[Nonviolenza] La domenica della nonviolenza. 515
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- Date: Sun, 26 May 2019 07:28:01 +0200
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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 515 del 26 maggio 2019
In questo numero:
1. Rileggendo Carlo Rosselli
2. Tutte le avventure di Senzacravatta e Collacravatta
3. Collacravatta e Senzacravatta
4. Un dialogo pedagogico di Senzacravatta e Collacravatta
5. Senzacravatta spiega altri due trucchetti a Collacravatta
6. Ancora un dialoghetto di Collacravatta e Senzacravatta
7. Ultimi appelli elettorali di Senzacravatta e Collacravatta
8. Al Presidente della Repubblica un invito da padre Zanotelli ed altre persone di volonta' buona
1. L'ORA. RILEGGENDO CARLO ROSSELLI
"Ma si immagini il contrasto: da una parte la Germania nazista e l'Italia fascista che continuano ad ubriacarsi (o, nel caso dell'Italia, a far finta di ubriacarsi) dei loro duci, dei loro "ersatz", dei loro campi di concentramento, della loro miseria, della loro antistorica religione nazionalista e guerriera; dall'altro i grandi e piccoli popoli, portati da un dinamismo irresistibile gli uni verso gli altri, che propongono a 600 milioni di europei - prima tappa di una solidarieta' piu' vasta - di fare l'Europa.
"Le obiezioni sono infinite: La realizzazione di un'idea simile, che ci siamo limitati ad accennare nella forma piu' sommaria, e' lunga e difficile. L'Inghilterra legata all'impero, la Francia conservatrice. Le colonie. La mancanza di sincronismo politico nei vari paesi. La reazione che e' ancora all'offensiva. La minaccia che incombe. La impermeabilita' dei vecchi teologi internazionalisti che rifiuterebbero - ma non e' detto - una realizzazione su un piano continentale. Eppure, in questa tragica vigilia non esiste altra salvezza. Non esiste, per la sinistra europea, altra politica estera. Stati Uniti d'Europa. Assemblea europea. Il resto e' "flatus vocis", il resto e' la catastrofe".
Cosi' Carlo Rosselli conclude un articolo intitolato "Europeismo o fascismo", pubblicato su "Giustizia e Liberta'" il 17 maggio 1935.
*
Si vota quest'oggi per le elezioni europee.
E per questo si vota: per contrastare il razzismo e il fascismo.
*
Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti.
*
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
2. NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. TUTTE LE AVVENTURE DI SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA
A grande richiesta ripubblichiamo di seguito tutte le avventure di Senzacravatta e Collacravatta gia' apparse nei giorni scorsi su questo foglio.
3. REPETITA IUVANT. COLLACRAVATTA E SENZACRAVATTA
Collacravatta dixit:
Non bastano le persecuzioni
ci vogliono anche le deportazioni
e' scritto nel contratto di governo
*
Senzacravatta dixit:
Chi pretende di salvare i naufraghi di razza inferiore
primo paga un riscatto in oro o in valuta
secondo gli sequestro la nave e il salvagente
terzo finisce in galera buttiamo la chiave e gli venga il colera
quarto gli dice bene che non buttiamo a mare pure lui
o lo affidiamo ai colleghi libici
*
Collacravatta dixit:
Mi sembrano nervosi gli alleati
noi invece non siamo per niente nervosi
nell'impegno a ripulire l'Italia dalla feccia
e realizzare la soluzione finale della questione comesichiama
e' scritto nel contratto di governo
*
Senzacravatta dixit:
Nel prossimo "decreto sicurezza della razza ter" e' previsto
di liberare tre milioni di squali nel mar Mediterraneo
di realizzare in Polonia centri di trasferenza e smaltimento dei migranti
con opportune pertinenze igieniche (docce e crematori)
di smantellare col fuoco tutti i centri sociali i campi sosta e i ghetti
(avendo cura che non ne fuoriesca il contaminante contenuto clandestino)
di abolire la magistratura che non rispetta l'autorita' suprema ruspante
di scomunicare il papa che oltretutto e' un immigrato clandestino pure lui
di abolire l'Onu che e' un covo di musi neri e musi gialli pussa via
di dare lo sfratto a quell'abusivo del quirinale che mi ci voglio trasferire io
e di abolire le tasse perche' noi al popolo gli vogliamo bene (e fo contento pure Silvio nostro)
*
Collacravatta dixit:
Noi siamo i buoni e il popolo ci ama
ed e' per tutelare la purezza
e la felicita' del nostro popolo
che stiamo liberando il patrio suolo
da zingari migranti e maomettani
e' scritto nel contratto di governo
*
Senzacravatta dixit:
Governeremo mill'anni
padroni a casa nostra
Look away look away look away Dixie Land
4. REPETITA IUVANT. UN DIALOGO PEDAGOGICO DI SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA
- Senzacravatta: Mo' t'insegno 'sto trucchetto, senti bene: se ti pescano col sorcio in bocca, tu di' che hai fatto tutto il contrario di quello che hai fatto, hai capito?
