[Nonviolenza] Telegrammi. 3597
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 3597
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Mon, 23 Dec 2019 22:36:21 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3597 del 24 dicembre 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. "Elementi di storia della storiografia". Un incontro di studio a Viterbo
2. Mao Valpiana: Lettera alle amiche e agli amici del Movimento Nonviolento
3. Benito D'Ippolito: Il libro nero (parte sesta)
4. Chi oggi non si oppone alle violenze razziste
5. Il bambino con la pagella e il silenzio che consente il male
6. Alzi la mano
7. Due naufragi
8. Un'orazione presso il cimitero di Viterbo
9. Un allievo di Averroe'
10. Rileggo le parole che Primo Levi scrisse
11. La formula
12. Un discorso una mattina di gennaio nei pressi di una lapide e di tre pietre d'inciampo
13. Un'attesa disperata della morte
14. Noi che vogliamo essere e restare umani
15. "Fa parte del programma di governo"
16. Ancora un appello all'insurrezione nonviolenta per la legalita' che salva le vite
17. Il principe Gerardo sotto il treno
18. Nel ricordo di tutte le vittime
19. Tutte le vittime
20. Gioisce il ministro plenipotenziario
21. Modesti consigli strategico-strutturali all'Esecutivo del popolo del sangue e del suolo
22. L'incendio
23. E sulle picche recano
24. Segnalazioni librarie
25. La "Carta" del Movimento Nonviolento
26. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. "ELEMENTI DI STORIA DELLA STORIOGRAFIA". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
La sera di lunedi' 23 dicembre 2019 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' tenuto un incontro di studio sul tema: "Elementi di storia della storiografia: proposte ermeneutiche e posizioni ideologiche nel dibattito storiografico europeo tra Seicento e Novecento".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
*
Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it
2. REPETITA IUVANT. MAO VALPIANA: LETTERA ALLE AMICHE E AGLI AMICI DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
[Dal Movimento Nonviolento riceviamo e diffondiamo, invitando ad aderire alla proposta]
Natale 2019 – Capodanno 2020
Cara amica e caro amico,
inviamo questa mail a tutti coloro che nel corso dell'anno sono entrati in contatto con il Movimento Nonviolento. Vogliamo innanzitutto rinnovare la nostra amicizia e nell'occasione porgere gli auguri per le prossime festivita', il Natale e l'inizio d'anno nuovo.
Il Movimento Nonviolento vive solo grazie a chi decide di assumersi la responsabilita', iscrivendosi, di renderlo strumento utile alla crescita della nonviolenza organizzata.
Per questo ti proponiamo di fare una scelta, sottoscrivendo l'adesione al Movimento, con una quota che comprende anche l'abbonamento alla rivista Azione nonviolenta.
Sappiamo bene che sono crescenti le difficolta' economiche, ma non possiamo pensare che chiunque di noi non abbia la possibilita' di destinare al Movimento 0,15 centestimi al giorno (la quota annuale di 60 euro, divisa per 365 giorni), mentre sappiamo che ognuno di noi paga, per le spese militari, piu' di 1 euro al giorno (la cifra annuale di 25 miliardi, divisa per i cittadini italiani).
60 euro per la nonviolenza, contro 400 euro per le armi. Dobbiamo invertire la proporzione.
Le attivita' ordinarie del Movimento, pur considerando l'enorme impegno su base volontaria e gratuita, hanno dei costi fissi cui dobbiamo quotidianamente fare fronte: gestione della sede nazionale (tasse, bollette, telefono, ecc.), costo del lavoro di segreteria, mantenimento straordinario delle sedi di Ghilarza e Brescia, contributi al lavoro delle reti nazionali ed internazionali (Rete Pace, Rete Disarmo, Beoc, War Resisters International, ecc.), sostegno a campagne e iniziative, spese di viaggi per riunioni e lavori di segreteria, costi per la comunicazione, siti e social, e soprattutto le uscite per la redazione della rivista cartacea (spese tipografia, spedizioni, ecc.).
Contiamo quindi su uno sforzo straordinario di ciascuno, la collaborazione e il contributo di tutti, a partire dell'abbonamento/adesione per il 2020 a partire almeno da 60 euro, tramite il conto corrente postale 18745455 intestato al Movimento Nonviolento, oppure con bonifico bancario con Iban IT 35 U 07601 11700 000018745455 intestato al Movimento Nonviolento, che puo' essere utilizzato anche per liberi contributi (fiscalmente detraibili).
Ricordiamo anche l'importanza di destinare il 5x1000 al nostro Movimento, e di consigliarlo agli amici. Basta una firma e il nostro codice fiscale 93100500235.
Se desideri ricevere regolarmente le nostre comunicazioni, mandaci la tua mail per l'indirizzario informatico. Invia a: amministrazione at nonviolenti.org, con oggetto "per lista iscritti MN".
Grazie e auguri di pace per te e i tuoi cari.
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
*
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
3. BENITO D'IPPOLITO: IL LIBRO NERO (PARTE SESTA)
Riproponiamo di seguito alcuni testi gia' apparsi sul nostro notiziario nel 2018 e 2019.
In alcuni casi sono stati concepiti come fogli volanti, ma piu' spesso sono rastremate trascrizioni (a memoria, qualche ora o qualche giorno dopo) di discorsi fatti a braccio nelle piazze in pubbliche iniziative o parlando alla buona tra persone amiche.
