[Nonviolenza] Telegrammi. 3409
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 3409
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Wed, 5 Jun 2019 20:11:06 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3409 del 6 giugno 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
0. Comunicazione di servizio (repetita iuvant)
1. A Viterbo un incontro di riflessione nella Giornata internazionale per la difesa dell'ambiente
2. Al Presidente della Repubblica un appello da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
3. Un appello all'Onu
4. Comunicato di Edizioni SEB27 a margine delle polemiche nei confronti della magistrata Luciana Breggia e in merito al volume "L'attualita' del male. La Libia dei Lager e' verita' processuale"
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
9. Alcune nuove perle di saggezza di Collacravatta e Senzacravatta
10. Segnalazioni librarie
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'
0. COMUNICAZIONE DI SERVIZIO (REPETITA IUVANT)
L'indirizzo di posta elettronica nbawac at tin.it da mesi non e' piu' utilizzabile per comunicare con la redazione.
L'unico indirizzo utilizzabile e' centropacevt at gmail.com
1. INCONTRI. A VITERBO UN INCONTRO DI RIFLESSIONE NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA DIFESA DELL'AMBIENTE
Si e' svolto mercoledi' 5 giugno 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" un incontro di riflessione in occasione della Giornata internazionale per la difesa dell'ambiente.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune pagine dalle opere di Hannah Arendt, Laura Conti, Ivan Illich, Alexander Langer, Giuliano Pontara, Vandana Shiva.
*
Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha evidenziato come per contrastare la catastrofe ambientale in corso provocata dalle scellerate e dissennate scelte dei poteri dominanti, occorre agire a due livelli.
Al livello delle condotte personali: adottando uno stile di vita la cui "impronta ecologica" sia sostenibile dalla biosfera qualora esso fosse adottato da tutti gli esseri umani; uno stile di vita responsabile e solidale che riconosca l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, e responsabile quindi anche nei confronti delle generazioni venture; uno stile di vita rispettoso ed accudente nei confronti dell'intero mondo vivente.
Al livello delle scelte politiche (e quindi anche economiche, sociali, culturali): impegnandosi quindi per una politica che si ponga dal punto di vista del bene comune dell'umanita' intera e che attui decisioni concretamente coerenti col fine immediato della difesa di quest'unico mondo vivente unica casa comune dell'umanita' intera.
Da molti anni e' a tutti noto quali siano le scelte piu' urgenti: per fare un solo esempio, la cessazione dell'uso dei combustibili fossili e l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti.
Pace, rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e difesa della biosfera costituiscono un unico dovere: la politica prima dell'umanita' giunta alla presente distretta.
Chiamiamo nonviolenza il programma morale e politico necessario ed urgente per la salvezza comune dell'umanita' e del mondo vivente.
Chiamiamo nonviolenza la scelta nitida e intransigente di opporsi a tutte le violenze e le devastazioni.
Chiamiamo nonviolenza il compito dell'ora dell'umanita'.
*
Anche in questa occasione, come di consueto, le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' ancora una volta condiviso le seguenti riflessioni, i seguenti impegni:
- denunciamo la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo;
- esprimiamo pieno sostegno ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni che hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita' con il mostruoso "decreto sicurezza della razza";