- Collacravatta: Mica tanto.
- Senzacravatta: Ti devo spiegare sempre tutto, tutto ti devo spiegare. Per esempio: se ti pizzicano che hai violato tutte le leggi che obbligano a soccorrere i naufraghi, tu che dici?
- Collacravatta: Che dico? Che ne so? Che era nel contratto di governo?
- Senzacravatta: Andiamo bene, andiamo. Tu devi dire: stiamo salvando vite umane.
- Collacravatta: Ma se li lasciamo affogare...
- Senzacravatta: Eh, ma allora tu non mi stai a sentire. E m'e' toccato pure farti fare il ministro, m'e' toccato.
- Collacravatta: No, no, adesso ho capito: io devo dire che stiamo salvando vite umane.
- Senzacravatta: Bravo. E se ci beccano che abbiamo sequestrato un po' di poveri cristi, che devi dire?
- Collacravatta: Che era nel contratto di governo?
- Senzacravatta: Eccoci qua che ci ricaschi. Devi dire che abbiamo difeso i confini della patria dall'invasione dei terroni, cioe': dei terroristi. Questo devi dire.
- Collacravatta: Ma e' una frase lunga, non lo so se me la ricordo tutta.
- Senzacravatta: Apposta la devi imparare a memoria, apposta. Ma tu non ti applichi...
- Collacravatta: Si' invece che mi applico, mi applico.
- Senzacravatta: Allora facciamo un'altra prova, via. Ti ricordi quando abbiamo fatto il Decreto Sicurezza Della Razza?
- Collacravatta: Come no, quando abbiamo copiato quelle belle leggi del 1938 che mi hai fatto vedere tu.
- Senzacravatta: Lo sapevo, sei senza speranza. Non lo devi dire che abbiamo copiato, a scuola lo dicevi che copiavi?
- Collacravatta: Io non lo dicevo, ma la professoressa se ne accorgeva lo stesso.
- Senzacravatta: E figuriamoci. Ma quello che conta e' tenere il punto: non devi dirlo mai che abbiamo copiato quelle leggi li', hai capito?
- Collacravatta: Ho capito, ho capito, non devo dirlo. Pero' le abbiamo copiate.
- Senzacravatta: Ma non lo devi dire, hai capito che non lo devi dire?
- Collacravatta: Ho capito, non c'e' bisogno che t'innervosisci.
- Senzacravatta: Io non sono per niente nervoso, ma questa e' la volta che ti do' un pappone se non fai quello che ti dico.
- Collacravatta: Perche', ti ho mai deluso?
- Senzacravatta: Per carita'.
- Collacravatta: Lo vedi che mi applico, lo vedi? Ma che mi dicevi del Decreto Sicurezza Della Razza che non l'abbiamo copiato? Eh, hai sentito che ho detto? Ho detto che non l'abbiamo copiato. Ho detto bene?
- Senzacravatta: Non c'e' speranza, non c'e' speranza.
*
- Senzacravatta: Allora, adesso t'insegno un altro trucchetto, cerca di stare concentrato, hai capito?
- Collacravatta: Ho capito, ho capito.
- Senzacravatta: Allora: la prima regola e' di dire sempre che hai fatto il contrario di quello che hai fatto, te la ricordi.
- Collacravatta: Si' che me la ricordo, anzi, adesso me la segno sullo smartphone.
- Senzacravatta: Bravo ragazzo. La seconda regola e' questa: a quelli che intignano a fare i criticoni che tanto gia' si sa che non gli sta bene niente...
- Collacravatta: Questa la so: i criticoni sarebbero i poteri forti, la casta, il complotto dei Savi di Sion, ho detto bene?
- Senzacravatta: Si', si', ma stammi a sentire invece di voler sempre mettere bocca prima ancora di avere sentito quello che ti si dice: come faccio a insegnarti le cose se non sei capace di stare a sentire cinque minuti?
- Collacravatta: Non lo faccio apposta, e' che noi giovani i discorsi lunghi non li seguiamo, a noi ci piace twitter.
- Senzacravatta: O mia bella madonnina, che pazienza che ci vuole con questo qui. Andiamo avanti: ti dicevo del Decreto Sicurezza della Razza, allora: a quei sindaci, quei giudici e quei preti comunisti - che l'inferno se li inghiotta con tutte le scarpe - che fanno tutta quella lagna che e' incostituzionale, che e' disumano, che e' criminale e criminogeno...
- Collacravatta: I comunisti usano sempre le parole difficili, che poi devi andarle a cercare su wikipedia che neppure ce le trovi...
- Senzacravatta: Sei capace di stare a sentire senza interrompere? Dicevo: che gli rispondiamo noi a tutti 'sti comunisti leccanegri?
