[Nonviolenza] Telegrammi. 3625



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3625 del 21 gennaio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Salvare le vite e' il primo dovere
2. Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti
3. Appello per la giornata di mobilitazione internazionale per la pace: "Spegniamo la guerra, accendiamo la pace"
4. Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno
5. One Billion Rising 2020: Partecipa con noi all'evento mondiale di febbraio
6. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
7. Daniele Lugli: "L'Incontro", di e con Bruno Segre
8. Mao Valpiana: Solidarieta' con Bruno Segre
9. Peppe Sini: Solidarieta' e gratitudine a Bruno Segre e alla sua rivista "L'Incontro"
10. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. L'ORA. IL RAZZISMO E' UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'. SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE

La Giunta per le immunita' del Senato, sia pur in circostanze e in modo a dir poco grotteschi, si e' finalmente espressa per l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro dell'Interno imputato di sequestro di persona aggravato.
E' da sperare che l'aula di Palazzo Madama, che dovra' pronunciarsi tra qualche settimana, confermi tale decisione e che finalmente quell'ex ministro sia processato.
Ma la vicenda cosiddetta "della Gregoretti" e' solo un episodio della criminale azione razzista ed anticostituzionale, disumana e fascistizzante, dispiegata dal governo grillino-leghista nel 2018-2019: occorre che di quell'intero cumulo di crimini razzisti tutti i responsabili siano chiamati a rispondere nelle aule di giustizia.
Ed occorre altresi' che le infami ed immonde misure razziste da quel governo brutale e golpista imposte, misure assurdamente ancora in vigore, siano al piu' presto abrogate.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. INIZIATIVE. DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI
[Riceviamo, diffondiamo, aderiamo all'iniziativa]

Il 22 gennaio dalle ore 15 alle 19 saremo in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, per la nostra giornata di "digiuno in solidarieta' con i migranti" per chiedere l'abrogazione dei due Decreti Sicurezza dell'ex- ministro dell'Interno Salvini. In questo mese abbiamo dovuto posticipare la giornata di digiuno sia per le feste che per problemi di autorizzazione da parte della Questura di Roma. Ma gia' annunciamo che da febbraio ritorneremo al primo mercoledi' del mese, cioe' il 5 febbraio.
Questa giornata di digiuno davanti al Parlamento e' per sottolineare la dimensione politica di questo digiuno fatto da tanti religiose/i nei conventi, da cittadini nelle proprie abitazioni e da tanti gruppi che lo fanno davanti alle Prefetture della propria citta' (Firenze, Varese, Verona...).
Chiediamo con forza di abrogare i Decreti Sicurezza e di regalarci una nuova legge piu' umana e accogliente.
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Per adesioni: digiunodigiustizia at hotmail.com

3. INIZIATIVE. APPELLO PER LA GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE: "SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE"
[Riceviamo e diffondiamo]

Sabato 25 gennaio 2020
giornata di mobilitazione internazionale per la pace
Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!
Contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti
"La guerra e' un male assoluto e va 'ripudiata', come recita la nostra Costituzione all'art. 11: essa non deve piu' essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia".
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, e' un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranita' dell'Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si e' abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall'occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita e' la stessa.
Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento e' il mantenimento dei regimi teocratici o militari - comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani - con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture, corruzione.
La guerra non produce solo distruzione, umana ed ambientale, ma cancella anche dall'agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare!
Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto piu' preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell'aereo civile abbattuto "per errore" da un missile, dimostrano una volta di piu' che la guerra e' un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualita' e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l'avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L'UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che - con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell'insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l'Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.
Fermare la spirale di violenze e' responsabilita' anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
- opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
- negare l'uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
- bloccare l'acquisto degli F35;
- fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 187/90;
- ritirare i nostri soldati dall'Iraq e dall'Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keaping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
- adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
- aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
- sostenere in sede europea la necessita' di mantenere vivo l'accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell'embargo;
- porre all'interno dell'Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO;
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sara' una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.
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Prime adesioni: Acli, Arci, Associazione per la pace, Assopace Palestina, Beati i costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Coordinamento per la pacr – Como, Costituzione e beni comuni – Milano, Fiom, Fondazione Benvenuti in Italia, Gruppo Abele, Iriad, Legambiente, Libera, L'Altra Europa – Venezia, Medicina Democratica, Movimento Nonviolento, Noi siamo chiesa, Opal, Parrocchia SS. Pietro e Paolo – Papanice (KR), Pax Christi, Peacelink, Rete degli studenti medi, Rete della pace, Tavola della pace, Udu, Un ponte per...
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Per adesioni: adesioni.piattaforma.pace at gmail.com

