[Nonviolenza] Archivi. 329



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 329 del 17 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di maggio 2019 (parte terza)
2. Al Presidente della Repubblica
3. Una meditazione in piazza delle erbe a Viterbo nella Giornata internazionale contro l'omofobia
4. Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell
5. "Contro il razzismo. In difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani". Una conversazione a Vetralla
6. El otro, el mismo
7. Il giorno che il ministro apparve alla madonna
8. Nanni Balestrini
9. Padre Zanotelli ed altre cento persone chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per fermare l'ecatombe nel Mediterraneo
10. Collacravatta e Senzacravatta
11. Padre Zanotelli ed altre duecento persone scrivono al Quirinale
12. Un dialogo pedagogico di Senzacravatta e Collacravatta
13. "Tu scegli di restare ancora umano". Quasi un comizio all'Ellera, in forma di sonata
14. Nell'anniversario della strage di Capaci
15. Senzacravatta spiega altri due trucchetti a Collacravatta

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2019 (PARTE TERZA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2019.

2. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
[Seguono numerose firme]
*
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
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3. UNA MEDITAZIONE IN PIAZZA DELLE ERBE A VITERBO NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA

Venerdi' 17 maggio 2017 si e' svolta anche a Viterbo, in piazza delle erbe da mane a sera, la celebrazione della Giornata internazionale contro l'omofobia. All'incontro promosso dal circolo culturale di iniziativa omosessuale "L'altro circolo" e dall'Associazione interculturale "Sans Frontiere" ha preso parte anche il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", di cui di seguito riportiamo in sintesi una meditazione li' proposta.
*
Ogni pregiudizio, ogni discriminazione, ogni persecuzione colpisce, offende, vulnera la dignita' e la liberta' non solo delle persone che ne sono vittima diretta, ma dell'umanita' intera.
E quindi ogni azione nonviolenta di solidarieta', di resistenza e di liberazione che si oppone al pregiudizio, alla discriminazione, alla persecuzione, contribuisce immediatamente a migliorare le condizioni di esistenza di tutta l'umanita', contribuisce a contrastare la menzogna e la violenza, e quindi e' benefica e liberatrice per tutte e tutti poiche' per tutte e tutti rende il mondo piu' vivibile.
Nella giornata internazionale contro l'omofobia noi non solo ricordiamo i passi avanti compiuti lungo la via del rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, ma abbiamo presenti alla nostra coscienza anche i passi ancora da compiere: questa giornata e' quindi non solo celebrazione del bene comune gia' realizzato ma testimonianza dell'impegno per quanto e' ancora da fare.
Perche' in questa giornata il nostro primo pensiero e' per le vittime di secoli e secoli di persecuzione omofoba; una persecuzione la cui violenza e' stata immane: non solo ha torturato e finanche ucciso innumerevoli esseri umani inermi e innocenti, ma ha anche costretto altri innumerevoli esseri umani inermi e innocenti a vivere nell'umiliazione e nel terrore, nella dissimulazione e nello sfiguramento, nella denegazione e nello strazio.
Ed ancor oggi regimi oppressivi e ideologie totalitarie in tante parti del mondo continuano a perseguitare esseri umani innocenti ed inermi sulla base del loro orientamento sessuale; ed anche nei paesi in cui finalmente le leggi riconoscono e difendono i diritti umani di tutti gli esseri umani nondimeno sovente continuano i pregiudizi e le violenze.
Oggi qui, come in tante altre piazze in tutto il mondo, affermiamo il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta', al riconoscimento e alla realizzazione di se', alla condivisa felicita'.
Oggi qui, come in tante altre piazze in tutto il mondo, affermiamo che tutti gli esseri umani sono eguali in dignita' e diritti, e riaffermiamo la regola aurea della civile convivenza: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Oggi qui, come in tante altre piazze in tutto il mondo, affermiamo che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, e che e' dovere di ogni essere umano rispettare ed aiutare ogni altro essere umano.
E' di grande valore che questa iniziativa oggi a Viterbo sia stata promossa congiuntamente dal circolo culturale di iniziativa omosessuale "L'altro circolo" e dall'Associazione interculturale "Sans Frontiere", due esperienze di volontariato entrambe benemerite in questa citta' per le molteplici loro iniziative di solidarieta' concreta e di strenuo impegno contro il razzismo e contro tutte le violenze, sovente in collaborazione con le preziose esperienze viterbesi del movimento di liberazione delle donne e particolarmente del centro antiviolenza "Erinna".
E proprio ponendosi all'ascolto, alla scuola e alla sequela del movimento di liberazione delle donne, ogni iniziativa di opposizione alla violenza e' una testimonianza di umanita', un'azione costruttiva di convivenza solidale, una pratica di nonviolenza liberatrice e quindi umanizzatrice.
Oggi qui opponendoci all'omofobia ci opponiamo altresi' alla guerra e a tutte le uccisioni, ci opponiamo altresi' al razzismo e a tutte le persecuzioni, ci opponiamo altresi' al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Oggi qui opponendoci all'omofobia difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani, e con cio' difendiamo altresi' l'intero mondo vivente dalla violenza dei poteri e delle ideologie dominanti che lo minaccia di irreversibile devastazione e desertificazione.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la liberazione comune dell'umanita' intera.
Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Sii tu la nonviolenza in cammino.