L'interruzione delle righe, la divisione in lasse, ovviamente vorrebbero suggerire un'intonazione, un ritmo e un respiro; certe iterazioni e variazioni, e allusioni e citazioni, sono trucchi mnemotecnici ben noti a tutti i comizianti; di quel che vi e' di studiata, meditata retorica e' inutile dire (se non che essa non e' falsa).
Alcuni testi grotteschi, particolarmente quelli in vernacolo (che apparvero perlopiu' sotto pseudonimi espressionisti qui non riprodotti), sono inclusi in questa silloge non senza qualche esitazione.
Chi legge scusera' le ripetizioni, le necessarie ripetizioni (che certo parranno fastidiose se non ossessive, leggendo di seguito l'uno dopo l'altro questi testi scritti in tempi diversi e diverse situazioni, questi discorsi in luoghi diversi e con diversi interlocutori detti): queste parole non sono state dette e scritte se non per contribuire a contrastare il fascismo che torna: quale che sia il loro valore, e' per questo che vorremmo venissero innanzitutto giudicate, e quando e dove necessario ancora utilizzate.
4. CHI OGGI NON SI OPPONE ALLE VIOLENZE RAZZISTE
Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di cantare il gregoriano
Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di celebrare il Giorno della Memoria
Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di dirsi democratico
Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di dichiararsi persona civile
Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di ritenersi persona onesta
Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di sentirsi un animo non vile
Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
di quelle violenze e' complice
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
salvare le vite e' il primo dovere
5. IL BAMBINO CON LA PAGELLA E IL SILENZIO CHE CONSENTE IL MALE
Chi si commuove per il bambino con la pagella
affogato nel Mediterraneo
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo ometta di soccorrere i naufraghi
negando loro approdo in porto sicuro?
Chi si commuove per le persone costrette senza un tetto
morte assiderate in queste fredde notti
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo neghi protezione umanitaria
a migliaia di vittime innocenti
tutte al dolore alla paura alla violenza alla morte esponendole?
Chi si commuove a sentire in televisione
delle violenze mostruose inferte dai caporali schiavisti
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo perseguiti le vittime
e favoreggi quindi i criminali?
Chi si commuove al ricordo delle vittime
della Shoah ridotte a fumo e cenere
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo lasci torturare e morire
nei lager libici vittime innocenti
che tutte sarebbero salve
riconoscendo finalmente diritto d'asilo
ed ingresso legale e sicuro
in Italia e in Europa
a chiunque fugge da guerre e da fame
da dittature e da devastazioni?
Insorgere occorre contro il razzismo
insorgere occorre contro la disumanita'
insorgere occorre con la scelta della nonviolenza
insorgere occorre con la forza della verita'
insorgere occorre per salvare tutte le vite
Ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
occorre soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
salvare le vite e' il primo dovere
6. ALZI LA MANO
Chi e' contrario alla tortura alzi la mano.
L'ergastolo non e' forse una tortura?
Abolire l'ergastolo. Adesso.
*
Chi e' contrario ad uccidere alzi la mano.
L'ergastolo non e' forse un'uccisione lenta e inesorabile?
Abolire l'ergastolo. Adesso.
*
Chi e' contrario a tenere un essere vivente rinchiuso in una gabbia per tutta la vita alzi la mano.
L'ergastolo non e' tenere un essere umano rinchiuso in una gabbia per tutta la vita?
Abolire l'ergastolo. Adesso.
7. DUE NAUFRAGI
Questa notte un altro naufragio
nel braccio di mare tra Libia ed Italia
questa notte un altro massacro
di superstiti dei lager libici
questa notte
questa nostra notte
E insieme il secondo naufragio
il nostro naufragio
dell'Italia che continua a negare salvezza alle vittime
dell'Italia il cui cuore e' tornato di sasso
dell'Italia in cui e' tornato al governo il fascismo
che nega la Costituzione e i doveri ch'essa stabilisce
che nega il diritto d'asilo a chi e' perseguitato
che nega soccorso a chi e' in pericolo di morte
che nega il diritto alla vita inerente ad ogni essere umano
il naufragio dell'Italia che non insorge
per salvare le vite innocenti
per opporsi alle persecuzioni naziste
per cacciare il governo razzista
per tornare un paese civile
un popolo umano
Questa notte un altro naufragio
nel braccio di mare tra Libia ed Italia
questa notte un altro massacro
di superstiti dei lager libici
questa notte
questa nostra notte
8. UN'ORAZIONE PRESSO IL CIMITERO DI VITERBO
Presso il cimitero di Viterbo
questa mattina del 20 gennaio 2019
volevamo ricordare Abdul Ghaffar Khan
l'eroe della nonviolenza morto quasi centenario
il 20 gennaio del 1988
e il martire della lotta contro il razzismo e il colonialismo
Amilcar Cabral, che fu assassinato
il 20 gennaio del '73 neppure cinquantenne.
Ma ieri ci e' giunta la notizia
che nelle scorse ore nel Mediterraneo
altre 170 persone sono morte
come gia' decine di migliaia prima di loro
uccise dai governi europei
uccise dal governo italiano
che traditori del diritto e dell'umanita'
patroni e complici delle mafie schiaviste dei trafficanti
impongono a chi fugge da fame e guerre
da dittature e da devastazioni
l'orrore dei lager libici
l'orrore della morte in mare
negando loro il diritto d'asilo
negando loro il diritto di giungere
in luogo sicuro in modo legale e sicuro
negando loro il diritto alla vita.
