[Nonviolenza] La domenica della nonviolenza. 453



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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 453 del 21 gennaio 2018

In questo numero:
1. A Ghedi e' scoppiata la pace, non la bomba
2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
3. Verso il 27 gennaio, Giorno della memoria
4. One Billion Rising 2018
5. Rocco Scammesati: A che serve la memoria (dialettico un dittico)
6. Rocco Scammesati: Concerto senza orchestra

1. INIZIATIVE. A GHEDI E' SCOPPIATA LA PACE, NON LA BOMBA
[Da varie persone amiche riceviamo e diffondiamo]

Sabato 20 gennaio 2018 a Ghedi una coloratissima manifestazione ha attraversato la cittadina e si e' infine raccolta in presidio davanti alla aerobase che esibisce al mondo i suoi terribili strumenti di morte: la armi nucleari.
Circa un migliaio di attivisti per il disarmo e contro la guerra, dopo essere partiti da piazza Roma, dietro ad uno striscione di "Donne e uomini contro la guerra" ed un altro che sintetizzava artisticamente l'opposizione alle armi, hanno raggiunto in corteo la sede della ditta Rwm, che in Sardegna produce bombe che fanno strage di civili in Yemen ad opera di un cliente di prim'ordine, la monarchia islamica assoluta dell'Arabia Saudita, alleato "nostro" e degli Stati Uniti, accusata, tra l'altro, di  sostenere l'Isis. La strada di accesso alla azienda era bloccata da pulmini della polizia ed uomini in uniforme. Appesi dei cartelli che svelavano come la Rwm produce e vende morte, si sono ascoltati gli interventi di Laura, che ha letto un recente e toccante discorso di Cinzia Guaita e Arnaldo Scarpa del Comitato per la Riconversione della Rwm, Giovanna Pagani, della Wilpf nazionale che ha dichiarato inaccettabile che lavoratori siano costretti a produrre armi omicide per guadagnare il pane, analoga comunicazione di Luigino Beltrami (Ducg - Brescia). Il corteo era transitato davanti ad una filiale della Banca Valsabbina (piccola Banca, fattasi grande grazie alla guerra in Yemen), blindata da un fitto cordone di poliziotti, che purtroppo, proteggevano chi contribuisce con i suoi affari ad uccidere civili.
Ritornati in piazza Roma, il corteo si e' sciolto e tutti, risaliti sui pullman o sulle auto, hanno raggiunto l'ingresso delle Base aerea "Luigi Olivari", al comando del Colonnello Luca Maineri, dove, secondo il programma Nato di condivisione nucleare, sono conservate 20 B61-4 dalla potenza variabile dai 45 ai 107 chilotoni (tra 3 e 8 volte piu' potenti della bomba di Hiroshima).
Tali bombe saranno presto sostituite da bombe termonucleari, di nuova generazione B61-12, trasportate dai cacciabombardieri invisibili e net-centrici F35 in assemblaggio presso lo stabilimento di Cameri (No), non saranno piu' a gravita' ma sganciate dai bombardieri raggiungeranno autonomamente gli obiettivi anche a 80-100 km di distanza. Tutto questo in violazione del Tnp - Trattato di Non Proliferazione, sottoscritto dall'Italia nel 1975.
Tra persone attente, o ciarliere, tra striscioni molto ben disegnati e comunicativi, e qualche bicchiere di te', si sono snocciolati interventi di attivisti-esperti e rappresentanti di realta' in lotta. Tra i primi, il fisico Angelo Baracca, Alfonso Navarra dei Disarmisti esigenti, Giovanna Pagani (Wilpf), tra i secondi hanno preso la parola esponenti di Donne e uomini contro la guerra e del Forum contro la guerra e dei soggetti che a livello territoriale si battono contro gli strumenti della guerra, che siano fabbriche belliche o basi o poligoni, da Varese, Novara, Milano, Vicenza, Napoli, Firenze... Ha fatto un breve ma brillante intervento anche don Fabio Corazzina (parroco di Santa Maria in Silva ed esponente di Pax Christi). Gli attivisti erano giunti da diverse localita' italiane a rappresentanza di molti soggetti impegnati nel costruire la pace e contrastare la guerra, da Padova, da Bergamo e da Brescia, da Pavia e Piacenza, da Torino, ecc.
Una presenza variegata, dai cattolici ai disarmisti, dai nonviolenti ai centri sociali: "uniti e diversi" contro la presenza di armi atomiche a Ghedi e sul suolo italiano, a sostegno del nuovo Trattato di proibizione delle armi nucleari convinti che si debba rilanciare dal basso un movimento per il disarmo e contro la guerra, un movimento capace di rigenerare risorse che in passato si sono opposte alle manifestazioni della mega-macchina militare e del potere nucleare. Il 18 marzo di nuovo in piazza ad Aviano (Pordenone) altra base della morte nucleare, poi davanti ai "porti nucleari" dove attraccano minacciose navi statunitensi gravide di bombe. E' un movimento che vuole unificare terreni di lotta per scardinare la militarizzazione crescente della societa' che penetra tra i banchi di scuola, nelle strade, nelle universita', nelle scelte di politica economica ed industriale. Un movimento che ha presente l'intera filiera bellica nucleare, dalla realizzazione dei suoi vettori (F35) e i relativi velivoli trainer (M346), allo specifico addestramento anche dei piloti italiani nelle basi sarde alla pianificazione di stermini nucleari al trasporto e sgancio delle bombe, allo stoccaggio nei bunker e negli shelter per i velivoli disseminati nei campi delle aerobasi. Un movimento che vuole fare crescere la consapevolezza dei pericoli, la necessita' di rifiutare di essere complici nella pianificazione di stermini facendo informazione (quella che i media non danno) e controinformazione (quella che i media distorcono). Il Governo italiano, che si e' comportato in maniera indegna per un paese che nella sua Costituzione ha messo l'articolo 11 che la guerra la ripudia, deve sottoscrivere e ratificare il Trattato. Non molleremo fino a quando cio' non avverra' e non saranno smantellate bombe e basi.

