[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 313
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- Date: Tue, 3 Sep 2019 12:10:24 +0200
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 313 del 3 settembre 2019
In questo numero:
1. I compiti dell'ora
2. Piccolo dittico delle armi e del disarmo
3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
4. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
5. Giorgina Arian Levi
6. Elio Chinol
7. Emilio Comba
8. Carlo Alberto dalla Chiesa ed Emanuela Setti Carraro
9. Fausto Gullo
10. Georg Hornstein
11. Viktor Nekrasov
12. Leandro Puccetti
13. Silvio Ravera
14. Jacqueline Risset
15. Gastone Rossi
16. Jean Rostand
17. Claudio Sabattini
18. Pierantonio Sandri
19. Piero Sraffa
20. Mario Tiengo
21. Le agenzie di stampa riferiscono...
22. Grandola vila morena
1. REPETITA IUVANT. I COMPITI DELL'ORA
Abrogare immediatamente tutte le infami e scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
Soccorrere tutte le persone in pericolo, salvare tutte le vite.
Far cessare immediatamente tutte le persecuzioni, lo schiavismo e l'apartheid in Italia.
Tornare alla Costituzione repubblicana antifascista.
*
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto, e tutti i diritti sociali, civili e politici, a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
2. REPETITA IUVANT. PICCOLO DITTICO DELLE ARMI E DEL DISARMO
I.
Le armi sanno a cosa servono
le armi non sbagliano la mira
le armi odiano le persone
quando le ammazzano poi vanno all'osteria
a ubriacarsi e a cantare fino all'alba
Le armi bevono il sangue
le armi mettono briglie e sella alle persone
poi le cavalcano fino a sfiancarle
affondano gli speroni per godere dei sussulti
della carne che soffre
Le armi non sentono ragione
una sola cosa desiderano: uccidere
e poi ancora uccidere
uccidere le persone
tutte le persone
Le armi la sanno lunga
fanno bella figura in televisione
sorridono sempre
parlano di cose belle
promettono miliardi di posti di lavoro
e latte e miele gratis per tutti
Le armi hanno la loro religione
hanno la scienza esatta degli orologi
hanno l'arte sottile del pennello
e del bulino e la sapienza grande
di trasformare tutto in pietra e vento
e della loro religione l'unico
articolo di fede dice: nulla
e nulla e nulla e nulla e nulla e nulla
e tutto ha da tornare ad esser nulla
Le armi ci guardano dal balcone
mentre ci affaccendiamo per le strade
ci fischiano e poi fanno finta di niente
ci gettano qualche spicciolo qualche caramella
cerini accesi mozziconi scampoli
di tela e schizzi di vernice e polpette
con dentro minuscole schegge di vetro
Sanno il francese hanno tutti i dischi
raccontano di quando in mongolfiera
e delle proprieta' nelle colonie d'oltremare
e delle ville tutte marmi e stucchi
t'invitano nel loro palco all'opera
ti portano al campo dei miracoli
Sanno le armi come farsi amare
e passo dopo passo addurti dove
hanno allestito la sala del banchetto
II.
Senza disarmo i panni stesi non si asciugano
senza disarmo la pizza diventa carbone
senza disarmo hai freddo anche con tre cappotti
Senza disarmo il fazzoletto ti strappa la mano
senza disarmo la maniglia della porta ti da' la scossa
senza disarmo le scarpe ti mangiano i piedi
Senza disarmo l'aria t'avvelena
senza disarmo il caffe' diventa sterco
senza disarmo dallo specchio uno ti spara
Senza disarmo il letto e' tutto spine
senza disarmo scordi tutte le parole
senza disarmo e' buio anche di giorno
Senza disarmo ogni casa brucia
senza disarmo quel che tocchi ghiaccia
senza disarmo tutto e' aceto e grandine
Senza disarmo la guerra non finisce
Senza disarmo finisce l'umanita'
3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
4. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA
L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org
5. MEMORIA. GIORGINA ARIAN LEVI
Il 3 settembre 2011 moriva Giorgina Arian Levi, storica e militante del movimento operaio.
Con gratitudine la ricordiamo.
6. MEMORIA. ELIO CHINOL
Il 3 settembre 1996 moriva Elio Chinol, docente, saggista, traduttore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
7. MEMORIA. EMILIO COMBA
Il 3 settembre 1904 moriva Emilio Comba, pastore valdese e storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.
8. MEMORIA. CARLO ALBERTO DALLA CHIESA ED EMANUELA SETTI CARRARO
Il 3 settembre 1982 morivano Carlo Alberto dalla Chiesa ed Emanuela Setti Carraro, assassinati dalla mafia.