Cosi' oggi noi qui non ricordiamo soltanto
Abdul Ghaffar Khan, il Gandhi musulmano,
per trent'anni imprigionato da vecchi e nuovi oppressori
e che centomila uomini seppe unire nella lotta nonviolenta
contro l'imperialismo, il colonialismo, il razzismo,
per la liberazione dell'umanita';
e il nostro maestro e compagno Amilcar Cabral,
che per tutta la vita lotto'
contro l'imperialismo, il colonialismo, il razzismo,
per l'indipendenza dell'Africa e la liberta'
dell'umanita' intera.
Noi oggi qui vogliamo ricordare anche
tutte le vittime dei naufragi nel Mediterraneo
tutte le vittime dei lager libici
tutte le vittime della violenza razzista
dei governi europei e tra essi
del piu' criminale, il governo italiano.
Fra sette giorni poi ricorderemo
nel Giorno della Memoria
le vittime tutte dei campi di sterminio
le vittime tutte della furia nazista
e ricordando tutte le vittime
sentiremo ancora e ancora la loro voce
che ci chiede aiuto, che ci chiede
di insorgere affinche' cessi questo orrore.
Un lungo discorso avevo pensato
di fare qui oggi, un lungo discorso
con dentro le parole luce e pianto
e pietra e sorgente e cenere e cuore
e chicchi di grano e stridore di denti
e vento e pane e occhi che si schiudono.
Invece diro' soltanto questo:
che occorre insorgere per far cessare
la strage nazista nel Mediterraneo
che occorre insorgere per far cessare
l'orrore del ritorno del nazismo in Libia
che occorre insorgere per far cessare
la violenza razzista dei governi europei.
Non narrero' la vita, il pensiero e l'azione
di Badshah Khan e di Amilcar Cabral,
bastera' dire che ricordarne il nome
gia' basta a chiamare alla lotta nonviolenta
le oppresse e gli oppressi del mondo intero
per il bene comune dell'umanita'.
Diro' soltanto quello che ogni giorno
da mesi e mesi vado ripetendo:
che il governo italiano da mesi e mesi commette il delitto
di omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi
in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Che il governo italiano da mesi e mesi agisce
per impedire che le persone in Libia schiavizzate e torturate
possano trovare salvezza giungendo in Europa.
Che il governo italiano da mesi e mesi aggredisce e sabota
i soccorritori volontari che nel Mediterraneo vite umane salvano.
Che il governo italiano da mesi e mesi conduce
una criminale campagna di istigazione all'odio razzista.
Che il governo italiano con il cosiddetto "decreto sicurezza"
impone in Italia un regime di apartheid
impone mostruose violazioni dei diritti umani
viola la Costituzione della Repubblica.
Che il governo italiano abolendo la protezione umanitaria
priva di ogni sostegno migliaia e migliaia di persone
gettandole nella miseria, nella disperazione, nella fauci
dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata.
Che il governo italiano fa proseguire il crimine e l'infamia
dei campi di concentramento in Italia addirittura aumentandoli
e prolungando i tempi di arbitraria detenzione.
Che il governo italiano intende effettuare
massicce deportazioni
esponendo le vittime al pericolo
di tremendi soprusi e finanche di morte.
Che il governo italiano sta criminalmente cercando
di demolire di fatto il diritto d'asilo sancito dalla Costituzione.
Che il governo italiano da mesi e mesi si sta adoperando
per annientare efficaci ed ammirevoli esperienze di solidarieta',
di soccorso, di accoglienza, di assistenza.
Che il governo italiano da mesi e mesi invece di contrastare gli schiavisti
opprime ancor piu' le loro vittime innocenti.
Che il governo italiano continua a negare
il diritto di voto a milioni di persone
che in Italia vivono, lavorano, pagano le tasse
e sono esempio di rettitudine, di generosita', di virtu' civiche.
Che il governo italiano continuando a negare
l'ingresso nel nostro paese a chi e' in fuga
da guerre e fame, da schiavitu' e disastri,
impedisce a chi ne ha assoluto bisogno e assoluto diritto
di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro
e cosi' favoreggia di fatto le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Questo anche oggi occorre che sia detto.
E anche questo diro' quest'oggi ancora
anche questo da mesi e mesi ripetendo:
che contrastare il razzismo e' assolutamente decisivo
per difendere la democrazia, lo stato di diritto, la civilta',
la dignita' umana, la sopravvivenza stessa dell'umanita'.
Che occorre promuovere una campagna nonviolenta
di resistenza civile al razzismo
per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Che occorre insorgere affinche' sian revocate
tutte le scellerate e infami misure razziste
imposte dall'attuale e dai precedenti governi.
Che occorre insorgere affinche' il governo razzista e golpista
rassegni le dimissioni.
Che occorre insorgere affinche' i ministri razzisti
responsabili di gravissimi reati
ne rispondano nelle aule di giustizia.
Che occorre insorgere affinche' riconosciuti siano tutti i diritti umani,
e tra essi innanzitutto il diritto di voto,
a tutte le persone che vivono nel nostro paese:
"una persona, un voto" e' il fondamento
della democrazia, della civile convivenza.
Che occorre insorgere affinche' riconosciuto finalmente sia
a tutte le persone il diritto
di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro,
e affinche' sia concretamente garantito
il diritto d'asilo come stabilito dalla Costituzione.
Che occorre insorgere affinche' sia finalmente contrastata
l'economia schiavista ed ogni altro atto di persecuzione
e di sopraffazione.
