[Nonviolenza] Telegrammi. 3474



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3474 del 10 agosto 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Cinque cose da fare. Una meditazione al sesto giorno di digiuno contro la strage degli innocenti nel Mediterraneo
2. Un appello al Presidente del Parlamento Europeo
3. Una lettera aperta alla nuova presidente della Commissione europea per richiamare la sua attenzione sui crimini razzisti del governo italiano
4. Al terzo giorno di digiuno, nell'anniversario della bomba di Hiroshima, un appello all'insurrezione nonviolenta per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo
5. Dal secondo giorno di digiuno una lettera a un vecchio amico gia' usciere a Palazzo Madama
6. Breve la lettera di un digiunatore alla Presidente del Senato della Repubblica
7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
8. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
9. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
10. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. L'ORA. CINQUE COSE DA FARE. UNA MEDITAZIONE AL SESTO GIORNO DI DIGIUNO CONTRO LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO

Cinque cose da fare:
1. continuare a chiedere l'intervento delle magistrature italiana ed internazionali per far cessare i crimini contro l'umanita', l'attentato contro la Costituzione e le violazioni del diritto internazionale che il governo razzista e golpista italiano continua a commettere;
2. continuare a chiedere l'intervento delle istituzioni sovrannazionali di cui l'Italia fa parte affinche' contrastino i crimini contro l'umanita' e le violazioni del diritto internazionale che il governo razzista e golpista italiano continua a commettere;
3. continuare a manifestare in forma rigorosamente nonviolenta - coinvolgendo associazioni e movimenti della societa' civile cosi' come le rappresentanze istituzionali democratiche a tutti i livelli, in tutti i luoghi ed in tutti i modi ragionevoli ed efficaci - l'opposizione di ogni persona di volonta' buona alla violenza razzista, all'istigazione all'odio razzista, alle persecuzioni razziste, alla strage degli innocenti nel Mediterraneo, alla complicita' italiana con gli aguzzini dei lager libici.
4. continuare a prestare aiuto a chi di aiuto ha bisogno, continuare ad accogliere e proteggere i perseguitati, continuare a salvare gli esseri umani in pericolo;
5. avviare un processo costituente di un vero e proprio nuovo Cln, come quello che si oppose al fascismo: un Comitato di liberazione nazionale che si predisponga a presentarsi come coalizione antifascista alle prossime elezioni, che riunisca tutte le forze che si oppongono al razzismo, alla barbarie, alla disumanita'; tutte le forze che si riconoscono nella democrazia, nella difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, nella legalita' che salva le vite, nella Costituzione della Repubblica italiana e nella Dichiarazione universale dei diritti umani.
Il momento e' ora.
La necessaria resistenza nonviolenta deve affrontare e sconfiggere il razzismo, il fascismo che torna, la barbarie.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini, al sesto giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 9 agosto 2019

