[Nonviolenza] Telegrammi. 3318



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3318 del 4 marzo 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Alcune poesie di Ingeborg Bachmann
2. Un urgente invito a scrivere alle senatrici ed ai senatori
3. Un invito al Presidente Zingaretti: la Regione Lazio presenti ricorso alla Consulta contro l'incostituzionale "decreto sicurezza della razza"
4. Una lettera della Wilpf-Italia alla Presidente del Senato della Repubblica
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Verso lo sciopero femminista dell'8 marzo
8. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
9. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
10. Tullio Gregory
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. MAESTRE. ALCUNE POESIE DI INGEBORG BACHMANN
[I seguenti testi - gia' piu' volte ripubblicati nel nostro notiziario - sono estratti da Ingeborg Bachmann, Poesie, Guanda, Parma 1978, Tea, Milano 1996 (traduzioni di Maria Teresa Mandalari) e da Ingeborg Bachmann, Invocazione all'Orsa Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999 (traduzioni di Luigi Reitani).
Ingeborg Bachmann, scrittrice e poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973) di straordinaria bellezza e profondita', maestra di pace e di verita'. Tra le opere di Ingeborg Bachmann: versi: Il tempo dilazionato; Invocazione all'Orsa Maggiore; Poesie. Racconti: Il trentesimo anno; Tre sentieri per il lago. Romanzi: Malina. Saggi: L'elaborazione critica della filosofia esistenzialista in Martin Heidegger; Ludwig Wittgenstein; Cio' che ho visto e udito a Roma; I passeggeri ciechi; Bizzarria della musica; Musica e poesia; La verita' e' accessibile all'uomo; Il luogo delle donne. Radiodrammi: Un affare di sogni; Le cicale; Il buon Dio di Manhattan. Saggi radiofonici: L'uomo senza qualita'; Il dicibile e l'indicibile. La filosofia di Ludwig Wittgenstein; La sventura e l'amore di Dio. Il cammino di Simone Weil; Il mondo di Marcel Proust. Sguardi in un pandemonio. Libretti: L'idiota; Il principe di Homburg; Il giovane Lord. Discorsi: Luogo eventuale; Letteratura come utopia. Prose liriche: Lettere a Felician. Opere complete: Werke, 4 voll., Piper, Muenchen-Zuerich. Interviste e colloqui: Interview und Gespraeche, Piper, Muenchen-Zuerich. In edizione italiana cfr. almeno: Poesie, Guanda, 1987, Tea, Milano 1996; Invocazione all'Orsa Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999; Il dicibile e l'indicibile. Saggi radiofonici, Adelphi, Milano 1998; Il buon Dio di Manhattan, Adelphi, Milano 1991; Il trentesimo anno, Adelphi, Milano 1985, Feltrinelli, Milano 1999; Tre sentieri per il lago, Adelphi, Milano 1980, Bompiani, Milano 1989; Malina, Adelphi, Milano 1973; Il caso Franza, Adelphi, Milano 1988; La ricezione critica della filosofia di Martin Heidegger, Guida, Napoli 1992; In cerca di frasi vere, Laterza, Roma-Bari 1989; Letteratura come utopia. Lezioni di Francoforte, Adelphi, Milano 1993. Su Ingeborg Bachmann un'ampia bibliografia di base e' nell'apparato critico dell'edizione italiana di Invocazione all'Orsa Maggiore, cit.]

Il tempo dilazionato

S'avanzano giorni piu' duri.
Il tempo dilazionato e revocabile
gia' appare all'orizzonte.
Presto dovrai allacciare le scarpe
e ricacciare i cani ai cascinali:
le viscere dei pesci nel vento
si sono fatte fredde.
Brucia a stento la luce dei lupini.
Lo sguardo tuo la nebbia esplora:
il tempo dilazionato e revocabile
gia' appare all'orizzonte.

Laggiu' l'amata ti sprofonda nella sabbia,
che le sale ai capelli tesi al vento,
le tronca la parola,
le comanda di tacere
la trova mortale
e proclive all'addio
dopo ogni amplesso.