4. INIZIATIVE. IL 27 GENNAIO, "GIORNO DELLA MEMORIA", SI REALIZZINO OVUNQUE INIZIATIVE DI STUDIO, DI RIFLESSIONE, DI TESTIMONIANZA E D'IMPEGNO

Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno.
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Testo della Legge 20 luglio 2000, n. 211: "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2020. PARTECIPA CON NOI ALL'EVENTO MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e di tutto il mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge ogni anno in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura della liberta', del rispetto e della solidarieta', linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
In particolare quest'anno in Italia vogliamo sensibilizzare le persone e le istituzioni sull'importanza dei centri antiviolenza nell'accogliere e restituire una vita alle donne vittime di abusi e sulla necessità di sostenere e garantire continuità ai centri che operano con professionalita'. A questo tema importantissimo vogliamo aggiungere anche l'importanza di credere, tutti noi e le istituzioni, alle donne vittime di violenza, per dare loro la possibilita' di ricominciare. Per focalizzarci su questi due temi, proponiamo di associare alle manifestazioni artistiche, alcune letture (in calce trovate alcuni suggerimenti). In particolare abbiamo pensato anche alla lettura in pubblico di storie di donne (ne stiamo raccogliendo alcune e ve le manderemo via mail mantenendo l'anonimato o potete scegliere di raccontarne altre). E' importante dar voce alle loro testimonianze per ricordare alle persone che l'abuso e le violenze sulle donne sono una tragica realta' che riguarda tutti noi. Ci sono delle donne, ci sono famiglie dietro i dati statistici e ci sono tante persone e strutture che lavorano per costruire un percorso di "rinascita" che vanno sostenuti.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2020 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', nelle piazze, nelle scuole, nei teatri diffondendo la notizia e coinvolgendo più persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2020 sara' venerdi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire.
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_interna zionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale  https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising  #RiseInSolidarity  #RiseResistUnite
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Dal nostro sito puoi scaricare:
- Loghi ufficiali, asset social, materiali utili
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Nel corso della campagna saranno creati asset social che condivideremo con voi
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Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una  nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
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Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Dal nostro sito puoi scaricare:
Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone
- Avviso Pubblico riprese
- Autorizzazione Copyright (al momento del 2019, in arrivo autorizzazione 2020)
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Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento, alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
- "L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/uffici o_della_schiavitu_sessuale
- "L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
- "La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_ mia_rivoluzione
- "Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
- "Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
- "E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi _saltavamo
- la traduzione di M.G. Di Rienzo del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee: https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni o inoltrare richieste potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Il team di One Billion Rising Italia

6. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

7. PARRESIA. DANIELE LUGLI: "L'INCONTRO", DI E CON BRUNO SEGRE 
[Dal sito di "Azione nonviolenta" riprendiamo questo intervento del presidente emerito del Movimento Nonviolento]