- esprimiamo il nostro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro;
- riaffermiamo il dovere di opporci al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarci in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani;
- condividiamo gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste;
- condividiamo l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
2. INIZIATIVE. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UN APPELLO DA LIDIA MENAPACE, PADRE ALEX ZANOTELLI E MOLTE ALTRE PERSONE DI VOLONTA' BUONA
La partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, e tante altre persone di volonta' buona e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
Paolo Adomi, Firenze
Carla Albertazzi
Gianfranco Aldrovandi, Guastalla (Reggio Emilia)
Paola Alforno, Carde' (Cuneo)
Gilberta Alpa
Rocco Altieri, Pisa
Maria Giulia Amadasi
Nadia Amaroli, Bologna
Gabriella Anselmi, Roma
Ferdinando Aranci, Librerie Silvio D'Amico, Roma
Pier Giuseppe Arcangeli, Viterbo
Monica Ascanelli, Ferrara
Anna Atti, Parma
Franco Avati, Verona
Luciano Bagoli
Claudia Baldini
Vincenzo Balzani, Bologna
Imma Barbarossa, Bari
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, Imola (Bologna)
Marco Barbieri, Collesalvetti (Livorno)
Giuseppe Barone
Vittorio Bellavite
Bruno Bellerate, Rocca di Papa (Roma)
Remo Bellesia, Rolo (Reggio Emilia)
Walter Beltrame, Maser (Treviso)
Pietro Benedetti, Tuscania (Viterbo)
Gabriella Bentivoglio, Macerata
Paolo Bertagnolli, Bolzano
Marilena Bertini, presidente Comitato Collaborazione Medica
Mariaxaveria Bertola, Alba (Cuneo)
Mariateresa Bertoldi, Incisa Valdarno (Firenze)
Cecilia Bevicini, Firenze
Moreno Biagioni, Firenze
Ines Biemmi
Sauro Bigelli, Mondavio (Pesaro e Urbino)
Mauro Bigi, sindaco di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia)
Marino Bisso, Rete Nobavaglio
Michele Boato, Mestre-Venezia
Giuliana Bonosi, Firenze
Adriano Borchi
Franco Borghi, Cento (Ferrara)
Tina Borgogni Incoccia
Cesare Borrometi, Ragusa
Anna Bravo
don Roberto Briolotti, Pavia
Valentina Bruno
Giuseppe Bruzzone
Antonio Buono, Napoli
Silvia Burzio, Sori (Genova)
Maria Teresa Cacciari, Bologna
Giuseppe Callegari, Grazie di Curtatone (Mantova)
Dario Cambiano, Torino
Carlo Maria Cananzi, Napoli
Livia Capasso, Roma
Franco Capelli, Voghera (Pavia)
Francesco Domenico Capizzi, Bologna
Maurella Carbone, Francoforte (Germania)
Maria Agnese Cardini, Rignano sull'Arno (Firenze)
Alberto Caroncini, Udine
Claudio Carrara, del Mir di Padova
Chiara Casella, Travo (Piacenza)
Marco Catarci
Morena Cattaruzza, Aosta
Paola Cavallari, Bologna
Chiara Cavallaro, Roma
Marianna Cavalli, Brescia
Andrea Cecconi, Fondazione Ernesto Balducci
Elisabetta Celestini
Fiorentina Charrier
Adriana Chemello, Vicenza
Bettina Chiadini, Ravenna
Anna Chiappini
Raimondo Chiricozzi
Stefano Ciccone, Roma
Giorgio Cingolani, Pino Torinese
Maria Paola Clarini, Roma
Ornella Clementi
Giancarla Codrignani
Raya Cohen
Matilde Consoli, Bagheria (Palermo)
Antonio Corbeletti, Voghera (Pavia)
Lucia Corbo, Roma
Alessandro Cortesi op, Pistoia
Ignazio Crivelli Visconti, Napoli
Nicoletta Crocella
Anna Maria Dal Lago
Augusto Dalmasso, Alba (Cuneo)
Roberto Dati
Lucia Davico, Alba (Cuneo)
Maria De Carli
Vincenzo De Florio
Sandra Del Fabro, Udine
Marcella Delle Donne
Adriana De Mitri, Lecce
Giorgio Demurtas
Marcella Denegri
Ivano Di Cerbo
Giustina Diligenza, Arzano (Napoli)
Mario Di Marco, Viterbo
don Pierluigi Di Piazza, parrocchia di San Michele Arcangelo, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Gabriele Di Tonno
Angela Dogliotti
Ugo Donato, La Spezia
Roberto Escobar, Milano
Eva Esposito, Napoli
