[Nonviolenza] Archivi. 300



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 300 del 17 settembre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di gennaio 2019 (parte seconda)
2. Cricco e Crocco nel circo degli orrori
3. Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe
4. Leonardo Benevolo
5. Luisito Bianchi
6. Giuseppe Bogoni
7. Pierre Boulez
8. Tullio De Mauro
9. Guido Dorso
10. Bruno Enei
11. Ermes Farina
12. Giuseppe Fava
13. Augusto Graziani
14. Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto
15. Aurelio Lepre
16. Scevola Mariotti
17. Charlie Mingus
18. Tina Modotti
19. Tarcisio Petracco
20. Max Pohlenz
21. Giorgio Porreca
22. Roberta Rambelli
23. Ruggiero Romano
24. Matilde Urrutia
25. E' il governo che viola la legge, mentre i sindaci difendono legalita' e umanita'
26. I sindaci che rispettano la Costituzione fanno il loro dovere. Criminale e' il governo razzista e golpista
27. Giovanna Bemporad
28. Louise Bryant
29. Marcelle Capy
30. Susana Chavez
31. Anna Cherchi Ferrari
32. Giorgio Colli
33. Edith Frank
34. Dizzy Gillespie
35. Marina Ginesta'
36. Anna Greki
37. Placido La Torre
38. Josefa Llanes Escoda
39. Piersanti Mattarella
40. Ugo Mazzucchelli
41. Alessandro Parronchi
42. Michel Petrucciani
43. Ricardo Piglia
44. Beniamino Placido
45. Mario Saggin
46. Corta cantata dello straccio insanguinato
47. In digiuno dinanzi all'orrore
48. Frederic Boisseau, Franck Brinsolaro, Jean Cabut, Elsa Cayat, Stephane Charbonnier, Philippe Honore', Bernard Maris, Ahmed Merabet, Mustapha Ourrad, Michel Renaud, Bernard Verlhac, Georges Wolinski
49. Pierfranco Bonetti
50. Ugo Casiraghi
51. Rene' Etiemble
52. Innocenzo Fergnani
53. Giulio Gaio
54. Bruno Gentili
55. Pietro Grifone
56. Pietro Inzani
57. Italo Mancini
58. Paolo Pietrosanti
59. Sergio Piro
60. Juan Rulfo
61. Ingrid Thulin
62. Elin Wagner
63. Esposto all'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani
64. La famosa invasione dei Feaci. Una lettera al direttore
65. Appello in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani
66. Beppe Alfano
67. Boris Barnet
68. Marcello Bernardi
69. Alberto Cianca
70. Carmen Conde
71. Leopoldo Gasparini
72. Osvaldo Gnocchi Viani
73. Pietro Gori
74. Ursula Hirschmann
75. Pierre Jean Jouve
76. Kay Sage
77. Joseph Schumpeter
78. Mirella Scriboni
79. Michele Tatulli
80. Gianni Toti

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GENNAIO 2019 (PARTE SECONDA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di gennaio 2019.

2. CRICCO E CROCCO NEL CIRCO DEGLI ORRORI

Dice il ministro Cricco:
Gettateli tutti ai pesci

Dice il ministro Crocco:
Prendiamoci donne e bambini
gli uomini crepino pure

Non so chi mi faccia piu' orrore

Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

3. GERTRUDE ELIZABETH MARGARET ANSCOMBE

Il 5 gennaio 2001 moriva Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe, filosofa.
Con gratitudine la ricordiamo.

4. LEONARDO BENEVOLO

Il 5 gennaio 2017 moriva Leonardo Benevolo, illustre studioso e storico dell'architettura e del'urbanistica sui cui libri anche noi studiammo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

5. LUISITO BIANCHI

Il 5 gennaio 2012 moriva Luisito Bianchi, prete operaio, testimone del bene, scrittore i cui libri nutrono le anime.
Con gratitudine lo ricordiamo.

6. GIUSEPPE BOGONI

Il 5 gennaio 1982 moriva Giuseppe Bogoni, militante antifascista, parlamentare socialista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

7. PIERRE BOULEZ

Il 5 gennaio 2016 moriva Pierre Boulez, il musicista della nostra gioventu'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

8. TULLIO DE MAURO

Il 5 gennaio 2017 moriva Tullio De Mauro, maestro di linguistica, di umanita', d'impegno civile.
Con gratitudine lo ricordiamo.

