[Nonviolenza] Telegrammi. 3190



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3190 del 27 ottobre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. "In memoria di Pierre Vidal-Naquet". Un incontro di studio e di riflessione a Viterbo
2. Oggi in piazza
3. Oggi in dialogo
4. Peppe Sini: Adesione alla XVII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico
5. Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, Associazione Antimafie Rita Atria: 4 novembre 2018: non festa, ma lutto. "Ogni vittima ha il volto di Abele"
6. Quid agendum
7. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
8. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
9. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
10. Segnalazioni librarie
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. "IN MEMORIA DI PIERRE VIDAL-NAQUET". UN INCONTRO DI STUDIO E DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto venerdi' 26 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio e di riflessione in memoria dell'illustre storico dell'antichita' e militante per i diritti umani di tutti gli esseri umani Pierre Vidal-Naquet (Parigi, 1930 - Nizza, 2006).
Nel corso dell'incontro e' stata rievocata la figura del grande intellettuale, strenuo oppositore del razzismo, del colonialismo, del fascismo e di ogni totalitarismo, difensore nitido e intransigente della dignita' umana, autore di libri di grande importanza per la comprensione dell'antichita' e del presente.
Sono state poi lette e commentate alcune pagine dalla sue opere sia di storia antica sia di intervento militante, sviluppandone le riflessioni ai fini del necessario impegno presente per contrastare la barbarie fascista che torna.
*
Una breve notizia su Pierre Vidal Naquet
Pierre Vidal-Naquet (1930-2006), resistente antifascista, oppositore della guerra d'Algeria, storico e militante democratico, intransigente difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani. I suoi genitori furono deportati e uccisi ad Auschwitz, giovanissimo prese parte alla Resistenza; tra gli intellettuali francesi piu' impegnati contro la guerra d'Algeria, fu tra i primi a denunciare l'uso della tortura da parte delle truppe francesi in Algeria, e fu tra i promotori del "Manifesto dei 121"; illustre studioso dell'antichita' classica, direttore di studi all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, con Marcel Detienne e Jean-Pierre Vernant uno dei fondatori del Centre de recherche comparee sur les societes anciennes; sempre impegnato contro ogni oppressione ed ogni misitficazione, e' uno dei nostri indimenticabili maestri.
Tra le opere di Pierre Vidal-Naquet: L'Affaire Audin, Minuit, 1958, 1989; La Raison d'Etat, Minuit, 1962, La Decouverte, 2002; Clisthene l'Athenien (avec Pierre Leveque), Les Belles Lettres, 1964, Macula, 1983, 1992; Le Bordereau d'ensemencement dans l'Egypte ptolemaique, Fondation egyptologique Reine-Elisabeth, Bruxelles, 1967; Journal de la Commune etudiante (avec Alain Schnapp), Le Seuil, 1969, 1988; La Torture dans la Republique, Minuit, 1972, Maspero, 1975, La Decouverte, 1983, Minuit, 1998; Economies et Societes en Grece ancienne (avec Michel Austin), Armand Colin, 1972, 1996; Mythe et Tragedie en Grece ancienne (avec Jean-Pierre Vernant), Maspero, 1972, riedito come Mythe et Tragedie - Un, La Decouverte, 1986, 2005; Les Crimes de l'armee francaise, Maspero, 1975, La Decouverte, 2001; Du bon usage de la trahison, etude publiee en ouverture de Flavius Josephe, La Guerre des Juifs, Minuit, 1977; Le Chasseur noir. Formes de pensee et formes de societe' dans le monde grec, Maspero, 1981, La Decouverte, 1991, 2005; Mythe et Tragedie en Grece ancienne - Deux (avec Jean-Pierre Vernant), 1986, 1995, La Decouverte, 2001; Les Assassins de la memoire. "Un Eichmann de papier" et autres essais sur le revisionnisme, La Decouverte, 1987, Le Seuil, 1995, La Decouverte, 2005; Atlas historique (sous la direction de), Hachette, 1987, 1992; Face a' la raison d'Etat, La Decouverte, 1989; La Democratie grecque vue d'ailleurs. Essais d'historiographie ancienne et moderne, Flammarion, 1990, 1996; Les Juifs, la Memoire et le Present, t. I et II, La Decouverte, 1991, Le Seuil, 1995 (en un volume); La Grece ancienne, (avec Jean-Pierre Vernant), I: Du mythe a' la raison, II: L'Espace et le Temps, III: Rites de passage et Transgressions, Le Seuil, 1990-1992; Le Trait empoisonne'. Reflexions sur l'affaire Jean Moulin, La Decouverte, 1993, 2002; Reflexion sur le genocide. Les Juifs, la memoire et le present, t. III, La Decouverte, 1995, 10/18, 2004; Memoires, I: La Brisure et l'Attente, 1930-1955, Le Seuil/La Decouverte, 1995; Memoires, II: Le Trouble et la Lumiere, 1955-1998, Le Seuil/La Decouverte, 1998; Les Grecs, les Historiens, la Democratie. Le grand ecart, La Decouverte, 2000; Le Monde d'Homere, Perrin, 2000, 2002; Fragments sur l'art antique, Noesis, 2002; Le Miroir brise'. Tragedie athenienne et politique, Les Belles Lettres, 2002; Le Choix de l'histoire. Pourquoi et comment je suis devenu historien, Arlea, 2004; La Guerre des Juifs, Bayard/BNF, 2005; L'Atlantide. Petite histoire d'un mythe platonicien, Les Belles Lettres, 2005.
Tra le opere di Pierre Vidal-Naquet tradotte in italiano: Lo stato di tortura, Bari 1963; Il buon uso del tradimento, Editori Riuniti, Roma 1980; Gli ebrei, la memoria e il presente, Editori Riuniti, Roma 1985; Il cacciatore nero, Editori Riuniti, Roma 1988, Feltrinelli, Milano 2006; Gli assassini della memoria, Editori Riuniti, Roma 1993; La democrazia greca nell'immaginario dei moderni, Il Saggiatore, Milano 1996; Il mondo di Omero, Donzelli, Roma 2001; Lo specchio infranto. Tragedia ateniese e politica, Donzelli, Roma 2002; (con Jean-Pierre Vernant), Mito e tragedia nell'antica Grecia, Einaudi, Torino 1976; (con Jean-Pierre Vernant), Mito e tragedia due. Da Edipo a Dioniso, Einaudi, Torino 1991, 2001; Atlantide. Breve storia di un mito, Einaudi, Torino 2006. Un'ampia intervista a Pierre Vidal-Naquet e' riprodotta nel n. 1383 de "La nonviolenza e' in cammino".
Molti utili materiali di e su Pierre Vidal-Naquet sono disponibili nel sito www.pierre-vidal-naquet.net
*
Nel ricordo e alla scuola di Pierre Vidal-Naquet le persone partecipanti all'incontro hanno riaffermato il loro impegno contro il razzismo e contro tutte le violenze e le oppressioni ed hanno condiviso l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che di seguito si trascrive.
1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo.
3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'.
5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'.
6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
9. Salvare le vite e' il primo dovere.
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te.
11. L'altro dell'altro sei tu.
12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato l'invito al Parlamento affinche' al piu' presto siano riproposte, calendarizzate ed approvate le varie proposte di legge gia' presentate da due decenni a questa parte per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
*
E' stata condivisa ancora una volta la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
*
Infine le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" affinche' il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne assunzione di un concreto impegno contro tutte le guerre e le violenze.