Facciamo cessare la strage nel Mediterraneo
liberiamo tutti i prigonieri dei lager libici
annientiamo le mafie schiaviste dei trafficanti:
e' possibile, e' facile, e' semplice farlo
riconoscendo finalmente a tutti gli esseri umani
il diritto di giungere in salvo in Italia e in Europa
in modo legale e sicuro.
Diro' soltanto infine di ricordarci tutti
che siamo tutti esseri umani.
Che ogni essere umano ha diritto alla vita,
alla dignita', alla solidarieta'.
Che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente
casa comune dell'umanita' intera.
Che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo appresi alla scuola di Abdul Ghaffar Khan
questo appresi alla scuola di Amilcar Cabral:
che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo ci dicono i volti sommersi dalle acque
degli esseri umani innocenti che non potremo piu' salvare:
che salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
9. UN ALLIEVO DI AVERROE'
Alla scuola del vecchio mio maestro
questo appresi e mai piu' dimenticai
Che solo il bene e' bene e solo al bene
tu devi acconsentire
Che al governo razzista e golpista
che al governo che non soccorre i naufraghi
e li lascia morire nel mare
che al governo che perseguita innocenti
e favoreggia gli schiavisti e i lager
tu devi opporti
Che ogni essere umano ha diritto alla vita
che salvare le vite e' il primo dovere
che alla violenza occorre opporre sempre
la nonviolenza
Che occorre insorgere contro il razzismo
che occorre insorgere contro il nazismo
che occorre insorgere per il bene comune
per i diritti di tutti gli esseri umani
per la legalita' che salva le vite
per l'umanita' che nessuno abbandona alla morte
Che solo il bene e' bene e solo al bene
tu devi acconsentire
Alla scuola del vecchio mio maestro
questo appresi e mai piu' dimenticai
10. RILEGGO LE PAROLE CHE PRIMO LEVI SCRISSE
Rileggo le parole che Primo Levi scrisse
nelle ultime pagine dell'ultimo libro
con cui ci chiamava ci preparava ai futuri doveri:
"e' avvenuto, quindi puo' accadere di nuovo".
E di nuovo e' accaduto qui in Italia
che nuovi istrioni la cui figura muove al riso
prendessero il potere a farne uso
per far morire naufraghi nel mare
per respingere nei lager chi ne fugge
per privare inermi innocenti di ogni diritto
ed imporre di nuovo segregazione
persecuzione riduzione in schiavitu'
campi deportazioni mostruose
violazioni dei diritti umani.
"E' avvenuto, quindi puo' accadere di nuovo"
e di nuovo sta accadendo nel silenzio
complice di un paese che con poche eccezioni
non muove un dito non lancia un grido
non interpone un braccio non alza una barricata
per salvare le vite delle vittime innocenti
per salvare le altrui vite e le anime nostre.
Insorgere occorre contro il governo della disumanita'
insorgere occorre contro il regime dell'apartheid
insorgere occorre contro il razzismo
insorgere occorre per salvare le vite.
Insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
insorgere
fedeli alla legalita' repubblicana
fedeli alla costituzione democratica
fedeli allo stato di diritto
fedeli all'umanita' che e' una
insorgere
nel ricordo delle vittime dei lager
nel ricordo dei nostri maestri di umanita'
insorgere.
E' oggi e' qui che ci dobbiamo opporre
e' oggi e' qui che resistere dobbiamo
e' oggi e' qui che difendere devi
l'umanita' di tutti e di ognuno.
Insorgere occorre qui e adesso
per restare per tornare umani.
Ogni essere umano ha diritto alla vita
ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere.
11. LA FORMULA
Un'agonia senza speranza, una pena senza scampo, "finche' morte non sopraggiunga".
Questa e' la formula dell'ergastolo.
Come dell'impiccagione, come della crocifissione.
Abolire l'ergastolo. Adesso.
12. UN DISCORSO UNA MATTINA DI GENNAIO NEI PRESSI DI UNA LAPIDE E DI TRE PIETRE D'INCIAMPO
I. In quella casa viveva una famiglia
In quella casa viveva una famiglia
che fu venduta ai nazisti e fu
deportata ad Auschwitz e non fece ritorno.
Per tanto tempo questa citta'
ne ha perso o nascosto la memoria
ma ora una lapide e dopo la lapide
tre pietre d'inciampo ricordano i nomi
di quelle vittime innocenti e tu ricordale
e con loro tutte le vittime ricorda.
II. Ormai vecchio
Ormai anch'io vecchio
ho conosciuto nella mia vita
alcuni superstiti dei lager
ne ho ascoltato e meditato le parole
ne ho scrutato e ne ho colto nei volti
e nella voce
il dolore infinito e l'infinita dignita'
grandi come il mare che sempre respira
grandi come il cielo tutto tremante di stelle.
Mi sono chiesto molte volte
se giunto alla prova avrei saputo anch'io resistere
se avrei saputo anch'io restare umano
dinanzi a quell'immensa mole di male
a quella macchina spietata di tortura
a quei luoghi creati per vendemmiare sangue
come loro riuscirono a resistere
come loro riuscirono a restare umani
a difendere l'umanita' di tutti
a difendere l'umanita' che e' una.