Lucia Evangelisti
Nica Fabozzi de Maio, Pozzuoli (Napoli)
Sergio Falcone, Roma
Franco Fantozzi, Capannori (Lucca)
Beniamino Favaro, Mogliano Veneto
Biagio Favaro', Palermo
Laura Favro Bertrando, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Fausta Ferraro
Giordana Ferron
don Roberto Fiorini, Mantova
Elisabetta Flick, Roma
Giordana Fochi
Lorena Fornasir
Gloria Frittelli Aziz, Firenze
Nicola Froggio Francica
Elena Gajani Monguzzi, Macerata
Giuseppe Gallelli, Cecina (Livorno)
Lanfranco Genito, WeBottega per la Pace, Napoli
Mauro Gentilini, Roma
Massimo Geranio
Giuseppina Giacomazzi, Roma
Maria Laura Giannini
Maria Gianotti
Pasqualina Gilardi, Castiglione Torinese
Agnese Ginocchio
Rosa Maria Giolitti, Roma
Daniela Giordano, Roma
Laura Giuffrida, Messina
Manuela Giugni, Rete antirazzista, Firenze
Margherita Granero
Franca Grasselli, Reggio Emilia
Raffaella Gritti
Carlo Gubitosa, Bruxelles
Andrea Indellicati
Chiara Ingrao
Vincenzo Iorio
Silvio Lancisi, Pian di Sco' (Arezzo)
Monica Lanfranco
Renata La Rovere, Donne in nero, Napoli
Raniero La Valle
Massimo Lazzarino, Pinerolo (Torino)
Emma Leona, Associazione R-Evolution Legalita', Lamezia Terme (Catanzaro)
Antonella Litta
Alfredo Llana, Buenos Aires
Giampietro Lodi Rizzini, Sabbioneta (Mantova)
Pierpaolo Loi, Monserrato (Cagliari)
Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cuneo)
Edoardo Longobardi
Eugenio Longoni, Monza
Andrea Lopes Pegna
Irene Lopez, Milano
Daniele Lugli, Ferrara
Linda Maggiori
Silvana Magni, Varese
Patrizia Mainardi, Salsomaggiore Terme
Pito Maisano, Lodi
Alessandra Mambelli, Pax Christi, Ferrara
Gianfranco Mammone, Chiaravalle Centrale (Catanzaro)
Isabella Manara, Pistoia
Giovanni Mandorino
Matteo Marabini
Beppe Marasso
Angela Marchini
Luisa Marchini
Alessandro Marescotti, Taranto
Nello Margiotta
Carlo Alberto Mari
Ornella Martella, Roma
Gian Marco Martignoni, Varese
Giuliana Martirani, Napoli
Domenico Massano, Asti
Domenico Matarozzo
Vittorio Mazzone
Clementina Mazzucco, Rivoli (Torino)
Lidia Menapace
Dario Mencagli, Tuscania (Viterbo)
Maurizio Meschino, Roma
p. Carmine Miccoli, Lanciano
Sara Michieletto
Roberto Mina
Francesca Moccagatta, Firenze
Gianfranco Monaca, Asti
Cristina Mondini, Ala (Trento)
Pierantonio Montecucco, Voghera (Pavia)
Enzo Morgagni, Ravenna
Luisa Morgantini
Annamaria Mori, Senigallia (Ancona)
Rosangela Mura
Demir Mustafa
Anna Nacci, Ostuni (Brindisi)
Grazia Naletto, Lunaria, Roma
Laura Nanni, Roma
Pina Natale, Roma
Silvana Natali, Mantova
Amalia Navoni, Milano
Nadia Neri
Gianni Novelli, Cipax, Roma
Emilia Pacelli, Orte (Viterbo)
Giuseppe Padovano, Foggia
Elio Pagani, Punto Pace di Pax Christi di Tradate (Varese)
Vittorio Pallotti
Gaia Pallottino, Roma
Marco Palombo
Edda Pando
Paola Panie', Torino
Giovanna Panigadi, Reggio Emilia
don Giacomo Panizza, Comunita' Progetto Sud, Lamezia Terme
Sergio Paronetto, presidente del Centro studi di Pax Christi Italia
Maria Luisa Paroni, Sabbioneta (Mantova)
Diego Passini, Comunita' cristiana di base di Bologna
Maria Paola Patuelli, del Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna
Italo Pent, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Maria Speranza Perna, Napoli
Donato Perreca
Rosangela Pesenti
Enrico Peyretti, Torino
Lino Picca, Scuola di Pace Nocera Inferiore (Salerno)
Cinzia Picchioni
Giampaolo Pierotti, Casalecchio di Reno (Bologna)
Francesca Piras, Alba (Cuneo)
p. Giorgio A. Pisano, Portici (Napoli)
Carlo Piazza, Verona
Alessandro Pizzi, Soriano nel Cimino (Viterbo)
Rocco Pompeo
Giuliano Pontara, Stoccolma
Ettore Prattico
Carlo Presciuttini, Terni
Anna Puglisi, Palermo
Alberto Quagliata, Roma
Pilar Quarzell Castel
Massimo Radice
Marco Ramazzotti
Mariella Ratti, La Spezia
