' stolto chi ancora non si rende conto che la sorte dell'umanita' e' ormai unificata. E' stolto chi ancora non si rende conto che ogni decisione politica deve ormai collocarsi in un orizzonte planetario. E' stolto chi ancora non si rende conto che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
2. INIZIATIVE. ALEX ZANOTELLI: IL 3 LUGLIO GIORNATA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI
[Riceviamo e diffondiamo]
Il 3 luglio riprende la nostra giornata mensile di "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" per l'abrogazione dei Decreti Sicurezza, dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio.
Ritorneremo cosi' davanti al Parlamento, dopo la assenza per il Covid 19, per esprimere la dimensione politica di questo digiuno. Ma digiuniamo anche contro il decreto che chiude fino al 31 luglio i porti italiani ai profughi che fuggono dalla Libia in piena guerra civile. E anche come protesta per la "strage di Pasquetta": il 13 aprile infatti abbiamo lasciato morire in acque maltesi 12 profughi in fuga dalla Libia. Alarm Phone aveva avvisato quattro nazioni, Malta, Italia, Germania e Portogallo del naufragio, ma nessuna si e' mossa per salvarli. Purtroppo questi naufragi perdurano nel Mediterraneo. Sono crimini contro l'umanita'. Per tutto questo ci sentiamo di continuare a digiunare e lo faremo questo mese davanti al Parlamento o, per chi non puo', nelle proprie case o nei monasteri.
Buona resistenza!
Alex Zanotelli a nome del "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti"
3. REPETITA IUVANT. ADESIONE ALLA GIORNATA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI IL PROSSIMO 3 LUGLIO
Il 3 luglio riprende l'iniziativa mensile della giornata di "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" promossa da padre Alex Zanotelli e da tante altre persone di volonta' buona.
L'iniziativa prevede il digiuno per l'intera giornata e - per chi vuole e puo' - una presenza dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio a Roma.
Personalmente non potro' essere a Roma, ma mi uniro' comunque ancora una volta al digiuno.
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni sta provocando una immane strage degli innocenti nel Mediterraneo;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni ha imposto in Italia un regime di schiavitu' e di apartheid per milioni di innocenti;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista dei cosiddetti "decreti sicurezza della razza" e delle altre misure criminali e criminogene, assolutamente incostituzionali, che governi scellerati e dementi hanno imposto nel nostro paese, violando ogni autentica legge morale e civile;
Per testimoniare nonviolentemente che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
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Quattro cose l'organo legislativo e l'organo esecutivo dell'ordinamento giuridico democratico del nostro paese hanno il dovere di fare, di fare subito, se non vogliono continuare a commettere e lasciar commettere flagranti ed abominevoli crimini contro l'umanita'; quattro cose devono fare ministri e parlamentari per tornare nell'alveo della legalita' costituzionale, del diritto internazionale, del comune sentire e condursi dell'umanita' di se' consapevole e responsabile:
1. far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani: semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. legiferare la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Siamo una sola umanita' di persone ciascuna diversa dall'altra e tutte eguali in dignita' e diritti.
Siamo una sola umana famiglia in un'unica casa comune.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Contrastare il male facendo il bene.
Insorgere contro la violenza e la barbarie con la scelta della nonviolenza che si oppone al fascismo e salva le vite.
Condividere il bene ed i beni.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 493 del primo luglio 2020
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