[Nonviolenza] Telegrammi. 3626



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3626 del 22 gennaio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Emanuele Severino
2. Peppe Sini: Partecipando al digiuno di giustizia in solidarieta' con le sorelle e i fratelli migranti
3. Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti
4. Appello per la giornata di mobilitazione internazionale per la pace: "Spegniamo la guerra, accendiamo la pace"
5. Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno
6. One Billion Rising 2020: Partecipa con noi all'evento mondiale di febbraio
7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
8. "La fotografia oggi: un percorso di ricerca". Un incontro di studio a Viterbo
9. Adiafora (2019)
10. La solitudine delle persone buone (2019)
11. Sapevamo (2019)
12. Segnalazioni librarie
13. La "Carta" del Movimento Nonviolento
14. Per saperne di piu'

1. LUTTI. EMANUELE SEVERINO

E' deceduto Emanuele Severino, filosofo.
Nei suoi libri trovammo forti ragioni per la scelta della nonviolenza.
Con gratitudine che non si estingue lo ricordiamo.

2. REPETITA IUVANT. PEPPE SINI: PARTECIPANDO AL DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA' CON LE SORELLE E I FRATELLI MIGRANTI

Anche questo 22 gennaio 2020 prendero' parte al digiuno che con cadenza mensile tante persone di volonta' buona attuano da oltre un anno per testimoniare la propria opposizione al razzismo, la propria persuasione che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; per affermare che salvare le vite e' il primo dovere.
In particolare questo 22 gennaio ancora una volta digiunando si chiede al Parlamento di abrogare le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti da uno sciagurato governo da mesi decaduto che ha commesso crimini gravissimi in flagrante violazione della Costituzione italiana, del diritto internazionale, di fondamentali diritti umani, del morale e razionale sentire di ogni persona cosciente.
Cessino per sempre tutte le guerre e le uccisioni, tutte le persecuzioni e le violenze. Si riconosca finalmente che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; sia norma comune recarsi reciproco aiuto.
*
Non potro' essere a Roma davanti al Parlamento questo mercoledi', ma nel digiuno saro' unito alle persone che li' manifesteranno nel pomeriggio del 22 gennaio nella condivisione del convincimento che solo facendo il bene ci si oppone al male, che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che una e' l'umanita' ed ogni essere umano ne fa parte.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano condivisi il bene e i beni.
Chi salva una vita salva il mondo.

3. INIZIATIVE. DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI
[Riceviamo, diffondiamo, aderiamo all'iniziativa]

Il 22 gennaio dalle ore 15 alle 19 saremo in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, per la nostra giornata di "digiuno in solidarieta' con i migranti" per chiedere l'abrogazione dei due Decreti Sicurezza dell'ex- ministro dell'Interno Salvini. In questo mese abbiamo dovuto posticipare la giornata di digiuno sia per le feste che per problemi di autorizzazione da parte della Questura di Roma. Ma gia' annunciamo che da febbraio ritorneremo al primo mercoledi' del mese, cioe' il 5 febbraio.
Questa giornata di digiuno davanti al Parlamento e' per sottolineare la dimensione politica di questo digiuno fatto da tanti religiose/i nei conventi, da cittadini nelle proprie abitazioni e da tanti gruppi che lo fanno davanti alle Prefetture della propria citta' (Firenze, Varese, Verona...).
Chiediamo con forza di abrogare i Decreti Sicurezza e di regalarci una nuova legge piu' umana e accogliente.
*
Per adesioni: digiunodigiustizia at hotmail.com

4. INIZIATIVE. APPELLO PER LA GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE: "SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE"
[Riceviamo e diffondiamo]

