[Nonviolenza] La domenica della nonviolenza. 517



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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 517 del 9 giugno 2019

In questo numero:
1. L'ultima volta che si vota
2. Al Presidente della Repubblica un appello da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
3. Un appello all'Onu
4. "Tacere non e' piu' ammissibile". Una lettera aperta alla Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei Deputati
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. Un'altra bella chiacchierata di Senzacravatta e Collacravatta

1. CRONACHE DI NUSMUNDIA. L'ULTIMA VOLTA CHE SI VOTA

Dovesse essere oggi l'ultima volta che si vota, in questo antico e nobile reame di Nusmundia, ovunque possibile si voti contro il razzismo.
*
Non un voto ai candidati dei partiti razzisti.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Dovesse essere oggi l'ultima volta che si vota, in questo antico e nobile reame di Nusmundia, ovunque possibile si voti contro il razzismo.

2. INIZIATIVE. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UN APPELLO DA LIDIA MENAPACE, PADRE ALEX ZANOTELLI E MOLTE ALTRE PERSONE DI VOLONTA' BUONA

La partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e tante altre persone di volonta' buona e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
Paolo Adomi, Firenze
Carla Albertazzi
Gianfranco Aldrovandi, Guastalla (Reggio Emilia)
Paola Alforno, Carde' (Cuneo)
Gilberta Alpa
Rocco Altieri, Pisa
Maria Giulia Amadasi
Nadia Amaroli, Bologna
Gabriella Anselmi, Roma
Ferdinando Aranci, Librerie Silvio D'Amico, Roma
Pier Giuseppe Arcangeli, Viterbo
Monica Ascanelli, Ferrara
Anna Atti, Parma
Franco Avati, Verona
Luciano Bagoli
Claudia Baldini
Vincenzo Balzani, Bologna
Imma Barbarossa, Bari
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, Imola (Bologna)
Marco Barbieri, Collesalvetti (Livorno)
Giuseppe Barone
Vittorio Bellavite
Bruno Bellerate, Rocca di Papa (Roma)
Remo Bellesia, Rolo (Reggio Emilia)
Walter Beltrame, Maser (Treviso)
Pietro Benedetti, Tuscania (Viterbo)
Gabriella Bentivoglio, Macerata
Paolo Bertagnolli, Bolzano
Marilena Bertini, presidente Comitato Collaborazione Medica
Mariaxaveria Bertola, Alba (Cuneo)
Mariateresa Bertoldi, Incisa Valdarno (Firenze)
Cecilia Bevicini, Firenze
Moreno Biagioni, Firenze
Ines Biemmi
Sauro Bigelli, Mondavio (Pesaro e Urbino)
Mauro Bigi, sindaco di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia)
Marino Bisso, Rete Nobavaglio
Michele Boato, Mestre-Venezia
Giuliana Bonosi, Firenze
Adriano Borchi
Franco Borghi, Cento (Ferrara)
Tina Borgogni Incoccia
Cesare Borrometi, Ragusa
Anna Bravo
don Roberto Briolotti, Pavia
Valentina Bruno
Giuseppe Bruzzone
Antonio Buono, Napoli
Silvia Burzio, Sori (Genova)
Maria Teresa Cacciari, Bologna
Giuseppe Callegari, Grazie di Curtatone (Mantova)
Dario Cambiano, Torino
Carlo Maria Cananzi, Napoli
Livia Capasso, Roma
Franco Capelli, Voghera (Pavia)
Francesco Domenico Capizzi, Bologna
Maurella Carbone, Francoforte (Germania)
Maria Agnese Cardini, Rignano sull'Arno (Firenze)
Alberto Caroncini, Udine
Claudio Carrara, del Mir di Padova
Chiara Casella, Travo (Piacenza)
Marco Catarci
Morena Cattaruzza, Aosta
Paola Cavallari, Bologna
Chiara Cavallaro, Roma
Marianna Cavalli, Brescia
Andrea Cecconi, Fondazione Ernesto Balducci
Elisabetta Celestini
Fiorentina Charrier
Adriana Chemello, Vicenza
Bettina Chiadini, Ravenna
Anna Chiappini
Raimondo Chiricozzi
Stefano Ciccone, Roma
Giorgio Cingolani, Pino Torinese
Maria Paola Clarini, Roma
Ornella Clementi
Giancarla Codrignani
Raya Cohen
Matilde Consoli, Bagheria (Palermo)
Nunzia Coppede', Lamezia Terme
Antonio Corbeletti, Voghera (Pavia)
Lucia Corbo, Roma
Alessandro Cortesi op, Pistoia
