[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 365
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- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Thu, 23 Jan 2020 12:49:50 +0100
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 365 del 23 gennaio 2020
In questo numero:
1. Questa mattina dinanzi a tre pietre d'inciampo a Viterbo
2. Appello per la giornata di mobilitazione internazionale per la pace del 25 gennaio: "Spegniamo la guerra, accendiamo la pace"
3. Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno
4. One Billion Rising 2020: Partecipa con noi all'evento mondiale di febbraio
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. Cosa significa il 27 gennaio (2019)
7. Un'orazione presso il cimitero di Viterbo (2019)
8. Un allievo di Averroe' (2019)
9. Rileggo le parole che Primo Levi scrisse (2019)
10. Un discorso una mattina di gennaio nei pressi di una lapide e di tre pietre d'inciampo (2019)
1. INIZIATIVE. QUESTA MATTINA DINANZI A TRE PIETRE D'INCIAMPO A VITERBO
La mattina di giovedi' 23 gennaio 2020 a Viterbo, in via della verita', dinanzi alla lapide e alle pietre d'inciampo che ricordano Vittorio Emanuele Anticoli, Letizia Anticoli ed Angelo Di Porto, vittime viterbesi della Shoah, una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha sostato in silenzio in ricordo della famiglia sterminata, di tutte le vittime della barbarie nazifascista, di tutte le vittime della violenza razzista, di tutti gli esseri umani da altri esseri umani uccisi.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha poi espresso in un breve discorso i sentimenti comuni delle persone partecipanti all'iniziativa commemorativa.
*
La memoria delle vittime della Shoah persuada ogni persona di volonta' buona all'impegno per salvare tutte le vite.
La memoria delle vittime della Shoah persuada ogni persona di volonta' buona a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
La memoria delle vittime della Shoah persuada ogni persona di volonta' buona ad opporsi al fascismo che torna, ad opporsi alla follia razzista, ad opporsi a tutte le persecuzioni e a tutti gli abusi.
La memoria delle vittime della Shoah persuada ogni persona di volonta' buona a difendere l'intera umanita' da tutte le violenze.
Le vittime della Shoah ci convocano a restare umani.
Le vittime della Shoah ci convocano a ricordare che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Le vittime della Shoah ci convocano ad impedire che quell'orrore torni.
Qui e adesso nel ricordo delle vittime, all'ascolto delle vittime, dalla parte delle vittime, fedeli alle vittime, contrastiamo ogni violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Pace, eguaglianza di diritti, solidarieta', responsabilita', condivisione del bene e dei beni.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Chi salva una vita salva il mondo.
2. INIZIATIVE. APPELLO PER LA GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE DEL 25 GENNAIO: "SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE"
[Riceviamo e diffondiamo]
Sabato 25 gennaio 2020
giornata di mobilitazione internazionale per la pace
Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!
Contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti
"La guerra e' un male assoluto e va 'ripudiata', come recita la nostra Costituzione all'art. 11: essa non deve piu' essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia".
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, e' un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranita' dell'Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si e' abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall'occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita e' la stessa.
Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento e' il mantenimento dei regimi teocratici o militari - comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani - con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture, corruzione.
La guerra non produce solo distruzione, umana ed ambientale, ma cancella anche dall'agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare!
Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto piu' preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell'aereo civile abbattuto "per errore" da un missile, dimostrano una volta di piu' che la guerra e' un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualita' e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l'avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L'UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che - con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell'insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l'Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.
Fermare la spirale di violenze e' responsabilita' anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
- opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
- negare l'uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
- bloccare l'acquisto degli F35;
- fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 187/90;
- ritirare i nostri soldati dall'Iraq e dall'Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keaping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
- adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
- aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
- sostenere in sede europea la necessita' di mantenere vivo l'accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell'embargo;
- porre all'interno dell'Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO;
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sara' una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.
