[Nonviolenza] Archivi. 343



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 343 del 31 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di agosto 2019 (parte terza)
2. Ricordando due maestre: Luce Fabbri e Fernanda Pivano
3. Uri Avnery
4. Cada il governo razzista, l'Italia torni alla democrazia
5. Il governo razzista e' caduto
6. E adesso, pover'uomo? Due possibili scenari dopo la caduta del governo razzista
7. Quasi un minimo programma di governo (un discorso questa mattina in piazza, riassunto in poche parole)
8. Per una politica dell'umanita'
9. Tullio Seppilli
10. Amazzonia
11. Nel ricordo di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
12. No al razzismo, no al fascismo

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI AGOSTO 2019 (PARTE TERZA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di agosto 2019.

2. RICORDANDO DUE MAESTRE: LUCE FABBRI E FERNANDA PIVANO

Luce Fabbri
Ricorre il 19 agosto il XIX anniversario della scomparsa a Montevideo di Luce Fabbri (Roma, 25 luglio 1908 - Montevideo, 19 agosto 2000), la pensatrice e militante libertaria che e' una delle figure piu' vive della nonviolenza in cammino.
Luce Fabbri, pensatrice e militante anarchica, educatrice profonda e generosa, e' stata e resta un punto di riferimento per tutte le persone amiche della dignita' umana e della nonviolenza. Nata il 25 luglio 1908, figlia di Luigi Fabbri (il grande militante e teorico libertario collaboratore di Errico Malatesta), dal 1929 in esilio dapprima a Parigi, poi a Bruxelles e via Anversa in America Latina, a Montevideo in Uruguay, ove da allora risiedera' (ma ancora sovente molto viaggiando); la morte la coglie il 19 agosto 2000, operosa fino alla fine, sempre attiva, generosa, mite, accogliente; sempre lucida, sempre limpida, per sempre Luce. Dalla Wikipedia, edizione italiana, riprendiamo la parte biografica della voce a lei dedicata: "Luce Fabbri nasce a Roma il 25 luglio 1908, figlia di Bianca Sbriccoli e di Luigi Fabbri, insegnante e celebre teorico anarchico - libertario, nonche' collaboratore di Errico Malatesta. Dall'eta' di due anni e per i successivi quattro vive con i nonni, durante il periodo in cui il padre e' esule in Svizzera in seguito alla Settimana Rossa. Nel 1926, a causa del consolidarsi del regime fascista, il padre lascia clandestinamente l'Italia per Parigi dove sara' raggiunto dalla moglie nel 1927. Nello stesso anno il fratello minore Vero si trasferisce a Roma per lavoro. Per i successivi due anni Luce rimane dunque sola a Bologna, ospite in ambienti socialisti. In quel periodo e' accolta in casa di Enrico Bassi, socialista turatiano e amico dei fratelli Ugo Guido e Rodolfo Mondolfo; e a Bassi medesimo Rodolfo Mondolfo affidera' poi le proprie carte quando, nel 1939, sara' costretto ad espatriare in Argentina per la legge razziale che gli impedira' di occupare cariche pubbliche poiche' ebreo. Nel 1928 Luce si laurea in Lettere presso l'Universita' di Bologna con il massimo dei voti, discutendo una tesi su Reclus e la Comune di Parigi. Tra i professori della commissione era presente anche lo stesso Rodolfo Mondolfo, "che e' stato quasi un secondo padre per me in quei due anni che ero rimasta sola", che incontrera' nuovamente anni dopo, anch'esso esule antifascista in Sud America. Dopo un breve soggiorno di venti giorni a Roma a meta' novembre del 1928 parte avventurosamente per la Francia, per raggiungere i genitori a Parigi; lo fa aiutata dal ferroviere Giuseppe Peretti, di Bellinzona, che le fa passare la frontiera Svizzera registrandola sul passaporto come sua moglie. Dalla Francia si sposta presto in Belgio, a causa di un decreto di espulsione contro il padre emesso dal governo francese; e dopo breve tempo, nel 1930, emigra con i genitori a Montevideo in Uruguay, dove per un mese sono ospiti in casa del fiorentino Moscallegra, pseudonimo di Aratari. A Montevideo Luce fa i primi passi in quella che sara' la sua professione, inizia infatti a dare lezioni private di italiano, latino e greco. In seguito vincera' un concorso per l'insegnamento della storia nelle scuole secondarie, poi sara' lettrice di italiano presso la Facolta' di Lettere appena istituita e in seguito, nel '49, otterra' la docenza di Letteratura italiana, "per me l'insegnamento era parte del mio lavoro militante, l'ho sempre considerato come un momento del mio lavoro di anarchica". Qui con la sua collaborazione il padre Luigi si dedica alla rivista "Studi Sociali", curando inoltre la pagina in lingua italiana della rivista "La Protesta" e pubblicando anche, fino al settembre del 1930, alcuni articoli su altre riviste tra cui "La Pluma". Il colpo di Stato militare di Uriburu del 1930 in Argentina ha come conseguenza un esodo di rifugiati politici argentini in Uruguay. In questo primo periodo a Montevideo Luce, poco piu' che ventenne, frequenta le organizzazioni sindacali, collabora con il Comitato contro la dittatura in America, con un Gruppo anarchico femminile per il sostegno dei detenuti politici e con un Gruppo studentesco giovanile libertario. Con questo partecipa ad un congresso antimilitarista, indetto dai comunisti, contro la Guerra del Chaco. In questo congresso stringe amicizia con Simon Radowitzky da poco sbarcato a Montevideo dopo esser stato espulso dal suolo argentino. L'intensa attivita' d'insegnamento non le impedisce di dedicarsi alla militanza e alla cura di "Studi Sociali" che pubblichera' fino al 1946. Verso la seconda