[Nonviolenza] Telegrammi. 2800
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- Date: Fri, 18 Aug 2017 19:43:59 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2800 del 19 agosto 2017
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. La strage di Barcellona ci convoca alla scelta della nonviolenza
2. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile
3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
4. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
5. Omero Delli Storti: Il delitto della principessa di Ebla. Frammenti da un fogliettone postmoderno e rasciomonico (parte sesta)
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. LA STRAGE DI BARCELLONA CI CONVOCA ALLA SCELTA DELLA NONVIOLENZA
La strage di Barcellona, che a tante altre stragi si aggiunge, ci convoca all'unica azione necessaria e urgente per la salvezza dell'umanita': la scelta della nonviolenza.
Ogni essere umano sa di essere fragile e perituro, ogni essere umano sa che la sua vita dipende dall'aiuto degli altri. Sa quindi che il suo primo dovere e' di prestare aiuto alle altre persone, e mai e poi mai privarle della vita.
Non esiste nessun valore superiore che legittimi un'uccisione: il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto di non essere ucciso, il primo dovere dell'umanita' e' salvare le vite.
*
Dove regna violenza non puo' esservi giustizia, amore, convivenza.
Quando si uccide ogni bene si estingue.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
Si cessi di uccidere, si riconosca che una e' l'umanita' e che ogni essere umano ha diritto alla vita.
Si faccia della nonviolenza l'etica e la politica comune dell'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Disarmare ogni struttura e ogni cultura.
Disarmare ogni braccio e ogni cuore.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Questo ci chiede con voce profonda e possente il coro di tutte le vittime: che nessuna altra vittima si aggiunga.
Vi e' una sola umanita', che tutti gli esseri umani comprende in una medesima famiglia.
Vi e' un solo mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima questo sappiamo: che o l'umanita' abolira' l'uccidere o l'uccidere estinguera' l'umanita'.
La nonviolenza e' la via della salvezza comune.
2. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE
Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.
Una persona, un voto. Il momento e' ora.
*
All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli
Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita
Paolo Acunzo, vicepresidente Pd Lazio
Roberta Agostini, deputata
Luisella Albanella, deputata
Isa Alberti
Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"
Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa
Peppe Amato, pensionato
Dino Angelini
Pino Arancio, traduttore, impegnato nei movimenti per la pace e di solidarieta'
Piero Arcangeli, etnomusicologo e compositore
Laura Arduni, impiegata
Ileana Argentin, deputata
Massimo Artini, deputato
Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice
Lino Balza, ecologista
Vincenzo Balzani, professore emerito, Universita' di Bologna
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, blogger
Raffaele Barbiero, operatore sociale
Nuccio Barilla', giornalista, ambientalista
Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio
Lorenzo Basso, deputato
Piero Basso, figura storica della riflessione teorica e dell'impegno politico e sociale a Milano e nella solidarieta' internazionale
Eleonora Bechis, deputata
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"
Bruno Antonio Bellerate, docente emerito dell'Universita' Roma Tre
Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice
Giuliana Beltrame, sociologa e attivista
Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"
Pietro Benedetti, regista, attore, studioso delle tradizioni popolari
Paolo Beni, deputato
don Gianni Bergamaschi
Ascanio Bernardeschi, saggista e militante
Massimiliano Bernini, deputato
Silvia Berruto, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza
Severina Berselli
Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova
Stella Bianchi, deputata
Giovanni Bianco, giurista e professore universitario
Angelo Bini, vicepresidente Cooperativa castanicoltori dei Monti Cimini
Daniela Bizzarri, consigliera comunale delegata alle Pari Opportunita' del Comune di Viterbo
Tamara Blazina, deputata
Michele Boato, ecologista
Laura Boccardo, impiegata
Fabrizio Bocchino, senatore
Antonio Boccuzzi, deputato
Paola Boldrini, deputata
Francesca Bonomo, deputata
Michele Bordo, deputato
Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'
Dario Borso, filosofo
Giovanni Bosco
Paolo Bosi, docente universitario
Luisa Bossa, deputata