*
Prime adesioni: Acli, Arci, Associazione per la pace, Assopace Palestina, Beati i costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Coordinamento per la pacr – Como, Costituzione e beni comuni – Milano, Fiom, Fondazione Benvenuti in Italia, Gruppo Abele, Iriad, Legambiente, Libera, L'Altra Europa – Venezia, Medicina Democratica, Movimento Nonviolento, Noi siamo chiesa, Opal, Parrocchia SS. Pietro e Paolo – Papanice (KR), Pax Christi, Peacelink, Rete degli studenti medi, Rete della pace, Tavola della pace, Udu, Un ponte per...
*
Per adesioni: adesioni.piattaforma.pace at gmail.com
3. INIZIATIVE. IL 27 GENNAIO, "GIORNO DELLA MEMORIA", SI REALIZZINO OVUNQUE INIZIATIVE DI STUDIO, DI RIFLESSIONE, DI TESTIMONIANZA E D'IMPEGNO
Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno.
*
Testo della Legge 20 luglio 2000, n. 211: "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2020. PARTECIPA CON NOI ALL'EVENTO MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e di tutto il mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge ogni anno in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura della liberta', del rispetto e della solidarieta', linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
In particolare quest'anno in Italia vogliamo sensibilizzare le persone e le istituzioni sull'importanza dei centri antiviolenza nell'accogliere e restituire una vita alle donne vittime di abusi e sulla necessità di sostenere e garantire continuità ai centri che operano con professionalita'. A questo tema importantissimo vogliamo aggiungere anche l'importanza di credere, tutti noi e le istituzioni, alle donne vittime di violenza, per dare loro la possibilita' di ricominciare. Per focalizzarci su questi due temi, proponiamo di associare alle manifestazioni artistiche, alcune letture (in calce trovate alcuni suggerimenti). In particolare abbiamo pensato anche alla lettura in pubblico di storie di donne (ne stiamo raccogliendo alcune e ve le manderemo via mail mantenendo l'anonimato o potete scegliere di raccontarne altre). E' importante dar voce alle loro testimonianze per ricordare alle persone che l'abuso e le violenze sulle donne sono una tragica realta' che riguarda tutti noi. Ci sono delle donne, ci sono famiglie dietro i dati statistici e ci sono tante persone e strutture che lavorano per costruire un percorso di "rinascita" che vanno sostenuti.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2020 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', nelle piazze, nelle scuole, nei teatri diffondendo la notizia e coinvolgendo più persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2020 sara' venerdi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire.
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_interna zionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising #RiseInSolidarity #RiseResistUnite
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Dal nostro sito puoi scaricare:
- Loghi ufficiali, asset social, materiali utili
*
Nel corso della campagna saranno creati asset social che condivideremo con voi
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Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
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Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Dal nostro sito puoi scaricare:
Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone
- Avviso Pubblico riprese
- Autorizzazione Copyright (al momento del 2019, in arrivo autorizzazione 2020)
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Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento, alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
- "L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/uffici o_della_schiavitu_sessuale
- "L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
- "La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_ mia_rivoluzione
- "Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
- "Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
- "E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi _saltavamo
- la traduzione di M.G. Di Rienzo del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee: https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni o inoltrare richieste potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Il team di One Billion Rising Italia
5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
6. REPETITA IUVANT. COSA SIGNIFICA IL 27 GENNAIO (2019)
I.