meta' degli anni Sessanta, mentre in Uruguay si delinea un periodo di forte tensione interna, caratterizzata dalla lotta armata dei Tupamaros e dalla conseguente dura reazione della classe dirigente che avrebbe portato alla dittatura militare protrattasi dal 1974 al 1986, Luce dedica le proprie attivita' alla militanza nel movimento locale, pur non trascurando contatti con gli ambienti italiani e internazionali. In particolare s'impegna in un movimento pedagogico per la riforma autonomistica della scuola secondaria; Luce vive questa sua attivita' come parte integrante e del suo concreto impegno politico in senso libertario, un impegno che la vede critica nei confronti della scelta della lotta armata: "Conoscevo degli studenti che si erano arruolati nei Tupamaros, volevo loro bene e sapevo che erano la parte migliore della gioventu' uruguayana e che si sarebbe bruciata in quell'esperienza. Secondo me si sbagliavano, pero' e' andata cosi'". Una posizione la sua che riflette il clima di quel periodo, agitato dalle diverse posizioni prese nell'ambito del movimento nei confronti dei Tupamaros e della rivoluzione cubana. Fino al giorno della morte, avvenuta il 19 agosto del 2000, vive a Montevideo in via J.-J. Rousseau 3659, nella casa costruita dal suo compagno friulano, Ermacora Cressatti, muratore anarchico anch'egli esule dal fascismo".
Opere di Luce Fabbri: per un primo avvio segnaliamo l'ampia e preziosa intervista  a cura di Cristina Valenti: Luce Fabbri, vivendo la mia vita, apparsa su "A. rivista anarchica" dell'estate 1998 (disponibile anche nella rete telematica nel sito: www.arivista.org). Tra le sue opere in volume ed in opuscolo segnaliamo: a) scritti politici: Camisas negras, Ediciones Nervio, Buenos Aires 1935; (con lo pseudonimo Luz D. Alba), 19 de julio. Antologia de la revolucion espanola, Coleccion Esfuerzo, Montevideo 1937; (con Diego Abad de Santillan), Gli anarchici e la rivoluzione spagnola, Carlo Frigerio Editore, Lugano 1938; La liberta' nelle crisi rivoluzionarie, Edizioni Studi Sociali, Montevideo 1947; El totalitarismo entre las dos guerras, Ediciones Union Socialista Libertaria, Buenos Aires 1948; L'anticomunismo, l'antimperialismo e la pace, Edizioni di Studi Sociali, Montevideo 1949; La strada, Edizioni Studi Sociali, Montevideo 1952; Sotto la minaccia totalitaria, Edizioni RL, Napoli 1955; Problemi d'oggi, Edizioni RL, Napoli 1958; La libertad entre la historia y la utopia, Ediciones Union Socialista Libertaria, Rosario 1962; El anarquismo: mas alla' de la democracia, Editorial Reconstruir, Buenos Aires 1983; Luigi Fabbri. Storia d'un uomo libero, BFS, Pisa 1996; Una strada concreta verso l'utopia, Samizdat, Pescara 1998; La libertad entre la historia y la utopia. Tres ensayos y otros textos del siglo XX, Barcelona 1998; b) volumi di poesia: I canti dell'attesa, M. O. Bertani, Montevideo 1932; Propinqua Libertas, Bfs, Pisa 2005; c) scritti di storia e di critica letteraria: Influenza della letteratura italiana sulla cultura rioplatense (1810-1853), Ediciones Nuestro Tiempo, Montevideo 1966; L'influenza della letteratura italiana sulla cultura rioplatense (1853-1915), Editorial Lena & Cia. S. A., Montevideo 1967; La poesia de Leopardi, Instituto Italiano de Cultura, Montevideo 1971; Machiavelli escritor, Instituto Italiano de Cultura, Montevideo 1972; La Divina Comedia de Dante Alighieri, Universidad de la Republica, Montevideo 1994. Ad essi si aggiungono i saggi pubblicati nella "Revista de la Facultad de Humanidad y Ciencias" di Montevideo, e gli interventi e le interviste su molte pubblicazioni, e le notevoli traduzioni - con impegnati testi propri di introduzione e commento - (tra cui, in volume: di opere di Nettlau, di Malatesta, del padre Luigi Fabbri, e l'edizione bilingue commentata del Principe di Machiavelli).
Opere su Luce Fabbri: Margareth Rago, Tra la storia e la liberta'. Luce Fabbri e l'anarchismo contemporaneo, Zero in condotta, Milano 2008; cfr. anche l'utilissimo dossier "Ricordando Luce Fabbri", in "A. rivista anarchica", n. 266 dell'ottobre 2000, pp. 28-41 (disponibile anche nel sito: www.arivista.org).
Nel ricordo di Luce Fabbri proseguiamo nella lotta per la liberazione dell'umanita' da gni violenza e da ogni oppressione.
Nel ricordo di Luce Fabbri proseguiamo nella lotta nonviolenta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa di quest'unico mondo vivente.
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Fernanda Pivano
Il 18 agosto ricorreva il decimo anniversario della scomparsa di Fernanda Pivano (18 luglio 1917 - 18 agosto 2009), amica della nonviolenza e americanista illustre, "una delle figure piu' belle e vivaci della cultura civile dell'Italia del Novecento; educatrice alla pace, al rispetto della dignita' propria ed altrui e all'universale solidarieta', all'amore per il mondo vivente; capace di far incontrare e fecondamente dialogare e convivere esperienze diverse, costruttrice di ponti e portatrice di memoria, recando a convergenza nella sua concreta prassi e riflessione attivita' artistica e culturale, teoria ed interpretazione estetica e sociologica, impegno morale e civile, esempio luminoso di kalokagathia; non solo intellettuale, non solo testimone, ma militante concretamente impegnata nella lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera, nella scelta limpida e persuasa della nonviolenza".
