[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 976



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 976 del 18 agosto 2018

In questo numero:
1. Denunciamo i ministri criminali
2. Alcuni testi del mese di luglio 2018 (parte prima)
3. Al Presidente della Repubblica: una segnalazione e un quesito
4. Modestia
5. Il barcone
6. Brevissima relazione sull'apparizione a Valpurga di una strega di Macbeth in veste di ministro plenipotenziario del Reich
7. Ricordato Pietro Chiodi a Viterbo
8. Un naufragio ancora
9. Tre decisioni scellerate
10. Si dimetta il governo e siano processati i ministri della barbarie
11. "Presidente, si dimetta". Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri
12. Che fare. Una lettera a chi non si e' strappato gli occhi
13. Carlo Carlevaris
14. Claude Lanzmann
15. La circolare
16. Adesione all'iniziativa "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" del 7 luglio 2018
17. Contare di piu'
18. "Fermare l'emorragia. Salvare le vite". Un incontro a Viterbo il 7 luglio 2018
19. Il giorno dopo
20. Il grembiule
21. Fastidi
22. Tagliare gli sprechi
23. Al Presidente della Repubblica italiana: chieda le dimissioni del ministro dell'Interno
24. L'idea fissa

1. REPETITA IUVANT. DENUNCIAMO I MINISTRI CRIMINALI

Chiediamo ancora una volta a tutte le persone di volonta' buona ed a tutte le associazioni democratiche di denunciare i ministri responsabili di gravissimi crimini.
Chiediamo di scrivere a tutte le Procure della Repubblica, a tutti i Presidenti dei Tribunali, a tutti i Questori ed a tutti i Prefetti, a tutti i Sindaci ed a tutti i Presidenti delle Province e delle Regioni, come ai Presidenti delle Camere ed al Presidente della Repubblica, affinche' i pubblici ufficiali che ne hanno il dovere d'ufficio, avendo ricevuto la "notitia criminis" relativa ai gravissimi reati commessi dai ministri criminali, promuovano la necessaria e obbligatoria azione penale nei loro confronti.
*
Infatti alcuni ministri del governo in carica da mesi stanno commettendo gravissimi reati:
- impediscono che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamano, aggrediscono e sabotano soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono di naufraghi alla morte;
- operano al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandano stereotipi razzisti ed istigano al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciano schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- fanno l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuiscono la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti.
*
Questi ministri stanno commettendo reati gravissimi, e li stanno commettendo abusando delle loro pubbliche funzioni e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure hanno giurato fedelta'.
E' dovere e diritto di ogni cittadino segnalare alle competenti magistrature questi reati chiedendo che si avvii la necessaria e doverosa azione penale che quei reati faccia cessare e condanni i ministri che li hanno commessi.
*
Ci verra' chiesto conto del nostro atteggiamento di fronte alla violenza razzista oggi dispiegata; ebbene, che ognuno di noi possa dire: non fui complice delle persecuzioni razziste, non fui complice dell'omissione di soccorso che condannava a morte innumerevoli innocenti, non fui complice del regime di segregazione e schiavismo che criminali poteri pretesero imporre nel nostro paese; non fui complice, mi opposi, mi adoperai in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della Costituzione della Repubblica italiana, in difesa della democrazia, in difesa dello stato di diritto, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'omissione di soccorso e' il piu' infame dei delitti.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2018 (PARTE PRIMA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2018.

3. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: UNA SEGNALAZIONE E UN QUESITO