- Collacravatta: Non che e' nel contratto di governo?
- Senzacravatta: Eh no.
- Collacravatta: Allora mi arrendo, dimmelo tu.
- Senzacravatta: E te lo dico io, te lo dico, e tu fattelo entrare nella capa: si deve rispondere che possono andare tutti a quel paese, che tanto il governo siamo noi e si fa come diciamo noi e se non gli sta bene emigrassero in Siberia o in Libia emigrassero.
- Collacravatta: Gli rispondiamo come al Vaffadei.
- Senzacravatta: Bravo, lo vedi che se t'impegni... Perche' la regola e' questa: quando ci sono quelli che vogliono criticare e' inutile perderci tempo; prima li mandi a quel paese e meglio e'. Al popolo gli piace che chi governa vada per le spicce.
- Collacravatta: Come Gion Uein.
- Senzacravatta: Adesso hai capito: come Gion Uein, come il duce.
- Collacravatta: Mi sa che non l'ho visto quel film, che faceva?
- Senzacravatta: Difendeva il popolo italiano.
- Collacravatta: Come noi.
- Senzacravatta: Proprio come noi, adesso mi sei piaciuto. Facciamo un'altra prova, allora: all'Onu che dice che mettere la taglia sugli ebrei - cioe': sui migranti - e' illegale? Che gli rispondiamo all'Onu?
- Collacravatta: Gli rispondiamo come al Vaffadei.
- Senzacravatta: Ottimo. E al papa, al papa immigrato e comunista?
- Collacravatta: Gli rispondiamo come al Vaffadei pure a lui.
- Senzacravatta: Mo' hai capito, vedi di ricordartelo, eh?
- Collacravatta: Da quando ti frequento ho imparato un sacco di cose.
- Senzacravatta: E vedrai quante altre te ne insegnero' se mi dai retta.
- Collacravatta: Che fortuna, che fortuna.
- Senzacravatta: E adesso ricordati di passare al distributore a riempire la tanica di benzina, che stasera dopo il consiglio dei ministri ti porto a dare fuoco agli zingari. Mica siamo burocrati, siamo uomini d'azione noi.
- Collacravatta: E' nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Adesso l'hai detta giusta: e' nel contratto di governo, si'. (A parte: Che fatica pero').
5. REPETITA IUVANT. SENZACRAVATTA SPIEGA ALTRI DUE TRUCCHETTI A COLLACRAVATTA
- Senzacravatta: Te li sei imparati i trucchetti che t'ho insegnato l'altra volta?
- Collacravatta: Come no. Me li sono scritti sullo smartphone.
- Senzacravatta: Allora mo' t'insegno un bel trucchetto per la campagna elettorale.
- Collacravatta: Ganzo, dai.
- Senzacravatta: Devi dire le parolacce, alla gente gli piace chi dice le parolacce.
- Collacravatta: Ho capito, ho capito, questo lo so fare. Come il Vaffadei, no?
- Senzacravatta: Bravo. Allora vediamo, esercitati un po'.
- Collacravatta: Porco qui e porco la'.
- Senzacravatta: Bene, e poi?
- Collacravatta: Cacca, pipi'.
- Senzacravatta: Insomma, non ti viene niente di meglio?
- Collacravatta: Te lo posso dire in un orecchio? E' che a casa la mamma non voleva che si dicevano le parolacce.
- Senzacravatta: La mamma no, ma Grillo si'. Che non lo sai che la gente vi ha votato solo per le parolacce? Adesso che fai il capo del partito delle parolacce le devi saper dire pure tu, coraggio.
- Collacravatta: Va bene, stavolta te le dico in un orecchio, poi dopo le metto su twitter, va bene?
- Senzacravatta: E sia, sentiamo.
- Collacravatta: (bisbiglia).
- Senzacravatta: E ci voleva tanto? Adesso mettile subito sui social. Bene bene, facciamo un po' di ripasso. Che gli devi dire a chi dice che il "decreto sicurezza della razza" e' incostituzionale?
- Collacravatta: Gli dico vaffallovo.
- Senzacravatta: Bravo. E a chi pretende che quei pezzenti dei naufraghi li dobbiamo portare a riva invece di affogarli?
- Collacravatta: Vaffallovo loro e i musi neri amici loro.
- Senzacravatta: Bravo, non siamo mica bagnini, siamo difensori dei sacri confini della patria noi.
- Collacravatta: Della patria e della razza, no?
- Senzacravatta: Adesso mi sei proprio piaciuto. Lo vedi che se studi poi riesci? Bravo, Bravo. E a tutti quei pretacci e quei giudici comunisti che dicono che violiamo la legge e la morale e che perseguitiamo e facciamo morire i poveri cristi?
- Collacravatta: Non gli posso dire sempre vaffallovo?