Gianluigi Redaelli
Maria Ricciardi Giannoni, Parma
Monica Righini, Gualtieri (Reggio Emilia)
Annamaria Rivera, Roma
Alessandra Romano, Battaglia Terme (Padova)
Roberto Romizi, Arezzo
Dina Rosa, Casalmaggiore (Cremona)
Antonella Rosetti, responsabile Casa delle Culture, Ravenna
Monica Rostoni, Villa Cortese (Milano)
p. Agostino Rota Martir, Pisa
Paola Rozzoni, dell'Associazione Comunita' Progetto Sud di Lamezia Terme
Patrizia Rubbiani, Modena
Romilda Saetta, Pistoia
Luciana Salibra, Firenze
Donato Sampietro
Antonia Sani, Roma
Umberto Santino, Palermo
Maria Santo, Viterbo
Alessandro Santoro, prete delle Piagge (Firenze)
Mirna Saporetti, Ravenna
Giovanni Sarubbi, Monteforte Irpino (Avellino)
Barbara Savardi Danesi
Luciano Scalettari
Manlio Schiavo, Bagheria (Palermo)
Lilia Sebastiani, Terni
Bruno Segre
Anna Serafini, Alessandria
Giorgio Silvani, Voghera (Pavia)
Peppe Sini, Viterbo
Andreina Siri, Savona
Ezio Smeriglio
Andrea Spila, Traduttori per la Pace
Enza Talciani, Roma
Marino Tambuscio, Vado Ligure
Sergio Tanzarella
Roberta Tarquini, Viterbo
don Marco Tenderini, Lecco
Sandra Teroni, Firenze
Ada Tomasello, Viterbo
Stefano Toppi, Roma
Anna Maria Trevisani, Cento (Ferrara)
Liana Trevisani
Anna Rita Trulli
Olga Turchetto, Treviso
Olivier Turquet
Laura Tussi
Mariangela Vairo, Alassio (Savona)
Mao Valpiana, Verona
Isabella Vecoli
Elio Veltri, Pavia
Salvatore Venuleo
Donella Verdi, Firenze
Antonio Vermigli, Quarrata (Pistoia)
Guido Viale
Corinna Vicenzi, Capalbio (Grosseto)
Giulio Vittorangeli, Tuscania (Viterbo)
Giancarlo Zambelli, Boretto (Reggio Emilia)
Paola Zampa
Paolo Zanni, Modena
padre Alex Zanotelli
Luisa Zanotelli
Silvia Zaru
Patrizia Zerbini
Franca Zucalli, Roma
Ezio Zucconi Mazzini
Associazione "Amalipe Romano"
Associazione Centro di accoglienza e di promozione culturale "Ernesto Balducci" onlus, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Associazione Ex Lavanderia, Roma
Associazione Italia-Nicaragua, Livorno
Associazione Italia-Nicaragua, circolo di Viterbo
Associazione Italianisudamericani, Buenos Aires
Associazione "Un bambino per amico", Gualtieri (Reggio Emilia)
Assopace Palestina
Campagna "Balconi Salva Gente"
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Centro Gandhi onlus
"Collettivo nonviolento uomo ambiente" della Bassa (Reggio Emilia)
Comunita' del Carmine di Voghera (Pavia)
Comunita' delle Piagge (Firenze)
Comunita' cristiana di base Viottoli di Pinerolo (Torino)
Donne in nero di Varese
Gruppo Raab
Lega obiettori di coscienza - Casa del disarmo di Verona
Movimento per la pace, Caserta
Noi Siamo Chiesa
Peacelink
rivista "Pretioperai"
Rete civica livornese contro la nuova normalita' della guerra
Rete Radie' Resch di Foggia
Rete Radie' Resch di Mogliano Veneto (Treviso)
Rete Radie' Resch di Quarrata (Pistoia)
Rete Radie' Resch di Treviso
Tavolo per la pace, Monte Orfano Franciacorta Rovato (Brescia)
*
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Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
3. REPETITA IUVANT. UN APPELLO ALL'ONU
Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. DOCUMENTAZIONE. COMUNICATO DI EDIZIONI SEB27 A MARGINE DELLE POLEMICHE NEI CONFRONTI DELLA MAGISTRATA LUCIANA BREGGIA E IN MERITO AL VOLUME "L'ATTUALITA' DEL MALE. LA LIBIA DEI LAGER E' VERITA' PROCESSUALE"
[Dalla mailing list delle "Donne in nero" riprendiamo e diffondiamo il seguente comunicato]
Nell'esprimere la nostra solidarieta' alla magistrata Luciana Breggia, presidente della sezione specializzata per l'immigrazione e la protezione internazionale del tribunale di Firenze, di recente oggetto delle consuete semplicistiche esternazioni dell'attuale ministro degli Interni, teniamo a precisare quanto segue.
