[Nonviolenza] Telegrammi. 3241
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- Date: Sun, 16 Dec 2018 21:00:50 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3241 del 17 dicembre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Alcune parole augurali per un matrimonio
2. Sostenere "Azione nonviolenta"
3. Le morti silenziose
4. Quid agendum
5. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
6. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
7. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
8. Cronache di questo antico reame di Nusmundia
9. Lungo il cammino del rinunciante
10. Segnalazioni librarie
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'
1. ERLEBNIS UND WAHRHEIT. ALCUNE PAROLE AUGURALI PER UN MATRIMONIO
[Ricostruita a memoria qualche giorno dopo questa e' una ben lacunosa sintesi delle parole augurali dette il pomeriggio del 27 ottobre 2018 a Tuscania in occasione del matrimonio di Mujeeb e Valentina]
Credo di interpretare il comune sentire di tutte le persone presenti esprimendo la nostra corale gratitudine e gioia nel partecipare alla celebrazione del matrimonio tra Mujeeb e Valentina, in questo rito che chiamiamo civile perche' pensiamo che un matrimonio sia sempre un atto prezioso e fondante di civilta', di umanizzazione dell'umanita'.
*
Tante cose insieme puo' essere un matrimonio.
E' un atto giuridico, che sancisce alcuni obblighi liberamente assunti, in quella dialettica per cui la realta' dei diritti altrui scaturisce dal tuo compiere il dovere che quei diritti invera, in cui il reciproco riconoscimento ed affidamento adempie la liberta' di entrambi.
Ed e' un legame non solo personale ma comunitario, istitutivo di un incontro e suscitatore di una rete di relazioni di vicinanza e di condivisione che si estende a molte persone ed intreccia un tessuto di affetti e di prossimita' che e' prima difesa della fragilita' di ogni persona.
Ma e' anche un rito e una festa, che ha quindi a che fare con l'interruzione del fluire del tempo, con la ripetizione di gesti che confermano un'identita' personale e un'appartenenza all'umanita', e si oppongono alla solitudine, alla perdita, al dolore e alla morte.
Ed e' anche l'espressione coram populo di una scelta di solidarieta', di quella specifica forma di amicizia che e' l'amore: l'amore che e' sia struttura orizzontale connettiva del mondo, sia anche movimento verticale di trascendimento della finitudine, ricerca ed azione del bene e del vero.
Infine un matrimonio e' anche un dono all'umanita' e una testimonianza di fedelta' all'umanita' e al mondo vivente, ed io credo che oggi Mujeeb e Valentina ci facciano un dono grande.
*
Dinanzi a Mujeeb e Valentina che oggi qui si sposano, e rinnovano questo gesto fondativo della civilta', della convivenza umana, riaffiorano alla memoria le parole di Qohelet: e' meglio essere in due piuttosto che uno solo; essendo insieme, se una persona cade l'altra la rialzera', mentre chi e' solo non avra' chi lo aiuti nel cammino della vita.
E sovviene quella favola, quel mito dell'androgino narrato da Platone nel Simposio, che racconta all'incirca di come gli dei invidiosi della felicita' umana divisero in due le persone e da allora ogni essere umano sentendosi dimidiato e' alla ricerca dell'altro essere umano con cui ricongiungersi e tornare all'originaria completezza, alla pienezza della beatitudine.
E sovviene una lunga tradizione di canti nuziali, forse i primi canti dell'umanita': ed in questa tradizione quell'epitalamio di Saffo che invita i carpentieri ad alzare l'architrave della stanza in cui dovra' entrare un amore tanto grande, o quel Cantico dei cantici - il cantico per eccellenza - in cui le anime amanti dialogano del loro amore. Una tradizione che unisce l'umanita' intera e che quotidianamente si rinnova.
*
Perche' le nozze questo sono: un canto d'amore ed un patto d'amore, d'aiuto reciproco, di fedele condivisione.
Ed anche figura e inveramento dell'umanizzazione dell'umanita', della civilta' come cammino condiviso e bene comune: la civilta', l'umanizzazione come fra tanti altri autori e tante altre autrici ce la descrissero Lucrezio nel De rerum natura, Vico nella Scienza nuova, Foscolo nei Sepolcri, Emily Dickinson nelle sue ardue e luminose poesie.
Poiche' e' proprio della persona umana non essere solo animal laborans e homo faber, ma anche e soprattutto zoon politikon: siamo esseri viventi la cui esistenza e' intrinsecamente, costitutivamente sociale: siamo questa relazione tra io e tu che ci caratterizza come noi, siamo una sola famiglia umana, una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Le nozze quindi evocano un impegno comune a proseguire nel cammino dell'umanita', in gioia e mistero convocano alla condivisione del bene, chiamano a prendersi cura dell'umanita' e del mondo.
Ed infine le nozze sono un momento di lotta contro la violenza e un impegno di responsabilita', di solidarieta' e di liberazione comune, quell'impegno che forse nessuno seppe tematizzare meglio di Giacomo Leopardi, che argomento' come proprio perche' l'esistenza umana e' costantemente esposta al male e al dolore, alla malattia e alla morte, alla solitudine e alla disperazione, proprio per questo occorre che gli esseri umani cessino di uccidersi l'un l'altro e si uniscano invece in un legame di riconoscimento e d'aiuto che ogni essere umano raggiunga e tutti sostenga e conforti.