Al Presidente della Repubblica italiana
Oggetto: una segnalazione e un quesito
Egregio Presidente della Repubblica,
credo che lei come ogni persona ragionevole sia indignato e crucciato per quanto sta accadendo in questi giorni: un ministro che annuncia una schedatura razzista palesemente incostituzionale; il governo italiano che rifiuta di accogliere i superstiti di naufragi e scatena una campagna di aggressione contro i soccorritori; ministri della Repubblica diuturnamente impegnati in una ripugnante, criminale, ossessiva propaganda di menzogne, di diffamazioni e di odio razzista.
Come tante altre persone (la reale maggioranza del popolo italiano, poiche' il governo dell'estrema destra razzista ha si' a suo sostegno la maggioranza effettiva dei seggi in Parlamento, ma non ha affatto la maggioranza reale dei voti di chi vive in Italia) anch'io la prego di intervenire, nelle forme e nei modi previsti dall'ordinamento, in difesa di tante vite innocenti in grave pericolo, in difesa della legalita' e della democrazia, in difesa della Costituzione della Repubblica di cui e' supremo garante.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
mi permetta inoltre di porle il seguente quesito.
Tra i ministri che alcune settimane fa hanno giurato nelle sue mani fedelta' alla Costituzione della Repubblica ve ne sono alcuni che nella loro propaganda e nel loro programma avevano gia' precedentemente esplicitamente annunciato la volonta' di realizzare persecuzioni razziste e religiose in evidente, flagrante violazione della Costituzione.
Questi stessi ministri, una volta ottenuta la fiducia del Parlamento, hanno subito iniziato a mettere in pratica quanto avevano precedentemente pubblicamente e reiteratamente annunciato dando evidente esecuzione al dichiarato disegno criminoso.
Questi stessi ministri in queste poche settimane hanno gia' commesso flagranti reati ed hanno ripetutamente annunciato l'intenzione di commetterne degli altri in esplicita violazione della Costituzione.
Il quesito che le pongo e' il seguente: poiche' all'atto di giurare fedelta' alla Costituzione questi signori avevano gia' manifestato l'intenzione di violarla, cio' non e' motivo di invalidita' del giuramento reso?
E non implica quindi che il governo attuale, perlomeno nelle persone di alcuni suoi ministri (che peraltro di esso effettualmente sono, ancor piu' che magna pars, maestri e donni), sia in carica illegittimamente?
E non e' necessario che ai ministri rivelatisi ab origine palesemente spergiuri, mendaci, fraudolenti e quindi traditori dell'impegno giurato nelle sue mani siano imposte immediate dimissioni e nei loro confronti si avvii un procedimento giudiziario ai sensi delle leggi vigenti?
Le pongo questo quesito in tutta la sua gravita', con vivissima preoccupazione per l'operato delittuoso e fin disumano del governo e segnatamente di alcuni ministri che non fanno mistero di essere gli effettuali padroni dell'esecutivo nonche' i caporioni dell'estrema destra razzista.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 30 giugno 2018

4. MODESTIA

Annuncia che governera' per trent'anni.
Pensavo dovesse essere un regno millenario.

5. IL BARCONE

Anche questa mattina alla radio la notizia
di un altro barcone rovesciato e di altre decine
e decine di morti che per pudore chiamano dispersi

(e tu sai che ad ucciderli e' la scelta
dei governi europei di negare
il diritto di salvarsi la vita
giungendo in salvo in modo legale e sicuro
a innumerevoli innocenti in fuga
dalle guerra dalla fame dalle dittature
dal regime dell'apartheid globale

e tu sai che il governo italiano
complice di quel crimine a quel crimine aggiunge
anche quello di negare approdo
ai naufraghi superstiti

e tu sai che il governo italiano
a quei crimini aggiunge anche il crimine
di diffamare minacciare perseguitare
anche i soccorritori che salvano vite
ostacolando cosi' i salvataggi
cosi' facendo morire altri innocenti ancora)

Poi la notizia dell'ultimo raduno
delle SS

6. BREVISSIMA RELAZIONE SULL'APPARIZIONE A VALPURGA DI UNA STREGA DI MACBETH IN VESTE DI MINISTRO PLENIPOTENZIARIO DEL REICH

I.

Chi soccorre i naufraghi e ne salva le vite
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

Chi crede in un Dio clemente e misericordioso
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

Chi riconosce a tutti gli esseri umani gli stessi diritti umani
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

L'innocente in fuga dall'orrore
lo chiama criminale e meritevole di persecuzione

poi si brinda a boccali di sangue
e s'inneggia al Reich millenario

sulla piana polacca una pioggia
nera di fumo di carni e di ossa

II.

Presto colmo di salme il Mediterraneo
camminando verranno le prossime genti

dove era il male porteranno il bene
memori del dolore subito e del lutto

preferiranno aiutare anziche' opprimere
avranno cura dei vecchi e dei bambini

all'orrore opporranno la generosita'
porteranno la legge che salva le vite

sostituiranno l'odio con la pace
avranno pieta' della nostra empieta'

