[Nonviolenza] Archivi. 296



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 296 del 23 marzo 2018

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di febbraio 2018 (parte terza e conclusiva)
2. Solo la nonviolenza e' antifascista. La nostra adesione alla manifestazione del 24 febbraio a Roma
3. Luigi Pestalozza
4. Bruno Schacherl
5. Claudio Cianca
6. Carla Accardi
7. Luigi Di Ruscio
8. Pierino Fornaciari
9. Alice Ricciardi von Platen
10. Giovanni Ferrara
11. Robert K. Merton
12. Christopher Hill
13. Alberto Vigevani
14. Heinrich Schmid
15. Arrigo Cervetto
16. Manfredo Tafuri
17. Valentino Bompiani
18. Jose' Afonso
19. Eduardo Mondlane
20. Stan Laurel
21. Antonio Delfini
22. Marcel Griaule
23. Fabrizio Maffi
24. Igino Borin
25. Donato Bachi
26. Enzo Gibin
27. Ernesto Mora
28. Luciano Domenico
29. Giovanni Domaschi
30. Gian Attilio Dalla Bona
31. Una meditazione in un giorno di digiuno
32. Oggi a Roma
33. Due o tre cose che so della Resistenza
34. Antifascismo. Dieci tesi
35. Peter Benenson. Una commemorazione
36. Folco Quilici
37. Il vangelo
38. L'interdetto
39. Primavera di bellezza
40. Severino Vardacampi: Una dichiarazione di voto
41. Osvaldo Caffianchi: Una dichiarazione di voto
42. Omero Delli Storti: Una dichiarazione di voto
43. Masino Munzeri: Una dichiarazione di voto
44. Geremia Zazzei: Una dichiarazione di voto
45. Un ricordo di Giulio Girardi, a sei anni dalla scomparsa
46. Annibale Scarpante: Una dichiarazione di voto
47. Per Stephane Hessel, nel quinto anniversario della scomparsa
48. Tristano Timandri: Un candidato nonviolento al Parlamento, Mao Valpiana
49. Il 4 marzo al voto

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2018 (PARTE TERZA E CONCLUSIVA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di febbraio 2018.

2. SOLO LA NONVIOLENZA E' ANTIFASCISTA. LA NOSTRA ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 24 FEBBRAIO A ROMA

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo aderisce alla manifestazione nazionale "Mai piu' fascismi, mai piu' razzismi" che si svolgera' sabato 24 febbraio a Roma.
Ed a tutte le persone di volonta' buona ricorda cio' che nel suo cuore ogni persona gia' sa: che la violenza e' sempre un male; che il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto e' salvare le vite; che vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte; che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che devi agire verso le altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te; che solo la nonviolenza si oppone alla violenza in modo nitido e intransigente, concreto e coerente, con la forza della verita', contrastando il male facendo il bene.
Che occorre opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.
Che occorre opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni.
Che occorre opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Che occorre difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Che occorre difendere il mondo vivente casa comune dell'umanita'.
*
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Solo la nonviolenza e' antifascista.
Solo la nonviolenza invera la democrazia.
Solo la nonviolenza riconosce e rispetta il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Solo la nonviolenza ha a cuore l'intero mondo vivente che e' casa comune dell'umanita' e di cui l'umanita' e parte.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dell'umanita'.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

3. LUIGI PESTALOZZA

Il 22 febbraio 2017 moriva Luigi Pestalozza, resistente, musicologo, militante comunista.

4. BRUNO SCHACHERL

Il 22 febbraio 2015 moriva Bruno Schacherl, resistente, giornalista, traduttore.

5. CLAUDIO CIANCA

Il 22 febbraio 2015 moriva Claudio Cianca, antifascista, resistente, militante comunista, parlamentare.

6. CARLA ACCARDI

Il 22 febbraio 2014 moriva Carla Accardi, artista e militante femminista.

7. LUIGI DI RUSCIO

Il 22 febbraio 2011 moriva Luigi Di Ruscio, poeta e romanziere.

8. PIERINO FORNACIARI

Il 22 febbraio 2009 moriva Pierino Fornaciari, partigiano, insegnante, pittore.

9. ALICE RICCIARDI VON PLATEN

Il 22 febbraio 2008 moriva Alice Ricciardi von Platen, psichiatra.

10. GIOVANNI FERRARA

Il 22 febbraio 2007 moriva Giovanni Ferrara, antifascista, storico, parlamentare.

11. ROBERT K. MERTON

Il 22 febbraio 2003 moriva Robert K. Merton, illustre sociologo.

