[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 491
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- Date: Mon, 29 Jun 2020 14:32:03 +0200
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 491 del 29 giugno 2020
In questo numero:
1. Alcune cose che e' necessario dire
2. Alex Zanotelli: Il 3 luglio giornata di digiuno in solidarieta' con i migranti
3. Adesione alla giornata di digiuno in solidarieta' con i migranti il prossimo 3 luglio
1. L'ORA. ALCUNE COSE CHE E' NECESSARIO DIRE
Ripetiamo ancora una volta alcune cose che e' necessario dire.
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La prima.
Che la strage degli innocenti nel Mediterraneo e' responsabilita' primaria dei governi europei, e tra essi di quello italiano.
Che l'esistenza stessa dei trafficanti schiavisti e' responsabilita' primaria dei governi europei, e tra essi di quello italiano.
Perche' se i governi europei riconoscessero a tutti gli esseri umani il diritto di spostarsi liberamente in modo legale e sicuro, come e' diritto di ogni essere umano, non esisterebbero ne' lager in Libia, ne' naufragi nel Mediterraneo, ne' mafie schiaviste di trafficanti di carne umana.
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La seconda.
Che l'apartheid e' oggi regime in Italia (e non solo in Italia, ovviamente).
In Italia un decimo della popolazione che vive nel paese subisce privazioni di diritti fondamentali, subisce segregazione, subisce abusi indicibili, e sovente subisce vera e propria schiavitu'.
Per tornare alla democrazia, per tornare alla legalita', per tornare alla civilta', per tornare all'umanita', occorre riconoscere tutti i diritti sociali, civili e politici, tutti i diritti umani, a tutti gli esseri umani che vivono in italia.
Occorre far cessare questo regime di apartheid, questo regime razzista e fascista che privando di diritti umani fondamentali un decimo della popolazione, nega l'essenza stessa della democrazia, nega la legalita' che salva le vite, nega la Costituzione della Repubblica, disumanizza tutte le persone che vivono nel nostro paese rendendole carnefici (o complici dei carnefici) o vittime. La democrazia si regge sul principio "Una persona, un voto"; lo stato di diritto costituzionale e democratico si regge sul riconoscimento dell'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani.
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La terza.
Che se compito delle istituzioni, loro legittimazione ultima ed effettuale, e' salvare le vite delle persone e quindi favorirne la civile convivenza, e' giunta l'ora della conversione di tutte le istituzioni alla nonviolenza. Ed in primo luogo di quegli organi istituzionali preposti piu' direttamente, concretamente, alla pubblica sicurezza, alla difesa della vita e della liberta' personale di tutte le persone. Occorre formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
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La quarta.
Vanno abrogate tutte le misure razziste ed incostituzionali che nel corso di decenni governi scellerati e dementi hanno imposto nel nostro paese in un crescendo di delirio hitleriano fino alle abominevoli misure razziste contenute nei famigerati "decreti sicurezza della razza" del primo governo Conte.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non possono esserci i campi di concentramento.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non si fanno accordi con regimi assassini, non si finanziano poteri criminali che schiavizzano esseri umani e gestiscono lager.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non si e' corrivi con la schiavitu', non si abbandonano le persone tra gli artigli dei poteri criminali, dell'economia illegale, dello sfruttamento disumano, della violenza sistematica.
In un paese civile, in una repubblica democratica, non si pratica la discriminazione razzista, la segregazione razzista, la persecuzione razzista.
In un paese civile, in una repubblica democratica, ogni persona e' riconosciuta e rispettata come tale.
In un paese civile, in una repubblica democratica, ogni persona bisognosa di aiuto e' soccorsa, accolta e assistita.
In un paese civile, in una repubblica democratica, la legge e' la difesa del debole dall'abuso del forte.
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Un essere umano e' un essere umano.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
2. INIZIATIVE. ALEX ZANOTELLI: IL 3 LUGLIO GIORNATA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI
[Riceviamo e diffondiamo]
Il 3 luglio riprende la nostra giornata mensile di "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" per l'abrogazione dei Decreti Sicurezza, dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio.
Ritorneremo cosi' davanti al Parlamento, dopo la assenza per il Covid 19, per esprimere la dimensione politica di questo digiuno. Ma digiuniamo anche contro il decreto che chiude fino al 31 luglio i porti italiani ai profughi che fuggono dalla Libia in piena guerra civile. E anche come protesta per la "strage di Pasquetta": il 13 aprile infatti abbiamo lasciato morire in acque maltesi 12 profughi in fuga dalla Libia. Alarm Phone aveva avvisato quattro nazioni, Malta, Italia, Germania e Portogallo del naufragio, ma nessuna si e' mossa per salvarli. Purtroppo questi naufragi perdurano nel Mediterraneo. Sono crimini contro l'umanita'. Per tutto questo ci sentiamo di continuare a digiunare e lo faremo questo mese davanti al Parlamento o, per chi non puo', nelle proprie case o nei monasteri.
Buona resistenza!
Alex Zanotelli a nome del "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti"
3. REPETITA IUVANT. ADESIONE ALLA GIORNATA DI DIGIUNO IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI IL PROSSIMO 3 LUGLIO
Il 3 luglio riprende l'iniziativa mensile della giornata di "Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" promossa da padre Alex Zanotelli e da tante altre persone di volonta' buona.
L'iniziativa prevede il digiuno per l'intera giornata e - per chi vuole e puo' - una presenza dalle ore 15 alle 18,30 in piazza Montecitorio a Roma.
Personalmente non potro' essere a Roma, ma mi uniro' comunque ancora una volta al digiuno.
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni sta provocando una immane strage degli innocenti nel Mediterraneo;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista che da anni ed anni ha imposto in Italia un regime di schiavitu' e di apartheid per milioni di innocenti;
Per testimoniare nonviolentemente l'inaccettabilita' della violenza razzista dei cosiddetti "decreti sicurezza della razza" e delle altre misure criminali e criminogene, assolutamente incostituzionali, che governi scellerati e dementi hanno imposto nel nostro paese, violando ogni autentica legge morale e civile;
Per testimoniare nonviolentemente che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
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Quattro cose l'organo legislativo e l'organo esecutivo dell'ordinamento giuridico democratico del nostro paese hanno il dovere di fare, di fare subito, se non vogliono continuare a commettere e lasciar commettere flagranti ed abominevoli crimini contro l'umanita'; quattro cose devono fare ministri e parlamentari per tornare nell'alveo della legalita' costituzionale, del diritto internazionale, del comune sentire e condursi dell'umanita' di se' consapevole e responsabile:
1. far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani: semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
2. abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. legiferare la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Siamo una sola umanita' di persone ciascuna diversa dall'altra e tutte eguali in dignita' e diritti.
Siamo una sola umana famiglia in un'unica casa comune.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Contrastare il male facendo il bene.
Insorgere contro la violenza e la barbarie con la scelta della nonviolenza che si oppone al fascismo e salva le vite.
Condividere il bene ed i beni.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 491 del 29 giugno 2020
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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