7. RICORDATO PIETRO CHIODI A VITERBO

Ricorrendo l'anniversario della nascita del resistente e filosofo Pietro Chiodi (Corteno Golgi, 2 luglio 1915 - Torino, 22 settembre 1970) si e' tenuta a Viterbo una commemorazione del grande pensatore e combattente antifascista.
Il discorso commemorativo e' stato tenuto dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.
Nel corso dell'incontro sono state lette alcune luminose pagine di Pietro Chiodi sia dal volume di testimonianza della lotta partigiana (Banditi, Einaudi, Torino 1961, 1975) sia dai suoi libri sull'esistenzalismo di cui fu uno dei massimi studiosi (sua la classica traduzione italiana di Sein und Zeit).
*
Nel ricordo e alla scuola di Pietro Chiodi le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta il loro sostegno all'impegno contro il razzismo, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ed hanno fatto proprio l'appello "Il primo dovere" che di seguito si trascrive.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Quattro cose chiediamo qui e adesso ad ogni persona amica della nonviolenza.
1. Di impegnarsi per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
2. Di impegnarsi per far cessare la schiavitu' in Italia: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
3. Di impegnarsi per le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
4. Di impegnarsi affinche' i ministri responsabili di criminali politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Costruiamo qui ed ora un movimento nonviolento per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la legalita' che salva le vite, per contrastare la criminale politica delle persecuzioni razziste.
Vi preghiamo di far circolare questo appello.
Vi preghiamo di un impegno comune per questi fini.
Salvare le vite e' il primo dovere.

8. UN NAUFRAGIO ANCORA

L'Onu annuncia un altro naufragio
nel mare tra Libia e Italia
forse cento le vittime

Ogni giorno continua l'ecatombe
voluta dai governi europei
e soprattutto da quello italiano

dai governi europei tutti
che negano il diritto di giungere in Europa
in modo legale e sicuro

dal governo italiano in particolare
che chiude i porti omette di soccorrere
e perseguita i soccorritori

dal governo italiano in particolare
che mira a rigettare nei lager della Libia
chi cerca scampo da morte e torture

dal governo italiano in particolare
che non fa mistero di voler instaurare
un regime di persecuzioni razziste

Se vi sono in Italia persone umane
se vi sono in Italia persone decenti
si battano ora per far cessare l'ecatombe
si battano ora contro il governo razzista
si battano ora contro il governo dell'omissione di soccorso
si battano ora contro il governo persecutore

Se vi sono in Italia persone umane
se vi sono in Italia persone decenti
insorgano in difesa della legge che salva le vite
insorgano in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani
insorgano contro la morte e il mortifero regime
insorgano contro la disumanita'

Se vi sono in Italia persone umane
se vi sono in Italia persone decenti
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
si impegnino per far dimettere il governo della crudelta'
si impegnino affinche' siano processati i ministri criminali
si impegnino perche' prevalga la legge la giustizia la civilta'

Ogni vittima ha il volto di Abele
siamo una sola umanita'
salvare le vite e' il primo dovere

9. TRE DECISIONI SCELLERATE

Tre decisioni scellerate:
- chiudere i porti italiani ai superstiti dei naufragi;
- perseguitare i soccorritori che salvano le vite;
- impedire agli innocenti imprigionati e schiavizzati nei lager libici di lasciare la Libia e giungere in Europa.
Sono tre decisioni prese dal governo italiano dell'estrema destra razzista  e golpista.
Sono tre decisioni criminali.
L'effetto di esse e' la sofferenza e la morte di tante persone innocenti che potevano e dovevano essere salvate.
*
Chiediamo le dimissioni immediate del criminale governo razzista.
Chiediamo che siano processati e condannati per i loro crimini i ministri responsabili di tanto orrore.
*
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni vittima ha il volto di Abele.

10. SI DIMETTA IL GOVERNO E SIANO PROCESSATI I MINISTRI DELLA BARBARIE

Un governo che rifiuta di soccorrere e accogliere i naufraghi commette un crimine contro l'umanita'.
Un governo che diffama, minaccia, aggredisce e sabota i soccorritori che salvano le vite commette un crimine contro l'umanita'.
Un governo che vuole riconsegnare gli innocenti fuggiaschi agli aguzzini commette un crimine contro l'umanita'.
*
No alle stragi, no ai lager, no alle deportazioni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita': ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
*
Dimissioni immediate del criminale governo razzista.
Siano processati e condannati per i loro crimini i ministri responsabili di tanto orrore.
Salvare le vite e' il primo dovere.