Fernanda Pivano, intellettuale italiana (Genova 1917 - Milano 2009) impegnata nei movimenti per i diritti civili, studiosa della cultura americana e personalmente intensamente partecipe delle piu' rilevanti esperienze di impegno civile, artistiche, letterarie e culturali nordamericane novecentesche (e particolarmente di quelle legate alla cultura ed alla militanza democratica e radicale, pacifista ed antirazzista, di opposizione e di contestazione, ed agli stili di vita alternativi), generosa maestra, amica della nonviolenza. Tra le opere di Fernanda Pivano: oltre a numerose e giustamente celebri traduzioni (tra cui la classica versione dell'Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters; la stupenda raccolta di poesie di Allen Ginsberg, Jukebox all'idrogeno; la fondamentale antologia Poesia degli ultimi americani), ha pubblicato tra altri volumi: La balena bianca e altri miti, 1961; America rosso e nera, 1964; Le belle ragazze, 1965; L'altra America negli anni Sessanta, 1971; "Pianeta Fresco", 1967; Beat hippie yippie, 1972, Mostri degli anni Venti, 1976, C'era una volta il beat, 1976, Hemingway, 1985. Dal sito di "Rai news 24" riprendiamo la seguente scheda: "Ferdinanda Pivano e' una figura di rilievo nella scena culturale italiana soprattutto per il suo contributo alla divulgazione della letteratura americana in Italia. Ha iniziato l'attivita' letteraria sotto la guida di Cesare Pavese nel 1943 con la traduzione dell'Antologia di Spoon River di Edgard Lee Masters. Da allora ha tradotto molti romanzieri americani (fra gli altri Faulkner, Hemingway, Fitzgerald, Anderson, Gertrude Stein) e a quasi tutte le traduzioni ha preposto lunghi saggi bio-socio-critici. Come talent scout editoriale ha suggerito la pubblicazione degli scrittori contemporanei piu' significativi d'America, da quelli citati degli Anni Venti e a quelli del dissenso nero (come Richard Wright) ai protagonisti del dissenso nonviolento degli anni Sessanta (quali Ginsberg, Kerouac, Burroughs, Ferlinghetti, Corso) agli autori ora giovanissimi quali Leavitt, McInerney, Ellis (per il quale ha scritto un lungo saggio che costituisce una breve storia del minimalismo letterario americano). Si e' presto affermata come saggista confermando in Italia un metodo critico basato sulla testimonianza diretta, sulla storia del costume e sull'indagine storico-sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari. Opere di Fernanda Pivano: La balena bianca e altri miti, Mondadori, 1961, Il Saggiatore, 1995; America rossa e nera, Vallecchi, 1964; Beat hippie yippie, Arcana, 1972, Bompiani, 2004; Mostri degli anni Venti, Formichiere, 1976, Rizzoli, 1976; C'era una volta un Beat, Arcana 1976, Frassinelli, 2003; L'altra America negli anni Sessanta, Officina-Formichiere, 1971, 1993; Intervista a Bukowski, Sugar, 1982; Biografia di Hemingway, Rusconi, 1985; Cos'e' piu' la virtu', Rusconi, 1986; La mia kasbah, Rusconi, 1988, Marsilio, 1998; La balena bianca e altri miti, Il Saggiatore, 1995; Altri amici, Mondadori, 1996; Amici scrittori, Mondadori, 1996; Hemingway, Rusconi, 1996, Bompiani 2001; Dov'e' piu' la virtu', Marsilio, 1997; Viaggio americano, Bompiani, 1997; Album americano. Dalla generazione perduta agli scrittori della realta' virtuale, Frassinelli, 1997; I miei quadrifogli, Frassinelli, 2000; Dopo Hemingway. Libri, arte ed emozioni d'America, Pironti, 2000; Una favola, Pagine d'arte, 2001; Un po' di emozioni, Fandango, 2002; Mostri degli anni Venti, La Tartaruga, 2002; De Andre' il corsaro, con C. G. Romana e M. Serra, Interlinea, 2002; The beat goes on, Mondadori, 2004". Tra le piu' recenti pubblicazioni: Pagine americane. Narrativa e poesia 1943-2005, Frassinelli, 2005; I miei amici cantautori, Mondadori, 2005; (con William Willinghton), Spoon River, ciao, Dreams Creek, 2006; Ho fatto una pace separata, Dreams Creek, 2006; Lo scrittore americano e la ragazza per bene. Storia di un amore: Nelson Algren e Simone de Beauvoir, Pironti, 2007; Complice la musica. 30+1 cantautori italiani si raccontano a Fernanda Pivano, Rizzoli, 2008; Diari 1917-1973, Bompiani, 2008.
Con gratitudine che non si estingue la ricordiamo, e nel suo ricordo proseguiamo nella lotta nonviolenta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa di quest'unico mondo vivente.
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Fedeli all'impegno e all'insegnamento di Luce Fabbri e di Fernanda Pivano
Riaffermando la nostro fedelta' all'impegno e all'insegnamento di Luce Fabbri e di Fernanda Pivano, qui e adesso innanzitutto opponiamoci alla violenza razzista del governo italiano.
Insorgiamo nonviolentemente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Siano immediatamente soccorse tutte le persone bisognose di aiuto.
Cada il governo della disumanita'.
Cessino le persecuzioni razziste e l'omissione di soccorso.
Cessi la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Siano immediatamente abrogate tutte le abominevoli misure razziste imposte dal governo razzista e golpista.
I ministri che hanno commesso crimini contro l'umanita' siano chiamati a risponderne nelle aule di giustizia.
Tutti i criminali razzisti e i loro complici siano allontanati dalle istituzioni democratiche.
Torni l'Italia alla democrazia e al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Torni l'Italia alla legalita' che salva le vite.
Torni l'Italia alla Costituzione repubblicana e antifascista.
Torni l'Italia al diritto ed alla civilta'.
Torni l'Italia all'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. URI AVNERY