- Senzacravatta: Si', pero' bisogna pure saper cambiare, per far vedere che siamo gente del popolo, ma anche di cultura.
- Collacravatta: Di cultura, ho capito, ho capito. Allora gli dico vadaffallovo, che e' di cultura perche' gli do del lei.
- Senzacravatta: Non si deve dare del lei, che e' uno spagnolismo antipatriottico. Si deve dare del voi, che invece e' autarchico. Ricordatelo.
- Collacravatta: Del voi, del voi. Ho capito.
*
- Senzacravatta: Adesso te ne insegno pure un altro di trucchetto, poi prova a dire che non ti voglio bene.
- Collacravatta: Lo so, lo so che mi vuoi bene, m'hai pure regalato quel bel libro di quello statista tedesco.
- Senzacravatta: Lo devi leggere tutto, e devi fare i riassuntini su un quadernetto.
- Collacravatta: Non va bene sullo smartphone?
- Senzacravatta: Sarebbe meglio su un quadernetto, ma va bene lo stesso.
- Collacravatta: Ho gia' cominciato; ti faccio vedere quello che ho scritto?
- Senzacravatta: Vediamo un po'.
- Collacravatta: Guarda, guarda.
- Senzacravatta: Ma allora non capisci proprio niente: dove nel libro c'e' scritto dello spazio vitale germanico tu devi dire italiano. Pensavo che lo capivi da solo. Dov'e' che governiamo noi, a Berlino?
- Collacravatta: No, a Roma.
- Senzacravatta: E allora noi i voti li dobbiamo prendere in Italia. Lo spazio vitale italiano, devi dire, italiano.
- Collacravatta: Adesso ho capito. E quindi pure la difesa della razza italiana.
- Senzacravatta: Va bene pure ariana, e' uguale.
- Collacravatta: Cosi' pero' mi confondi. Siamo italiani o siamo ariani?
- Senzacravatta: Siamo italiani di razza ariana, segnatelo. Tutti i veri italiani sono di razza ariana, gli altri sono nemici della patria, invasori che infettano il sangue e il suolo.
- Collacravatta: Questa e' bella, me la segno subito.
- Senzacravatta: Bene.
- Collacravatta: Grazie. E quell'altro trucchetto?
*
- Senzacravatta: Ecco quell'altro trucchetto e poi per oggi basta che mi hai gia' stressato abbastanza.
- Collacravatta: Ma devi per forza offendere sempre? Guarda che non e' per niente carino...
- Senzacravatta: E' per educarti. Infatto l'altro trucchetto e' questo: dobbiamo sempre far finta di litigare.
- Collacravatta: E perche' dobbiamo litigare se stiamo cosi' bene insieme a fare la difesa della razza?
- Senzacravatta: Perche' l'amore non e' bello se non e' litigarello.
- Collacravatta: Ah.
- Senzacravatta: Eh.
- Collacravatta: Ah.
- Senzacravatta: Senti bene: se noi facciamo finta di litigare gli imbranati che non vogliono votare per me votano per te, e quelli che non vogliono votare per te votano per me. E la mettiamo in saccoccia a quei babbei dell'opposizione. Hai capito?
- Collacravatta: Pero' siamo amici lo stesso, no?
- Senzacravatta: Certo che siamo amici, dobbiamo governare insieme altri quattro anni.
- Collacravatta: Allora va bene. E che devo fare per far finta di litigare?
- Senzacravatta: Mi devi dire le parolacce.
- Collacravatta: Come porcapaletta?
- Senzacravatta: Di piu', di piu'.
- Collacravatta: Come mannaggialipescetti?
- Senzacravatta: Di piu': mi devi dire che sono un gaglioffo.
- Collacravatta: Ma la gente neppure lo sa che significa gaglioffo.
- Senzacravatta: Allora trova tu le parole: per esempio devi dire che dico solo... solo...
- Collacravatta: Stupidaggini?
- Senzacravatta: Andiamo, puoi fare di meglio.
- Collacravatta: Ah, adesso mi e' venuta una buona idea, te la dico in un orecchio.
- Senzacravatta: Bravo, questa e' proprio forte, mettila subito su facebook.
- Collacravatta: Di corsa, di corsa, e grazie, eh.
- Senzacravatta: Bravo, bravo, continua cosi' che vai bene. (A parte: che clientone).
6. REPETITA IUVANT. ANCORA UN DIALOGHETTO DI COLLACRAVATTA E SENZACRAVATTA
- Collacravatta: Ma li hai visti tutti 'sti regazzini del Friggeiforfiuciu?
- Senzacravatta: Li ho visti, li ho visti.
- Collacravatta: Mi ricorda quando pure noi facevamo sega a scuola, eh?
- Senzacravatta: Piu' o meno.
- Collacravatta: Solo che noi facevamo sega per andare a farci le canne, ti ricordi?
