[Nonviolenza] Archivi. 292



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Numero 292 del 19 marzo 2018

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di gennaio 2018 (parte seconda)
2. Andrea Arena
3. Cantata breve e zoppa della memoria ancora
4. Hugh Masekela
5. Un distico ancora
6. Dopo un funerale
7. Una commemorazione di Virginia Woolf a Viterbo
8. Alcuni pensieri pensati dinanzi alle pietre d'inciampo a Viterbo
9. Nel giorno della memoria della Shoah
10. Vittorio Emanuele Giuntella
11. Essendo la violenza...
12. I compiti dell'ora
13. Quattro primi passi nella giusta direzione
14. Nel Giorno della Memoria
15. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
16. Ogni giorno sia il giorno della memoria
17. Per il genetliaco del professor Osvaldo Ercoli
18. Nel settantesimo anniversario della morte di Gandhi

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GENNAIO 2018 (PARTE SECONDA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di gennaio 2018.

2. ANDREA ARENA

E' deceduto Andrea Arena, giornalista, fratello di Paolo, uno dei principali collaboratori del nostro centro.
A Paolo e a tutti gli altri familiari le nostre piu' sentite condoglianze.

3. CANTATA BREVE E ZOPPA DELLA MEMORIA ANCORA

La memoria e' la lotta contro tutte le uccisioni
contro tutte le guerre e le stragi di cui esse consistono
e' la lotta contro tutte le oppressioni
la memoria e' salvare le vite

La memoria e' la lotta contro tutte le dittature
dei maschi dei razzisti del capitale di ogni impero
di ogni gerarchia che sempre nega
la dignita' e l'eguaglianza di diritti di ogni essere umano

La memoria non e' altra cosa
dalla nonviolenza in cammino
e' la lotta contro tutte le violenze
l'umanita' che si fa umana e salva il mondo.

La memoria non e' visitare un museo una volta all'anno
la memoria non e' la letterina a babbo natale
la memoria non e' il discorso del sindaco a cavallo
la memoria non e' la serata di gala con le eccellenze loro

E non e' neppure la tromba dorata e il turibolo aulente
il levigato marmo e il film a reti unificate
mentre continua la schiavitu' e la mattanza
e le fabbriche di armi sfornano incessanti
le loro uova di fuoco di drago

La memoria e' la lotta quotidiana
del movimento delle oppresse e degli oppressi
per la liberazione dell'umanita'
che abolisce tutte le violenze
che nessuna vita abbandona alla morte.

4. HUGH MASEKELA

E' deceduto Hugh Masekela, musicista illustre, voce della lotta contro l'apartheid.
Con gratitudine lo ricordiamo

5. UN DISTICO ANCORA

Solo il disarmo salva le vite.
Non essere uccisi e' il primo diritto.

6. DOPO UN FUNERALE

Con alcuni vecchi amici ci diciamo
che ci vediamo solo ai funerali
sarebbe bello la prossima volta
vederci a un matrimonio.

