[Nonviolenza] Adesione all'iniziativa "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" del 7 luglio 2018



ADESIONE ALL'INIZIATIVA "UNA MAGLIETTA ROSSA PER FERMARE L'EMORRAGIA DI UMANITA'" DEL 7 LUGLIO 2018

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo aderisce all'iniziativa "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanita'" promossa da don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele, Francesco Viviano, giornalista, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi.
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1. L'appello di don Ciotti
L'appello propone che sabato 7 luglio si indossi "una maglietta rossa per un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarieta'. Rosso e' il colore che ci invita a sostare. Ma c'e' un altro rosso, oggi, che ancor piu' perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d'impegnarci e darci da fare. E' quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscito' la commozione e l'indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l'altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l'attenzione dei soccorritori. Muoiono, questi bambini, mentre l'Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell'immigrazione - cioe' con la vita di migliaia di persone - e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un'accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarieta'. Bisogna contrastare questa emorragia di umanita', questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L'Europa moderna non e' questa. L'Europa moderna e' liberta', uguaglianza, fraternita'. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perche' mettersi nei panni degli altri - cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell'umanita' - e' il primo passo per costruire un mondo piu' giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini".
Cosi' l'appello promosso da don Luigi Ciotti.
Le adesioni possono essere comunicate all'indirizzo di posta elettronica: organizzazione at libera.it
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2. Da Viterbo un'aggiunta nonviolenta
Aderendo all'iniziativa il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo propone un'"aggiunta nonviolenta" per una riflessione adeguata e per l'indicazione di obiettivi concreti per salvare le vite di innumerevoli persone innocenti e contrastare la violenza razzista che sta provocando l'ecatombe nel Mediterraneo.
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2.1. Un'aggiunta nonviolenta per una riflessione adeguata
a) Noi crediamo che tutti gli esseri umani nascano liberi ed eguali in diritti; noi crediamo che ogni essere umano abbia diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'; noi crediamo che la regola aurea che presiede alle relazioni tra gli esseri umani sia: "agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero nei tuoi confronti"; noi crediamo che vi sia una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; noi crediamo che salvare le vite sia il primo dovere.
b) Ogni essere umano che nel luogo in cui vive non vede rispettati i suoi inalienabili diritti umani ha diritto a recarsi ovunque possa salvare e migliorare la propria vita; i governi europei che impediscono l'ingresso legale e sicuro in Europa all'enorme maggioranza dell'umanita', e soprattutto a chi ne ha assoluto bisogno per salvare la propria vita, questi governi sono i primi responsabili dell'ecatombe in corso nel Mediterraneo e delle altre disumane violenze che i migranti subiscono; solo riconoscendo il diritto d'ingresso legale e sicuro in Europa come ovunque si possono salvare innumerevole vite di innocenti, e si puo' abolire di colpo il criminoso mercato delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; solo riconoscendo eguale dignita' ed eguali diritti a tutti gli esseri umani si puo' abolire la schiavitu' e la segregazione, l'abominevole regime di apartheid globale che nega l'umanita' dell'umanita'.
c) L'Italia e' oggi assurdamente e tragicamente - ed illegittimamente, e criminalmente - governata da una coalizione dell'estrema destra razzista e golpista che pur non rappresentando affatto la maggioranza del popolo italiano sta imponendo un criminale regime di persecuzioni razziste.
d) Gia' nella sua propaganda elettorale e nel suo stesso programma di governo l'estrema destra razzista e golpista oggi al potere aveva dichiarato le sue criminali intenzioni: perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini; perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani; perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani; perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti; violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame; favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia. Giunta al potere, l'estrema destra razzista e golpista sta attuando quel programma folle e criminale.
e) Noi denunciamo il governo italiano: per aver commesso il crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traevano in salvo; per aver commesso il crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare; per aver commesso il crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa. E queste decisioni criminali del governo italiano hanno anche indotto il governo di un altro paese, Malta, ad aggredire e sabotare anch'esso i soccorritori volontari che salvano le vite nel Mediterraneo; ed hanno altresi' spostato o rafforzato su posizioni razziste e disumane i governi di altri paesi.
f) Noi affermiamo che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'; noi affermiamo che l'omissione di soccorso e' un crimine che sta provocando una strage degli innocenti di dimensioni immani.
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2.2. Un'aggiunta nonviolenta per l'indicazione di obiettivi concreti
Chiamiamo quindi ogni persona decente che vive in Italia ad insorgere, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della Costituzione repubblicana, della democrazia, della civilta', dell'umanita'.
E poniamo quattro obiettivi concreti, necessari ed urgenti per salvare innumerevoli vite, necessari per far cessare la barbarie e il massacro.
I. Le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
II. Che i ministri responsabili di crimini gravissimi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
III. Far cessare la strage nel Mediterraneo riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro.
IV. Far cessare la segregazione e la schiavitu' in Italia ottenendo pienezza ed eguaglianza di diritti per tutte le persone, ed innanzitutto che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
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3. Repetita iuvant
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendiamo la legalita' che salva le vite.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Un governo che impone un regime di persecuzioni razziste, un governo che commette il reato di omissione di soccorso, un governo che viola la Costituzione della Repubblica italiana, e' un governo illegittimo e criminale.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 6 luglio 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)