Il 27 gennaio 1945 fu il giorno
della liberazione dei superstiti
del campo di sterminio di Auschwitz
Il 27 gennaio e' oggi
il giorno della memoria
di tutte le vittime dei lager
di tutte le vittime del nazismo
di tutte le vittime del fascismo
Il 27 gennaio e' quindi
il giorno che ricorda all'umanita'
di opporsi sempre al fascismo assassino
di opporsi sempre al razzismo
che del fascismo hitleriano
e' stato nucleo e motore
Il 27 gennaio e' quindi anche
e innanzitutto giorno che chiama
alla lotta contro il razzismo
alla lotta contro ogni ideologia ed ogni prassi
che nega l'eguaglianza di dignita' e diritti
di tutti gli esseri umani
giorno che chiama
alla lotta contro ogni violenza
che rapina opprime devasta assassina
alla lotta contro ogni violenza
che nega la fraternita' e la sorellanza
fra tutti gli esseri umani
e la cura comune per il mondo vivente di cui siamo parte
Il 27 gennaio e' quindi il giorno
di una memoria attiva e resistente
che sa che ogni essere umano ha diritto alla vita
che sa che il primo dovere e' salvare le vite
Il 27 gennaio e' quindi il giorno
in cui nel ricordo delle vittime
l'intera umanita' e' chiamata alla lotta
in difesa della vita della dignita' dei diritti
di ogni essere umano
lotta comune per il bene comune
e per il riconoscimento dell'umanita'
dell'intera umanita' passata presente ventura
II.
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad opporci al governo razzista e golpista
ad opporci al governo della disumanita'
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad opporci ai criminali dell'omissione di soccorso
che lasciano morire in mare i naufraghi
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad opporci ai criminali che istigano all'odio razzista
e che politiche razziste comandano ed eseguono
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad opporci ai criminali che impongono in Italia
segregazione e persecuzione
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad opporci ai criminali che violano la Costituzione
ed impongono un regime di apartheid
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad insorgere con la forza della verita'
ad insorgere con la scelta della nonviolenza
ad insorgere in difesa
dei diritti umani di tutti gli esseri umani
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad insorgere con la forza della verita'
ad insorgere con la scelta della nonviolenza
ad insorgere in difesa
della legalita' che salva le vite
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad insorgere con la forza della verita'
ad insorgere con la scelta della nonviolenza
ad insorgere in difesa
della Costituzione repubblicana
del diritto e della democrazia
della civilta'
dell'umanita' che e' una
Oggi qui il 27 gennaio ci chiama
ad insorgere con la forza della verita'
ad insorgere con la scelta della nonviolenza
per salvare tutte le vite
III.
Ogni giorno e' il 27 gennaio
ogni giorno il tuo dovere e' opporti
al razzismo al fascismo ad ogni violenza
Ogni giorno e' il 27 gennaio
ogni giorno e' il giorno in cui devi dare aiuto
ad abbattere i cancelli dei lager
a liberare i superstiti di Auschwitz
Ogni giorno e' il 27 gennaio
ogni giorno e' il giorno in cui sai
che ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
che occorre soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
che salvare le vite e' il primo dovere
Ogni giorno e' il 27 gennaio
non cessa mai la lotta tra l'umanita' e il fascismo
l'umanita' che vuole vivere
il fascismo che vuole annientarla
non far mancare il tuo braccio all'umanita'
non far mancare il tuo cuore contro il fascismo
Ogni giorno e' il 27 gennaio
nel ricordo di tutte le vittime
la Resistenza continua
la nonviolenza e' in cammino
7. REPETITA IUVANT. UN'ORAZIONE PRESSO IL CIMITERO DI VITERBO (2019)
[Questa e' una sintesi ricostruita a memoria delle cose dette dal responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" parlando a braccio, la voce rotta, la mattina del 20 gennaio 2019 presso il cimitero di Viterbo per commemorare Abdul Ghaffar Khan, Amilcar Cabral, e le vittime della strage che continua nel Mediterraneo e degli orrori che continuano nei lager libici per primaria scellerata responsabilita' dei governi europei]
Presso il cimitero di Viterbo
questa mattina del 20 gennaio 2019
volevamo ricordare Abdul Ghaffar Khan
l'eroe della nonviolenza morto quasi centenario
il 20 gennaio del 1988
e il martire della lotta contro il razzismo e il colonialismo
Amilcar Cabral, che fu assassinato
il 20 gennaio del '73 neppure cinquantenne.