Sabato 25 gennaio 2020
giornata di mobilitazione internazionale per la pace
Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!
Contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti
"La guerra e' un male assoluto e va 'ripudiata', come recita la nostra Costituzione all'art. 11: essa non deve piu' essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia".
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, e' un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranita' dell'Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si e' abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall'occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita e' la stessa.
Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento e' il mantenimento dei regimi teocratici o militari - comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani - con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture, corruzione.
La guerra non produce solo distruzione, umana ed ambientale, ma cancella anche dall'agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare!
Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto piu' preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell'aereo civile abbattuto "per errore" da un missile, dimostrano una volta di piu' che la guerra e' un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualita' e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l'avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L'UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che - con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell'insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l'Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.
Fermare la spirale di violenze e' responsabilita' anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
- opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
- negare l'uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
- bloccare l'acquisto degli F35;
- fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 187/90;
- ritirare i nostri soldati dall'Iraq e dall'Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keaping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
- adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
- aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
- sostenere in sede europea la necessita' di mantenere vivo l'accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell'embargo;
- porre all'interno dell'Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO;
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sara' una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.
*
Prime adesioni: Acli, Arci, Associazione per la pace, Assopace Palestina, Beati i costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Coordinamento per la pacr – Como, Costituzione e beni comuni – Milano, Fiom, Fondazione Benvenuti in Italia, Gruppo Abele, Iriad, Legambiente, Libera, L'Altra Europa – Venezia, Medicina Democratica, Movimento Nonviolento, Noi siamo chiesa, Opal, Parrocchia SS. Pietro e Paolo – Papanice (KR), Pax Christi, Peacelink, Rete degli studenti medi, Rete della pace, Tavola della pace, Udu, Un ponte per...
*
Per adesioni: adesioni.piattaforma.pace at gmail.com

5. INIZIATIVE. IL 27 GENNAIO, "GIORNO DELLA MEMORIA", SI REALIZZINO OVUNQUE INIZIATIVE DI STUDIO, DI RIFLESSIONE, DI TESTIMONIANZA E D'IMPEGNO

Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno.
*
Testo della Legge 20 luglio 2000, n. 211: "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2020. PARTECIPA CON NOI ALL'EVENTO MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e di tutto il mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge ogni anno in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura della liberta', del rispetto e della solidarieta', linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
In particolare quest'anno in Italia vogliamo sensibilizzare le persone e le istituzioni sull'importanza dei centri antiviolenza nell'accogliere e restituire una vita alle donne vittime di abusi e sulla necessità di sostenere e garantire continuità ai centri che operano con professionalita'. A questo tema importantissimo vogliamo aggiungere anche l'importanza di credere, tutti noi e le istituzioni, alle donne vittime di violenza, per dare loro la possibilita' di ricominciare. Per focalizzarci su questi due temi, proponiamo di associare alle manifestazioni artistiche, alcune letture (in calce trovate alcuni suggerimenti). In particolare abbiamo pensato anche alla lettura in pubblico di storie di donne (ne stiamo raccogliendo alcune e ve le manderemo via mail mantenendo l'anonimato o potete scegliere di raccontarne altre). E' importante dar voce alle loro testimonianze per ricordare alle persone che l'abuso e le violenze sulle donne sono una tragica realta' che riguarda tutti noi. Ci sono delle donne, ci sono famiglie dietro i dati statistici e ci sono tante persone e strutture che lavorano per costruire un percorso di "rinascita" che vanno sostenuti.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2020 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', nelle piazze, nelle scuole, nei teatri diffondendo la notizia e coinvolgendo più persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2020 sara' venerdi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire.
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_interna zionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale  https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising  #RiseInSolidarity  #RiseResistUnite
*
Dal nostro sito puoi scaricare:
- Loghi ufficiali, asset social, materiali utili
*
Nel corso della campagna saranno creati asset social che condivideremo con voi
*
Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una  nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
*
Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Dal nostro sito puoi scaricare:
Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone
- Avviso Pubblico riprese
- Autorizzazione Copyright (al momento del 2019, in arrivo autorizzazione 2020)
*
Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento, alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
- "L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/uffici o_della_schiavitu_sessuale
- "L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
- "La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_ mia_rivoluzione
- "Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
- "Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
- "E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi _saltavamo
- la traduzione di M.G. Di Rienzo del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee: https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni o inoltrare richieste potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Il team di One Billion Rising Italia

7. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

8. INCONTRI. "LA FOTOGRAFIA OGGI. UN PERCORSO DI RICERCA". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

La sera di martedi' 21 gennaio 2020 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' tenuto un incontro di studio e di riflessione sul tema: "La fotografia oggi: un percorso di ricerca".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
*
Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

9. REPETITA IUVANT. ADIAFORA (2019)

I.