4. NEL RICORDO E ALLA SCUOLA DI BERTRAND RUSSELL

Ricorrendone l'anniversario della nascita, sabato 18 maggio 2019 il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha ricordato Bertrand Russell, il grande pensatore ed attivista strenuamente impegnato per la pace, il disarmo, i diritti delle persone e dei popoli, "maestro generoso e cordiale, ironico e garbato; sereno e fermo oppositore di ogni potere oppressivo e di ogni vile menzogna; coraggioso combattente per la giustizia e la liberta', forte della nonviolenza dei forti nella lotta in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani".
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Bertrand Russell e' una figura pressoche' leggendaria, nato nel 1872 e deceduto quasi un secolo dopo nel 1970 dopo una vita straordinariamente intensa, civilmente impegnata e intellettualmente feconda. Filosofo, scrittore, ha subito la prigione per il suo impegno pacifista ed ha avuto il Premio Nobel per la letteratura; ha promosso iniziative contro la guerra e per il disarmo, per i diritti civili e il progresso sociale; tra tante altre iniziative: quelle per l'obiezione di coscienza, la dichiarazione Einstein-Russell e la campagna per il disarmo nucleare, la costituzione del Tribunale internazionale per i crimini di guerra nel Vietnam.
Opere di Bertrand Russell: la bibliografia di Russell e' sconfinata, per i temi che maggiormente ci interessano sono particolarmente utili la monumentale Autobiografia, edita da Longanesi, ed i numerosissimi saggi di argomento pacifista, politico ed etico. Una utile antologia essenziale con specifici riferimenti bibliografici e' nel volume di Mario Alcaro, Bertrand Russell, che citiamo di seguito.
Opere su Bertrand Russell: specifico su Russell pacifista e impegnato per i diritti umani e' il libro di Mario Alcaro, Bertrand Russell, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1990; altri testi introduttivi piu' centrati sugli aspetti filosofici sono i libri di Alfred J. Ayer, Russell, Mondadori, Milano 1992; Fernando Broncano, Russell. Conoscenza e felicita', Hachette, Milano 2015; Michele Di Francesco, Introduzione a Russell, Laterza, Roma-Bari 1990; Alberto Granese, Che cosa ha veramente detto Russell, Ubaldini, Roma 1971; Luigi Perissinotto (a cura di), Russell, Rcs, Milano 2015.
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Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell opponiamoci al governo italiano razzista e golpista che omette di soccorrere i naufraghi in fuga dalle guerre e dalla fame, dalle dittature e dai lager, dalla miseria e dalla schiavitu'.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell opponiamoci al governo italiano razzista e golpista che perseguita esseri umani innocenti, favoreggia la riduzione in schiavitu', impone in Italia un regime di apartheid con il cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell opponiamoci al governo italiano razzista e golpista che propaganda l'odio razzista ed attua una politica malvagia che nega i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell sosteniamo l'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell sosteniamo l'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell condividiamo gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell sosteniamo l'appello "Non un voto ai partiti razzisti".
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell sosteniamo la campagna "Balconi salvagente".
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell sosteniamo l'appello al Presidente della Repubblica per far cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell condividiamo l'appello per lo scioglimento della Nato e di tutte le organizzazioni e le alleanze militari.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell opponiamoci a tutte le violenze.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell rinnoviamo ancora una volta l'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, l'impegno in difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' che di esso e' parte e custode.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Nel ricordo e alla scuola di Bertrand Russell la nonviolenza e' in cammino.

5. "CONTRO IL RAZZISMO. IN DIFESA DELLA VITA, DELLA DIGNITA' E DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI". UNA CONVERSAZIONE A VETRALLA

Domenica 19 maggio 2019 il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione a Vetralla (Vt) "Contro il razzismo. In difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani".
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha denunciato ancora una volta la feroce e barbara politica razzista del governo italiano ed ha invitato a un impegno corale per contrastare la violenza razzista e difendere i diritti fondamentali di ogni persona e con essi la democrazia, la civile convivenza, lo stato di diritto, la Costituzione repubblicana.
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In relazione alle imminenti elezioni del 26 maggio il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ribadito le ragioni dell'appello "Non un voto ai partiti razzisti", appello di cui di seguito riproduciamo il testo integrale.
"Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti".
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Con particolar riferimento all'abominevole, criminale e criminogeno, palesemente incostituzionale "decreto sicurezza della razza" del 2018 (poi convertito in legge nel 2019 da una maggioranza parlamentare prona a un esecutivo barbaro e delirante) il responsabile della struttura pacifista viterbese ha evidenziato come esso nella sua scellerata e ignobile ispirazione razzista sia effettualmente comparabile alle infami leggi razziste del 1938 del regime fascista. Ed ha quindi nuovamente invitato quanti ne hanno titolo (magistratura ordinaria, Regioni...) a richiedere il pronunciamento della Corte Costituzionale per abolire al piu' presto questo flagrante orrore antigiuridico e disumano.
*
In relazione al dovere di soccorrere i naufraghi e garantire loro approdo in un porto sicuro, dovere che criminalmente il governo italiano disattende, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha illustrato l'appello al Presidente della Repubblica in questi giorni sottoscritto da persone di ogni parte d'Italia, appello di cui di seguito riproduciamo il testo integrale:
"Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi".
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Si dimetta il governo della disumanita'.