11. "PRESIDENTE, SI DIMETTA". UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: invito a immediate dimissioni per salvare tante vite innocenti
Egregio Presidente del Consiglio dei ministri,
le scrivo per chiedere le immediate dimissioni del governo da lei presieduto.
Per avere il suo governo commesso il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo.
Per avere il suo governo commesso il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare.
Per avere il suo governo commesso il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
*
Egregio Presidente del Consiglio dei ministri,
con le dimissioni del suo governo lei puo' salvare tante vite innocenti mettendo fine a una politica folle e criminale.
Che la sua coscienza la illumini.
Augurandole ogni bene, voglia credermi suo sincero e addolorato amico
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 4 luglio 2018


12. CHE FARE. UNA LETTERA A CHI NON SI E' STRAPPATO GLI OCCHI

Riassumiamo cio' che ogni persona vede.
1. L'estrema destra razzista e golpista si e' impadronita del governo del paese e sta imponendo un criminale regime di persecuzioni razziste.
2. Nella sua propaganda e nel suo stesso programma di governo essa non faceva mistero delle sue criminali intenzioni:
- perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini;
- perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani;
- perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani;
- perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti;
- violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame;
- favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia.
3. Preso il potere spergiurando sulla Costituzione (e qui chiunque vede un flagrante reato, tale da invalidare la nomina dei ministri e rendere illegittimo il governo e il suo operato) i caporioni dell'estrema destra razzista e golpista hanno iniziato a dar corso al loro programma di persecuzioni razziste.
4. La serie di crimini piu' flagrante e mostruosa, dalle conseguenze piu' orribili, e' quella che cosi' si compendia:
- aver commesso il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo;
- aver commesso il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare;
- aver commesso il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
5. A questo si aggiunga la volonta' reiteratamente proclamata dal ministro dell'Interno di procedere a una schedatura delle persone di origine rom, misura abominevole la cui incostituzionalita' e' stata dichiarata finanche dal presidente del Consiglio dei ministri.
6. A questo si aggiunga anche, da parte del medesimo ministro, la persistente propaganda di odio razzista e di odio religioso contro le persone musulmane.
*
Che fare?
Diciamolo chiaro e tondo: non bastano le manifestazioni simboliche. E non bastano neppure le singole azioni individuali di solidarieta', i gesti personali di civilta'.
Occorre invece impegnarsi per quattro obiettivi precisi:
I. le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione;
II. che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti;
III. far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
IV. far cessare la segregazione e la schiavitu' in Italia: e per questo occorre ottenere pienezza ed eguaglianza di diritti per tutte le persone, ed innanzitutto che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
*
Decisivo e' ottenere le dimissioni del governo e processare i ministri responsabili di reati gravissimi.
Se non ci si impegna per le dimissioni del governo razzista e affinche' siano processati i ministri criminali tutto il resto e' inutile.
Noi chiediamo a tutte le persone decenti di opporsi all'orrore che tutti vediamo.
Ovunque si promuovano iniziative pubbliche, ed in tutte le iniziative pubbliche si ponga innanzitutto l'obiettivo delle dimissioni del governo e del processo ai ministri criminali.
*
In tutta Italia si manifesti contro il criminale regime delle persecuzioni razziste, ed in tutta Italia presentiamo presso tutti i Tribunali, presso tutte le Questure, presso tutte le Prefetture, esposti che segnalino i reati commessi dai ministri responsabili di istigazione all'odio razziale ed alla persecuzione razzista e religiosa, di omissione di soccorso, di violazione della Costituzione, e degli ulteriori reati che l'autorita' giudiziaria potra' accertare; esposti che sulla base di tale "notitia criminis" chiedano l'apertura dei doverosi procedimenti giudiziari.
*
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendiamo la legalita' che salva le vite.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Un governo che impone un regime di persecuzioni razziste, un governo che commette il reato di omissione di soccorso, un governo che viola la Costituzione della Repubblica italiana, e' un governo illegittimo e criminale.

13. CARLO CARLEVARIS

E' deceduto don Carlo Carlevaris, prete operaio, amico della nonviolenza, persona buona come il pane.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. CLAUDE LANZMANN

E' deceduto Claude Lanzmann, resistente antifascista, militante anticolonialista, intellettuale, giornalista, cineasta, autore di opere fondamentali come il documentario "Shoah".
Un maestro indimenticabile.

15. LA CIRCOLARE

Che diamine e' tutta 'sta protezione umanitaria?
Come fa la stirpe a temprarsi?