2. REPETITA IUVANT. UN APPELLO AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
come gia' il suo predecessore, lei conosce molto bene la situazione italiana.
E conosce quindi quelli che non saprei definire altrimenti che come "i crimini contro l'umanita' e l'attentato contro la Costituzione commessi da parte del governo italiano", governo che da un anno in qua con crescente brutalita' e delirio ha imposto una spietata e barbara antipolitica razzista che si presenta come palese erede e continuazione di quella fascista.
Mi permetta di riassumerne in poche parole gli elementi decisivi.
1. Omissione di soccorso di naufraghi in pericolo di morte negando loro approdo in porto sicuro in Italia.
2. Complicita' con i poteri libici responsabili dell'orrore dei lager presenti in quel paese e delle atrocita' li' commesse.
3. Persecuzione di massa attuata e codificata particolarmente attraverso il cosiddetto "decreto sicurezza della razza", contenente misure incostituzionali che negano principi basilari dello stato di diritto, privano le vittime designate di diritti umani fondamentali, favoreggiano i poteri criminali e la riduzione in schiavitu', introducono nell'ordinamento italiano elementi di apartheid - un regime che e' un crimine contro l'umanita' .
4. Sequestro di persona aggravato, delitto in relazione al quale i complici in Senato dei ministri di esso rei confessi hanno impedito alla magistratura penale di intervenire, lasciando cosi' impuniti i responsabili di un tale flagrante crimine.
5. Sabotaggio e persecuzione, particolarmente attraverso il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo; sabotaggio e persecuzione il cui esito concreto e' di provocare una vera e propria strage degli innocenti nel Mediterraneo.
6. A questo si aggiunga che il ministro plenipotenziario, ovvero l'effettuale dominus del governo, persevera in una scellerata propaganda di odio razzista e un'altrettanto sciagurata apologia dell'omissione di soccorso; a questa propaganda di male ed a questa apologia del male aggiungendo - con la forza del potere esecutivo di cui dispone - atti concreti che quella violenza razzista e quella abominevole omissione di soccorso hanno imposto coattivamente, in violazione della Costituzione della Repubblica italiana, in violazione del diritto e della morale universalmente condivisi da ogni persona sollecita del bene comune dell'umanita', ovvero da ogni persona senziente e pensante consapevole della regola aurea a fondamento dell'etica di tutte le grandi tradizioni di pensiero dell'umana civilta': "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te".
*
Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
queste cose lei le conosce gia', e credo che la sua sofferenza e la sua indignazione dinanzi alla violenza razzista, alle disumane persecuzioni ed alla strage degli innocenti nel Mediterraneo, non sia inferiore alla mia.
Perche' dunque le scrivo questa lettera?
Per esortarla ad intervenire, a) sia direttamente come Presidente del Parlamento Europeo, b) sia anche promuovendo un pronunciamento del Parlamento che presiede, c) sia infine avviando una richiesta di intervento alle competenti magistrature italiane, europee ed internazionali, magistrature che non potrebbero non prestare attenzione a una richiesta d'intervento formulata dal Presidente del piu' importante consesso istituzionale democratico del continente.
*
Egregio Presidente del Parlamento Europeo,
la prego di intervenire, di intervenire subito, di intervenire efficacemente per contrastare la violenza razzista del governo italiano.
Le persecuzioni razziste sono in corso.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' in corso.
Lei puo' esercitare un'azione efficace per la salvezza di tanti esseri umani innocenti.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Certo del suo impegno, augurandole ogni bene, la saluto cordialmente
Peppe Sini, al quinto giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 8 agosto 2019

3. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA APERTA ALLA NUOVA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER RICHIAMARE LA SUA ATTENZIONE SUI CRIMINI RAZZISTI DEL GOVERNO ITALIANO

Gentilissima Presidente von der Leyen,
pochi giorni fa lei e' stata in Italia ed ha incontrato il Presidente del Consiglio dei Ministri del nostro paese.
Gli ha chiesto conto dei mostruosi crimini razzisti che il governo italiano sta commettendo?
Gli ha chiesto conto del delitto di omissione di soccorso che il governo italiano commette impedendo ai naufraghi sopravvissuti di approdare salvi in porto sicuro in Italia?
Gli ha chiesto conto della complicita' con i poteri libici che recludono in lager vittime innocenti?
Gli ha chiesto conto del mostruoso ed incostituzionale "decreto sicurezza della razza" che perseguita orribilmente delle vittime innocenti, favoreggia schiavismo e poteri criminali, istituisce in Italia un vero e proprio regime di apartheid?
Gli ha chiesto conto dell'abominevole ed altrettanto incostituzionale "decreto sicurezza della razza bis" che sabotando e perseguitando i soccorritori volontari ha come effetto concreto di provocare nel Mediterraneo una vera e propria strage degli innocenti?
Gli ha chiesto conto dei veri e propri sequestri di persona aggravati da finalita' razzista (delitti commessi da ministri che si sono sottratti all'azione penale della magistratura perche' un Senato complice ha negato all'autorita' giudiziaria l'autorizzazione a procedere)?
Gli ha chiesto conto della incessante propaganda di odio razzista condotta dal ministro plenipotenziario che e' il vero capo del governo e dai suoi accoliti?
Gli ha chiesto conto di questi veri e propri crimini contro l'umanita' che il governo italiano ha commesso e continua a commettere violando la Costituzione italiana e il diritto internazionale?
*
Sa che illustri voci della vita morale e culturale, dell'impegno religioso e dell'impegno civile, hanno denunciato questi crimini contro l'umanita' commessi dal governo italiano?
Sa che illustri rappresentanti di organizzazioni internazionali, tra cui autorevoli strutture delle Nazioni Unite, hanno denunciato questi crimini contro l'umanita' commessi dal governo italiano?
Sa che illustri giuristi, illustri costituzionalisti, hanno denunciato questi crimini contro l'umanita' e questo vero e proprio attentato alla Costituzione della Repubblica italiana commessi dal governo italiano?
*
Non crede di dover chiedere al governo italiano di cessare di commettere mostruosi crimini contro l'umanita'?
Non crede di dover chiedere al governo italiano di rispettare i diritti umani di tutti gli esseri umani?
*
Gentilissima Presidente,
non resti in silenzio. Il silenzio e' complice.
Si esprima, agisca. Lei ne ha il potere, lei ne ha il dovere.
Non puo' permettere che un governo di un paese membro dell'Unione Europea commetta crimini contro l'umanita'.
Si impegni per contrastare la violenza razzista del governo italiano.
Si impegni per far cessare la strage degli innocenti.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto.
*
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, cittadino italiano - e quindi europeo - al quarto giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 7 agosto 2019

