[Nonviolenza] Telegrammi. 3081



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3081 del 30 maggio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Sommario di questo numero:
1. La politica prima
2. Non diventare nazisti. Un appello allle persone di buon senso e di buon cuore per contrastare l'estrema destra razzista e golpista e i suoi criminali piani di persecuzione
3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
4. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
5. "Strategie del pregiudizio". Un incontro di studio a Viterbo
6. Movimento Nonviolento: 2 giugno, festeggiamo la Repubblica. L'Italia e' fondata sul lavoro e ripudia la guerra
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. L'ORA. LA POLITICA PRIMA

La politica prima: salvare le vite.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

2. REPETITA IUVANT. NON DIVENTARE NAZISTI. UN APPELLO ALLE PERSONE DI BUON SENSO E DI BUON CUORE PER CONTRASTARE L'ESTREMA DESTRA RAZZISTA E GOLPISTA E I SUOI CRIMINALI PIANI DI PERSECUZIONE

Diciamo cio' che tutti vedono.
1. L'estrema destra razzista e golpista, attraverso una oscena ma astutamente confezionata propaganda di menzogne, minacce e fraudolente idiozie, ha ottenuto alle elezioni del 4 marzo 2018 il consenso di una minoranza della popolazione italiana, circa 17 milioni di voti su oltre 50 milioni di aventi diritto al voto su una popolazione effettiva di oltre 60 milioni di residenti complessivi (e con 4 milioni di elettori residenti all'estero mentre il diritto di voto continua ad essere negato agli oltre 5 milioni di persone che in Italia vivono e lavorano nel pieno rispetto delle leggi ma non essendo native subiscono una scandalosa discriminazione che viola il principio fondamentale della democrazia: "una persona, un voto").
2. Con quel consenso elettorale di una minoranza della popolazione, l'estrema destra razzista e golpista e' riuscita ad accaparrarsi una maggioranza di seggi in entrambe le Camere del Parlamento. E i due partiti oggi capifila dell'estrema destra razzista e golpista, dopo aver ingannevolmente fatto credere in campagna elettorale di essere avversari ed alternativi tra loro, hanno gettato la maschera e stretto un'alleanza nel segno del razzismo e del golpismo.
3. L'accordo che hanno raggiunto ha tre caratteristiche fondamentali: la promessa truffaldina di far regalie a destra e a manca per molte decine di miliardi senza ovviamente indicare in alcun modo dove mai, nel bilancio dello stato, i fondi a tal fine necessari sarebbero reperiti; l'apologia e la pianificazione della delirante violenza xenofoba, razzista, omissiva di soccorso ed effettualmente assassina; il criminale disprezzo per la legalita' costituzionale e la volonta' di farne strame.
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Concentriamo la nostra attenzione sul programma di persecuzioni razziste, che e' la sostanza e la chiave del programma dell'estrema destra razzista e golpista.
E ripetiamo ancora una volta le sue scellerate ed infami caratteristiche salienti:
a) la criminale intenzione piu' volte esplicitamente dichiarata dai caporioni dell'estrema destra razzista e golpista di perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini;
b) la criminale intenzione piu' volte esplicitamente dichiarata dai caporioni dell'estrema destra razzista e golpista di perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani;
c) la criminale intenzione piu' volte esplicitamente dichiarata dai caporioni dell'estrema destra razzista e golpista di perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani;
d) la criminale intenzione piu' volte esplicitamente dichiarata dai caporioni dell'estrema destra razzista e golpista di perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente pressoche' assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti;
e) la criminale intenzione piu' volte esplicitamente dichiarata dai caporioni dell'estrema destra razzista e golpista di violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame;
f) la criminale intenzione piu' volte esplicitamente dichiarata dai caporioni dell'estrema destra razzista e golpista di favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia.