6. EL OTRO, EL MISMO

Sono la stessa cosa
le leggi razziste del '38
e il decreto sicurezza della razza

Sono la stessa cosa
tutte le persecuzioni
tutte le stragi in terra o in mare

Sono la stessa cosa
il fascismo di allora e di oggi
la violenza razzista di un tempo e di adesso
l'infamia razzista che nega
l'umanita' dell'umanita'

Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere

7. IL GIORNO CHE IL MINISTRO APPARVE ALLA MADONNA

I. Un giorno di gloria

Quello si' che fu un giorno di gloria
era il maggio radioso a Mediolano
oceanica era l'adunata
primavera brillava di bellezza

Schierate in piazza le truppe d'assalto
sul palco i sindaci ancora a piede libero
e gli statisti ariani di tutto il continente

Dal palco sua eccellenza il ministro
spiego' che il papa era eretico e tifoso di una squadra argentina
spiego' che per salvare le vite bisogna affogare tutti i naufraghi
spiego' che i nazisti non erano per niente nazisti ma brave persone
spiego' che l'Europa il piu' pulito ci ha la rogna
spiego' che l'Onu erano tutti delinquenti
e parassiti e agenti dei complotti bolscevicchi
che negano al popolo nostro lo spazio vitale e il posto al sole

Poi il ministro spiego' che gli scienziati
hanno dimostrato che i comunisti hanno la coda
che chi non e' europeo sono tutte scimmie
che le donne sono mezzi uomini perche' gli manca il coso
che domineddio gli telefona tutte le sere e vota per noi
che abbiamo una sana visione razziale

Poi ha spiegato che noi siamo sopranisti
che vuole dire che stiamo sopra a tutti
e quegli altri le zecche sono invece sottanisti
e i sottanisti sono tutte femminucce
e come dice la parola stessa
o stanno sotto il basto o si sa che fine fanno

Tutti applaudivano come un sol uomo
un solo sangue un solo suolo

Poi hanno parlato pure certi
che non sapevano nemmeno l'italiano
e parlavano solo le lingue straniere
che mi chiedevo perche' il ministro
se li teneva li' sul palco invece di arrestarli
e farli rinchiudere giu' nel deserto in Libia

Alla fine il ministro
e' apparso alla madonna e la madonna
si e' trasformata in una statua d'oro
sul tetto di un chiesone li' vicino
mistero della fede
trionfo della volonta'

Poi si e' fatto il giro dei selfie
ma io ero troppo distante e non potevo
perdere il pullman per tornare a casa

Sulla corriera stanchi e felici
abbiamo cantato le belle canzoni di quando eravamo un impero
e sgnappa per tutti finche' t'esce dagli occhi
e non ci pensi piu' all'affitto alle bollette alla fame
la vita e' dura al paese
ma oggi e' stato il nostro giorno da leoni
padroni a casa nostra campioni del mondo
e stanotte si va a caccia di africane.

II. Il ministro plenipotenziario di Nusmundia mette in riga l'Onu

Dice il ministro plenipotenziario
che l'Onu e' una congrega di meticci
dei casi nostri e' meglio non s'impicci
si sa che fine fa chi e' temerario.
Qui si fa la difesa della razza
che la piantassero di contar fole
a buon intenditor poche parole
e per chi non capisce c'e' la mazza.

Qui sono io la legge ed io la spada
qui regna dio la patria la famiglia
e la razza ariana - e non ci aggrada
la gente del color della fanghiglia.

A casa nostra noi siamo i padroni
e ci facciamo quello che ci pare
coi nostri schiavi zozzi e buggiaroni
che non ci hanno il diritto di campare.
E l'invasor che se ne vien dal mare
a far la pacchia e il re degli scrocconi
e succhiar sangue come le zanzare
fara' la fine di tutti i capponi.

Qui c'e' un governo col cuor di leone
qui il turco l'abissino e l'ottentotto
ci piace morto o schiavo o galeotto
e l'Onu se ne faccia una ragione.

III. Il ministro plenipotenziario di Nusmundia appare alla madonna

Era un giorno radioso di maggio
a Milano che caldo faceva
o invece era freddo e pioveva
e il ministro appari' alla madonna.
Il ministro e' benefico e saggio
ama i bimbi la gente e il paese
e' barbato e' belloccio e' cortese
della patria ariana e' colonna.

