[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 243
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- Date: Thu, 13 Jun 2019 14:28:54 +0200
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 243 del 13 giugno 2019
In questo numero:
1. Mario
2. Il governo ha le idee chiare (due aforismi di Senzacravatta e Collacravatta)
3. Nel novantesimo anniversario della nascita di Anne Frank, insorgere contro il razzismo, salvare le vite
4. "Tacere non e' piu' ammissibile". Una lettera aperta alla Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati
5. Un appello all'Onu
6. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
9. Omero Dellistorti: La scimmia sbagliata
1. AMICIZIE. MARIO
Quattro anni fa ci lasciava Mario Onofri, persona generosa, amico della nonviolenza, compagno di lotte per la dignita' e la liberazione dell'umanita' intera e per la difesa di quest'unico mondo vivente.
Sapeva coniugare vita contemplativa e vita attiva, con pazienza e ironia, gentilezza e franchezza, umilta' e accudimento, ed era l'amico che chiunque vorrebbe avere per amico nell'ora in cui di un amico hai piu' bisogno.
Per me, e credo anche per molte altre persone che lo hanno conosciuto, e' stato piu' che un amico, un fratello.
So che se fosse ancora vivo oggi sarebbe sulle barricate - o sulle navi dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo - a combattere contro il razzismo e lo schiavismo, a lottare per salvare tutte le vite, a difendere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, a contrastare il governo razzista e golpista che sta commettendo mostruosi crimini contro l'umanita', a resistere contro il fascismo che torna.
Ricordarlo e' proseguire la lotta comune.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Sii tu la nonviolenza in cammino.
*
Una breve notizia su Mario Onofri
Mario Onofri e' deceduto a Viterbo, la sua citta', il 13 giugno 2015, aveva 64 anni. Era un uomo dolce e mite, sapiente e generoso. Fotografo, artista, viandante e ricercatore, studioso e testimone, militante per i diritti umani, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto alle persone sofferenti, alle persone oppresse. E' stato uno dei migliori compagni di lotte di quanti a Viterbo si sono battuti e ogni giorno si battono contro i poteri criminali e contro il regime della corruzione, contro la devastazione della natura e della cultura, contro la guerra e contro la violenza, contro il razzismo e contro il maschilismo, contro lo sfruttamento e l'oppressione; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la liberazione dell'umanita' intera; in difesa di quest'unico mondo vivente. Anche grazie all'azione di Mario Onofri la nonviolenza e' in cammino. All'indomani della sua scomparsa scrissero di lui alcuni degli amici e compagni di lotte che piu' gli furono vicini: "Grande artista, fotografo e visionario, dagli anni '60-'70 Mario ci ha donato luminose visioni di persone e luoghi con i suoi scatti - di grande perizia tecnica - intrisi di bellezza e malinconia, dolcezza e saggezza, espressione di un cuore e di un occhio sapientemente sensibili e sempre alla ricerca di quei caratteri e paesaggi autentici ed evocativi che sapeva cogliere esprimendo la profonda essenza della vita, dell'umanita', della storia e della natura. Grande viaggiatore, profondo conoscitore dell'India, Mario Onofri lascia un grande patrimonio artistico e documentario, storico ed umano, che - dal bianco e nero al colore - ci permettera' di rivedere, senza mai banalita', la metamorfosi socio-culturale e paesaggistica di Viterbo impressa in cinquant'anni di fotografie. Oltre all'altra sua grande passione, quella dell'India, di questo meraviglioso paese di cui era innamorato e del quale ha magistralmente colto e restituito la poesia, i colori e la magia". Ricordandolo nel primo anniversario della scomparsa di lui e' stato scritto: "artista e ricercatore, militante nonviolento per la pace, i diritti umani, la difesa dell'ambiente e della civilta'. Era un uomo buono, mite, gentile, di garbo levissimo e finissima ironia, di profondi elevati pensieri, di immensa generosita'. Intellettuale dai molti interessi e di molte esperienze, infaticabile viaggiatore e natura contemplativa, acutamente consapevole della fragilita' di ogni persona e della volatilita' di ogni esistenza - e per questo vieppiu' soccorrevole e accudente -, attivista costantemente impegnato per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, per la liberazione delle