Senza la selezione della razza dove va a finire la civilta'?
Il segreto di ogni destino imperiale sono le decimazioni.

Vogliano provvedere le eccellenze loro a dare una sfoltita.
La pacchia e' finita per i pesi morti.

E' la legge della vita.
La prossima circolare sui malati incurabili.

16. ADESIONE ALL'INIZIATIVA "UNA MAGLIETTA ROSSA PER FERMARE L'EMORRAGIA DI UMANITA'" DEL 7 LUGLIO 2018

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo aderisce all'iniziativa "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" promossa da don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele, Francesco Viviano, giornalista, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi.
*
1. L'appello di don Ciotti
L'appello propone che sabato 7 luglio si indossi "una maglietta rossa per un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarieta'. Rosso e' il colore che ci invita a sostare. Ma c'e' un altro rosso, oggi, che ancor piu' perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d'impegnarci e darci da fare. E' quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscito' la commozione e l'indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l'altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l'attenzione dei soccorritori. Muoiono, questi bambini, mentre l'Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell'immigrazione - cioe' con la vita di migliaia di persone - e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarieta'. Bisogna contrastare questa emorragia di umanita', questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L'Europa moderna non e' questa. L'Europa moderna e' liberta', uguaglianza, fraternita'. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perche' mettersi nei panni degli altri - cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell'umanita' - e' il primo passo per costruire un mondo piu' giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini".
Cosi' l'appello promosso da don Luigi Ciotti.
Le adesioni possono essere comunicate all'indirizzo di posta elettronica: organizzazione at libera.it
*
2. Da Viterbo un'aggiunta nonviolenta
Aderendo all'iniziativa il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo propone un'"aggiunta nonviolenta" per una riflessione adeguata e per l'indicazione di obiettivi concreti per salvare le vite di innumerevoli persone innocenti e contrastare la violenza razzista che sta provocando l'ecatombe nel Mediterraneo.
*
2.1. Un'aggiunta nonviolenta per una riflessione adeguata
a) Noi crediamo che tutti gli esseri umani nascano liberi ed eguali in diritti; noi crediamo che ogni essere umano abbia diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'; noi crediamo che la regola aurea che presiede alle relazioni tra gli esseri umani sia: "agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero nei tuoi confronti"; noi crediamo che vi sia una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; noi crediamo che salvare le vite sia il primo dovere.
b) Ogni essere umano che nel luogo in cui vive non vede rispettati i suoi inalienabili diritti umani ha diritto a recarsi ovunque possa salvare e migliorare la propria vita; i governi europei che impediscono l'ingresso legale e sicuro in Europa all'enorme maggioranza dell'umanita', e soprattutto a chi ne ha assoluto bisogno per salvare la propria vita, questi governi sono i primi responsabili dell'ecatombe in corso nel Mediterraneo e delle altre disumane violenze che i migranti subiscono; solo riconoscendo il diritto d'ingresso legale e sicuro in Europa come ovunque si possono salvare innumerevole vite di innocenti, e si puo' abolire di colpo il criminoso mercato delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; solo riconoscendo eguale dignita' ed eguali diritti a tutti gli esseri umani si puo' abolire la schiavitu' e la segregazione, l'abominevole regime di apartheid globale che nega l'umanita' dell'umanita'.
c) L'Italia e' oggi assurdamente e tragicamente - ed illegittimamente, e criminalmente - governata da una coalizione dell'estrema destra razzista e golpista che pur non rappresentando affatto la maggioranza del popolo italiano sta imponendo un criminale regime di persecuzioni razziste.
d) Gia' nella sua propaganda elettorale e nel suo stesso programma di governo l'estrema destra razzista e golpista oggi al potere aveva dichiarato le sue criminali intenzioni: perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini; perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani; perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani; perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti; violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame; favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia. Giunta al potere, l'estrema destra razzista e golpista sta attuando quel programma folle e criminale.
e) Noi denunciamo il governo italiano: per aver commesso il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo; per aver commesso il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare; per aver commesso il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa. E queste decisioni criminali del governo italiano hanno anche indotto il governo di un altro paese, Malta, ad aggredire e sabotare anch'esso i soccorritori volontari che salvano le vite nel Mediterraneo; ed hanno altresi' spostato o rafforzato su posizioni razziste e disumane i governi di altri paesi.
f) Noi affermiamo che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'; noi affermiamo che l'omissione di soccorso e' un crimine che sta provocando una strage degli innocenti di dimensioni immani.
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2.2. Un'aggiunta nonviolenta per l'indicazione di obiettivi concreti
Chiamiamo quindi ogni persona decente che vive in Italia ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della Costituzione repubblicana, della democrazia, della civilta', dell'umanita'.
E poniamo quattro obiettivi concreti, necessari ed urgenti per salvare innumerevoli vite, necessari per far cessare la barbarie e il massacro.
I. Le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
II. Che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
III. Far cessare la strage nel Mediterraneo riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro.
IV. Far cessare la segregazione e la schiavitu' in Italia ottenendo pienezza ed eguaglianza di diritti per tutte le persone, ed innanzitutto che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
*
3. Repetita iuvant
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendiamo la legalita' che salva le vite.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Un governo che impone un regime di persecuzioni razziste, un governo che commette il reato di omissione di soccorso, un governo che viola la Costituzione della Repubblica italiana, e' un governo illegittimo e criminale.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

