[Nonviolenza] Telegrammi. 3261



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3261 del 6 gennaio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. "Con i sindaci che difendono la Costituzione e i diritti umani". Un incontro con la dottoressa Antonella Litta a Viterbo
2. Quid agendum
3. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
5. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
6. Una lettera ad alcune persone amiche per invitare a insorgere contro la folle violenza razzista del governo italiano
7. Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe
8. Leonardo Benevolo
9. Luisito Bianchi
10. Giuseppe Bogoni
11. Pierre Boulez
12. Tullio De Mauro
13. Guido Dorso
14. Bruno Enei
15. Ermes Farina
16. Giuseppe Fava
17. Augusto Graziani
18. Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto
19. Aurelio Lepre
20. Scevola Mariotti
21. Charlie Mingus
22. Tina Modotti
23. Tarcisio Petracco
24. Max Pohlenz
25. Giorgio Porreca
26. Roberta Rambelli
27. Ruggiero Romano
28. Matilde Urrutia
29. Segnalazioni librarie
30. La "Carta" del Movimento Nonviolento
31. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. "CON I SINDACI CHE DIFENDONO LA COSTITUZIONE E I DIRITTI UMANI". UN INCONTRO CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA A VITERBO

Si e' svolto sabato 5 gennaio 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta sul tema: "Con i sindaci che difendono la Costituzione e i diritti umani: opporsi alle criminali persecuzioni razziste; soccorrere tutti i naufraghi in pericolo di morte; riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'".
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Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta
Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute" nonche' referente nazionale per le problematiche ambientali e sanitarie derivanti dall'inquinamento delle acque ad uso umano. E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all'abitare con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero".
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Un appello ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello "Sosteniamo i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana" che di seguito si riproduce.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione a sostenere i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione ad opporsi alle persecuzioni razziste.
Invitiamo tutti i sindaci degli altri Comuni italiani ad unirsi ai sindaci che gia' hanno preso posizione in difesa dei diritti umani e della Costituzione, continuando a rispettare la legalita' costituzionale, l'ordinamento democratico, la morale, la giustizia e la civilta', e quindi denunciando e contrastando le illecite, illegittime, immorali, deliranti e persecutorie misure razziste ed incostituzionali contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' siano revocate le folli e scellerate misure di persecuzione razzista contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza", un decreto incostituzionale, anomico e criminogeno.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' si dimetta il governo della disumanita'.
Siano accolti i ripetuti inviti del Presidente della Repubblica ad opporsi al razzismo e all'odio, a difendere la civilta' e praticare la solidarieta' che e' fondamento dell'umana convivenza.
Siano accolti i ripetuti inviti del pontefice cattolico, come degli autorevoli portavoce di altre confessioni religiose, a soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto, ad opporsi a tutte le violenze e a tutte le persecuzioni.
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 2 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo...".
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 10 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "... Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...".
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Un esposto contro i crimini razzisti
Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' condiviso il seguente esposto presentato ieri dalla struttura nonviolenta viterbese alle pubbliche autorita'.
Al Prefetto di Viterbo, al Questore di Viterbo, e per opportuna conoscenza: al Sindaco del Comune di Viterbo, al Presidente della Provincia di Viterbo, alla Presidente del Tribunale di Viterbo, ai mezzi d'informazione
Oggetto: esposto concernente flagranti violazioni della legalita' da parte di ministri in carica
Egregi signori,
facendo seguito a precedenti segnalazioni esponiamo quanto segue:
1. numerosi sindaci italiani (tra cui esimi giuristi, anche con precedente esperienza in magistratura) hanno in questi giorni evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" contenga misure disumane e razziste, criminali e criminogene, in flagrante contraddizione con la Costituzione della Repubblica Italiana;
2. il governo che quel decreto recante misure disumane e razziste, criminali e criminogene, palesemente incostituzionali, ha preteso imporre, continua altresi' da mesi a commettere il reato di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
3. taluni ministri peraltro continuano altresi' a commettere da anni a questa parte con la loro propaganda xenofoba e brutale il reato di istigazione all'odio razziale;
4. cosi' agendo i membri del governo violano la Costituzione della Repubblica Italiana cui hanno giurato fedelta', con tale violazione commettendo un reato della massima gravita';
5. tali fatti integrano tutti evidenti fattispecie di reato.
Egregi signori,
in quanto pubblici ufficiali venendo a conoscenza di notizie di reato avete l'obbligo di legge di adoperarvi al fine di promuovere l'azione penale per far cessare i crimini giunti a vostra conoscenza e perseguirne i responsabili.
Siamo quindi a richiedervi di compiere il vostro dovere alla luce di quanto sopra segnalato, facendovi promotori della necessaria segnalazione alle competenti magistrature.
Grati per l'attenzione e certo di un tempestivo e adeguato intervento, vogliate gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro.
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Condiviso il messaggio dell'on. Carla Nespolo, presidente nazionale dell'Anpi
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso altresi' il seguente messaggio della Presidente nazionale dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia), on. Carla Nespolo.
"E' un fatto molto positivo che alcuni Sindaci, per rispetto pieno della Costituzione, abbiano deciso di sospendere l'attuazione di quelle parti della legge sicurezza e immigrazione inerenti l'attivita' dei Comuni.
Lo ha fatto per primo meritoriamente il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ed altri sindaci, altrettanto meritoriamente, stanno seguendo la sua strada.
L'articolo 13 della legge nega al richiedente asilo in possesso del permesso di soggiorno la possibilita' di iscriversi all'anagrafe e quindi di avere la residenza, impedendogli di conseguenza di usufruire di qualsiasi servizio, a cominciare dall'assistenza sanitaria.
Migliaia e migliaia di persone, pur presenti legalmente nel nostro Paese, sono cosi' giuridicamente cancellate. Cio' comportera' inevitabilmente il passaggio di gran parte di costoro all'illegalita', compromettendo ogni loro speranza e la sicurezza di tutti i cittadini.
La coraggiosa decisione di Orlando e di altri Sindaci di non dare attuazione a tale articolo apre cosi' anche sul terreno istituzionale quel percorso di resistenza civile che da tempo l'Anpi aveva auspicato non contro questo Governo in quanto tale, ma contro i provvedimenti che negassero i fondamentali diritti costituzionali ribaditi dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Se c'e' un contrasto fra leggi e Costituzione, occorre che venga alla luce con chiarezza affinche' la Corte Costituzionale possa pronunciarsi in merito. Ci auguriamo che cio' avvenga al piu' presto.
Carla Nespolo, Presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Roma, 3 gennaio 2019"
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Commemorato l'illustre magistrato Ferdinando Imposimato
Nel corso dell'incontro e' stato ricordato con viva commozione l'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, deceduto un anno fa, luminosa figura dell'Italia civile, democratica, impegnata per il bene comune dell'umanita'.

2. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
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10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

3. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

5. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA AD ALCUNE PERSONE AMICHE PER INVITARE A INSORGERE CONTRO LA FOLLE VIOLENZA RAZZISTA DEL GOVERNO ITALIANO

Carissime e carissimi,
si e' concluso un anno in cui l'evento piu' rilevante nel nostro paese e' stato che per la prima volta dalla caduta del fascismo e' tornato al potere un governo caratterizzato dalla violenza razzista come principale elemento programmatico e reale fondamento del patto tra le organizzazioni politiche che lo compongono. Neppure i governi berlusconiani, che pure vararono la scellerata antilegge razzista Bossi-Fini e il disumano "pacchetto sicurezza" Maroni, avevano nella violenza razzista il loro principale fondamento. Il governo attuale costituisce la piu' grave eruzione di violenza razzista nel nostro paese dalla sconfitta del fascismo.
*
Guardiamo alcuni fatti.
Il governo italiano che esplicitamente predica e pratica l'omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Il governo italiano che tresca con i vari potentati libici per cercar di impedire che le persone in Libia schiavizzate e prigioniere nei lager possano trovar scampo giungendo in Europa.
Il governo italiano che diffama, aggredisce e sabota i soccorritori volontari che nel Mediterraneo salvano vite umane.
Il governo italiano che per bocca del suo vero dominus conduce una martellante campagna di istigazione all'odio razzista.
Il governo italiano che ripetutamente per bocca del suo dominus avanza e propaganda l'idea nazista di effettuare schedature etniche.
Il governo italiano che con il cosiddetto "decreto sicurezza" introduce in Italia un regime di apartheid, impone mostruose violazioni dei diritti umani, fa strame della stessa Costituzione della Repubblica Italiana (la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico cui i ministri fedifraghi hanno pur giurato fedelta' assumendo il loro incarico).
Il governo italiano che abolendo la protezione umanitaria priva di ogni sostegno migliaia e migliaia di persone gettandole nella miseria, nella disperazione, nella fauci dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata.
Il governo italiano che non solo mantiene i campi di concentramento in Italia (un crimine e un'infamia che si protrae ormai dal finire del secolo scorso) ma addirittura li incrementa, e vi prolunga i tempi di arbitraria detenzione.
Il governo italiano che intende effettuare massicce deportazioni esponendo le vittime al pericolo di tremendi soprusi e finanche di morte.
Il governo italiano che agisce di fatto per demolire il diritto d'asilo, e che si adopera per cancellare efficaci ed ammirevoli esperienze di solidarieta', di soccorso, di accoglienza, di assistenza.
Il governo italiano che invece di contrastare gli schiavisti opprime vieppiu' le loro vittime.
Il governo italiano che continua a negare il diritto di voto a milioni di persone che in Italia vivono, lavorano, pagano le tasse e sono esempio di rettitudine, di generosita', di virtu' civiche.
Il governo italiano che continuando a negare l'ingresso nel nostro paese a chi e' in fuga da guerre e fame, da schiavitu' e disastri ambientali, impedisce a chi ne ha assoluto bisogno - e pieno diritto - di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; e cosi' favoreggia di fatto le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Questo accade oggi, e da mesi, nel nostro paese.
*
Carissime e carissimi,
dinanzi a questo orrore, per contrastare questo orrore, molte e molti di noi si sono impegnate e impegnati in questi mesi, ma gli esiti del nostro comune impegno sono stati fin qui pressoche' nulli.
Dobbiamo fare di piu'.