7. UNA COMMEMORAZIONE DI VIRGINIA WOOLF A VITERBO

La mattina di giovedi' 25 gennaio 2018 si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione di Virginia Woolf nella ricorrenza dell'anniversario della nascita (a Londra, il 25 gennaio 1882).
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani da "Una stanza tutta per se'" e da "Le tre ghinee".
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Virginia Woolf, scrittrice tra le piu' grandi del Novecento, nacque a Londra nel 1882, promotrice di esperienze culturali ed editoriali di grande rilievo, oltre alle sue splendide opere narrative scrisse molti acuti saggi, di cui alcuni fondamentali anche per una cultura della pace. Mori' suicida nel 1941. E' uno dei punti di riferimento della riflessione dei movimenti delle donne, di liberazione, per la pace. Opere di Virginia Woolf: le sue opere sono state tradotte da vari editori, un'edizione di Tutti i romanzi (in due volumi, comprendenti La crociera, Notte e giorno, La camera di Jacob, La signora Dalloway, Gita al faro, Orlando, Le onde, Gli anni, Tra un atto e l'altro) e' stata qualche anno fa pubblicata in una collana ultraeconomica dalla Newton Compton di Roma; una pregevolissima edizione sia delle opere narrative che della saggistica e' stata curata da Nadia Fusini nei volumi dei Meridiani Mondadori alle opere di Virginia Woolf dedicati (ai quali rinviamo anche per la bibliografia). Tra i saggi due sono particolarmente importanti per una cultura della pace: Una stanza tutta per se', Newton Compton, Roma 1993; Le tre ghinee, Feltrinelli, Milano 1987 (ma ambedue sono disponibili anche in varie altre edizioni). Numerosissime sono le opere su Virginia Woolf: segnaliamo almeno Quentin Bell, Virginia Woolf, Garzanti, Milano 1974; Mirella Mancioli Billi, Virginia Woolf, La Nuova Italia, Firenze 1975; Paola Zaccaria, Virginia Woolf, Dedalo, Bari 1980; Nadia Fusini, Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf, Mondadori, Milano 2006; Liliana Rampello, Il canto del mondo reale. Virginia Woolf, la vita nella scrittura, Il saggiatore, Milano 2005. Segnaliamo anche almeno le pagine di Erich Auerbach, "Il calzerotto marrone", in Mimesis, Einaudi, Torino 1977.
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Le persone partecipanti all'incontro invitano a promuovere ovunque iniziative contro la violenza sulle donne il 14 febbraio, aderendo all'"One Billion Rising" (per informazioni: sito ufficiale: www.onebillionrising.org, facebook: www.facebook.com/obritalia, e-mail: obritalia at gmail.com), e successivamente l'8 marzo, nella storica Giornata internazionale di lotta delle donne per la liberazione dell'umanita'.
Le persone partecipanti all'incontro invitano altresi' a promuovere ovunque iniziative di commemorazione, di coscientizzazione e di impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani il 27 gennaio, Giornata della memoria della Shoah.
Le persone partecipanti all'incontro, oltre ad esprimere il loro sostegno all'appello affinche' l'Italia ratifichi al piu' presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso ancora una volta il loro sostegno anche all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed all'appello per la legge sullo "ius soli / ius culturae". Preso atto dello scioglimento delle Camere e della fissazione al 4 marzo 2018 delle prossime elezioni, le persone partecipanti all'incontro auspicano che su questi temi vi sia un esplicito pronunciamento ed un impegno programmatico delle forze politiche democratiche gia' in campagna elettorale.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita e alla dignita'; salvare le vite e' il primo dovere. Pace, riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difesa della biosfera: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
All'ascolto e alla scuola di Virginia Woolf opponiamoci al maschilismo, prima radice e primo paradigma di ogni violenza. Solo opponendosi al maschilismo ci si oppone coerentemente e concretamente anche al razzismo, al fascismo, alla schiavitu', alla guerra.
All'ascolto e alla scuola di Virginia Woolf contrastiamo ogni violenza e costruiamo una societa' di persone libere, eguali in diritti, solidali.
All'ascolto e alla scuola di Virginia Woolf la nonviolenza e' in cammino.