- Senzacravatta: Tu puo' essere, che eri fascistello come quell'amico tuo, io andavo al centro sociale a fare il comunista.
- Collacravatta: Tu andavi al centro sociale? E facevi il comunista?
- Senzacravatta: Ero giovane, per rimorchiare le squinzie. Da giovani se ne combinano tante.
- Collacravatta: E magari a quei tempi ancora non la difendevi la razza italiana?
- Senzacravatta: A quei tempi non c'era la razza italiana, c'era la razza padana e la razza terrona.
- Collacravatta: Allora a quei tempi io ero terrone, mannaggia.
- Senzacravatta: Eh si'.
- Collacravatta: Adesso invece non sono piu' terrone, sono italiano, e' vero?
- Senzacravatta: Adesso si', visto che fai il ministro, e' l'evoluzione della specie.
- Collacravatta: Che fortuna.
- Senzacravatta: E' proprio una bella fortuna. Per te.
- Collacravatta: Pero' non c'e' il rischio che un giorno pure gli africani si evolvono e diventano italiani pure loro?
- Senzacravatta: Questo proprio no, perche' non sono mica ariani. Per evolversi bisogna essere ariani. Natura non facit saltus.
- Collacravatta: Io non lo capisco l'inglese, che vuol dire?
- Senzacravatta: Che se nasci maschio bianco cristiano caucasico e dolicocefalo fai parte della razza dominante, se nasci baluba resti schiavo finche' campi. E' la legge della natura: il banco vince, e l'ariano tiene il banco.
- Collacravatta: E noi lo siamo, e' vero?
- Senzacravatta: Che?
- Collacravatta: Ariani.
- Senzacravatta: Al cento per cento, cabron.
- Collacravatta: Adesso sto piu' tranquillo. Pero' mi resta una curiosita': ma che significa ariano?
- Senzacravatta: Che abbiamo bisogno di aria, che ci serve lo spazio vitale, che il posto al sole basta solo per noi.
- Collacravatta: Adesso ho capito, e' come quando andiamo al mare e sulla spiaggia non ce li vogliano i musi neri perche' il posto al sole dev'essere tutto per noi.
- Senzacravatta: Vedi che se ti ci metti le cose le capisci?
- Collacravatta: Se si fanno gli esempi le capisco meglio. Poi a me andare al mare mi piace, hai visto che abbronzatura? Mica come te che sembri una mozzarella.
- Senzacravatta: Ma se lo sanno tutti che ti fai le lampade e tu metti il fard.
- Collacravatta: E' che ci tengo a fare bella figura. Agli elettori piace vedere le persone ben curate.
- Senzacravatta: Sara', ma agli elettori piace pure vedere che sei un bestione, la gente vuole votare per i rinoceronti, non per le sciampiste.
- Collacravatta: Sei proprio un barbaro.
- Senzacravatta: E senno' come ci diventavo ministro?
*
- Collacravatta: Ti dicevo dei ragazzini del Friggeiforfiuciu...
- Senzacravatta: I gretini si', ah ah ah, zio Feltrone li chiama cosi' e a me mi fa sempre ridere.
- Collacravatta: Pero' hanno ragione che l'ambiente e' importante.
- Senzacravatta: E chi dice di no?
- Collacravatta: Allora dobbiamo fare qualcosa.
- Senzacravatta: Come no? Mettiamo le telecamere nelle scuole, no? Cosi' la finiscono di fare i movimenti e le porcherie nei cessi.
- Collacravatta: No, dicevo qualche cosa per l'ambiente.
- Senzacravatta: Che, ricominci? Eppure te l'ho spiegato cento volte e cento volte m'hai dato ragione: bisogna rilanciare l'economia, bisogna fare le grandi opere, cosi' i padroni si arricchiscono, noi gli mettiamo una tassa bassa cosi' la pagano e nel giro di qualche anno abbattiamo il deficit e ci danno il Nobel. Ci pensi? Ci danno il Nobel a noi.
- Collacravatta: Mi piacerebbe se ci danno il Nobel.
- Senzacravatta: Tu fai come ti dico io e vedrai... nel giro di un par d'anni Nobel assicurato.
- Collacravatta: Mi piacerebbe che mi dessero quello per la letteratura, pero' bisognerebbe saper scrivere...
- Senzacravatta: Sei sempre incontentabile. Come quando dicevi di chiudere l'Ilva.
- Collacravatta: Ero proprio un fesso, per fortuna che poi me l'hai spiegato che non andava chiusa.
- Senzacravatta: E tu hai capito, tardi ma hai capito. E tutte quelle altre opere che volevate bloccare? Eh?
- Collacravatta: Che scemi che eravamo. Pero' dopo tu ce lo hai spiegato quale era il bene superiore della razza ariana e ti abbiamo dato ragione.
- Senzacravatta: Meglio tardi che mai.
