[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 102



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 102 del 28 novembre 2018

In questo numero:
1. Commemorato Lucio Magri a Viterbo nel settimo anniversario della scomparsa
2. Tre lettere
3. Quid agendum
4. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
5. Vittorio De Seta
6. Franco Fortini
7. Mario Ginocchio
8. Giuditta Levato
9. Ezio Lucarno e Miro Luperi
10. Vito Mercadante
11.Giovanni Parola
12. Franca Trentin
13. Saverio Tutino
14. Richard Wright

1. MEMORIA. COMMEMORATO LUCIO MAGRI A VITERBO NEL SETTIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

La mattina di mercoledi' 28 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di commemorazione di Lucio Magri, nel settimo anniversario della scomparsa del generoso militante politico ed acuto intellettuale.
La commemorazione e' stata tenuta dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, che prese parte all'esperienza del Partito di unita' proletaria per il comunismo di cui Magri fu segretario nazionale.
Nel corso dell'incontro sono state anche lette e commentate alcune pagine dai suoi libri.
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Lucio Magri (Ferrara, 19 agosto 1932 - Bellinzona, 28 novembre 2011), militante del movimento operaio, comunista antitotalitario, tra i promotori del "Manifesto", segretario del Partito di unita' proletaria per il comunismo, parlamentare, saggista, e' stato e resta una delle figure piu' vive della sinistra italiana del Novecento.
Tra i suoi scritti (grandissima parte dei quali - dispersi in riviste, atti di convegni, lavori collettanei, documenti pubblicati in bollettini ed opuscoli - ancora attende una adeguata pubblicazione in volume): Considerazioni sui fatti di maggio, De Donato, Bari 1968, Manifestolibri, Roma 2018; Il sarto di Ulm. Una possibile storia del Pci, Il Saggiatore, Milano 2009; Alla ricerca di un altro comunismo. Saggi sulla sinistra italiana, Il Saggiatore, Milano 2012.
Dal risvolto di copertina di quest'ultimo libro riportiamo la seguente scheda sull'autore (gia' apparsa nel risvolto del libro precedente): "Lucio Magri (1932-2011), esponente della sinistra critica del Pci, fu tra i fondatori, nel 1969, del "Manifesto", di cui fu direttore insieme a Rossana Rossanda. Radiato dal partito nel 1969, divenne segretario del Pdup (Partito di unita' proletaria) dal 1976 al 1984. Fu richiamato nella Direzione del Pci, dopo che il Pdup vi conflui' sulla base della profonda svolta imposta da Berlinguer. Alla proposta di scioglimento del Pci, Magri fu il primo a opporsi e a organizzare un largo fronte del no. Dopo la scissione accetto' di presiedere il gruppo parlamentare di Rifondazione comunista, ma si dimise quando gli parve che al nuovo partito mancassero forza e volonta' per una vera rifondazione e gradualmente rinuncio' alla politica attiva. Dal 2000 al 2005 ha diretto una nuova e autonoma serie della "Rivista del Manifesto"".
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Le persone partecipanti all'icontro hanno condiviso ancora una volta l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che di seguito si trascrive.
1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia. 2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo. 3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale. 4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'. 5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'. 6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti. 7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. 8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. 9. Salvare le vite e' il primo dovere. 10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te. 11. L'altro dell'altro sei tu. 12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Ricordando Lucio Magri proseguiamo nell'impegno per la liberazione dell'umanita' da ogni menzogna, da ogni violenza, da ogni oppressione.
Pace, giustizia, solidarieta'.
Condivisione del bene e dei beni.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, difendere l'intero mondo vivente dalla devastazione.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