III. Tutte le vittime
Tutte le vittime sono la stessa vittima
hanno tutte lo stesso volto il tuo
hanno tutte lo stesso sguardo il tuo
hanno tutte la stessa paura gli stessi sogni i tuoi
hanno tutte la stessa disperata speranza la tua
la stessa fame lo stesso sonno lo stesso freddo
le stesse piaghe lo stesso pianto lo stesso canto muto
la stessa gioia infinita di essere vivi
lo stesso bruciante terrore di non essere piu'
lo stesso stupore dinanzi al carnefice
lo stesso svuotarsi come un sacco sventrato e trascinato
che lascia una traccia di chicchi di grano nel fango
lo stesso spegnersi di candela consumata
in un resto di gocce indurite
che prima era la luce che teneva testa
all'infinita notte all'infinito vuoto.
Tutte le vittime sono l'umanita'
e tu sei l'umanita'
chi uccide una persona tutte ci uccide
chi salva una vita tutte le salva
chi vede l'altro e' se stesso che vede.
Sappiamo che siamo una sola umanita'
nessuno sia abbandonato al dolore e alla morte
nessuno sia gettato nella botola
nessuno sia fatto precipitare nel baratro
nessuno sia lasciato tra le onde o tra le fiamme
nessuno sia vestito di filo spinato
nessuno debba conoscere il colpo che spezza le ossa
siamo una sola umanita' lo sappiamo
nessuno sia trasformato in sasso o in vento
nessuno sia trafitto dai chiodi o dalle zanne
nessuno finisca sotto le ruspe sotto le fruste
perche' siamo una sola umanita'
e ogni vittima ha il volto di Abele.
IV. Il primo dovere
Tu poniti all'ascolto delle vittime
alla sequela delle vittime tu poniti
tu poniti all'ascolto dei resistenti
alla sequela dei resistenti tu poniti
tutte le vittime sono resistenti
in quanto vittime esse sono
l'umanita' intera l'umanita' integra
in loro straziata lacerata fatta a brani
in loro e solo in loro resta integra
l'umanita'.
Chi non si riconosce nelle vittime
ha gia' cessato di sentirsi umano
chi non si batte per salvare le vittime
gia' non capisce piu' i propri pensieri
il cuore gli devasta gia' il deserto
e un avvoltoio gli divora l'anima.
Umani siamo e lo siamo soltanto
quando tra le vittime ci riconosciamo
quando lottiamo per salvare le vittime
perche' solo salvando le vittime
si salva l'umanita'.
Non essere uccisi e' il primo diritto
salvare le vite e' il primo dovere.
V. All'ascolto della voce dei sommersi
Se ti poni
all'ascolto della voce dei sommersi
quella voce ti dice cose vere
quella voce ti chiama al tuo dovere.
Oggi qui in questa via di tramontana
in questa citta' di tufo e peperino
dinanzi a questa casa a queste pietre d'inciampo
a questa distesa di fantasmi tutti occhi
tu ascolti la voce dei morti
la voce degli assassinati ad Auschwitz
la voce di tutte le vittime
le vittime di tutte le guerre
le vittime di tutti i regimi assassini
la voce esile come un filo d'erba
e tonante come una tempesta
il coro delle vittime ti chiama
al tuo primo dovere
salvare le vite.
Ti dice quella voce tu non puoi
ormai salvare le vite nostre estinte
ma puoi serbare la nostra memoria
e questa nostra voce puoi sentire
e quindi sentila la nostra voce
che questo ti comanda
di salvare
chi oggi e' vivo ed e' perseguitato
chi oggi ancora puo' essere salvato
dalla violenza assassina nazista
che nuovamente infuria qui e adesso.
Se la memoria ha un significato
e un valore
se veramente tu vuoi ricordarci
e nel ricordo farci ancora vivere
questo la nostra voce ti comanda
di salvare chi qui e adesso
sta subendo la nostra stessa sorte
questo la nostra voce ti comanda
di opporti al nazismo qui e adesso
questo la nostra voce ti comanda
di soccorrere accogliere assistere
ogni persona in pericolo
ogni persona perseguitata
ogni persona abbandonata
ogni persona negli artigli e nelle fauci
dei poteri malvagi e disumani
che oggi qui sono ancora il nazismo.
VI. La memoria e l'appello
Questo e' quello che sento nel mio animo
e questo e' quello che significa per me
ricordare le vittime dei lager
per me significa continuare oggi
la lotta contro i lager e le stragi
la lotta contro segregazioni e persecuzioni
la lotta contro deportazioni e uccisioni
la lotta contro schiavitu' e razzismo
continuare oggi continuare qui
la lotta contro il nazismo.
Chi crede che fare memoria delle vittime sia
visitare un museo una volta all'anno
o una casa abbandonata o un cimitero
strofinando via le ragnatele
o celebrando in fretta solenni cerimonie
per finir prima dell'ora di pranzo
non fa memoria delle vittime le oltraggia
non ne ascolta la voce addolorata
le calpesta ancora una volta
ne fa merce per la propria vanita'
per la propria tracotanza onnivora
di complice del nazismo di oggi
e di ieri e di sempre.
Sola memoria delle vittime dei lager
e' quella che ne ascolta l'appello infinito
alla lotta contro il fascismo
alla lotta per salvare le vite
per salvare tutte le vite
alla lotta qui e adesso.
VII. Insorgere occorre
Ecco questo discorso volge al termine
abbiamo tutti freddo siamo stanchi
tutti dobbiamo andare al nostro lavoro
cosi' questo discorso volge al termine
ma la sua fine e' questa e solo questa
che occorre insorgere contro il fascismo
per salvare tutte le vite.
E dico allora cio' che occorre dire
e dirlo sempre e dopo detto farlo
insorgere contro il governo razzista
insorgere contro i suoi crimini infami
insorgere contro il fascismo che torna
insorgere per salvare tutte le vite.