Dobbiamo fare di meglio.
Ritengo che occorrano due cose.
La prima: prendere piena coscienza del fatto che contrastare il razzismo e' assolutamente decisivo per difendere la democrazia, lo stato di diritto, la civilta', la dignita' umana, la sopravvivenza stessa dell'umanita'.
La seconda, necessariamente conseguente: promuovere una campagna nonviolenta di resistenza civile al razzismo che possa adeguatamente, efficacemente e vittoriosamente contrastare la violenza razzista e difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Credo che questa campagna debba essere caratterizzata dalla scelta teorica e pratica della nonviolenza: questo richiede anche sviluppare nel suo farsi una vera e propria "alfabetizzazione di massa alla nonviolenza", di cui vi e' enorme bisogno anche per contrastare le altre principali spinte distruttive che cosi' come razzismo, schiavismo, imperialismo e neocolonialismo "globalizzati" minacciano oggi l'umanita' di distruzione: la devastazione ambientale, la guerra e il riarmo, il maschilismo che di ogni altra violenza e' prima radice e primo paradigma.
E credo che questa campagna nonviolenta di resistenza civile al razzismo debba porre i seguenti obiettivi:
I. che siano revocate tutte le misure razziste imposte dall'attuale e dai precedenti governi, e si torni nell'alveo della legalita' costituzionale e del rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani;
II. che il governo razzista e golpista rassegni le dimissioni;
III. che i ministri responsabili di gravissimi reati ne rispondano nelle aule di giustizia;
IV. che siano riconosciuti tutti i diritti umani, e tra essi in primis il diritto di voto, a tutte le persone che vivono nel nostro paese;
V. che sia riconosciuto a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, e che sia concretamente garantito il diritto d'asilo come stabilito nell'articolo 10 della Costituzione;
VI. che sia finalmente adeguatamente contrastata l'economia schiavista ed ogni altro atto di persecuzione e di sopraffazione.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. MEMORIA. GERTRUDE ELIZABETH MARGARET ANSCOMBE

Il 5 gennaio 2001 moriva Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe, filosofa.
Con gratitudine la ricordiamo.

8. MEMORIA. LEONARDO BENEVOLO

Il 5 gennaio 2017 moriva Leonardo Benevolo, illustre studioso e storico dell'architettura e del'urbanistica sui cui libri anche noi studiammo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

9. MEMORIA. LUISITO BIANCHI

Il 5 gennaio 2012 moriva Luisito Bianchi, prete operaio, testimone del bene, scrittore i cui libri nutrono le anime.
Con gratitudine lo ricordiamo.

10. MEMORIA. GIUSEPPE BOGONI

Il 5 gennaio 1982 moriva Giuseppe Bogoni, militante antifascista, parlamentare socialista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. MEMORIA. PIERRE BOULEZ

Il 5 gennaio 2016 moriva Pierre Boulez, il musicista della nostra gioventu'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

12. MEMORIA. TULLIO DE MAURO

Il 5 gennaio 2017 moriva Tullio De Mauro, maestro di linguistica, di umanita', d'impegno civile.
Con gratitudine lo ricordiamo.

13. MEMORIA. GUIDO DORSO

Il 5 gennaio 1947 moriva Guido Dorso, antifascista e meridionalista illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. MEMORIA. BRUNO  ENEI

Il 5 gennaio 1967 moriva Bruno Enei, allievo di Attilio Momigliano, collaboratore di Aldo Capitini, comandante partigiano, fu poi docente d'italianistica in Brasile.
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. MEMORIA. ERMES FARINA

Il 5 gennaio 2006 moriva Ermes Farina, partigiano, uomo di pace.
Con gratitudine lo ricordiamo.

16. MEMORIA. GIUSEPPE FAVA

Il 5 gennaio 1984 assassinato dalla mafia moriva Giuseppe Fava. Lo ricordiamo riproponendo qui ancora una volta alcune parole gia' apparse su questo foglio.

