[Nonviolenza] Telegrammi. 3158



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3158 del 15 agosto 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Un ponte crolla
2. Esposto concernente reati commessi da ministri del governo in carica
3. Appello al Presidente della Repubblica affinche' questa orgia di disumanita' cessi immediatamente
4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
5. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
6. Mohamed Radwan Altounji
7. Francesco Bizzotto
8. Bepi Borgatello
9. Marcello Citano
10. Domenico Losurdo
11. Adriana Romoli
12. Franz Jaegerstaetter
13. Marina Padovese
14. "Nello specchio dei classici". Un incontro di studio a Viterbo
15. Segnalazioni librarie
16. La "Carta" del Movimento Nonviolento
17. Per saperne di piu'

1. LE ULTIME COSE. UN PONTE CROLLA

"L'aiuola che ci fa tanto feroci"
(Par., XXII, 151)

Un ponte crolla
tanti innocenti muoiono

fragilita' di tutte le cose umane
e nemica comune la morte

la trista follia di continuare a ucciderci
la trista follia di continuare a negarci soccorso

siamo una sola una stessa umanita'
salvare le vite e' il primo dovere

2. INIZIATIVE. ESPOSTO CONCERNENTE REATI COMMESSI DA MINISTRI DEL GOVERNO IN CARICA

Alla Procura della Repubblica di Viterbo
alla Procura della Repubblica di Roma
e per conoscenza e per gli interventi di competenza
in quanto pubblici ufficiali destinatari di una "notitia criminis":
alla Presidente del Tribunale di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Prefetto di Viterbo
al Sindaco del Comune di Viterbo
al Presidente della Provincia di Viterbo
al Presidente della Regione Lazio
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
e per opportuna conoscenza:
al Presidente della Repubblica
Oggetto: Esposto concernente reati commessi da ministri del governo in carica e richiesta di tempestivo intervento
Egregi signori,
alcuni ministri del governo in carica da mesi stanno commettendo gravissimi reati:
- impediscono che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamano, aggrediscono e sabotano soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono di naufraghi alla morte;
- operano al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandano stereotipi razzisti ed istigano al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciano schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- fanno l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuiscono la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti.
Con queste condotte delittuose e' coerente la dichiarata - e rivelatrice - volonta' da parte di alcuni ministri di abolire la legislazione specifica che contrasta la violenza razzista.
Peraltro le summenzionate condotte delittuose, ponendosi in conflitto con lo spirito e la lettera della Costituzione della Repubblica cui tutti i ministri all'atto di assumere l'incarico sono tenuto a giurare fedelta', configurano altresi' altrettante violazioni della Costituzione sia in relazione alle specifiche questioni citate sia in relazione a quanto previsto nell'art. 54 di essa.
*
In riferimento a tutto quanto sopra precede, con il presente esposto si sollecita ogni intervento di competenza al fine di far cessare la commissione dei reati indicati e di punire secondo la legge vigente i ministri responsabili di essi.
*
Segnalando altresi' di aver gia' presentato nelle scorse settimane vari esposti sul medesimo argomento a vari pubblici ufficiali tenuti ipso facto a promuovere l'azione penale conseguente alla ricezione della "notitia criminis" negli esposti citati contenuta, ma non avendo fin qui avuto riscontro di iniziative in merito, restando a disposizione per ulteriori informazioni, vogliate gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 14 agosto 2018

3. REPETITA IUVANT. APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AFFINCHE' QUESTA ORGIA DI DISUMANITA' CESSI IMMEDIATAMENTE

Egregio Presidente della Repubblica,
e' necessario un suo autorevole immediato intervento per impedire che i ministri del governo in carica commettano nuovamente un disumano crimine.
Due di essi hanno infatti annunciato che ancora una volta il governo neghera' l'approdo nei porti italiani ai naufraghi salvati da una nave di soccorritori volontari.
Negare l'approdo in un porto sicuro ai naufraghi configura l'abominevole e infame reato di omissione di soccorso.
Dalla notte dei tempi salvare la vita ai naufraghi ed accoglierli in salvo in un porto sicuro e' un dovere condiviso dall'umanita' intera.
Il governo italiano sta commettendo un crimine contro l'umanita'.
Intervenga lei affinche' questo orrore, questa barbarie, questa orgia di disumanita' cessi.
Intervenga lei affinche' sia ripristinata la vigenza del diritto.
Intervenga lei affinche' l'Italia torni nel consesso dei paesi civili in cui vale il principio che salvare le vite umane e' il primo dovere.
Ed intervengano le competenti magistrature affinche' i ministri macchiatisi di una condotta delittuosa cosi' mostruosa siano processati e condannati ai sensi di legge.
Confidando in un suo tempestivo intervento ed augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 13 agosto 2018

4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

5. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. LUTTI. MOHAMED RADWAN ALTOUNJI

E' deceduto l'11 maggio 2018 Mohamed Radwan Altounji, imam a Bologna, uomo di pace, promotore del dialogo interreligioso.
Con gratitudine lo ricordiamo.

