[Nonviolenza] La domenica della nonviolenza. 458



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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 458 del 4 marzo 2018

In questo numero:
1. Giancarla Codrignani: Mi associo ad Anna
2. Anna Bravo: Auguri a Mao Valpiana
3. Mao Valpiana: Una breve testimonianza sulla mia personale campagna elettorale
4. A proposito di Mao Valpiana
5. Benito D'Ippolito: Oggi

1. L'ORA. GIANCARLA CODRIGNANI: MI ASSOCIO AD ANNA
[Giancarla Codrignani, gia' presidente della Loc (Lega degli obiettori di coscienza al servizio militare), gia' parlamentare, saggista, impegnata nei movimenti di liberazione, di solidarieta' e per la pace, e' tra le figure piu' rappresentative della cultura e dell'impegno per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Giancarla Codrignani: L'odissea intorno ai telai, Thema, Bologna 1989; Amerindiana, Terra Nuova, Roma 1992; Ecuba e le altre, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1994; L'amore ordinato, Edizioni Com nuovi tempi, Roma 2005; Ottanta. Gli anni di una politica, Servitium, Sotto il Monte (Bg) 2010; Stiano pure scomode, signore, Cooperativa Libera Stampa, Roma 2013; Cerco solo di capire. Intervista a Giancarla Codrignani, Aracne, Roma 2015; Tacete! ma davvero? Se le donne potessero predicare, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2016. Si veda anche l'intervista apparsa nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 343. Un profilo di Giancarla Codrignani scritto da Annamaria Tagliavini ed apparso sull'Enciclopedia delle donne abbiamo riportato nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 513]

Mi associo ad Anna, contenta anch'io che un uomo della nonviolenza sia disposto a testimoniarla politicamente, dentro i problemi reali della societa' e i conflitti di cui prevenire la degenerazione. Un abbraccio "di consegna", Mao!
Giancarla Codrignani

2. REPETITA IUVANT. ANNA BRAVO: AUGURI A MAO VALPIANA
[Anna Bravo, storica e docente universitaria, vive e lavora a Torino, dove ha insegnato Storia sociale. Si occupa di storia delle donne, di deportazione e genocidio, resistenza armata e resistenza civile, cultura dei gruppi non omogenei, storia orale; su questi temi ha anche partecipato a convegni nazionali e internazionali. Ha fatto parte del comitato scientifico che ha diretto la raccolta delle storie di vita promossa dall'Aned (Associazione nazionale ex-deportati) del Piemonte; fa parte della Societa' italiana delle storiche, e dei comitati scientifici dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte, della Fondazione Alexander Langer e di altre istituzioni culturali. Luminosa figura della nonviolenza in cammino, della forza della verita'. Tra le opere di Anna Bravo: (con Daniele Jalla), La vita offesa, Angeli, Milano 1986; Donne e uomini nelle guerre mondiali, Laterza, Roma-Bari 1991; (con Daniele Jalla), Una misura onesta. Gli scritti di memoria della deportazione dall'Italia,  Angeli, Milano 1994; (con Anna Maria Bruzzone), In guerra senza armi. Storie di donne 1940-1945, Laterza, Roma-Bari 1995, 2000; (con Lucetta Scaraffia), Donne del novecento, Liberal Libri, 1999; (con Anna Foa e Lucetta Scaraffia), I fili della memoria. Uomini e donne nella storia, Laterza, Roma-Bari 2000; (con Margherita Pelaja, Alessandra Pescarolo, Lucetta Scaraffia), Storia sociale delle donne nell'Italia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2001; Il fotoromanzo, Il Mulino, Bologna 2003; A colpi di cuore, Laterza, Roma-Bari 2008; (con Federico Cereja), Intervista a Primo Levi, ex deportato, Einaudi, Torino 2011; La conta dei salvati, Laterza, Roma-Bari 2013; Raccontare per la storia, Einaudi, Torino 2014]

Vorrei fare pubblicamente tanti auguri a Mao Valpiana.
Sono molto contenta della sua candidatura.
Sara' preziosa sia per i temi della pace, della tutela dell'ambiente, della nonviolenza, sia per una politica capace di non demonizzare l'avversario, di dare valore ai piccoli passi e all'arte della mediazione.
Spero che tu sia eletto, Mao, e che possa lavorare per noi e per tante altre e tanti altri.
Con speranza,
Anna Bravo

3. DOCUMENTAZIONE. MAO VALPIANA: UNA BREVE TESTIMONIANZA SULLA MIA PERSONALE CAMPAGNA ELETTORALE
[Ringraziamo di cuore Mao Valpiana per questo intervento di due giorni fa.
Mao (Massimo) Valpiana e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come giornalista. E' presidente nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International di Londra e dell'Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza di Bruxelles. E' stato Consigliere regionale del Veneto e consigliere comunale di Verona. Nel 2014 e'  stato tra i promotori dell'evento nazionale "Arena di pace e disarmo" che ha riunito 15.000 persone nell'anfiteatro veronese. Oltre ad innumerevoli scritti, pubblicati negli anni in molte riviste e in vari libri, ha curato due volumi dedicati ad Alexander Langer: "Fare la pace" (Cierre Edizioni, 2005, riedizione aggiornata nel 2017), e "Una buona politica per riparare il mondo" (Edizioni Legambiente, Biblioteca del Cigno, 2016). E' attualmente candidato dei Verdi nella lista "Insieme" per il Senato. Cura un blog personale: https://maovalpiana.wordpress.com/ e un blog su Huffington Post: http://www.huffingtonpost.it/author/mao-valpiana/ , per contatti:  Movimento Nonviolento, via Spagna  8, 37123 Verona, tel. 0458009803]

