[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 109



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 109 del 6 dicembre 2018

In questo numero:
1. Ora
2. Alex Zanotelli: Decreto sicurezza, democrazia sotto attacco. Un invito alla resistenza civile
3. Quid agendum
4. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
5. Dovuto a Croce
6. Canzonaccia del vecchio
7. Canzonetta di giovinotti
8. Ancora un inno delle oppresse e degli oppressi
9. Ancora una ballata da pendagli da forca
10. Otto lettere

1. SCORCIATOIE. ORA

Opporsi al razzismo.
Salvare le vite.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
*
Insorgere con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Insorgere con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', per le dimissioni del governo della disumanita'.
Insorgere con la scelta della nonviolenza, con la forza della verita', in difesa della Costituzione, della legalita' che salva le vite, della civilta' che ogni essere umano riconosce e difende e conforta e sostiene.
*
Sia immediatamente revocata l'infame e scellerata antilegge che introduce in Italia un criminale ed incostituzionale regime di apartheid.
Cessi imediatamente il governo di provocare stragi nel Mediterraneo con la sua abominevole politica razzista di omissione di soccorso e di sabotaggio e persecuzione dei volontari che salvano vite umane.
Siano processati e condannati secondo le leggi vigenti i ministri che da anni criminalmente istigano al razzismo e da quando sono al governo attuano persecuzioni razziste.

2. REPETITA IUVANT. ALEX ZANOTELLI: DECRETO SICUREZZA, DEMOCRAZIA SOTTO ATTACCO. UN INVITO ALLA RESISTENZA CIVILE
[Dal sito del mensile "Nigrizia" riprendiamo e diffondiamo]

Il 24 novembre 2018 sara' ricordato come il Martedi' Nero della Repubblica italiana perche' il parlamento ha trasformato in legge il Decreto sicurezza che e' in netta contraddizione con i principi della nostra Costituzione. E questo e' avvenuto senza una discussione parlamentare e senza la possibilita' di inserire emendamenti. Altro che centralita' del parlamento!
E' un brutto segnale per la nostra democrazia! Infatti il Decreto sicurezza e' una legge repressiva anche nei confronti degli italiani. Rende reato, per esempio, il blocco delle strade o delle ferrovie (strategia nonviolenta attiva), proibisce l'assembramento di persone (elemento costitutivo della stessa democrazia), impone il Daspo (un divieto di accesso alle manifestazioni) e gli sgomberi. E' forse l'inizio di un sistema poliziesco guidato dall'uomo forte?
Ma la gravita' di questo decreto sta nel fatto che nega i principi di solidarieta' e di uguaglianza che sono alla base della nostra Costituzione. Infatti prevede per i migranti l'abolizione della protezione umanitaria, il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per il rimpatrio (Cpr), lo smantellamento dei centri Sprar (Sistema per i richiedenti asilo e rifugiati) affidati ai Comuni e presi ad esempio a livello internazionale (Riace tra questi), la soppressione dell'iscrizione anagrafica con pesanti conseguenze, l'esclusione dal servizio sanitario nazionale e la revoca di cittadinanza per reati gravi. Trovo particolarmente grave il diniego del diritto d'asilo per i migranti, un diritto riconosciuto in tutte le democrazie occidentali, menzionato ben due volte nella nostra Costituzione.
Questa e' una legge che trasuda di chiusura leghista e rappresenta un veleno micidiale per la nostra democrazia. Il decreto e' profondamente ingiusto perche' degrada la persona del migrante e crea due classi di cittadini, rendendo lo "straniero" una minaccia, un nemico e sancendo cosi' la nascita del "tribalismo italiano", come lo definisce il giurista Gustavo Zagrebelsky. Anzi crea l'apartheid giuridico e reale. E questo conduce alla separazione e la separazione e' peccato.
Per di piu' il Decreto sicurezza non offre sicurezza, perche' moltiplichera' il numero dei migranti che verranno sbattuti per strada. E l'effetto e' gia' sotto i nostri occhi: tre migranti su quattro si sono visti negare l'asilo, migliaia di titolari di un permesso di soggiorno sono stati messi alla porta, circa quarantamila usciranno dagli Sprar. E sono spesso donne con bambini che hanno attraversato l'inferno per arrivare da noi! Cosi', entro il 2020, si prevedono oltre 130.000 irregolari per strada. Gli irregolari verranno rinchiusi nei nuovi lager, i Centri per il rimpatrio (Cpr) e verra' loro ingiunto, entro sette giorni, di ritornare nei loro paesi. Ma ne' i migranti ne' il governo hanno i mezzi per farlo. Cosi' rimarranno in Italia come mano d'opera a basso prezzo per il caporalato.
E' questa la conclusione amara di un lungo cammino xenofobo di questo paese, iniziato con la Turco-Napolitano (i Cie), seguito dalla Bossi-Fini, dai decreti Maroni e dalla legge Orlando-Minniti, oltre che al criminale accordo di Minniti con il governo di Tripoli. Questo razzismo di stato e' poi sfociato in una guerra contro le ong presenti nel Mediterraneo, per salvare vite umane, e alla chiusura dei porti, in barba a leggi nazionali e internazionali! Non c'e' piu' legge che tenga, la legge la fa la maggioranza di turno al governo! E' in ballo il diritto, la legge, la nostra stessa democrazia. E' grave che il Presidente della Repubblica abbia firmato questo decreto.
Non possiamo piu' tacere. Dobbiamo reagire, organizzare la resistenza per salvare la nostra comune umanita'.
Per questo ci appelliamo a:
- Corte Costituzionale, perche' dichiari il Decreto sicurezza incostituzionale;
- Giuristi, perche' portino queste violazioni dei diritti umani alla Corte europea di Strasburgo;
- Conferenza Episcopale Italiana perche' abbia il coraggio di bollare questo Decreto e la politica razzista di questo governo come antitetici al Vangelo;
- Istituti missionari, perche' facciano udire con forza la loro voce, mettendo a disposizione le loro case per "clandestini" come tante famiglie in Italia stanno facendo;
- Parroci, perche' abbiano il coraggio di offrire l'asilo nelle chiese ai profughi destinati alla deportazione, attuando il Sanctuary Movement, praticato negli Usa e in Germania;
- Responsabili degli Sprar, Cas, perche' disobbediscano, trattenendo nelle strutture i migranti, soprattutto donne con bambini;
- Medici, perche' continuino a offrire gratuitamente servizi sanitari ai clandestini;
- Cittadinanza attiva, perche' in un momento cosi' difficile e buio, in tanti si oppongano con coraggio a questa deriva antidemocratica, xenofoba e razzista anche con la "disobbedienza civile" cosi' ben utilizzata da Martin Luther King che affermava: "L'individuo, che infrange una legge perché la sua coscienza la ritiene ingiusta ed e' disposto ad accettare la pena del carcere per risvegliare la coscienza della comunita' riguardo alla sua ingiustizia, manifesta in realta' il massimo rispetto per la legge!".
Coraggio, inizia ora la Resistenza civile!

3. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

5. PENSIERI PER L'OGGI. DOVUTO A CROCE

Che negli anni della dittatura il piu' grande pensatore italiano vivente fosse antifascista, fu certo un conforto per ogni italiano decente, e uno sprone a resistere.

6. VOCI. CANZONACCIA DEL VECCHIO

E' troppo tardi troppo tardi per tutto
ma non per resistere al fascismo

E' troppo tardi per leggere i libri
che non ho letto e rileggere quelli
che amai e che dissolse la memoria
essere vecchi e' un doppio tormento
e' troppo tardi troppo tardi per tutto
ma non per resistere al fascismo

E' troppo tardi per pareggiare i conti
dei doni ricevuti e dissipati
per esser giusto con chi sei stato ingiusto
per risanare le ferite inferte
e' troppo tardi troppo tardi per tutto
ma non per resistere al fascismo

E' troppo tardi per dire finalmente
alle persone cui lo nascondesti
il bene che loro volesti
giorno per giorno e che non gli hai mai detto
e' troppo tardi troppo tardi per tutto
ma non per resistere al fascismo

E' troppo tardi per un'altra vita
senza gli errori le vilta' i disastri
di questa che sprecasti e che ti sembra
falsa e soltanto da dimenticare
e' troppo tardi troppo tardi per tutto
ma non per resistere al fascismo

E' qui e' adesso che tu devi opporti
alle persecuzioni e allo schiavismo
al regime dell'apartheid alle antileggi
razziste e golpiste al governo della disumanita'
e' troppo tardi troppo tardi per tutto
ma non per resistere al fascismo

7. VOCI. CANZONETTA DI GIOVINOTTI

Si puo' esser leggeri di testa
e volere la felicita' di tutti

Non conta che si sia ignoranti come capre
non conta non sapere contare fino a tre
quello che conta e' donare i tuoi giorni
alla lotta che si oppone alle uccisioni
si puo' esser leggeri di testa
e volere la felicita' di tutti

Non conta la foggia del vestito che indossi
la capigliatura e i monili i gesti e la voce
quello che conta e' se la tua vita
la dedichi a recare aiuto a chi soffre
si puo' esser leggeri di testa
e volere la felicita' di tutti

Non conta quanti brutti pensieri hai pensato
e quante volte ti sei vergognato di te stesso
quello che conta e' che non sei restato
inerte dinanzi all'oppressione
si puo' esser leggeri di testa
e volere la felicita' di tutti