12. CHRISTOPHER HILL

Il 22 febbraio 2003 moriva Christopher Hill, storico illustre.

13. ALBERTO VIGEVANI

Il 22 febbraio 1999 moriva Alberto Vigevani, antifascista, scrittore, editore.

14. HEINRICH SCHMID

Il 22 febbraio 1999 moriva Heinrich Schmid, linguista.

15. ARRIGO CERVETTO

Il 22 febbraio 1995 moriva Arrigo Cervetto, partigiano e militante comunista.

16. MANFREDO TAFURI

Il 22 febbraio 1994 moriva Manfredo Tafuri, architetto e docente.

17. VALENTINO BOMPIANI

Il 22 febbraio 1992 moriva Valentino Bompiani, l'editore cui si deve la monumentale impresa del Dizionario delle opere e dei personaggi.

18. JOSE' AFONSO

Il 22 febbraio 1987 moriva Jose' Afonso, cantautore antifascista, autore di "Grandola vila morena".

19. EDUARDO MONDLANE

Il 22 febbraio 1969 moriva Eduardo Mondlane, guida della lotta di liberazione del Mozambco, assassinato dal terrorismo colonialista.

20. STAN LAUREL

Il 22 febbraio 1965 moriva Stan Laurel, che ha saputo rendere felice l'umanita'.

21. ANTONIO DELFINI

Il 22 febbraio 1963 moriva Antonio Delfini, scrittore.

22. MARCEL GRIAULE

Il 22 febbraio 1956 moriva Marcel Griaule, antropologo.

23. FABRIZIO MAFFI

Il 22 febbraio 1955 moriva Fabrizio Maffi, militante del movimento operaio, parlamentare, antifascista perseguitato, costituente.

24. IGINO BORIN

Il 22 febbraio 1954 moriva Igino Borin, militante del movimento operaio, parlamentare, antifascista perseguitato, partigiano.

25. DONATO BACHI

Il 22 febbraio 1952 moriva Donato Bachi, militante socialista e antifascista perseguitato.

26. ENZO GIBIN

Il 22 febbraio 1945 moriva Enzo Gibin, partigiano, assassinato dai fascisti.

27. ERNESTO MORA

Il 22 febbraio 1945 moriva Ernesto Mora, partigiano, assassinato dai fascisti.

28. LUCIANO DOMENICO

Il 22 febbraio 1945 moriva Luciano Domenico, giovanissimo partigiano, assassinato dai fascisti.

29. GIOVANNI DOMASCHI

Il 22 febbraio 1945 moriva Giovanni Domaschi, antifascista perseguitato, partigiano, deportato e morto a Dachau.

30. GIAN ATTILIO DALLA BONA

Il 22 febbraio 1945 moriva Gian Attilio Dalla Bona, medico, partigiano, assassinato dai fascisti.

31. UNA MEDITAZIONE IN UN GIORNO DI DIGIUNO

Ho preso parte alla giornata di digiuno, di meditazione e di azione per la pace promossa da papa Francesco in questo 23 febbraio 2018, mentre in tante parti del mondo guerre e stragi ed assassinii fanno scempio dell'umanita', e pressoche' ovunque un modo di produzione e riproduzione sociale - e i connessi sistemi di organizzazione e comando dei rapporti sociali e tra esseri umani e natura - impongono relazioni di asservimento e alienazione, di avida brutale rapina e vorace insensato consumo, ed aggrediscono e avvelenano e devastano e distruggono irreversibilmente fino all'annichilimento parti crescenti di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
*
Non sono un credente di alcuna fede, ma condivido pienamente le parole e le azioni del papa in difesa della pace, dei diritti umani di tutti gli esseri umani, del mondo vivente tutto; condivido la sua denuncia delle armi assassine e di ogni forma di oppressione che offende e strazia e denega la vita, la dignita' e i diritti di innumerevoli persone innocenti; condivido la sua esplicita scelta della nonviolenza come unica forma di lotta adeguata a contrastare tutti i poteri violenti, tutti i rapporti sociali iniqui, tutte le forme di sfruttamento e consumo e dominio che in quanto tali negano l'eguaglianza di dignita' e diritti di ogni essere umano, il valore di ogni esistenza cosi' come, ed a maggior ragione, dell'intera biosfera, un unicum la preservazione dei cui delicatissimi equilibri - la cui rottura puo' portare a conseguenze apocalittiche - richiede riconoscimento, rispetto e cura, richiede conoscenza, coscienza e riconoscenza.
*
In questa giornata mi sembra si possa e si debba, da parte di ogni persona di ragionevole sentire e di volonta' buona, esprimere un impegno persuaso e concreto a recare aiuto a chi soffre, ad opporsi a tutte le violenze, nella consapevolezza che la regola aurea della convivenza umana ti chiede di agire nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Agire quindi contro la guerra e tutte le uccisioni: poiche' il primo fondamentale diritto di ogni essere umano e' il diritto di vivere, quindi il diritto di non essere ucciso, quindi il diritto di essere aiutato nell'ora del dolore, del pericolo, del bisogno.
Agire quindi contro il razzismo e tutte le persecuzioni: poiche' tutti gli esseri umani fanno parte dell'unica umanita', tutti sono eguali in diritti, ed ogni essere umano essendo diverso da ogni altro e' unico, prezioso ed insostituibile, ed ogni sofferenza inferta ad una persona colpisce e strazia l'umanita' tutta.
Agire quindi contro il maschilismo e tutte le oppressioni: il maschilismo essendo la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza.
Ricordare sempre che il primo dovere e' salvare le vite: e quindi soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola umanita'.
Solo la nonviolenza si oppone alla violenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