*
Un matrimonio puo' e deve essere tutto questo: esperienza di condivisione, rispetto dell'altro, appello al bene comune, testimonianza di verita'.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Virginia Woolf, nel dialogo e nella dialettica della differenza e dell'eguaglianza, nella continuita' che lega educazione alla liberta', difesa dei diritti e impegno di pace, nel messaggio di verita' e di liberazione depositato nelle Tre ghinee.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Hannah Arendt: nel miracolo della nascita, nella costruzione comune di uno spazio vivibile, nel riconoscimento e nel rispetto della pluralita' costitutiva dell'esperienza morale e sociale dell'umanita'.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Simone Weil: nell'esercizio della virtu' dell'attenzione, nella pratica del dovere che invera il diritto altrui e di tutti.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Adrienne Rich: tutte e tutti essendo nati di donna, tutte e tutti esplorando il relitto del mondo, tutte e tutti impegnati in un'opera incessante di guarigione delle ferite.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Rosa Luxemburg: nella coscienza, nella sapienza, che la liberta' e' sempre la liberta' dell'altra persona e chi non la rispetta annienta anche se stesso e l'umanita' intera.
*
A nome di tutte le persone che sono qui, carissimo Mujeeb e carissima Valentina, vogliate accogliere il rigraziamento piu' vivo per il dono grande che con il vostro amore fate non solo reciprocamente a voi stessi, ma a tutte e tutti noi, e all'umanita' intera.
2. PROPOSTE. SOSTENERE "AZIONE NONVIOLENTA"
La "Casa per la nonviolenza" di Verona ha subito un atto vandalico e un furto.
Tutte le persone amiche della nonviolenza sanno che la "Casa per la nonviolenza" di Verona e' un punto di riferimento fondamentale per l'intero movimento per la pace, oltre che la sede nazionale del Movimento Nonviolento e la sede della redazione di "Azione nonviolenta".
La redazione di "Azione nonviolenta", invitando ad abbonarsi per il 2019 (abbonamento annuo: euro 32), ha anche promosso una sottoscrizione.
Per abbonamenti e sottoscrizioni:
- tramite conto corrente postale: Movimento Nonviolento, ccp 18745455
- tramite bonifico bancario: Movimento Nonviolento, Iban n. IT 35 U 07601 11700 000018745455
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.azionenonviolenta.it
3. L'ORA. LE MORTI SILENZIOSE
E poi ci sono le altre morti
le morti silenziose
quelle che non vede non sente nessuno
Il naufrago che il mare ingoia in un boccone
quello che nel lager libico sparisce
la ragazza che dal ciglio della strada
viene gettata nel dirupo in pasto ai cani
Lo schiavo che non regge all'ultima percossa
l'affamato filiforme grossa testa tutta occhi
spalancati stupefatti e nessuno
dei passanti frettolosi infastiditi si accorge
che non respira piu'
Le solite cose le solite giornate
in questo nostro grande campo di gioco
in questa pianura polacca sotto la fuliggine
che incessante silenziosa la ciminiera alita
4. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM
1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
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10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
5. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")
Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.
6. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
7. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
8. FEMI'. CRONACHE DI QUESTO ANTICO REAME DI NUSMUNDIA
I.
L'operaio moldavo che il padrone
non porta al pronto soccorso ma getta
come un rifiuto lontano dal cantiere
mentre ancora agonizza e puo' essere salvato
ma un operaio in nero ed immigrato
forse non sembra una persona a chi lo sfrutta
in questo antico reame di Nusmundia
II.
Il giovine viceministro del viceministro plenipotenziario
dichiara che vuole piu' galere
forse per avere piu' spazio il giorno in cui
saranno chiamati i governanti
a render conto della morte dei naufraghi
abbandonati nel Mediterraneo
a rendere conto del colpo di stato razzista
a rendere conto delle violenze commesse
contro le persone piu' inermi piu' indifese
in questo antico reame di Nusmundia
III.
Per decreto viene abolita
la protezione umanitaria ai piu' bisognosi
per decreto viene negata
eguaglianza di diritti ai piu' oppressi
per decreto s'impone nel regno
segregazione persecuzione deportazione
il governo razzista attua un colpo di stato
e il parlamento dei cortigiani lo avalla
in questo antico reame di Nusmundia
IV.
In questo paese ridente
si ride del male che il governo
infligge alle persone piu' oppresse
si ride mentre il regime
golpista razzista schiavista
annega asfissia stritola
esseri umani innocenti
si ride della segregazione
si ride delle persecuzioni
si ride delle deportazioni
in questo paese ridente
in questo antico reame di Nusmundia
V.
Dovresti dire infine una parola di conforto
ma io non so dire una parola di conforto
so solo chiamare all'insurrezione nonviolenta
contro il regime della disumanita'
so solo chiamare all'insurrezione nonviolenta
in difesa del diritto alla vita di tutti gli esseri umani
in difesa della legalita' che salva le vite
in difesa della nostra comune umanita'
in questo antico reame di Nusmundia
9. EIS EAUTON. LUNGO IL CAMMINO DEL RINUNCIANTE
Lungo il cammino del rinunciante
trovi la compassione
o forse e' la compassione
che ti pose su questa via
Lungo il cammino del rinunciante
trovi solo dolore e vuoto
ma tu stesso sei solo dolore
tu stesso vuoto
Lungo il cammino del rinunciante
trovi l'azione non agente
la lotta di classe
la resistenza antifascista
Lungo il cammino del rinunciante
la nonviolenza combatte la violenza
insorge l'oppressa e l'oppresso
risorge l'umanita'
10. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Willa Cather, My Antonia, Dover, New York 1994, pp. XII + 180.
*
Riedizioni
- AA. VV., Letteratura, storia, civilta'. Roma antica. La trasmissione del testo dai lettori della Roma antica a oggi, Salerno, Roma 1990, Rcs, Milano 2018, pp. 694, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Classici
- Aime' Cesaire, Les armes miraculeuses, Gallimard, Paris 1970, 1989, pp. 162.
11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
12. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3241 del 17 dicembre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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