Con gratitudine li ricordiamo.
9. MEMORIA. FAUSTO GULLO
Il 3 settembre 1974 moriva Fausto Gullo, militante del movimento operaio, antifascista, costituente, legislatore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
10. MEMORIA. GEORG HORNSTEIN
Il 3 settembre 1942 moriva Georg Hornstein, combattente antifascista, assassinato dai nazisti a Buchenwald.
Con gratitudine lo ricordiamo.
11. MEMORIA. VIKTOR NEKRASOV
Il 3 settembre 1987 moriva Viktor Nekrasov, scrittore e dissidente.
Con gratitudine lo ricordiamo.
12. MEMORIA. LEANDRO PUCCETTI
Il 3 settembre 1944 moriva Leandro Puccetti, partigiano, ucciso dai nemici dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.
13. MEMORIA. SILVIO RAVERA
Il 3 settembre 2003 moriva Silvio Ravera, partigiano, prete, scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
14. MEMORIA. JACQUELINE RISSET
Il 3 settembre 2014 moriva Jacqueline Risset, docente e critica letteraria, poetessa, saggista, traduttrice.
Con gratitudine la ricordiamo.
15. MEMORIA. GASTONE ROSSI
Il 3 settembre 1944 moriva a sedici anni Gastone Rossi, partigiano, ucciso dai nemici dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.
16. MEMORIA. JEAN ROSTAND
Il 3 settembre 1977 moriva Jean Rostand, scienziato e umanista.
Con gratitudine lo ricordiamo.
17. MEMORIA. CLAUDIO SABATTINI
Il 3 settembre 2003 moriva Claudio Sabattini, militante del movimento operaio, dirigente sindacale.
Con gratitudine lo ricordiamo.
18. MEMORIA. PIERANTONIO SANDRI
Il 3 settembre 1995 moriva Pierantonio Sandri, assassinato dalla mafia.
Con dolore che non si estingue lo ricordiamo.
19. MEMORIA. PIERO SRAFFA
Il 3 settembre 1983 moriva Piero Sraffa, economista illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.
20. MEMORIA. MARIO TIENGO
Il 3 settembre 2010 moriva Mario Tiengo, medico, scienziato, docente, particolarmente impegnato nella terapia del dolore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
21. REPETITA IUVANT. LE AGENZIE DI STAMPA RIFERISCONO...
Le agenzie di stampa riferiscono
che chi salva le vite dei naufraghi nel Mediterraneo
non riesce a trovare un porto sicuro
che quei superstiti accolga.
Le agenzie di stampa riferiscono
che naufraghi salvati raccontano
che altre navi non li hanno soccorsi
temendo poi di restare bloccate per giorni in mare
senza possibilita' di approdo.
Sono gli esiti della politica abominevole
del governo razzista e golpista
che commette ed istiga a commettere
il reato di omissione di soccorso.
Quante persone innocenti dovranno ancora morire?
Cosa si aspetta a insorgere per far dimettere
un governo razzista e golpista
che commette ed istiga a commettere
il mostruoso infame reato di omissione di soccorso?
Cosa si aspetta a insorgere
in difesa del primo diritto di ogni essere umano
il diritto alla vita che il governo calpesta?
Cosa si aspetta a insorgere
in difesa della legalita' che salva le vite
in difesa dell'umanita' che e' una?
Quante persone innocenti dovranno ancora morire?
Cosa aspettano le competenti magistrature
a perseguire chi commette ed istiga a commettere
il crimine disumano dell'omissione di soccorso?
E cosa aspettano le competenti magistrature
a perseguire chi commette ogni giorno il reato
di istigazione all'odio razzista?
E cosa aspettano le competenti magistrature
a perseguire chi viola la Costituzione
e commette e promuove e favoreggia
atti di persecuzione razzista?
Salvare le vite e' il primo dovere.
Salvare le vite e' il primo
dovere.
Salvare le vite
e' il primo dovere.
