[Nonviolenza] Telegrammi. 3755



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3755 del 30 maggio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Questa cosa che chiamiamo repubblica
2. Il Movimento Nonviolento per la festa della Repubblica che ripudia la guerra
3. Sosteniamo il Movimento Nonviolento
4. Contro mafia ed apartheid
5. Siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019
6. Abrogare gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza"
7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
8. Proposta di una lettera da inviare al governo
9. Proposta di una lettera da inviare ai Comuni
10. Segnalazioni librarie
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'

1. L'ORA. QUESTA COSA CHE CHIAMIAMO REPUBBLICA

Repubblica e' la traduzione italiana di "res publica": che significa "la cosa che e' di tutte le persone".
E cosa e' di tutte le persone?
La vita, e il diritto alla vita. Perche' se ti viene negato il diritto alla vita ti viene negato il diritto ad essere una persona. Ed ogni essere umano sa di essere una persona, ed ogni essere umano ha diritto a vivere.
La repubblica allora e' in primo luogo il riconoscimento, il rispetto e la difesa del diritto di ogni persona alla vita.
E cos'altro e' di tutte le persone?
Quello che le persone tiene in vita: l'aria da respirare, l'acqua da bere, il cibo da mangiare, i beni necessari per riscaldarsi, per coprirsi, per proteggersi dalla morte, dal dolore e dalla paura.
Sono i beni comuni, quelli senza i quali una persona muore. La repubblica allora sono anche i beni comuni.
E cos'altro ancora e' di tutte le persone?
La consapevolezza che nessuno sarebbe capace di vivere da solo, che ognuno vive perche' qualcuno lo ha messo al mondo e lo ha accudito quando le sue sole forze non gli avrebbero consentito di sopravvivere: la consapevolezza che tutti i nostri diritti si realizzano grazie al comune adempimento del dovere di aiutare chi ha bisogno di aiuto.
La repubblica e' quindi l'umanita' nella sua pluralita', nella solidarieta' che ogni essere umano lega a tutti gli altri esseri umani, nella condivisione del bene e dei beni, nel rispetto per il mondo vivente di cui siamo parte e senza cui non potremmo sopravvivere.
*
Repubblica quindi siamo noi quando riconosciamo che non siamo solo tanti "io" separati, ma anche un "noi", ed e' questo noi che ci tiene in vita, ed e' la vita "la cosa che e' di tutte le persone".
Che ogni persona abbia una vita degna: questo e' la repubblica.
Repubblica siamo noi quando cessiamo di ucciderci e ci adoperiamo per salvare le vite.
Repubblica e' il contrario della violenza, che nega l'altrui diritto alla vita, alla dignita', alla felicita'.
Repubblica e' il contrario dell'avidita', che priva gli altri di cio' che vuole solo per se'.
Repubblica e' il contrario dell'indifferenza per la sorte altrui, perche' repubblica e' sapere che siamo tutti una sola umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Repubblica e' consapevolezza che giustizia e liberta', responsabilita' e felicita', comprensione e condivisione, coscienza di se' e riconoscimento dell'altro, sono cose legate insieme, e se le separi muoiono.
Repubblica e' poter chiedere aiuto e ricevere aiuto, e' donare aiuto a chiunque di aiuto ha bisogno; poiche' questa e' la regola aurea di ogni riflessione morale: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