Un anno fa, il 20 agosto 2018, moriva Uri Avnery, uomo di pace.
Con gratitudine che non si estingue lo ricordiamo.

4. CADA IL GOVERNO RAZZISTA, L'ITALIA TORNI ALLA DEMOCRAZIA

Cessi la persecuzione razzista.
Cessi l'omissione di soccorso.
Cessino i crimini contro l'umanita' commessi dal governo italiano.
Cada il governo razzista.
Siano abrogate tutte le scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
L'Italia torni alla democrazia, alla legalita' che salva le vite, alla civilta'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. IL GOVERNO RAZZISTA E' CADUTO

Il governo razzista e' caduto.
Dopo un anno di violenza razzista, di persecuzioni di innocenti, di omissione di soccorso di persone in pericolo di morte, di crimini contro l'umanita', di continuo e crescente attentato contro la Costituzione della Repubblica italiana, di seminagione di odio e di istigazione al male, il governo razzista e' finalmente caduto.
Ora siano immediatamente soccorse le persone piu' bisognose di aiuto: l'Italia faccia cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
Ora siano ripristinati nel nostro paese il rispetto dei diritti umani, la vigenza della Costituzione repubblicana, la democrazia, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Ora siano immediatamente abrogate tutte le scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
Ora siano allontanati per sempre dai pubblici uffici i responsabili di crimini abominevoli.
Ora gli autori di crimini mostruosi siano sottoposti al giudizio delle competenti magistrature.
L'Italia torni ad essere una repubblica democratica, un paese civile, un ordinamento giuridico che rispetta e difende i diritti umani e salva le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. E ADESSO, POVER'UOMO? DUE POSSIBILI SCENARI DOPO LA CADUTA DEL GOVERNO RAZZISTA

