[Nonviolenza] Telegrammi. 3288



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3288 del 2 febbraio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Per Nanni Salio
2. Alcune parole in ricordo di Gianni Fiorentini
3. Denuncia del governo italiano per crimini contro l'umanita'
4. La Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja ha acquisito la denuncia del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo contro il governo italiano per crimini razzisti
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. One Billion Rising 2019: Partecipa con noi al flash mob mondiale di febbraio
8. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
9. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
10. Segnalazioni librarie
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'

1. MEMORIA. PER NANNI SALIO

Tre anni fa, il primo febbraio 2016, ci lasciava Nanni Salio, illustre studioso e amico della nonviolenza.
Con gratitudine che non si estingue lo ricordiamo come il migliore degli amici, dei maestri, dei compagni.

2. MEMORIA. ALCUNE PAROLE IN RICORDO DI GIANNI FIORENTINI

Nell'VIII anniversario della scomparsa, riproponiamo alcuni ricordi di Gianni Fiorentini pubblicati nel corso degli anni sul nostro foglio.
*
2011
Gianni
[Il 2 febbraio e' deceduto Giovanni Fiorentini, straordinario amico della nonviolenza, un uomo che era la bonta' fatta persona. La camera ardente e' presso l'ospedale di Belcolle a Viterbo (con ingresso fino alle ore 19). I funerali si terranno nel duomo di Nepi venerdi' 4 febbraio alle ore 11; la sepoltura avverra' poi nel pomeriggio alle ore 15 nel cimitero del suo paese natale, Castel San Pietro Romano, presso Palestrina]

"S'elli ama bene e bene spera e crede"
(Par., XXIV, 40)

Fino all'ultimo resistette al male
fino all'ultimo volle fare il bene.

Sempre aiuto' i sofferenti
sempre contrasto' l'ingiustizia
sempre fu mite e misericordioso.