9. GUIDO DORSO

Il 5 gennaio 1947 moriva Guido Dorso, antifascista e meridionalista illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

10. BRUNO  ENEI

Il 5 gennaio 1967 moriva Bruno Enei, allievo di Attilio Momigliano, collaboratore di Aldo Capitini, comandante partigiano, fu poi docente d'italianistica in Brasile.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. ERMES FARINA

Il 5 gennaio 2006 moriva Ermes Farina, partigiano, uomo di pace.
Con gratitudine lo ricordiamo.

12. GIUSEPPE FAVA

Il 5 gennaio 1984 assassinato dalla mafia moriva Giuseppe Fava. Lo ricordiamo riproponendo qui ancora una volta alcune parole gia' apparse su questo foglio.

Degli infiniti mondi questo era
dei ciarlatani il mondo.
E dei mafiosi.

E delle oppresse e degli oppressi in lotta
per il riscatto e per la dignita'.

Ti offrivano casse di vini pregiati e sorridendo
ti dicevano di smettere, ma chi te lo fa fare, pensa
alla salute.

Ministri e cavalieri, stallieri e magnati
ti guardavano come una sfinge, cosa poteva volere
quella faccia di greco antico
che certo amava la vita.

Amava la vita ed amava la Sicilia
che e' la vita quando la vita e' insieme felice e amara.
Amava la Sicilia che e' la Grecia
di Empedocle e il mondo quando tutto
era colmo di dei e di dee. Amava
la Sicilia che non si arrende, la Sicilia
dei contadini e degli zolfatari,
degli emigranti e delle magre donne
forti come la roccia.

Era uno come Diderot: fece piu' che delle opere
fece delle persone.
Trovo' compagni e suscito' la lotta, quando
tutti tacevano e lui levo' la voce, e cosi' quando
sarebbe stato facile cedere in una smorfia,
in un ammiccare ironico e lieve, e invece lui
levo' la voce.

Lo avevano avvisato, non dite di no. Avvisato
lo avevano, ma lui
niente
e con quel sorriso e con quel cercare grane
sempre d'attorno andando col fiuto e con la tigna.
Lo avevano avvisato ma lui niente
testa dura che voleva spianare le montagne.

Poiche' non lo fermarono i sorrisi
poiche' non lo fermavano gli avvisi
poiche' cresceva intorno a lui, tramite lui
quella cosa che si chiama Resistenza
e puoi dirla solamente in lieve soffio,
mandarono a fermarlo infine i killer.

Sono passati anni e a quella notte
tante altre fredde notti di dolore
si sono aggiunte tale che s'incrina
il mondo sotto il peso della mole.

Sono passati anni e Pippo Fava
e' ancora qui, compagni, e vive ancora
e vivra' ancora finche' tu non cedi.

13. AUGUSTO GRAZIANI

Il 5 gennaio 2014 moriva Augusto Graziani, economista, maestro.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. GIUSEPPE GIOVANNI LANZA DEL VASTO

Il 5 gennaio 1981 moriva Lanza del Vasto, una delle grandi figure della nonviolenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. AURELIO LEPRE

Il 5 gennaio 2014 moriva Aurelio Lepre, storico. Anche sui suoi libri abbiamo studiato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

16. SCEVOLA MARIOTTI

Il 5 gennaio 2000 moriva Scevola Mariotti, illustre latinista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

17. CHARLIE MINGUS

Il 5 gennaio 1979 moriva Charlie Mingus, musicista, sperimentatore, militante antirazzista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. TINA MODOTTI

Il 5 gennaio 1942 moriva Tina Modotti, fotografa e militante del movimento operaio.
Con gratitudine la ricordiamo.

19. TARCISIO PETRACCO

Il 5 gennaio 1997 moriva Tarcisio Petracco, partigiano e docente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

20. MAX POHLENZ

Il 5 gennaio 1962 moriva Max Pohlenz, autore di libri che non abbiamo dimenticato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

21. GIORGIO PORRECA

Il 5 gennaio 1988 moriva Giorgio Porreca, il maestro dei maestri.
Con gratitudine lo ricordiamo.

