[Nonviolenza] Archivi. 333
- Subject: [Nonviolenza] Archivi. 333
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- Date: Mon, 21 Oct 2019 12:54:57 +0200
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 333 del 21 ottobre 2019
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di giugno 2019 (parte seconda)
2. Per Mario Onofri, approssimandosi il quarto anniversario della scomparsa
3. Una conferenza stampa del ministro plenipotenziario
4. Also sprach mio cugino
5. Il governo razzista pretende di imporre che i naufraghi siano abbandonati a morte certa
6. Nel novantesimo anniversario della nascita di Anne Frank, insorgere contro il razzismo, salvare le vite
7. Mario
8. Il governo ha le idee chiare (due aforismi di Senzacravatta e Collacravatta)
9. Omero Dellistorti: La scimmia sbagliata
10. Omero Dellistorti: L'assassino era il maggiordomo
11. Il ministro plenipotenziario ed i suoi complici sanno perfettamente...
12. E chi tace acconsente
13. Il mandante
14. La domanda
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2019 (PARTE SECONDA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2019.
2. PER MARIO ONOFRI, APPROSSIMANDOSI IL QUARTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA
Approssimandosi il quarto anniversario della scomparsa di Mario Onofri, che ricorrera' il 13 giugno, la mattina di martedi' 11 giugno 2019 presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo si e' svolta - come gia' negli scorsi anni - una commemorazione dell'indimenticabile amico, del compagno di tante lotte nonviolente, dell'artista e ricercatore della verita', della persona sempre generosamente impegnata nel recare aiuto ad ogni essere umano di aiuto bisognoso.
"Ancora una volta e' stata rievocata la sua figura di artista e di studioso, di viandante meditabondo e fraterno, di sperimentatore e di contemplativo che incontro' e seppe intimamente comprendere tanto i popoli, le tradizioni e i modi di vita piu' antichi del mondo quanto le esperienze estetiche, comunicative e costruttive piu' aggettanti e ricche di futuro; di persona essenziale e solidale, accudente e condividente, che nell'incontro con le persone piu' sofferenti cosi' nell'India della fame e della sapienza ancestrale come nelle periferie metropolitane e nella provincia urbana e rurale d'Italia sapeva trovare e recare verita' e amore, ascolto e conforto; di militante politico libertario e nonviolento per la liberazione dell'umanita' da ogni schiavitu', da ogni alienazione, da ogni menzogna, da ogni oppressione".
*
Una breve notizia su Mario Onofri
Mario Onofri e' deceduto a Viterbo, la sua citta', il 13 giugno 2015, aveva 64 anni. Era un uomo dolce e mite, sapiente e generoso. Fotografo, artista, viandante e ricercatore, studioso e testimone, militante per i diritti umani, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto alle persone sofferenti, alle persone oppresse. E' stato uno dei migliori compagni di lotte di quanti a Viterbo si sono battuti e ogni giorno si battono contro i poteri criminali e contro il regime della corruzione, contro la devastazione della natura e della cultura, contro la guerra e contro la violenza, contro il razzismo e contro il maschilismo, contro lo sfruttamento e l'oppressione; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la liberazione dell'umanita' intera; in difesa di quest'unico mondo vivente. Anche grazie all'azione di Mario Onofri la nonviolenza e' in cammino. All'indomani della sua scomparsa scrissero di lui alcuni degli amici e compagni di lotte che piu' gli furono vicini: "Grande artista, fotografo e visionario, dagli anni '60-'70 Mario ci ha donato luminose visioni di persone e luoghi con i suoi scatti - di grande perizia tecnica - intrisi di bellezza e malinconia, dolcezza e saggezza, espressione di un cuore e di un occhio sapientemente sensibili e sempre alla ricerca di quei caratteri e paesaggi autentici ed evocativi che sapeva cogliere esprimendo la profonda essenza della vita, dell'umanita', della storia e della natura. Grande viaggiatore, profondo conoscitore dell'India, Mario Onofri lascia un grande patrimonio artistico e documentario, storico ed umano, che - dal bianco e nero al colore - ci permettera' di rivedere, senza mai banalita', la metamorfosi socio-culturale e paesaggistica di Viterbo impressa in cinquant'anni di fotografie. Oltre all'altra sua grande passione, quella