Nessuna persona ignora che dove l'estrema destra razzista e golpista gia' governa i territori e le comunita' attraverso i Comuni e le Regioni ha sovente gia' messo in atto scellerate misure di persecuzione razzista, nessuno ignora che la persecuzione razzista e' il cuore pulsante dell'effettuale programma di governo dell'estrema destra razzista e golpista. I caporioni dell'estrema destra razzista e golpista non perdono occasione per ripeterlo ogni giorno ai quattro venti.
Dinanzi a questo mostruoso crimine annunciato e' evidente che tacere significa farsene complici.
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Ma concentriamo la nostra attenzione anche sui comportamenti e sui proclami dei caporioni dell'estrema destra razzista e golpista in queste ultime settimane e in questi ultimi giorni.
Elenchiamo alcune cose che tutti vedono:
I. il disprezzo per la verita': continuano a lasciar intendere di avere il consenso della assoluta maggioranza del popolo italiano, quando questo e' del tutto falso: hanno il consenso di una minoranza, e quel consenso e' stato estorto con una propaganda menzognera e fraudolenta;
II. il disprezzo per la democrazia, per la separazione dei poteri, per le istituzioni repubblicane, per la legalita' stessa; e la pretesa di governare per via plebiscitaria, fingendo di aver ricevuto un mandato plebiscitario che invece ovviamente non c'e' stato ne' poteva esserci, e che comunque non sarebbe giammai al di sopra delle leggi e non potrebbe giammai legittimare atti palesemente criminosi;
III. l'esplicitamente annunciata volonta' di comprimere la liberta' dei parlamentari proponendosi di imporre un "vincolo di mandato" che viola l'art. 67 della Costituzione;
IV. l'aggressione teppistica e infame al Presidente della Repubblica, e con cio' l'aggressione all'intero ordinamento istituzionale democratico: cosi' smascherandosi da se' stessi come eversori professi che pretendono di imporre la propria volonta' nell'ignoranza e nel disprezzo piu' assoluti delle regole della democrazia, dello stato di diritto, della legalita' costituzionale.
V. la reiterata chiamata a manifestazioni intimidatorie e golpiste, riciclando a tal fine la retorica piu' becera che connoto' i fascismi storici.
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E poiche' i caporioni dell'estrema destra razzista e golpista conoscono ed usano la squallida ma efficace tecnica percussiva del ripetere ossessivamente una menzogna fino ad imporla come pretesa verita', prima di concludere queste riflessioni torniamo una volta ancora a denunciare e smascherare il loro sofisma di base: non e' vero che l'estrema destra razzista e golpista abbia il consenso della maggioranza della popolazione italiana; e se anche quel consenso l'avesse - e invece non lo ha -, un crimine resta un crimine e non diventa per questo una virtu'. E il razzismo e' un crimine, previsto e punito dalle leggi vigenti oltre che condannato dal giudizio morale di ogni essere umano che umano si riconosca.
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L'ora e' grave.
Alle persone di buon senso e di buon cuore, alle persone sollecite del bene comune, alle persone amiche della nonviolenza, noi chiediamo:
- di opporsi all'estrema destra razzista e golpista prima che possa instaurare un regime di scellerate persecuzioni;
- di difendere la Costituzione repubblicana e l'ordinamento giuridico che su di essa si fonda; di difendere la democrazia, lo stato di diritto, la civilta'; di difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani;
- di battersi per la verita' che salva le vite, di battersi per l'umanita' dell'umanita'.
Con la forza della verita'.
Con la scelta della nonviolenza.
Nella fedelta' ai martiri della Resistenza antifascista e di tutte le Resistenze contro tutte le disumanita'.
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Un libro che a suo tempo tutti leggemmo s'intitolava "Come si diventa nazisti" e  descriveva una piccola citta' tedesca negli anni in cui l'hitlerismo con abile, callida e perversa propaganda cresceva come un cancro nei gangli della societa' prima di giungere a prendere il potere e farsi regime totalitario.
Rivediamo oggi, mutatis mutandis, analoghe dinamiche in azione. E ne rabbrividiamo.
Ma oggi sappiamo quello che poi avvenne: l'imposizione del regime del terrore, l'orrore dei campi di sterminio, l'apocalisse bellica.
Cosi' oggi ben piu' facilmente possiamo, e quindi dobbiamo, agire per evitare che quei crimini si ripetano.