oppresse e degli oppressi, per l'amoroso rispetto del mondo vivente tutto. Ne ricordiamo le qualita' di artista visivo, di antropologo del presente, di testimone del tempo e dei luoghi, delle relazioni e dei mutamenti, dei movimenti collettivi e delle esperienze culturali che con intensa partecipazione visse e documento'; lo ricordiamo fedele alle amicizie fino all'abnegazione, tenero e luminoso confortatore nelle distrette, saggio gioioso e meditabondo nel convivio; lo ricordiamo compagno di lotte e di ragionamenti necessari, strenuo ricercatore della verita', la verita' che libera, la verita' che ama, la verita' che e' prendersi cura delle altre persone e del mondo vivente, compassione operosa e universale fraternita'. A chi ha avuto il privilegio grande di essergli stato amico lascia un tesoro di ricordi iridescenti, e un'esortazione a perseverare nell'impegno per la liberazione di ogni essere umano, affinche' tutti possano godere di una condivisa felicita', in una solidarieta' che ripudia e contrasta e sconfigge ogni violenza, e l'intero mondo vivente abbraccia in un rivolgimento amoroso che e' insieme comprensione di se' e del tutto. Lascia anche un'opera vasta e preziosa, in massima misura tuttora dispersa e inedita, un regesto di immagini salvate dalla fuga del tempo il cui pregio artistico e documentario - ed ermeneutico, e morale quindi - e' cospicuo, e che occorre dunque finalmente raccogliere, pubblicare e valorizzare a beneficio dei presenti e dei venturi, dono estremo di un uomo giusto all'umanita'".
2. L'ORA. IL GOVERNO HA LE IDEE CHIARE (DUE AFORISMI DI SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA)
- Senzacravatta: I naufraghi, il loro posto e' il lager.
- Collacravatta: E quegli straccioni che sono gia' arrivati qui, deportarli tutti subito.
3. REPETITA IUVANT. NEL NOVANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ANNE FRANK, INSORGERE CONTRO IL RAZZISMO, SALVARE LE VITE
Il "decreto sicurezza della razza bis" approvato dal Consiglio dei Ministri l'11 giugno 2019, cosi' come lo sintetizza il comunicato stampa ufficiale apparso sul sito del Governo (www.governo.it) contiene, in riferimento all'immigrazione, "l'attribuzione al Ministro dell'Interno" del "potere di limitare o vietare l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale"; e prevede "in caso di inosservanza da parte del comandante della nave dei divieti e delle limitazioni imposti, il pagamento di una sanzione amministrativa variabile da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000, fatta salva l'applicabilita' di eventuali sanzioni penali. In caso di reiterazione della violazione, commessa con l'utilizzo della medesima nave, si applica, altresi', la sanzione accessoria della confisca amministrativa con sequestro cautelare immediato". Cosi' nel comunicato stampa nel sito del Governo.
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Traduciamo in lingua corrente: il governo intende impedire alle navi dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo di sbarcare in un porto italiano i naufraghi soccorsi anche se il porto italiano e' il porto sicuro piu' vicino.
Con la minaccia delle consistenti multe e soprattutto della confisca della nave il governo italiano esercita una brutale pressione che mette in estrema difficolta' i soccorritori: poiche' essi hanno il dovere morale e giuridico di soccorrere i naufraghi, ma se poi si trovassero nelle condizioni di dover cercare approdo in Italia subirebbero sanzioni durissime fino alla perdita della loro stessa imbarcazione.
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E' evidente quale sara' la conseguenza di questa scellerata decisione del governo italiano: molti naufraghi che potevano essere salvati moriranno annegati.
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E poiche' la gran parte dei naufraghi nel Mediterraneo sono persone in fuga da fame e guerre cui i governi europei violando le loro stesse leggi negano il diritto di giungere in salvo in Europa con mezzi di trasporto legali e sicuri; e poiche' la gran parte dei naufraghi nel Mediterraneo sono superstiti da lunghe detenzioni in regime di ricatto, schiavitu' e torture nei lager libici; tre crimini qui si sommano: l'effettuale negazione del diritto di asilo a persone che questo diritto indubitabilmente hanno; la complicita' con i poteri criminali che gestiscono i lager libici; l'omissione di soccorso e addirittura la persecuzione di chi salva vite umane da morte certa.