Ma ieri ci e' giunta la notizia
che nelle scorse ore nel Mediterraneo
altre 170 persone sono morte
come gia' decine di migliaia prima di loro
uccise dai governi europei
uccise dal governo italiano
che traditori del diritto e dell'umanita'
patroni e complici delle mafie schiaviste dei trafficanti
impongono a chi fugge da fame e guerre
da dittature e da devastazioni
l'orrore dei lager libici
l'orrore della morte in mare
negando loro il diritto d'asilo
negando loro il diritto di giungere
in luogo sicuro in modo legale e sicuro
negando loro il diritto alla vita.
Cosi' oggi noi qui non ricordiamo soltanto
Abdul Ghaffar Khan, il Gandhi musulmano,
per trent'anni imprigionato da vecchi e nuovi oppressori
e che centomila uomini seppe unire nella lotta nonviolenta
contro l'imperialismo, il colonialismo, il razzismo,
per la liberazione dell'umanita';
e il nostro maestro e compagno Amilcar Cabral,
che per tutta la vita lotto'
contro l'imperialismo, il colonialismo, il razzismo,
per l'indipendenza dell'Africa e la liberta'
dell'umanita' intera.
Noi oggi qui vogliamo ricordare anche
tutte le vittime dei naufragi nel Mediterraneo
tutte le vittime dei lager libici
tutte le vittime della violenza razzista
dei governi europei e tra essi
del piu' criminale, il governo italiano.
Fra sette giorni poi ricorderemo
nel Giorno della Memoria
le vittime tutte dei campi di sterminio
le vittime tutte della furia nazista
e ricordando tutte le vittime
sentiremo ancora e ancora la loro voce
che ci chiede aiuto, che ci chiede
di insorgere affinche' cessi questo orrore.
Un lungo discorso avevo pensato
di fare qui oggi, un lungo discorso
con dentro le parole luce e pianto
e pietra e sorgente e cenere e cuore
e chicchi di grano e stridore di denti
e vento e pane e occhi che si schiudono.
Invece diro' soltanto questo:
che occorre insorgere per far cessare
la strage nazista nel Mediterraneo
che occorre insorgere per far cessare
l'orrore del ritorno del nazismo in Libia
che occorre insorgere per far cessare
la violenza razzista dei governi europei.
Non narrero' la vita, il pensiero e l'azione
di Badshah Khan e di Amilcar Cabral,
bastera' dire che ricordarne il nome
gia' basta a chiamare alla lotta nonviolenta
le oppresse e gli oppressi del mondo intero
per il bene comune dell'umanita'.
Diro' soltanto quello che ogni giorno
da mesi e mesi vado ripetendo:
che il governo italiano da mesi e mesi commette il delitto
di omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi
in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Che il governo italiano da mesi e mesi agisce
per impedire che le persone in Libia schiavizzate e torturate
possano trovare salvezza giungendo in Europa.
Che il governo italiano da mesi e mesi aggredisce e sabota
i soccorritori volontari che nel Mediterraneo vite umane salvano.
Che il governo italiano da mesi e mesi conduce
una criminale campagna di istigazione all'odio razzista.
Che il governo italiano con il cosiddetto "decreto sicurezza"
impone in Italia un regime di apartheid
impone mostruose violazioni dei diritti umani
viola la Costituzione della Repubblica.
Che il governo italiano abolendo la protezione umanitaria
priva di ogni sostegno migliaia e migliaia di persone
gettandole nella miseria, nella disperazione, nella fauci
dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata.
Che il governo italiano fa proseguire il crimine e l'infamia
dei campi di concentramento in Italia addirittura aumentandoli
e prolungando i tempi di arbitraria detenzione.
Che il governo italiano intende effettuare
massicce deportazioni
esponendo le vittime al pericolo
di tremendi soprusi e finanche di morte.
Che il governo italiano sta criminalmente cercando
di demolire di fatto il diritto d'asilo sancito dalla Costituzione.