Ignazio Crivelli Visconti, Napoli
Nicoletta Crocella
Anna Maria Dal Lago
Augusto Dalmasso, Alba (Cuneo)
Roberto Dati
Lucia Davico, Alba (Cuneo)
Maria De Carli
Vincenzo De Florio
Sandra Del Fabro, Udine
Marcella Delle Donne
Adriana De Mitri, Lecce
Giorgio Demurtas
Marcella Denegri
Ivano Di Cerbo
Giustina Diligenza, Arzano (Napoli)
Mario Di Marco, Viterbo
don Pierluigi Di Piazza, parrocchia di San Michele Arcangelo, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Gabriele Di Tonno
Angela Dogliotti
Ugo Donato, La Spezia
Roberto Escobar, Milano
Eva Esposito, Napoli
Lucia Evangelisti
Nica Fabozzi de Maio, Pozzuoli (Napoli)
Sergio Falcone, Roma
Franco Fantozzi, Capannori (Lucca)
Beniamino Favaro, Mogliano Veneto
Biagio Favaro', Palermo
Laura Favro Bertrando, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Fausta Ferraro
Giordana Ferron
don Roberto Fiorini, Mantova
Elisabetta Flick, Roma
Giordana Fochi
Lorena Fornasir
Gloria Frittelli Aziz, Firenze
Nicola Froggio Francica
Sancia Gaetani, Roma
Elena Gajani Monguzzi, Macerata
Giuseppe Gallelli, Cecina (Livorno)
Lanfranco Genito, WeBottega per la Pace, Napoli
Mauro Gentilini, Roma
Massimo Geranio
Giuseppina Giacomazzi, Roma
Maria Laura Giannini
Maria Gianotti
Pasqualina Gilardi, Castiglione Torinese
Agnese Ginocchio
Rosa Maria Giolitti, Roma
Daniela Giordano, Roma
Laura Giuffrida, Messina
Manuela Giugni, Rete antirazzista, Firenze
Margherita Granero
Franca Grasselli, Reggio Emilia
Raffaella Gritti
Carlo Gubitosa, Bruxelles
Andrea Indellicati
Chiara Ingrao
Vincenzo Iorio
Silvio Lancisi, Pian di Sco' (Arezzo)
Monica Lanfranco
Renata La Rovere, Donne in nero, Napoli
Raniero La Valle
Massimo Lazzarino, Pinerolo (Torino)
Emma Leona, Associazione R-Evolution Legalita', Lamezia Terme (Catanzaro)
Antonella Litta
Alfredo Llana, Buenos Aires
Giampietro Lodi Rizzini, Sabbioneta (Mantova)
Pierpaolo Loi, Monserrato (Cagliari)
Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cuneo)
Edoardo Longobardi
Eugenio Longoni, Monza
Andrea Lopes Pegna
Irene Lopez, Milano
Daniele Lugli, Ferrara
Linda Maggiori
Silvana Magni, Varese
Patrizia Mainardi, Salsomaggiore Terme
Pito Maisano, Lodi
Alessandra Mambelli, Pax Christi, Ferrara
Gianfranco Mammone, Chiaravalle Centrale (Catanzaro)
Isabella Manara, Pistoia
Giovanni Mandorino
Matteo Marabini
Beppe Marasso
Angela Marchini
Luisa Marchini
Alessandro Marescotti, Taranto
Nello Margiotta
Carlo Alberto Mari
Ornella Martella, Roma
Gian Marco Martignoni, Varese
Giuliana Martirani, Napoli
Domenico Massano, Asti
Domenico Matarozzo
Vittorio Mazzone
Clementina Mazzucco, Rivoli (Torino)
Lidia Menapace
Dario Mencagli, Tuscania (Viterbo)
Maurizio Meschino, Roma
p. Carmine Miccoli, Lanciano
Sara Michieletto
Roberto Mina
Francesca Moccagatta, Firenze
Gianfranco Monaca, Asti
Cristina Mondini, Ala (Trento)
Pierantonio Montecucco, Voghera (Pavia)
Enzo Morgagni, Ravenna
Luisa Morgantini
Annamaria Mori, Senigallia (Ancona)
Rosangela Mura
Demir Mustafa
Anna Nacci, Ostuni (Brindisi)
Grazia Naletto, Lunaria, Roma
Laura Nanni, Roma
Pina Natale, Roma
Silvana Natali, Mantova
Amalia Navoni, Milano
Nadia Neri
Gianni Novelli, Cipax, Roma
Emilia Pacelli, Orte (Viterbo)
Giuseppe Padovano, Foggia
Elio Pagani, Punto Pace di Pax Christi di Tradate (Varese)
Gabriele Pagli, Fucecchio (Firenze)
Vittorio Pallotti
Gaia Pallottino, Roma
Marco Palombo
Edda Pando
Paola Panie', Torino
Giovanna Panigadi, Reggio Emilia
don Giacomo Panizza, Comunita' Progetto Sud, Lamezia Terme
Sergio Paronetto, presidente del Centro studi di Pax Christi Italia
Maria Luisa Paroni, Sabbioneta (Mantova)
Diego Passini, Comunita' cristiana di base di Bologna
Maria Paola Patuelli, del Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna
Italo Pent, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Maria Speranza Perna, Napoli
Donato Perreca
Rosangela Pesenti
Emanuela Petrolati
Enrico Peyretti, Torino
Lino Picca, Scuola di Pace Nocera Inferiore (Salerno)
Cinzia Picchioni
Giampaolo Pierotti, Casalecchio di Reno (Bologna)
Francesca Piras, Alba (Cuneo)
p. Giorgio A. Pisano, Portici (Napoli)
Carlo Piazza, Verona
Alessandro Pizzi, Soriano nel Cimino (Viterbo)
Rocco Pompeo
Giuliano Pontara, Stoccolma
Ettore Prattico
Carlo Presciuttini, Terni
Anna Puglisi, Palermo
Alberto Quagliata, Roma
Pilar Quarzell Castel
Massimo Radice
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta', Moie di Maiolati (Ancona)
Marco Ramazzotti
Mariella Ratti, La Spezia
Gianluigi Redaelli
Maria Ricciardi Giannoni, Parma
Monica Righini, Gualtieri (Reggio Emilia)
Annamaria Rivera, Roma
Alessandra Romano, Battaglia Terme (Padova)
Roberto Romizi, Arezzo
Dina Rosa, Casalmaggiore (Cremona)
Antonella Rosetti, responsabile Casa delle Culture, Ravenna
Monica Rostoni, Villa Cortese (Milano)
p. Agostino Rota Martir, Pisa
Paola Rozzoni, dell'Associazione Comunita' Progetto Sud di Lamezia Terme
Patrizia Rubbiani, Modena
Romilda Saetta, Pistoia
Luciana Salibra, Firenze
Donato Sampietro
Antonia Sani, Roma
Umberto Santino, Palermo
Maria Santo, Viterbo
Alessandro Santoro, prete delle Piagge (Firenze)
Mirna Saporetti, Ravenna
Giovanni Sarubbi, Monteforte Irpino (Avellino)
Barbara Savardi Danesi
Luciano Scalettari
Manlio Schiavo, Bagheria (Palermo)
Lilia Sebastiani, Terni
Bruno Segre
Anna Serafini, Alessandria
Giorgio Silvani, Voghera (Pavia)
Peppe Sini, Viterbo
Andreina Siri, Savona
Ezio Smeriglio
Andrea Spila, Traduttori per la Pace
Enza Talciani, Roma
Marino Tambuscio, Vado Ligure
Sergio Tanzarella
Roberta Tarquini, Viterbo
don Marco Tenderini, Lecco
Sandra Teroni, Firenze
Ada Tomasello, Viterbo
Stefano Toppi, Roma
Anna Maria Trevisani, Cento (Ferrara)
Liana Trevisani
Anna Rita Trulli
Olga Turchetto, Treviso
Olivier Turquet
Laura Tussi
Mariangela Vairo, Alassio (Savona)
Mao Valpiana, Verona
Isabella Vecoli
Elio Veltri, Pavia
Salvatore Venuleo
Donella Verdi, Firenze
Antonio Vermigli, Quarrata (Pistoia)
Guido Viale
Corinna Vicenzi, Capalbio (Grosseto)
Giulio Vittorangeli, Tuscania (Viterbo)
Giancarlo Zambelli, Boretto (Reggio Emilia)
Paola Zampa
Paolo Zanni, Modena
padre Alex Zanotelli
Luisa Zanotelli
Silvia Zaru
Patrizia Zerbini
Franca Zucalli, Roma
Ezio Zucconi Mazzini
Associazione "Amalipe Romano"
Associazione Centro di accoglienza e di promozione culturale "Ernesto Balducci" onlus, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Associazione Ex Lavanderia, Roma
Associazione Italia-Nicaragua, Livorno
Associazione Italia-Nicaragua, circolo di Viterbo
Associazione Italianisudamericani, Buenos Aires
Associazione per i Diritti Umani
Associazione "Un bambino per amico", Gualtieri (Reggio Emilia)
Assopace Palestina
Campagna "Balconi Salva Gente"
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Centro Gandhi onlus
"Collettivo nonviolento uomo ambiente" della Bassa (Reggio Emilia)
Comunita' del Carmine di Voghera (Pavia)
Comunita' delle Piagge (Firenze)
Comunita' cristiana di base Viottoli di Pinerolo (Torino)
Donne in nero di Varese
Gruppo Raab
Lega obiettori di coscienza - Casa del disarmo di Verona
Movimento per la pace, Caserta
Noi Siamo Chiesa
Peacelink
rivista "Pretioperai"
Rete civica livornese contro la nuova normalita' della guerra
Rete Radie' Resch di Foggia
Rete Radie' Resch di Mogliano Veneto (Treviso)
Rete Radie' Resch di Quarrata (Pistoia)
Rete Radie' Resch di Treviso
Tavolo per la pace, Monte Orfano Franciacorta Rovato (Brescia)
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3. REPETITA IUVANT. UN APPELLO ALL'ONU

Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. REPETITA IUVANT. "TACERE NON E' PIU' AMMISSIBILE". UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ED AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
Gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
il ministro dell'Interno ed effettuale dominus del governo ha rilasciato dichiarazioni che sembrano negare il principio della separazione dei poteri che e' a fondamento dello stato di diritto, e presupporre invece che il potere giudiziario debba conformarsi - anzi: genuflettersi - alle decisioni del potere esecutivo, massime quando queste decisioni configurino crimini razzisti palesemente incostituzionali come alcune misure folli, criminali e criminogene contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Che il ministro-dominus sembri tenere in non cale la funzione del potere giudiziario era gia' emerso in piena luce mesi addietro quando si era sottratto a un processo per "sequestro di persona aggravato" grazie al favore dei senatori che gli garantirono impunita'.
E che il ministro-dominus sembri tenere in non cale il rispetto delle leggi, in primis della Costituzione della Repubblica Italiana cui pure ha giurato fedelta' nell'atto di assumere la carica, si era gia' evidenziato con la sua pertinace propaganda razzista e con tanti atti della sua politica fragrantemente incostituzionali e disumani, dall'omissione di soccorso dei naufraghi negando loro approdo in porto sicuro in Italia, fino alle misure piu' abiette contenute nel gia' ricordato "decreto sicurezza della razza".
*
Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
Gentilissimo Presidente della Camera dei Deputati,
in quanto seconda e terza carica dello Stato, in quanto presidenti dei due rami del Parlamento cui e' affidato il potere legislativo, in quanto non ignari del dovere di rispettare la Costituzione e i diritti umani di tutti gli esseri umani, siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento.
Siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento in difesa dell'indipendenza della magistratura, in difesa dello stato di diritto, in difesa della civilta' giuridica, in difesa della Costituzione repubblicana.
Siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento di condanna delle inammissibili esternazioni del ministro-dominus.
Siamo a richiedervi di un tempestivo adeguato intervento in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, cosi' come stabilisce la Costituzione.
Tacere non e' piu' ammissibile per nessuno.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 6 giugno 2019