Cose indifferenti sono ormai
la morte del naufrago
la deportazione nel lager
la persecuzione del migrante
la riduzione in schiavitu' del bracciante
la carne umana bruciata nella baracca.

Cose indifferenti sono ormai
il governo razzista
il regime di apartheid
la propaganda dell'odio
e quel che ne consegue
- e quel che ne consegue
sono esseri umani morti.

Cose indifferenti sono ormai
la strage infinita nel Mediterraneo
l'indracarsi del governo
il fascismo che torna
l'eversione dall'alto
che fa cenere della Costituzione antifascista
che fa cenere dell'umanita'.

Sembra normale che ministro sia un lupo
che si abbevera del sangue d'inermi innocenti
sembra normale il trionfo della segregazione
dei campi di concentramento e delle deportazioni
sembra normale l'omissione di soccorso
e la persecuzione di chi salva le vite.

II.

Non lottarono non morirono per questo
le donne e gli uomini della Resistenza
che salvarono l'intera umanita'
dall'ordine ariano dall'ordine dei lager.

Cos'e' diventato questo paese
brocche di veleno cacciato a forza in gola
la legge morale violata e dileggiata
la verita' schernita e sbranata
lapidata e fatta polvere ogni virtu' civile
il bene irriso come fiacchezza di vecchi
il male esaltato e adorato in ebbre danze.

Chi si opporra' a questo orrore se non lo farai tu?
Chi difendera' l'umanita' se non lo farai tu?
Chi insorgera' contro quest'immensa mole di male se non lo farai tu?

Aprire gli occhi.
Serbare la memoria e la parola.
Insorgere contro il fascismo.
Salvare le vite.

10. REPETITA IUVANT. LA SOLITUDINE DELLE PERSONE BUONE (2019)

I.

Sono sempre perplesse e indecise le persone buone
e hanno paura di tutto e piu' di tutto di se stesse
e non lo possono mai dire
perche' gli altri si aspettano che almeno loro
sappiano sempre quel che occorre fare
conoscano sempre la via che porta al bene
non abbiano mai perso una partita
e la cosa piu' difficile sia per loro uno scherzo
come quegli antichi cavalieri
che mozzano la testa al drago che sputa fiamme
come fosse soffiare su una candela
cosi' fingono di non avere esitazioni
fingono di sapere sempre tutto
lasciano intendere di essere la fortuna in persona
una persona buona non puo' deludere
chi gli chiede aiuto

Sono sempre stanche le persone buone
e non lo possono mai dire
per timore di svuotare di ogni forza
chi invece vogliono esortare a resistere
e allora costante devono dar prova
della buona salute del cuore oltre l'ostacolo
del fare tutto come bere un bicchier d'acqua
che l'avversario e' una tigre di carta
che ogni malattia si puo' vincere
che ogni essere umano e' immortale
che perde solo quello che non lotta
che un bel respiro e via l'ultimo tratto
che il bene vince sempre cinque a zero

Sono sempre oppresse le persone buone
e non lo possono mai dire
per paura di non dare il buon esempio
a chi e' gia' cosi' fragile e piagato
che basta una parola a farne pietra o cenere
e un solo sguardo a farne pianto e limo
cosi' sorridono sempre
fanno scintillare gli occhi di lampi
col braccio proteso e l'indice puntato
avvicinano e toccano quasi l'orizzonte e la luna
e danno la certezza della salvezza comune

Sono sempre sole le persone buone
e non lo possono mai dire
perche' sanno che tutti sono soli
e bramano la loro compagnia
e che sia compagnia di canti e di vittoria
sia compagnia di vino e imprese audaci
racconto di avventure inesauribili
sia la figura della patria da venire
del regno della liberta' presagio
e qui e adesso l'ingresso nel paese
della cuccagna della baldanza