22. ROBERTA RAMBELLI

Il 5 gennaio 1996 moriva Roberta Rambelli, che per noi e' e sara' sempre l'eroina eponima della fantascienza.
Con gratitudine la ricordiamo.

23. RUGGIERO ROMANO

Il 5 gennaio 2002 moriva Ruggiero Romano, storico illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

24. MATILDE URRUTIA

Il 5 gennaio 1985 moriva Matilde Urrutia, che fu cantante, scrittrice, testimone.
Con gratitudine la ricordiamo.

25. E' IL GOVERNO CHE VIOLA LA LEGGE, MENTRE I SINDACI DIFENDONO LEGALITA' E UMANITA'

Gli apologeti del razzismo dicono molte scellerate menzogne in questi giorni.
Occorre una volta di piu' replicare con la forza della verita', praticando l'antica virtu' civile della parresia, opponendoci nonviolentemente alla menzogna, alla violenza, alla barbarie.
*
Ripristiniamo la verita'.
1. E' il governo che viola la legge commettendo il reato di omissione di soccorso dei naufraghi negando loro salvezza in un porto sicuro.
2. E' il governo che viola la legge pretendendo di negare diritti costituzionalmente garantiti a tutte le persone che si trovano in Italia.
3. E' il governo che viola la legge con atti e proclami che configurano il reato di istigazione all'odio razziale.
4. E' il governo che viola la legge violando la Costituzione della Repubblica Italiana cui ha giurato fedelta'.
*
Ripristiniamo la verita'.
5. I sindaci che rispettano la Costituzione cui hanno giurato fedelta' stanno compiendo il loro dovere, stanno difendendo e applicando la legge a fondamento dell'ordinamento giuridico italiano.
6. I sindaci che nell'applicare per quanto di competenza le leggi ordinarie lo fanno interpretandole alla luce della Costituzione stanno semplicemente compiendo il loro dovere.
7. I sindaci che denunciano la disumanita' di misure disumane e rifiutano di essere complici di crimini, stanno compiendo il loro dovere di cittadini, di pubblici amministratori, di rappresentanti della popolazione.
8. I sindaci e i presidenti delle Regioni che denunciano alla magistratura l'incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza" stanno compiendo il loro dovere di pubblici ufficiali.
*
Ripristiniamo la verita'.
9. Per sapere che un crimine e' un crimine - ad esempio un omicidio, ad esempio omettere di soccorrere un naufrago in pericolo di morte, ad esempio spogliare un innocente dei suoi diritti umani fondamentali, ad esempio istigare a commettere persecuzioni razziste - non c'e' bisogno di attendere che si pronunci ogni volta la magistratura: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
10. Per sapere che e' un delitto negare i diritti umani fondamentali a degli esseri umani che non hanno compiuto nulla di male, per sapere che e' un delitto gettare delle persone innocenti nella miseria e in un baratro di disperazione e negli artigli dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata, non c'e' bisogno del latinorum di Azzeccagarbugli: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
11. E' dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni pubblico ufficiale, rispettare la legge ed agire per salvare le vite: per rispettare la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana, e per salvare le vite innocenti che il governo italiano sta esponendo alla morte e alle persecuzioni, occorre che tutte le misure razziste volute dal governo siano revocate; occorre che il governo razzista traditore della Costituzione si dimetta; occorre che i ministri responsabili di gravissimi crimini siano processati e condannati.
12. La legalita' salva le vite. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile. Un governo razzista che viola la Costituzione e i diritti umani non e' ne' democratico ne' legittimo: e' un'associazione a delinquere.
*
Ripristiniamo la verita'.
13. E' dovere di ogni persona difendere l'umanita' e opporsi alla barbarie.
14. Bene fanno i sindaci e i presidenti delle Regioni ad avviare le procedure affinche' la Corte Costituzionale si pronunci sulla flagrante incostituzionalita' delle scandalose misure razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
15. Si adoperi subito e senza esitazioni ogni persona di buona volonta', ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana, per far cessare i disumani crimini razzisti che il governo pretende di realizzare e imporre nel nostro paese.
16. Salvare le vite e' il primo dovere.