4. REPETITA IUVANT. AL TERZO GIORNO DI DIGIUNO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA BOMBA DI HIROSHIMA, UN APPELLO ALL'INSURREZIONE NONVIOLENTA PER FAR CESSARE LA STRAGE DEGLI INNOCENTI NEL MEDITERRANEO

Ieri il Senato ha approvato in via definita e quindi convertito in legge il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", che porta ad abissale compimento la trista ripresa e l'ignobile sviluppo delle infami leggi razziste del regime fascista.
Non era mai accaduto nella storia dell'Italia repubblicana che un governo commettesse ed imponesse un insieme di crimini flagranti come l'omissione di soccorso, il sabotaggio e la persecuzione dei soccorritori che salvano vite umane nel Mediterraneo, la brutale imposizione di antigiuridiche e disumane misure di apartheid, una costante delirante pestifera istigazione all'odio razzista.
E il crimine piu' abominevole e' quello che si realizza con il "decreto sicurezza della razza bis": la strage degli innocenti nel Mediterraneo. La morte dei naufraghi nel Mediterraneo. La morte nel Mediterraneo dei superstiti dei lager libici. La morte nel Mediterraneo delle vittime innocenti in fuga da guerre e fame.
Perche' la verita' e' che quel decreto scellerato, sabotando e perseguitando i soccorritori, ha come fine reale e come esito concreto la morte in mare di chi poteva essere soccorso e salvato, ed invece per volonta' del governo italiano e' abbandonato alla morte per annegamento.
E' la strage degli innocenti nel Mediterraneo.
*
Questo decreto mortifero e' evidentemente illegale, poiche' la legge ha come compito primo salvare le vite e garantire la civile convivenza.
Questo decreto mortifero e' evidentemente immorale, poiche' il fondamento di ogni morale e' nel riconoscimento del valore dell'esistenza umana e quindi nel rispetto del diritto alla vita di ogni persona.
Questo decreto mortifero e' evidentemente incostituzionale, poiche' la Costituzione italiana riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, ed il primo e fondamentale di tutti i diritti e' il diritto alla vita.
*
Puo' il Presidente della Repubblica permettere che diventi legge la strage degli innocenti? Io credo di no.
Puo' l'Unione Europea, di cui l'Italia fa parte, permettere che uno stato dell'Unione legiferi e realizzi un crimine cosi' orribile? Io credo di no.
Puo' l'Organizzazione delle Nazioni Unite, di cui l'Italia fa parte, permettere che uno stato membro commetta un crimine cosi' mostruoso? Io credo di no.
Possono le competenti magistrature italiane ed internazionali permettere questa strage degli innocenti? Io credo di no.
Ed esorto quindi ancora una volta tutte queste istituzioni ad intervenire per salvare le vite umane in pericolo, per ripristinare la legalita' nel nostro paese, per contrastare i crimini contro l'umanita' e l'attentato contro la Costituzione di cui il governo in carica si e' reso colpevole.
*
Ma non posso limitarmi a chiedere alle istituzioni di fare il loro dovere per contrastare la violenza razzista.
Ho il dovere di agire anch'io, e come me ogni persona senziente e pensante, sollecita del bene comune.
E' questo il significato del mio digiuno nonviolento: testimoniare la consapevolezza che chi non si oppone a questo orrore ne e' complice, ed io complice della strage degli innocenti nel Mediterraneo non voglio essere.
E quindi credo che occorra altresi' invitare tutti i cittadini italiani a un'insurrezione nonviolenta per far cessare la strage degli innocenti.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per salvare le vite dei naufraghi tutti.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per garantire ad ogni essere umano in fuga da guerre e fame e violenze il diritto d'asilo nel nostro paese e nel nostro continente, il diritto a giungere sano e salvo in un luogo in cui vivere una vita degna e sicura.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per ripristinare la vigenza della Costituzione repubblicana.
Un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per la legalita' che salva le vite, contro il razzismo assassino, contro il fascismo che torna.
*
Nel giorno in cui si fa memoria delle vittime di Hiroshima, nel giorno in cui si riflette sul concreto pericolo di distruzione della civilta' umana che le armi atomiche costituiscono, nel giorno in cui si fa appello ad ogni essere umano e ad ogni umano istituto affinche' vi sia un impegno corale per il disarmo, la pace, la giustizia sociale, il rispetto di ogni essere umano e la difesa dell'intero mondo vivente, ebbene, in questo giorno siano denunciate una volta ancora tutte le violenze e siano enunciati una volta ancora i doveri di solidarieta' che ogni essere umano uniscono ad ogni altro.
Solo la nonviolenza puo' contrastare concretamente ed adeguatamente la violenza e salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Pace, disarmo, giustizia, condivisione del bene e dei beni, mutuo soccorso fra tutti i membri della famiglia umana.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini
al terzo giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 6 agosto 2019, anniversario della bomba di Hiroshima

