[Nonviolenza] Una lettera aperta al Commissario europeo Avramopoulos



Al Commissario europeo per le migrazioni, on. Dimitris Avramopoulos

Oggetto: per pregarla di non avallare i crimini razzisti commessi dal governo italiano

Egregio commissario europeo,
ho letto sui mezzi d'informazione che lunedi' 14 gennaio lei incontrera' alcuni esponenti del governo italiano, e tra essi il ministro dell'interno.
Ed ho ritenuto mio dovere di cittadino italiano scriverle questa lettera.
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Le scrissi gia' mesi addietro, il 20 ottobre 2018, per segnalarle (cito testualmente):
"che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale".
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Cosi' le scrivevo lo scorso ottobre: tre mesi dopo, quei crimini continuano e si accrescono:
- non solo il governo non ha cessato di commettere il reato di omissione di soccorso, ma ha perseverato in esso, ogni giorno esponendo al massimo pericolo naufraghi innocenti, gia' vittime superstiti degli orrori dei lager libici;
- non solo il ministro dell'interno e i suoi sodali non hanno cessato di istigare all'odio razzista, ma nella loro ripugnante criminale propaganda razzista persistono fino al parossismo;
- non solo quel decreto razzista incostituzionale e disumano non e' stato revocato, ma pur violando flagrantemente la Costituzione della Repubblica Italiana e' stato convertito in legge (la n. 132/2018) da una maggioranza di parlamentari complici pervertiti o insipienti del governo fedifrago e razzista.
Come certo gia' sapra', i sindaci di importanti citta' italiane (da Palermo a Milano, da Firenze a Napoli) e i presidenti di importanti Regioni italiane hanno denunciato l'incostituzionalita' e la disumanita' di quel decreto, da autorevolissime voci smascherato e denunciato come "criminale e criminogeno", come scellerato esempio di "apartheid giuridico", ed hanno chiesto il tempestivo intervento della Corte Costituzionale italiana affinche' cassi quelle barbare misure violatrici di fondamentali diritti umani.
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Egregio commissario europeo,
la stampa italiana annuncia che lunedi' lei interloquira' col governo italiano sul tema della "ricollocazione" di alcuni migranti.
Questo significa che tacera' sui flagranti crimini razzisti commessi dal governo italiano, un governo che per commettere quei crimini razzisti non ha esitato a violare la legge fondamentale del suo stesso paese, la Costituzione della Repubblica Italiana?
Se cosi' fosse, se lei - e il cielo non voglia - accettasse di essere indifferente, ovvero omertoso, ovvero corrivo, in merito ai crimini razzisti del governo italiano, mi chiedo e le chiedo se questo incontro non rischi di divenire, al di la' delle sue migliori intenzioni, una sorta di avallo da parte dell'Unione Europea, che lei rappresenta, alla barbarie razzista del governo italiano, ergo una effettuale complicita' con il razzismo, e per cosi' dire una nuova mostruosa epifania della "banalita' del male" di arendtiana memoria.
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Egregio commissario europeo,
mi permetta di usare un tono solenne, ed eloquenti espressioni.
Lei incontrerebbe Mussolini, chiudendo gli occhi sui crimini del suo regime? Io credo di no.
Lei incontrerebbe Hitler, chiudendo gli occhi sui crimini del suo regime? Io credo di no.
Lei incontrerebbe i rappresentanti di un regime criminale, chiudendo gli occhi sui loro crimini? Io credo di no.
Lei incontrerebbe i rappresentanti di un regime razzista, chiudendo gli occhi sui loro crimini? Io credo di no.
Io credo che lei si ricorderebbe delle Termopili e di Maratona.
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Egregio commissario europeo,
non dubito che in cuor suo lei condanni la violenza razzista.
Non dubito che in cuor suo lei condanni l'omissione di soccorso.
Non dubito che in cuor suo lei condanni l'istigazione all'odio razzista.
Non dubito che in cuor suo lei condanni un governo che viola la stessa Costituzione del suo paese, che perseguita esseri umani innocenti, che attua una politica razzista.
Ebbene, questi sentimenti, questi convincimenti che devono essere propri di ogni essere umano ed a maggior ragione di ogni persona investita della rappresentanza di una istituzione democratica, la prego di esprimerli pubblicamente, e quindi la prego di negare ogni omerta' ed ogni complicita' a ministri che tradiscono la Costituzione cui giurarono fedelta', a ministri che istigano all'odio razzista, a un governo che nega soccorso a persone in pericolo di morte, a un governo che attua una politica di segregazione e persecuzione razzista.
La prego di una saggia decisione.
Voglia credermi suo amico, e amico della verita'.
Augurandole ogni bene,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo (Italia), 12 gennaio 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com