- Collacravatta: Pero' mi piacerebbe fare contenti questi ragazzini del Friggei...
- Senzacravatta: Ah, pure io voglio farli contenti, che ti credi, lo dico da papa'.
- Collacravatta: E' vero, tu sei papa'.
- Senzacravatta: Sicuro che sono papa'. E allora senti che facciamo: gli regaliamo a tutti il telefonino e la pleystescion e se sono promossi anche il motorino e la vacanza a Ibiza.
- Collacravatta: Mica male. Ma i soldi dove li troviamo?
- Senzacravatta: Come dove li troviamo? Siamo il governo, Facciamo qualche altro buffo, buffo piu' buffo meno.
- Collacravatta: E' vero, e' vero. Potremmo regalargli anche la discoteca gratis, e la maglietta della nazionale.
- Senzacravatta: Questa e' una bella idea, lo vedi che a forza di stare con me ti vengono pure a te le idee buone?
- Collacravatta: E' proprio vero. Pero', pero'...
- Senzacravatta: Pero' che? Io quando sento qualcuno che dice pero' m'innervosisco subito. Lo sai come dice il proverbio: credere, obbedire, combattere. E i proverbi, si sa, vengono prima del vangelo.
- Collacravatta: E' che 'sti ragazzini chiedono di fare qualche cosa per la natura...
- Senzacravatta: E noi gliela facciamo la natura come la vogliono loro, anzi pure meglio: tutta di plastica e acciaio inossidabile, che e' piu' igienica. Gli facciamo Disneyland gli facciamo.
- Collacravatta: Mi sa che non e' quello che vogliono, loro vogliono la natura selvaggia.
- Senzacravatta: Per quello c'e' la televisione.
- Collacravatta: Ma se poi restano scontenti?
- Senzacravatta: Allora ti rivelo il magico segreto.
- Collacravatta: Il magico segreto?
- Senzacravatta: Il magico segreto. Lo sai che io ci ho i magici segreti.
- Collacravatta: E quale e' 'sto segreto?
- Senzacravatta: Che di quello che vogliono 'sti ragazzini noi ce ne freghiamo, e sai perche'?
- Collacravatta: No, perche'?
- Senzacravatta: Perche' hanno meno di diciotto anni e non votano. A noi ci interessano quelli che votano, altro che i pischelli frigna-frigna.
- Collacravatta: Le sai tutte, tu. Andassero a quel paese i pischelli frigna-frigna che neppure votano.
- Senzacravatta: Tu viemmi dietro e vedrai: qui si fa la storia, qui si fa il Reich millenario.
- Collacravatta: Padroni a casa nostra e ruspe in azione, eh? E' scritto nel contratto di governo.
- Senzacravatta: L'hai detto, amigo. (A parte: Che pazienza che ci vuole).
7. REPETITA IUVANT. ULTIMI APPELLI ELETTORALI DI SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA
- Senzacravatta: Affoghiamoli tutti, 'sti morti de fame. Barbun! Terun!
- Collacravatta: E deportiamo i superstiti: e' nel contratto di governo.
8. INIZIATIVE. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA UN INVITO DA PADRE ZANOTELLI ED ALTRE PERSONE DI VOLONTA' BUONA
Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, tante altre persone di volonta' buona e varie associazioni di solidarieta' chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
Di seguito il testo dell'appello e le prime adesioni.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
Paolo Adomi, Firenze
Gianfranco Aldrovandi, Guastalla (Reggio Emilia)
Paola Alforno, Carde' (Cuneo)
Rocco Altieri, Pisa
Maria Giulia Amadasi
Nadia Amaroli, Bologna
Ferdinando Aranci, Librerie Silvio D'Amico, Roma
Pier Giuseppe Arcangeli, Viterbo
Monica Ascanelli, Ferrara
Anna Atti, Parma
Franco Avati, Verona
Luciano Bagoli
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, Imola (Bologna)
Marco Barbieri, Collesalvetti (Livorno)
Giuseppe Barone
Bruno Bellerate, Rocca di Papa (Roma)
Remo Bellesia, Rolo (Reggio Emilia)
Walter Beltrame, Maser (Treviso)
Pietro Benedetti, Tuscania (Viterbo)
Gabriella Bentivoglio, Macerata
Marilena Bertini, presidente Comitato Collaborazione Medica
Mariaxaveria Bertola, Alba (Cuneo)