Giovanni Fiorentini, uomo buono,
fu vivo fino all'ora della morte
ed oltre quella soglia ancora e sempre
e' vivo.
*
Un lutto
Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo piange la scomparsa di Gianni Fiorentini, amico generoso, uomo giusto e fraterno, persona di esemplare bonta', di profonda sapienza, di adamantina virtu'.
In questo momento di grande dolore il comitato si stringe intorno alla sposa di Gianni, la dottoressa Antonella Litta, portavoce ed anima luminosa del nostro comitato e di tante altre iniziative di pace e di solidarieta', per l'ambiente casa comune e per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il bene compiuto non muore. Non muore l'amore donato.
*
Alcune parole per ricordare Gianni Fiorentini nel giorno delle esequie
Un giorno - oggi il dolore ce lo impedisce - distesamente racconteremo di Gianni.
Di come nel tempo della sua breve vita si dono' nel servizio alle persone piu' sofferenti, nelle situazioni piu' drammatiche, con una generosita' ed una mitezza incomparabili.
Diremo della sua profonda dottrina e sapienza e della sua ancora piu' grande carita'; di come seppe essere fedele sempre al vero e al giusto e sconfinatamente compassionevole; delle prove durissime che ha affrontato, e con quale semplicita' e coraggio, senza mai perdere la tenerezza.
In questo momento soltanto questo riusciamo a dire, in queste frasi che si spezzano: che la sua vita e' stata un'unica, grande, continua scelta d'amore.
Quella infinita mitezza, quella infinita fedelta' all'amore, che sono state la cifra della sua esistenza, sempre gli valsero l'ammirazione e l'affetto, la stima e l'amicizia di quanti lo hanno conosciuto. Tra i molti legami di profonda amicizia, quello con l'indimenticabile padre Ernesto Balducci, con monsignor Dante Bernini (che e' stato molto vicino a Gianni ed Antonella ancora in questi ultimi giorni).
E l'amore per la sua sposa Antonella: la prima volta che tu li vedevi insieme subito coglievi come i loro molti talenti si compenetrassero, le loro persone si fondessero in un'intima armonia, come quell'amore cosi' intimo si svolgesse, luminoso raggio e lieve onda e vento impetuoso, in amore per l'umanita' intera.
La testimonianza di Gianni ora si prolunga nella memoria e nella gratitudine di chi lo ha conosciuto ed amato, il suo esempio ispirera' quanti ne sentiranno il soffio, e quella bonta' rigermogliera' ancora e ancora.
E in Antonella quella bonta', quella testimonianza, quella scelta d'amore e' ancora viva, struggente, incandescente.
E ad Antonella che ora resta sola, crudelmente privata di uno sposo che tanto l'ha amata e che ha amato tanto, ad Antonella attraverso queste righe vogliamo attestare la vicinanza nostra, che e' la vicinanza di tutte le persone che hanno ricevuto il dono grande dell'amicizia di Gianni e sua.
*
Un mite costruttore di pace
Venerdi' 4 febbraio, una giornata tersa e luminosa, tante persone amiche hanno dato l'ultimo saluto a Gianni Fiorentini, stringendosi attorno ad Antonella Litta, la sposa sua amatissima.
Missionarie e attivisti dei centri sociali autogestiti, volontari dei movimenti per la pace, l'ambiente, la solidarieta', i rappresentanti dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, tante donne e tanti uomini di volonta' buona che hanno colmato il duomo di Nepi, e poi di nuovo la chiesa di Castel San Pietro Romano - il paese natale di Gianni, nel cui cimitero e' stato sepolto.
Commentando le Beatitudini, nella sua limpida e appassionata omelia il vescovo emerito Dante Bernini, una delle grandi figure della cultura della pace che insieme a molti altri sacerdoti di Gianni intimi amici ha concelebrato il funebre rito, ha detto per tutti i convenuti, con levita' e semplicita' sublimi, parole profonde e fragranti di verita', di amicizia, di pace, svolgendo una preziosa riflessione su cosa la pace sia e come si possa essere di essa buoni operai, tenaci costruttori.
Come Gianni ha saputo essere.
Che si possa noi essere degni dei doni che ci ha lasciato.
Che si possa noi esser capaci di proseguire nel cammino che ci ha indicato.
Che si possa noi essere forti come Gianni fu forte nella scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Egli vive nel nostro ricordo, nella nostra fedelta' alla verita' liberatrice, nella lotta comune dell'umanita' intera in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della biosfera casa comune, affinche' l'amore prevalga.
*
Ricordato Gianni Fiorentini al centro sociale "Valle Faul"
Domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" a Viterbo e' stato ricordato Giovanni Fiorentini, amico fraterno e compagno di impegno in tante iniziative di pace e di solidarieta', per la difesa dell'ambiente e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Gianni e' deceduto pochi giorni fa. Ma la morte che tutto rapisce non cancella il valore prezioso e infinito, la profonda sapienza e virtu', la splendente bonta' della sua vita: che e' stata una vita di generosita' senza riserve, di solidarieta' piena e feconda, di aiuto incondizionato a tutte le persone nel bisogno e nella sofferenza, una vita di lotta per la verita', la giustizia, la fraternita' che tutti raggiunge. Un costruttore di pace, un amico della nonviolenza, un uomo buono, un giusto.
Ad Antonella Litta, di Gianni la sposa amatissima, esprimiamo la nostra affettuosa vicinanza in questo momento di estremo dolore.
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Un trigesimo
Ieri nel duomo di Nepi tante persone amiche di Gianni Fiorentini si sono ritrovate una volta ancora, ad un mese dalla sua morte, per ricordarlo e per testimoniare la loro vicinanza ad Antonella Litta, la sposa sua amatissima dal dolore della perdita affranta.
Nell'omelia uno degli amici di sempre di Gianni, commentando la Scrittura, ha evocato ancora una volta attraverso una triade di simboli la vicenda terrena di Gianni.
Il suo costante essere "sulla strada", la' dove incontri le altre persone, povere, sofferenti, viandanti come te, come tutte le persone, la' dove tu devi recare soccorso alla sorella, al fratello che sanguina e piange.