Ancora pochi giorni fa, mentre il senato convertiva in legge il mostruoso "decreto sicurezza della razza bis", sembrava inimmaginabile che di li' a poco il governo razzista sarebbe caduto. Invece in brevissimo volger di tempo la frattura tra i due partiti razzisti e totalitari che componevano il governo della disumanita' ha provocato la caduta dell'esecutivo. Tutti noi che a questo governo razzista ci siamo opposti tiriamo oggi un sospiro di sollievo, anche se sappiamo che la sua caduta non e' stata merito del nostro impegno ma esito di dinamiche conflittuali interne al campo razzista.
Ma il campo razzista ha ancora una forte maggioranza in parlamento: ai sodali e cortigiani di Salvini ed agli adepti e sudditi di Grillo essendo assimilabili gli almirantiani postumi di Fratelli d'Italia (ormai una costola esterna della Lega) e i consunti berlusconiani di Forza Italia (ovvero quel che ne resta).
Cosicche' l'impegno nonviolento antirazzista ed antifascista in questa fase critica deve essere piu' vigoroso, piu' vigile, piu' adeguato che mai.
Cosa puo' accadere ora?
Gli sviluppi piu' probabili ci sembrano essere due: un nuovo governo senza la Lega che si prefigga di giungere alla fine naturale della legislatura, oppure le elezioni nel volgere di qualche mese.
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Il primo scenario: che si formi un governo senza la Lega e sostenuto da tutte o quasi le rappresentanze parlamentari che non vogliono nuove elezioni. Questo governo si reggerebbe sul decisivo sostegno di grillini e Pd. Dei grillini poiche' consci che le elezioni ridurrebbero al lumicino la loro rappresentanza parlamentare e il malloppo del finanziamento pubblico che l'organizzazione padronale che li gestisce ne ricava. Dei parlamentari Pd che sono in buona parte membri della corrente renziana che sa che nuove elezioni a dir poco la decimerebbero, se non addirittura annienterebbero. E ragionamenti non dissimili potrebbero fare tanti parlamentari di Forza Italia (ed anche il gruppo di Liberi e Uguali nel suo insieme).
Se lo scenario sara' questo, sarebbe sperabile che il governo fosse di personalita' di alto profilo non soggette ai diktat e ai ricatti dei capibastone di gruppi parlamentari che sono quello che sono. Che poi questo governo duri pochi mesi o quattro anni dipendera' da molti fattori, primo fra tutti la tenace volonta' del grosso degli attuali parlamentari di non abbandonare il seggio e le prebende e gli emolumenti ad esso connessi (come si dice volgarmente: restare abbrancati alle poltrone, decenza o non decenza, e' sempre meglio che andare a lavorare, posto che un lavoro lo si abbia).
Il Presidente della Repubblica potrebbe quindi incaricare di formare il governo una personalita' degna, e questa personalita' associarsi ministri di valore, e governare non con l'assillo della costruzione del consenso a furia di demagogia e deliri ma unicamente in pro del bene comune (il che ovviamente non significa che non vi sarebbero aspetti anche fortemente conflittuali, giacche' la percezione del mondo e la nozione di bene comune di un illustre professore universitario o di un alto funzionario della pubblica amministrazione non e' detto siano le stesse di un bracciante schiavizzato, di una persona con gravi invalidita', di chi non ha una casa o un lavoro - e si perdoni a chi scrive queste righe se qui rivela la sua appartenenza al movimento delle oppresse e degli oppressi).
Dal nostro modesto punto di vista, se un governo sostenuto da tutte o quasi queste rappresentanze parlamentari interessate per varie ragioni ad evitare le elezioni, fosse per avventura un governo decente, ebbene, occorrerebbe che i primi suoi atti fossero:
1. abrogare immediatamente tutte le misure razziste e persecutorie imposte dal governo razzista teste' caduto (ma anche le altre imposte dai governi precedenti che hanno aperto la strada all'inabissamento nella brutalita' di quest'ultimo anno);
2. ripristinare l'adempimento del dovere di soccorrere chi e' in pericolo;
3. escludere da ogni incarico di governo chi e' stato complice dell'esecutivo razzista ora caduto;
4. ripristinare la legalita' costituzionale che il governo della disumanita' ha infranto;
5. riconoscere il diritto di voto e tutti gli altri diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia, facendo cessare l'effettuale regime di apartheid e di schiavitu' di cui sono vittima milioni di nostri effettivi conterranei.
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Il secondo scenario: che si vada subito al voto (comunque passando per un nuovo governo che disbrighi gli affari correnti e prepari e garantisca la correttezza delle elezioni: un nuovo governo e' infatti assolutamente necessario per evitare che lo strepitante messere reclamante "i pieni poteri" ed aspirante dux resti Ministro dell'Interno e possa continuare a gestire la situazione da ministro plenipotenziario).
Naturalmente, se si andasse subito al voto lo si farebbe con la pessima legge elettorale vigente.
E la destra razzista e fascista potrebbe presentarsi ancora una volta divisa in due tronconi, marciando divisa per colpire unita: a) una coalizione comprensiva di Lega, FdI e FI (quella che ha vinto le ultime elezioni regionali un po' ovunque); b) i grillini che pur avendo gettato la maschera in quest'anno di governo possono comunque attrarre ancora il consenso dei settori della societa' piu' impoveriti e imbarbariti, piu' sprovveduti e piu' facilmente manipolabili e raggirabili anche senza particolare abilita'.
E ragionevolmente non si puo' escludere ne' che si ripeta la vittoria della coalizione salvinian-berlusconiana, vittoria gia' ripetutamente verificatasi nelle ultime elezioni regionali, ne' che dopo il voto i due tronconi razzisti e neofascisti si riuniscano di nuovo per governare insieme senza ulteriori infingimenti.
A fronte di questo estremo pericolo, occorrerebbe coalizzare in un nuovo Comitato di liberazione nazionale tutte le forze antirazziste e antifasciste, ed andare alle elezioni con questa coalizione di tutti coloro che si oppongono alla barbarie hitleriana che torna.
Questo Cln potrebbe e dovrebbe unirsi su un programma minimo, il cui testo, per dirla in breve, coinciderebbe con i principi fondamentali e l'intera parte prima della Costituzione della Repubblica italiana. Il che concretamente significherebbe in primo luogo la realizzazione immediata, in caso di vittoria, degli impegni che abbiamo gia' enunciato sopra.
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In questo contesto, in questo momento, il movimento nonviolento che lungo un intero anno si e' opposto al governo razzista, non solo non puo' stare alla finestra, ma anzi deve far sentire la sua voce e il suo peso, proseguire ed intensificare la sua mobilitazione. Senza illusioni e senza presunzioni, senza ambiguita' e senza confusioni, ma anche senza subalternita' e senza attendismi: con la stessa chiara coscienza con cui ha chiamato alla resistenza nei lunghi mesi in cui il governo scatenava la sua scellerata follia con le infami persecuzioni razziste, con la mostruosa omissione di soccorso delle persone in pericolo di morte, con la costante istigazione all'odio razzista, con la commissione di abominevoli crimini contro l'umanita', con il continuo e crescente attentato contro la Costituzione democratica ed antifascista.
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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. QUASI UN MINIMO PROGRAMMA DI GOVERNO (UN DISCORSO QUESTA MATTINA IN PIAZZA, RIASSUNTO IN POCHE PAROLE)

