[Nonviolenza] Una cosa necessaria che si puo' e si deve fare subito: vuotare le carceri, mandare a casa tutti i detenuti che si impegnano a restarvi



UNA COSA NECESSARIA CHE SI PUO' E SI DEVE FARE SUBITO: VUOTARE LE CARCERI, MANDARE A CASA TUTTI I DETENUTI CHE SI IMPEGNANO A RESTARVI

Non e' prevista in Italia la pena di morte.
Ma costringere delle persone a restare in carceri sovraffollate implica imporre a tutte loro - detenuti e agenti di polizia penitenziaria - esattamente questo rischio: il rischio di morirvi a causa dell'alta probabilita' di contagio mentre l'epidemia e' in corso.
Occorre vuotare le carceri.
Occorre mandare a casa tutti i detenuti che si impegnano a restarvi.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 30 marzo 2020

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it