Che il governo italiano da mesi e mesi si sta adoperando
per annientare efficaci ed ammirevoli esperienze di solidarieta',
di soccorso, di accoglienza, di assistenza.
Che il governo italiano da mesi e mesi invece di contrastare gli schiavisti
opprime ancor piu' le loro vittime innocenti.
Che il governo italiano continua a negare
il diritto di voto a milioni di persone
che in Italia vivono, lavorano, pagano le tasse
e sono esempio di rettitudine, di generosita', di virtu' civiche.
Che il governo italiano continuando a negare
l'ingresso nel nostro paese a chi e' in fuga
da guerre e fame, da schiavitu' e disastri,
impedisce a chi ne ha assoluto bisogno e assoluto diritto
di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro
e cosi' favoreggia di fatto le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Questo anche oggi occorre che sia detto.
E anche questo diro' quest'oggi ancora
anche questo da mesi e mesi ripetendo:
che contrastare il razzismo e' assolutamente decisivo
per difendere la democrazia, lo stato di diritto, la civilta',
la dignita' umana, la sopravvivenza stessa dell'umanita'.
Che occorre promuovere una campagna nonviolenta
di resistenza civile al razzismo
per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Che occorre insorgere affinche' sian revocate
tutte le scellerate e infami misure razziste
imposte dall'attuale e dai precedenti governi.
Che occorre insorgere affinche' il governo razzista e golpista
rassegni le dimissioni.
Che occorre insorgere affinche' i ministri razzisti
responsabili di gravissimi reati
ne rispondano nelle aule di giustizia.
Che occorre insorgere affinche' riconosciuti siano tutti i diritti umani,
e tra essi innanzitutto il diritto di voto,
a tutte le persone che vivono nel nostro paese:
"una persona, un voto" e' il fondamento
della democrazia, della civile convivenza.
Che occorre insorgere affinche' riconosciuto finalmente sia
a tutte le persone il diritto
di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro,
e affinche' sia concretamente garantito
il diritto d'asilo come stabilito dalla Costituzione.
Che occorre insorgere affinche' sia finalmente contrastata
l'economia schiavista ed ogni altro atto di persecuzione
e di sopraffazione.
Facciamo cessare la strage nel Mediterraneo
liberiamo tutti i prigonieri dei lager libici
annientiamo le mafie schiaviste dei trafficanti:
e' possibile, e' facile, e' semplice farlo
riconoscendo finalmente a tutti gli esseri umani
il diritto di giungere in salvo in Italia e in Europa
in modo legale e sicuro.
Diro' soltanto infine di ricordarci tutti
che siamo tutti esseri umani.
Che ogni essere umano ha diritto alla vita,
alla dignita', alla solidarieta'.
Che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente
casa comune dell'umanita' intera.
Che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo appresi alla scuola di Abdul Ghaffar Khan
questo appresi alla scuola di Amilcar Cabral:
che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo ci dicono i volti sommersi dalle acque
degli esseri umani innocenti che non potremo piu' salvare:
che salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
8. REPETITA IUVANT. UN ALLIEVO DI AVERROE' (2019)
Alla scuola del vecchio mio maestro
questo appresi e mai piu' dimenticai
Che solo il bene e' bene e solo al bene
tu devi acconsentire
Che al governo razzista e golpista
che al governo che non soccorre i naufraghi
e li lascia morire nel mare
che al governo che perseguita innocenti
e favoreggia gli schiavisti e i lager
tu devi opporti
Che ogni essere umano ha diritto alla vita
che salvare le vite e' il primo dovere
che alla violenza occorre opporre sempre
la nonviolenza
Che occorre insorgere contro il razzismo
che occorre insorgere contro il nazismo
che occorre insorgere per il bene comune
per i diritti di tutti gli esseri umani
per la legalita' che salva le vite
per l'umanita' che nessuno abbandona alla morte
Che solo il bene e' bene e solo al bene
tu devi acconsentire
Alla scuola del vecchio mio maestro
questo appresi e mai piu' dimenticai
9. REPETITA IUVANT. RILEGGO LE PAROLE CHE PRIMO LEVI SCRISSE (2019)
Rileggo le parole che Primo Levi scrisse
nelle ultime pagine dell'ultimo libro
con cui ci chiamava ci preparava ai futuri doveri:
"e' avvenuto, quindi puo' accadere di nuovo".