I. Finisca il tempo dell'odio

Finisca il tempo dell'odio e della follia
non mangino piu' carne umana i ministri della repubblica

siano soccorsi tutti i naufraghi
siano liberati e portati in salvo tutti i prigionieri dei lager libici
sia dato aiuto e asilo a chi fugge dalle guerre e dalla fame
sia dato aiuto e asilo a chi fugge da dittature e schiavitu'

torni l'Italia alla civilta'
siano abrogate tutte le antileggi hitleriane
sia ripristinato il dovere di soccorrere chi e' in pericolo
si condivida il pane tra sorelle e fratelli

ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

II. Rinuncino a commettere ulteriori crimini

Rinuncino a commettere ulteriori crimini altri ebbri abominii
i ministri gia' decaduti

in questi pochi giorni d'interregno
s'attengano finalmente al rispetto della Costituzione

gia' tanti delitti hanno commesso per cui saranno giudicati in tribunale
non aggiungano in guisa di colpo di coda finale altri orrori

si ricordino almeno ora
della loro umanita'
dell'umanita' di tutti gli esseri umani

ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

III. Con la forza della verita'

Con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
si riconquista il bene comune

con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
l'umanita' intera torna interamente umana

con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
si abbattono i regimi totalitari

con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
si salvano tutte le vite

ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

IV. Qui e adesso

Qui e adesso occorre che ogni persona di volonta' buona
insorga per salvare tutte le vite

qui e adesso occorre che la repubblica
torni ad essere una repubblica

qui e adesso valga finalmente
la legge che salva tutte le vite

qui e adesso
si riconoscano uguali io e tu
si facciano noi
vale per tutti dinanzi a ogni ingiustizia
il motto del resistente je me revolte donc nous sommes

ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

V. E quasi un minimo programma di governo

1. abrogare immediatamente tutte le misure razziste e persecutorie imposte dal governo razzista teste' caduto (ma anche le altre imposte dai governi precedenti che hanno aperto la strada all'inabissamento nella brutalita' di quest'ultimo anno);
2. ripristinare l'adempimento del dovere di soccorrere chi e' in pericolo;
3. escludere da ogni incarico di governo chi e' stato complice dell'esecutivo razzista ora caduto;
4. ripristinare la legalita' costituzionale che il governo della disumanita' ha infranto;
5. riconoscere il diritto di voto e tutti gli altri diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia, facendo cessare l'effettuale regime di apartheid e di schiavitu' di cui sono vittima milioni di nostri effettivi conterranei.

Ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
siamo una sola umanita' in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera
il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere

salvare le vite e' il primo dovere
chi salva una vita salva il mondo
sii tu il buon samaritano
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere

ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

8. PER UNA POLITICA DELL'UMANITA'

Soccorrere subito tutti i naufraghi.
Accogliere subito tutti i profughi.
Assistere subito ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare tutte le vite.
Come vuole la legge morale scritta nel cuore di ogni essere umano.
Come vuole la Costituzione della Repubblica italiana.
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Tornare alla legalita' che salva le vite: abrogare immediatamente tutte le misure razziste e persecutorie imposte dal governo razzista teste' caduto (ma anche le altre imposte dai governi precedenti che hanno aperto la strada all'inabissamento nella brutalita' di quest'ultimo anno).
Tornare al primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto: ripristinare l'adempimento del dovere di soccorrere chi e' in pericolo.
Distinguere il bene dal male: escludere da ogni incarico di governo chi e' stato complice dell'esecutivo razzista ora caduto; e che siano processati nei tribunali della Repubblica i responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione.
Tornare alla Costituzione: ripristinare la legalita' costituzionale che il governo della disumanita' ha infranto.
Una persona, un voto: riconoscere il diritto di voto e tutti gli altri diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia, facendo cessare l'effettuale regime di apartheid e di schiavitu' di cui sono vittima milioni di nostri effettivi conterranei.
Far cessare la strage nel Mediterraneo: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
*
Sia dato incarico di formare un nuovo governo a una personalita' di provata fede antifascista, che formi un governo rispettoso della Costituzione che si opponga al razzismo e a tutte le persecuzioni, che si opponga allo schiavismo e alla depredazione e devastazione dei beni comuni, che si opponga al regime della corruzione e ai poteri criminali.
E se il Parlamento, attualmente dominato da partiti razzisti e totalitari, non sostiene questo nuovo governo, allora con questo nuovo governo rispettoso della Costituzione si vada anche subito al voto.
E se si andra' subito al voto si unisca l'Italia antifascista in una coalizione, in un nuovo Comitato di liberazione nazionale per contrastare e sconfiggere il razzismo e il fascismo che torna.
Con la forza della democrazia.
Con la forza della verita'.
Con la scelta della nonviolenza.
Con la scelta della legalita' che salva le vite.
In difesa della Costituzione.
In difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
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Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.