Non t'inibisca l'accusa ipocrita e vile
d'inesperienza delle cose del mondo
tu sai gia' quanto basta per decidere
di opporti al razzismo al fascismo che torna
si puo' esser leggeri di testa
e volere la felicita' di tutti

Non ti distolgano le mille lusinghe
all'egoismo e al disprezzo di te
tu invece scegli di voler difendere
la vita i diritti la dignita' di tutti
si puo' esser leggeri di testa
e volere la felicita' di tutti

8. VOCI. ANCORA UN INNO DELLE OPPRESSE E DEGLI OPPRESSI

Noi siamo le oppresse e gli oppressi
fino a ieri non lo sapevamo
credevamo fosse nostro torto e colpa
l'oppressione che subivamo
ora sappiamo che questa menzogna
a rovesciarla dobbiamo essere noi
avanti compagne e compagni
dopo l'adesso deve venire il poi

Noi siamo le oppresse e gli oppressi
fino a ieri non lo capivamo
che l'astuzia piu' grande degli sfruttatori
era dividerci e strapparci come foglie da un ramo
ora sappiamo che questa violenza
ad abolirla dobbiamo essere noi
avanti compagne e compagni
dopo l'adesso deve venire il poi

Noi siamo le oppresse e gli oppressi
fino a ieri ci pareva naturale
che le persone fossero sfruttate
spogliate di tutto e abbandonate al male
ora sappiamo che questa ingiustizia
a cancellarla dobbiamo essere noi
avanti compagne e compagni
dopo l'adesso deve venire il poi

Noi siamo le oppresse e gli oppressi
che abbiamo deciso di abolire l'oppressione
di salvare tutte le vite
di mettere ogni bene in comunione
dalla barbarie razzista stragista fascista
non altri ci salvera' che noi
avanti compagne e compagni
dopo l'adesso deve venire il poi

9. VOCI. ANCORA UNA BALLATA DA PENDAGLI DA FORCA

Non abbiamo fatto mai nulla di buono
il nostro tempo lo sprecammo all'osteria
nel vino lavammo i nostri pensieri
come macchie li facemmo sparire.
Siamo pendagli da forca
gente senz'arte ne' parte
non e' buffo che noi disgraziati
si voglia il bene dell'umanita' intera?

Non abbiamo nessun dono merito talento
ed anche se prima contassimo da uno a cento
le nostre parole non convincerebbero
un pollo un filo d'erba un sasso un'ombra.
Siamo pendagli da forca
gente senz'arte ne' parte
non e' buffo che noi disgraziati
si voglia il bene dell'umanita' intera?

Non siamo maestri di niente
l'unica cosa che sappiamo bene
e' quanto sia dura sia amara la vita
e quanto pesino tutte le catene.
Siamo pendagli da forca
gente senz'arte ne' parte
non e' buffo che noi disgraziati
si voglia il bene dell'umanita' intera?

Siamo pendagli da forca
e quindi nemici di ogni schiavitu'
nemici di ogni regime di terrore
nemici di ogni potere assassino
nemici di ogni guerra e di ogni uccisione
nemici del razzismo e di ogni persecuzione
nemici del maschilismo e di ogni oppressione
pensiamo che il primo dovere sia sempre salvare le vite.