22. REPETITA IUVANT. GRANDOLA VILA MORENA
I. La memoria delle vittime
Nella girandola delle scempiaggini propagandistiche
in cui vero e falso sono una sola pappa
ed ogni scelleraggine puo' essere abbigliata da banalita'
la memoria dei crimini scompare in poche ore
come sudore ne resta soltanto
un odore sgradevole a cui presto ci si ausa
cosi' dei sedici braccianti uccisi
pochi giorni fa sulle strade in due agguati
dopo un paio di giorni di rituale indignazione
con le fanfare le eccellenze loro
i giornalisti al seguito dei tweet
e la prosopopea di ogni sadico regime
nulla piu' resta se non i cadaveri ormai spazzatura
resta il regime razzista e restano schiavi gli schiavi
che continueranno ad essere torturati e assassinati
con la benedizione del regime razzista
per far funzionare l'economia schiavista
in un paese ormai segregazionista
II. Parla il presentatore del telegiornale
E perche' dovremmo ricordare sedici vittime
quando ogni giorno un diluvio di sangue
annega l'umanita'
la morte dal cielo in Yemen come a Gaza
l'ecatombe infinita nel Mediterraneo
le innumerevoli stragi della guerra e della fame
ti strizza l'occhio dalla televisione
il presentatore e ti dice
ne muoiono cosi' tanti perche' tenerne il conto
e' sempre stato cosi' piangeva gia' Serse
mentre mandava al macello i suoi soldati
tu fatti furbo pensa solo a vivere
e sii contento che a morire e' qualcun altro
mentre tu hai un tavolo e una sedia
e schiavi ti procurano il cibo a poco prezzo
e' sempre stato cosi' e cosi' sempre sara'
smettila di sognare il sogno di una cosa
alla tua eta' sii grato di esserci arrivato
e cosa sara' mai genuflettersi al padrone
e baciargli l'anello insanguinato se e' sufficiente
a non finire nel vagone piombato
e' un mondo fatto cosi'
chi non sta nel plotone d'esecuzione
gli sta davanti
noi preferiamo vivere
anche se vivere vuol dire accettare
e fare quello che non voglio dire
III. L'ora di insorgere
Ma io dico che questo orrore
non e' degno di esseri umani
ma io dico che e' l'ora di insorgere
abolire il regime schiavista
abolire il regime razzista
abolire le guerre e le armi
abolire il potere maschilista
prima radice e primo modello
di ogni violenza
abolire il fascismo e condividere
tra tutte e tutti tutto il bene e i beni
in quest'unico mondo vivente
casa comune dell'umanita'
in quest'unico mondo vivente
di cui dobbiamo essere amorevoli custodi
ogni essere umano e' uno specchio
nel dolore degli altri e' anche il tuo
la paura di ognuno e' di tutti
non vi e' altra salvezza che la condivisione
non vi e' altra salvezza che la solidarieta'
solo se tutti si e' liberi
puo' essere libero ognuno
non sono morti quei sedici morti
se tu decidi di lottare per loro
non sono morti tutti gli uccisi
se tu decidi che occorre far cessare
ogni uccisione se tu decidi
che occorre salvare tutte le vite
le innumerevoli generazioni
che hanno sperato una liberazione
da tanta oppressione da tanta sofferenza
sono ancora vive nell'azione
che si oppone oggi e qui ad ogni violenza
insorga ogni oppressa e ogni oppresso
per la liberazione comune
insorga ogni oppressa e ogni oppresso
per la legalita' che salva le vite
insorga ogni oppressa e ogni oppresso
per abolire il regime dei vampiri
e realizzare l'umana convivenza
insorga ogni oppressa e ogni oppresso
per inverare l'antica promessa
di ogni sapienza la regola d'oro
di agire verso ogni altra persona
cosi' come vorresti che ogni altra persona
agisse verso di te
insorga ogni oppressa e ogni oppresso
per cacciare il governo razzista
insorga ogni oppressa e ogni oppresso
per contrastare la mafia schiavista
insorga ogni oppressa e ogni oppresso
per il diritto di ogni essere umano
alla vita alla dignita' alla solidarieta'
i morti restano morti
nulla riscatta il dolore
le vittime assassinate
non possono piu' essere salvate
non torneranno in vita
le persone che la morte ha ghermito
eppure
tutta la loro memoria
e tutta la loro speranza
e' ancora in noi e con noi
anela la liberazione
anela la verita'
i morti restano morti
eppure ti chiamano ancora
ti chiamano alla lotta nonviolenta
per la liberazione dell'umanita'
nel movimento delle oppresse e degli oppressi
e' la forza che puo' salvare il mondo
sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
e' questa l'ora di insorgere
e' sempre l'ora di insorgere
per salvare tutte le vite
IV. Grandola vila morena
Non riuscivo a dormire stanotte
dalla finestra mi pareva di sentire
un passante che cantava sottovoce
in un sussurro in un mormorio
una canzone che conosco anch'io
Grandola vila morena
terra da fraternidade
o povo e' quem mais ordena
dentro de ti o cidade...
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 313 del 3 settembre 2019
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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