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Solo un governo razzista e golpista poteva arrivare a simili eccessi di barbarie.
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Un governo razzista e golpista che viola la Costituzione della Repubblica italiana, che viola il diritto internazionale, che viola il comune sentire dell'umanita'.
Nella complicita' delle istituzioni democratiche italiane ed internazionali che avendone il potere e il dovere non intervengono per contrastare questi mostruosi crimini commessi dal governo italiano.
Nell'indifferenza della gran parte di un corpo elettorale che o si disinteressa degli orribili delitti che commette chi oggi governa, o esprime il suo voto prescindendo del tutto da un giudizio su questi immani crimini contro l'umanita'.
E purtroppo anche nella resa di tante persone e strutture che pur avendo voce nello spazio pubblico si disinteressano del fatto che il governo italiano sta commettendo abominevoli crimini razzisti in flagrante violazione dei principi fondamentali della stessa Costituzione repubblicana cui pure ha giurato fedelta'.
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Occorre insorgere contro questo orrore.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalita' che salva le vite.
Occorre insorgere contro questo orrore.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre insorgere contro questo orrore.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 12 giugno 2019, nel novantesimo anniversario della nascita di Anne Frank
4. REPETITA IUVANT. "TACERE NON E' PIU' AMMISSIBILE". UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ED AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
Gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
il ministro dell'Interno ed effettuale dominus del governo ha rilasciato dichiarazioni che sembrano negare il principio della separazione dei poteri che e' a fondamento dello stato di diritto, e presupporre invece che il potere giudiziario debba conformarsi - anzi: genuflettersi - alle decisioni del potere esecutivo, massime quando queste decisioni configurino crimini razzisti palesemente incostituzionali come alcune misure folli, criminali e criminogene contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Che il ministro-dominus sembri tenere in non cale la funzione del potere giudiziario era gia' emerso in piena luce mesi addietro quando si era sottratto a un processo per "sequestro di persona aggravato" grazie al favore dei senatori che gli garantirono impunita'.
E che il ministro-dominus sembri tenere in non cale il rispetto delle leggi, in primis della Costituzione della Repubblica Italiana cui pure ha giurato fedelta' nell'atto di assumere la carica, si era gia' evidenziato con la sua pertinace propaganda razzista e con tanti atti della sua politica fragrantemente incostituzionali e disumani, dall'omissione di soccorso dei naufraghi negando loro approdo in porto sicuro in Italia, fino alle misure piu' abiette contenute nel gia' ricordato "decreto sicurezza della razza".
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Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
Gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
in quanto seconda e terza carica dello Stato, in quanto presidenti dei due rami del Parlamento cui e' affidato il potere legislativo, in quanto non ignari del dovere di rispettare la Costituzione e i diritti umani di tutti gli esseri umani, siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento.
Siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento in difesa dell'indipendenza della magistratura, in difesa dello stato di diritto, in difesa della civilta' giuridica, in difesa della Costituzione repubblicana.
Siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento di condanna delle inammissibili esternazioni del ministro-dominus.
Siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, cosi' come stabilisce la Costituzione.
Tacere non e' piu' ammissibile per nessuno.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 6 giugno 2019
5. REPETITA IUVANT. UN APPELLO ALL'ONU
Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
8. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA
L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org
9. CLASSICI DELLA FANTASCIENZA IN COMPENDIO. OMERO DELLISTORTI: LA SCMMIA SBAGLIATA
- Il presidente della Commissione: Allora, per il verbale, oggi, qui, eccetera eccetera. Bene. Professor Z., e' pronto a riferire?
- Professor Z.: Si', signor presidente.
- Il presidente della Commissione: E allora proceda, avanti.
- Professor Z.: Permetta la commissione una premessa: nel campo sperimentale...
- Il presidente della Commissione: Andiamo, andiamo, professore; ha idea di quante premesse si e' gia' sorbita questa commissione? Si limiti ad enunciare l'esito dell'esperimento.
- Professor Z.: Purtroppo l'esperimento e' fallito, con la distruzione dell'intero habitat sperimentale.
- Il presidente della Commissione: Lo dicevo io che avevamo puntato sulla scimmia sbagliata. Bene, grazie professore. Avanti il prossimo.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 243 del 13 giugno 2019
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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