dell'India, di questo meraviglioso paese di cui era innamorato e del quale ha magistralmente colto e restituito la poesia, i colori e la magia". Ricordandolo nel primo anniversario della scomparsa di lui e' stato scritto: "artista e ricercatore, militante nonviolento per la pace, i diritti umani, la difesa dell'ambiente e della civilta'. Era un uomo buono, mite, gentile, di garbo levissimo e finissima ironia, di profondi elevati pensieri, di immensa generosita'. Intellettuale dai molti interessi e di molte esperienze, infaticabile viaggiatore e natura contemplativa, acutamente consapevole della fragilita' di ogni persona e della volatilita' di ogni esistenza - e per questo vieppiu' soccorrevole e accudente -, attivista costantemente impegnato per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, per la liberazione delle oppresse e degli oppressi, per l'amoroso rispetto del mondo vivente tutto. Ne ricordiamo le qualita' di artista visivo, di antropologo del presente, di testimone del tempo e dei luoghi, delle relazioni e dei mutamenti, dei movimenti collettivi e delle esperienze culturali che con intensa partecipazione visse e documento'; lo ricordiamo fedele alle amicizie fino all'abnegazione, tenero e luminoso confortatore nelle distrette, saggio gioioso e meditabondo nel convivio; lo ricordiamo compagno di lotte e di ragionamenti necessari, strenuo ricercatore della verita', la verita' che libera, la verita' che ama, la verita' che e' prendersi cura delle altre persone e del mondo vivente, compassione operosa e universale fraternita'. A chi ha avuto il privilegio grande di essergli stato amico lascia un tesoro di ricordi iridescenti, e un'esortazione a perseverare nell'impegno per la liberazione di ogni essere umano, affinche' tutti possano godere di una condivisa felicita', in una solidarieta' che ripudia e contrasta e sconfigge ogni violenza, e l'intero mondo vivente abbraccia in un rivolgimento amoroso che e' insieme comprensione di se' e del tutto. Lascia anche un'opera vasta e preziosa, in massima misura tuttora dispersa e inedita, un regesto di immagini salvate dalla fuga del tempo il cui pregio artistico e documentario - ed ermeneutico, e morale quindi - e' cospicuo, e che occorre dunque finalmente raccogliere, pubblicare e valorizzare a beneficio dei presenti e dei venturi, dono estremo di un uomo giusto all'umanita'".
*
Nel ricordo di Mario Onofri
Al termine dell'incontro, nel ricordo di Mario Onofri e del suo costante impegno per la pace e la nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, le persone partecipanti hanno condiviso, come di consueto, le seguenti riflessioni e i seguenti impegni:
- denunciamo la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo;
- esprimiamo pieno sostegno ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni che hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita' con il mostruoso "decreto sicurezza della razza";
- esprimiamo il nostro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro;
- riaffermiamo il dovere di opporci al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarci in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani;
- condividiamo gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste;
- condividiamo l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
3. UNA CONFERENZA STAMPA DEL MINISTRO PLENIPOTENZIARIO
Una conferenza stampa del ministro plenipotenziario di quest'antico e nobile reame di Nusmundia.
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Calma, calma, che rispondo a tutti.
Tu hai detto che vuoi salvare i naufraghi?
E io ti fo la contravvenzione, ti levo la barca e pure i pedalini.
Tu hai detto che in Libia ci sono i lager?
E io ti ci mando in vacanza.
Tu hai detto che il "decreto sicurezza della razza" e' incostituzionale?
E io ti rispondo come l'immortale poeta: "Me ne frego".
Tu hai detto che il governo fa una politica razzista?
E io ci vinco le elezioni.
Tu hai detto che violiamo le leggi e i diritti umani?
Se se ne e' accorto pure un babbeo come te, pensi che noi del governo della razza superiore non lo sappiamo? Sveglia, ragazzi.
Tu hai detto che cosi' torna il fascismo?
Sapessi da quant'e' che aspettiamo.
C'e qualche altro sarchiapone che vuole essere messo a posto?
Bene, basta cosi', grazie a tutti. E adesso: c'e' qualcuno che vuole farsi un selfie prima di andare in gattabuia o al confino?
