[Nonviolenza] Memoria delle vittime e impegno contro la guerra. Il nostro 4 novembre nonviolento



MEMORIA DELLE VITTIME E IMPEGNO CONTRO LA GUERRA. IL NOSTRO 4 NOVEMBRE NONVIOLENTO

Domenica 4 novembre 2018 a Viterbo, come ogni anno dal 2002, una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha reso omaggio alle vittime di tutte le guerre sostando e meditando in silenzio dinanzi ai monumenti e alle lapidi che in piazza del Sacrario ricordano gli uccisi dalla follia bellica.
Si e' rinnovata quindi a Viterbo - come in altre citta' d'Italia - l'iniziativa della commemorazione nonviolenta delle vittime della guerra, commemorazione promossa dall'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele", appello che ha come primo firmatario il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini.
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Dopo la commemorazione silenziosa il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha riassunto il senso e il fine dell'iniziativa proponendo dieci riflessioni. I. Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto alla vita; II. poiche' il fine di tutte le guerre e' uccidere gli esseri umani, abolire la guerra e tutte le uccisioni e' il compito piu' urgente dell'umanita'; III. strumenti della guerra sono le armi e le organizzazioni armate: per abolire la guerra occorre cessare di produrre le armi e abolire le organizzazioni armate; IV. tutte le ideologie e le organizzazioni che promuovono la commissione di omicidi sono in quanto tali nemiche del diritto alla vita di ogni essere umano: opporsi ad esse e' diritto e dovere di ogni persona persuasa del proprio e comune diritto alla vita; V. la guerra, le uccisioni, le persecuzioni, le distruzioni, le oppressioni sono tutte forme di violenza: soltanto opponendosi alla violenza e' possibile realizzare la convivenza dell'umanita' e la salvaguardia del mondo vivente; VI. solo la nonviolenza si oppone alla violenza in modo concreto e coerente, nitido e intransigente; VII. nel giorno in cui si fa memoria delle vittime della guerra e' doveroso esprimere un impegno affinche' cessi ogni guerra, ogni strage, ogni uccisione; VIII. questa memoria e questo impegno trovano adempimento nella scelta della nonviolenza; IX. prima che sia troppo tardi, prima che la violenza devasti irreversibilmente la biosfera, prima che la violenza distrugga la civilta' umana, ogni essere umano e' chiamato ad agire in difesa dell'umanita' intera e dell'intero mondo vivente; X. questa azione necessaria che si oppone a tutte le violenze e' il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto: salvare le vite; opporsi al male facendo il bene; contrastare e sconfiggere la violenza con la scelta della nonviolenza.
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Si allega in calce il testo dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 4 novembre 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)

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Allegato: Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, Associazione Antimafie Rita Atria: 4 novembre 2018: non festa, ma lutto. "Ogni vittima ha il volto di Abele"

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" e chiediamo che il Parlamento approvi finalmente la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Per questo chiediamo una politica di disarmo, poiche' le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che secondo autorevoli stime gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di settanta milioni di euro al giorno.
Per questo chiediamo che i fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
Per questo chiediamo un impegno particolare a contrastare la violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza.
Per questo ci opponiamo al razzismo, crimine contro l'umanita', e chiediamo che siano immediatamente revocate tutte le sciagurate decisioni governative che configurano omissione di soccorso, pratiche segregative e persecutorie, flagranti violazioni dei diritti umani e della stessa Costituzione della Repubblica italiana.
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Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail:an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
per contatti: e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Associazione Antimafie "Rita Atria"
per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

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