32. OGGI A ROMA

Contro tutti i fascismi.
Contro tutti i razzismi.
Contro tutte uccisioni.
Contro tutte le violenze.

33. DUE O TRE COSE CHE SO DELLA RESISTENZA

I resistenti, tutti i resistenti, anche quelli che resistettero in armi, si batterono per far cessare le guerre, le stragi e le uccisioni.
I resistenti, tutti i resistenti, anche quelli che resistettero in armi, si batterono per la pace, la dignita' umana, la convivenza.
I resistenti, tutti i resistenti, anche quelli che resistettero in armi, si batterono provando un immenso dolore per tutto il dolore del mondo, e quindi anche per quello che loro stessi inflissero ad altri esseri umani nello sforzo di diminuire il dolore nel mondo, nello sforzo di salvare innumerevoli vite, nello sforzo di esercitare la legittima difesa dell'umanita' dal male assoluto del regime fondato sui campi di sterminio e l'universale schiavitu'.
Chi oggi vuole porsi alla loro scuola ha il dovere di scegliere la nonviolenza.
Lo ripetiamo: chi oggi vuole porsi alla loro scuola ha il dovere di scegliere la nonviolenza.
Ancora una volta lo ripetiamo: chi oggi vuole porsi alla loro scuola ha il dovere di scegliere la nonviolenza.
Solo la nonviolenza prosegue e invera la Resistenza.
Solo la nonviolenza e' integralmente antifascista.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