Il ministro ha il fucile e il rosario
tremi il barbaro e vile straniero
il selvaggio sia giallo che nero
non infetti una stirpe di eroi.
Il ministro e' alla mano e bonario
ma sa essere determinato
l'invasore il meticcio il tarato
van tenuti lontani da noi.

IV. Il ministro plenipotenziario di Nusmundia illustra il contratto di governo

Qui si applica il contratto di governo
del governo del popolo sovrano
e' il decreto sicurezza della razza
che decide chi si salva e chi si ammazza
che decide chi e' animale oppure umano
chi si becca il piatto ricco e chi l'inferno.

Come disse lo statista che ci ispira
e' ormai tempo che il popolo italiano
si proclami francamente razzista
e chi non e' d'accordo e' un communista
giudio femminista e momettano
si guarda dalla nostra santa ira.

V. Licenza

Qui sopra si parla dell'antico e nobile reame di Nusmundia
un luogo meramente immaginario dove fummo di nuvola e di vetro
ogni riferimento a fatti e persone oggi qui realmente esistenti
dipende di certo solo dal fatto che la realta' imita l'arte
e che non vi e' limite all'orrore.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi nella lotta per la liberazione comune
ogni vittima ha il volto di Abele
ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
insorgi contro il razzismo
insorgi contro il fascismo che torna
salvare le vite e' il primo dovere
difendi i diritti di tutti gli esseri umani
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
sii tu la nonviolenza in cammino.

8. NANNI BALESTRINI

E' deceduto lo scrittore Nanni Balestrini.
Fu poeta sperimentale, narratore e saggista, impegnato nell'avanguardia letteraria e nei movimenti di contestazione.
Di alcuni suoi libri rechiamo un vivo ricordo.

9. PADRE ZANOTELLI ED ALTRE CENTO PERSONE CHIEDONO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI INTERVENIRE PER FERMARE L'ECATOMBE NEL MEDITERRANEO

Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, ed altre cento persone e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
(...)

10. COLLACRAVATTA E SENZACRAVATTA

Collacravatta dixit:
Non bastano le persecuzioni
ci vogliono anche le deportazioni
e' scritto nel contratto di governo
*
Senzacravatta dixit:
Chi pretende di salvare i naufraghi di razza inferiore
primo paga un riscatto in oro o in valuta
secondo gli sequestro la nave e il salvagente
terzo finisce in galera buttiamo la chiave e gli venga il colera
quarto gli dice bene che non buttiamo a mare pure lui
o lo affidiamo ai colleghi libici
*
Collacravatta dixit:
Mi sembrano nervosi gli alleati
noi invece non siamo per niente nervosi
nell'impegno a ripulire l'Italia dalla feccia
e realizzare la soluzione finale della questione comesichiama
e' scritto nel contratto di governo
*
Senzacravatta dixit:
Nel prossimo "decreto sicurezza della razza ter" e' previsto
di liberare tre milioni di squali nel mar Mediterraneo
di realizzare in Polonia centri di trasferenza e smaltimento dei migranti
con opportune pertinenze igieniche (docce e crematori)
di smantellare col fuoco tutti i centri sociali i campi sosta e i ghetti
(avendo cura che non ne fuoriesca il contaminante contenuto clandestino)
di abolire la magistratura che non rispetta l'autorita' suprema ruspante
di scomunicare il papa che oltretutto e' un immigrato clandestino pure lui
di abolire l'Onu che e' un covo di musi neri e musi gialli pussa via
di dare lo sfratto a quell'abusivo del quirinale che mi ci voglio trasferire io
e di abolire le tasse perche' noi al popolo gli vogliamo bene (e fo contento pure Silvio nostro)
*
Collacravatta dixit:
Noi siamo i buoni e il popolo ci ama
ed e' per tutelare la purezza
e la felicita' del nostro popolo
che stiamo liberando il patrio suolo
da zingari migranti e maomettani
e' scritto nel contratto di governo
*
Senzacravatta dixit:
Governeremo mill'anni
padroni a casa nostra
Look away look away look away Dixie Land

11. PADRE ZANOTELLI ED ALTRE DUECENTO PERSONE SCRIVONO AL QUIRINALE

Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, ed altre duecento persone e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
(...)