26. I SINDACI CHE RISPETTANO LA COSTITUZIONE FANNO IL LORO DOVERE. CRIMINALE E' IL GOVERNO RAZZISTA E GOLPISTA

Cerchiamo di non essere subalterni alle menzogne del governo.
I sindaci che denunciano l'incostituzionalita' e la disumanita' delle misure razziste del famigerato "decreto sicurezza" stanno semplicemente facendo il loro dovere di cittadini, di pubblici amministratori, di pubblici ufficiali.
E' il governo che viola la Costituzione; e' il governo che pretende imporre misure criminali e criminogene chiaramente in conflitto con la Costituzione della Repubblica Italiana.
E' il governo che disprezza e viola la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico.
I sindaci che difendono la Costituzione e l'umana dignita' stanno rispettando pienamente la legalita' e la giustizia.
I sindaci che difendono la Costituzione e l'umana dignita' stanno rispettando pienamente il loro mandato, il loro dovere.
E' il governo che commette crimini, come l'omissione di soccorso quando nega un porto sicuro ai naufraghi.
E' il governo che commette crimini, come l'istigazione all'odio razziale, reato che ormai da decenni un partito di governo ed il suo capo (che e' anche il vero capo del governo) continua a commettere con piena consapevolezza di commettere un reato.
E' il governo che commette crimini, come la violazione della Costituzione, il crimine piu' grave che un governo possa commettere.
Cerchiamo di non scordarci come stanno realmente le cose.
*
Il governo razzista e golpista deve dimettersi.
Tutte le misure razziste e golpiste imposte dal governo della disumanita' devono essere revocate.
I ministri che hanno commesso reati atroci e infami devono essere processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

27. GIOVANNA BEMPORAD

Il 6 gennaio 2013 moriva Giovanna Bemporad, poetessa e di poesia traduttrice finissima.
Con gratitudine la ricordiamo.

28. LOUISE BRYANT

Il 6 gennaio 1936 moriva Louise Bryant, giornalista, scrittrice, militante.
Con gratitudine la ricordiamo.

29. MARCELLE CAPY

Il 6 gennaio 1962 moriva Marcelle Capy, giornalista, scrittrice, militante femminista, pacifista, antirazzista, socialista e libertaria.
Con gratitudine la ricordiamo.

30. SUSANA CHAVEZ

Il 6 gennaio del 2011
a Ciudad Juarez moriva assassinata
dal fascismo dei maschi
Susana Chavez
poetessa e militante
per i diritti delle donne
per la liberta' del mondo intero.

Con gratitudine la ricordiamo.

Non vinceranno i suoi assassini.

31. ANNA CHERCHI FERRARI

Il 6 gennaio 2006 moriva Anna Cherchi Ferrari, partigiana, deportata, testimone, per tutta la vita militante in difesa dell'umanita'.
Con gratitudine la ricordiamo.

32. GIORGIO COLLI

Il 6 gennaio 1979 moriva Giorgio Colli, filosofo
con passione leggemmo le sue opere
rifulge ancora nel ricordo la sua luce

33. EDITH FRANK

Il 6 gennaio 1945 moriva ad Auschwitz
Edith Frank, madre di Anne.

Tutte le vittime della Shoah
noi ricordiamo.

Non vincera' il nazismo.

34. DIZZY GILLESPIE

Il 6 gennaio 1993 moriva Dizzy Gillespie, musicista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

35. MARINA GINESTA'

Il 6 gennaio 2014 moriva Marina Ginesta', che fu il volto della repubblica spagnola che resisteva al fascismo.
Con gratitudine la ricordiamo.

36. ANNA GREKI

Il 6 gennaio 1966 moriva Anna Greki, poetessa e militante anticolonialista.
Con gratitudine la ricordiamo.

37. PLACIDO LA TORRE

Il 6 gennaio 2008 moriva Placido La Torre, antifascista, militante anarchico, avvocato libertario.
Con gratitudine lo ricordiamo.

38. JOSEFA LLANES ESCODA

Il 6 gennaio 1945 moriva a Manila Josefa Llanes Escoda, assistente sociale, attivista, resistente, assassinata dagli occupanti fascisti.
Con gratitudine la ricordiamo.