4. ALSO SPRACH MIO CUGINO
M'ha detto mio cugino che una volta, da giovane, pure lui era comunista, quando i comunisti vincevano.
Poi i comunisti hanno cominciato a perdere e lui e' diventato del Milan.
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M'ha detto mio cugino che lui e' piu' cattolico del papa.
Su cosa si basa infatto la religione nostra? Sulla persecuzione e la morte del povero Cristo.
E che fa mio cugino? La persecuzione e la morte dei poveri cristi.
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M'ha detto mio cugino che non mi devo preoccupare dei debiti, che devo fare come fa lui che e' uno statista sopraffino.
Il trucco e': fanne sempre di piu' e non pagarli mai.
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M'ha detto mio cugino che tutti i giudici sono comunisti, ci hanno la rogna e portano pure sfortuna.
E che certi di loro, quelli peggiori che ci godono a fare del male alla mamma patria della razza superiore, e' gente che si e' sbiancata la pelle come Maicol Geccso. E a buon intenditor poche parole.
5. IL GOVERNO RAZZISTA PRETENDE DI IMPORRE CHE I NAUFRAGHI SIANO ABBANDONATI A MORTE CERTA
In quell'antico e nobile reame di Nusmundia il governo decise che chi soccorreva i naufraghi e li recava in salvo nel piu' vicino porto sicuro venisse duramente punito.
In quell'antico e nobile reame di Nusmundia il governo decise che i naufraghi dovevano morire.
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Che fare dinanzi a tanto orrore?
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. NEL NOVANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ANNE FRANK, INSORGERE CONTRO IL RAZZISMO, SALVARE LE VITE
Il "decreto sicurezza della razza bis" approvato dal Consiglio dei Ministri l'11 giugno 2019, cosi' come lo sintetizza il comunicato stampa ufficiale apparso sul sito del Governo (www.governo.it) contiene, in riferimento all'immigrazione, "l'attribuzione al Ministro dell'Interno" del "potere di limitare o vietare l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale"; e prevede "in caso di inosservanza da parte del comandante della nave dei divieti e delle limitazioni imposti, il pagamento di una sanzione amministrativa variabile da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000, fatta salva l'applicabilita' di eventuali sanzioni penali. In caso di reiterazione della violazione, commessa con l'utilizzo della medesima nave, si applica, altresi', la sanzione accessoria della confisca amministrativa con sequestro cautelare immediato". Cosi' nel comunicato stampa nel sito del Governo.
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Traduciamo in lingua corrente: il governo intende impedire alle navi dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo di sbarcare in un porto italiano i naufraghi soccorsi anche se il porto italiano e' il porto sicuro piu' vicino.
Con la minaccia delle consistenti multe e soprattutto della confisca della nave il governo italiano esercita una brutale pressione che mette in estrema difficolta' i soccorritori: poiche' essi hanno il dovere morale e giuridico di soccorrere i naufraghi, ma se poi si trovassero nelle condizioni di dover cercare approdo in Italia subirebbero sanzioni durissime fino alla perdita della loro stessa imbarcazione.
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E' evidente quale sara' la conseguenza di questa scellerata decisione del governo italiano: molti naufraghi che potevano essere salvati moriranno annegati.
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E poiche' la gran parte dei naufraghi nel Mediterraneo sono persone in fuga da fame e guerre cui i governi europei violando le loro stesse leggi negano il diritto di giungere in salvo in Europa con mezzi di trasporto legali e sicuri; e poiche' la gran parte dei naufraghi nel Mediterraneo sono superstiti da lunghe detenzioni in regime di ricatto, schiavitu' e torture nei lager libici; tre crimini qui si sommano: l'effettuale negazione del diritto di asilo a persone che questo diritto indubitabilmente hanno; la complicita' con i poteri criminali che gestiscono i lager libici; l'omissione di soccorso e addirittura la persecuzione di chi salva vite umane da morte certa.
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Solo un governo razzista e golpista poteva arrivare a simili eccessi di barbarie.
*
Un governo razzista e golpista che viola la Costituzione della Repubblica italiana, che viola il diritto internazionale, che viola il comune sentire dell'umanita'.