12. UN DIALOGO PEDAGOGICO DI SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA

- Senzacravatta: Mo' t'insegno 'sto trucchetto, senti bene: se ti pescano col sorcio in bocca, tu di' che hai fatto tutto il contrario di quello che hai fatto, hai capito?
- Collacravatta: Mica tanto.
- Senzacravatta: Ti devo spiegare sempre tutto, tutto ti devo spiegare. Per esempio: se ti pizzicano che hai violato tutte le leggi che obbligano a soccorrere i naufraghi, tu che dici?
- Collacravatta: Che dico? Che ne so? Che era nel contratto di governo?
- Senzacravatta: Andiamo bene, andiamo. Tu devi dire: stiamo salvando vite umane.
- Collacravatta: Ma se li lasciamo affogare...
- Senzacravatta: Eh, ma allora tu non mi stai a sentire. E m'e' toccato pure farti fare il ministro, m'e' toccato.
- Collacravatta: No, no, adesso ho capito: io devo dire che stiamo salvando vite umane.
- Senzacravatta: Bravo. E se ci beccano che abbiamo sequestrato un po' di poveri cristi, che devi dire?
- Collacravatta: Che era nel contratto di governo?
- Senzacravatta: Eccoci qua che ci ricaschi. Devi dire che abbiamo difeso i confini della patria dall'invasione dei terroni, cioe': dei terroristi. Questo devi dire.
- Collacravatta: Ma e' una frase lunga, non lo so se me la ricordo tutta.
- Senzacravatta: Apposta la devi imparare a memoria, apposta. Ma tu non ti applichi...
- Collacravatta: Si' invece che mi applico, mi applico.
- Senzacravatta: Allora facciamo un'altra prova, via. Ti ricordi quando abbiamo fatto il Decreto Sicurezza Della Razza?
- Collacravatta: Come no, quando abbiamo copiato quelle belle leggi del 1938 che mi hai fatto vedere tu.
- Senzacravatta: Lo sapevo, sei senza speranza. Non lo devi dire che abbiamo copiato, a scuola lo dicevi che copiavi?
- Collacravatta: Io non lo dicevo, ma la professoressa se ne accorgeva lo stesso.
- Senzacravatta: E figuriamoci. Ma quello che conta e' tenere il punto: non devi dirlo mai che abbiamo copiato quelle leggi li', hai capito?
- Collacravatta: Ho capito, ho capito, non devo dirlo. Pero' le abbiamo copiate.
- Senzacravatta: Ma non lo devi dire, hai capito che non lo devi dire?
- Collacravatta: Ho capito, non c'e' bisogno che t'innervosisci.
- Senzacravatta: Io non sono per niente nervoso, ma questa e' la volta che ti do' un pappone se non fai quello che ti dico.
- Collacravatta: Perche', ti ho mai deluso?
- Senzacravatta: Per carita'.
- Collacravatta: Lo vedi che mi applico, lo vedi? Ma che mi dicevi del Decreto Sicurezza Della Razza che non l'abbiamo copiato? Eh, hai sentito che ho detto? Ho detto che non l'abbiamo copiato. Ho detto bene?
- Senzacravatta: Non c'e' speranza, non c'e' speranza.
*
- Senzacravatta: Allora, adesso t'insegno un altro trucchetto, cerca di stare concentrato, hai capito?
- Collacravatta: Ho capito, ho capito.
- Senzacravatta: Allora: la prima regola e' di dire sempre che hai fatto il contrario di quello che hai fatto, te la ricordi.
- Collacravatta: Si' che me la ricordo, anzi, adesso me la segno sullo smartphone.
- Senzacravatta: Bravo ragazzo. La seconda regola e' questa: a quelli che intignano a fare i criticoni che tanto gia' si sa che non gli sta bene niente...
- Collacravatta: Questa la so: i criticoni sarebbero i poteri forti, la casta, il complotto dei Savi di Sion, ho detto bene?
- Senzacravatta: Si', si', ma stammi a sentire invece di voler sempre mettere bocca prima ancora di avere sentito quello che ti si dice: come faccio a insegnarti le cose se non sei capace di stare a sentire cinque minuti?
- Collacravatta: Non lo faccio apposta, e' che noi giovani i discorsi lunghi non li seguiamo, a noi ci piace twitter.
- Senzacravatta: O mia bella madonnina, che pazienza che ci vuole con questo qui. Andiamo avanti: ti dicevo del Decreto Sicurezza della Razza, allora: a quei sindaci, quei giudici e quei preti comunisti - che l'inferno se li inghiotta con tutte le scarpe - che fanno tutta quella lagna che e' incostituzionale, che e' disumano, che e' criminale e criminogeno...
- Collacravatta: I comunisti usano sempre le parole difficili, che poi devi andarle a cercare su wikipedia che neppure ce le trovi...
- Senzacravatta: Sei capace di stare a sentire senza interrompere? Dicevo: che gli rispondiamo noi a tutti 'sti comunisti leccanegri?
- Collacravatta: Non che e' nel contratto di governo?
- Senzacravatta: Eh no.
- Collacravatta: Allora mi arrendo, dimmelo tu.
- Senzacravatta: E te lo dico io, te lo dico, e tu fattelo entrare nella capa: si deve rispondere che possono andare tutti a quel paese, che tanto il governo siamo noi e si fa come diciamo noi e se non gli sta bene emigrassero in Siberia o in Libia emigrassero.
- Collacravatta: Gli rispondiamo come al Vaffadei.
- Senzacravatta: Bravo, lo vedi che se t'impegni... Perche' la regola e' questa: quando ci sono quelli che vogliono criticare e' inutile perderci tempo; prima li mandi a quel paese e meglio e'. Al popolo gli piace che chi governa vada per le spicce.
- Collacravatta: Come Gion Uein.
- Senzacravatta: Adesso hai capito: come Gion Uein, come il duce.
- Collacravatta: Mi sa che non l'ho visto quel film, che faceva?
- Senzacravatta: Difendeva il popolo italiano.
- Collacravatta: Come noi.
- Senzacravatta: Proprio come noi, adesso mi sei piaciuto. Facciamo un'altra prova, allora: all'Onu che dice che mettere la taglia sugli ebrei - cioe': sui migranti - e' illegale? Che gli rispondiamo all'Onu?
- Collacravatta: Gli rispondiamo come al Vaffadei.
- Senzacravatta: Ottimo. E al papa, al papa immigrato e comunista?
- Collacravatta: Gli rispondiamo come al Vaffadei pure a lui.
- Senzacravatta: Mo' hai capito, vedi di ricordartelo, eh?
- Collacravatta: Da quando ti frequento ho imparato un sacco di cose.
- Senzacravatta: E vedrai quante altre te ne insegnero' se mi dai retta.
- Collacravatta: Che fortuna, che fortuna.
- Senzacravatta: E adesso ricordati di passare al distributore a riempire la tanica di benzina, che stasera dopo il consiglio dei ministri ti porto a dare fuoco agli zingari. Mica siamo burocrati, siamo uomini d'azione noi.
- Collacravatta: E' nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Adesso l'hai detta giusta: e' nel contratto di governo, si'. (A parte: Che fatica pero').