39. PIERSANTI MATTARELLA

Il 6 gennaio 1980
la mafia assassinava
Piersanti Mattarella

Unito a tutte le altre vittime
di tutti i poteri criminali
lo ricordiamo ancora

Non possono gli assassini
estinguere l'umanita'
finche' resta un alito di bene

40. UGO MAZZUCCHELLI

Il 6 gennaio 1997 moriva Ugo Mazzucchelli, antifascista, partigiano, militante anarchico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

41. ALESSANDRO PARRONCHI

Il 6 gennaio 2007 moriva Alessandro Parronchi, poeta e saggista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

42. MICHEL PETRUCCIANI

Il 6 gennaio 1999 moriva Michel Petrucciani, musicista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

43. RICARDO PIGLIA

Il 6 gennaio 2017 moriva Ricardo Piglia, romanziere argentino, autore di libri che ancora ci interrogano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

44. BENIAMINO PLACIDO

Il 6 gennaio 2010 moriva Beniamino Placido, giornalista, saggista, docente. Occorre aver letto il suo libro Le due schiavitu'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

45. MARIO SAGGIN

Il 6 gennaio 1981 moriva Mario Saggin, partigiano, costituente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

46. CORTA CANTATA DELLO STRACCIO INSANGUINATO

A chi cerca di imporre di nuovo in Italia le antileggi fasciste del '38
noi diciamo no.

A chi cerca di imporre in questo paese schiavitu' e apartheid
noi diciamo no.

A chi vuol fare strame della Costituzione scritta col sangue dei martiri della Resistenza
noi diciamo no.

A chi lascia morire i naufraghi in mare
a chi vuole che i superstiti siano riconsegnati agli aguzzini dei lager in Libia
a chi non riconosce che un essere umano e' un essere umano
noi diciamo no.

Siamo gente semplice
le cose semplici le capiamo
che ogni essere umano ha diritto alla vita
che tu devi aiutare chi di aiuto ha bisogno
che siamo tutti una sola umanita'
con gli stessi diritti e gli stessi doveri.

Siamo gente semplice
ci fa orrore un governo razzista
sappiamo che contro il fascismo assassino
e' dovere di ogni persona onesta insorgere.

Siamo gente semplice
sappiamo che salvare le vite e' il primo dovere.

Siamo gente semplice
vogliamo essere tutti liberi
vogliamo che tutti abbiano uguali diritti
vogliamo che il bene ed i beni fra tutti siano condivisi.

Siamo gente semplice
ci ripugna il fascismo
ci ripugna il razzismo
ci ripugna il maschilismo
ci ripugnano la diseguaglianza e lo sfruttamento
sappiamo di doverci battere
e batterci sappiamo
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
per la legalita' che salva le vite
per la liberazione comune
nostra bandiera e' uno straccio insanguinato
del sangue di tutte le vittime memoria.

Siamo gente semplice
quando diciamo no e' no.