Donatella Botta, impegnata nella solidarieta'
Silvio Bozzi, docente universitario
Anna Bravo, storica
Beatrice Brignone, deputata
Claudio Broglia, senatore
Valentina Bruno, docente, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo
Vincenza Bruno Bossio, deputata
Enrico Buemi, senatore
Renata Bueno, deputata
Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna
Alberto Cacopardo, antropologo
Augusto Cacopardo, Comitato per la Democrazia Costituzionale
Salvatore Capone, deputato
Sabrina Capozzolo, deputata
Antonio Caputo, presidente circolo Giustiza e Liberta'
Alessandro Capuzzo, ecopacifista
Renzo Carella, deputato
Anna Maria Carloni, deputata
Gennaro Carotenuto, storico
Giorgio Carpi, "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano (Pisa)
Rodolfo Carpigo
Marco Carra, deputato
Claudio Carrara, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione - Italia
Maria Chiara Carrozza, deputata, gia' ministra
Floriana Casellato, deputata
Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica
Franco Cassano, deputato
Felice Casson, senatore
Francesco Cassotti
Pilar Castel, autrice e attrice No War
Valeria Castelli
Umberto Castra, obiettore di coscienza
Marco Catarci, pedagogista e docente universitario
Marco Causi, deputato
padre Carlo Cautillo cp
Giovanna Cavarocchi, Auser Viterbo
Patrizia Cecconi, scrittrice, presidente "Associazione oltre il mare onlus"
Nello Centomo
Massimo Cervellini, senatore
Maurizio Chierici, giornalista
Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo
Vannino Chiti, senatore
Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'
Eleonora Cimbro, deputata
Giorgio Cingolani, agricoltore e socio del Centro studi "Sereno Regis" di Torino
Monica Cirinna', senatrice
Michele Citoni, documentarista
Valter Ciurli, architetto
Giuseppe Civati, deputato
Roberto Cociancich, senatore
Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita
Pasquale Colella, direttore de "Il tetto"
Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo
Antonio Corbeletti, presidente della sezione Anpi di Voghera
don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"
Corrado Corradini, giornalista
Paolo Corsini, senatore, docente universitario
Paolo Cova, deputato
Paolo Crocchiolo, medico, docente universitario
Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina
Giuseppe Luigi Cucca, senatore
Patrizia Cupelloni, psicoanaista con funzioni di training Societa' Psicoanalitica Italiana
Gianni Cuperlo, deputato
Erica D'Adda, senatrice
Pasquale D'Andretta, formatore
Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu
Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola
Alfredo D'Attorre, deputato
Marianita De Ambrogio, Donne in Nero di Padova
Emanuela Dei, giornalista
Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International
Andrea De Lotto, maestro elementare, Milano
Giorgio Demurtas, docente universitario
Valerio De Nardo, dirigente pubblica amministrazione e scrittore
Loredana De Petris, senatrice, presidente del Gruppo Misto al Senato
Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina
Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione
Lello Di Gioia, deputato
Mimmo Di Gioia, Ambasciata di Pace di Foggia
Marco Di Lello, deputato
Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo
Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina
Nerina Dirindin, senatrice
Angela Dogliotti, peace-researcher
Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia
Umberto D'Ottavio, deputato
Anna Draghetti, pensionata
Donatella Duranti, deputata
Massimo Duranti, giudice di pace emerito
Anna Maria Eramo
Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente
Carla Ermoli, pensionata
Roberto Escobar, filosofo politico e critico cinematografico
suor Maria Stella Fabbri
Sergio Falcone, poeta
Fulvio Faro, operatore sociosanitario
Claudio Fecchio, gia' obiettore di coscienza al servizio militare e coordinatore della campagna di obiezione alle spese militari
Laura Fasiolo, senatrice
Marco Fedi, deputato
Ciccio Ferrara, deputato
Elena Ferrara, senatrice
Valerio Ferri
Giuseppe Fioroni, deputato, gia' ministro
Vincenzo Folino, deputato
Paolo Fontanelli, deputato
Maria Bernarda Forcella
Federico Fornaro, senatore
Filippo Fossati, deputato
Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina
Nicola Fratoianni, deputato, segretario nazionale di Sinistra Italiana
Marco Furfaro, Campo Progressista
Gabriele Gabrieli, del Gruppo "In silenzio per la pace" di Mantova
Sancia Gaetani, Wilfp Italia
Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita
Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani
Carlo Galli, professore universitario e deputato
Daniele Gallo, giornalista, saggista, editore e docente universitario