34. ANTIFASCISMO. DIECI TESI

La mattina del 24 febbraio 2018 a Viterbo, in preparazione e come contributo alla manifestazione nazionale "Contro tutti i fascismi, contro tutti i razzismi" del pomeriggio a Roma promossa dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e da molte altre associazioni democratiche, presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo si e' svolto un incontro di riflessione.
Esso e' stato concluso dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese con il breve ragionamento una cui sintesi in forma di dieci tesi trascriviamo di seguito.
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1. La democrazia e' il contrario del fascismo. Nel fascismo si rompono le teste invece di contarle, nella democrazia si contano le teste invece di romperle. Gli esseri umani, in quanto dotati di teste, possono vivere una vita degna in democrazia, non sotto il fascismo.
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2. Il fascismo e' violenza, sottomissione alla violenza, adorazione della violenza. L'antifascismo e' opposizione alla violenza, lotta concreta e coerente contro la violenza, quindi nonviolenza. La violenza e' nemica degli esseri umani, poiche' il suo fine ultimo e il suo primo principio e' violentare gli esseri umani fino a sopprimerli; la nonviolenza e' la scelta degli esseri umani che vogliono vivere e convivere e che sanno che il fondamento della convivenza e' nell'agire nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
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3. Il fascismo e' guerriero: e poiche' la guerra consiste nell'uccisione degli esseri umani, caratteristica essenziale del fascismo e' la volonta' di uccidere, di uccidere gli esseri umani. E gli esseri umani che il fascismo brama uccidere siamo tutti noi, tutti gli esseri umani viventi, e noi sappiamo che toltaci la vita piu' nulla ci resta, poiche' il diritto e l'esperienza della vita costituiscono il diritto e l'esperienza senza i quali nessun altro diritto ed esperienza sussiste. Essere esseri umani e' essere antifascisti.
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4. Il fascismo e' razzista: poiche' il razzismo e' l'invenzione attraverso la quale si possono perseguitare innumerevoli innocenti semplicemente dichiarandoli "altri", ed in quanto "altri" privi di diritti e passibili di rapina, di schiavitu' e di morte. Ma ogni essere umano e' un altro rispetto ad ogni altro essere umano, poiche' l'umanita' e' costitutivamente una e plurale: tutti gli esseri umani sono eguali in dignita' e diritti e tutti gli esseri umani sono irriducibilmente diversi per caratteristiche personali. Tutti gli esseri umani sono quindi "altri", e pertanto effettuali o potenziali vittime di razzismo, e il razzismo e' quindi un crimine contro l'umanita' perche' tutti gli esseri umani pretende di escludere ed uccidere. Razzismo e umanita' sono incompatibili.
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5. Il fascismo e' maschilista: per il fascismo le donne sono schiave degli uomini, macchine da riproduzione, strumenti al servizio del potere patriarcale, oggetti in quanto tali privi di diritti. Il fascismo nega l'umanita' delle donne. Per il fascismo violentare una donna non e' un delitto contro una persona, ma solo contro la "stirpe". Per il fascismo un marito che uccide la moglie ha difeso il proprio "onore". Noi crediamo invece che ogni essere umano e' un essere umano. Noi sappiamo che il maschilismo e' la prima radice e il primo modello di ogni violenza. Noi pensiamo che l'umanita' sara' libera solo quando avra' sconfitto il maschilismo.
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6. Poiche' il fascismo e' barbarie, l'antifascismo e' antibarbarie, quindi civilta'. Poiche' il fascismo e' violenza strutturale e in atto, l'antifascismo e' lotta nonviolenta contro ogni oppressione ed edificazione nonviolenta di una societa' di persone libere e responsabili, eguali in diritti, solidali. Poiche' il fascismo e' dittatura di uno, l'antifascismo e' l'alleanza di tutti gli esseri umani per la comune liberazione.
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7. Antifascismo, democrazia, nonviolenza: sono tre parole che significano la stessa cosa. L'antifascismo s'invera nella democrazia. L'antifascismo e la democrazia s'inverano nella nonviolenza. La Resistenza continua e si adempie nella nonviolenza.
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8. Ogni essere umano e' fragile e perituro, esposto alla violenza, al dolore, alla morte. Da questa nozione l'antifascismo, la democrazia, la nonviolenza traggono il dovere del mutuo soccorso, dell'universale aiuto, della compassione e della benevolenza. Questo sentire, questo sapere, questo dovere e' l'umanita' dell'umanita', e' la civilta' come impegno comune al bene di tutti.
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9. Solo la scelta della nonviolenza e' integralmente antifascista. Solo la scelta della nonviolenza pienamente realizza la democrazia. Solo la scelta della nonviolenza riconosce l'umanita' di ogni essere umano. Solo la scelta della nonviolenza umanizza l'umanita'.
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10. Ogni vittima ha il volto di Abele. Pace, disarmo, smilitarizzazione. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Difendere la vita, la dignita', i diritti di ogni essere umano. Difendere il mondo vivente casa comune dell'umanita'. Condividere il bene ed i beni. Decidere insieme cio' che tutti riguarda: una persona, un voto. Nessuno sia abbandonato all'asservimento, alla miseria, alla fame, al freddo, alla solitudine, alla paura, al dolore, al male, alla disperazione e alla morte. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe. La nonviolenza e' l'antifascismo vivente.

35. PETER BENENSON. UNA COMMEMORAZIONE

Il 25 febbraio di tredici anni fa moriva Peter Benenson (Londra, 31 luglio 1921 - Oxford, 25 febbraio 2005), fondatore di Amnesty International.
Nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa del grande filantropo, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ha ricordato con un incontro commemorativo la mattina di domenica 25 febbraio 2018.
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Nel ricordo e alla scuola di Peter Benenson proseguiamo nell'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano; in difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' sconfiggere la violenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

36. FOLCO QUILICI

E' deceduto Folco Quilici, che sapeva vedere la bellezza del mondo.

37. IL VANGELO

Se invece di brandirlo come un mattone, come una clava, quel giovinotto si decidesse ad aprirlo ed a leggerlo... Qualcuno gli dica che e' un libro, per favore.

38. L'INTERDETTO

Un uomo interdetto dai pubblici uffici che pretende di decidere chi deve governarci. Mah.