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. THE DAY AFTER. UN'ALTRA BELLA CHIACCHIERATA DI SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA

- Collacravatta: E mo' che i baiocchi li abbiamo finiti, che si fa?
- Senzacravatta: Si fa finta di niente e si firmano cambiali.
- Collacravatta: Cambiali? E chi ce le accetta?
- Senzacravatta: Mica le chiamiamo cambiali, sventatello. Le chiamiamo con un altro nome. Che te ne pare di minibot?
- Collacravatta: Minibot? E che significa?
- Senzacravatta: Non significa niente, alla gente gli piacciono i nomi che non significano niente, pensa all'Ovra: quello si' che era un colpo di genio.
- Collacravatta: L'Ovra? E che era?
- Senzacravatta: Niente, niente, una cosetta che ci sto pensando da un po' di tempo. Mi sa che la metto nel "decreto sicurezza della razza bis".
*
- Collacravatta: Ma la gente rumoreggia. Qui bisogna fare qualche cosa per distrarre il popolo. Ci vorrebbe qualche deportazione. Che e' pure nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Ma te l'ho gia' spiegato che le deportazioni sono costose, sarebbe meglio provvedere qui, se capisci cosa voglio dire.
- Collacravatta: Mica tanto.
- Senzacravatta: E figurarsi.
- Collacravatta: No, no, adesso me lo spieghi. Se me lo spieghi capisco.
- Senzacravatta: Ma non posso mica passare tutto il tempo a spiegarti le cose a te, che poi gli amici tuoi dicono che al ministero non ci sto mai.
- Collacravatta: Va bene, mi spieghi questa e poi non ti chiedo piu' niente. Parola.
- Senzacravatta: Parola, parola. Ma quali parole, qui bisogna passare ai fatti, alle vie di fatto.
- Collacravatta: Cioe'?
- Senzacravatta: Cioe', cioe', bisogna liberare lo spazio vitale dalle razze inferiori, no?
- Collacravatta: Si', si', ma come?
- Senzacravatta: Come, come... li possiamo deportare nel governatorato a est?
- Collacravatta: Non lo sapevo che avevamo 'sto governatorato.
- Senzacravatta: Infatti non ce l'abbiamo, era una domanda retorica.
- Collacravatta: Ah, ecco.
- Senzacravatta: Siccome non ce l'abbiamo il governatorato la soluzione finale la dobbiamo fare qui.
- Collacravatta: E come si fa la soluzione finale?
- Senzacravatta: Come insegna la storia.
- Collacravatta: La storia maestra di vita, eh? Come diceva quello.
- Senzacravatta: Proprio. Come diceva quello. Che poi non e' che diceva e basta. Diceva e faceva.
- Collacravatta: Non lo so se parliamo della stessa persona.
- Senzacravatta: Altroche'.
- Collacravatta: E allora?
- Senzacravatta: E allora che? Che si fa quando la gatta figlia?
- Collacravatta: Si affogano i gattini.
- Senzacravatta: Lo vedi che se ti applichi le cose le capisci...
- Collacravatta: E dove li affoghiamo?
- Senzacravatta: Li lasciamo affogare da soli.
- Collacravatta: Ah, ecco. Ma dove?
- Senzacravatta: La' in mezzo al mar. Come dice la canzone.
- Collacravatta: La' in mezzo al mar ci son camin che fumano. Quella di canzone?
- Senzacravatta: Proprio quella, bravo.
- Collacravatta: E quelli che sono gia' arrivati a riva?
- Senzacravatta: I camin che fumano si possono fare pure sulla terraferma, no?
- Collacravatta: Ma mica possiamo...
- Senzacravatta: Si' che possiamo. Con quel bel decreto li abbiamo buttati fuori dai centri abitati dove non possono piu' iscriversi all'anagrafe e prender casa. E allora dove vanno?
- Collacravatta: Nelle baraccopoli in campagna.
- Senzacravatta: Bravo. E che succede la notte nelle baraccopoli?
- Collacravatta: Non lo so, che succede?
- Senzacravatta: Succede che qualcuno distrattamente lascia un mozzicone acceso su una tanica di benzina che si era portato cosi' per fare sport e per irrigare qua e la' le baracche...
- Collacravatta: E scoppia un incendio!
- Senzacravatta: Autocombustione. Se certa gente vive in quei ghetti miserabili, a darli alle fiamme gli si fa un favore.
- Collacravatta: E' come con gli autodafe'.
- Senzacravatta: Corbezzoli, ma allora hai studiato. Bravo, bravo. E che viene fuori?
- Collacravatta: Camin che fumano?
- Senzacravatta: Camin che fumano. Mi piace quando andiamo d'accordo. Governeremo insieme mill'anni noi due. (A parte: E pensare che c'e' gente che gli ha pure dato il voto a questo qui. Povera Italia, aveva proprio ragione il duce).

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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Numero 517 del 9 giugno 2019
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