8. ALCUNI PENSIERI PENSATI DINANZI ALLE PIETRE D'INCIAMPO A VITERBO

La mattina del 26 gennaio 2018 a Viterbo una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha reso omaggio alle vittime della Shoah sostando e meditando in silenzio dinanzi alle "pietre d'inciampo" che in via della Verita' ne fanno memoria.
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La memoria delle vittime suscita la coscienza del dovere di adoperarsi per impedire nuove vittime.
Il ricordo delle persecuzioni e delle stragi del passato chiama all'azione per far cessare qui ed ora tutte le persecuzioni e tutte le stragi.
Le vittime della Shoah sono il nostro specchio e la nostra voce: la loro muta testimonianza ci convoca alla lotta nonviolenta contro tutte le uccisioni, contro tutte le violenze, contro tutte le menzogne.
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Eredita' malefica del disprezzo assoluto dell'umanita' che fu la prima caratteristica del nazismo sono le armi atomiche che l'intera civilta' umana possono estinguere per sempre. Abolire le armi atomiche e' il primo dovere dell'umanita'. Bene ha fatto l'Onu il 7 luglio 2017 a deliberare finalmente la proibizione delle armi nucleari: l'Italia aderisca e ratifichi il trattato. E si prosegua poi sulla via del disarmo: le armi in se stesse sono nemiche dell'umanita' poiche' sempre e solo servono a uccidere gli esseri umani. Solo il disarmo salva le vite.
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Fulcro dell'ideologia nazista che realizzo' i campi di sterminio e' il razzismo, che nega alla radice la dignita' di tutti gli esseri umani, che nega l'umanita' dell'umanita', che fa della sopraffazione, della schiavitu' e del genocidio la sua politica, una politica sanguinaria e onnicida.
E' una prosecuzione del nazismo la violenza oggi fatta nel mondo a miliardi di esseri umani; e' il trionfo del nazismo il gigantesco massacro dei migranti in fuga dalle guerre e dalla fame, dalle dittature e dalle catastrofi ambientali. Un gigantesco massacro che si fa genocidio, un gigantesco massacro che e' innanzitutto compito dell'Europa e dell'Italia far cessare: ed affinche' cessi occorre riconoscere ad ogni essere umano in fuga dalla morte il diritto di giungere in modo legale e sicuro nei luoghi in cui la sua vita sia in salvo e trovarvi accoglienza: e' il diritto d'asilo sancito dalla Costituzione della Repubblica italiana.
Ed e' ancora una prosecuzione del nazismo la riduzione in schiavitu' e il regime di apartheid che anche in Europa e in Italia viene tuttora imposto a milioni di esseri umani innocenti: ed anche questo orrore occorre far cessare, ed affinche' cessi occorre riconoscere a tutte le persone che vivono nel nostro paese il primo diritto democratico, il diritto di voto: "una persona, un voto".
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Ponendoci all'ascolto delle vittime della Shoah, noi rivendichiamo per ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; noi rivendichiamo la nostra comune umanita', e quindi il dovere di opporci ad ogni potere che nega il valore infinito e l'eguaglianza di diritti di ogni persona; il dovere di opporci ad ogni potere rapinatore; il dovere di opporci ad ogni potere violatore della regola aurea che fonda l'umana convivenza: agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
La memoria delle vittime della Shoah ci convoca a sentire piu' intensamente che siamo un'unica umana famiglia; ci convoca alla lotta per salvare le vite e difendere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; ci convoca quindi all'antifascismo, ci convoca alla nonviolenza: alla lotta concreta e coerente, nitida e intransigente, contro tutte le menzogne e le violenze.
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Il nazismo non ha vinto finche' tu non dimentichi le sue vittime; il nazismo non ha vinto finche' tu rechi soccorso qui ed ora a chi qui ed ora di soccorso ha bisogno; il nazismo non ha vinto finche' tu prosegui nell'impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, nella lotta nonviolenta per la liberazione dell'umanita', per la condivisione dei beni, affinche' ogni persona doni secondo le sue capacita' e riceva secondo i suoi bisogni.
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Il ricordo delle vittime della Shoah illumina il nostro discernimento; il ricordo delle vittime della Shoah ci convoca a contrastare il male facendo il bene; nel ricordo delle vittime della Shoah lottiamo ogni giorno contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le oppressioni, e contro ogni vile egoismo, contro ogni stolida indifferenza.
Pace, disarmo, smilitarizzazione: il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto di non essere ucciso, il diritto alla vita.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

9. NEL GIORNO DELLA MEMORIA DELLA SHOAH

Risorgano i volti di tutte le vittime.
Di tutte le vittime risuoni la voce.
Ogni essere umano senta e adempia di tutte le vittime l'appello.
E quell'appello chiaro e forte dice: tu opponiti a tutte le uccisioni, tu opponiti a tutte le persecuzioni, tu opponiti a tutte le oppressioni, tu opponiti a tutte le violenze.
Riconosci l'umanita' di ogni essere umano.
Ad ogni essere umano nel bisogno reca il tuo aiuto senza esitazioni.
Non permettere che il fascismo vinca.
Sii tu la resistenza all'inumano.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

10. VITTORIO EMANUELE GIUNTELLA

Vittorio Emanuele Giuntella, superstite dei Lager, storico illustre, luminoso testimone della dignita' umana, e' stato il mio primo maestro di nonviolenza.
Nel Giorno della memoria della Shoah ancora una volta vorrei dire la mia gratitudine per quell'uomo saggio e generoso, coraggioso e mite.

11. ESSENDO LA VIOLENZA...

Essendo la violenza l'essenza del fascismo, la nonviolenza e' il cuore e il tutto dell'antifascismo.
Essendo il fascismo negazione assoluta dell'umanita' dell'umanita', opporsi al fascismo e difendere la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano e' il primo dovere di ogni persona e di ogni civile istituto.
La nonviolenza, e solo la nonviolenza, e' l'antifascismo concreto e coerente, nitido e intransigente, giustizia e liberta', responsabilita' e misericordia.
La nonviolenza, e solo la nonviolenza, e' la Resistenza antifascista che continua, qui e ora, ora e sempre.
Ogni essere umano ha diritto alla vita.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

12. I COMPITI DELL'ORA

Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Difendere la biosfera, casa comune dell'umanita'.
Condividere i beni, condividere il bene.