Mariateresa Bertoldi, Incisa Valdarno (Firenze)
Cecilia Bevicini, Firenze
Moreno Biagioni, Firenze
Ines Biemmi
Sauro Bigelli, Mondavio (Pesaro e Urbino)
Marino Bisso, Rete Nobavaglio
Giuliana Bonosi, Firenze
Adriano Borchi
Franco Borghi, Cento (Ferrara)
Tina Borgogni Incoccia
Cesare Borrometi, Ragusa
Anna Bravo
don Roberto Briolotti, Pavia
Valentina Bruno
Giuseppe Bruzzone
Antonio Buono, Napoli
Silvia Burzio, Sori (Genova)
Maria Teresa Cacciari, Bologna
Giuseppe Callegari, Grazie di Curtatone (Mantova)
Dario Cambiano, Torino
Carlo Maria Cananzi, Napoli
Franco Capelli, Voghera (Pavia)
Francesco Domenico Capizzi, Bologna
Maria Agnese Cardini, Rignano sull'Arno (Firenze)
Alberto Caroncini, Udine
Claudio Carrara, del Mir di Padova
Chiara Casella, Travo (Piacenza)
Paola Cavallari, Bologna
Chiara Cavallaro, Roma
Marianna Cavalli, Brescia
Andrea Cecconi, Fondazione Ernesto Balducci
Fiorentina Charrier
Anna Chiappini
Raimondo Chiricozzi
Stefano Ciccone, Roma
Giorgio Cingolani, Pino Torinese
Maria Paola Clarini, Roma
Ornella Clementi
Giancarla Codrignani
Raya Cohen
Matilde Consoli, Bagheria (Palermo)
Antonio Corbeletti, Voghera (Pavia)
Alessandro Cortesi op, Pistoia
Nicoletta Crocella
Anna Maria Dal Lago
Augusto Dalmasso, Alba (Cuneo)
Roberto Dati
Lucia Davico, Alba (Cuneo)
Maria De Carli
Vincenzo De Florio
Marcella Delle Donne
Adriana De Mitri, Lecce
Giorgio Demurtas
Marcella Denegri
Ivano Di Cerbo
Giustina Diligenza, Arzano (Napoli)
Mario Di Marco, Viterbo
don Pierluigi Di Piazza, parrocchia di San Michele Arcangelo, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Gabriele Di Tonno
Angela Dogliotti
Roberto Escobar, Milano
Eva Esposito, Napoli
Lucia Evangelisti
Nica Fabozzi de Maio, Pozzuoli (Napoli)
Sergio Falcone, Roma
Franco Fantozzi, Capannori (Lucca)
Beniamino Favaro, Mogliano Veneto
Biagio Favaro', Palermo
Laura Favro Bertrando, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Giordana Ferron
don Roberto Fiorini, Mantova
Elisabetta Flick, Roma
Giordana Fochi
Lorena Fornasir
Gloria Frittelli Aziz, Firenze
Nicola Froggio Francica
Elena Gajani Monguzzi, Macerata
Giuseppe Gallelli, Cecina (Livorno)
Lanfranco Genito, WeBottega per la Pace, Napoli
Mauro Gentilini, Roma
Giuseppina Giacomazzi, Roma
Maria Laura Giannini
Maria Gianotti
Pasqualina Gilardi, Castiglione Torinese
Rosa Maria Giolitti, Roma
Daniela Giordano, Roma
Laura Giuffrida, Messina
Manuela Giugni, Rete antirazzista, Firenze
Margherita Granero
Raffaella Gritti
Andrea Indellicati
Chiara Ingrao
Vincenzo Iorio
Silvio Lancisi, Pian di Sco' (Arezzo)
Monica Lanfranco
Renata La Rovere, Donne in nero, Napoli
Raniero La Valle
Massimo Lazzarino, Pinerolo (Torino)
Antonella Litta
Alfredo Llana, Buenos Aires
Giampietro Lodi Rizzini, Sabbioneta (Mantova)
Pierpaolo Loi, Monserrato (Cagliari)
Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cuneo)
Edoardo Longobardi
Eugenio Longoni, Monza
Andrea Lopes Pegna
Irene Lopez, Milano
Daniele Lugli, Ferrara
Linda Maggiori
Silvana Magni, Varese
Alessandra Mambelli, Pax Christi, Ferrara
Gianfranco Mammone, Chiaravalle Centrale (Catanzaro)
Isabella Manara, Pistoia
Giovanni Mandorino
Matteo Marabini
Beppe Marasso
Angela Marchini
Luisa Marchini
Alessandro Marescotti, Taranto
Carlo Alberto Mari
Ornella Martella, Roma
Gian Marco Martignoni, Varese
Giuliana Martirani, Napoli
Domenico Massano, Asti
Domenico Matarozzo
Vittorio Mazzone
Clementina Mazzucco, Rivoli (Torino)
Dario Mencagli, Tuscania (Viterbo)
Maurizio Meschino, Roma
p. Carmine Miccoli, Lanciano
Sara Michieletto
Roberto Mina
Francesca Moccagatta, Firenze
Gianfranco Monaca, Asti
Cristina Mondini, Ala (Trento)
Pierantonio Montecucco, Voghera (Pavia)
Luisa Morgantini
Annamaria Mori, Senigallia (Ancona)
Rosangela Mura
Demir Mustafa