5. REPETITA IUVANT. DAL SECONDO GIORNO DI DIGIUNO UNA LETTERA A UN VECCHIO AMICO GIA' USCIERE A PALAZZO MADAMA

Caro P.,
se qualcuno cinquant'anni fa, o venticinque anni fa, o dieci anni fa, o cinque anni fa, o due anni fa, mi avesse detto che il governo di una repubblica democratica ed antifascista avrebbe imposto l'omissione di soccorso dei naufraghi; avrebbe decretato il sabotaggio e la persecuzione di chi salva le vite; avrebbe decretato nuove abominevoli antileggi razziste e filoschiaviste, segregazioniste e filomafiose; avrebbe realizzato una mostruosa antipolitica di disprezzo, odio e brutalita' razzista; ebbene, cinquant'anni fa, o venticinque, o dieci, o cinque, o due, io non lo avrei creduto.
Ma da un anno a questa parte questa e' la tragica realta'.
*
E mi chiedi perche' digiuno contro il cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis"?
Altre sono le domande da porsi.
Perche' le competenti magistrature non intervengono per arrestare i ministri fedifraghi, razzisti e golpisti che stanno commettendo palesi crimini contro l'umanita' e un palese attentato contro la Costituzione della Repubblica italiana?
Perche' le istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte non intervengono per far cessare la commissione di flagranti crimini contro l'umanita' da parte del governo italiano?
Perche' il popolo italiano non insorge per far cessare questo orrore, questo diluvio di violenza razzista, queste sadiche persecuzioni, questa strage degli innocenti?
*
A Thoreau che era stato incarcerato per la sua obiezione di coscienza ai crimini del governo, un amico che lo vide attraverso le sbarre del carcere chiese: "Henry, che ci fai li'?". E Thoreau: "Che ci fai tu li' fuori, piuttosto".
Viene il momento in cui bisogna opporsi alla violenza di un governo che infierisce su vittime innocenti fino a provocarne la morte.
Viene il momento in cui occorre insorgere contro la disumanita'.
Viene il momento in cui ogni persona deve agire per salvare le vite umane innocenti in pericolo.
*
In questi giorni il Senato dovra' pronunciarsi sul cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Potra' respingerlo, e salvare cosi' delle vite umane innocenti.
O invece approvarlo, e farsi complice della strage degli innocenti in corso nel Mediterraneo.
Qualunque persona che riflettesse con animo non pervertito saprebbe come votare.
Un disumano crimine non puo' essere convertito in legge.
Dinanzi a una simile mole di male ogni persona di senno e coscienza sa quale sia il dovere suo proprio, il dovere di ogni essere umano.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Per piccola cosa che sia, questo digiuno questa persuasione intende testimoniare: che salvare le vite e' il primo dovere, che alla violenza tu devi opporti.
Scusa la frettolosita' di queste righe, un abbraccio dal tuo vecchio amico
Peppe
al secondo giorno di digiuno contro il criminale "decreto sicurezza della razza bis"
Viterbo, 5 agosto 2019

6. REPETITA IUVANT. BREVE LA LETTERA DI UN DIGIUNATORE ALLA PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

"Nella gabbia fu messa poi una giovane pantera"
(Franz Kafka, Un digiunatore)