Il suo essere sempre attento all'"altro", nello sguardo e dallo sguardo dell'altro all'altro unito in un'intima relazione che tutti abbraccia in un moto di misericordia che il cosmo affratella e assorella: e nella meditazione della riflessione di Emmanuel Levinas ancora una volta il cuore di tutti i presenti si e' stretto in un sentire medesimo.
E la sua apertura all'"infinito", all'infinita' del bene che tutto abbraccia, che tutto salva, tutto restituisce in grazia, tutto rende grazia. Quel bene che per gli amici credenti e' il Bene, il Bene in cui aveva fede Gianni, in cui aveva fede Dietrich Bonhoeffer - che il Gianni teologo e filosofo con inesausto amore aveva studiato -, in cui aveva fede Ernesto Balducci - con cui il Gianni operatore di pace e persona in cammino aveva vissuto alla badia fiesolana per un tratto della sua vita - ed ancora pochi giorni prima della scomparsa, sul finire di questo gennaio, me ne raccontava a tavola ricordi tenerissimi.
Ed al termine della cerimonia il piu' giovane dei fratelli di Antonella ha ancora una volta donato vita con le sue mani e la sua voce ad una delle canzoni di Franco Battiato che Gianni amava di piu'.
Tornando a Viterbo con gli anziani amici dell'Associazione per il libero pensiero "Giordano Bruno" e con i giovani compagni del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul", il vecchio ateo lucreziano e leopardiano, diderotiano e camusiano, feuerbachiano e marxiano, luxemburghiano e arendtiano, che queste amare righe quotidie distilla, si ripeteva una volta ancora come con lingue diverse una medesima cosa tutte e tutti diciamo: che veramente l'amore puo' vincere sulla morte. Questo amore che e' l'unica gloria della civilta' umana. Questo amore che non muore. Per questo combatte la nonviolenza.
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2012
In memoria di Gianni Fiorentini
Il 2 febbraio 2011 Gianni Fiorentini ha lasciato questo mondo, in questo mondo lasciando un esempio luminoso di infinita bonta', e un'eredita' grande e feconda: la prova per sempre vivente che e' possibile amare la dignita' di tutti gli esseri umani, di tutti gli esseri viventi, dell'intera biosfera, ed amandola operare per riconoscerla, proteggerla, sostenerla, recarle quell'aiuto in cui consiste l'umana solidarieta', l'umana responsabilita', l'umana civilta', il sentimento della bellezza del mondo che il mondo salva.
Gianni e' stato uno straordinario amico della nonviolenza, uno straordinario lottatore contro le menzogne e le ingiustizie, uno straordinario maestro di verita', quella verita' che solo si da' nell'umile nudo impegno al servizio delle umili nude vite, nel porsi alla sequela dell'insegnamento recato nel discorso della montagna, nel donarsi senza riserve affinche' splenda e non sia giammai conculcata la dignita' di tutti e di ciascuno, ed il mondo sia il luogo dell'incontrarsi fraterno e sororale, dell'armonia e dell'empatia in cui si compongono i conflitti, dell'amore in cui si trova soccorso, sollievo e infine pace la sofferenza.
Gianni e' stato un nostro compagno di lotte nonviolente, di tutte le lotte nonviolente che tuttora occorre condurre contro ogni violenza.
Costruttore di pace infaticabile, a un anno dal decesso la sua lezione e la sua memoria sono vive tra noi, in noi.
Con gratitudine profonda lo ricordiamo.
E ad Antonella che gli e' stata sposa e compagna di vita e di impegno morale e civile vogliamo dire ancora una volta la nostra vicinanza.
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2014
Associazione "Respirare": In memoria di Gianni Fiorentini, tre anni dopo
Tre anni fa, il 2 febbraio 2011, scompariva Gianni Fiorentini.
Lo ricordiamo a quanti lo conobbero e quindi lo amarono: era una persona di una bonta', di una mitezza e di una saggezza incomparabili.
E lo ricordiamo anche per quanti non lo conobbero: affinche' sappiano che sono pure esistiti degli uomini giusti, poiche' Gianni era uno di loro; e dunque nell'ora del dolore si confortino nella certezza che il bene e' pur possibile e che esseri umani vi sono stati e quindi vi sono che al soccorso degli altri esseri umani sono pronti ad accorrere generosi; e nell'ora delle piu' gravi scelte sappiano che e' sempre possibile fare la scelta giusta, la scelta del bene, la scelta dell'amore che aiuta e protegge, poiche' c'e' stato chi questa scelta gia' seppe farla a ogni passo, ogni giorno: Gianni era uno di questi artefici del bene.
Ad Antonella Litta che della perdita del suo indimenticabile sposo reca ancora un lutto inestinguibile vogliamo testimoniare una volta ancora la nostra vicinanza.
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2015
Per Gianni Fiorentini. Nel quarto anniversario della scomparsa
Ricorre il 2 febbraio il quarto anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, persona buona, costruttore di pace, uno degli animatori delle piu' rilevanti esperienze di pace, di solidarieta', per i diritti umani e la difesa della natura nell'Alto Lazio.
Uomo di profonda cultura, schivo di ogni riconoscimento, gentile e generoso sempre: un maestro e un compagno in tutte le riflessioni e le lotte nonviolente necessarie in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ad Antonella Litta, la sua sposa, diciamo ancora la nostra vicinanza.
Nel ricordo di Gianni Fiorentini proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
La nonviolenza e' in cammino.
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2016
In memoria di Gianni Fiorentini
Ricorre il 2 febbraio l'anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, che ci ha lasciato cinque anni fa.
Era il migliore degli uomini, mite e tenace, sollecito e lieve, forte e gentile, la persona delle Beatitudini.
Lo abbiamo avuto compagno di lotta in innumerevoli iniziative nonviolente di pace e di solidarieta', per i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa del mondo vivente.
Il suo ricordo ispira ancora il nostro pensare, il nostro agire.
In questa ricorrenza siamo ancor piu' vicini ad Antonella Litta, che lo ebbe sposo amatissimo, che ne prosegue l'impegno comune.
La nonviolenza e' in cammino.
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Associazione "Respirare": In ricordo di Gianni Fiorentini