17. CONTARE DI PIU'

Contare, contare di piu'.
I morti nel Mediterraneo.
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"Realpolitik! Politica con inclusione e conta dei morti. Quanti piu' morti, tanto piu' reale" (Elias Canetti, Il libro contro la morte, Adelphi, Milano 2017, p. 308).

18. "FERMARE L'EMORRAGIA, SALVARE LE VITE". UN INCONTRO A VITERBO IL 7 LUGLIO 2018

La mattina di sabato 7 luglio 2018 a Viterbo si e' svolto presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di testimonianza contro il razzismo.
L'incontro e' stato realizzato in occasione dell'iniziativa "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" promossa da don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele, Francesco Viviano, giornalista, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi.
L'iniziativa vuole rendere visibile la solidarieta' del popolo italiano con le vittime dell'ecatombe che si consuma da anni nel Mediterraneo e l'impegno a far cessare questo massacro.
Le persone partecipanti all'incontro viterbese condividendo l'appello e l'iniziativa di don Ciotti hanno altresi' espresso la necessita' e l'urgenza di promuovere concrete azioni nonviolente per ottenere al piu' presto quattro fini specifici, senza l'ottenimento dei quali ogni dichiarazione di solidarieta' con le vittime dell'ecatombe rischia di restare effettualmente inane. Ed i quattro fini dell'azione nonviolenta necessaria per salvare tante vite umane innocenti sono i seguenti:
1. le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione;
2. che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti;
3. riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro;
4. riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese: il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
L'incontro si e' aperto con la lettura dell'appello "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" seguito da un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime.
Sono poi stati letti e commentati alcuni brevi testi di Hannah Arendt, Mohandas Gandhi, Martin Luther King, Julia Kristeva, Primo Levi, Nelson Mandela, Franca Ongaro Basaglia, Simone Weil.
*
L'incontro e' stato concluso dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha proposto alla riflessione comune le seguenti dieci tesi.
I. In ogni nostra riflessione morale e politica dobbiamo collocarci dal punto di vista dell'umanita' intera: tutto il nostro agire deve essere coerente col principio del riconoscimento degli stessi diritti a tutti gli esseri umani; la regola aurea di ogni morale e' "agisci verso le altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te".
II. Salvare le vite e' il primo dovere; ogni essere umano in quanto essere umano e' parte dell'umanita' ed ha diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'.
III. Una  e la stessa cosa sono l'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, l'impegno contro il razzismo e tutte le persecuzioni, l'impegno contro il maschilismo e tutte le oppressioni, l'impegno contro ogni schiavitu' ed ogni devastazione di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
IV. L'emigrazione e' l'esito di globali iniquita', di secoli di violenza colonialista e razzista, di un persistente regime di globale apartheid. Chi e' costretto dalla violenza ad abbandonare il luogo in cui e' nato ha diritto di essere soccorso ed accolto ove possa vivere una vita degna. Il riconoscimento del diritto di asilo e' la prova fondamentale della legittimita' morale e politica ovvero della qualita' pienamente umana di un ordinamento giuridico e di un consorzio umano.
V. I governi europei che negano all'immensa maggioranza dell'umanita' il diritto di ingresso legale e sicuro nel continente (mentre lo stesso diritto di recarsi in modo legale e sicuro in ogni parte del mondo rivendicano e tutelano per i propri cittadini) sono i responsabili primi dell'ecatombe nel Mediterraneo: innumerevoli vite umane sarebbero salvate se finalmente si riconoscesse ad ogni essere umano lo stesso diritto gia' riconosciuto ai cittadini europei: il fondamentale diritto umano a muoversi liberamente in quest'unico mondo vivente casa comune dell'intera umanita', il fondamentale diritto umano a salvare e migliorare la propria vita.
VI. Il governo italiano dell'estrema destra razzista, che non fa mistero del suo programma di persecuzioni razziste, sta commettendo crimini abominevoli: il crimine abominevole di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo; il crimine abominevole di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare; il crimine abominevole di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa. Le conseguenze di questi crimini abominevoli sono evidenti ad ogni persona. Un governo che commette questi crimini e' un'associazione a delinquere, e' un'organizzazione criminale. E chiunque non si adoperi per far cessare la commissione di questi crimini se ne rende complice.
VII. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
VIII. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
IX. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere di far cessare la strage nel Mediterraneo riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro.
X. Chiamiamo quindi ogni persona senziente e pensante ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legge che salva le vite, per ottenere di far cessare la segregazione e la schiavitu' in Italia ottenendo pienezza ed eguaglianza di diritti per tutte le persone, ed innanzitutto che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Aprire gli occhi e il cuore al dolore degli altri.
Sii tu il buon samaritano, sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