39. PRIMAVERA DI BELLEZZA

Eleganti e ben curati nella persona, avvezzi al turpiloquio nelle piazze e proni nell'ossequio a padroni e generali nel palazzo, uniti nel culto del capo e sia pure un grottesco istrione, bivacco di manipoli all'assalto delle aule sorde e grigie, mi ricordano qualcosa, ma cosa, cosa?

40. SEVERINO VARDACAMPI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

I. Credo nell'eguaglianza di diritti di ogni essere umano.
Quindi voto contro tutte le destre che tutte condividono l'ideologia della disuguaglianza e tutte sono sostenitrici di cio' che da questa ideologia deriva: che degli esseri umani dominino su altri, che degli esseri umani siano schiavi di altri.
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II. Credo nel dovere di recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno.
Quindi voto contro tutte le destre che dinanzi al dolore degli altri tutte condividono l'ideologia espressa dal motto fascista "me ne frego" e tutte sono sostenitrici di cio' che da questa ideologia deriva: che chi non gode di privilegi, chi non ha forza e potere, chi non appartiene al gruppo dei sopraffattori, va abbandonato alla violenza, alla sofferenza, alla solitudine e alla morte.
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III. Credo che la regola fondamentale che presiede all'umana convivenza (e vita umana che non sia sociale non si da': tutti nasciamo da altri esseri umani, tutti per essere umani dipendiamo dalla relazione con altri esseri umani) sia quella che ti chiede di agire nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Quindi voto contro tutte le destre che tutte condividono l'ideologia del privilegio di alcuni ai danni di tutti gli altri e tutte sono sostenitrici di cio' che da questa ideologia deriva: che il piu' forte divori il piu' debole.

41. OSVALDO CAFFIANCHI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

I. Per chi voto? Contro militarismo, razzismo, maschilismo.
Voto contro la guerra e tutte le uccisioni; voto contro il razzismo e tutte le persecuzioni; voto contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Poiche' tengo per certo ed affermo il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; poiche' tengo per certo ed affermo che tutti gli esseri umani sono eguali in diritti e tutti appartengono all'unica umanita' che esiste in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; poiche' tengo per certo ed affermo il dovere di condividere il bene ed i beni; poiche' tengo per certo ed affermo il dovere di opporsi a ogni potere oppressivo, sfruttatore, rapinatore, distruttore.
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II. La politica dell'umanita' e' il programma della nonviolenza.
La pace e il disarmo.
L'eguaglianza di diritti e il dovere della solidarieta'.
La civile convivenza e la difesa della biosfera.
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III. Quattro cose da fare piu' urgenti.
Ratificare il Trattato per la proibizione delle armi atomiche.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono qui: una persona, un voto.
Riconoscere ad ogni persona il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Sostenere i centri antiviolenza del movimento delle donne.

42. OMERO DELLI STORTI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

I. Voto contro il fascismo. Io non dimentico i campi di sterminio.
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II. Voto contro la violenza. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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III. Voto perche' l'Italia resti una repubblica democratica.

43. MASINO MUNZERI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

Analisi concreta della situazione concreta.
Due schieramenti si fronteggiano alle elezioni.
La destra qualunquista, reazionaria e golpista.
L'area democratica che con tutti i suoi limiti, le sue contraddizioni, i suoi errori ed orrori alla destra fascista si oppone.
Altre liste e listarelle stante il vigente scellerato sistema elettorale hanno solo una funzione di allucinata fuga dalla realta', o di infame trappola per gonzi.
*
Chi scrive queste righe votera' per la coalizione del centrosinistra, ogni altro voto risolvendosi nei fatti in un sostegno alla presa del potere da parte dei fascisti.

44. GEREMIA ZAZZEI: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

Sono da oltre mezzo secolo un militante del movimento delle oppresse e degli oppressi. Sono una persona amica della nonviolenza. Abitassi a Verona voterei per Mao Valpiana.
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Qui dove vivo sono candidati dal centrosinistra nell'uninominale di Camera e Senato due parlamentari uscenti che gia' lo scorso anno hanno sottoscritto l'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono, una iniziativa che ritengo di decisiva importanza per contrastare il razzismo, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani e inverare la democrazia nel nostro paese.
*
In queste elezioni, con questa folle legge elettorale, con il concreto rischio di una schiacciante vittoria delle destre razziste e al fascismo ammiccanti, votero' per lo schieramento democratico che al fascismo si oppone.