Degli infiniti mondi questo era
dei ciarlatani il mondo.
E dei mafiosi.

E delle oppresse e degli oppressi in lotta
per il riscatto e per la dignita'.

Ti offrivano casse di vini pregiati e sorridendo
ti dicevano di smettere, ma chi te lo fa fare, pensa
alla salute.

Ministri e cavalieri, stallieri e magnati
ti guardavano come una sfinge, cosa poteva volere
quella faccia di greco antico
che certo amava la vita.

Amava la vita ed amava la Sicilia
che e' la vita quando la vita e' insieme felice e amara.
Amava la Sicilia che e' la Grecia
di Empedocle e il mondo quando tutto
era colmo di dei e di dee. Amava
la Sicilia che non si arrende, la Sicilia
dei contadini e degli zolfatari,
degli emigranti e delle magre donne
forti come la roccia.

Era uno come Diderot: fece piu' che delle opere
fece delle persone.
Trovo' compagni e suscito' la lotta, quando
tutti tacevano e lui levo' la voce, e cosi' quando
sarebbe stato facile cedere in una smorfia,
in un ammiccare ironico e lieve, e invece lui
levo' la voce.

Lo avevano avvisato, non dite di no. Avvisato
lo avevano, ma lui
niente
e con quel sorriso e con quel cercare grane
sempre d'attorno andando col fiuto e con la tigna.
Lo avevano avvisato ma lui niente
testa dura che voleva spianare le montagne.

Poiche' non lo fermarono i sorrisi
poiche' non lo fermavano gli avvisi
poiche' cresceva intorno a lui, tramite lui
quella cosa che si chiama Resistenza
e puoi dirla solamente in lieve soffio,
mandarono a fermarlo infine i killer.

Sono passati anni e a quella notte
tante altre fredde notti di dolore
si sono aggiunte tale che s'incrina
il mondo sotto il peso della mole.

Sono passati anni e Pippo Fava
e' ancora qui, compagni, e vive ancora
e vivra' ancora finche' tu non cedi.

17. MEMORIA. AUGUSTO GRAZIANI

Il 5 gennaio 2014 moriva Augusto Graziani, economista, maestro.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. MEMORIA. GIUSEPPE GIOVANNI LANZA DEL VASTO

Il 5 gennaio 1981 moriva Lanza del Vasto, una delle grandi figure della nonviolenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

19. MEMORIA. AURELIO LEPRE

Il 5 gennaio 2014 moriva Aurelio Lepre, storico. Anche sui suoi libri abbiamo studiato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

20. MEMORIA. SCEVOLA MARIOTTI

Il 5 gennaio 2000 moriva Scevola Mariotti, illustre latinista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

21. MEMORIA. CHARLIE MINGUS

Il 5 gennaio 1979 moriva Charlie Mingus, musicista, sperimentatore, militante antirazzista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

22. MEMORIA. TINA MODOTTI

Il 5 gennaio 1942 moriva Tina Modotti, fotografa e militante del movimento operaio.
Con gratitudine la ricordiamo.

23. MEMORIA. TARCISIO PETRACCO

Il 5 gennaio 1997 moriva Tarcisio Petracco, partigiano e docente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

24. MEMORIA. MAX POHLENZ

Il 5 gennaio 1962 moriva Max Pohlenz, autore di libri che non abbiamo dimenticato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

25. MEMORIA. GIORGIO PORRECA

Il 5 gennaio 1988 moriva Giorgio Porreca, il maestro dei maestri.
Con gratitudine lo ricordiamo.

26. MEMORIA. ROBERTA RAMBELLI

Il 5 gennaio 1996 moriva Roberta Rambelli, che per noi e' e sara' sempre l'eroina eponima della fantascienza.
Con gratitudine la ricordiamo.

27. MEMORIA. RUGGIERO ROMANO

Il 5 gennaio 2002 moriva Ruggiero Romano, storico illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

28. MEMORIA. MATILDE URRUTIA

Il 5 gennaio 1985 moriva Matilde Urrutia, che fu cantante, scrittrice, testimone.
Con gratitudine la ricordiamo.

29. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- AA. VV., Essere Germania, volume monografico di "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 12, dicembre 2018, Gedi, Roma 2018, pp. 296 (+ 20 di tavole), euro 15.
*
Riedizioni
- Grazia Honegger Fresco (a cura di), Montessori: perche' no? Una pedagogia per la crescita, Il leone verde, 2017, Rcs, Milano 2018, pp. 464, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Gialli
- Katerina Diamond, Lo studente modello, Nord, 2017, Gedi, Roma 2018, pp. 368, euro 7,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica" e a varie altre testate).

30. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

31. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3261 del 6 gennaio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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