2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

3. ANNIVERSARI. VERSO IL 27 GENNAIO, GIORNO DELLA MEMORIA

Prepariamo ovunque iniziative per celebrare il Giorno della Memoria; diffondiamo la Legge 20 luglio 2000, n. 211: Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti; proseguiamo la lotta contro il fascismo, contro il razzismo, contro tutte le uccisioni e le oppressioni; proseguiamo la lotta in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
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Di seguito il testo della legge istitutiva.
Legge 20 luglio 2000, n. 211: Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177, 31 luglio 2000).
Art. 1.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.

4. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2018
[Dal Coordinamento Italia One Billion Rising (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Carissime,
prima di tutto buon anno! Vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. Il 14 febbraio saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e del mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura del rispetto e della solidarieta'. Il messaggio One Billion Rising 2018 e' proprio quello dell'importanza della solidarieta' come linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2018 con evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', diffondendo la notizia e coinvolgendo piu' persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2018 sara' mercoledi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi (weekend del 10/2 o del 17/2).
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire:
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_tuo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
- I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook.com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Twitter @OBRItalia
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #RiseInSolidarity #1billionrising #UntilTheViolenceStops
- Loghi ufficiali, immagine del profilo e la foto di copertina su Facebook, Twitter, Youtube che potete scaricare cliccando sul link qui sotto:
loghi 2018: http://bit.ly/1billionloghi2018
foto profilo/cover social: http://bit.ly/1billioncoversocial
- Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5CZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura. In particolare quest'anno, in occasione dei 20 anni de I Monologhi della Vagina di Eve Ensler, opera diventata con i Vday il manifesto delle rivoluzione femminile in atto, vi invitiamo a leggerne qualche brano dell'opera durante l'evento.
Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Al seguente link http://bit.ly/OBR_autorizzazioni2018 puoi scaricare:
- Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone;
- Avviso Pubblico riprese;
- Autorizzazione copyright per utilizzo materiali e brani musicali One Billion Rising.
Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento:
- alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
"L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/ufficio_della_schiavitu_sessuale
"L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
"La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_mia_rivoluzione
"Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_di_un_uomo
"Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
"E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi_saltavamo
-la traduzione del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark-Musiche Tena Clark/Tim Heintz di M.G.Di Rienzo
http://bit.ly/traduzione_testo_BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee:
https://www.onebillionrising.org 
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni vi chiediamo di scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Coordinamento Italia One Billion Rising, Nicoletta Billi, Anna Vezzoli, Silvia Palermo