Alla magistrata, attaccata dal ministro, in cio' fiancheggiato dalle testate giornalistiche sue pari ("Libero" e "Il Giornale", 30 maggio 2019), per le sue posizioni in materia di immigrazione e per il suo operato volto a garantire la corretta e armonica applicazione delle norme, viene tra le varie cose esplicitamente ascritta a titolo di demerito la sua partecipazione in veste di oratrice a una presentazione (all'Universita' di Firenze) del volume "L'attualita' del male. La Libia dei Lager e' verita' processuale", da noi edito.
A questo proposito vogliamo ricordare al ministro, ai solerti copisti di veline dei quotidiani citati, e agli eventuali redattori di dossier del Viminale, di cosa tratta effettivamente il volume, e quale sia il senso che gli autori, il curatore e l'editore hanno voluto dare a questo lavoro.
"L'attualita' del male. La Libia dei Lager e' verità processuale", e' composto da sei saggi di sei diversi autori: Fabrice Olivier Dubosc (psicanalista ed etnoclinico); Alberto Pasquero (giurista, esperto di crimini di guerra e di diritto internazionale); Pierpaolo Rivello (avvocato, gia' procuratore generale militare presso la Corte di cassazione); Lorenzo Trucco (avvocato penalista, presidente Asgi); Maurizio Veglio (avvocato esperto di diritto dell'immigrazione, docente presso l'International University College); Piergiorgio Weiss (avvocato penalista, rappresentante di parte civile al processo di Milano sui fatti di Bani Walid). Il volume e' curato dal gia' citato Maurizio Veglio e si onora di una prefazione del giornalista Domenico Quirico, tra i piu' acuti osservatori delle principali vicende riguardanti l'Africa e il Medio Oriente degli ultimi vent'anni.
Principale oggetto del libro e' una sentenza, precisamente quella di condanna all'ergastolo emessa dalla Corte d'assise di Milano, in data 10 ottobre 2017 (confermata dalla Corte d'assise d'appello di Milano il 30 marzo 2019), nei confronti di un cittadino somalo identificato dalle sue vittime come il principale degli aguzzini del campo libico di Bani Walid. Si tratta di una sentenza esemplare, frutto oltretutto di un iter giuridico particolare in quanto il procedere nei confronti di un cittadino straniero, per reati commessi su cittadini stranieri, su territorio non italiano, ha necessitato per legge di un'autorizzazione da parte dell'allora ministro della Giustizia Andrea Orlando.
E' quindi il fatto giudiziario, la verita' processuale appunto, a riconoscere e a presentarci come tali le atrocita' che accadono in quelli che a buon diritto si possono definire Lager libici: donne seviziate e spesso gravide per gli stupri, uomini e bambini prigionieri di luoghi e pratiche atroci, sequestrati e rinchiusi, ricattati, torturati oltre il concepibile, fino alla morte.
Il seguito e' frutto di semplice logico esercizio di ragionamento: tutto cio' avviene mentre il Paese e i suoi governi si vantano della riduzione drastica degli sbarchi di profughi - quindi per onor cronologico chiamati in causa sarebbero anche il governo e il ministro degli Interni precedenti all'attuale -; tutto cio' avviene mentre un'Europa indegna dei propri valori firma accordi con governi fantoccio e finanzia milizie di ogni sorta purche' i migranti vengano trattenuti altrove.
Da disamina giuridica su un fatto preciso il libro si sviluppa quindi per sintesi e non per tesi in denuncia dell'orrore che si sta perpetrando nei centri di prigionia per migranti in Libia e del cinismo delle politiche europee in materia di immigrazione, evidenziando come di fronte alla inequivocabile presentazione dei fatti nessuno potra' piu' dire di non sapere.