Apprendo che il signor Casaleggio fa causa a "L'Incontro", il giornale fondato nel 1949 da Bruno Segre, che lo ha diretto, realizzato e curato fino alla fine del 2018 quando, compiuti felicemente i cento anni, ha deciso la chiusura per "raggiunti limiti di eta'".
La pubblicazione prosegue on line diretta da Beniamino Bonardi, e Segre collabora tuttora con propri articoli. Ricordo bene il suo vigoroso intervento, pochi anni fa, al Congresso nazionale del Movimento Nonviolento a Torino, la sua citta'.
L'articolo incriminato, "Rousseau, una distorsione paradossale della democrazia", e' del novembre 2019 a firma di Riccardo Rossotto, uno dei 18 promotori del rilancio della storica, quanto modesta - per formato e diffusione - pubblicazione. Rossotto e' persuaso che "L'Incontro" possa continuare a essere "un riferimento per quella comunita' dei lettori o sostenitori che vorranno nel loro tempo libero avere uno strumento per decifrare meglio l'attualita' non lasciandoci convivere soltanto con la propaganda, la manipolazione o le fake news che infestano le nostre giornate". E' un'esigenza che spero in molti condividano. Non ha dubbi al riguardo l'avvocato Bruno Segre. "La denuncia di Davide Casaleggio (che mi sembra del tutto infondata) dimostra che 'L'Incontro' che ho fondato e diretto per settant'anni continua la sua tradizione di rivista indipendente che ha lo scopo di informare il pubblico su tutti gli aspetti della realta' politica che ci circonda, anche quelli critici affrontati nell'articolo. Mi sorprende che il denunciante non si renda conto che fra i diritti civili di liberta', quello relativo alla liberta' di stampa e' fondamento e garanzia di ogni ordine democratico".
Grande uomo e grande avvocato e' infatti Segre, antifascista e partigiano, difensore degli obiettori di coscienza nel dopoguerra, a partire dalla difesa di Pietro Pinna proprio nel 1949 di fronte al Tribunale militare. Il processo e' occasione dell'esordio de "L'Incontro", un mensile che riprende in pieno lo spirito dei Centri di Orientamento Sociale promossi da Capitini. Difensore e' pure Agostino Buda, infaticabile corriere della stampa clandestina nel periodo antifascista e costruttore di relazioni per il movimento liberalsocialista. Testimoni, in verita' poco ascoltati, sono Aldo Capitini, Umberto Calosso, Edmondo Marcucci. Il processo pone pero' per la prima volta la questione dell'obiezione all'attenzione del Parlamento. Seguiranno obiezioni, processi e condanne, manifestazioni e iniziative politiche fino al primo riconoscimento dell'obiezione di coscienza nel 1972. Qualcuno, non io, scrivera' di Segre in modo adeguato. Io decido intanto di procurarmi il libro "Non mi sono mai arreso", che promette di raccontarne la storia. Ritrovo qualche stropicciato ricordo del processo dell'amico Pietro Pinna, per me fortemente legato a Segre. Ricordo pure che nel 1967, promuovendo una piccola pubblicazione - apprezzata da Capitini - che non riusci' a diventare periodico, avevo pensato a un rapporto proprio con "L'Incontro". Allora lo leggevo e ho continuato, seppure saltuariamente, a leggerlo. Proseguiro' la lettura on line.
Non so che fondamento abbia la denuncia di Casaleggio. Ho letto l'articolo, che appare documentato e argomentato. Sembra richiedere piu' una confutazione nel merito che una denuncia. Da Capitini - non solo da lui, ma molto da lui - ho tratto la persuasione che gli istituti democratici costituzionali vanno difesi, attuati pienamente, migliorati. Una partecipazione consapevole e impegnata ne e' una precondizione. Non ci sono scorciatoie. A Capitini l'assetto democratico dell'Italia, e non solo, appariva profondamente inadeguato. Ha dedicato il suo ultimo, non rifinito, scritto al potere dal basso, al potere di tutti, alla trasformazione della democrazia in omnicrazia: potere di tutti e di ciascuno. Recentemente è stato ripubblicato nelle edizioni Il Ponte: "Attraverso due terzi di secolo - Omnicrazia: il potere di tutti".
Il testo si apre ricordando il progresso compiuto nello stabilire il fondamento dell'autorita' nel consenso della collettivita' espresso "nella solennita' della loro libera assemblea deliberante (Rousseau)". Mi sono care le assemblee. Soprattutto quelle nello spirito dei Centro di Orientamento Sociale, promossi da Capitini alla Liberazione di Perugia e diffuse poi in molte citta'. A Ferrara c'e' stato un esempio particolarmente importante. Il loro motto era "ascoltare e parlare". L'ascolto viene necessariamente prima e favorisce "l'incontro" sincero tra le persone, "aiuta ad essere onesti e competenti, anche chi stenta a diventarlo".
Si reimpara "che il problema degli altri e' uguale al mio. Sortirne tutti insieme e' politica. Sortirne da soli e' avarizia".
Ha ragione don Milani. E comunque da soli non se ne esce proprio. Sono fondamentali dunque assemblee, spazi nonviolenti e ragionanti, per costruire un'opinione pubblica aperta e informata. Piattaforme tecnologiche possono assisterle, non distorcerle o sostituirle. Nello scritto dedicato a omnicrazia o potere di tutti c'e' un capitolo intitolato "L'assemblea". Andrebbe letto e meditato, anche per il rapporto esaminato tra assemblee e opinione pubblica. Aiuta a comprendere il detto che Capitini pone, tra i "Punti chiariti" al termine dello scritto: "Per trasformare la democrazia in omnicrazia vi sono due elementi: le assemblee e l'opinione pubblica".
La verita' non e' alla nostra portata. Pericolosissimo anzi e' pensare di possederla. Quello che possiamo fare e' praticare la "non menzogna". E' gia' un compito difficilissimo che richiede un impegno strenuo e continuo. L'ha vissuta e praticata Bruno Segre. Dice: "Vorrei essere ricordato come una persona che si e' sempre opposta a tutti i tentativi di prevaricazione, d'imposizione forzata in sede politica o religiosa. Sul mio sepolcro vorrei il motto di Saul Bellow: "Qui giace un vinto – dalla morte – che non si e' mai arreso". Chi non si arrende non e' mai vinto.