Non ti guardare intorno.
Allacciati le scarpe.
Rimanda indietro i cani.
Getta in mare i pesci.
Spengi i lupini!

S'avanzano giorni piu' duri.

*

Tutti i giorni

La guerra non viene piu' dichiarata,
ma proseguita. L'inaudito
e' divenuto quotidiano. L'eroe
resta lontano dai combattimenti. Il debole
e' trasferito nelle zone del fuoco.
La divisa di oggi e' la pazienza,
medaglia la misera stella
della speranza, appuntata sul cuore.

Viene conferita
quando non accade piu' nulla,
quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,
quando il nemico e' divenuto invisibile
e l'ombra d'eterno riarmo
ricopre il cielo.

Viene conferita
per la diserzione dalle bandiere,
per il valore di fronte all'amico,
per il tradimento di segreti obbrobriosi
e l'inosservanza
di tutti gli ordini.

*

Nella bufera di rose

Ovunque ci volgiamo nella bufera di rose,
la notte e' illuminata di spine, e il rombo
del fogliame, cosi' lieve poc'anzi tra i cespugli,
ora ci segue alle calcagna.

*

Discorso ed epilogo

Non varcare le nostre labbra,
parola che semini il drago.
E' vero, l'aria e' soffocante,
la luce schiuma di acidi e fermenti,
sulla palude nereggia un velo di zanzare.

Ama le bicchierate la cicuta.
E' in mostra una pelle di gatto:
la serpe s'avventa soffiando,
lo scorpione inizia la danza.

Non raggiungere le nostre orecchie,
fama dell'altrui colpa:
parola, muori nella palude
da cui la pozzanghera sgorga.

Parola, stai al nostro fianco
tenera di pazienza
e d'impazienza. Bisogna
che questa semina abbia fine!

Non domera' la bestia colui che ne imita il verso.
Chi rivela segreti d'alcova, rinunzia per sempre all'amore.
La parola bastarda serve al frizzo per immolare uno stolto.

Chi ti richiede un giudizio su questo straniero?
Se non richiesto lo formuli, prosegui tu il suo cammino
da una nottata all'altra con le sue piaghe ai piedi: va'! e non ritornare.

Parola, sii nostra,
libera, chiara, bella.
Certo, dovra' avere fine
ogni cautela.

(Il gambero si ritrae,
la talpa dorme troppo,
l'acqua dolce dissolve
la calce, che pietre ha filato).

Vieni, benevolenza fatta di voci e d'aliti,
questa bocca fortifica
quando la sua fralezza
si inorridisce e inceppa.

Vieni e non ti negare,
poiche' in conflitto siamo con tanto male.
Prima che sangue di drago protegga l'avversario
questa mano cadra' dentro il fuoco.
O mia parola, salvami!

*

Prender paese

Nella terra del pascolo giunsi
quand'era gia' notte,
fiutando le cicatrici nei prati
e il vento, prima che si levasse.
L'amore piu' non pascolava,
le campane erano spente
e i cespugli affranti.

Un corno piantato nel terreno,
ostinato dalla guidaiola,
confitto nel buio.

Dalla terra lo presi,
al cielo lo levai
con piena forza.

Per colmare
questo paese con suoni
soffiai nel corno,
volendo nel vento incombente
e tra steli increspati
vivere di ogni origine!

*

Colle di cocci

Giardini in amplessi col gelo -
il pane bruciato nei forni -
fiabesco il serto di messi
e' miccia tra le tue mani.

Taci! Conserva i tuoi stracci,
le frasi, sgomente di lacrime,
ai piedi del colle di cocci
che i solchi sempre succinge.

Se tutte le brocche s'infrangono,
che resta nella brocca del pianto?
Giu' in basso crepe roventi
e lingue guizzanti di fuoco.

Si creano ancora vapori
tra clamori di acqua e di fuoco.
O scala di nubi, di frasi,
affidata al monte dei cocci!