13. QUATTRO PRIMI PASSI NELLA GIUSTA DIREZIONE

L'Italia ratifichi il trattato Onu del 7 luglio 2017 per la proibizione delle armi nucleari.
L'Italia cessi di fornire armi a regimi assassini e guerre terroriste; e cessi di partecipare a coalizioni ed operazioni militari in violazione dell'art. 11 della Costituzione.
L'Italia riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
L'Italia riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

14. NEL GIORNO DELLA MEMORIA

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il primo dovere di tutti gli esseri umani e' salvare le vite.
Abolire le guerre e le armi.
Opporsi a tutte le uccisioni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Contrastare il male facendo il bene.
Sconfiggere la violenza con la nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno comune in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
All'ascolto delle vittime, mai piu' vittime.
Nel ricordo dell'orrore, mai piu' orrori.
Siamo una sola umanita'.
Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te.

15. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

16. OGNI GIORNO SIA IL GIORNO DELLA MEMORIA

Ogni giorno ricordati delle vittime.
Ogni giorno contrasta il fascismo.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

17. ANNIVERSARI. PER IL GENETLIACO DEL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI

Nella ricorrenza del compleanno del professor Osvaldo Ercoli il 30 gennaio, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo rivolge i piu' fervidi auguri e il ringraziamento piu' sentito al maestro, all'amico, al compagno di lotte nonviolente per la pace e la giustizia, la legalita' e i diritti umani, la difesa del mondo vivente e della solidale convivenza.
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Con il professor Ercoli abbiamo condiviso cruciali esperienze e ineludibili riflessioni, della sua saggezza e della sua generosita' abbiamo avuto innumerevoli prove e ricevuto benefici grandi. In questo lungo arco di tempo e di cammino comune sempre si e' opposto ad ogni menzogna, sempre si e' opposto ad ogni ingiustizia, sempre si e' opposto ad ogni violenza, sempre ha recato soccorso a chi di soccorso aveva bisogno.
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Che viva ancora una lunga vita, che illumini ancora la via a tante persone con la sua parola buona, con il suo degno agire, educando con l'esempio alla ragione ed alla compassione, al pensiero logico e al morale e civile condursi, al sentire l'altrui sofferenza e voler recare soccorso e porre rimedio, all'operare per il bene comune.
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Una breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli
Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' stato tra gli animatori del comitato che ha salvato l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo Ercoli e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze... Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera". Ed e' stato scritto anche: "Ascoltare il professor Ercoli e' sempre straordinariamente educativo, e di grande conforto: poiche' significa mettersi alla scuola di una persona che unisce il rigore del ragionamento logico all'affermazione del dovere morale e all'intransigenza dell'impegno civile, con una sobrieta', una mitezza ed una saggezza che rendono ogni sua parola, ogni sua argomentazione, non solo un dono prezioso per il pensiero e per l'azione, ma anche un autentico gesto di amicizia che nel suo stesso darsi - in squisita cortesia ed insieme in assoluta chiarezza e onesta' - degnifica gli interlocutori tutti invitandoli ad esser parte del bene, del giusto, del vero". Il 2 ottobre 2014, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, la Citta' di Viterbo, nella solenne cornice della Sala Regia di Palazzo dei Priori, sede del Comune, gli ha tributato un riconoscimento in segno della gratitudine dell'intera popolazione viterbese per il suo magistero di uomo di pace: dinanzi a un uditorio commosso che aveva gremito la storica sala, il sindaco ha consegnato al professor Ercoli un attestato della riconoscenza della citta' tutta; nella motivazione del riconoscimento di cui e' stata data lettura era scritto: "Al professor Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace".

18. NEL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GANDHI

Ricorre il 30 gennaio il settantesimo anniversario della morte di Mohandas Gandhi.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo commemora con un incontro di riflessione e di testimonianza.
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All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, opponiamoci a tutte le violenze.
All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, lottiamo per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la liberazione dell'umanita' da tutte le oppressioni.
All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, difendiamo il mondo vivente di cui l'umanita' stessa e' parte e che e' casa comune dell'umanita'.
All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Civile convivenza, solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga, condivisione dei beni.
Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te.
Siamo una sola umanita'.
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Una breve notizia su Mohandas K. Gandhi
Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va  mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera. Opere di Gandhi: essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d'azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita'. In italiano l'antologia migliore e' Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita', vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l'autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta', Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta' occidentale e rinascita dell'India, Movimento Nonviolento (traduzione del fondamentale libro di Gandhi: Hind Swaraj; ora disponibile anche in nuova traduzione col titolo Vi spiego i mali della civilta' moderna, Gandhi Edizioni); La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa). Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita': la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita'; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita'; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l'antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996). Opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recente libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori, e quello di Christine Jordis, Gandhi, Feltrinelli. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l'India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e' quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un'agile introduzione e' quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e' quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999. Tra le piu' recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006.

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 292 del 19 marzo 2018

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