Gentilissima Presidente,
da oggi anch'io, seguendo l'esempio di alcune persone amiche che digiunano gia' da oltre una settimana, inizio un digiuno nonviolento per testimoniare la mia opposizione al cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis", decreto che ha come effetto reale - mostruoso effetto - di provocare la morte di naufraghi innocenti: quei naufraghi nel Mediterraneo che i soccorritori volontari avrebbero potuto salvare, ma che il governo italiano, con questo decreto sabotando e perseguitando i soccorritori, ottiene il risultato di lasciare senza soccorso, ed in assenza di soccorso quelle vittime innocenti moriranno. Moriranno. Quelle vittime innocenti moriranno.
E' la strage degli innocenti nel Mediterraneo, a poche bracciate dal nostro paese.
E' la strage dei naufraghi che l'Italia potrebbe e dovrebbe salvare.
E' la strage dei superstiti dei lager libici che l'Italia potrebbe e dovrebbe salvare.
E' la strage degli innocenti in fuga da guerre e fame, da dittature e schiavitu', innocenti che l'Italia potrebbe e dovrebbe salvare.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Perche' scrivo questo a lei, gentilissima Presidente?
Perche' credo che i miei sentimenti possano essere anche i suoi. E quindi mi permetta di argomentare.
Di questa strage degli innocenti anch'io mi sento responsabile: e il digiuno nonviolento e' appunto un atto di assunzione di responsabilita'; non una forma di ricatto morale verso altri, ma un'assunzione personale di responsabilita': essere umano sono, e cittadino italiano, e di cio' che fa il mio paese io mi sento responsabile, come mi sento responsabile di cio' che accade nel mondo: della violenza che costringe le persone ad abbandonare ogni bene per sfuggire alla morte, degli orrori dei lager libici, della strage nel Mediterraneo, della ferocia mafiosa e schiavista; il mio potere e' minimo, ma questo minimo potere devo esercitarlo per cercare di contrastare l'orrore, per cercare di difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani: e' il dovere di ogni essere umano che voglia dare un significato alla propria esistenza.
La regola morale condivisa da tutte le grandi tradizioni di pensiero recita infatti: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Gentilissima Presidente,
lunedi', cioe' domani, il Senato che lei presiede iniziera' l'esame in aula del cosiddetto "decreto sicurezza della razza bis".
Vorrei poter confidare che tante senatrici e tanti senatori condividano il punto di vista che e' anche il mio: ovvero che salvare le vite umane e' il primo dovere; e che pertanto un decreto che ostacola l'adempimento di tale dovere e' intrinsecamente illegittimo, ed un'assemblea legislativa non puo' che rigettarlo.
E vorrei aggiungere che se sedessi nel consesso che lei presiede mi adopererei a porre una questione pregiudiziale di costituzionalita' del decreto. Sono infatti persuaso che quel decreto confligga con alcuni fondamentali principi della Costituzione della Repubblica Italiana.
Ma io non siedo nel vostro consesso e pertanto questa decisione di porre una questione pregiudiziale di costituzionalita' riguarda non me, ma lei e tutte le sue colleghe e tutti i suoi colleghi.
Ma al di la' di questo singolo aspetto giuridico (e ve ne sono altri che in questa breve lettera rinuncio finanche ad accennare) si pone una questione morale di dimensioni immani: come potrebbe un legislatore votare un provvedimento di cui abbia certezza, o anche solo il sospetto, che provochera' la morte di esseri umani innocenti?
Mi sembra che questo sia il punto decisivo. Lo ripeto, quindi: come potrebbe un legislatore votare un provvedimento di cui abbia certezza, o anche solo il sospetto, che provochera' la morte di esseri umani innocenti?
Cosicche' sarei infinitamente grato se lei e le sue colleghe ed i suoi colleghi voleste respingere quel decreto di cui con ragionevole certezza si puo' dire che: confligge con articoli fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana; confligge con elementi cardinali del diritto internazionale; ha come esito possibile (e si potrebbe anche dire: probabile; ed a mio modesto parere: certo) la morte di esseri umani innocenti.
La morte di esseri umani innocenti.
*
Gentilissima Presidente,
mi perdoni se mi sono permesso di attrarre la sua attenzione su questo argomento, e se per farlo mi sono avvalso dell'espediente di segnalarle il mio attuale digiuno del quale a lei ovviamente puo' non calere affatto, ma poiche' lei e le sue colleghe ed i suoi colleghi gia' domani potreste decidere in merito alla conversione in legge di quello sciaguratissimo decreto, ebbene, mi e' sembrato mio dovere di cittadino e di essere umano invitarla, ed attraverso lei invitare tutte le altre persone dell'assise che lei presiede, ad un supplemento di riflessione, mettendovi a parte dei miei pensieri, affinche' abbiate riguardo alla vostra umanita'.
Respingete quel decreto uccisore.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, un digiunatore
Viterbo, 4 agosto 2019

7. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

8. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

10. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Herman Melville, Opere scelte, Mondadori, Milano 1972, 1975, 2 voll. per pp. XLII + 1208 (vol. I) + pp. XLII + 1094.
*
Riedizioni
- Herman Melville, Bartleby lo scrivano, Einaudi, Torino 1994, Rcs, Milano 2019, pp. IV + 172, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3474 del 10 agosto 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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