Anna Nacci, Ostuni (Brindisi)
Grazia Naletto, Lunaria, Roma
Laura Nanni, Roma
Pina Natale, Roma
Silvana Natali, Mantova
Amalia Navoni, Milano
Gianni Novelli, Cipax, Roma
Emilia Pacelli, Orte (Viterbo)
Giuseppe Padovano, Foggia
Elio Pagani, Punto Pace di Pax Christi di Tradate (Varese)
Vittorio Pallotti
Gaia Pallottino, Roma
Marco Palombo
Edda Pando
Paola Panie', Torino
Sergio Paronetto, presidente del Centro studi di Pax Christi Italia
Maria Luisa Paroni, Sabbioneta (Mantova)
Diego Passini, Comunita' cristiana di base di Bologna
Maria Paola Patuelli, del Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna
Italo Pent, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Maria Speranza Perna, Napoli
Donato Perreca
Enrico Peyretti, Torino
Cinzia Picchioni
Giampaolo Pierotti, Casalecchio di Reno (Bologna)
Francesca Piras, Alba (Cuneo)
p. Giorgio A. Pisano, Portici (Napoli)
Carlo Piazza, Verona
Alessandro Pizzi, Soriano nel Cimino (Viterbo)
Rocco Pompeo
Giuliano Pontara, Stoccolma
Ettore Prattico
Carlo Presciuttini, Terni
Anna Puglisi, Palermo
Alberto Quagliata, Roma
Pilar Quarzell Castel
Massimo Radice
Marco Ramazzotti
Mariella Ratti, La Spezia
Gianluigi Redaelli
Maria Ricciardi Giannoni, Parma
Monica Righini, Gualtieri (Reggio Emilia)
Annamaria Rivera, Roma
Alessandra Romano, Battaglia Terme (Padova)
Roberto Romizi, Arezzo
Dina Rosa, Casalmaggiore (Cremona)
Monica Rostoni, Villa Cortese (Milano)
p. Agostino Rota Martir, Pisa
Patrizia Rubbiani, Modena
Romilda Saetta, Pistoia
Luciana Salibra, Firenze
Donato Sampietro
Antonia Sani, Roma
Umberto Santino, Palermo
Maria Santo, Viterbo
Alessandro Santoro, prete delle Piagge (Firenze)
Giovanni Sarubbi, Monteforte Irpino (Avellino)
Barbara Savardi Danesi
Luciano Scalettari
Manlio Schiavo, Bagheria (Palermo)
Lilia Sebastiani, Terni
Bruno Segre
Giorgio Silvani, Voghera (Pavia)
Peppe Sini, Viterbo
Andreina Siri, Savona
Ezio Smeriglio
Andrea Spila, Traduttori per la Pace
Marino Tambuscio, Vado Ligure
Sergio Tanzarella
Roberta Tarquini, Viterbo
don Marco Tenderini, Lecco
Sandra Teroni, Firenze
Ada Tomasello, Viterbo
Stefano Toppi, Roma
Anna Maria Trevisani, Cento (Ferrara)
Anna Rita Trulli
Olga Turchetto, Treviso
Olivier Turquet
Laura Tussi
Mao Valpiana, Verona
Elio Veltri, Pavia
Donella Verdi, Firenze
Antonio Vermigli, Quarrata (Pistoia)
Guido Viale
Corinna Vicenzi, Capalbio (Grosseto)
Giulio Vittorangeli, Tuscania (Viterbo)
Giancarlo Zambelli, Boretto (Reggio Emilia)
Paola Zampa
Paolo Zanni, Modena
padre Alex Zanotelli
Luisa Zanotelli
Silvia Zaru
Patrizia Zerbini
Franca Zucalli, Roma
Associazione "Amalipe Romano"
Associazione Centro di accoglienza e di promozione culturale "Ernesto Balducci" onlus, Zugliano, Pozzuolo del Friuli
Associazione Ex Lavanderia, Roma
Associazione Italia-Nicaragua, Livorno
Associazione Italia-Nicaragua, circolo di Viterbo
Associazione Italianisudamericani, Buenos Aires
Associazione "Un bambino per amico", Gualtieri (Reggio Emilia)
Assopace Palestina
Campagna "Balconi Salva Gente"
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Centro Gandhi onlus
"Collettivo nonviolento uomo ambiente" della Bassa (Reggio Emilia)
Comunita' del Carmine di Voghera (Pavia)
Comunita' delle Piagge (Firenze)
Comunita' cristiana di base Viottoli di Pinerolo (Torino)
Donne in nero di Varese
Gruppo Raab
Lega obiettori di coscienza - Casa del disarmo di Verona
Peacelink
rivista "Pretioperai"
Rete civica livornese contro la nuova normalita' della guerra
Rete Radie' Resch di Foggia
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Rete Radie' Resch di Treviso
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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Numero 515 del 26 maggio 2019
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