*

Ombre rose ombre

Sotto un cielo straniero
ombre rose
ombre
su una terra straniera
tra rose e ombre
in un'acqua straniera
la mia ombra

*

Dai Canti lungo la fuga

XV.

L'amore ha un trionfo e la morte ne ha uno,
il tempo e il tempo che segue.
Noi non ne abbiamo.

Solo tramontare intorno a noi di stelle. Riflesso e silenzio.
Ma il canto sulla polvere dopo,
alto si levera' su di noi.

2. APPELLI. UN URGENTE INVITO A SCRIVERE ALLE SENATRICI ED AI SENATORI

Entro poche settimane il Senato dovra' decidere se autorizzare la magistratura a procedere nei confronti del Ministro dell'Interno per il reato di sequestro di persona aggravato.
Quel reato e' stato effettivamente commesso.
E le esimenti invocate dai menzogneri sofisti manutengoli del ministro nel concreto caso specifico palesemente non sussistono.
Tutte le persone sono eguali dinanzi alla legge, il ministro deve essere processato.
Proponiamo a tutte le persone di volonta' buona di scrivere alle senatrici ed ai senatori per chiedere loro di esprimersi affinche' la giustizia faccia il suo corso.
*
Di seguito una traccia di lettera che puo' essere trascritta e inviata.
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
tra pochi giorni sarete chiamati a pronunciarvi in merito all'autorizzazione a procedere richiesta dalla magistratura nei confronti del Ministro dell'Interno per il reato di sequestro di persona aggravato.
Vi saremmo assai grati se leggeste gli atti, che ricostruiscono in modo adeguato le ragioni della richiesta.
E vi saremmo assai grati se teneste a mente cio' su cui siete chiamati a pronunciarvi, ovvero quanto disposto dall'art. 96 della Costituzione ("Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei Deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale") e dall'art. 9, n. 3, della legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1 (che esplicita come l'assemblea della Camera competente - in questo caso il Senato - possa "negare l'autorizzazione a procedere ove reputi, con valutazione insindacabile, che l'inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo").
Ebbene: nel sequestrare i naufraghi trattenendoli contro la loro volonta' sulla nave "Diciotti" il governo certamente non ha "agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante", e non ha agito "per il perseguimento di un preminente interesse pubblico".
Vorremmo pertanto sollecitarvi ad autorizzare la magistratura a procedere nei confronti dei responsabili di quel reato.
Come recita l'incipit dell'art. 3 della Costituzione: "Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge".
Ringraziandovi per l'attenzione, vogliate gradire distinti saluti.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Di seguito alcuni indirizzi e-mail di senatrici e senatori cui si puo' scrivere.
a) gruppo misto: loredana.depetris at senato.it, maurizio.buccarella at senato.it, riccardo.nencini at senato.it, emma.bonino at senato.it, adriano.cario at senato.it, gregorio.defalco at senato.it, vasco.errani at senato.it, segreteria.pietrograsso at senato.it, francesco.laforgia at senato.it, carlo.martelli at senato.it, ricardo.merlo at senato.it, mario.monti at senato.it, liliana.segre at senato.it,
b) gruppo per le autonomie: julia.unterberger at senato.it, dieter.steger at senato.it, albert.laniece at senato.it, meinhard.durnwalder at senato.it, gianclaudio.bressa at senato.it, pierferdinando.casini at senato.it, elena.cattaneo at senato.it, giorgio.napolitano at senato.it,