9. TULLIO SEPPILLI

Due anni fa, il 23 agosto 2017, moriva Tullio Seppilli, illustre antropologo e militante del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.
(...)

10. AMAZZONIA

La foresta amazzonica e' fondamentale per la vita del pianeta.
L'Amazzonia e' un primario bene comune dell'umanita'.
Si impegni l'umanita' intera per contrastare gli incendi.
Si impegni l'umanita' intera per difendere l'Amazzonia, polmone verde del mondo.

11. NEL RICORDO DI NICOLA SACCO E BARTOLOMEO VANZETTI

Ricorre oggi l'anniversario della morte di molti nostri maestri e compagni.
Da don Giovanni Minzoni a Ruza Petrovic, da Ronald Laing a Paolo Volponi, da Bruno Trentin a Tullio Seppilli.
Ma nella memoria condivisa dalle oppresse e dagli oppressi di tutto il mondo in lotta per la liberazione dell'umanita' da ogni violenza e da ogni oppressione, il 23 agosto e' il giorno in cui nel 1927 furono assassinati Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
Cosi' oggi commemorando loro, e con loro tutte le persone vittime della violenza dei poteri dominanti, vittime della violenza dello sfruttamento, vittime della violenza del razzismo; ricordando loro, e con loro ogni essere umano ucciso dall'ingiustizia e dalla violenza; ripensando a loro, e con loro ad ogni essere umano insorto per far cessare l'ingiustizia e per questo perseguitato fino alla morte; noi oggi rendiamo un addolorato omaggio a tutte le sorelle e i fratelli vittime dell'oppressione e della violenza, ed a tutte le sorelle e i fratelli che non hanno rinunciato alla lotta affinche' gli esseri umani siano di aiuto agli esseri umani, affinche' cessi ogni oppressione e si realizzi quell'universale fraternita' e sororita' che e' fin dall'inizio della storia impegno comune di ogni persona cosciente della propria ed altrui umanita'.
*
E nel ricordo di Sacco e Vanzetti qui ed ora proseguiamo quindi nell'impegno affinche' cessi immediatamente in Italia la violenza razzista che il governo da pochi giorni caduto ha portato al culmine della ferocia e del delirio, fino all'omissione di soccorso di esseri umani in pericolo di morte, fino alla piu' barbara persecuzione di persone innocenti, fino a una furiosa istigazione all'odio razzista e ad una concreta e abissalmente disumana pratica dell'odio razzista, fino alla commissione di crimini contro l'umanita', fino all'attentato contro la Costituzione repubblicana cui pure l'esecutivo aveva giurato fedelta' assumendo la sua carica.
Ora il governo razzista e' caduto, ma non e' affatto finito l'orrore e il pericolo; e quindi non puo' cessare ma anzi deve intensificarsi la lotta nonviolenta contro il razzismo e contro il fascismo che torna; la lotta nonviolenta per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
*
E per ripetere ancora una volta cose che tante volte abbiamo ripetuto, occorre ora che in Italia si realizzi una concreta politica dell'umanita', una politica coerente con la lotta della Resistenza antifascista, una politica coerente con la Costituzione della Repubblica, una politica coerente con la Dichiarazione universale dei diritti umani, una politiche che inveri qui e adesso i seguenti impegni.
Soccorrere subito tutti i naufraghi.
Accogliere subito tutti i profughi.
Assistere subito ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare tutte le vite.
E quindi:
- tornare alla legalita' che salva le vite: abrogare immediatamente tutte le misure razziste e persecutorie imposte dal governo razzista teste' caduto (ma anche le altre imposte dai governi precedenti che hanno aperto la strada all'inabissamento nella brutalita' di quest'ultimo anno);
- tornare al primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto: ripristinare l'adempimento del dovere di soccorrere chi e' in pericolo;
- distinguere il bene dal male: escludere da ogni incarico di governo chi e' stato complice dell'esecutivo razzista ora caduto; e che siano processati nei tribunali della Repubblica i responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione;
- tornare alla Costituzione: ripristinare la legalita' costituzionale che il governo della disumanita' ha infranto;
- una persona, un voto: riconoscere il diritto di voto e tutti gli altri diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che vivono in Italia, facendo cessare l'effettuale regime di apartheid e di schiavitu' di cui sono vittima milioni di nostri effettivi conterranei;
- far cessare la strage nel Mediterraneo: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Che si insedi un nuovo governo rispettoso della Costituzione e quindi dei diritti umani di tutti gli esseri umani, che sia guidato da una personalita' di provata fede antifascista, che si opponga al razzismo e a tutte le persecuzioni, che si opponga allo schiavismo e alla depredazione e devastazione dei beni comuni, che si opponga al regime della corruzione e ai poteri criminali. E se il Parlamento, attualmente dominato da partiti razzisti e totalitari, non sostiene questo nuovo governo, allora con questo nuovo governo rispettoso della Costituzione si vada anche subito al voto. E se si andra' subito al voto si unisca l'Italia antifascista in una coalizione, in un nuovo Comitato di liberazione nazionale per contrastare e sconfiggere il razzismo e il fascismo che torna.
Con la forza della democrazia.
Con la forza della verita'.
Con la scelta della nonviolenza.
Con la scelta della legalita' che salva le vite.
In difesa della Costituzione.
In difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Una minima notizia su Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 - Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 - Charlestown, 23 agosto 1927), proletari, emigrati, militanti del movimento operaio, portatori dell'ideale della pace, della giustizia e della fraternita' fra tutti gli esseri umani, limpidi e generosi avversari di ogni potere sfruttatore e oppressivo, vittime innocenti della violenza del potere. Essi testimoniano ancora e per sempre della dignita' umana, della lotta contro ogni menzogna e ingiustizia, dell'ideale anarchico di una societa' di persone libere, eguali in diritti, solidali.
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Un estratto da una lettera di Nicola Sacco al figlio Dante
"Ma ricordati sempre, Dante, nel gioco della felicita' non prendere tutto per te, ma scendi d'un passo e aiuta i deboli che chiamano al soccorso, aiuta i perseguitati e le vittime, perche' sono i tuoi migliori amici, sono loro che combattono e cadono come tuo padre e Bartolo hanno combattuto e son caduti ieri per conquistare la gioia della liberta' per tutti e per i poveri lavoratori. In questa lotta della vita troverai molto amore e sarai amato... Si' Dante, oggi possono crocifiggere i nostri corpi, e lo fanno, ma non possono distruggere le nostre idee, che rimarranno per le giovani generazioni future".
(Nicola Sacco, dalla lettera scritta al figlioletto Dante di dieci anni, pochi giorni prima di essere ucciso innocente).
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Un estratto dall'ultima dichiarazione in tribunale di Bartolomeo Vanzetti
"Ho gia detto che non soltanto non sono colpevole di questi due delitti, ma non ho mai commesso un delitto in vita mia: non ho mai rubato, non ho mai ucciso, non ho mai versato una goccia di sangue, e ho lottato contro il delitto, ho lottato sacrificando anche me stesso per eliminare i delitti che la legge e la chiesa ammettono e santificano... sono tanto convinto di essere nel giusto che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte, e per due volte io potessi rinascere, vivrei di nuovo per fare esattamente cio' che ho fatto finora".
(Bartolomeo Vanzetti, dalle parole pronunciate alla conclusione del processo, dinanzi alla Corte che condannava a morte lui e Nicola Sacco innocenti).