47. IN DIGIUNO DINANZI ALL'ORRORE

Dinanzi all'orrore e all'infamia dei governanti di un intero continente che rifiutano di soccorrere una cinquantina di naufraghi nel Mediterraneo, uomini, donne e bambini innocenti sopravvissuti alle violenze dei lager libici, vorrei associarmi alla preghiera del papa e di innumerevoli altre persone di volonta' buona: siano salvate queste vite innocenti, si aprano i porti, siano accolte queste persone, esseri umani come noi.
*
Provo orrore del governo italiano che da mesi commette il reato di omissione di soccorso.
Provo orrore del governo italiano che da anni come altri governi europei nega di fatto a chi e' in fuga da guerre e fame di poter giungere in salvo in modo legale e sicuro, e cosi' getta tanti inermi fuggiaschi tra gli artigli delle scellerate mafie schiaviste dei trafficanti.
Provo orrore del governo italiano che per bocca del suo vero dominus reitera impunemente il reato di istigazione all'odio razziale, come il partito razzista di cui e' a capo fa da decenni.
Provo orrore del governo italiano che con una delirante e disumana antilegge razzista pretende imporre in Italia un regime di apartheid, una delirante e disumana antilegge razzista che intende perseguitare migliaia e migliaia di vittime innocenti, una delirante e disumana antilegge razzista che viola la Costituzione della Repubblica Italiana.
Provo orrore del governo italiano che tradisce e infrange la Costituzione cui ha giurato fedelta' all'atto del suo insediamento: violare la Costituzione per imporre un regime razzista e' un crimine che costituisce altresi' un tentativo di colpo di stato.
*
Provo orrore di tanta violenza; e come tante persone di volonta' buona ho cercato e cerco di oppormi ad essa, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
Per questo sto digiunando.
Un gesto minimo (che so essere miserrima cosa dinanzi all'orrore) per testimoniare il dolore che provo di fronte alla barbara violenza razzista commessa dal governo italiano che non soccorre i naufraghi e che perseguita tanti esseri umani innocenti.
Un gesto minimo che vuole valere altresi' come invito a me stesso e ad ogni persona senziente e pensante ad agire in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
*
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' le persone vittime di orrende violenze in Libia e di naufragio in mare siano finalmente salvate e accolte in Italia come vuole la legge e la morale.
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' siano revocate tutte le misure razziste, criminali e criminogene imposte dal governo della disumanita'.
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' il governo della disumanita' si dimetta ed i ministri responsabili di crimini abominevoli ne rispondano nelle aule di giustizia secondo la legge.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.

48. FREDERIC BOISSEAU, FRANCK BRINSOLARO, JEAN CABUT, ELSA CAYAT, STEPHANE CHARBONNIER, PHILIPPE HONORE', BERNARD MARIS, AHMED MERABET, MUSTAPHA OURRAD, MICHEL RENAUD, BERNARD VERLHAC, GEORGES WOLINSKI

Il 7 gennaio 2015 morivano a Parigi da terroristi assassinati Frederic Boisseau, Franck Brinsolaro, Jean Cabut, Elsa Cayat, Stephane Charbonnier, Philippe Honore', Bernard Maris, Ahmed Merabet, Mustapha Ourrad, Michel Renaud, Bernard Verlhac, Georges Wolinski.
Non li dimentichiamo.

49. PIERFRANCO BONETTI

Il 7 gennaio 1944 moriva Pierfranco Bonetti, partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

50. UGO CASIRAGHI

Il 7 gennaio 2006 moriva Ugo Casiraghi, studioso di cinema, giornalista e saggista, militante comunista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

51. RENE' ETIEMBLE

Il 7 gennaio 2002 moriva Rene' Etiemble, scrittore, docente, sinologo illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

52. INNOCENZO FERGNANI

Il 7 gennaio 1944 moriva Innocenzo Fergnani detto Tino Ferdiani, partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

53. GIULIO GAIO

Il 7 gennaio 1992 moriva Giulio Gaio, presbitero e antifascista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

54. BRUNO GENTILI

Il 7 gennaio 2014 moriva Bruno Gentili, illustre grecista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

55. PIETRO GRIFONE

Il 7 gennaio 1983 moriva Pietro Grifone, antifascista, partigiano, militante comunista, autore di un libro che tutti leggemmo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

56. PIETRO INZANI

Il 7 gennaio 1945 assassinato dai nazisti moriva Pietro Inzani, partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

57. ITALO MANCINI

Il 7 gennaio 1993 moriva Italo Mancini, uno dei nostri maestri maggiori.
Con gratitudine lo ricordiamo.

58. PAOLO PIETROSANTI

Il 7 gennaio 2011 moriva Paolo Pietrosanti, militante radicale, attivista antimilitarista e per i diritti umani.
Con gratitudine lo ricordiamo.

59. SERGIO PIRO

Il 7 gennaio 2009 moriva Sergio Piro, una delle figure piu' vive del movimento di Psichiatria Democratica, autore di libri che molto abbiamo amato, che molto ci hanno insegnato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

60. JUAN RULFO

Il 7 gennaio 1986 moriva Juan Rulfo, l'autore di El llano en llamas e di Pedro Paramo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

61. INGRID THULIN

Il 7 gennaio 2004 moriva Ingrid Thulin, attrice bergmaniana.
Con gratitudine la ricordiamo.