Io dico che il governo italiano
commette il delitto di omissione di soccorso
e fa morire naufraghi innocenti
negando loro un porto sicuro.
Io dico che il governo italiano
commette il delitto d'istigazione all'odio razziale
e commette e promuove la violenza razzista
perseguitando e facendo morire persone innocenti.
Io dico che il governo italiano
perseguita persone innocenti
fa morire persone innocenti
e per realizzare questi crimini
viola la Costituzione della Repubblica Italiana
tradisce le leggi e il popolo italiano
viola il diritto internazionale
tradisce e opprime l'umanita'.
Io dico che il governo italiano
negando ingresso legale e sicuro
a chi ha pieno diritto di venire in Italia
non solo viola la Costituzione
ma e' complice delle mafie schiaviste
dei trafficanti di esseri umani.
Io dico che il governo italiano
che agisce per impedire che le vittime
dei lager libici possano salvarsi
fuggendo dai lager e venendo in Italia
non solo viola le leggi e la morale
ma e' complice e patrono dei lager libici.
Io dico che il governo italiano
e' criminale razzista e golpista.
Io dico che il governo italiano
viola i diritti umani
commette crimini contro l'umanita'.
E dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa della vita della dignita' e dei diritti
di tutti gli esseri umani.
E dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa della legalita' che salva le vite.
E dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa della Costituzione repubblicana
democratica e antifascista.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
per opporci qui e adesso al nazismo.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' l'Italia sia ancora
una repubblica democratica
uno stato di diritto
un paese civile
che salva le vite
che soccorre accoglie assiste chi ha bisogno di aiuto
il paese civile per cui diedero la vita
i martiri della Resistenza.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' sia riconosciuto ad ogni persona il diritto
di giungere qui in modo legale e sicuro
per salvare la propria vita per vivere una vita degna.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' sia riconosciuta in Italia ad ogni persona
la pienezza dei diritti umani
e in primo luogo il diritto di voto.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' siano immediatamente revocate
tutte le scellerate misure razziste
imposte dal governo razzista e golpista.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
per far dimettere il governo razzista e golpista.
Dico quindi che e' necessario insorgere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
affinche' i ministri razzisti responsabili
di crimini gravissimi e infami contro l'umanita'
siano processati e condannati secondo la legge.
Siamo una sola umanita'
salvare le vite e' il primo dovere
questo e' cio' che sento nel lago del cuore
questo e' il solo modo che conosco
per ricordare e onorare
le vittime del nazismo
del secolo scorso e di oggi.
Ogni vittima ha il volto di Abele
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
opponiti tu al nazismo che torna
salvare le vite e' il primo dovere.
13. UN'ATTESA DISPERATA DELLA MORTE
Questo significa l'ergastolo:
che fino alla morte sarai sempre prigioniero
che tutti i tuoi giorni saranno solamente
un'attesa disperata della morte.
Ma una persona di questo consiste:
dei suoi inalienabili diritti
del suo incessante aprirsi e divenire
della costitutiva liberta'
dell'infinita possibilita' di bene
ad ogni essere umano inerenti
e chi per sempre a una persona toglie
tutti quei beni che ne fanno una persona
quella presenza umana l'ha gia' uccisa.
Una vita che non sia altro che attesa della morte
non e' una vita degna di esseri umani
e' soltanto un'infinita sofferenza
privata di ogni bene e che soltanto muore.
L'ergastolo e' l'imperio degli orchi e dei vampiri.
L'ergastolo e' la morte col contagocce data
per la sadica gioia di chi la morte adora.
L'ergastolo e' un crimine contro l'umanita'.
Abolire l'ergastolo. Adesso.
14. NOI CHE VOGLIAMO ESSERE E RESTARE UMANI
Noi che vogliamo essere e restare umani
noi che ci opponiamo a tutte le uccisioni
noi dichiariamo che l'ergastolo e' un delitto
e quindi che deve essere abolito.
Essendo proprio dell'umanita'
di ogni persona umana
capire cambiare migliorare
pentirsi del male fatto
riparare per quanto possibile ad esso
ritrovare se stessa nel volto altrui
scegliere il bene
l'ergastolo che tutto questo impedisce
nega l'umanita' dell'umanita'.
Come e' un delitto la pena di morte
che una persona uccide d'un sol colpo
l'ergastolo che inesorabilmente
lentamente uccide una persona
soffocandola senza via di scampo
annientandola senza speranza alcuna
e' ugualmente un uccidere e' ugualmente
un delitto.
Un delitto inammissibile come tutte le uccisioni
un delitto inammissibile come tutte le stragi
un delitto inammissibile come tutte le guerre
un delitto contro l'intera umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere.
Abolire l'ergastolo. Adesso.
15. "FA PARTE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO"
Dunque il sequestro di persona
fa parte del programma di governo.
Dunque l'omissione di soccorso
fa parte del programma di governo.
Dunque il lasciar morire i naufraghi
fa parte del programma di governo.
Dunque la violenza sui bambini
fa parte del programma di governo.
Dunque la persecuzione razzista
fa parte del programma di governo.
Dunque l'istigazione all'odio razzista
fa parte del programma di governo.
Dunque l'incitamento al pogrom
fa parte del programma di governo.
Dunque perseguitare e schiavizzare innocenti
fa parte del programma di governo.
Dunque favoreggiare i lager libici
fa parte del programma di governo.