13. "TU SCEGLI DI RESTARE ANCORA UMANO". QUASI UN COMIZIO ALL'ELLERA, IN FORMA DI SONATA

Mercoledi' 22 maggio 2019 nel quartiere viterbese dell'Ellera il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione pubblica sul tema "Tu scegli di restare ancora umano".
Di seguito una rastremata sintesi ricostruita immediatamente dopo a memoria delle cose dette parlando come sempre a braccio.
*
1.
Da un anno il nostro paese e' governato
da un governo razzista e golpista
che perseguita persone innocenti ed inermi
che omette di soccorrere chi e' in pericolo di morte
e aggredisce e sabota chi salva vite umane.
E' il governo della barbarie.
E' il governo del fascismo che torna.
E' il governo che pretende di imporre in Italia
un regime razzista e schiavista
un regime di apartheid.
E' il governo che viola la prima legge civile e morale
la legge che ogni essere umano conosce
la legge che dice che il primo dovere e' salvare le vite.
Questo governo che attua una politica incostituzionale
che attua una politica anomica e immorale
che attua una politica criminale
questo governo che pretende di renderci tutti complici
del suo delirio e della sua violenza
questo governo va contrastato.

Va contrastato con la forza della verita'
va contrastato con la scelta della nonviolenza
va contrastato con la legalita' che salva le vite
va contrastato con la democrazia
che ogni essere umano riconosce e raggiunge e rispetta e difende.

Domenica si vota per le elezioni europee
ed in quasi meta' dei Comuni d'Italia.
Non un voto vada ai partiti razzisti
non un voto alla barbarie.

La prima cosa che quindi oggi vogliamo dire
e' quella che ripetiamo ormai da settimane
e una volta ancora la ripetiamo qui:
non un voto ai partiti razzisti
non un voto ai partiti del governo razzista e golpista
non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte
non un voto ai partiti del governo colpevole di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo
non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta' di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti nei lager libici
non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu'
non un voto ai partiti del governo colpevole delle criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza"
non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato
non un voto ai partiti del governo colpevole di istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso
non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterate violazioni di convenzioni internazionali di leggi ordinarie e della stessa Costituzione della Repubblica italiana
non un voto ai partiti del governo razzista e golpista
non un voto ai partiti razzisti.

Anche quando si vota soprattutto quando si vota
salvare le vite e' il primo dovere.
Anche quando si vota soprattutto quando si vota
occorre opporsi al fascismo che torna.
*
2.
Uno solo e' l'oggetto del voto di domenica
arrendersi oppure opporsi al razzismo
arrendersi oppure opporsi al nazismo
arrendersi oppure opporsi alla disumanita' che schiavizza ed uccide.

In ogni luogo in cui si vota su questo si vota
si chiede se deve continuare l'ecatombe nel Mediterraneo oppure no
si chiede se deve continuare la persecuzione razzista delle persone piu' indifese oppure no
si chiede se deve continuare l'obbrobrio di mostruose antileggi come il "decreto sicurezza della razza" oppure no
si chiede se deve continuare il governo della segregazione razziale oppure no
si chiede se deve continuare il governo della propaganda del disprezzo e dell'odio oppure no
si chiede se deve continuare il governo che promuove e favoreggia i pogrom oppure no
si chiede se deve continuare il governo del nazionalismo che porta al fascismo oppure no
si chiede se deve continuare il governo che viola la Costituzione oppure no.

Noi diciamo che occorre votare contro il razzismo.
Noi diciamo che occorre votare contro il nazismo.
Noi diciamo che occorre votare contro la disumanita' che schiavizza ed uccide.