E di nuovo e' accaduto qui in Italia
che nuovi istrioni la cui figura muove al riso
prendessero il potere a farne uso
per far morire naufraghi nel mare
per respingere nei lager chi ne fugge
per privare inermi innocenti di ogni diritto
ed imporre di nuovo segregazione
persecuzione riduzione in schiavitu'
campi deportazioni mostruose
violazioni dei diritti umani.
"E' avvenuto, quindi puo' accadere di nuovo"
e di nuovo sta accadendo nel silenzio
complice di un paese che con poche eccezioni
non muove un dito non lancia un grido
non interpone un braccio non alza una barricata
per salvare le vite delle vittime innocenti
per salvare le altrui vite e le anime nostre.
Insorgere occorre contro il governo della disumanita'
insorgere occorre contro il regime dell'apartheid
insorgere occorre contro il razzismo
insorgere occorre per salvare le vite.
Insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
insorgere
fedeli alla legalita' repubblicana
fedeli alla costituzione democratica
fedeli allo stato di diritto
fedeli all'umanita' che e' una
insorgere
nel ricordo delle vittime dei lager
nel ricordo dei nostri maestri di umanita'
insorgere.
E' oggi e' qui che ci dobbiamo opporre
e' oggi e' qui che resistere dobbiamo
e' oggi e' qui che difendere devi
l'umanita' di tutti e di ognuno.
Insorgere occorre qui e adesso
per restare per tornare umani.
Ogni essere umano ha diritto alla vita
ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere.
10. REPETITA IUVANT. UN DISCORSO UNA MATTINA DI GENNAIO NEI PRESSI DI UNA LAPIDE E DI TRE PIETRE D'INCIAMPO (2019)
I. In quella casa viveva una famiglia
In quella casa viveva una famiglia
che fu venduta ai nazisti e fu
deportata ad Auschwitz e non fece ritorno.
Per tanto tempo questa citta'
ne ha perso o nascosto la memoria
ma ora una lapide e dopo la lapide
tre pietre d'inciampo ricordano i nomi
di quelle vittime innocenti e tu ricordale
e con loro tutte le vittime ricorda.
II. Ormai vecchio
Ormai anch'io vecchio
ho conosciuto nella mia vita
alcuni superstiti dei lager
ne ho ascoltato e meditato le parole
ne ho scrutato e ne ho colto nei volti
e nella voce
il dolore infinito e l'infinita dignita'
grandi come il mare che sempre respira
grandi come il cielo tutto tremante di stelle.
Mi sono chiesto molte volte
se giunto alla prova avrei saputo anch'io resistere
se avrei saputo anch'io restare umano
dinanzi a quell'immensa mole di male
a quella macchina spietata di tortura
a quei luoghi creati per vendemmiare sangue
come loro riuscirono a resistere
come loro riuscirono a restare umani
a difendere l'umanita' di tutti
a difendere l'umanita' che e' una.
III. Tutte le vittime
Tutte le vittime sono la stessa vittima
hanno tutte lo stesso volto il tuo
hanno tutte lo stesso sguardo il tuo
hanno tutte la stessa paura gli stessi sogni i tuoi
hanno tutte la stessa disperata speranza la tua
la stessa fame lo stesso sonno lo stesso freddo
le stesse piaghe lo stesso pianto lo stesso canto muto
la stessa gioia infinita di essere vivi
lo stesso bruciante terrore di non essere piu'
lo stesso stupore dinanzi al carnefice
lo stesso svuotarsi come un sacco sventrato e trascinato
che lascia una traccia di chicchi di grano nel fango
lo stesso spegnersi di candela consumata
in un resto di gocce indurite
che prima era la luce che teneva testa
all'infinita notte all'infinito vuoto.