45. UN RICORDO DI GIULIO GIRARDI, A SEI ANNI DALLA SCOMPARSA

Sei anni fa, il 26 febbraio 2012, ci lasciava Giulio Girardi, pensatore e militante per la liberazione dell'umanita'.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda come uno dei maggiori maestri e dei piu' fraterni e generosi compagni di cammino e di lotte di tutte le oppresse e tutti gli oppressi che si sollevano a rivendicare il diritto di tutti gli esseri umani alla vita, alla dignita' e alla solidarieta', che si sollevano a difendere il mondo vivente da ogni devastazione, che si sollevano a recare aiuto a chiunque di aiuto abbia bisogno.
Anche nel ricordo e alla scuola di Giulio Girardi la nonviolenza e' in cammino.
*
Giulio Girardi e' nato al Cairo il 23 febbraio 1926, filosofo e teologo della liberazione, durante il Concilio Vaticano II partecipo' alla stesura dello schema XIII; membro del Tribunale permanente dei popoli, e' stato particolarmente impegnato nella solidarieta' con i popoli dell'America Latina; e' deceduto il 26 febbraio 2012. Tra le principali opere di Giulio Girardi: Marxismo e cristianesimo, Cittadella, Assisi 1966, 1977; Credenti e non credenti per un mondo nuovo, Cittadella, Assisi 1970, 1976;  Cristianesimo liberazione umana lotta di classe, Cittadella, Assisi 1973; Cristiani per il socialismo: perche'?, Cittadella, Assisi 1975; Educare: per quale societa'?, Cittadella, Assisi 1975, 1979; Sandinismo marxismo cristianesimo: la confluenza, Borla, Roma 1986; (a cura di), "Le rose non sono borghesi...". Popolo e cultura nel nuovo Nicaragua, Borla, Roma 1986; Rivoluzione popolare e occupazione del tempio, Acra - Edizioni Associate, Roma 1989; in collaborazione con Jose' Maria Vigil, Il popolo prende la parola, Borla, Roma 1990; La conquista dell'America. Dalla parte dei vinti, Borla, Roma 1992; Il tempio condanna il vangelo, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1993; Gli esclusi costruiranno la nuova storia?, Borla, Roma 1994; Cuba dopo il crollo del comunismo, Borla, Roma 1995; Riscoprire Gandhi. La violenza e' l'ultima parola della storia?, Anterem, Roma 1999; Resistenza e alternativa al liberalismo e ai terrorismi, Edizioni Punto Rosso, Milano 2002; Che Guevara visto da un cristiano. Il significato etico della sua scelta rivoluzionaria, Sperling & Kupfer, Milano 2005.

46. ANNIBALE SCARPANTE: UNA DICHIARAZIONE DI VOTO

Mussolini e Hitler andarono al potere vincendo le elezioni.
E dopo niente piu' elezioni, ma il mondo a ferro e fuoco, i campi di sterminio, cinquanta milioni di morti.
Io penso che il 4 marzo occorra votare per impedire che il fascismo prevalga di nuovo sulla democrazia.
*
Lo so che ad eccezione di quattro stolti energumeni nessuno e' cosi' sciocco e impudente da dichiararsi pubblicamente fascista; ma tutti coloro che con i piu' acrobatici giri di parole evitano di dichiararsi antifascisti con cio' stesso gia' manifestano la loro scelta di campo: perche' tra il regime dei campi di sterminio e la lotta necessaria contro di esso non e' ammissibile alcuna equidistanza; chi rifiuta di porsi contro il fascismo con cio' stesso lo avalla e sostiene.
E per essere chiari fino in fondo: chi esegue, sostiene, giustifica le aggressioni squadriste non e' un antifascista, e' un fascista. Puo' sventolare bandiere di qualunque colore, ma l'uso, l'approvazione e l'adorazione della violenza sono gia' il fascismo.
*
In queste elezioni due dei tre principali schieramenti non solo blandiscono la barbarie e riproducono il linguaggio e la propaganda del fascismo, a cominciare dal turpiloquio e dalla mostrificazione dell'altro; ma presentano - ed esibiscono fin trionfalmente - caratteristiche tipiche dei movimenti totalitari: il culto del capo carismatico; la pretesa del monopolio della verita' e dell'assoluta purezza; il disprezzo per la democrazia e i suoi istituti; l'odio per chiunque non sia dei loro; il crogiolarsi nell'ignoranza.
*
La legge elettorale con cui si votera' per il rinnovo del parlamento il 4 marzo, una legge che io trovo scandalosa (ma io sono un vecchio, vecchio militante del movimento operaio e la penso ancora come la pensavo mezzo secolo fa: "una persona, un voto" e rappresentanza rigorosamente proporzionale), favorisce le destre qualunquiste, eversive, golpiste.
In questo contesto occorreva unire tutte le forze democratiche in un'unica coalizione per contrastare la deriva fascistizzante; occorreva un fronte antifascista. Non e' accaduto, e lo trovo ingiustificabile. Ogni voto di sinistra, ogni voto democratico che andra' disperso avvantaggera' il fascismo che torna.
Votero' per la coalizione che si oppone alle destre antidemocratiche. Sono un antifascista.

