[Nonviolenza] Commemorato Vittorio Lanternari a Viterbo



COMMEMORATO VITTORIO LANTERNARI A VITERBO

Si e' svolto venerdi' 3 agosto 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione del grande antropologo Vittorio Lanternari, di cui ricorre tra pochi giorno l'ottavo anniversario della scomparsa (avvenuta a Roma il 5 agosto 2010).
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Vittorio Lanternari (Chiaravalle, 11 novembre 1918 - Roma, 5 agosto 2010) e' stato un illustre antropologo, docente universitario di etnologia e di storia delle religioni, persona di straordinario impegno scientifico e civile. Perseguitato dal fascismo, collaboratore di Raffaele Pettazzoni e di Ernesto De Martino, ricercatore in Ghana, docente e conferenziere in prestigiose universita' di tutto il mondo, le sue opere costituiscono straordinari contributi alla comprensione dell'umanita' e sono altresi' imprescindibili riferimenti e strumenti per l'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, contro tutte le violenze e le menzogne, per la liberazione comune dell'umanita' e la difesa del mondo vivente.
Tra le opere di Vittorio Lanternari: La grande festa. Vita rituale e sistemi di produzione nelle societa' tradizionali, Il Saggiatore, Milano 1959; Movimenti religiosi di liberta' e di salvezza dei popoli oppressi, Feltrinelli, Milano 1960, 1977; Occidente e Terzo Mondo. Incontri di civilta' e religioni differenti, Dedalo, Bari 1967, 1972; Antropologia e imperialismo, Einaudi, Torino 1974; Crisi e ricerca d'identita'. Folklore e dinamica culturale, Liguori, Napoli 1976; Incontro con una cultura africana, Liguori, Napoli 1976; L'"incivilimento dei barbari". Identita', migrazioni e neo-razzismo, Dedalo, Bari 1983, 1997; Preistoria e folklore. Tradizioni etnografiche e religiose della Sardegna, L'Asfodelo, Sassari 1984; Identita' e differenza. Percorsi storico-antropologici, Liguori, Napoli 1986; Dei, profeti, contadini. Incontri nel Ghana, Liguori, Napoli 1988; Una cultura in movimento. Immigrazione e integrazione a Fiorano Modenese, Dedalo, Bari 1990; Antropologia religiosa. Etnologia, storia, folklore, Dedalo, Bari 1997; (con Maria Luisa Ciminelli, a cura di), Medicina, magia, religione, valori, Liguori, Napoli 1994-1998 (2 voll.); La mia alleanza con Ernesto De Martino, Liguori, Napoli 1997; Ecoantropologia. Dall'ingerenza ecologica alla svolta etico-culturale, Dedalo, Bari 2003; Religione, magia e droga. Studi antropologici, Manni, Lecce 2006; Dai "primitivi" al "post-moderno". Tre percorsi di saggi storico-antropologici, Liguori, Napoli 2006.
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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dalle sue opere principali e se ne e' rievocata la figura insigne di studioso e di persona impegnata per la verita', i diritti, la solidarieta' e la condivisione del bene e dei beni.
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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricordato con viva commozione l'importanza delle opere e del magistero di Vittorio Lanternari nella formazione morale e politica di generazioni di persone impegnate per la pace, la nonviolenza, la solidarieta' internazionale per la liberazione dei popoli oppressi e la difesa nitida e intransigente della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; ed ancora quel prezioso contributo a una riflessione necessaria e urgente che Lanternari ha tematizzato nel suo libro dal titolo programmatico "Ecoantropologia" in cui con chiarezza ed efficacia si ribadisce come sia necessario impegnarsi ad un tempo in difesa della biosfera minacciata di distruzione e per i diritti umani di tutti gli esseri umani: una e la stessa e' la lotta per una societa' fondata sulla liberta', l'eguaglianza di diritti e la solidarieta' che nessuno esclude, e la lotta per la difesa e l'accudimento dell'intero mondo vivente.
In Lanternari abbiamo avuto un grande e profondo maestro di nonviolenza, di impegno civile, di rigore intellettuale e morale, di amore concreto e coerente per l'umanita': ha lasciato un'eredita' di pensiero e di azione che resta un punto di riferimento e un fattore d'ispirazione che nutre e nutrira' ogni persona di volonta' buona impegnata per il bene comune dell'umanita' che e' una.
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Le persone partecipanti all'incontro, nel ricordo e alla scuola di Vittorio Lanternari, hanno espresso ancora una volta il loro impegno contro il razzismo.
L'incontro si e' concluso con la condivisione dell'appello che di seguito si trascrive.
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"Un'insurrezione nonviolenta per le dimissioni del governo razzista"
Il governo dell'estrema destra razzista e golpista in appena due mesi ha gia' provocato troppe vittime.
Con l'omissione di soccorso dei naufraghi nel Mediterraneo.
Con l'aggressione e il sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane in mare.
Con la complicita' con la Libia degli schiavisti, dei lager e degli orrori.
Con il disprezzo e la persecuzione delle persone piu' oppresse e piu' bisognose di aiuto.
Con la propaganda e l'istigazione all'odio razzista che ha scatenato squadristi e assassini.
Con la violazione della Costituzione della Repubblica italiana che fa obbligo di riconoscere e difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Per fermare tanta scellerata violenza occorre innanzitutto costringere il governo delle persecuzioni razziste alle immediate dimissioni.
Per fermare tanta scellerata violenza occorre innanzitutto ottenere che siano finalmente processati e condannati ai sensi delle leggi vigenti i ministri responsabili di propaganda e atti di razzismo, responsabili di crimini contro l'umanita'.
Occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze in difesa del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze in difesa della legalita' che salva le vite.
Occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze in difesa della repubblica democratica, dello stato di diritto, della civilta', dell'umanita'.
Denunciamo i ministri razzisti.
Facciamo dimettere il governo della disumanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 3 agosto 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)