2. HIC ET NUNC. OGGI IN PIAZZA

Per opporsi alla scellerata politica razzista del governo della disumanita'.
Per riaffermare il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Per riaffermare che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Per riaffermare che salvare le vite e' il primo dovere.

3. HIC ET NUNC. OGGI IN DIALOGO

Si svolge oggi la XVII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico che convoca all'incontro e all'universale solidarieta' tutte le donne e tutti gli uomini di volonta' buona.
Solo facendo il bene si sconfigge il male.
Solo la nonviolenza contrasta la violenza.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Per informazioni, adesioni, contatti: www.ildialogo.org

4. REPETITA IUVANT. PEPPE SINI: ADESIONE ALLA XVII GIORNATA ECUMENICA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO

Naturalmente aderisco (anche a nome del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e della redazione de "La nonviolenza e' in cammino") alla XVII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, come del resto ogni anno fin dalla prima edizione.
E naturalmente concordo con l'appello predisposto.
Aggiungo un paio di considerazioni.
*
1. Le moschee, cosi' come le chiese, le sinagoghe, i templi di ogni religione fondata sul rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni persona e sull'impegno per il bene comune dell'umanita', sono luoghi in cui degli esseri umani si incontrano per pregare, ovvero per condividere pensieri, parole e gesti orientati al bene, al bene nella sua estensione piu' ampia possibile, quale che sia il modo di concepirlo, di nominarlo (o non nominarlo), di raffigurarlo (o non raffigurarlo).
Nessun luogo di preghiera, in quanto luogo di preghiera, puo' essere illegale, poiche' mai la preghiera in quanto parola orientata al bene, al bene di tutti e per tutti gli esseri viventi, al bene universale, puo' essere considerata illegale.
Un paese democratico, uno stato di diritto, deve adoperarsi affinche' ogni essere umano che vive in quel paese e in quell'ordinamento giuridico possa - se lo desideri - esprimere la sua fede, esercitare il suo culto, pregare.
*
2. Tutti sappiamo che nel corso della storia umana sovente le religioni sono state "instrumentum regni", strumento attraverso cui crudeli potentati hanno esercitato la loro oppressione sulle vittime loro, fino al genocidio; e tutti sappiamo che nel corso della storia umana sovente le religioni sono state usate come ideologie della violenza, come pretesa giustificazione di prassi oppressive e assassine. E' ancora viva in Europa la memoria della plurisecolare persecuzione antiebraica da parte delle Chiese cristiane, delle crociate, degli autodafe', della conquista dell'America, del colonialismo razzista e schiavista. E nessuno ignora che senza la bimillenaria vicenda di persecuzione antiebraica non si sarebbero dati ne' i pogrom ne' la Shoah. Cosi' come nessuno ignora che sovente le religioni ridotte a ideologie totalitarie e ad istituzioni della coercizione sono state ferocemente e fin micidialmente maschiliste, negando la pienezza di diritti di meta' dell'umanita' e riducendo l'altra meta' a suo carceriere e aguzzino.
*
3. Ma oggi, per nostra fortuna, lo svolgersi dell'autocoscienza dell'umanita' - cui le religioni non meno delle filosofie e delle scienze e delle arti hanno fortemente contribuito - si riflette pienamente anche nel fatto religioso: nessuno piu' puo' onestamente leggere i testi sacri delle grandi religioni senza adeguarne l'interpretazione al sentire racchiuso nella regola aurea comune a tutte le grandi tradizioni religiose e filosofiche: "agisci verso le altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te".
*
4. Io che scrivo queste righe non aderisco ad alcuna religione, sono uno di quelli che con termine tragico o ironico vengono definiti "atei", e forse meglio sarebbe dire "ateisti". Ma questo non impedisce che mi stia molto a cuore anche il sentire e il pensare di chi invece a una religione aderisce. Tutte le forme del sentire umano infatti concorrono a formare il sentire comune dell'umanita', nelle sue infinite differenze, nella coesa sua unita'. Vale per me e per chiunque il detto terenziano: homo sum, humani nihil a me alienum puto.
*
5. E proprio oggi che il governo dell'estrema destra razzista e golpista annuncia e prepara ed esegue nuove scellerate ed infami persecuzioni, a maggior ragione occorre che ogni persona decente si adoperi in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani. E tra questi diritti vi e' anche la liberta' religiosa.
*
6. E quindi e' con intima persuasione che aderisco a questa nostra XVII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico ed all'appello che la promuove.

5. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK, CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI, ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA: 4 NOVEMBRE 2018: NON FESTA, MA LUTTO. "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" e chiediamo che il Parlamento approvi finalmente la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Per questo chiediamo una politica di disarmo, poiche' le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che secondo autorevoli stime gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di settanta milioni di euro al giorno.
Per questo chiediamo che i fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
Per questo chiediamo un impegno particolare a contrastare la violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza.
Per questo ci opponiamo al razzismo, crimine contro l'umanita', e chiediamo che siano immediatamente revocate tutte le sciagurate decisioni governative che configurano omissione di soccorso, pratiche segregative e persecutorie, flagranti violazioni dei diritti umani e della stessa Costituzione della Repubblica italiana.
*
Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail:an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
per contatti: e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Associazione Antimafie "Rita Atria"
per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

6. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

7. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
*
Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
*
1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
*
2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
*
3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
*
4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
*
5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
*
6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
*
7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
*
8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
*
9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

8. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

9. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

10. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Laura Boella, Cuori pensanti, Edizioni Tre Lune, Mantova 1998, pp. 136.
- Laura Boella, Le imperdonabili, Tre Lune Edizioni, Mantova 2000, pp. 148.
- Wanda Tommasi, I filosofi e le donne, Tre Lune Edizioni, Mantova 2001, pp. 272.
*
Riedizioni
- Einar Mar Gudmundsson, Angeli dell'universo, Iperborea, Milano 1997, Rcs, Milano 2018, pp. 240, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Gunnar Gunnarsson, Il pastore d'Islanda, Iperborea, Milano 2016, Rcs, Milano 2018, pp. 112, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

12. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3190 del 27 ottobre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com