7. LUTTI. FRANCESCO BIZZOTTO

E' deceduto il 21 giugno 2018 Francesco Bizzotto, docente, impegnato nel volontariato, persona buona, fratello di don Albino.
Con gratitudine lo ricordiamo.

8. LUTTI. BEPI BORGATELLO

E' deceduto il 18 luglio 2018 Bepi Borgatello, costruttore di pace.
Con gratitudine lo ricordiamo.

9. LUTTI. MARCELLO CITANO

E' deceduto il 22 luglio 2018 Marcello Citano, partigiano nella Brigata Senigaglia col nome di battaglia "Sugo".
Con gratitudine lo ricordiamo.

10. LUTTI. DOMENICO LOSURDO

E' deceduto il 28 giugno 2018 Domenico Losurdo, intellettuale marxista, militante comunista, autore di molti libri alcuni dei quali di grande valore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. LUTTI. ADRIANA ROMOLI

Un mese fa ci lasciava Adriana Romoli, partigiana.
Con gratitudine la ricordiamo.

12. MEMORIA. FRANZ JAEGERSTAETTER

Si e' svolta il 9 agosto a Tarsdorf e a St. Radegund la commemorazione di Franz Jeagerstaetter nel LXXV anniversario della morte.
Franz Jaegerstaetter, contadino cattolico, condannato a morte ed ucciso il 9 agosto 1943 per essersi rifiutato di prestare servizio militare nell'esercito nazista. Scritti di Franz Jaegerstaetter: Scrivo con le mani legate. Lettere dal carcere e altri scritti, Edizioni Berti, Piacenza 2005. Opere su Franz Jaegerstaetter: Gordon Zahn, Il testimone solitario. Vita e morte di Franz Jaegerstaetter, Gribaudi, Torino 1968, poi: Franz Jaegerstaetter, il testimone solitario, Editoria Universitaria, Venezia 2002; Erna Putz, Franz Jaegerstaetter. Un contadino contro Hitler, Berti, Piacenza, 2000; Giampiero Girardi, Franz Jaegerstaetter, il contadino contro Hitler: una testimonianza per l'oggi, Berti, Piacenza, 2007; Cesare G. Zucconi, Cristo o Hitler? Vita del Beato Franz Jaegerstaetter, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2008; segnaliamo anche l'articolo di Enrico Peyretti riprodotto sul n. 637 de "La nonviolenza e' in cammino", articolo che segnalava anche i seguenti materiali: Alfons Riedl, Josef Schwabeneder (Hg), Franz Jaegerstaetter - Christlicher Glaube und politisches Gewissen [Fede cristiana e coscienza politica], Verlag Taur, 1997; videocassetta Franz Jaegerstaetter: un contadino contro Hitler, (27 minuti, in vhs) prodotta dall'Associazione Franz Jaegerstaetter, via del Forte 44/B, 38121 Martignano (Tn), tel. 0461829526 o 3474185755, e-mail: franzitalia at gmail.com; il capitolo "Un nemico dello Stato" (pp. 76-86), in Thomas Merton, Fede e violenza, prefazione di Ernesto Balducci, Morcelliana, Brescia 1965; una nota di Paolo Giuntella in "Adista", n. 11, 13 febbraio 1993, pp. 9-10. Una recente pubblicazione e': Giampiero Girardi, Lucia Togni (a cura di), Una storia d'amore, di fede e di coraggio. Franz e Franziska Jaegerstaetter di fronte al nazismo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013. L'associazione "Franz Jaegerstaetter Italia" pubblica periodicamente una newsletter alla figura di Franz Jaegerstaetter dedicata (per richieste e contatti: franzitalia at gmail.com, gia.gira at gmail.com).

13. MEMORIA. MARINA PADOVESE

Vent'anni fa, nel 1998, moriva Marina Padovese, anarchica, femminista, antimilitarista, antirazzista.
Ne rievoca la luminosa figura una preziosa raccolta di testimonianze apparsa su "A. Rivista anarchica" n. 427 dell'estate 2018.

14. INCONTRI. "NELLO SPECCHIO DEI CLASSICI". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

Si e' svolto martedi' 14 agosto 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Nello specchio dei classici: risorse logiche e morali per l'autocoscienza e la liberazione dell'umanita'".
Nel corso dell'incontro si e' riflettuto muovendo dallo studio delle caratteristiche fonetiche, morfologiche e sintattiche del greco classico e del latino, inquadrandole sia sotto il profilo della linguistica generale sia nel legame concreto con le vicende storiche delle esperienze sociali e politiche, culturali ed artistiche, che in quelle lingue hanno trovato espressione; nello studio delle grammatiche delle lingue classiche ritrovando fondamentali valori e strumenti della razionalita' e della civilta' umana, risorse necessarie all'odierno impegno nonviolento in difesa dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera.
*
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.
Opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni.
Opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Siamo una sola umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

15. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Jean Giono, Noe, Gallimard, Paris 1967, pp. 384.
*
Riedizioni
- Friedrich Wilhelm Joseph Schelling, Sistema dell'idealismo trascendentale. Le eta' del mondo, Rba, Milano 2018, pp. XCVI + 384, euro 12,99.

16. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

17. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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