[Nonviolenza] L'Italia torni alla legalita' che salva le vite. Quasi un programma minimo nonviolento



L'ITALIA TORNI ALLA LEGALITA' CHE SALVA LE VITE. QUASI UN PROGRAMMA MINIMO NONVIOLENTO

Immediatamente
La caduta del governo razzista abbia come prima conseguenza il ritorno alla legalita' che salva le vite.
Siano immediatamente fatti approdare in un porto sicuro in Italia i naufraghi che da giorni e giorni attendono in mare che il loro salvataggio abbia compimento con lo sbarco a terra.
Cessi immediatamente la violenza del governo razzista, cessi immediatamente l'omissione di soccorso, cessino immediatamente le persecuzioni di innocenti, cessi immediatamente la complicita' con gli schiavisti, cessi immediatamente la complicita' con gli aguzzini dei lager libici, cessi immediatamente l'antipolitica dell'odio razzista, cessi immediatamente la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
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Cinque cose che il prossimo governo deve fare
Alcune cose il prossimo governo dovra' fare al piu' presto.
La prima, abrogare tutte le misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
La seconda, impegnare l'Italia nel salvare tutte le vite nel Mediterraneo. Ed a tal fine: impegnare le risorse dello stato per soccorrere i naufraghi; ottenere dalla Libia la liberazione di tutti i detenuti nei lager e il loro trasferimento liberi e sicuri nel nostro paese; riaprire finalmente canali adeguati di ingresso legale in Italia da tutti i paesi e cosi' contribuire a stroncare il mercato delle mafie dei trafficanti schiavisti (se tutti i paesi europei lo facessero, i trafficanti sarebbero ipso facto annientati).
La terza, riconoscere il diritto di voto - e tutti gli altri diritti sociali, civili, politici - a tutte le persone che vivono in Italia.
La quarta, abolire i campi di concentramento e contrastare la schiavitu' nel nostro paese.
La quinta, forti dell'esecuzione delle quattro azioni sopra elencate, impegnarsi per spostare su queste posizioni l'intera Unione Europea.
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I governanti razzisti e i loro complici siano allontanati per sempre dai pubblici uffici
Quale deve essere la sorte dei ministri che hanno fatto parte del governo razzista?
Non devono mai piu' avere accesso a pubblici uffici.
Quale deve essere la sorte dei parlamentari che hanno avallato le incostituzionali misure razziste?
Non devono mai piu' avere accesso a pubblici uffici.
Quale deve essere la sorte dei ministri che hanno imposto, guidato, rivendicato e propagato la violenza razzista?
Devono rispondere in tribunale dei crimini commessi: dei singoli reati (dall'omissione di soccorso al sequestro di persona, dalla persecuzione di innocenti all'istigazione all'odio razzista), cosi' come dei crimini contro l'umanita' e dell'attentato contro la Costituzione.
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Applicare la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione
E poiche' il razzismo, come il fascismo, non e' un'opinione ma un delitto, si deve applicare nei confronti delle forze politiche razziste e fasciste la XII delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione della Repubblica italiana, che vieta la ricostituzione del partito fascista.
Non possono partecipare alle elezioni organizzazioni criminali, razziste e fasciste; non possono governare il paese organizzazioni criminali, razziste e fasciste; le organizzazioni fasciste devono essere sciolte; i crimini devono essere contrastati con la forza della legge.
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Alle elezioni per sconfiggere la barbarie razzista con la forza della democrazia
Occorre andare al piu' presto a nuove elezioni.
Ed occorre che alle elezioni si giunga con una coalizione di tutte le forze antirazziste ed antifasciste che affronti e sconfigga il blocco razzista e fascista; occorre costituire un nuovo Comitato di liberazione nazionale come si fece durante la Resistenza.
Dopo un anno di governo razzista, dopo un anno di violazioni della Costituzione, dopo un anno di abominevoli crimini e di scellerate persecuzioni, tutto e' terribilmente chiaro.
Le forze politiche che hanno dato vita al governo razzista hanno gettato la maschera; l'intera destra italiana - anche quella piu' abilmente camuffata - ha rivelato ancora una volta, e una volta per tutte, la sua volonta' eversiva, la sua disumana violenza.
Ancora una volta occorre contrastare e sconfiggere il razzismo. Ancora una volta occorre contrastare e sconfiggere il fascismo.
Ogni persona di volonta' buona faccia la sua parte.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con gli strumenti della legalita' e della democrazia.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 14 agosto 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it