Dunque la segregazione e la deportazione
fa parte del programma di governo.
Dunque commettere delitti
fa parte del programma di governo.
Dunque violare la Costituzione
fa parte del programma di governo.
Siamo a Berlino nei ruggenti anni Trenta?
Siamo a Nusmundia in questi nostri giorni?
16. ANCORA UN APPELLO ALL'INSURREZIONE NONVIOLENTA PER LA LEGALITA' CHE SALVA LE VITE
Non lasciare che l'innocente sia perseguitato
non lasciare che prevalgano i carnefici
non lasciare che il nazismo trionfi
Non permettere che esseri umani siano uccisi
non permettere che la disumanita' governi
non permettere che la violenza schiacci l'umanita'
Difendili tu gli esseri umani in pericolo
difendila tu la legalita' che salva le vite
difendila tu l'umanita' calpestata
Opponiti tu al razzismo assassino
opponiti tu al regime dell'apartheid
opponiti tu alla barbarie onnicida
Ogni vittima ha il volto di Abele
ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere
17. IL PRINCIPE GERARDO SOTTO IL TRENO
I.
Si chiamava Jerry Prince
di venticinque anni nigeriano
laureato in chimica
giunto in Italia su un barcone
impegnato nel volontariato
persona generosa stimata ed amata
da quanti lo hanno conosciuto.
Vittima del cosiddetto "decreto sicurezza"
privato della protezione umanitaria
si e' tolto la vita il 28 gennaio
gettandosi sotto un treno a Tortona.
Grida ancora il suo sangue innocente.
II.
Il governo razzista e golpista
anche questo omicidio ha commesso.
Con fiato di fiamma
con ali di drago
spargendo la peste
il governo razzista e golpista.
Tenebre eruttando
al passo dell'oca
urlando alala'
il governo razzista e golpista.
Che fa strage nel Mediterraneo
che patrocina i lager in Libia
che perseguita qui gli innocenti
il governo razzista e golpista.
Anche questo omicidio ha commesso
Il governo razzista e golpista.
III.
Insorga il popolo italiano
in difesa delle vite innocenti.
Insorga il popolo italiano
in difesa dello stato di diritto.
Insorga il popolo italiano
per la legalita' che salva le vite.
Insorga il popolo italiano
per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Insorga il popolo italiano
per la salvezza di tutti i naufraghi.
Insorga il popolo italiano
per la salvezza di tutti i perseguitati.
Insorga il popolo italiano
contro il nazismo che torna.
Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere.
18. NEL RICORDO DI TUTTE LE VITTIME
Nel ricordo di tutte le vittime
agisci ora
per salvare le vite in pericolo.
Nel ricordo di tutte le vittime
afferma ora
che siamo una sola umanita'.
Nel ricordo di tutte le vittime
opponiti ora
ai crimini contro l'umanita' che il governo italiano commette.
Solo chi si colloca dalla parte di tutte le vittime
e' antifascista
e' persona amica della nonviolenza.
Siamo il partito degli assassinati
siamo l'umanita' che si oppone alla barbarie
salvare le vite e' il primo dovere.
19. TUTTE LE VITTIME
Tutte le vittime
la stessa vittima.
Salvare le vite
il primo dovere.
20. GIOISCE IL MINISTRO PLENIPOTENZIARIO
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che una nave della guardia costiera del Paese della sabbia
- gia' teatro delle nostre coloniali stragi
e di nuovi orrori ancora e ancora arena -
abbia catturato un gruppo di naufraghi
in fuga dall'orrore su un gommone nel Mare tra le terre
e li abbia riportati indietro
verso i lager cui erano scampati
verso i lager dove gia' subirono ogni violenza
non soccorsi ma catturati
e riportati indietro nell'inferno.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che i naufraghi non vuole soccorsi e tratti in salvo
dove possano vivere liberi e in pace
ma vuole invece siano catturati di nuovo dagli aguzzini
e di nuovo precipitati
nei lager da cui erano in fuga.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che s'ingegna e si adopera con diuturna fatica
affinche' nessuno sbarchi ove sia salvo
affinche' tutti i naufraghi muoiano in mare
o siano riafferrati dagli artigli degli schiavisti
e dei torturatori alla merce' ritornino.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
mentre gridano di orrore le pietre
si squarciano i cieli
il mondo intero stupefatto agghiaccia.
Nelle tombe dei partigiani
stridono i frantumi delle ossa
e nero nei cieli neri fischia ancora il vento
carico ancora della cenere dei forni.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che esseri umani innocenti siano ancora tratti a forza
nei lager.
21. MODESTI CONSIGLI STRATEGICO-STRUTTURALI ALL'ESECUTIVO DEL POPOLO DEL SANGUE E DEL SUOLO
Leggo sulle agenzie di stampa
che secondo un illustre senatore
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
i fatti della nave Diciotti
(sarebbe a dire in lingua corrente
la commissione del reato
di sequesto di persona aggravato
da parte del governo razzista e golpista)
erano "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Mi sara' grato il senatore illustre
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
e sua eccellenza il ministro sequestrante
di alcuni modestissimi suggerimenti
che mi permetto offrire a lorsignori
in loro omaggio e per il bene della patria.
