[Nonviolenza] Telegrammi. 3094
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- Date: Mon, 11 Jun 2018 19:59:46 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3094 del 12 giugno 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Sommario di questo numero:
1. Ricordato Mario Onofri a Viterbo
2. No
3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
4. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. AMICIZIE. RICORDATO MARIO ONOFRI A VITERBO
Approssimandosi il 13 giugno, terzo anniversario della scomparsa di Mario Onofri, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo si e' tenuto lunedi' 11 giugno 2018 un incontro di commemorazione dell'indimenticabile amico, del compagno di tante lotte nonviolente, dell'artista e ricercatore della verita', della persona sempre generosamente impegnata nel recare aiuto ad ogni essere umano di aiuto bisognoso.
E' stata rievocata la sua figura di artista e di studioso, di viandante meditabondo e fraterno, di sperimentatore e di contemplativo che incontro' e seppe intimamente comprendere tanto i popoli, le tradizioni e i modi di vita piu' antichi del mondo quanto le esperienze estetiche, comunicative e costruttive piu' aggettanti e ricche di futuro; di persona essenziale e solidale, accudente e condividente, che nell'incontro con le persone piu' sofferenti cosi' nell'India della fame e della sapienza ancestrale come nelle periferie metropolitane e nella provincia urbana e rurale d'Italia sapeva trovare e recare verita' e amore, ascolto e conforto; di militante politico libertario e nonviolento per la liberazione dell'umanita' da ogni schiavitu', da ogni alienazione, da ogni menzogna, da ogni oppressione.
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Una breve notizia su Mario Onofri
Mario Onofri e' deceduto a Viterbo, la sua citta', il 13 giugno 2015, aveva 64 anni. Era un uomo dolce e mite, sapiente e generoso. Fotografo, artista, viandante e ricercatore, studioso e testimone, militante per i diritti umani, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto alle persone sofferenti, alle persone oppresse. E' stato uno dei migliori compagni di lotte di quanti a Viterbo si sono battuti e ogni giorno si battono contro i poteri criminali e contro il regime della corruzione, contro la devastazione della natura e della cultura, contro la guerra e contro la violenza, contro il razzismo e contro il maschilismo, contro lo sfruttamento e l'oppressione; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la liberazione dell'umanita' intera; in difesa di quest'unico mondo vivente. Anche grazie all'azione di Mario Onofri la nonviolenza e' in cammino. All'indomani della sua scomparsa scrissero di lui alcuni degli amici e compagni di lotte che piu' gli furono vicini: "Grande artista, fotografo e visionario, dagli anni '60-'70 Mario ci ha donato luminose visioni di persone e luoghi con i suoi scatti - di grande perizia tecnica - intrisi di bellezza e malinconia, dolcezza e saggezza, espressione di un cuore e di un occhio sapientemente sensibili e sempre alla ricerca di quei caratteri e paesaggi autentici ed evocativi che sapeva cogliere esprimendo la profonda essenza della vita, dell'umanita', della storia e della natura. Grande viaggiatore, profondo conoscitore dell'India, Mario Onofri lascia un grande patrimonio artistico e documentario, storico ed umano, che - dal bianco e nero al colore - ci permettera' di rivedere, senza mai banalita', la metamorfosi socio-culturale e paesaggistica di Viterbo impressa in cinquant'anni di fotografie. Oltre all'altra sua grande passione, quella dell'India, di questo meraviglioso paese di cui era innamorato e del quale ha magistralmente colto e restituito la poesia, i colori e la magia". Ricordandolo nel primo anniversario della scomparsa di lui e' stato scritto: "artista e ricercatore, militante nonviolento per la pace, i diritti umani, la difesa dell'ambiente e della civilta'. Era un uomo buono, mite, gentile, di garbo levissimo e finissima ironia, di profondi elevati pensieri, di immensa generosita'. Intellettuale dai molti interessi e di molte esperienze, infaticabile viaggiatore e natura contemplativa, acutamente consapevole della fragilita' di ogni persona e della volatilita' di ogni esistenza - e per questo vieppiu' soccorrevole e accudente -, attivista costantemente impegnato per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, per la liberazione delle oppresse e degli oppressi, per l'amoroso rispetto del mondo vivente tutto. Ne ricordiamo le qualita' di artista visivo, di antropologo del presente, di testimone del tempo e dei luoghi, delle relazioni e dei mutamenti, dei movimenti collettivi e delle esperienze culturali che con intensa partecipazione visse e documento'; lo ricordiamo fedele alle amicizie fino all'abnegazione, tenero e luminoso confortatore nelle distrette, saggio gioioso e meditabondo nel convivio; lo ricordiamo compagno di lotte e di ragionamenti necessari, strenuo ricercatore della verita', la verita' che libera, la verita' che ama, la verita' che e' prendersi cura delle altre persone e del mondo vivente, compassione operosa e universale fraternita'. A chi ha avuto il privilegio grande di essergli stato amico lascia un tesoro di ricordi iridescenti, e un'esortazione a perseverare nell'impegno per la liberazione di ogni essere umano, affinche' tutti possano godere di una condivisa felicita', in una solidarieta' che ripudia e contrasta e sconfigge ogni violenza, e l'intero mondo vivente abbraccia in un rivolgimento amoroso che e' insieme comprensione di se' e del tutto. Lascia anche un'opera vasta e preziosa, in massima misura tuttora dispersa e inedita, un regesto di immagini salvate dalla fuga del tempo il cui pregio artistico e documentario - ed ermeneutico, e morale quindi - e' cospicuo, e che occorre dunque finalmente raccogliere, pubblicare e valorizzare a beneficio dei presenti e dei venturi, dono estremo di un uomo giusto all'umanita'".