8. PARRESIA. MAO VALPIANA: SOLIDARIETA' CON BRUNO SEGRE
[Dal sito di "Azione nonviolenta" riprendiamo questo intervento del presidente del Movimento Nonviolento]

L'Amministratore Unico di un'azienda privata che e' anche la proprietaria di un moVimento che ha un Capo Politico nominato e non eletto, ha fatto causa alla rivista "L'Incontro", fondata dall'avvocato antifascista e antimilitarista Bruno Segre.
Bruno Segre, per chi non lo sapesse, oggi centenario, e' stato un campione di democrazia e liberta', fu avvocato difensore di Pietro Pinna e di tanti obiettori di coscienza, e protagonista di innumeroveli battaglie civili, sempre dalla parte giusta.
"L'Incontro", voce libera, ora solo on-line, e' stata una palestra di democrazia e liberta' di opinione, rivista sorella e amica di "Azione nonviolenta".
Bene, oltre ad esprimere piena solidarieta' agli amici de "L'Incontro", sotto attacco di chi conosce solo l'interesse economico e non sa cosa sia il dissenso, il rispetto delle minoranze, l'importanza della critica, ne condividiamo in pieno il pensiero, e lo ribadiamo, assumendocene tutte le responsabilita': "la piattaforma Rousseau e' una distorsione paradossale della democrazia". Ecco, attendiamo anche noi la scure dei reati d'opinione, maneggiata dai nemici dell'articolo 21 della Costituzione.

9. AMICIZIE. PEPPE SINI: SOLIDARIETA' E GRATITUDINE A BRUNO SEGRE E ALLA SUA RIVISTA "L'INCONTRO"

Alla solidarieta' espressa da Daniele Lugli e da Mao Valpiana a Bruno Segre ed alla sua storica e benemerita rivista "L'incontro" vorrei aggiungere anche la mia.
Sono stato per decenni un affezionato lettore della rivista, quando una rivista si pubblicava solo - come si dice oggi - "in formato cartaceo"; non sapevo che proseguiva le pubblicazioni on-line e ne sono lieto.
Bruno Segre (uno dei Bruno Segre che ho conosciuto, e tutti ammirevoli testimoni e maestri d'impegno intellettuale, morale e civile) e' una luminosa figura di antifascista e di amico della nonviolenza, e colgo questa occasione per attestargli la mia gratitudine per quanto ha fatto e continua a fare.
"L'incontro", la rivista di Bruno Segre, merita l'apprezzamento e il sostegno di ogni persona di volonta' buona: sono certo che la magistratura non potra' che riconoscere la correttezza, l'impegno e il valore del suo operato.
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In guisa di postilla vorrei aggiungere due considerazioni, che non credo siano peregrine o extravaganti.
La prima: trovo scandaloso che ci si possa appropriare del nome di un grande filosofo defunto da secoli per attribuirlo ad un'intrapresa privata; cosi' come appropriarsi del nome di un grande poeta defunto da decenni per attribuirlo a un'organizzazione neofascista.
La seconda: le flagranti caratteristiche antidemocratiche del complessivo fenomeno del cosiddetto "grillismo" erano evidenti fin dal suo turpiloquente esordio (il turpiloquio e' sempre il primo sintomo del fascismo); e la mostruosa politica razzista del governo grillino-leghista nel 2018-2019 avrebbe dovuto aprire definitivamente gli occhi ad ogni persona ragionevole.

10. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Chiara Baradel, Cecilia Gariup e Carla Severini, Giocare in giardino e nell'orto. Conoscere i fiori, i frutti e le erbe, Rcs, Milano 2020, pp. 128, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riedizioni
- Carlo Greppi, 25 aprile 1945, Laterza, Roma-Bari 2018, Rcs, Milano 2019, pp. 240, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Scacchi
- Paolo Bagnoli. Scacchi matti. La mossa sbagliata nel momento sbagliato, Mursia, Milano 1974, pp. 176.
- Paolo Bagnoli, Scacchi. Storia, controstoria e altre cose ancora, Mursia, Milano 1978, pp. 328.

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3625 del 21 gennaio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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