[Nonviolenza] Non pirati, ma eroi



NON PIRATI, MA EROI

Sulla base delle notizie diffuse dai mezzi d'informazione, gli aspetti sostanziali della vicenda della nave "El Hiblu 1" ci sembra possano essere riassunti cosi'.
1. I naufraghi soccorsi devono essere sbarcati in un porto sicuro.
2. Riportarli in Libia avrebbe significato non solo sbarcarli in un porto assolutamente non sicuro, ma anzi precisamente esporli a una nuova reclusione negli infernali lager libici.
3. i naufraghi soccorsi che si sono opposti a questa prospettiva hanno esercitato il loro diritto alla legittima difesa.
4. Se i governi europei non impedissero criminalmente da anni di giungere in Europa in modo legale e sicuro a persone che ne hanno pieno diritto, non vi sarebbero le mafie schiaviste dei trafficanti, non vi sarebbero i lager in Libia, non vi sarebbe l'ecatombe nel Mediterraneo.
5. Gli insorti che hanno salvato la vita propria e degli altri naufraghi impedendo che fossero ricacciati in Libia tra gli artigli degli aguzzini dei lager cui erano finalmente sfuggiti, non sono dei pirati, sono degli eroi.
6. Salvare le vite e' il primo dovere.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 28 marzo 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)