c) gruppo Pd: andrea.marcucci at senato.it, simona.malpezzi at senato.it, franco.mirabelli at senato.it, valeria.valente at senato.it, caterina.bini at senato.it, monica.cirinna at senato.it, alan.ferrari at senato.it, stefano.collina at senato.it, alessandro.alfieri at senato.it, bruno.astorre at senato.it, teresa.bellanova at senato.it, caterina.biti at senato.it, paola.boldrini at senato.it, francesco.bonifazi at senato.it, tommaso.cerno at senato.it, eugenio.comincini at senato.it, giuseppeluigi.cucca at senato.it, luciano.dalfonso at senato.it, vincenzo.darienzo at senato.it, davide.faraone at senato.it, valeria.fedeli at senato.it, andrea.ferrazzi at senato.it, laura.garavini at senato.it, francesco.giacobbe at senato.it, nadia.ginetti at senato.it, leonardo.grimani at senato.it, vanna.iori at senato.it, mauro.laus at senato.it, ernesto.magorno at senato.it, daniele.manca at senato.it, salvatore.margiotta at senato.it, mauromaria.marino at senato.it, assuntacarmela.messina at senato.it, antonio.misiani at senato.it, tommaso.nannicini at senato.it, annamaria.parente at senato.it, parrini.dario at gmail.com, edoardo.patriarca at senato.it, roberta.pinotti.senato at gmail.com, giovanni.pittella at senato.it, roberto.rampi at senato.it, matteo.renzi at senato.it, matteo.richetti at senato.it, tatjana.rojc at senato.it, anna.rossomando at senato.it, daniela at danielasbrollini.it, dario.stefano at senato.it, valeria.sudano at senato.it, mino.taricco at senato.it, vito.vattuone at senato.it, francesco.verducci at senato.it, luigi.zanda at senato.it,
d) gruppo M5s: stefano.patuanelli at senato.it, gianluca.perilli at senato.it, mariadomenica.castellone at senato.it, primo.dinicola at senato.it, arnaldo.lomuti at senato.it, alessandra.maiorino at senato.it, barbara.floridia at senato.it, gabriele.lanzi at senato.it, giulia.lupo at senato.it, stefano.lucidi at senato.it, rosasilvana.abate at senato.it, rossella.accoto at senato.it, donatella.agostinelli at senato.it, alberto.airola at gmail.com, cristiano.anastasi at senato.it, luisa.angrisani at senato.it, giuseppe.auddino at senato.it, vittoria.bogodeledda at senato.it, laura.bottici at senato.it, elena.botto at senato.it, antonella.campagna at senato.it, gianluca.castaldi at senato.it, francesco.castiello at senato.it, nunzia.catalfo at senato.it, alfonso.ciampolillo at senato.it, andrea.cioffi at senato.it, mauro.coltorti at senato.it, gianmarco.corbetta at senato.it, mirghit at gmail.com, vitoclaudio.crimi at senato.it, marco.croatti at senato.it, mattia.crucioli at senato.it, grazia.dangelo at senato.it, gianmauro.dellolio at senato.it, danila.delucia at senato.it, emanuele.dessi at senato.it, gabriella.digirolamo at senato.it, luigi.dimarzio at senato.it, fabio.dimicco at senato.it, stanislao.dipiazza at senato.it, tiziana.drago at senato.it, giovanni.endrizzi at senato.it, elvira.evangelista at senato.it, elena.fattori at senato.it, giorgio.fede at senato.it, emiliano.fenu at senato.it, gianluca.ferrara at senato.it, agnese.gallicchio at senato.it, vincenzo.garruti at senato.it, felicia.gaudiano at senato.it, silvana.giannuzzi at senato.it, mariomichele.giarrusso at senato.it, giannipietro.girotto at senato.it, biancalaura.granato at senato.it, ugo.grassi at senato.it, barbara.guidolin at senato.it, pasqua.labbate at senato.it, virginia.lamura at senato.it, elio.lannutti at senato.it, cinzialeonem5s at gmail.com, barbara.lezzi at senato.it, ettore.licheri at senato.it, pietro.lorefice at senato.it, matteo.mantero at senato.it, marialaura.mantovani