Si potrebbero affondare i barconi dei naufraghi
con relativo contenuto in mezzo al mare
come "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Si potrebbe anche farli scannare
direttamente sulle spiagge libiche
offrendo un obolo ai loro detentori
(a fini di contabil trasparenza
prima del pagamento si potrebbe esigere
l'esibizione ovvero la consegna
dei soli occhi alle vittime cavati)
come "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Si potrebbe finanche sbarcarli svelti svelti in ceppi
e subito ficcarli in un container
con sopra un buco per lo Zyklon B
come "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Cosa non si riesce a escogitare
con un pizzico d'ingegno e di talento
che mai manco' al suddito ariano
di questo antico e nobile reame di Nusmundia.
22. L'INCENDIO
Tra le baracche del ghetto di San Ferdinando
in questo antico e nobile reame di Nusmundia
ancora una condanna al rogo e' stata eseguita
ancora una persona e' stata messa a morte
per la colpa di essere mano d'opera sfruttata
per la colpa di essere bracciante
per la colpa di essere migrante
per la colpa di essere nero
per la colpa di essere vivo.
L'incendio di San Ferdinando
e' lo stesso del Mediterraneo in fiamme
e le fiamme sono le stesse
del forno di Birkenau.
Solenne il ministro plenipotenziario
si reca sul posto in cerchio volando
col fascio littorio i microfoni le telecamere
le tasche piene di caramelle e scorpioni
armato di verghe di staffile di scudiscio
per fustigare fino a sminuzzarlo
il cadavere carbonizzato
per nutrire di filo spinato
gli altri schiavi impietriti e piangenti
gli altri schiavi senza unghie e senza denti
che sappiano gli schiavi che essere schiavi
e' il loro destino solfeggia il ministro
la mano sul ventre le zanne scintillanti
poi mangia un hamburger di carne umana
si fa un selfie brandendo una tibia
incrociata ad un telefonino
e proclama la difesa della razza
e il fardello dell'uomo bianco.
Dall'alto delle mura della citta' di Dite
si giubila e si esulta si levano cori
e canti di vittoria e il grido alala'.
Strani frutti sotto il treno di Tortona
tra le volute di fumo di San Ferdinando
nei lager della quarta sponda
tra le onde del mare colore del vino
e con tre gole latra trismegisto
il ministro plenipotenziario Kurz
ed ogni latrato pompa in su i sondaggi
mentre sfilano al passo dell'oca
i membri del gabinetto del popolo dei vampiri
qui in questo antico e nobile reame di Nusmundia
nell'anno del ritorno delle leggi del Trentotto
nell'anno del ritorno del regno millenario.
23. E SULLE PICCHE RECANO
I. Funziona
Funziona sempre il razzismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.
Il governo fa disastri?
E' colpa degli immigrati.
I padroni rubano e scappano?
E' colpa degli immigrati.
La squadra non vince una partita?
E' colpa degli immigrati.
Tuo figlio si fa bocciare a scuola anche quest'anno?
E' colpa degli immigrati.
Non riesci a smettere di bucarti?
E' colpa degli immigrati.
La televisione fa le righe?
E' colpa degli immigrati.
Piove proprio sul tappeto del salotto?
E' colpa degli immigrati.
L'incendio, l'alluvione, il terremoto?
E' colpa degli immigrati.
Funziona sempre il razzismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.
II. Un uomo in mare
"Un uomo in mare" grida il gabbiere.
"E chi se ne frega" risponde il ministro.
"Soccorrere i naufraghi" e' la regola prima
del diritto del mare.
"Ci potevano pensare prima" risponde il ministro
"se lo meritano di affogare".
"Chi salva una vita salva il mondo intero"
e' scritto nel Talmud babilonese.
"Sentito avete? Eccola la prova"
gorgheggia prorompe trionfa il ministro
"del complotto degli anziani di Sionne
deicidi perfidi scafisti e clandestini".
III. Alcune perle di saggezza del ministro plenipotenziario
Le persecuzioni hanno sempre fatto bene alla salute.
Epurandosi il paese si rafforza.
La guerra e' la sola carta igienica del mondo.
Il popolo mi chiede di difendere la razza.
Chi non pesta l'africano e' un ebreo e un comunista.
Prima i padani prima gli italiani prima gli ariani.
Il governo fa il governo i giudici facessero i giudici e non scocciassero.
Non ci sono vittime di serie A e di serie B, a noi ci piace massacrarle tutte.
IV. E tu che guardi
E tu che guardi non vedi niente?
E tu che vedi non dici una parola?
E tu che assisti non muovi neanche un dito?
Marciano al passo dell'oca pomposi i gerarchi
e sulle picche recano le teste decollate.
Muoiono gli affogati a un passo dalla riva
muoiono fucilati o dal rogo divorati
gli schiavi affamati nella campagna viva.
Muoiono i migranti perseguitati
dal governo amico dei campi
dal governo amico della pulizia
dal governo amico della soluzione
finale.
E tu che guardi non vedi niente?
E tu che vedi non dici una parola?
E tu che assisti non muovi neanche un dito?
24. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Grazia Honegger Fresco, Musica per comunicare. Suoni e ritmo come linguaggio, Rcs, Milano 2019, pp. 128, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Bruno Migliorini, Storia della lingua italiana, Rcs Sansoni, Firenze 1987, Bompiani, Milano 1994, pp. XXXVIII + 762.
- Zarko Muljacic, Introduzione allo studio della lingua italiana, Einaudi, Torino 1971, pp. 396.
*
Riedizioni
- Elena Aga Rossi, Una nazione allo sbando. 8 settembre 1943, Il Mulino, Bologna 1993, 2003, Rcs, Milano 2019, pp. 320, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
25. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
26. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3597 del 24 dicembre 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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