3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

4. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. INCONTRI. "STRATEGIE DEL PREGIUDIZIO". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 29 maggio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema "Strategie del pregiudizio. La propaganda antiturca nella pubblicistica cristiana del Seicento".
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni documenti da archivi secenteschi.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
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Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

6. ANNIVERSARI. MOVIMENTO NONVIOLENTO: 2 GIUGNO, FESTEGGIAMO LA REPUBBLICA. L'ITALIA E' FONDATA SUL LAVORO E RIPUDIA LA GUERRA
[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: www.azionenonviolenta.it, www.nonviolenti.org) riceviamo e diffondiamo]

2 giugno 2018, festeggiamo la Repubblica.
L'Italia e' fondata sul lavoro e ripudia la guerra.
Il simbolo dell'Italia dovrebbe essere l'urna elettorale, nella quale i cittadini hanno fatto la scelta fondamentale tra Repubblica e Monarchia. La nostra democrazia deriva da quella scheda.
Il 2 giugno e' il compleanno della Repubblica, figlia della madre Resistenza (che fu un movimento prevalentemente civile e popolare antifascista e antinazista) e del padre Referendum (strumento fatto di seggio, scheda, matita, che per la prima volta usarono anche le donne).
Il sistema democratico repubblicano, scelto il 2 giugno 1946 dal popolo italiano, getta i semi dai quali il primo gennaio 1948 nascera' la Carta Costituzionale.
Il primo articolo indica come la nostra Repubblica sia fondata sulla forza del lavoro. Gli articoli successivi, dal 2 al 10, i principi fondamentali, contengono il richiamo ai diritti inviolabili dell'uomo, l'uguaglianza e la pari dignita' sociale di tutti, il diritto al lavoro, le autonomie locali ed il decentramento amministrativo, la tutela delle minoranze linguistiche, l'indipendenza dello Stato e della Chiesa, la liberta' per tutte le confessioni religiose, lo sviluppo della cultura, la ricerca scientifica, la tutela del paesaggio, del patrimonio artistico e monumentale, il riconoscimento del diritto internazionale e il diritto d'asilo per lo straniero; infine vi e' l'articolo 11, il ripudio della guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
A chiusura dei principi fondamentali, i costituenti hanno scelto di inserire, con l'articolo 12, la descrizione della nostra bandiera tricolore, che e' il simbolo unitario che racchiude in se' i valori precendentemente espressi, dal lavoro al ripudio della guerra.
Tutto questo significa che i cittadini e i lavoratori devono costruire le condizioni economiche e sociali per la dignita' della vita di tutti coloro che vivono nel nostro paese, e che la guerra e' l'unico vero disvalore da espellere per sempre dal contesto civile.
Per questo riteniamo che i 25 miliardi di euro che saranno impiegati anche quest'anno per le spese militari vadano contro la Costituzione e sperperino denaro sottratto alle tante necessita' attuali (lavoro, sanita', istruzione, cultura, ricerca, protezione civile, pensioni, ecc.).
Noi vogliamo essere cittadini obbedienti alla Costituzione italiana, scritta subito dopo il flagello del secondo conflitto mondiale, e per questo vogliamo festeggiare il 2 giugno con lo spirito civile di una festa di popolo, insieme alla forze vive della Repubblica: i lavoratori, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini, i giovani del servizio civile, i disoccupati che lavoro non trovano, tutti coloro, cioe', che in diversi modi attuano i primi 12 articoli della Costituzione.
Per tutto questo noi celebreremo in modo civile e disarmato il 2 giugno. Saremo in molte piazze italiane dove innalzeremo le bandiere della pace e i cartelli con l'articolo 11 della Costituzione.
Invitiamo tutti i rappresentanti istituzionali, le autorita' civili delle nostre citta', sindaci, prefetti, consiglieri comunali, deputati e senatori, a partecipare con noi alle celebrazioni civili, disarmate e nonviolente del 2 giugno.
Viva la Repubblica, viva la democrazia, viva la pace, fondamento del futuro dell'Italia.
Il ripudio della guerra, e della sua preparazione, passa da qui.

7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Vittorio H. Beonio-Brocchieri, Nicola II, Rcs, Milano 2018, pp. 192, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Damiano Palano, Vladimir Lenin. La "macchina" della rivoluzione, Hobby & Work, Brugherio (Mb) 2018, pp. 144.
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Riletture
- Gustavo Gutierrez, Teologia della liberazione, Queriniana, Brescia 1972, 1981, pp. 320.
- Fredric Jameson, L'inconscio politico, Garzanti, Milano 1990, pp. 384.
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Riedizioni
- Lars Gustafsson, Morte di un apicultore, Iperborea, Milano 1989, Rcs, Milano 2018, pp. 192, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Ernesto Sabato, Il tunnel, Gedi, Roma 2018, pp. 128, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica" e al settimanale "L'Espresso").

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3081 del 30 maggio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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