Il 2 febbraio di cinque anni fa ci lasciava Gianni Fiorentini.
L'associazione "Respirare" lo ricorda con viva commozione.
Era un uomo buono come il pane, sapiente e generoso, rigoroso e umile; schierato contro tutte le oppressioni, contro tutte le violenze, contro tutte le menzogne; sollecito sempre nel recare aiuto al sofferente e al bisognoso; tra le molte esperienze che lo avevano portato a condividere tratti di vita con illustri figure della pace e della solidarieta', a confortare ed assistere persone in situazioni di sofferenza estrema, ci e' grato ricordare di averlo avuto anche nostro compagno di lotte e maestro di umanita'.
Ad Antonella Litta, la compagna della sua vita, diciamo ancora la nostra vicinanza, il nostro affetto, la nostra gratitudine, la nostra condivisione dell'inestinguibile struggente cordoglio per la perdita del suo Gianni.
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2017
In ricordo di Gianni Fiorentini
Ricorre il 2 febbraio l'anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, uomo di pace, esempio dell'umanita' come dovrebbe essere, il migliore degli amici.
Passano gli anni, non si affievolisce il ricordo e la gratitudine.
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Gianni
Ricorre oggi l'anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, che ci ha lasciato il 2 febbraio 2011.
Buono come il pane fragrante e l'acqua sorgiva, sapiente ed esperto del dolore e delle virtu', l'intera sua vita ha dedicato a recare aiuto al prossimo, a contrastare ogni violenza ed ogni menzogna.
Il migliore dei compagni di lotta, il piu' generoso e paziente e sollecito.
Con gratitudine che non si estingue lo ricordiamo.
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2018
Gianni
Ricorre il 2 febbraio l'anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, persona buona, costruttore di pace, amico dell'umanita'.
Insieme ad Antonella Litta, di cui era lo sposo, e' stato animatore infaticabile di molte luminose iniziative nonviolente per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la salvaguardia del creato; dall'Alto Lazio all'Africa, in tutti i luoghi che aveva visitato, in cui aveva operato sempre generosamente secondo verita' e giustizia, in sapienza e misericordia, con sconfinata apertura da autentico "uomo planetario" come amava dire Ernesto Balducci, uno dei suoi amici e maestri.
Con Gianni anche noi abbiamo condiviso decisive esperienze e riflessioni, dei suoi doni anche noi ci siamo nutriti.
Nel ricordarlo a sette anni dalla sua prematura scomparsa lo sentiamo ancora vivo nell'impegno comune per il bene dell'umanita'.
E ad Antonella, la sposa sua diletta che prosegue con diuturno intransigente inesauribile impegno l'azione di pace e la seminagione di bene che sono stati e sono la cifra e il cuore della scelta di vita di entrambi, in questi giorni in cui il rinnovarsi della pubblica commemorazione di Gianni da parte dei tanti amici piu' intenso fa forse sentire il dolore per la perdita immedicabile, attestiamo una volta ancora la nostra vicinanza, la nostra gratitudine, i sensi della stima e dell'affetto che ogni persona di volonta' buona prova per lei e per Gianni, entrambi vivi doni, per sempre fiori vivi.
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2019
Per Gianni Fiorentini, approssimandosi l'ottavo anniversario della scomparsa
Con Gianni Fiorentini, di cui il 2 febbraio ricorre l'ottavo anniversario della scomparsa, ci siamo conosciuti gia' avanti negli anni, ma e' stato un immediato riconoscerci senza bisogno di molte parole, e per anni abbiamo condiviso esperienze e riflessioni nell'impegno comune per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa del mondo vivente valore intrinseco e casa comune dell'umanita'.
Di Gianni ti colpiva la verticalita'.
La sua apertura all'infinitamente altro - al bene comune e fecondo, a quell'universalita' che convoca ogni persona all'agire buono -, quell'infinitamente altro che sapeva ritrovare in ogni volto muto e sofferente, in ogni altra persona che ti chiedeva riconoscimento e aiuto. E Gianni era li', come il buon samaritano.
Non aveva neppure bisogno di enunciarla questa sua verticalita', gliela leggevi negli occhi, nei gesti, nel quotidiano fare. In lui vita contemplativa e vita attiva erano fuse senza incrinature, nell'esercizio - fattosi quasi natura - della pazienza e della misericordia, della conoscenza del cuore delle persone e del mondo, e nella virtu' della generosita' senza la quale ogni sapere e' nulla.
Utopia concreta, principio speranza.
Di Gianni ti colpiva l'orizzontalita'.
Che e' sia il vedere fino all'orizzonte ed oltre, sia il porsi con le altre persone in una relazione di uguaglianza e di solidarieta', mai sopra gli altri ma sempre al loro fianco, prestando loro l'orecchio e il braccio; che e' il piantare la propria tenda nell'accampamento delle oppresse e degli oppressi, con esse ed essi vivendo e ragionando, condividendo il pane e le parole, li' con loro, non nelle stanze e nelle corti palatine.
Non aveva neppure bisogno di enunciarla questa sua orizzontalita', gliela leggevi negli occhi, nei gesti, nel quotidiano fare. In lui vita attiva e vita contemplativa erano fuse senza incrinature, nella sapienza del gia' e non ancora, nella cognizione del dolore e della gioia, nel disporsi di fronte e attraverso, con sguardo che vede lo specchio e l'enigma, con braccio che sempre sostiene chi soffre, con la lotta diuturna - fattasi quasi natura - per il bene comune dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Principio speranza, utopia concreta.
Ad Antonella Litta, la sposa sua amatissima che con struggente intensita' lo ricorda e prosegue nella via che scelsero insieme di impegno profondo e costante per il bene di tutti, ancora una volta attestiamo la nostra vicinanza, la nostra amicizia, l'affetto di tutti coloro che la conoscono, e che quindi l'ammirano e le vogliono bene, ed avendo conosciuto ed amato Gianni sanno sia che il vuoto che lascia resta incolmabile, sia che l'esempio che ha donato illumina le nostre vite e ci esorta a continuare nel vero, nel giusto, nel bene.