Cosi' finisce che sempre rispondono
che stanno bene che la situazione
e' certo tragica ma molto si puo' fare
di saltare su di non mollare proprio adesso
che manca poco ormai che arriva il bello
e che appena avranno un po' di tempo
volentieri e piu' che volentieri
si fara' insieme una cena
si vedra' insieme la partita
e si giochera' a carte tutta la notte che domani e' festa
(ma domani non e' mai festa
sulla televisione c'e' un dito di polvere
e l'ultima cena con gli amici andavamo ancora a scuola
e come si gioca a quartiglio neppure te lo ricordi piu')

Cosi' finisce che sempre rispondono
che stanno bene e la lotta continua
che qui non si arrende nessuno
e chi li ascolta pensa che siano
nient'altro che palloni gonfiati
completi imbecilli incapaci
di vedere il mondo com'e'
di sentire il dolore degli altri
ma non dice niente perche' ha bisogno di aiuto
ma non dice nulla perche' non si sa mai
anche chi sembra buono e' un pozzo profondo di male
e sorride e ringrazia mentre un lupo gli divora il cuore

II.

Non chiedere nulla non desiderare nulla
non credere alle fole dei potenti
riconosci il dolore che vedi
del male prova scandalo e sdegno
contro tutte le ingiustizie e le violenze lotta
soccorri ogni persona che soffre
condividi il tuo pane e la tua tenda
tieni per te la tua sofferenza e la tua sentenza
ascolta la parola il grido il silenzio degli altri
riconosci ad ogni essere umano
la stessa dignita' e gli stessi diritti
insegna con l'esempio
suscita la resistenza
scegli la nonviolenza
serba memoria e gratitudine
meravigliati della bellezza del mondo
ama che le altre persone vivano
sia lieve il tuo passo sulla terra
salvare le vite e' il primo dovere.

11. REPETITA IUVANT. SAPEVAMO (2019)

I.

Sapevamo di essere disumani
ma non cosi' disumani da negare approdo
ai naufraghi superstiti dai lager

Sapevamo di essere barbari
ma non cosi' barbari da perseguitare persone innocenti ed inermi
per accaparrare voti seminando odio e violenza

Sapevamo di essere perversi e brutali
ma non cosi' perversi e brutali da infliggere castighi
a chi salva la vita a chi sta annegando

II.

Sapevamo quale fosse l'autobiografia della nazione
che oggi riemerge dall'inferno
vomitando fiamme e peste divorando carne umana

Sapevamo quale fosse l'autobiografia della nazione
ma credevamo Matteotti Gobetti Gramsci i fratelli Rosselli
e con loro migliaia e migliaia di donne e uomini resistenti
avessero riscattato questo paese da quell'antica tara
ed avessero estinto per sempre la bestia sanguinaria
che oggi riemerge dall'inferno
vomitando fiamme e peste divorando carne umana

Sapevamo quale fosse l'autobiografia della nazione
e che la Resistenza non finisce mai
e tu devi essere
l'umanita' come dovrebbe essere

III.

Sappiamo quale sia il nostro dovere
salvare le vite
soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
insorgere nonviolentemente
per ripristinare la Costituzione democratica ed antifascista
la legalita' che salva le vite
la civilta' che rispetta e difende ogni essere umano
tutti gli esseri umani essendo parte dell'unica umanita'

Sappiamo quale sia il nostro dovere
salvare le vite
soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
insorgere nonviolentemente
per la revoca di tutte le infami misure razziste e golpiste
per le dimissioni del governo della disumanita'
perche' siano finalmente processati i ministri responsabili
di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione

12. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Martine Gilsoul e Iliana Morelli, I sensi come prima guida. L'esplorazione sensoriale nella crescita del bambino, Rcs, Milano 2020, pp. 128, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riedizioni
- Emanuela Zuccala', Sopravvissuta ad Auschwitz. Liliana Segre testimone della Shoah, Paoline, 2005, 2018, Mondadori, Milano 2019, pp. 176 (+ 8 pp. di repertorio fotografico), euro 7,90.

13. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

14. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3626 del 22 gennaio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com