62. ELIN WAGNER

Il 7 gennaio 1949 moriva Elin Wagner, scrittrice e militante femminista, pacifista, ecologista.
Con gratitudine la ricordiamo.

63. ESPOSTO ALL'ALTA COMMISSARIA DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI UMANI

All'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Gentilissima on. Bachelet,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 15 ottobre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 8 gennaio 2019

64. LA FAMOSA INVASIONE DEI FEACI. UNA LETTERA AL DIRETTORE

Egregio direttore e caro amico,
provo a fare due calcoli all'ingrosso:
diciamo che l'Unione dell'Europa
comprende tot paesi ed all'incirca
diciamo un tot milioni di abitanti.

E che ogni giorno dagli aerei sbarcano
dopo aver trasvolato mari e oceani
diciamo a occhio un tot di passeggeri
che e' bella gente ricca e profumata
che e' un piacere fargli un bell'inchino.

Invece 'sti cinquanta meno uno
sara' perche' son vittime innocenti
sara' perche' son naufraghi e superstiti
dai lager libici e perche' fuggiaschi
da guerre e dittature e carestie
nessun governo dell'Europa unita
vuole vederli neanche in cartolina.

Diceva ieri sera un ministrone
che pare ci abiti in televisione:
"Insomma 'sti cinquanta clandestini
intanto sono troppi e non c'e' spazio,
e poi consideriamo questi fatti:
innanzitutto, hanno fatto naufragio
che gia' e' una cosa che porta sfortuna;
secondo: quando erano ammucchiati
su quelle zattere chissa' che avranno fatto;
terzo: se in Libia erano tenuti
come le bestie e' chiaro come il sole
che non e' gente da voler per casa
che se ci avessero d'orgoglio un pizzico
da soli si sarebbero affogati
invece eccoli qui a scocciarci a noi
a noi che ci facciamo i fatti nostri
e non andiamo in giro a dar fastidio
ci limitiamo a vendere le bombe
e a far coi dittatori buoni affari
saccheggiando qua e la' se c'e' occasione.
E poi vabbe' cinquanta clandestini
saranno pure meno di un pulmino
di gioventu' tifosa (e primavera
di bellezza e bivacco di manipoli
- oh, il calcio mi fa diventare lirico)
ma sono sempre piu' che sufficienti
a fare un'invasione e qui da noi
a chi c'invade gli spariamo addosso
che legittima sempre e' la difesa".

Eppure al bar ho visto sul giornale
una fotografia de 'sti cinquanta
poveri cristi spersi in mezzo al mare:
e mo' non vorrei dire uno sproposito
ma uno era proprio uguale a me
e un altro a mio cugino e i regazzini
ai regazzini nostri uguali uguali
me parevamo noi piu' poveracci
(un po' piu' poveracci, mica tanto)
e allora ho detto a Cencio li' vicino:
"E perche' mai 'sta gente come noi
non averebbe d'avecce 'l diritto
lo stesso nostro de pote' campa'?
Perche' hanno da mori' affogati loro
e invece no tutti i ministri ladri?
Si pozzo sceje co' cchi vojo vive
me piaciono piu' essi che i briganti
fascisti ladri e boia der governo".
Allora Cencio non ha detto niente
pero' m'ha fatto segno, e l'ho capito:
e' vecchio Cencio e si ricorda ancora
le cose che chi e' giovane non sa.

Qui vorrei aggiungere qualche parola
sulle persecuzioni messe in atto
dal governo nazista del paese
in cui vivo, ma non ce n'e' bisogno:
chi legge queste righe gia' sa tutto.

Non c'e' bisogno ch'io faccia notare
che il nome del paese in cui mi trovo
che da nazisti oggi e' governato
io non lo scrivo e quindi resta ignoto:
cosi' non posso esser perseguitato
anch'io per aver detto il nudo vero.
La prudenza si sa non e' mai troppa.

Stia bene e si riguardi, caro amico,
e mangi un po', la smetta coi digiuni,
che ultimamente mi pare sciupato.