at senato.it, giovanni.marilotti at senato.it, gaspare.marinello at senato.it, mariassunta.matrisciano at senato.it, raffaele.mautone at senato.it, cataldo.mininno at senato.it, francesco.mollame at senato.it, michela.montevecchi at senato.it, vilma.moronese at senato.it, nicola.morra at senato.it, gisella.naturale at senato.it, simona.nocerino at senato.it, paola.nugnes at senato.it, fabrizio.ortis at senato.it, franco.ortolani at senato.it, marinella.pacifico at senato.it, gianluigi.paragone at senato.it, marco.pellegrini at senato.it, daniele.pesco at senato.it, vitorosario.petrocelli at senato.it, angela.piarulli at senato.it, elisa.pirro at senato.it, giuseppe.pisani at senato.it, vincenzo.presutto at senato.it, sergio.puglia at senato.it, ruggiero.quarto at senato.it, alessandra.riccardi at senato.it, sabrina.ricciardi at senato.it, sergio.romagnoli at senato.it, iuniovalerio.romano at senato.it, loredana.russo at senato.it, vincenzo.santangelo at senato.it, agostino.santillo at senato.it, segreteria.sileri at senato.it, paola.taverna at senato.it, fabrizio.trentacoste at senato.it, mario.turco at senato.it, francesco.urraro at senato.it, sergio.vaccaro at senato.it, orietta.vanin at senato.it, gelsomina.vono at senato.it,
e) gruppo Fi: annamaria.bernini at senato.it, lucio.malan at senato.it, adriano.galliani at senato.it, mariaalessandra.gallone at senato.it, gabriella.giammanco at senato.it, alessandrina.lonardo at senato.it, massimo.mallegni at senato.it, giuseppe.mangialavori at senato.it, giuseppe.moles at senato.it, maria.rizzotti at senato.it, licia.ronzulli at senato.it, gilberto.pichettofratin at senato.it, enrico.aimi at senato.it, maria.alberticasellati at senato.it, francesca.alderisi at senato.it, alberto.barachini at senato.it, antonio.barboni at senato.it, francesco.battistoni at senato.it, roberto.berardi at senato.it, massimo.berutti at senato.it, sandro.biasotti at senato.it, paola.binetti at senato.it, giacomo.caliendo at senato.it, andrea.cangini at senato.it, vincenzo.carbone at senato.it, andrea.causin at senato.it, luigi.cesaro at senato.it, donatella.conzatti at senato.it, s.craxi at fondazionecraxi.org, franco.dalmas at senato.it, dario.damiani at senato.it, antonio.depoli at senato.it, domenico.desiano at senato.it, raffaele.fantetti at senato.it, claudio.fazzone at senato.it, massimo.ferro at senato.it, emilio.floris at senato.it, maurizio.gasparri at senato.it, niccolo.ghedini at senato.it, francescomaria.giro at senato.it, barbara.masini at senato.it, alfredo.messina at senato.it, annacarmela.minuto at senato.it, fiammetta.modena at senato.it, nazario.pagano at senato.it, urania.papatheu at senato.it, adriano.paroli at senato.it, marco.perosino at senato.it, gaetano.quagliariello at senato.it, paolo.romani at senato.it, mariarosaria.rossi at senato.it, antonio.saccone at senato.it, segreteriapresidenteschifani at senato.it, sciascia at dolcedrago.it, giancarlo.serafini at senato.it, marco.siclari at senato.it, laura.stabile at senato.it, elena.testor at senato.it, mariavirginia.tiraboschi at senato.it, roberta.toffanin at senato.it, luigi.vitali at senato.it,
*
Grazie per l'attenzione e per quanto vorrete fare.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Nessuno puo' commettere crimini e pretendere impunita'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. APPELLI. UN INVITO AL PRESIDENTE ZINGARETTI: LA REGIONE LAZIO PRESENTI RICORSO ALLA CONSULTA CONTRO L'INCOSTITUZIONALE "DECRETO SICUREZZA DELLA RAZZA"