3. REPETITA IUVANT. DENUNCIA DEL GOVERNO ITALIANO PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA'

Alla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma
al Presidente del Tribunale di Roma
e per opportuna conoscenza e per quanto di competenza:
- al Segretario generale dell'Onu
- agli Alti commissariati dell'Onu per i diritti umani e per i rifugiati
- all'Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni
- al Presidente della Corte Penale Internazionale
- al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
- al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
- al Segretario del Consiglio d'Europa
- al Presidente della Commissione Europea
- a tutti i Commissari dell'Unione Europea
- al Presidente del Parlamento Europeo
- a tutti i parlamentari europei
- al Presidente della Repubblica Italiana
- alla Corte Costituzionale
- al Consiglio Superiore della Magistratura
- alla Presidente del Senato della Repubblica
- al Presidente della Camera dei Deputati
- a tutti i parlamentari italiani
- alla Presidente del Tribunale di Viterbo
- al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo
- al Prefetto di Viterbo
- al Questore di Viterbo
- ai mezzi d'informazione
Oggetto: denuncia del governo italiano per crimini contro l'umanita'
Da mesi il governo italiano sta commettendo flagranti crimini contro l'umanita':
- omettendo di soccorrere i naufraghi nel Mediterraneo, negando loro approdo in porto sicuro in Italia;
- diffamando, aggredendo e sabotando i soccorritori volontari che nel Mediterraneo salvano vite umane;
- adoperandosi affinche' i naufraghi fuggiaschi dai lager libici siano riconsegnati ai loro aguzzini;
- ed a tal fine violando la Costituzione della Repubblica Italiana e il diritto internazionale.
Non e' chi non veda che l'evidente omissione di soccorso e finanche persecuzione di naufraghi innocenti e gia' vittime di abominevoli violenze costituisce un crimine contro l'umanita'.
Cosi' come costituisce un crimine contro l'umanita' l'evidente e piu' ampia omissione di soccorso e finanche persecuzione dei migranti in fuga da fame, guerre, devastazioni ambientali, economie schiaviste, regimi dittatoriali, poteri criminali e violenze inaudite.
A questo si aggiunga:
- che da mesi ministri del governo italiano commettono altresi' il reato di istigazione all'odio razziale;
- che da mesi il governo italiano minaccia, promuove, vara ed attua misure e iniziative di persecuzione razzista;
- che da mesi il governo italiano viola diritti umani fondamentali riconosciuti e protetti dalla Costituzione e dal diritto internazionale;
- che per un ministro e' stata gia' richiesta dalla competente magistratura l'autorizzazione a procedere per il reato di sequestro di persona;
- che lo stesso ministro da mesi fa dichiarazioni ed agisce come se si ritenesse legibus solutus, irridendo e insultando la funzione e l'attivita' della magistratura, e giungendo a chiedere pubblicamente al Senato di cui e' membro che gli sia garantita effettuale impunita' per quanto commesso su cui l'autorita' giudiziaria ha chiesto l'autorizzazione a procedere.
Sic stantibus rebus, si richiede il piu' tempestivo intervento per tutto quanto di competenza, restando nelle competenze della magistratura adita individuare le specifiche fattispecie di reato che tali condotte del governo italiano integrano.
Tale denuncia si invia altresi' per opportuna conoscenza e per quanto di competenza ad altri soggetti istituzionali affinche' anch'essi agiscano nell'ambito delle loro prerogative e comunque con la massima tempestivita' per far cessare i delitti qui segnalati e per salvare vite umane innocenti in pericolo.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Con osservanza,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 31 gennaio 2019

