[Nonviolenza] "Per la contradizion che nol consente". Tre considerazioni e un memento



"PER LA CONTRADIZION CHE NOL CONSENTE". TRE CONSIDERAZIONI E UN MEMENTO

"Per la contradizion che nol consente"
(Inf., XXVII, 120)

Chi ha fatto parte del governo razzista che nell'ultimo anno ha commesso reiterati crimini contro l'umanita' (compreso il piu' vile: l'omissione di soccorso nei confronti di esseri umani in pericolo di morte), ed un costante e crescente attentato contro la Costituzione della Repubblica italiana (cui pure aveva giurato fedelta') che quei diritti umani riconosce e sancisce e difende, non puo' far parte di un nuovo governo che sia democratico e quindi antirazzista ed inteso al ripristino della legalita' costituzionale.
Per la contradizion che nol consente.
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Chi si e' macchiato di abominevoli crimini razzisti e di una feroce, ossessiva, parossistica istigazione all'odio razzista, non puo' continuare ad imporre per il sadico suo godimento la prosecuzione di quei crimini anche dopo che il governo razzista di cui era parte e padrone e' caduto.
Per la contradizion che nol consente.
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L'Italia, che e' una repubblica democratica e uno stato di diritto e un paese civile, che ha dunque il dovere di salvare le vite, non puo' continuare a negare salvezza e approdo, accoglienza e assistenza, ad esseri umani in fuga dall'orrore e dai lager, ad esseri umani in pericolo di morte; non puo' continuare a perseguitare esseri umani innocenti, inermi e bisognosi di aiuto; non puo' far proseguire la strage degli innocenti nel mar Mediterraneo.
Per la contradizion che nol consente.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
E' sempre il primo dovere, salvare le vite.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 27 agosto 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it