2. REPETITA IUVANT. TRE LETTERE

I. Una lettera al Presidente della Repubblica
Oggetto: Una lettera al Presidente della Repubblica in quanto Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Egregio Presidente della Repubblica,
in questi mesi, come molte altre persone, ho ripetutamente segnalato con specifici esposti a varie figure istituzionali alcune gravissime violazioni di legge reiteratamente commesse da ministri del governo in carica.
In breve: 1. il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; 2. esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una ignobile propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; 3. da ultimo il recente decreto-legge n. 113/2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana e il diritto internazionale, con lo stato di diritto e i diritti umani propri di tutti gli esseri umani, con la stessa civilta'.
Alle figure istituzionali cui mi sono rivolto ho chiesto esplicitamente di promuovere in merito la doverosa azione penale avendone l'obbligo in quanto pubblici ufficiali in presenza di una "notitia criminis".
A tutt'oggi ignoro se siano stati avviati i doverosi procedimenti giudiziari per i fatti segnalati.
Gli atti di razzismo, le omissioni di soccorso nei confronti di persone in pericolo di morte, le violazioni di fondamentali diritti umani, non sono materia di dibattito politico o culturale, sono crimini, crimini mostruosi; e uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico rispettoso della dignita' umana, ha il dovere di contrastare questi crimini: le leggi vi sono, che siano applicate.
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II. Una lettera al Presidente della Commissione Europea
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio Presidente della Commissione Europea,
la controversia in corso tra il governo italiano pro tempore e l'Unione Europea in merito alle decisioni di programmazione economico-finanziaria non deve far dimenticare che vi e' un'altra ed assai piu' grave questione sulla quale l'Unione Europea ha il dovere di intervenire, non essendo ammissibile protrarre un atteggiamento di effettuale sottovalutazione che diviene infine reale complicita': ovvero la criminale politica razzista del governo dell'estrema destra eversiva italiana.
In verita' purtroppo nessun governo europeo, ne' l'Unione Europea, ne' la stessa Commissione da lei presieduta, hanno dato prova di un impegno adeguato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con particolar riferimento al dovere di soccorrere, accogliere ed assistere le persone che in Europa tentano di giungere in fuga da guerre, fame, violenze e disastri ambientali; se i governi europei avessero adottato adeguate politiche per salvare le vite degli esseri umani in pericolo e consentito di giungere in modo legale e sicuro in Europa a quanti ne hanno pieno diritto, ebbene, non vi sarebbe ne' un criminale mercato su cui lucrano le mafie schiaviste dei trafficanti, ne' l'ecatombe nel Mediterraneo, ne' le condizioni di persecuzione e fin di schiavizzazione che subiscono tante persone che vivono oggi in Europa in un regime di segregazione e denegazione di umanita', ne' tante tragedie che coinvolgono tre continenti.
E tuttavia la politica razzista e persecutoria del governo italiano ha raggiunto picchi di abominio tali per cui l'Unione Europea dovrebbe scuotersi dal suo torpore ed intervenire con viva sollecitudine: memore della storia del secolo scorso, quando i regimi razzisti e totalitari hanno perseguitato e massacrato milioni e milioni di innocenti e messo a ferro e fuoco l'intero continente. Affinche' quell'orrore non si ripeta occorre contrastare la violenza razzista fin dal suo primo manifestarsi. Ed in Italia, atrocemente, la persecuzione razzista e' oggi ideologia e prassi di un governo dell'estrema destra eversiva che della sua disumana brutalita' giunge persino a fare oscena ostentazione.
E valga il vero:
- il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', minacciano la stessa sicurezza comune dell'Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza, tale deriva verso la violenza.
E' necessario non solo richiamare, ma costringere il governo italiano al rispetto della legalita', ed a tal fine ogni istituzione democratica deve intraprendere tutte le iniziative di sua competenza in difesa della legalita', della democrazia, del diritto alla vita di tutti gli esseri umani.
Un suo intervento puo' essere decisivo: sia per promuovere un'iniziativa politica finalmente adeguata e cogente dell'Unione Europea e delle altre istituzioni sovranazionali di cui l'Italia fa parte; sia per richiedere che le competenti magistrature italiane ed europee si attivino per far cessare la commissione di reati gravissimi: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
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III. Una lettera al Segretario generale dell'Onu
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di urgente intervento
Egregio Segretario generale delle Nazioni Unite,
il mondo inorridisce delle disumane dichiarazioni e iniziative del Presidente degli Stati Uniti d'America nei confronti delle donne, degli uomini, delle bambine e dei bambini migranti.
Il mondo dovrebbe ugualmente inorridire delle iniziative del governo italiano guidato da personaggi di estrema destra che da anni conducono una criminale propaganda di istigazione al razzismo: il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; il governo italiano con il recente decreto-legge n. 113/2018 intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Segretario generale delle Nazioni Unite,
chiunque vede che queste scellerate iniziative del governo italiano costituiscono flagranti atti di persecuzione razzista, flagranti violazioni dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Le scrivo pertanto sollecitando una urgente iniziativa, sua personale e delle Nazioni Unite, per contrastare questo barbaro crimine.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto.

3. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
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10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

5. MEMORIA. VITORIO DE SETA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Autore di documentari
militante democratico
capace di vedere e far vedere
le sofferenze degli oppressi
la dignita' di ogni essere umano

6. MEMORIA. FRANCO FORTINI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Pressoche' tutto cio' che sappiamo
da lui lo abbiamo appreso

seguire la virtu' e la conoscenza
opporsi sempre ad ogni oppressione
recare la contraddizione
volere che tutti siano liberi

7. MEMORIA. MARIO GINOCCHIO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano garibaldino
anche a lui dobbiamo la nostra liberta'

8. MEMORIA. GIUDITTA LEVATO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Contadina calabrese
impegnata nella lotta al latifondo
uccisa dagli agrari a trentun anni
mentre manifestava perche' l'umanita'
avesse finalmente vita umana

9. MEMORIA. EZIO LUCARNO E MIRO LUPERI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiani garibaldini
in luoghi diversi nella stessa lotta
nello stesso giorno morti combattendo
per salvare i compagni
per liberare l'umanita' dalla barbarie

10. MEMORIA. VITO MERCADANTE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Sindacalista rivoluzionario, antifascista, poeta
con gratitudine lo ricordiamo

11. MEMORIA. GIOVANNI PAROLA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigano, educatore, storico
con gratitudine lo ricordiamo

12. MEMORIA. FRANCA TRENTIN, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Resistente
allora e sempre

13. MEMORIA. SAVERIO TUTINO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu partigiano, giornalista, scrittore
raccoglitore di memorie che e' un altro modo
di cercar di salvare tutte le vite
di difendere l'umanita' dal dolore e dalla morte

14. MEMORIA. RICHARD WRIGHT, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittore e militante antirazzista

tutti i suoi libri sono azioni nonviolente
per la liberazione dell'umanita'

con gratitudine lo ricordiamo

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 102 del 28 novembre 2018
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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