Egregio Presidente della Regione Lazio,
il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" (il decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018, poi convertito con modificazioni nella legge n. 132 del primo dicembre 2018) reca misure razziste e persecutorie che sono state autorevolmente definite "disumane, criminali e criminogene", e presenta numerosi flagranti profili di incostituzionalita'.
Varie Regioni italiane, dal Piemonte alla Toscana ad altre ancora, hanno gia' presentato ricorsi alla Corte costituzionale affinche' tali misure incostituzionali, razziste e persecutorie, siano cassate.
Lei stesso alcune settimane fa espresse una nitida opposizione a quelle misure persecutorie e razziste, e dichiaro' che la Regione Lazio stava valutando a sua volta di presentare un ricorso alla Corte costituzionale.
*
In particolare vorremmo ricordare che tra le misure razziste e persecutorie del cosiddetto "decreto sicurezza della razza" vi e' l'abolizione della protezione umanitaria, misura che letteralmente criminalmente getta nella piu' terribile emarginazione, nel piu' grave pericolo e nella disperazione piu' profonda centinaia di migliaia di persone che non hanno commesso alcun reato, persone oneste, persone gia' vittime di gravi sofferenze che in Italia avevano trovato legale e doverosa accoglienza, persone che ora diventano vittime innocenti ed inermi di una persecuzione razzista semplicemente barbara e abominevole, la persecuzione razzista imposta dal folle e scellerato "decreto sicurezza della razza".
Chiunque comprende l'orrore di questa violenza contro vittime innocenti ed inermi; chiunque comprende che il "decreto sicurezza della razza" viola fondamentali diritti umani; chiunque comprende che quelle misure razziste e persecutorie confliggono con la Costituzione della Repubblica, con la democrazia, con lo stato di diritto, con la civilta', con l'umanita'.
*
I mostruosi effetti di persecuzione razzista del "decreto sicurezza della razza" si stanno gia' dispiegando; molti sindaci lo hanno gia' denunciato ed hanno chiamato all'impegno comune in difesa della Costituzione, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della vita di tanti esseri umani innocenti; e' urgente chiedere alla Corte costituzionale di pronunciarsi ed abrogare quelle misure criminali. Le Regioni hanno la facolta' di ricorrere alla Corte costituzionale, facolta' che cittadini ed associazioni non hanno. Lei presiede la Regione Lazio: si impegni e si adoperi affinche' la Regione Lazio presenti al piu' presto ricorso.
E' noto che la Corte costituzionale avra' bisogno di mesi per giungere a pronunciarsi: a maggior ragione e' necessario che la Regione Lazio presenti al piu' presto il suo ricorso.
*
Del resto, come e' stato gia' osservato in una lettera inviatale alcuni giorni fa, "consideri anche che se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza, nulla impedisce che lo stesso Parlamento possa rendersi conto del colossale, sciagurato errore commesso accondiscendendo alla richiesta governativa di approvare il "decreto sicurezza della razza", e possa quindi revocare in tempi rapidi con una nuova legge le incostituzionali, disumane, criminali e criminogene misure razziste che esso contiene. Consideri anche che se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza, i sindaci che gia' hanno colto quei profili di incostituzionalita' saranno confortati nel loro impegno in difesa della legalita' costituzionale, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, contro il razzismo criminale e le criminali persecuzioni. Consideri anche che se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza le vittime innocenti che ne hanno diritto soggettivo e legittimo interesse saranno confortate nel rivolgersi alla magistratura ordinaria in difesa delle proprie esistenze, e la magistratura ordinaria adita sara' a sua volta confortata nel chiedere il pronunciamento della Corte costituzionale sui profili di flagrante incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza della razza". Consideri anche che se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza tutti i pubblici ufficiali che verranno raggiunti dalla palese "notitia criminis" dell'incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza della razza" saranno confortati nel farne doverosa segnalazione alla magistratura ordinaria affinche' essa possa chiedere il pronunciamento della Corte costituzionale".
*
Egregio Presidente della Regione Lazio,
ieri lei ha preso parte a Milano alla grande manifestazione antirazzista "People. Prima le persone". Gliene siamo grati. Coerentemente con quella sua impegnativa partecipazione agisca ora anche nella sua veste istituzionale per contrastare il razzismo, per difendere insieme la legalita' costituzionale e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Le scriviamo pertanto questa lettera per sollecitare la Regione Lazio a presentare al piu' presto, come gia' altre Regioni hanno fatto, un ricorso alla Corte costituzionale avverso le misure palesemente incostituzionali, razziste e persecutorie, contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Augurandole ogni bene,
"Viterbo oltre il muro", gruppo di formazione e informazione nonviolenta
Viterbo, 3 marzo 2019

4. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA DELLA WILPF-ITALIA ALLA PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

Alla Presidente del Senato della Repubblica
maria.alberticasellati at senato.it
Oggetto: Per il pieno rispetto delle leggi e della verita' in relazione al delitto di sequestro di persona aggravato commesso dal Ministro dell'Interno e dai suoi sodali rei confessi

"L'errore e' sventura da compiangersi;
ma conoscere la verita' e non conformarvi le azioni,
e' delitto che cielo e terra condannano"
(Giuseppe Mazzini, Dei doveri dell'uomo)

Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
come e' noto il 19 febbraio la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato ha deliberato di proporre alla Camera da lei presieduta di non autorizzare la magistratura a procedere nei confronti del Ministro dell'Interno per il reato di sequestro di persona aggravato in riferimento ai giorni in cui i naufraghi soccorsi dalla nave "Diciotti" furono illegalmente privati della liberta'.
Entro un mese il Senato dovra' pronunciarsi in merito, e se le scriviamo questa lettera e' perche' confidiamo che ogni senatrice ed ogni senatore vorra' prestare ascolto alla ragione ed alla coscienza, e - se mi concede l'espressione di classica ascendenza: alla voce delle leggi - anziche' sottomettersi ai diktat di gerarchie che agiscono secondo modelli autoritari ed anomici e che da mesi stanno commettendo e propugnando crimini razzisti e un vero e proprio attentato contro la Costituzione.
Come lei ben sa, i parlamentari non sono e non possono agire da sudditi di un qualsivoglia Grande Fratello, capo carismatico o capobastone; la Costituzione della Repubblica italiana all'articolo 67 recita infatti che "ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
*
Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
ci permetta di riassumere i termini della questione.
Nessuno nega che il reato di sequestro di persona aggravato sia stato commesso dai ministri che se ne sono dichiarati responsabili: e' un dato di fatto.
Cio' su cui il Senato nella sua pienezza dovra' pronunciarsi e' se quel reato, che e' stato certamente commesso, sia stato commesso - come recita l'art. 9, n. 3, della legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1 - "per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo".
Il nocciolo giuridico, ma anche morale e politico, della questione e' qui.
Vediamo dunque se commettendo il reato di sequestro di persona aggravato in quel frangente il Ministro dell'Interno ed i suoi sodali rei confessi abbiano agito secondo quei fini e quei criteri che la norma citata precisamente definisce.
1. Nel sequestrare i naufraghi per giorni sulla nave "Diciotti" vi era "un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante"?
Evidentemente no.
L'intera schidionata di grotteschi sofismi di cui consiste la memoria difensiva del ministro crolla dinanzi a una semplice constatazione: nessun interesse dello stato costituzionalmente rilevante vi era, ne' poteva esservi, nella commissione del delitto di sequestro di persona aggravato nei confronti di alcune decine di naufraghi soccorsi da una nave italiana; al contrario: la Costituzione, le leggi e le convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte convergevano tutte nell'imporre lo sbarco immediato dei naufraghi.
2. Nel sequestrare i naufraghi per giorni sulla nave "Diciotti" vi era "il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo"?
Evidentemente no.
Infatti era interesse pubblico portare a termine l'operazione di soccorso con lo sbarco dei naufraghi, nel pieno rispetto delle leggi. Quando il Ministro dell'interno ed i suoi sodali rei confessi del suo medesimo reato pretendono che la politica razzista del Governo costituisca "interesse pubblico", mentono sapendo di mentire: e mentono perche' sanno che riconoscere che ogni politica razzista e' ipso facto criminale, come evidentemente e', significa per gli stessi autoaccusarsi di ulteriori reati, reati che stanno effettivamente commettendo da quando si sono insediati al governo e dei quali dovranno pur essere chiamati a rispondere nelle aule di giustizia.
*
Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
se dunque non sussistono le esimenti invocate dai rei, non resta alcun dubbio che quel reato, la cui commissione e' certa e ammessa dagli stessi ministri, non ha alcuna giustificazione ne' giuridica, ne' morale, ne' politica.