4. REPETITA IUVANT. LA PROCURA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DE L'AJA HA ACQUISITO LA DENUNCIA DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI" DI VITERBO CONTRO IL GOVERNO ITALIANO PER CRIMINI RAZZISTI

L'Ufficio della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja ha comunicato al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo di aver acquisito la denuncia contro il governo italiano per crimini razzisti.
L'acquisizione della denuncia non garantisce automaticamente l'avvio di un'inchiesta, ma e' comunque evidentemente il primo passo che puo' portare ad essa.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, nell'esprimere apprezzamento per l'acquisizione della denuncia da parte della Corte Penale Internazionale ricorda come anche altre istituzioni internazionali abbiano gia' dato riscontro alle reiterate denunce dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, e confida che le competenti magistrature italiane ed internazionali possano al piu' presto efficacemente intervenire per far cessare la commissione di abominevoli crimini razzisti da parte del governo italiano.
E' infatti assolutamente necessario l'intervento piu' tempestivo e adeguato in considerazione del fatto che il governo italiano persevera nella commissione di abominevoli crimini razzisti violando leggi nazionali (e la stessa Costituzione della Repubblica Italiana) e convenzioni internazionali che l'Italia ha sottoscritto.
Occorre che le competenti magistrature intervengano nei confronti di ministri che istigano all'odio razziale, ministri che commettono il delitto di omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi, ministri che diffamano, minacciano e sabotano i soccorritori volontari salvatori di vite umane nel Mediterraneo, ministri che agiscono per respingere nei lager libici i superstiti in fuga da quell'orrore, ministri che varano misure razziste criminali e criminogene, ministri che perseguitano i migranti presenti in Italia, ministri gia' accusati finanche di sequestro di persona.
Occorre fermare questi crimini.
Occorre salvare le vite umane in pericolo.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Alleghiamo in calce:
1. Lettera del 28 gennaio 2019 della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo (testo originale in inglese e in francese);
2. Esposto del 17 gennaio 2019 del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo al Presidente della Corte Penale Internazionale de L'Aja;
3. Denuncia del 25 gennaio 2019 per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione, reati commessi e promossi dal Governo italiano.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 29 gennaio 2019
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Allegato 1. Lettera del 28 gennaio 2019 della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Testo originale in inglese:
The Hague, 28 January 2019
Dear Sir,
The Office of the Prosecutor of the International Criminal Court acknowledges receipt of your documents/letter.
This communication has been duly entered in the Communications Register of the Office. We will give consideration to this communication, as appropriate, in accordance with the provisions of the Rome Statute of the International Criminal Court.
Please note this acknowledgement letter does not mean an investigation has been opened, nor that an investigation will be opened by the Office of the Prosecutor.
As soon as a decision is reached, we will inform you, in writing, and provide you with reasons for this decision.
Mark P. Dillon
Head of Information & Evidence Unit
Office of The Prosecutor of the International Criminal Court
*
Testo originale in francese:
La Haye, le 28 janvier 2019
Monsieur,
Le Bureau du Procureur de la Cour pénale internationale accuse réception de vos documents / de votre lettre.
Les informations y figurant ont été inscrites comme il se doit au registre des communications du Bureau et recevront toute l'attention voulue, conformément aux dispositions du Statut de Rome de la Cour pénale internationale.
Veuillez noter que cet accusé de  réception  ne signifie en  aucun  cas  qu'une enquête  a été  ou sera ouverte par le Bureau du Procureur.
Nous ne manquerons pas de vous communiquer par écrit la décision qui aura été prise à ce sujet, ainsi que les motivations qui la justifient.
Veuillez agréer, Monsieur, l'assurance de notre considération distinguée.
Mark P. Dillon
Chef de l'Unité des informations et des éléments de preuve
Bureau du Procureur de la Cour pénale internationale
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Allegato 2. Esposto del 17 gennaio 2019 del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo al Presidente della Corte Penale Internazionale de L'Aja
Al Presidente della Corte Penale Internazionale
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio Presidente Chile Eboe-Osuji,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 20 dicembre 2018 avente ad oggetto "Segnalazione di atti di persecuzione razzista commessi dal governo italiano e conseguente richiesta di intervento della Corte Penale Internazionale", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 17 gennaio 2019
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Allegato 3. Denuncia del 25 gennaio 2019 per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione, reati commessi e promossi dal Governo italiano
Alla Presidente del Tribunale di Viterbo
al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo
e per quanto di competenza:
al Segretario generale dell'Onu
agli Alti commissari dell'Onu per i diritti umani e per i rifugiati
al Presidente della Corte Penale Internazionale