47. PER STEPHANE HESSEL, NEL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Nel quinto anniversario della scomparsa di Stephane Hessel (Berlino, 20 ottobre 1917 - Parigi, 27 febbraio 2013), resistente e deportato, collaboratore alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti umani, giurista e scrittore, autore dell'aureo libretto "Indignatevi" che ha saputo dare voce e fin suscitare un movimento internazionale nonviolento di impegno contro ogni ingiustizia e di solidarieta' con ogni essere umano, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda con gratitudine che non si estingue.
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Una breve notizia su Stephane Hessel
Stephane Hessel e' nato a Berlino il 20 ottobre 1917 da una famiglia ebraica (il padre fu il traduttore tedesco di Proust, mentre la madre fu il personaggio che ispiro' Roche' - e poi Truffaut - per l'indimenticabile Catherine di Jules e Jim), ed e' cresciuto nella Francia degli anni Trenta. Ha partecipato eroicamente alla Resistenza francese (catturato dai nazisti e deportato nel campo di sterminio di Buchenwald riusci' a evadere e continuare la lotta) e dopo la guerra ha lavorato al Segretariato generale dell'Onu ed e' stato uno dei principali redattori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Diplomatico, attivista e scrittore, e' stato costantemente impegnato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Nel 2010 il suo opuscolo Indignatevi! ha favorito il sorgere di una vasta mobilitazione sociale nonviolenta in vari paesi. E' deceduto a Parigi il 27 febbraio 2013. Tra le opere di Stephane Hessel: Danza con il secolo, Add Editore, Torino 2011; Indignatevi!, Add Editore, Torino 2011; Impegnatevi!, Salani, Milano 2011; (con Jean-Michel Helvig), Dalla parte giusta, Rcs, Milano 2011; Vivete!, Castelvecchi, Roma 2012; A conti fatti... o quasi, Bompiani, Milano 2012; (con Edgar Morin), Il cammino della speranza, Chiarelettere, Milano 2012; Vivete!, Castelvecchi, 2012; Agli indignati di questa Terra, Liberilibri, Macerata 2013; Non arrendetevi!, Passigli, 2014; Esigete! Un disarmo nucleare totale, Ediesse, Roma 2014.
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Anche nel ricordo di Stephane Hessel continuiamo nell'impegno nonviolento per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.
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Anche nel ricordo di Stephane Hessel continuiamo nell'impegno a sostegno dell'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia; a sostegno dell'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; a sostegno dell'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae".
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Anche nel ricordo di Stephane Hessel continuiamo nell'impegno contro il militarismo, il razzismo, il maschilismo; continuiamo nell'impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; continuiamo nell'impegno in difesa della biosfera.
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Anche nel ricordo di Stephane Hessel continuiamo nell'impegno antifascista.
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Vi e' una sola umanita'. Tutti gli esseri umani sono eguali in diritti. Salvare le vite e' il primo dovere. Pace, disarmo, smilitarizzazione. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno comune per la liberazione dell'umanita'. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