*
Repubblica e' la lotta contro la guerra e tutte le uccisioni.
Repubblica e' la lotta contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Repubblica e' la lotta contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Repubblica e' l'universale condivisione del bene e dei beni.
Repubblica e' difesa nitida e intransigente dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Repubblica e' difesa dell'intero mondo vivente di cui siamo parte e custodi.
Repubblica e' opposizione a tutte le violenze.
Repubblica e' agire per salvare tutte le vite.
Repubblica e' convivenza responsabile e solidale, nel riconoscimento e nella riconoscenza.
Repubblica e' nonviolenza in cammino.
*
L'Italia e' una repubblica. Democratica. Costituzionale. Nata dalla Resistenza contro il nazifascismo. Che ripudia la guerra e che riconosce e protegge i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Cosa ha a che vedere con la repubblica la negazione dei diritti di milioni di persone che vivono nel nostro paese e che subiscono schiavitu', segregazione, umiliazioni e vessazioni, un brutale regime mafioso e razzista di effettuale apartheid?
Cosa hanno a che vedere con la repubblica le scellerate misure razziste dei cosiddetti "decreti sicurezza della razza"?
Cosa ha a che vedere con la repubblica l'omissione di soccorso dei naufraghi, l'omissione di soccorso dei superstiti dei lager, l'omissione di soccorso dei fuggiaschi dall'orrore della fame e delle guerre, l'omissione di soccorso dei perseguitati da sanguinari regimi dittatoriali e stragisti, l'omissione di soccorso delle vittime delle mafie, l'omissione di soccorso di chi ha piu' bisogno di aiuto?
*
Sia abbattuta la schiavitu' in Italia: e prevalga finalmente la legalita' che salva le vite, prevalga finalmente la repubblica.
Sia abbattuto l'apartheid in Italia: e prevalga finalmente la legalita' che salva le vite, prevalga finalmente la repubblica.
Siano abrogate tutte le antileggi razziste: e prevalga finalmente la legalita' che salva le vite, prevalga finalmente la repubblica.
Sia soccorsa, accolta, assistita ogni persona bisognosa di aiuto: e prevalga finalmente la legalita' che salva le vite, prevalga finalmente la repubblica.
Sia inverato il principio fondante della democrazia, "una persona, un voto": e prevalga finalmente la legalita' che salva le vite, prevalga finalmente la repubblica.
Ogni vittima ha il volto di Abele, nessuna persona sia piu' abbandonata negli artigli della morte, della violenza, del dolore, della paura, della solitudine e della disperazione: e prevalga finalmente la legalita' che salva le vite, prevalga finalmente la repubblica.
E siano allontanati per sempre da tutti i pubblici uffici i governanti che hanno imposto la barbarie razzista ed hanno commesso crimini contro l'umanita': e prevalga finalmente la legalita' che salva le vite, prevalga finalmente la repubblica.
Chi salva una vita salva il mondo.
Questo e' repubblica.
*
Questo e' l'appello che il 2 giugno rivolge ad ogni persona di retto discernimento e di volonta' buona.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Sii tu la nonviolenza in cammino.
Inverala tu la repubblica italiana, inverala tu la repubblica dell'umanita'.