65. APPELLO IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

Il Comitato "Nepi per la pace" esprime il suo apprezzamento e il suo sostegno ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni che hanno denunciato l'incostituzionalita' di alcune misure evidentemente persecutorie e razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza"; misure razziste che violano non solo la Costituzione della Repubblica Italiana ma il diritto internazionale e i fondamenti stessi della civilta' giuridica; misure razziste che sono state autorevolmente definite "disumane, criminali e criminogene" e tali da costituire una forma di "apartheid giuridico".
Il Comitato "Nepi per la pace" esprime inoltre il suo persuaso sostegno all'appello del Papa affinche' i 49 profughi da settimane in mare, ai quali i governi europei - violando il diritto internazionale e commettendo il barbaro reato di omissione di soccorso - continuano a negare l'approdo in un porto sicuro, siano finalmente accolti ed assistiti, come e' loro diritto, come e' dovere di ogni paese civile.
Il Comitato "Nepi per la pace" invita tutte le associazioni democratiche e tutti i movimenti impegnati per la pace, la solidarieta' e i diritti umani, a prendere pubblicamente posizione a sostegno dei Comuni e delle Regioni che difendono i diritti umani e la legalita' costituzionale come e' dovere loro e di tutti, ed a sostegno dell'appello del Papa a salvare le vite dei naufraghi, riconoscendo che ogni essere umano ha diritto alla vita.
Il Comitato "Nepi per la pace"
Nepi (Vt), 8 gennaio 2019

66. BEPPE ALFANO

L'8 gennaio del '93
la mafia assassinava Beppe Alfano
docente e giornalista
che denunciava corruzione e crimini

Non lo dimentichiamo come non dimentichiamo
tutte le vittime della mafia
tutti coloro che la combattono
affinche' libera sia l'umanita'

67. BORIS BARNET

L'8 gennaio 1965 moriva Boris Barnet, regista cinematografico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

68. MARCELLO BERNARDI

L'8 gennaio 2001 moriva Marcello Bernardi, pediatra, pedagogista, amico dei bambini e dei genitori, amico quindi dell'umanita' intera.
Con gratitudine lo ricordiamo.

69. ALBERTO CIANCA

L'8 gennaio 1966 moriva Alberto Cianca, giornalista, antifascista, costituente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

70. CARMEN CONDE

L'8 gennaio 1996 moriva Carmen Conde, poetessa e scrittrice per l'infanzia.
Con gratitudine la ricordiamo.

71. LEOPOLDO GASPARINI

L'8 gennaio 1969 moriva Leopoldo Gasparini, militante comunista, perseguitato antifascista, partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

72. OSVALDO GNOCCHI VIANI

L'8 gennaio 1917 moriva Osvaldo Gnocchi Viani, giornalista, militante socialista, suffragista, pacifista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

73. PIETRO GORI

L'8 gennaio 1911 moriva Pietro Gori, militante anarchico, avvocato e giornalista, scrittore e poeta. Tutti sappiamo a memoria ed abbiamo cantato le sue parole.
Con gratitudine lo ricordiamo.

74. URSULA HIRSCHMANN

L'8 gennaio 1991 moriva Ursula Hirschmann, militante antifascista e federalista europea.
Con gratitudine la ricordiamo.

75. PIERRE JEAN JOUVE

L'8 gennaio 1976 moriva Pierre Jean Jouve, poeta, pacifista, antifascista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

76. KAY SAGE

L'8 gennaio 1963 moriva Kay Sage, scrittrice e poetessa surrealista.
Con gratitudine la ricordiamo.

77. JOSEPH SCHUMPETER

L'8 gennaio 1950 moriva Joseph Schumpeter, economista illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

78. MIRELLA SCRIBONI

L'8 gennaio 2017 moriva Mirella Scriboni, docente e scrittrice, impegnata nel movimento femminista, per la pace e i diritti umani.
Con gratitudine la ricordiamo.

79. MICHELE TATULLI

L'8 gennaio 1980
da terroristi veniva assassinato
in un agguato Michele Tatulli
giovane di venticinque anni

Lo ricordiamo vittima innocente
e del ricordo frutto sia l'impegno
ad opporsi sempre
a tutte le uccisioni

80. GIANNI TOTI

L'8 gennaio 2007 moriva Gianni Toti, partigiano, giornalista, scrittore, poeta, militante del movimento operaio.
Con gratitudine lo ricordiamo.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 300 del 17 settembre 2019
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