48. TRISTANO TIMANDRI: UN CANDIDATO NONVIOLENTO AL PARLAMENTO, MAO VALPIANA

Vivessi a Verona o nei dintorni, non avrei dubbi su chi votare: voterei per la lista "Insieme" della coalizione democratica ed antifascista, lista che candida al Senato Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento.
Non vivo a Verona. Ma so che affinche' Mao Valpiana possa aver qualche possibilita' di essere eletto occorre che nel Veneto quella lista raggiunga il 3% dei voti; quindi se vivessi in Veneto sosterrei la lista "Insieme" della coalizione democratica ed antifascista per sostenere Mao Valpiana.
E pur non vivendo in Veneto votero' comunque la coalizione democratica ed antifascista, perche' voglio oppormi alla destra qualunquista, razzista e golpista.
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Mi sembra l'unico voto di sinistra ragionevole.
Le altre liste di sinistra che si presentano fuori e contro la coalizione democratica ed antifascista sanno benissimo di non avere nessuna possibilita' di eleggere alcun candidato nella quota maggioritaria uninominale, e che la loro presentazione avra' in questo caso come unico esito quello di favorire i candidati della destra qualunquista, razzista e golpista.
E per quanto riguarda la quota proporzionale i ragazzi dei centri sociali che hanno promosso la lista Pap e i pezzi di ceto politico e di intellettualita' che vi si sono aggregati sanno perfettamente che non raggiungendo il 3% disperderanno i loro voti (furono dispersi gia' nel 2008 con la lista "Sinistra arcobaleno", e furono dispersi anche nel 2013 con la lista "Rivoluzione civile": errare e' umano, ma perseverare...): e ogni voto di sinistra disperso raddoppia il peso dei voti alla destra qualunquista, razzista e golpista.
Analogamente i promotori di Leu - lista che nella sostanza e' frutto di uno scontro interno al Pd - raggranelleranno forse un gruzzoletto di parlamentari, ma al prezzo di far perdere l'intera area democratica e antifascista. Il gioco vale la candela? Per quei pezzi di ceto politico che pensano solo alla loro personale carriera ed ai loro personali privilegi forse si', per chi non appartiene alla nomenklatura e ragiona dal punto di vista del bene comune sicuramente no. E' evidente che Leu doveva far parte della coalizione democratica ed antifascista; ponendosene assurdamente fuori e contro, qualcuno avra' peccato di ingenuita' (come Grasso e Boldrini, che sono brave persone, ma che non hanno nessuna esperienza di militanza politica - e purtroppo si vede), altri invece non di ingenuita' hanno peccato, e tra essi il signore che guido' l'Italia alla guerra nei Balcani, un crimine che noi non abbiamo dimenticato.
Per non dire di alcune folli ambiguita': come i reiterati ammiccamenti alla destra grillina da parte di alcuni prominenti di Leu; come l'adorazione della violenza da parte di militanti che pretendono di essere antifascisti ed avallano criminali azioni fasciste.
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Chi non si pone il problema di contrastare la violenza, evidentemente non si rende conto della situazione.
Chi non si impegna contro la guerra, il razzismo e il maschilismo, evidentemente non si rende conto della situazione.
Chi non si preoccupa di unire tutte le forze democratiche ed antifasciste per contrastare il tentativo di sfondamento delle destre che ripropongono il linguaggio, le condotte e le politiche del fascismo, evidentemente non si rende conto della situazione.
Chi non si impegna per portare in parlamento la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa dell'intero mondo vivente, evidentemente non si rende conto della situazione.
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E' vero quello che su questo foglio si scrive ogni giorno: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
La candidatura di Mao Valpiana ha un significato e un valore grandi, credo che siamo in molti ad essergliene grati.
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In guisa di postilla: non vorrei dar per scontato che chi legge queste righe gia' sappia chi sia Mao Valpiana; trascrivo quindi un suo breve profilo steso ritengo da un suo vecchio amico e gia' piu' volte su questo foglio apparso.
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico e di garanzia della Fondazione Alexander Langer Stiftung; fa parte del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta istituito presso L'Ufficio nazionale del servizio civile; e' socio onorario del Premio nazionale "Cultura della pace e della nonviolenza" della Citta' di Sansepolcro; ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". E' stato fondamentale ideatore, animatore e portavoce dell'"Arena di pace e disarmo" del 25 aprile 2014 e coordina la campagna "Un'altra Difesa e' possibile". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010. Oltre ad innumerevoli scritti, pubblicati negli anni in molte riviste e in vari libri, ha curato due volumi dedicati ad Alexander Langer: Fare la pace, Cierre Edizioni, 2005, 2017; Una buona politica per riparare il mondo, Edizioni Legambiente, 2016. E' attualmente candidato dei Verdi nella lista "Insieme" per il Senato. Cura un blog personale: https://maovalpiana.wordpress.com/ e un blog sull'"Huffington Post": http://www.huffingtonpost.it/author/mao-valpiana/

49. IL 4 MARZO AL VOTO

Votiamo contro la guerra e tutte le uccisioni.
Votiamo contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Votiamo contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
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Votiamo in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Votiamo in difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Votiamo contro tutte le violenze.
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Votiamo contro il fascismo che torna.
Votiamo affinche' s'inveri la democrazia.
Votiamo affinche' la nonviolenza diventi principio giuriscostituente.
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Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Una persona, un voto.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
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Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 296 del 23 marzo 2018

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