Nella complicita' delle istituzioni democratiche italiane ed internazionali che avendone il potere e il dovere non intervengono per contrastare questi mostruosi crimini commessi dal governo italiano.
Nell'indifferenza della gran parte di un corpo elettorale che o si disinteressa degli orribili delitti che commette chi oggi governa, o esprime il suo voto prescindendo del tutto da un giudizio su questi immani crimini contro l'umanita'.
E purtroppo anche nella resa di tante persone e strutture che pur avendo voce nello spazio pubblico si disinteressano del fatto che il governo italiano sta commettendo abominevoli crimini razzisti in flagrante violazione dei principi fondamentali della stessa Costituzione repubblicana cui pure ha giurato fedelta'.
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Occorre insorgere contro questo orrore.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalita' che salva le vite.
Occorre insorgere contro questo orrore.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre insorgere contro questo orrore.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 12 giugno 2019, nel novantesimo anniversario della nascita di Anne Frank
7. MARIO
Quattro anni fa ci lasciava Mario Onofri, persona generosa, amico della nonviolenza, compagno di lotte per la dignita' e la liberazione dell'umanita' intera e per la difesa di quest'unico mondo vivente.
Sapeva coniugare vita contemplativa e vita attiva, con pazienza e ironia, gentilezza e franchezza, umilta' e accudimento, ed era l'amico che chiunque vorrebbe avere per amico nell'ora in cui di un amico hai piu' bisogno.
Per me, e credo anche per molte altre persone che lo hanno conosciuto, e' stato piu' che un amico, un fratello.
So che se fosse ancora vivo oggi sarebbe sulle barricate - o sulle navi dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo - a combattere contro il razzismo e lo schiavismo, a lottare per salvare tutte le vite, a difendere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, a contrastare il governo razzista e golpista che sta commettendo mostruosi crimini contro l'umanita', a resistere contro il fascismo che torna.
Ricordarlo e' proseguire la lotta comune.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Sii tu la nonviolenza in cammino.
*
Una breve notizia su Mario Onofri
(...)
8. IL GOVERNO HA LE IDEE CHIARE (DUE AFORISMI DI SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA)
- Senzacravatta: I naufraghi, il loro posto e' il lager.
- Collacravatta: E quegli straccioni che sono gia' arrivati qui, deportarli tutti subito.
9. CLASSICI DELLA FANTASCIENZA IN COMPENDIO. OMERO DELLISTORTI: LA SCIMMIA SBAGLIATA
- Il presidente della Commissione: Allora, per il verbale, oggi, qui, eccetera eccetera. Bene. Professor Z., e' pronto a riferire?
- Professor Z.: Si', signor presidente.
- Il presidente della Commissione: E allora proceda, avanti.
- Professor Z.: Permetta la commissione una premessa: nel campo sperimentale...
- Il presidente della Commissione: Andiamo, andiamo, professore; ha idea di quante premesse si e' gia' sorbita questa commissione? Si limiti ad enunciare l'esito dell'esperimento.
- Professor Z.: Purtroppo l'esperimento e' fallito, con la distruzione dell'intero habitat sperimentale.
- Il presidente della Commissione: Lo dicevo io che avevamo puntato sulla scimmia sbagliata. Bene, grazie professore. Avanti il prossimo.
10. I CLASSICI DEL GIALLO IN COMPENDIO. OMERO DELLISTORTI: L'ASSASSINO ERA IL MAGGIORDOMO
Trascinati a riva dal gioco delle correnti, affiorarono a poche bracciate dalla spiaggia prima uno, poi due, poi dieci, cento, mille cadaveri di naufraghi annegati.
Il ministro plenipotenziario invio' una task-force a investigare.
Al telegiornale della sera il ministro plenipotenziario annuncio' che l'assassino era il maggiordomo.
11. IL MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ED I SUOI COMPLICI SANNO PERFETTAMENTE...
I fatti. Una nave soccorre dei naufraghi e salva loro la vita.
Il ministro plenipotenziario e dominus del governo razzista e golpista di questo paese s'infuria: pretenderebbe che i naufraghi salvati fossero riportati in Libia, paese in cui quei naufraghi innocenti ed inermi sarebbero pressoche' sicuramente destinati a una brutale detenzione in luoghi di violenze e torture, veri e propri lager.