12. NO AL RAZZISMO, NO AL FASCISMO

Che il bla bla del circo mediatico non occulti i dati fondamentali della situazione italiana presente, che sono i seguenti:
1. l'Italia e' stata governata per un anno da una coalizione razzista e golpista che ha imposto e commesso persecuzioni di innocenti e l'infamissimo delitto di omissione di soccorso, crimini contro l'umanita' e attentato contro la Costituzione;
2. i ministri responsabili di questi crimini devono essere allontanati per sempre dai pubblici uffici e rispondere dei loro delitti nelle aule di tribunale;
3. occorre abrogare immediatamente le scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita';
4. occorre ripristinare immediatamente la piena vigenza della Costituzione;
5. soprattutto occorre tornare a salvare le vite di chi e' in pericolo, far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo, far cessare schiavismo e apartheid nel nostro paese.
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Che i lugubri e ridanciani caporioni dei due partiti razzisti e fascisti invece di provare un'abissale vergogna dei loro crimini obbrobriosi pontifichino ancora e pretendano ancora di ricattare il paese, cio' da' la misura di quanto grave sia la situazione, di quanto mostruosa sia la loro protervia, di quanto siano ancora tutt'altro che definitivamente sconfitti.
Occorre pertanto ora piu' che mai perseverare nell'azione nonviolenta di denuncia dei crimini contro l'umanita', di contrasto del razzismo e del fascismo, di difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre pertanto ora piu' che mai perseverare nell'azione nonviolenta per il ripristino della legalita' che salva le vite, per il ritorno al rispetto assoluto della Costituzione della Repubblica italiana, per la difesa nitida e intransigente della democrazia, della civilta', dell'umanita'.
Si vigili e si operi affinche' i membri del governo razzista caduto non possano tentare colpi di coda e siano al piu' presto allontanati dai luoghi del potere politico che continuano ad occupare.
Il Presidente della Repubblica dia incarico al piu' presto di formare un nuovo governo a una personalita' autorevole, fedele alla Costituzione, impegnata contro il razzismo e contro il fascismo. E se essa non avra' la fiducia di un parlamento ancor oggi dominato dai partiti razzisti e fascisti, ebbene, che guidi il paese allo svolgimento delle elezioni.
Le competenti magistrature si decidano a processare i responsabili di persecuzioni di innocenti, di omissione di soccorso di persone in pericolo di morte, di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione.
Le istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte intervengano finalmente in difesa dei diritti umani violati dal governo razzista da pochi giorni caduto ma i cui ministri ancora occupano i luoghi del potere esecutivo ed ancora proseguono nella loro azione di commissione di delitti e di propaganda di odio.
E se alle elezioni si andra', che si coalizzino tutte le forze democratiche in un nuovo Cln, un nuovo Comitato di liberazione nazionale che affronti e sconfigga il blocco razzista e fascista.
Con la forza della democrazia.
Con la forza della legalita'.
Con la forza della verita'.
Con la forza della nonviolenza.
No al razzismo.
No al fascismo.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 343 del 31 ottobre 2019
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