Esso va quindi perseguito dall'autorita' giudiziaria per quanto attiene alla legge, va riprovato dall'opinione pubblica per quanto attiene alla morale, va condannato e contrastato da ogni cittadino, da ogni organizzazione e da ogni istituzione democratica per quanto attiene alla politica, se la politica e', come deve essere, agire per il bene comune con mezzi adeguati nel rispetto dei diritti di tutti.
Orbene, la Giunta per le autorizzazioni a procedere ha espresso un'indicazione manifestamente, sesquipedalmente errata, ed essa del resto non e' in alcun modo vincolante per il Senato; anzi, il fatto che sia cosi' manifestamente, flagrantemente errata, giova alla chiarezza e contribuira' a persuadere ogni senatrice ed ogni senatore a non voler ripetere quell'obbrobrioso errore giuridico, politico, logico e morale.
*
Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
non riterremmo compiuto il ragionamento svolto in questa lettera se non le segnalassimo anche che il reato di sequestro di persona aggravato non e' l'unico di cui i membri del governo in carica si siano macchiati in questi mesi e di cui prima o poi dovranno pur rispondere in tribunale.
La sua cortesia ci consentira' di ripetere qui ancora una volta le medesime parole che forse lei stessa avra' gia' letto in precedenti missive inviate a varie magistrature italiane ed internazionali e per conoscenza anche alla sua attenzione.
I. il governo italiano da mesi e tuttora commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; e non e' chi non veda come con tale agire il governo italiano si renda e si riveli pertanto effettuale complice delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, effettuale complice della riduzione in schiavitu' delle loro vittime, effettuale complice delle violenze e torture loro inflitte;
III. come anche i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato, il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo italiano reca misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
IV. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso;
V. nel commettere e per commettere i crimini razzisti il governo non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico.
*
Gentilissima Presidente del Senato della Repubblica,
le saremmo assai grate se volesse dedicare adeguata attenzione a quanto precede, ed adoperarsi affinche' il Senato che lei presiede quando sara' chiamato a pronunciarsi in via definitiva in merito all'autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell'Interno per il reato di sequestro di persona aggravato possa farlo con piena scienza e coscienza e possa pronunciarsi nel pieno rispetto delle leggi e della verita'.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Prime adesioni
Wilpf-Italia (sezione italiana della Women's International League for Peace and Freedom)
"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
*
Per inviare la propria adesione all'appello: antonia.sani.baraldi at gmail.com, comitatononviolento at gmail.com
Per contattare la Wilpf-Italia: sito: https://wilpfitalia.wordpress.com , e-mail: antonia.sani.baraldi at gmail.com, p.sterpetti at gmail.com, gioxblu24 at gmail.com
Per contattare il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo: centropacevt at gmail.com
Roma-Viterbo, 25 febbraio 2019

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. INIZIATIVE. VERSO LO SCIOPERO FEMMINISTA DELL'8 MARZO

"Non una di meno" promuove lo sciopero femminista dell'8 marzo.
Per informazioni e adesioni: https://nonunadimeno.wordpress.com

8. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

9. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

10. LUTTI. TULLIO GREGORY

E' deceduto Tullio Gregory, illustre storico della filosofia.
Sui suoi libri anche noi studiammo.

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Mercedes Castro, Indira Gandhi, Rba, Milano 2019, pp. 192, euro 9,99.
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Riletture
- Elise Freinet, Nascita di una pedagogia popolare, Editori Riuniti, Roma 1973, 1975, pp. XXVIII + 468.
- Grazia Honegger Fresco, Essere genitori, Red, Novara 1987, 2003, pp. 152.
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Riedizioni
- Agostino, Le confessioni, Utet, Torino 1997, Rcs, Milano 2019, pp. VI + 394, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3318 del 4 marzo 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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