Il ministro plenipotenziario rifiuta di far sbarcare quei naufraghi in un porto sicuro nel nostro paese: il che configura il delitto di omissione di soccorso.
Il ministro plenipotenziario diffama, minaccia e sabota chi salva le vite: il che a fil di logica significa preferire che quelle vite umane innocenti ed inermi non siano salvate ma lasciate affogare.
*
Il ministro plenipotenziario ed i suoi complici sanno perfettamente che salvare le vite e' un dovere, ma preferiscono non salvarle, ed anzi aggredire chi le salva.
Il ministro plenipotenziario ed i suoi complici sanno perfettamente che l'omissione di soccorso e' un crimine, ma questo crimine continuano a commettere.
Il ministro plenipotenziario ed i suoi complici sanno perfettamente che le persecuzioni razziste sono un crimine contro l'umanita', ma delle persecuzioni razziste fanno il fulcro della loro scellerata politica.
Il ministro plenipotenziario ed i suoi complici sanno perfettamente che in Libia ci sono i lager, ma si adoperano affinche' esseri umani inermi e innocenti a quei lager scampati siano riconsegnati ai loro aguzzini.
Il ministro plenipotenziario ed i suoi complici sanno perfettamente che c'e' un nome per quello che stanno facendo.
Il ministro plenipotenziario ed i suoi complici sanno perfettamente che verra' il giorno in cui dovranno risponderne dinanzi a un tribunale.
Che quel giorno possa venire al piu' presto, per far cessare la strage in corso nel Mediterraneo.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
12. E CHI TACE ACCONSENTE
Senzacravatta pretende
che non siano soccorsi i naufraghi
ma lasciati annegare
nel mare colore del vino nel mare colore del sangue.
Senzacravatta pretende
che i superstiti dei lager libici
siano nuovamente reclusi nei lager libici
finche' morte non sopraggiunga.
Senzacravatta pretende
che tutti ci si adegui al regime
delle persecuzioni razziste
della segregazione e della schiavitu'.
Senzacravatta pretende
che l'omissione di soccorso sia una virtu'
che l'apartheid sia legge dello stato
e che salvare le vite sia un crimine.
Senzacravatta pretende
di imporre un brutale regime razzista
di ripetere le gesta del testadimorto in bombetta
e del folle imbianchino.
E chi tace acconsente.
13. IL MANDANTE
Il primo complice e il primo mandante dei poteri criminali mafiosi schiavisti e trafficanti di esseri umani e' il governo razzista italiano.
Il primo complice e il primo mandante della strage nel Mediterraneo e' il governo razzista italiano.
Il primo complice e il primo mandante dei lager nazisti in Libia e' il governo razzista italiano.
*
Basterebbe che il governo italiano riconoscesse a tutti gli esseri umani in fuga dalla guerra e dalla fame il diritto a giungere in salvo in modo legale e sicuro, e i poteri criminali mafiosi schiavisti e trafficanti sarebbero annientati.
Basterebbe che il governo italiano riconoscesse a tutti gli esseri umani in fuga dalla guerra e dalla fame il diritto a giungere in salvo in modo legale e sicuro, e la strage nel Mediterraneo cesserebbe immediatamente.
Basterebbe che il governo italiano riconoscesse a tutti gli esseri umani in fuga dalla guerra e dalla fame il diritto a giungere in salvo in modo legale e sicuro, e finirebbe l'orrore dei lager libici.
*
Basterebbe che il governo italiano rispettasse gli articoli 2, 3 e 10 della Costituzione della Repubblica italiana e tanti esseri umani innocenti ed inermi sarebbero salvi.
E' il governo razzista italiano il primo complice e il primo mandante della riduzione in schiavitu' di tanti esseri umani innocenti ed inermi, dei lager libici, della strage nel Mediterraneo.
Cessi questo orrore.
Si dimetta il governo.
Torni l'Italia al rispetto della Costituzione, della legalita' che salva le vite, dell'umanita'.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
14. LA DOMANDA
Ci poniamo questa domanda:
e se accadesse a noi?
se fossimo noi ad avere bisogno di aiuto?
Ci poniamo questa domanda.
Agiamo di conseguenza.
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 333 del 21 ottobre 2019
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