E' corretto, come si legge su quelli che paiono copie di un dettagliato dossier ad personam, Luciana Breggia ha partecipato a una presentazione de "L'attualita' del male" al Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Universita' di Firenze, il 22 marzo 2019, e per questa sua partecipazione nuovamente la ringraziamo. Di presentazioni del volume ce ne sono state molte altre sia prima sia dopo in universita', centri di ricerca e istituti culturali di altrettante citta' italiane: Torino, Bari, Palermo, Roma, Milano, Lecco, Verona, Trieste, Padova, Alessandria ecc. A queste presentazioni oltre agli autori hanno partecipato spesso esperti a vario titolo competenti rispetto agli argomenti trattati: avvocati, magistrati, docenti universitari, giuristi, storici, politologi, medici, giornalisti e anche, senza che cio' sia stato di detrimento per alcuno, volontari di qualche associazione del terzo settore o attivisti di organizzazioni non governative. I partecipanti hanno peraltro esercitato il diritto di manifestare il loro pensiero con la parola come detta l'articolo 12 della nostra Costituzione, per quanto ci risulta ancora vigente.
Numerose e gradite sono anche state le recensioni del volume su varie testate di informazione, tra tutte ci piace qui menzionare quella apparsa sul quotidiano "Avvenire", il 20 novembre 2018, a firma di un collega di Luciana Breggia, il magistrato Paolo Borgna: "Al termine della lettura, viene solo da dire: leggete questo libro, per favore. Non girate la testa dall'altra parte. Anche chi ritiene che l'accoglienza non possa essere illimitata. Anche chi teme che un assoluto e non governato diritto alla mobilita' delle persone possa minare la coesione sociale dei Paesi europei [...]. Anche chi pensa che, nei decenni scorsi, le elite europee abbiano sottovalutato l'impatto del fenomeno migratorio sulle fasce sociali piu' deboli delle nostre popolazioni [...]. Anche costoro non possono non provare orrore di fronte alla tortura. Non possono evitare la domanda: "Ma e' questo che noi vogliamo?" Non possono far finta di non capire che, se davvero vogliono difendere la civilta' occidentale, non possono accettare in silenzio che i valori su cui si fonda questa civilta' siano quotidianamente calpestati per milioni di persone".
Questo e' quanto per nostro conto ci sembrava opportuno precisare. Sappiamo che queste nostre righe non potranno competere con l'immediato dei post e l'istintivita' dei tweet; ma noi crediamo in parole che vadano un poco piu' in la' dell'istante, per questo perdonateci un respiro appena piu' lungo e meditato di un cinguettio o di uno strillo.
Noi facciamo soltanto libri, saggistica per lo piu', roba un po' desueta... ma ostinata; cerchiamo di farlo con onesta' e dedizione perche' sappiamo che la complessita' del mondo che ci circonda necessita di ragionamenti complessi, non difficili, ma semplicemente articolati con tutta l'attenzione, la rigorosita' e la conoscenza che possiamo dedicarci.
In conclusione lasciamo al ministro e ai suoi accoliti l'invito a scrollarsi di dosso le ritrosie di fronte all'approfondimento e provare addirittura a leggere questo nostro libro, con l'augurio di trarne intimo profitto nel silenzio delle proprie sinapsi.
Torino, 3 giugno 2019
per Edizioni SEB27 Antonella Romeo e Piero Somaglino
5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
8. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA
L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org
9. CRONACHE DI NUSMUNDIA. ALCUNE NUOVE PERLE DI SAGGEZZA DI COLLACRAVATTA E SENZACRAVATTA
Collacravatta dice che il governo
non e' razzista sono le razze inferiori
che non sanno stare al posto loro
e morire con dignita' in qualche posto lontano
senza dare fastidio a chi lavora
e vuol guardare in pace la televisione
Senzacravatta dice che non e' il governo
e' il nostro popolo che sa che e' giunta l'ora
di proclamarsi francamente razzisti
e quello che vuole il popolo anche dio lo vuole
c'e' una provvidenza nel mondo e chi di fame muore
bisogna se ne faccia una ragione
10. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Fernando Pivano, Libero chi legge, Mondadori, Milano 2010, 2011, pp. 336.
*
Riedizioni
- Samuel Benchetrit, Cronache dall'asfalto, Neri Pozza, Vicenza 2007, Gedi, Roma 2019, pp. 144, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica" e al settimanale "L'Espresso").
11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
12. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3409 del 6 giugno 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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