E quindi noi diciamo che occorre votare contro il governo razzista e golpista
per far revocare al piu' presto tutte le scellerate misure razziste
per costringere il governo alle dimissioni
ed affinche' i ministri responsabili di crimini razzisti siano finalmente processati
noi diciamo che occorre votare per salvare le vittime inermi e innocenti delle persecuzioni in corso
noi diciamo che occorre votare per salvare tutte le vite.
*
3.
In ogni vittima di guerre e fame
che muore tra le onde o tra le dune
sotto la sferza o sotto lo stivale
vedi il tuo volto e le tue catene.
Cosi' fu messo a morte il falegname
che invitava a mettere in comune
i beni e a non rispondere col male
al male ricevuto ma col bene.

Abbi pieta' di chi e' nell'indigenza
il tuo vestito dona allo spogliato
non ti avveleni il cuore l'egoismo
soccorra il sofferente la tua mano.
Tu scegli di opporti alla violenza
di contrastare ogni potere armato
d'insorgere contro l'odio e il fascismo
tu scegli di restare ancora umano.
*
4.
Ogni persona si ricordi di essere un essere umano
ricordi che ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
ricordi che vi e' una sola umana famiglia in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera
ricordi che il primo dovere e' salvare le vite.

Del bene comune prenditi cura tu
agisci verso gli altri come vorresti che essi agissero verso di te
sii tu la generosita' la responsabilita' la benignita'
che vorresti trovare nel mondo
falla tu l'azione buona per tutti
prenditi cura tu dell'umanita'
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

Ogni vittima ha il volto di Abele
sii tu il buon samaritano.

14. NELL'ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CAPACI

Ricorrendo l'anniversario della strage di Capaci ricordiamo tutte le vittime della mafia.
E riaffermiamo che la lotta contro la mafia e la lotta contro il razzismo sono la stessa lotta.
La lotta dell'umanita' contro la violenza, la lotta dell'umanita' per realizzare l'impegno giurato dai popoli delle nazioni unite nella Carta fondativa dell'Onu e nella Dichiarazione universale dei diritti umani.
La lotta dell'umanita' per la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, per la liberazione comune da ogni oppressione, nell'eguaglianza di diritti, nel dovere comune di recare soccorso a qualunque persona di aiuto abbia bisogno.
L'impegno antimafioso, l'impegno antirazzista, e' lo stesso impegno antifascista sancito nella Costituzione della Repubblica italiana.
Nel ricordo delle vittime della strage di Capaci, nel ricordo di tutte le vittime della mafia, nel ricordo di tutte le vittime di tutte le stragi, riaffermiamo ancora una volta che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; riaffermiamo che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; riaffermiamo che il primo dovere e' salvare le vite.
Opponiamoci alla mafia.
Opponiamoci al razzismo.
Opponiamoci al fascismo che torna.
*
Nel ricordo di tutte le vittime, non un voto ai partiti razzisti, non un voto ai partiti fautori della violenza.
Nel ricordo di tutte le vittime, difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di tutte le vittime, opponiamoci al governo dell'omissione di soccorso dei naufraghi.
Nel ricordo di tutte le vittime, opponiamoci al governo delle persecuzioni razziste.
Nel ricordo di tutte le vittime, opponiamoci al governo che istiga al disprezzo, all'odio e al razzismo.
Nel ricordo di tutte le vittime, opponiamoci al governo che viola la Costituzione.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