5. SCORCIATOIE. ROCCO SCAMMESATI: A CHE SERVE LA MEMORIA (DIALETTICO UN DITTICO)

I.
Innanzitutto serve la memoria
a ricordarti che tu sei proprio tu
quello di ieri e quello di domani
da quando ti ricordi e fino a quando
si ferma la pompa del cuore
il mantice dei polmoni si blocca
tutto si fredda l'impianto
e tu non ci sei piu'.

Poi la memoria serve a sapere
le aurore boreali e le scimmie e le piramidi
i sette re di Roma il momento
di spegnere il gas prima che il latte
caschi di fuori e il motivo
di non premere il bottone che annienta
il lontano cinese il cervo immobile
le mura maestre delle case sottostanti
l'umanita' che sembra un arabesco pazzo di formiche.

E serve anche la memoria a mantenere
vivo quel poco che e' restato vivo
delle persone estinte e questo resto
e' quasi un niente eppure e' insieme tutto.

Odio la memoria del mio dolore
che m'impedisce di sottrarmi e respirare
e tutto il dolore e' il mio dolore
perche' fibra del mondo tutto il mondo
sento e chiamo memoria questo aspro
sentire e a chi mi chiede cosa io voglia
cupio dissolvi dice la mia voce
apothanein thelo dice e tace
duplice colpa senza espiazione
infinita stanchezza del mondo che presto finisce.

Queste parole non dirle a nessuno
queste parole non scriverle mai.

II.
Ma serve anche la memoria a ricordarti
che noi siamo noi e tutti siamo noi
una sola umanita'
un solo mondo vivente
abbine cura tu ne sei il custode
abbine cura sei tu questo giardino.

Non vi e' altra umanita' che la tua umanita'
ogni volto e' uno specchio
ogni voce e' parte del coro
ogni sofferenza e' la tua sofferenza
e nulla e' per noi la morte
e tu non temere quel nulla
chi salva una vita salva il mondo.

Nessuna illusione
tu compi il tuo dovere
recare soccorso a chi ne ha bisogno
ne' sperare ne' disperare
tu fa' quel che devi
salvare le vite e' il primo dovere.

Nessuna vittima dimenticare
nessuna isola
nessuno sia abbandonato
nessuno gettato nel vasto respiro del mare
nessuno lasciato ai lanciafiamme
ed alle alabarde
nessuno.

Ricorda di essere umano
con l'umanita'
ricorda che ogni essere umano ha fame e sete
di umanita'
tutto morira' del tutto
la verita' e' quello che fai oggi.

Queste parole gridale dai tetti
insegna a tutti a leggere e scrivere.

6. SCORCIATOIE. ROCCO SCAMMESATI: CONCERTO SENZA ORCHESTRA

Prendere un vasto salone, o almeno un cortile, o uno spiazzo
basta un spiazzo in un giorno che non piove

Fare dei cartelli, delle scritte sui muri, ma puo' bastare
anche dirlo a voce a parecchia gente, parecchia

Un palco servirebbe, ma se ne puo' anche fare a meno
di quante cose non si puo' fare a meno?

Il giorno giusto all'ora stabilita - magari un quarto d'ora di ritardo -
se c'e' qualcuno, ma anche se non c'e' nessuno

Apparire sul proscenio ed annunciare
che la fine del mondo e' stata rinviata, e con essa il concerto

Ringraziare, salutare
anche questa e' fatta.

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LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
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Numero 453 del 21 gennaio 2018
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