2. L'ORA. IL MOVIMENTO NONVIOLENTO PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA CHE RIPUDIA LA GUERRA
[dal Movimento Nonviolento riceviamo e diffondiamo]

Care amiche e cari amici,
per la Festa della Repubblica che ripudia la guerra, rilanciamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile".
Due gli appuntamenti:
- lunedi' primo giugno, alle ore 11, ci sara' un collegamento video qui: www.facebook.com/DifesaCivileNonviolenta
(per chi non avesse FB, sara' poi rilanciato su Youtube e sui siti delle nostre organizzazioni);
- martedi' 2 giugno, diffondiamo il volantino del Movimento Nonviolento e rilanciamo i contenuti e le proposte della nostra Campagna "Un'altra difesa e' possibile". Aiutateci a far girare. http://www.difesacivilenonviolenta.org/
In allegato tutte le informazioni
Buona Festa della Repubblica che ripudia la guerra!
Grazie
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
*
Allegato primo: Festa della Repubblica che ripudia la guerra: un'altra difesa e' possibile
Festa della Repubblica che ripudia la guerra: un'altra difesa e' possibile
Evento video online della campagna il primo giugno 2020, alle ore 11.
In occasione e in preparazione della Festa della Repubblica, e della sua Costituzione che ripudia la guerra, le sei Reti promotrici hanno organizzato un momento pubblico di rilancio della Campagna "Un'altra difesa e' possibile". Una mobilitazione sostenuta dalla grande maggioranza della societa' civile italiana che lavora per la pace, i diritti, il disarmo, il servizio civile nata a Verona durante "Arena di Pace e Disarmo" del 2014 per chiedere l'istituzione di un Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta.
Nel corso della XVII legislatura la nostra Campagna era riuscita a raccogliere le firme sufficienti per una Proposta di Legge di iniziativa popolare, successivamente trasformata in Proposta di Legge parlamentare con piu' di 70 firmatari incardinata nelle competenti Commissioni della Camera dei Deputati. Con il cambio di legislatura e con la nuova situazione politica e i cambi di Governo le Reti promotrici di "Un'altra difesa e' possibile" hanno deciso di compiere insieme un nuovo passo, nell'ambito di quanto stabilito dalla Costituzione, per far continuare a chiedere la creazione di un "luogo istituzionale" in cui poter esercitare concretamente il diritto-dovere di difesa della Patria con modalita' non armate e nonviolente.
L'appuntamento e' per lunedi' primo giugno alle ore 11 con una conferenza stampa video in cui verra' presentate la nuova proposta di azione e la nuova fase di mobilitazione.
www.facebook.com/DifesaCivileNonviolenta
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Per ulteriori informazioni sui contenuti della Proposta di Legge e sul tema della difesa civile non armata e nonviolenta:
sito: www.difesacivilenonviolenta.org
e-mail: info at difesacivilenonviolenta.org
tel. 0458009803 – 3482863190
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Allegato secondo: Movimento Nonviolento: 2 giugno nonviolento
La buona notizia e' che non ci sara' la parata militare. Finalmente.
La cattiva notizia e' che non potranno sfilare nemmeno i civili. Purtroppo.
Ma noi vogliamo festeggiare comunque il 2 giugno, compleanno della Repubblica.
Nome: Repubblica
Cognome: Italiana
Nata il: 2 giugno 1946
Luogo: Urna elettorale
Maternita': Resistenza antifascista
Paternita': Referendum istituzionale
Con questi dati anagrafici, figlia della liberta' conquistata, di un voto popolare, e con la bella Costituzione che porta in dote, le siamo debitori per il ripudio della guerra e per la pace che ha garantito con la sua vocazione europea. Noi cittadini abbiamo il compito di difenderla, lo dice la Costituzione stessa, che ci affida questo "sacro dovere" (articolo 52). I cittadini sono civili e disarmati, uno status in contrapposizione a quello militare, per definizione.
E poiche' la Repubblica e' fondata sul lavoro, sui diritti, sulla dignita', sulla cultura, sulla tutela delle minoranze, sulla pace e sulla giustizia, puo' essere difesa solo con strumenti compatibili con questi principi fondamentali (articoli 1-12). E' la difesa civile, non armata e nonviolenta il metodo che i cittadini hanno a disposizione per tutelare la Repubblica.
Oggi gli strumenti simbolo della "difesa della Patria" sono mascherine, guanti, disinfettante, non  cacciabombardieri, blindati, corazzate. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure gratuite agli indigenti (articolo 32). Dobbiamo difenderci dalla malattia, dal contagio, tutelare i piu' deboli e i fragili. Dopo la pandemia e l'emergenza sanitaria, le forze da mettere in campo sono quelle del lavoro, medici e infermieri, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini e le bambine, le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del Servizio civile universale. Questa e' la vera ricchezze della Repubblica che chiede di rimuovere l'ostacolo delle enormi spese militari ed avere a disposizione risorse per garantire il sistema sanitario a tutti. Ecco perche' la parata militare e' ormai anacronistica.
Il 2 giugno festeggiamo la Repubblica democratica, unitaria, parlamentare. Noi vogliamo portare la nostra aggiunta nonviolenta affinche' sia anche disarmata, strumento di pace che ripudia la guerra (articolo 11).

3. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Occorre certo sostenere finanziariamente con donazioni tutti i servizi pubblici che stanno concretamente fronteggiando l'epidemia. Dovrebbe farlo lo stato, ma e' tuttora governato da coloro che obbedienti agli ordini di Mammona (di cui "Celochiedonoimercati" e' uno degli pseudonimi) hanno smantellato anno dopo anno la sanita' e l'assistenza pubblica facendo strame del diritto alla salute.
Ed occorre aiutare anche economicamente innanzitutto le persone in condizioni di estrema poverta', estremo sfruttamento, estrema emarginazione, estrema solitudine, estrema fragilita'. Dovrebbe farlo lo stato, ma chi governa sembra piu' interessato a garantire innanzitutto i privilegi dei piu' privilegiati.
Cosi' come occorre aiutare la resistenza alla barbarie: e quindi contrastare la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni. Ovvero aiutare l'autocoscienza e l'autorganizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera. Ovvero promuovere l'universale democrazia e la legalita' che salva le vite, solidarieta', la responsabilita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene, la condivisione del bene e dei beni.
In questa situazione occorre quindi anche e innanzitutto sostenere le pratiche nonviolente e le organizzazioni e le istituzioni che la nonviolenza promuovono ed inverano, poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
E tra le organizzazioni che la nonviolenza promuovono ed inverano in Italia il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini e' per molte ragioni una esperienza fondamentale.
Chi puo', nella misura in cui puo', sostenga quindi il Movimento Nonviolento, anche con una donazione.
*
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
Per destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento: codice fiscale 93100500235
Per sostegno e donazioni al Movimento Nonviolento: Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455