10. REPETITA IUVANT. OTTO LETTERE

1. Al Segretario generale dell'Onu
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di urgente intervento
 Egregio Segretario generale delle Nazioni Unite,
il mondo inorridisce delle disumane dichiarazioni e iniziative del Presidente degli Stati Uniti d'America nei confronti delle donne, degli uomini, delle bambine e dei bambini migranti.
Il mondo dovrebbe ugualmente inorridire delle iniziative del governo italiano guidato da personaggi di estrema destra che da anni conducono una criminale propaganda di istigazione al razzismo: il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; il governo italiano con il recente decreto-legge n. 113/2018 intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Segretario generale delle Nazioni Unite,
chiunque vede che queste scellerate iniziative del governo italiano costituiscono flagranti atti di persecuzione razzista, flagranti violazioni dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Le scrivo pertanto sollecitando una urgente iniziativa, sua personale e delle Nazioni Unite, per contrastare questo barbaro crimine.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto.
Voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 20 novembre 2018
*
2. Al Presidente della Commissione Europea
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio Presidente della Commissione Europea,
la controversia in corso tra il governo italiano pro tempore e l'Unione Europea in merito alle decisioni di programmazione economico-finanziaria non deve far dimenticare che vi e' un'altra ed assai piu' grave questione sulla quale l'Unione Europea ha il dovere di intervenire, non essendo ammissibile protrarre un atteggiamento di effettuale sottovalutazione che diviene infine reale complicita': ovvero la criminale politica razzista del governo dell'estrema destra eversiva italiana.
In verita' purtroppo nessun governo europeo, ne' l'Unione Europea, ne' la stessa Commissione da lei presieduta, hanno dato prova di un impegno adeguato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con particolar riferimento al dovere di soccorrere, accogliere ed assistere le persone che in Europa tentano di giungere in fuga da guerre, fame, violenze e disastri ambientali; se i governi europei avessero adottato adeguate politiche per salvare le vite degli esseri umani in pericolo e consentito di giungere in modo legale e sicuro in Europa a quanti ne hanno pieno diritto, ebbene, non vi sarebbe ne' un criminale mercato su cui lucrano le mafie schiaviste dei trafficanti, ne' l'ecatombe nel Mediterraneo, ne' le condizioni di persecuzione e fin di schiavizzazione che subiscono tante persone che vivono oggi in Europa in un regime di segregazione e denegazione di umanita', ne' tante tragedie che coinvolgono tre continenti.
E tuttavia la politica razzista e persecutoria del governo italiano ha raggiunto picchi di abominio tali per cui l'Unione Europea dovrebbe scuotersi dal suo torpore ed intervenire con viva sollecitudine: memore della storia del secolo scorso, quando i regimi razzisti e totalitari hanno perseguitato e massacrato milioni e milioni di innocenti e messo a ferro e fuoco l'intero continente. Affinche' quell'orrore non si ripeta occorre contrastare la violenza razzista fin dal suo primo manifestarsi. Ed in Italia, atrocemente, la persecuzione razzista e' oggi ideologia e prassi di un governo dell'estrema destra eversiva che della sua disumana brutalita' giunge persino a fare oscena ostentazione.
E valga il vero:
- il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', minacciano la stessa sicurezza comune dell'Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza, tale deriva verso la violenza.
E' necessario non solo richiamare, ma costringere il governo italiano al rispetto della legalita', ed a tal fine ogni istituzione democratica deve intraprendere tutte le iniziative di sua competenza in difesa della legalita', della democrazia, del diritto alla vita di tutti gli esseri umani.
Un suo intervento puo' essere decisivo: sia per promuovere un'iniziativa politica finalmente adeguata e cogente dell'Unione Europea e delle altre istituzioni sovranazionali di cui l'Italia fa parte; sia per richiedere che le competenti magistrature italiane ed europee si attivino per far cessare la commissione di reati gravissimi: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 15 novembre 2018
*
3. Al Presidente del Parlamento Europeo
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio Presidente,
il Parlamento Europeo che lei presiede ha sovente, e meritevolmente, preso posizione contro il razzismo, contro il totalitarismo, contro tutte le persecuzioni e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
E tuttavia accade che i governi dei paesi che l'Unione Europea compongono attuino frequentemente politiche razziste, persecutorie e lesive di diritti fondamentali.
Lei e' italiano e conosce molto bene la situazione italiana; non ignora quindi quanto di seguito le segnalo:
I. che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
III. che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente,
credo converra' con me che assistere inerti alla commissione di crimini abominevoli equivale a favoreggiarli, a farsene complici.
L'Europa ha conosciuto l'orrore dei regimi razzisti: un Parlamento Europeo espressione democratica degli esseri umani che in Europa vivono non puo' non impegnarsi per fermare il ritorno di quell'orrore.
Le formulo pertanto la richiesta di un tempestivo intervento, suo e dell'assise che presiede, in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate anomiche e scellerate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 9 novembre 2018
*
4. Al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio professor Lenaerts,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona e minacciano la stessa Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 8 novembre 2018
*
5. Al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio dottor Raimondi,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 6 novembre 2018
*
6. Al Segretario generale del Consiglio d'Europa
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio on. Jagland,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 3 novembre 2018
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7. All'Alta rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Gentilissima on. Mogherini,
le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona alla sicurezza e minacciano la stessa sicurezza comune dell'Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza, tale deriva verso la violenza e la conseguente generalizzata insicurezza.
Gentilissima on. Mogherini,
tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
In quanto Alta rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza credo che lei possa e debba far sentire la sua autorevole voce e promuovere tutte le iniziative che rientrano nelle sue competenze e che riterra' piu' che opportune necessarie al fine di opporsi a crimini flagranti e ripugnanti, al fine di opporsi a una disumanita' al contempo esibita ed oscena, al fine di opporsi alla folle violenza razzista che nella storia d'Europa ha gia' provocato orrori e lutti indicibili.
Dal profondo del cuore la prego di agire.
Voglia gradire distinti saluti,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 2 novembre 2018
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8. All'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Gentilissima on. Bachelet,
nell'esprimerle vivo apprezzamento per la decisione da lei annunciata lo scorso mese di inviare ispettori in Italia in relazione ai molti gravi recenti episodi di razzismo, episodi che peraltro continuano a verificarsi, le segnalo quanto segue:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- che un recente decreto del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza" del 24 settembre 2018) intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti e fervidi auguri di buon lavoro,
il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 15 ottobre 2018

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 109 del 6 dicembre 2018
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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