19. IL GIORNO DOPO

Il giorno dopo
non sia come il giorno prima

Denunciato l'orrore
non si resti inerti dinanzi all'orrore

Fermare l'ecatombe nel Mediterraneo
e' possibile e necessario

E' sufficiente riconoscere a tutti gli esseri umani
il diritto a salvare la propria vita
e per questo a recarsi ovunque nel mondo
in modo legale e sicuro

Occorre far dimettere
il governo delle persecuzioni razziste
dell'omissione di soccorso
della violazione della Costituzione

Occorre che siano processati
i ministri che hanno commesso gravi reati

Dopo i gesti simbolici si passi
all'azione concreta che salva le vite

Il giorno dopo
non sia come il giorno prima.

20. IL GREMBIULE

Rende noto sua eccellenza il ministro plenipotenziario di non avere una maglietta rossa.
Solo il grembiule da macellaio.

21. FASTIDI

Danno fastidio a sua eccellenza i venditori ambulanti sulle spiagge.
I cadaveri in mare no.

22. TAGLIARE GLI SPRECHI

Perche' sprecare i fondi pubblici per garantire l'assistenza quando con quei soldi si possono finanziare le deportazioni?
Perche' soccorrere delle persone che tanto comunque prima o poi dovranno morire?
Perche' fare il bene che e' costoso quando si puo' fare il male senza spendere un quattrino?

23. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA: CHIEDA LE DIMISSIONI DEL MINISTRO DELL'INTERNO

Al Presidente della Repubblica italiana
Oggetto: invito a chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno
Egregio Presidente della Repubblica,
i mezzi d'informazione riferiscono che lunedi' 9 luglio 2018 lei incontrera' il ministro dell'Interno (e reale "dominus" dell'esecutivo), il quale ministro dell'Interno persiste in iniziative che - per usare una formula di fonte autorevole - "si pongono fuori dal perimetro della Costituzione".
Orbene, poiche' lei della Costituzione e' invece supremo garante, questo colloquio e' occasione propizia per chiedere conto al ministro di alcuni atti da quel messere promossi ed imposti con la complicita' dei suoi fiancheggiatori: il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo; il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare; il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
A tali atti criminali si aggiunga la persistente propaganda di istigazione all'odio razziale (reato anch'esso previsto e punito dal codice); la reiteratamente annunciata volonta' di procedere ad una incostituzionale schedatura della popolazione di origine rom; il reiteratamente annunciato programma di persecuzioni razziste e religiose.
Ne' c'e' bisogno di sottolineare ancora una volta che nei giorni scorsi il medesimo ministro si e' esibito anche in dichiarazioni follemente eversive contro la magistratura.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
mi permetta di ricordare qui che gia' alcuni giorni addietro, il 30 giugno 2018, le inviai una segnalazione comprensiva di un quesito: segnalazione che ignoro se sia stata gia' sottoposta alla sua personale attenzione; sperando di non apparirle inopportuno, mi permetto di allegarne il testo in calce a questa lettera.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
come avra' gia' dedotto da quanto precede, credo che il governo in carica abbia commesso gravi reati; credo che sia necessario ed urgente che il governo si dimetta; credo che sia necessario ed urgente che i ministri responsabili di quei gravi reati ne rispondano nelle aule di giustizia secondo le leggi vigenti.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
la prego di voler compiere tutti i doveri inerenti alla sua funzione di primo magistrato del nostro paese; la prego di volersi adoperare per salvare le vite innocenti che la politica scellerata del governo in carica mette quotidianamente in pericolo; la prego di voler continuare a difendere la legalita' che salva le vite e con essa il bene comune del popolo italiano e dell'umanita'.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile; il razzismo e' invece in crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto; chi commette, promuove e propaganda gravi reati non puo' governare il nostro paese.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
nel colloquio di domani chieda, in nome del popolo italiano, in nome della legge, in nome dell'umanita', le dimissioni di quel ministro e dell'intero governo che gli e' succubo, famulo, manutengolo.
*
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 8 luglio 2018
*
Allegato: "Una segnalazione e un quesito" del 30 giugno 2018
Al Presidente della Repubblica italiana
Oggetto: una segnalazione e un quesito
Egregio Presidente della Repubblica,
credo che lei come ogni persona ragionevole sia indignato e crucciato per quanto sta accadendo in questi giorni: un ministro che annuncia una schedatura razzista palesemente incostituzionale; il governo italiano che rifiuta di accogliere i superstiti di naufragi e scatena una campagna di aggressione contro i soccorritori; ministri della Repubblica diuturnamente impegnati in una ripugnante, criminale, ossessiva propaganda di menzogne, di diffamazioni e di odio razzista.
Come tante altre persone (la reale maggioranza del popolo italiano, poiche' il governo dell'estrema destra razzista ha si' a suo sostegno la maggioranza effettiva dei seggi in Parlamento, ma non ha affatto la maggioranza reale dei voti di chi vive in Italia) anch'io la prego di intervenire, nelle forme e nei modi previsti dall'ordinamento, in difesa di tante vite innocenti in grave pericolo, in difesa della legalita' e della democrazia, in difesa della Costituzione della Repubblica di cui e' supremo garante.
Egregio Presidente della Repubblica,
mi permetta inoltre di porle il seguente quesito.
Tra i ministri che alcune settimane fa hanno giurato nelle sue mani fedelta' alla Costituzione della Repubblica ve ne sono alcuni che nella loro propaganda e nel loro programma avevano gia' precedentemente esplicitamente annunciato la volonta' di realizzare persecuzioni razziste e religiose in evidente, flagrante violazione della Costituzione.
Questi stessi ministri, una volta ottenuta la fiducia del Parlamento, hanno subito iniziato a mettere in pratica quanto avevano precedentemente pubblicamente e reiteratamente annunciato dando evidente esecuzione al dichiarato disegno criminoso.
Questi stessi ministri in queste poche settimane hanno gia' commesso flagranti reati ed hanno ripetutamente annunciato l'intenzione di commetterne degli altri in esplicita violazione della Costituzione.
Il quesito che le pongo e' il seguente: poiche' all'atto di giurare fedelta' alla Costituzione questi signori avevano gia' manifestato l'intenzione di violarla, cio' non e' motivo di invalidita' del giuramento reso?
E non implica quindi che il governo attuale, perlomeno nelle persone di alcuni suoi ministri (che peraltro di esso effettualmente sono, ancor piu' che magna pars, maestri e donni), sia in carica illegittimamente?
E non e' necessario che ai ministri rivelatisi ab origine palesemente spergiuri, mendaci, fraudolenti e quindi traditori dell'impegno giurato nelle sue mani siano imposte immediate dimissioni e nei loro confronti si avvii un procedimento giudiziario ai sensi delle leggi vigenti?
Le pongo questo quesito in tutta la sua gravita', con vivissima preoccupazione per l'operato delittuoso e fin disumano del governo e segnatamente di alcuni ministri che non fanno mistero di essere gli effettuali padroni dell'esecutivo nonche' i caporioni dell'estrema destra razzista.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 30 giugno 2018

24. L'IDEA FISSA

Non deve sbarcare nessuno.
Recingere le coste della penisola con una rete di filo spinato elettrificata.
Collocare nel Mediterraneo migliaia di squali.
Sparare su tutto cio' che si muove.
Difendere la razza, la patria, il partito, l'impero.

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 976 del 18 agosto 2018
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