15. SENZACRAVATTA SPIEGA ALTRI DUE TRUCCHETTI A COLLACRAVATTA

- Senzacravatta: Te li sei imparati i trucchetti che t'ho insegnato l'altra volta?
- Collacravatta: Come no. Me li sono scritti sullo smartphone.
- Senzacravatta: Allora mo' t'insegno un bel trucchetto per la campagna elettorale.
- Collacravatta: Ganzo, dai.
- Senzacravatta: Devi dire le parolacce, alla gente gli piace chi dice le parolacce.
- Collacravatta: Ho capito, ho capito, questo lo so fare. Come il Vaffadei, no?
- Senzacravatta: Bravo. Allora vediamo, esercitati un po'.
- Collacravatta: Porco qui e porco la'.
- Senzacravatta: Bene, e poi?
- Collacravatta: Cacca, pipi'.
- Senzacravatta: Insomma, non ti viene niente di meglio?
- Collacravatta: Te lo posso dire in un orecchio? E' che a casa la mamma non voleva che si dicevano le parolacce.
- Senzacravatta: La mamma no, ma Grillo si'. Che non lo sai che la gente vi ha votato solo per le parolacce? Adesso che fai il capo del partito delle parolacce le devi saper dire pure tu, coraggio.
- Collacravatta: Va bene, stavolta te le dico in un orecchio, poi dopo le metto su twitter, va bene?
- Senzacravatta: E sia, sentiamo.
- Collacravatta: (bisbiglia).
- Senzacravatta: E ci voleva tanto? Adesso mettile subito sui social. Bene bene, facciamo un po' di ripasso. Che gli devi dire a chi dice che il "decreto sicurezza della razza" e' incostituzionale?
- Collacravatta: Gli dico vaffallovo.
- Senzacravatta: Bravo. E a chi pretende che quei pezzenti dei naufraghi li dobbiamo portare a riva invece di affogarli?
- Collacravatta: Vaffallovo loro e i musi neri amici loro.
- Senzacravatta: Bravo, non siamo mica bagnini, siamo difensori dei sacri confini della patria noi.
- Collacravatta: Della patria e della razza, no?
- Senzacravatta: Adesso mi sei proprio piaciuto. Lo vedi che se studi poi riesci? Bravo, Bravo. E a tutti quei pretacci e quei giudici comunisti che dicono che violiamo la legge e la morale e che perseguitiamo e facciamo morire i poveri cristi?
- Collacravatta: Non gli posso dire sempre vaffallovo?
- Senzacravatta: Si', pero' bisogna pure saper cambiare, per far vedere che siamo gente del popolo, ma anche di cultura.
- Collacravatta: Di cultura, ho capito, ho capito. Allora gli dico vadaffallovo, che e' di cultura perche' gli do del lei.
- Senzacravatta: Non si deve dare del lei, che e' uno spagnolismo antipatriottico. Si deve dare del voi, che invece e' autarchico. Ricordatelo.
- Collacravatta: Del voi, del voi. Ho capito.
*
- Senzacravatta: Adesso te ne insegno pure un altro di trucchetto, poi prova a dire che non ti voglio bene.
- Collacravatta: Lo so, lo so che mi vuoi bene, m'hai pure regalato quel bel libro di quello statista tedesco.
- Senzacravatta: Lo devi leggere tutto, e devi fare i riassuntini su un quadernetto.
- Collacravatta: Non va bene sullo smartphone?
- Senzacravatta: Sarebbe meglio su un quadernetto, ma va bene lo stesso.
- Collacravatta: Ho gia' cominciato; ti faccio vedere quello che ho scritto?
- Senzacravatta: Vediamo un po'.
- Collacravatta: Guarda, guarda.
- Senzacravatta: Ma allora non capisci proprio niente: dove nel libro c'e' scritto dello spazio vitale germanico tu devi dire italiano. Pensavo che lo capivi da solo. Dov'e' che governiamo noi, a Berlino?
- Collacravatta: No, a Roma.
- Senzacravatta: E allora noi i voti li dobbiamo prendere in Italia. Lo spazio vitale italiano, devi dire, italiano.
- Collacravatta: Adesso ho capito. E quindi pure la difesa della razza italiana.
- Senzacravatta: Va bene pure ariana, e' uguale.
- Collacravatta: Cosi' pero' mi confondi. Siamo italiani o siamo ariani?
- Senzacravatta: Siamo italiani di razza ariana, segnatelo. Tutti i veri italiani sono di razza ariana, gli altri sono nemici della patria, invasori che infettano il sangue e il suolo.
- Collacravatta: Questa e' bella, me la segno subito.
- Senzacravatta: Bene.
- Collacravatta: Grazie. E quell'altro trucchetto?
*
- Senzacravatta: Ecco quell'altro trucchetto e poi per oggi basta che mi hai gia' stressato abbastanza.
- Collacravatta: Ma devi per forza offendere sempre? Guarda che non e' per niente carino...
- Senzacravatta: E' per educarti. Infatto l'altro trucchetto e' questo: dobbiamo sempre far finta di litigare.
- Collacravatta: E perche' dobbiamo litigare se stiamo cosi' bene insieme a fare la difesa della razza?
- Senzacravatta: Perche' l'amore non e' bello se non e' litigarello.
- Collacravatta: Ah.
- Senzacravatta: Eh.
- Collacravatta: Ah.
- Senzacravatta: Senti bene: se noi facciamo finta di litigare gli imbranati che non vogliono votare per me votano per te, e quelli che non vogliono votare per te votano per me. E la mettiamo in saccoccia a quei babbei dell'opposizione. Hai capito?
- Collacravatta: Pero' siamo amici lo stesso, no?
- Senzacravatta: Certo che siamo amici, dobbiamo governare insieme altri quattro anni.
- Collacravatta: Allora va bene. E che devo fare per far finta di litigare?
- Senzacravatta: Mi devi dire le parolacce.
- Collacravatta: Come porcapaletta?
- Senzacravatta: Di piu', di piu'.
- Collacravatta: Come mannaggialipescetti?
- Senzacravatta: Di piu': mi devi dire che sono un gaglioffo.
- Collacravatta: Ma la gente neppure lo sa che significa gaglioffo.
- Senzacravatta: Allora trova tu le parole: per esempio devi dire che dico solo... solo...
- Collacravatta: Stupidaggini?
- Senzacravatta: Andiamo, puoi fare di meglio.
- Collacravatta: Ah, adesso mi e' venuta una buona idea, te la dico in un orecchio.
- Senzacravatta: Bravo, questa e' proprio forte, mettila subito su facebook.
- Collacravatta: Di corsa, di corsa, e grazie, eh.
- Senzacravatta: Bravo, bravo, continua cosi' che vai bene. (A parte: che clientone).

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Numero 329 del 17 ottobre 2019
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