4. REPETITA IUVANT. CONTRO MAFIA ED APARTHEID

Nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo
Nelle campagne italiane da anni si sta riproducendo un regime di schiavitu' e di segregazione, di effettuale apartheid, governato dittatorialmente dai poteri mafiosi, dall'economia illegale, dal caporalato, con la complicita' di pubblici amministratori e pubblici funzionari razzisti e conniventi, con la complicita' di chi governa il paese e delle disumane antileggi hitleriane imposte e mantenute da governi ipso facto violatori della dignita' umana.
E' una tragedia ormai pluridecennale: l'aveva gia' fatta emergere drammaticamente nel 1989 l'atroce omicidio di Jerry Essan Masslo, fuggito dal Sudafrica dell'apartheid per poi morire assassinato in Italia, a Villa Literno.
E troppe altre morti si sono susseguite da allora nel nostro paese, una strage infinita causata da schiavitu' e razzismo, nelle campagne e non solo.
Quando finira' questo scandalo, quando finira' questa vergogna?
Cosa diranno di noi gli storici futuri quando dovranno constatare che a settantacinque anni dalla sconfitta del nazifascismo in Italia continuavano schiavitu' e razzismo?
La lotta contro schiavitu' e razzismo, cosi' come la lotta contro il potere mafioso, ci riguarda tutte e tutti.
La liberta' e' una e indivisibile, nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
Occorre quindi regolarizzare immediatamente lo status giuridico e la condizione amministrativa di tutte le persone che si trovano in Italia, a tutte riconoscendo immediatamente tutti i diritti sociali, civili, politici, tutti i diritti umani inerenti a tutti gli esseri umani.
Occorre abrogare immediatamente tutte le folli e scellerate misure razziste ed incostituzionali imposte da governi ebbri e criminali, a cominciare dai due cosiddetti "decreti sicurezza".
Occorre che l'Italia torni alla civilta', al rispetto della legalita' che salva le vite, al rispetto del diritto internazionale, al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua a violare la stessa Costituzione della Repubblica italiana, che e' la legge a fondamento di tutte le altre leggi italiane, la legge che e' il cuore pulsante del nostro ordinamento giuridico, del nostro sistema istituzionale, della nostra civile convivenza.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua ad imporre un regime razzista e schiavista incompatibile con lo stato di diritto, incompatibile con la democrazia, incompatibile con la civilta' giuridica e con la dignita' umana.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia e' un criminale e un complice di criminali.
Si torni quindi al rispetto rigoroso e intransigente della Costituzione repubblicana che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, che fa obbligo alle istituzioni di recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno, che riconosce il diritto d'asilo a tutte le persone che nel loro paese d'origine non hanno i diritti che la Costituzione garantisce ai cittadini italiani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
*
"Una persona, un voto"
E ci si decida finalmente a riconoscere che chi vive in un luogo e' in quel luogo che deve poter esercitare tutti i suoi umani diritti, e' in quel luogo che deve poter vivere una vita degna, nel rispetto e nell'aiuto reciproco: e che quindi ogni persona deve avere anche il diritto di partecipare democraticamente alle decisioni pubbliche che la sua stessa vita riguardano: "una persona, un voto" e' da sempre il motto e la bandiera della democrazia.
In Italia ancor oggi a milioni e milioni di persone che vivono stabilmente qui e perlopiu' da molti anni, che danno un contributo fondamentale all'economia e alla vita civile, i cui figli hanno studiato e studiano nelle scuole italiane e sono gia' parte dell'Italia di domani come i loro genitori sono gia' parte dell'Italia di oggi, ebbene, a questi milioni e milioni di persone oneste e generose sono ancora assurdamente, scelleratamente negati quei diritti e quella dignita' per il cui universale riconoscimento i martiri della Resistenza diedero la vita; quei diritti e quella dignita' che sono l'umanita' dell'umanita'; quei diritti e quella dignita' che sono il concreto fondamento, la sostanza stessa della repubblica democratica ed antifascista.
E' un dolore immenso e indicibile dover riconoscere che in Italia l'orrore e l'infamia del razzismo, e l'orrore e l'infamia del potere mafioso, ancora non siano stati sconfitti.
*
Le braccianti e i braccianti che ci hanno salvato la vita
Questi mesi di epidemia hanno messo a nudo una volta di piu' la fragilita' intrinseca e il bisogno di mutuo soccorso che caratterizzano ogni umana esistenza, ogni umana comunita', l'intera umana famiglia.
In questi mesi di epidemia se la catastrofe e'stata contenuta e' stato anche e soprattutto grazie alle braccianti e ai braccianti che hanno garantito l'approvvigionamento delle nostre mense, che ci hanno sfamato con il loro lavoro, sovente rischiando la loro vita, sovente subendo abusi indicibili.
Al contrario delle ripugnanti menzogne della retorica razzista, la verita' e' che le braccianti e i braccianti ci hanno salvato la vita.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere questa verita', e far cessare quegli abusi.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere loro tutti i diritti inerenti ad ogni essere umano.
Il minimo che si possa fare e' far cessare la schiavitu', il caporalato, la dittatura mafiosa nelle campagne e non solo.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere a questi nostri fratelli e a queste nostre sorelle la liberta', l'eguaglianza, la solidarieta' che ad ogni essere umano e' dovuta.
Il minimo che si possa fare e' compiere questo atto di riconoscimento, e di riconoscenza.
*
L'ora della verita'
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il nostro primo dovere di esseri umani e' salvare le vite: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano e' un essere umano, e in quanto tale ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siano immediatamente abrogate tutte le obbrobriose misure razziste ed incostituzionali imposte da governanti perversi e disumani.
Sia immediatamente finalmente legiferato il pieno riconoscimento di tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che si trovano in Italia.
S'inveri la volonta' della Resistenza, la verita' della repubblica costituzionale, la sostanza dello stato di diritto, il cuore della democrazia, il valore umano e l'umana giustizia cui e' ordinata ogni legittima umana istituzione.
Si contrasti la mafia e l'apartheid.