al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
al Segretario del Consiglio d'Europa
al Presidente della Commissione Europea
al Presidente della Repubblica Italiana
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
a tutti i parlamentari italiani
e per opportuna conoscenza:
alla Corte Costituzionale
al Consiglio Superiore della Magistratura
a tutti i Commissari dell'Unione Europea
al Presidente del Parlamento Europeo
a tutti i parlamentari europei
al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
ai mezzi d'informazione
Oggetto: Denuncia per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione dello Stato, reati commessi e promossi dal Governo italiano
Egregia Presidente del Tribunale di Viterbo,
egregio Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo,
egregie signore ed egregi signori,
ad integrazione di numerosi precedenti esposti segnaliamo quanto segue:
1. che il Tribunale dei Ministri di Catania, nella richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell'Interno per sequestro di persona ("fatto aggravato dall'essere stato commesso da un pubblico ufficiale e con abuso dei poteri inerenti alle funzioni esercitate, nonche' per essere stato commesso anche in danno di soggetti minori di eta'"), ha tra l'altro evidenziato come il governo italiano da mesi violi la legislazione internazionale dall'Italia sottoscritta che fa obbligo di soccorrere i naufraghi (scilicet: le Convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare e le correlate norme di attuazione nazionali);
2. che il Rapporto di monitoraggio approvato dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa rileva come i politici italiani incitino all'odio, cosa peraltro fin troppo evidente a tutti gli italiani che ogni giorno da tutti i media sono sommersi da messaggi di istigazione all'odio razziale da parte di esponenti del governo e delle forze politiche che lo sostengono;
3. che ancora nelle sue ultime esternazioni il Ministro dell'Interno evidenzia la pretese di porre se' e il suo agire al di sopra delle leggi, cosi' peraltro evidenziando altresi' l'ideologia anomica, palesemente antidemocratica in quanto violatrice dei diritti umani e vagheggiatamente assolutista nella pretesa di negare la separazione ed il controllo dei poteri, ergo: tendenzialmente totalitaria, che in ampia e decisiva misura pare caratterizzare il concreto porsi ed operare suo, della sua organizzazione politica, e del governo di cui piu' che magna pars e' effettuale dominus.
Tutto cio' conferma ad abundantiam quanto da mesi andiamo segnalando sia alle competenti magistrature italiane ed internazionali, sia alle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte, sia al Parlamento italiano, sia a varie articolazioni del sistema istituzionale italiano (i cui pubblici ufficiali in presenza di una flagrante notitia criminis hanno l'obbligo di promuovere l'azione penale).
Ovvero conferma che cio' che il governo italiano sta facendo specificatamente in materia di immigrazione non e' una qualunque politica piu' o meno discutibile, ma un insieme di crimini, di crimini razzisti, ed in flagrante violazione della stessa Costituzione della Repubblica Italiana.
Lo ripetiamo: un insieme di crimini il cui fondamento e' il razzismo, ed il razzismo e' gia' in se stesso un crimine contro l'umanita'.
Ricordiamo ancora una volta cio' che da mesi denunciamo:
I. il governo italiano da mesi e tuttora commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; e non e' chi non veda come con tale agire il governo italiano si renda e si riveli pertanto effettuale complice delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, effettuale complice della riduzione in schiavitu' delle loro vittime, effettuale complice delle violenze e torture loro inflitte;
III. come anche i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato, il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo italiano reca misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
IV. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso;
V. nel commettere e per commettere i crimini razzisti il governo non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico.
Nuovamente chiediamo l'intervento delle competenti magistrature per far cessare crimini razzisti il cui esito e' finanche la morte di persone innocenti (come nel caso dei naufraghi che muoiono in mare per assenza di soccorsi).
Nuovamente chiediamo l'intervento delle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte per far cessare questi crimini razzisti.
Nuovamente chiediamo l'intervento del Parlamento italiano affinche' deliberi la sfiducia a un governo che commette crimini razzisti e viola la Costituzione.
Nuovamente chiediamo a tutti i pubblici ufficiali cui inviamo questa ennesima denuncia di promuovere a loro volta l'azione penale, avendone l'obbligo in quanto raggiunti da notitia criminis.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
E' un crimine contro l'umanita' omettere di soccorrere i naufraghi in pericolo di morte .
E' un crimine contro l'umanita' rifiutarsi di salvare esseri umani innocenti, ed anzi adoperarsi per impedire che gli esseri umani resi schiavi e detenuti in condizioni disumane nei lager libici possano tornare liberi giungendo in salvo in un paese in cui vivere una vita degna.
E' un crimine contro l'umanita' istigare all'odio razzista.
E' un crimine contro l'umanita' attuare persecuzioni razziste.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Confidando nella massima tempestivita' di una vostra azione che puo' salvare innumerevoli vite umane, augurandovi ogni bene porgiamo distinti saluti.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 25 gennaio 2019