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Nel ricordo di Mario Onofri, contro tutte le violenze
Al termine dell'incontro, nel ricordo di Mario Onofri, ancora una volta e' stato espresso l'impegno comune delle persone partecipanti ad opporsi ad ogni violenza; l'impegno comune contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; l'impegno comune in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; l'impegno comune in difesa di quest'unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, di cui l'umanita' e' insieme parte e custode.
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"Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'"
Al termine dell'incontro e' stato letto e condiviso un documento di denuncia del razzismo, il cui testo integrale di seguito si riproduce.
"Chiudere i porti del nostro paese alle imbarcazioni che traggono in salvo le vittime di naufragi, le vittime di schiavitu', le vittime di guerre e fame, di dittature e disastri ambientali, non e' un crimine contro l'umanita'?
Rifiutarsi di accogliere persone estremamente bisognose di aiuto, rifiutarsi di soccorrere le vittime di violenze inaudite, non e' un crimine contro l'umanita'? E non configura il reato di omissione di soccorso?
Questo crimine il governo dell'estrema destra razzista e golpista lo sta commettendo oggi, sotto gli occhi di tutti.
E del resto i caporioni dell'estrema destra razzista e golpista lo avevano ripetutamente annunciato, finanche nel loro programma di governo, che avevano intenzione di instaurare un regime di persecuzioni razziste: ora anche chi non voleva vedere lo vede.
Cessi immediatamente questo orrore, cessi immediatamente questa infamia.
L'Italia soccorra ed accolga le persone in pericolo, come vuole la morale e il diritto, come prevede la legge vigente.
L'Italia torni alla legalita', alla civilta', all'umanita'.
Il governo violatore dei diritti umani sia costretto alle immediate dimissioni dall'unanime riprovazione, dall'unanime sdegno del popolo italiano.
Nessuna persona decente vuole essere complice di chi commette persecuzioni razziste; nessuna persona decente vuole essere complice di chi si macchia del delitto di omissione di soccorso.
I governanti fautori delle persecuzioni razziste, i governanti fautori del delitto di omissione di soccorso, i governanti fautori di crimini contro l'umanita', siano tratti in giudizio e siano condannati ai sensi di legge per i crimini loro.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga il popolo italiano per salvare tante vite umane in pericolo.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga il popolo italiano in difesa della legalita' che salva le vite.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga il popolo italiano in difesa della Costituzione repubblicana, della democrazia, dello stato di diritto, della civilta', dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga il popolo italiano contro il regime delle persecuzioni razziste, contro l'anomico governo che si macchia del delitto di omissione di soccorso, contro il golpe bianco dell'estrema destra razzista.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni vittima ha il volto di Abele".
2. REPETITA IUVANT. NO
No al governo dell'estrema destra razzista.
No al regime delle persecuzioni razziste.
3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
4. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Guido Lucchini (a cura di), Carlo Emilio Gadda, Rcs, Milano 2018, pp. 154, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Riletture
- Anne Cheng, Storia del pensiero cinese, Einaudi, Torino 2000, Mondadori, Milano 2010, pp. XXVIII + 726.
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Riedizioni
- Selma Lagerlof, La saga di Gosta Berling, Iperborea, Milano 2007, Rcs, Milano 2018, pp. 464, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3094 del 12 giugno 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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