Tutte le vittime sono l'umanita'
e tu sei l'umanita'
chi uccide una persona tutte ci uccide
chi salva una vita tutte le salva
chi vede l'altro e' se stesso che vede.
Sappiamo che siamo una sola umanita'
nessuno sia abbandonato al dolore e alla morte
nessuno sia gettato nella botola
nessuno sia fatto precipitare nel baratro
nessuno sia lasciato tra le onde o tra le fiamme
nessuno sia vestito di filo spinato
nessuno debba conoscere il colpo che spezza le ossa
siamo una sola umanita' lo sappiamo
nessuno sia trasformato in sasso o in vento
nessuno sia trafitto dai chiodi o dalle zanne
nessuno finisca sotto le ruspe sotto le fruste
perche' siamo una sola umanita'
e ogni vittima ha il volto di Abele.
IV. Il primo dovere
Tu poniti all'ascolto delle vittime
alla sequela delle vittime tu poniti
tu poniti all'ascolto dei resistenti
alla sequela dei resistenti tu poniti
tutte le vittime sono resistenti
in quanto vittime esse sono
l'umanita' intera l'umanita' integra
in loro straziata lacerata fatta a brani
in loro e solo in loro resta integra
l'umanita'.
Chi non si riconosce nelle vittime
ha gia' cessato di sentirsi umano
chi non si batte per salvare le vittime
gia' non capisce piu' i propri pensieri
il cuore gli devasta gia' il deserto
e un avvoltoio gli divora l'anima.
Umani siamo e lo siamo soltanto
quando tra le vittime ci riconosciamo
quando lottiamo per salvare le vittime
perche' solo salvando le vittime
si salva l'umanita'.
Non essere uccisi e' il primo diritto
salvare le vite e' il primo dovere.
V. All'ascolto della voce dei sommersi
Se ti poni
all'ascolto della voce dei sommersi
quella voce ti dice cose vere
quella voce ti chiama al tuo dovere.
Oggi qui in questa via di tramontana
in questa citta' di tufo e peperino
dinanzi a questa casa a queste pietre d'inciampo
a questa distesa di fantasmi tutti occhi
tu ascolti la voce dei morti
la voce degli assassinati ad Auschwitz
la voce di tutte le vittime
le vittime di tutte le guerre
le vittime di tutti i regimi assassini
la voce esile come un filo d'erba
e tonante come una tempesta
il coro delle vittime ti chiama
al tuo primo dovere
salvare le vite.
Ti dice quella voce tu non puoi
ormai salvare le vite nostre estinte
ma puoi serbare la nostra memoria
e questa nostra voce puoi sentire
e quindi sentila la nostra voce
che questo ti comanda
di salvare
chi oggi e' vivo ed e' perseguitato
chi oggi ancora puo' essere salvato
dalla violenza assassina nazista
che nuovamente infuria qui e adesso.
Se la memoria ha un significato
e un valore
se veramente tu vuoi ricordarci
e nel ricordo farci ancora vivere
questo la nostra voce ti comanda
di salvare chi qui e adesso
sta subendo la nostra stessa sorte
questo la nostra voce ti comanda
di opporti al nazismo qui e adesso
questo la nostra voce ti comanda
di soccorrere accogliere assistere
ogni persona in pericolo
ogni persona perseguitata
ogni persona abbandonata
ogni persona negli artigli e nelle fauci
dei poteri malvagi e disumani
che oggi qui sono ancora il nazismo.
VI. La memoria e l'appello
Questo e' quello che sento nel mio animo
e questo e' quello che significa per me
ricordare le vittime dei lager
per me significa continuare oggi
la lotta contro i lager e le stragi
la lotta contro segregazioni e persecuzioni
la lotta contro deportazioni e uccisioni
la lotta contro schiavitu' e razzismo
continuare oggi continuare qui
la lotta contro il nazismo.