5. REPETITA IUVANT. SIANO FINALMENTE PROCESSATI I MINISTRI DEL GOVERNO RAZZISTA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA' COMMESSI NEL 2018-2019

Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019.
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per le flagranti violazioni del diritto internazionale e della legalita' costituzionale commesse nel 2018-2019.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
La schiavitu', le persecuzioni e l'apartheid in Italia sono un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. ABROGARE GLI SCELLERATI ED INCOSTITUZIONALI "DECRETI SICUREZZA DELLA RAZZA"

Nonostante che il governo razzista sia caduto ormai dalla scorsa estate, restano assurdamente, scandalosamente, obbrobriosamente ancora in vigore alcune delle sue scellerate ed incostituzionali misure razziste che violano fondamentali diritti umani, il diritto internazionale e la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Come ad esempio le misure razziste contenute negli infami "decreti sicurezza della razza".
Cosi' come e' giusto, necessario e urgente che finalmente tutti i ministri di allora siano tratti in tribunale a rispondere dei reati razzisti commessi, ugualmente e' giusto, necessario e urgente che quelle misure razziste ed incostituzionali siano abrogate.
*
E' evidente che essendo restato al governo uno dei due partiti che diedero vita al criminale governo razzista nel 2018-2019, e che anzi lo stesso presidente del consiglio dei ministri attuale e' ancora quello che presiedette quel gabinetto razzista, ancora non e' stata pienamente ripristinata la democrazia e la legalita' costituzionale.
Ma e' altrettanto evidente che la democrazia e la legalita' costituzionale devono essere infine ripristinate; che deve cessare la violenza razzista; che quelle misure disumane devono essere abolite, e quei disumani ministri ed i complici loro devono essere allontanati dalle istituzioni democratiche.
*
Contrastare il razzismo e il fascismo, ripristinare la vigenza dei diritti umani e della legalita' democratica, non sono compiti da subordinare a calcoli tattici e a giochi di palazzo, sono invece obbligo morale e civile, dovere fondativo dell'ordinamento democratico e della civile convivenza, sono indispensabile inveramento della Costituzione, sono la politica prima che si oppone alla folle barbarie, che si oppone alle stragi degli innocenti.
Cosicche' non si perda piu' tempo: siano immediatamente abrogati gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza".
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

8. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

Gentilissima Ministra dell'Interno,
vorremmo sollecitare tramite lei il governo ad adottare con la massima tempestivita' le seguenti misure:
a) garantire immediati aiuti in primo luogo alle persone che piu' ne hanno urgente bisogno, e che invece vengono sovente scandalosamente dimenticate perche' emarginate ed abbandonate alla violenza, al dolore e alla morte, quando non addirittura perseguitate;
b) abrogare immediatamente le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo nel 2018-2019, scellerate misure razziste che violano i diritti umani e mettono in ancor piu' grave pericolo la vita di tanti esseri umani;
c) riconoscere a tutte le persone che vivono in Italia tutti i diritti che ad esse in quanto esseri umani sono inerenti, facendo cessare un effettuale regime di apartheid che confligge con il rispetto dei diritti umani, con la democrazia, con i principi fondamentali e i valori supremi della Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Firma, luogo e data, indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare la lettera sono i seguenti:
segreteriatecnica.ministro at interno.it
caposegreteria.ministro at interno.it
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

9. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

Egregio sindaco,
le scriviamo per sollecitare l'amministrazione comunale ad immediatamente adoperarsi affinche' a tutte le persone che vivono nel territorio del comune sia garantito l'aiuto necessario a restare in vita.
Attraverso i suoi servizi sociali il Comune si impegni affinche' tutti i generi di prima necessita' siano messi gratuitamente a disposizione di tutte le persone che non disponendo di altre risorse ne facciano richiesta.
Crediamo sia un dovere - un impegnativo ma ineludibile dovere - che il Comune puo' e deve compiere con la massima tempestivita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Confidando nell'impegno suo e dell'intera amministrazione comunale, voglia gradire distinti saluti
Firma, luogo e data
Indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i Comuni d'Italia sono reperibili nei siti internet degli stessi.
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

10. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Marta Parreno, Alice Guy, Rba, Milano 2020, pp. 192, euro 9,99.
*
Riletture
- Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001, pp. 406.
*
Riedizioni
- Murakami Haruki, Kafka sulla spiaggia, Einaudi, Torino 2008, 2013, Rcs, Milano 2020, pp. IV + 524, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

12. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3755 del 30 maggio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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