Essendo appassionato di politica ("la forma piu' elevata della carita'", diceva Paolo VI, mentre la sintesi di don Milani era: "Ho insegnato che il problema degli altri e' uguale al mio. Sortirne tutti insieme e' la politica. Sortirne da soli e' l'avarizia"), fin dalla mia giovinezza ho partecipato attivamente a molte campagne elettorali. I voti si conquistano uno ad uno, con la forza delle idee ed il convicimento della competenza. La politica, come tutte le scienze e le arti umane, non si improvvisa, ma e' frutto di studio, apprendimento, esercizio, esperienza. Governare e amministrare la cosa pubblica e' difficile. Ma non basta. Ci vuole anche visione, progettualita', lungimiranza.
Ho sempre pensato che i partiti non sono una merce qualsiasi, un prodotto da vendere, e quindi non mi sono mai adeguato alla propaganda pubblicitaria. Anche questa volta mi sono speso soprattutto per far conoscere il programma e la proposta politica della lista cui ho aderito.
Mi sono candidato e ho proposto agli elettori di votare il simbolo "Insieme" perche' la lista ritiene necessario dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione: ripudio della guerra e dovere di difesa della patria.
I punti principali su cui ho insistito: l'istituzione del Ministero della Pace e del Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta; la riduzione delle spese militari (dall' 1,42% all'1% del Pil); l'uscita dal programma di acquisto degli F35; la limitazione dell'export bellico e la riconversione dell'industria bellica a industria civile; il potenziamento del Servizio Civile; l'adesione dell'Italia al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.
Ho cercato, anche in questa campagna, una coerenza tra mezzi e fini. Nessuno spreco di risorse, rispetto della sobrieta'. Ho cercato di evidenziare gli aspetti positivi, evitando di attaccare e denigrare le proposte degli avversari.
La proposta politica cui ho aderito e' quella di portare questi contenuti nell'ambito della coalizione democratica e antifascista che puo' fermare il rischio di una deriva autoritaria e xenofoba del nostro paese. La posta in gioco in questa campagna elettorale e' molto alta.

4. AMICIZIE. A PROPOSITO DI MAO VALPIANA
[Riproponiamo la seguente breve notizia piu' volte apparsa su questo foglio]

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico e di garanzia della Fondazione Alexander Langer Stiftung; fa parte del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta istituito presso L'Ufficio nazionale del servizio civile; e' socio onorario del Premio nazionale "Cultura della pace e della nonviolenza" della Citta' di Sansepolcro; ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". E' stato fondamentale ideatore, animatore e portavoce dell'"Arena di pace e disarmo" del 25 aprile 2014 e coordina la campagna "Un'altra Difesa e' possibile". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010. Oltre ad innumerevoli scritti, pubblicati negli anni in molte riviste e in vari libri, ha curato due volumi dedicati ad Alexander Langer: Fare la pace, Cierre Edizioni, 2005, 2017; Una buona politica per riparare il mondo, Edizioni Legambiente, 2016. E' attualmente candidato dei Verdi nella lista "Insieme" per il Senato. Cura un blog personale: https://maovalpiana.wordpress.com/ e un blog sull'"Huffington Post": http://www.huffingtonpost.it/author/mao-valpiana/

5. L'ORA. BENITO D'IPPOLITO: OGGI

Tra democrazia e dittatura, lorsignori
mi compatiranno, preferisco
la democrazia.

Appartengo da sempre al partito
dei fucilati.

In queste elezioni so bene
che puo' vincere una destra golpista
che si presenti col volto del giovane Quex
del pupillo insipiente di un vecchio istrione
del padrone interdetto dai pubblici uffici.

Non voglio che vincano gli epigoni
dell'ordine ariano.

Votero' quindi per contrastare
la destra eversiva arrembante.

Votero' per la coalizione
democratica ed antifascista.

Ne' perdonero' la sciocchezza
di chi votera' per le liste
che non raggiungeranno il tre per cento
dei voti: quei voti
saranno gettati nel nulla
e quindi saranno un aiuto
ai fascisti.

Ne' perdonero' la sciocchezza
di chi votera' per una lista
di prominenti contemplatori del proprio ombelico
per astio avversi alla coalizione antifascista
che per un paio di miseri seggi
contribuiscono irresponsabilmente
a favoreggiare la destra eversiva.

Reggere l'urto occorre
e l'unico modo e' l'unita'
di tutte le forze antifasciste.

Andra' il mio voto alla coalizione
democratica ed antifascista.

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