Chi crede che fare memoria delle vittime sia
visitare un museo una volta all'anno
o una casa abbandonata o un cimitero
strofinando via le ragnatele
o celebrando in fretta solenni cerimonie
per finir prima dell'ora di pranzo
non fa memoria delle vittime le oltraggia
non ne ascolta la voce addolorata
le calpesta ancora una volta
ne fa merce per la propria vanita'
per la propria tracotanza onnivora
di complice del nazismo di oggi
e di ieri e di sempre.
Sola memoria delle vittime dei lager
e' quella che ne ascolta l'appello infinito
alla lotta contro il fascismo
alla lotta per salvare le vite
per salvare tutte le vite
alla lotta qui e adesso.
VII. Insorgere occorre
Ecco questo discorso volge al termine
abbiamo tutti freddo siamo stanchi
tutti dobbiamo andare al nostro lavoro
cosi' questo discorso volge al termine
ma la sua fine e' questa e solo questa
che occorre insorgere contro il fascismo
per salvare tutte le vite.
E dico allora cio' che occorre dire
e dirlo sempre e dopo detto farlo
insorgere contro il governo razzista
insorgere contro i suoi crimini infami
insorgere contro il fascismo che torna
insorgere per salvare tutte le vite.
Io dico che il governo italiano
commette il delitto di omissione di soccorso
e fa morire naufraghi innocenti
negando loro un porto sicuro.
Io dico che il governo italiano
commette il delitto d'istigazione all'odio razziale
e commette e promuove la violenza razzista
perseguitando e facendo morire persone innocenti.
Io dico che il governo italiano
perseguita persone innocenti
fa morire persone innocenti
e per realizzare questi crimini
viola la Costituzione della Repubblica Italiana
tradisce le leggi e il popolo italiano
viola il diritto internazionale
tradisce e opprime l'umanita'.
Io dico che il governo italiano
negando ingresso legale e sicuro
a chi ha pieno diritto di venire in Italia
non solo viola la Costituzione
ma e' complice delle mafie schiaviste
dei trafficanti di esseri umani.
Io dico che il governo italiano
che agisce per impedire che le vittime
dei lager libici possano salvarsi
fuggendo dai lager e venendo in Italia
non solo viola le leggi e la morale
ma e' complice e patrono dei lager libici.
Io dico che il governo italiano
e' criminale razzista e golpista.
Io dico che il governo italiano
viola i diritti umani
commette crimini contro l'umanita'.
E dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa della vita della dignita' e dei diritti
di tutti gli esseri umani.
E dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa della legalita' che salva le vite.
E dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa della Costituzione repubblicana
democratica e antifascista.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
per opporci qui e adesso al nazismo.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' l'Italia sia ancora
una repubblica democratica
uno stato di diritto
un paese civile
che salva le vite
che soccorre accoglie assiste chi ha bisogno di aiuto
il paese civile per cui diedero la vita
i martiri della Resistenza.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' sia riconosciuto ad ogni persona il diritto
di giungere qui in modo legale e sicuro
per salvare la propria vita per vivere una vita degna.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' sia riconosciuta in Italia ad ogni persona
la pienezza dei diritti umani
e in primo luogo il diritto di voto.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' siano immediatamente revocate
tutte le scellerate misure razziste
imposte dal governo razzista e golpista.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
per far dimettere il governo razzista e golpista.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' i ministri razzisti responsabili
di crimini gravissimi e infami contro l'umanita'
siano processati e condannati secondo la legge.
Siamo una sola umanita'
salvare le vite e' il primo dovere
questo e' cio' che sento nel lago del cuore
questo e' il solo modo che conosco
per ricordare e onorare
le vittime del nazismo
del secolo scorso e di oggi.
Ogni vittima ha il volto di Abele
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
opponiti tu al nazismo che torna
salvare le vite e' il primo dovere.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 365 del 23 gennaio 2020
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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