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2019: PARTECIPA CON NOI AL FLASH MOB MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e del mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura del rispetto e della solidarieta'. Il messaggio One Billion Rising 2019 e' proprio quello dell'importanza della liberta' della donna e della solidarieta' come linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2019 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', diffondendo la notizia e coinvolgendo piu' persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2019 sara' giovedi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire:
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_tuo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
- I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Twitter @OBRItalia
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising  #RiseInSolidarity #UntilTheViolenceStops #RiseResistUnite
Loghi ufficiali, asset social, materiali utili che potete scaricare cliccando sul link qui sotto:
loghi 2019: https://www.dropbox.com/sh/6ebtx2vct0t5oid/AADPJpor0N-MGZTcbwFu1rk7a?dl=0
FB foto profilo/cover social: https://www.dropbox.com/sh/3rxoz8cuh2jgela/AABtBFbX7VA0nHFE4PGBm39ra?dl=0
Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura. In particolare per omaggiare i 20 anni de I Monologhi della Vagina di Eve Ensler, opera diventata con i Vday il manifesto delle rivoluzione femminile in atto, vi invitiamo a leggere qualche brano dell'opera durante l'evento.
Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Ai seguenti link puoi scaricare:
- Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone; https://www.dropbox.com/s/sdz6mpxhx98j460/OBR2018_autorizzazioneriprese%2C%20libaratoria.pdf?dl=0
- Avviso pubblico riprese: https://www.dropbox.com/s/ycugbl8da54j7fn/OBR_avvisopubblicoripresa.pdf?dl=0
- Autorizzazione copyright per utilizzo materiali e brani musicali OBR: https://www.dropbox.com/s/phlmrra0tmayoiu/OBR%20Copyright%20Authorization%202018.pdf?dl=0 (a breve vi invieremo la versione 2019)
Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento:
- alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler
"L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/ufficio_della_schiavitu_sessuale
"L'insurrezione" http://bit.ly /insurrezione
"La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_mia_rivoluzione
"Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_di_un_uomo
"Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
"E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi_saltavamo
- la traduzione del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz di M. G. Di Rienzo:
http://bit.ly/traduzione_testo_BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee:
https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
One Billion Rising

8. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

9. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

10. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Paolo Rumiz, Il bene ostinato, Feltrinelli, Milano 2011, 2013, pp. 138, euro 7.
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Riletture
- Questa pelle e' pulita. Diario di uno straniero in carcere, Terre di mezzo, Milano 1994, pp. 104.
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Riedizioni
- Nicola Labanca, Caporetto. Storia e memoria di una disfatta, Il Mulino, Bologna 2017, Societa' Europea di Edizioni, Milano 2019, pp. 252, euro 9,90.
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Gialli
- Alicia Gimenez-Bartlett, Serpenti nel Paradiso, Sellerio, Palermo 2003, Mondadori, Milano 2017, pp. 364, euro 5,90.

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

12. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3288 del 2 febbraio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com