Paolo Gandolfi, deputato
Maria Grazia Gatti, senatrice
Nino Gernone
Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"
Anna Giacobbe, deputata
Giorgio Giannini, storico e saggista
Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza
Piero P. Giorgi, ricercatore sulla violenza e la nonviolenza
Andrea Giorgis, deputato
Giampiero Girardi, sociologo e ricercatore per la pace
Gianni Girotto, senatore
Luisa Gnecchi, deputata
Miguel Gotor, senatore
Gero Grassi, deputato
Carmine Grassino, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes
Monica Gregori, deputata
Giorgio Grimaldi, assegnista di ricerca Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
Celeste Grossi, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'
Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista
Giuseppe Guerini, deputato
Maria Cecilia Guerra, senatrice
Paolo Guerrieri, senatore
Paolo Henrici De Angelis, architetto
Paolo Hutter, giornalista
Maria Iacono, deputata
Pietro Ichino, senatore (relativamente alle elezioni amministrative)
Chiara Ingrao, scrittrice, animatrice culturale, deputata emerita, figura storica dei movimenti per la pace e i diritti
Vanna Iori, deputata e docente universitaria
Luca Kocci, docente, giornalista, saggista
Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma
Florian Kronbichler, deputato
Cecile Kyenge, parlamentare europea, gia' ministra
Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri
Luigi Lacquaniti, deputato
Silvio Lai, senatore
Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo Cilento
Teresa Lapis, giurista dei diritti umani, docente
Federico La Sala, docente di filosofia e saggista
Camilla Lattanzi, autrice e conduttrice radiofonica
Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale
Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale
Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita'
Sergio Lo Giudice, senatore
Pierpaolo Loi, maestro elementare
Doris Lo Moro, senatrice
Eugenio Longoni, militante antifascista
Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci
Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale
Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento
Monica Luisoni, attivista
suor Monica Luparello, missionaria comboniana
Antonio Lupo, medico
Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria
Andrea Maestri, deputato
Patrizia Maestri, deputata
Anna Maghi, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo
Alessandro Magni
Gianna Malisani, deputata
Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta'
Luigi Manconi, senatore, sociologo, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato
Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa
Massimiliano Manfredi, deputato
Claudia Mannino, deputata
Fiorella Manzini, pensionata, gia' insegnante di educazione artistica, pittrice, presidente del Cdmpi
Cristina Maranesi, blogger
Maino Marchi, deputato
Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice
don Mario Marchiori
Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink
Raffaella Mariani, deputata
Miriam Marino
Giovanna Martelli, deputata
Gian Marco Martignoni, Cgil Varese
Claudio Martini, senatore
Michela Marzano, deputata, filosofa
Elvira Mastrovincenzo, docente
Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres
Cristina Mattiello, insegnante, giornalista
Alessandro Mazzoli, deputato
Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista
Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina"
Dario Mencagli, cooperante internazionale, docente
Rosa Mendes, bibliotecaria, presidente dell'Associazione donne brasiliane in Italia
Ivo Menna, responsabile ambientalista verdi, responsabile regionale Osservatorio Nazionale Amianto
Michele Meta, deputato
Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo
Sara Michieletto
Corradino Mineo, senatore
Franco Mirabelli, senatore
Michele Mognato, deputato
Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea
Daniele Montroni, deputato
Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo
Mario Morgoni, senatore
Rosangela Mura, attivista
Delia Murer, deputata
Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'
Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina
Martina Nardi, deputata
Paolo Naso, politologo, Sapienza Universita' di Roma
Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni
Giorgio Nebbia, ecologista
Giovanna Niccoli, attivista
Loris Nobili, Roma
don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax
Luciano Oliveri, pensionato
Luis Alberto Orellana, senatore (relativamente alle elezioni amministrative)
Riccardo Orioles, giornalista, figura storica delle lotte contro la mafia
Alberto Pacelli, coordinatore dell'associazione di ricerca e di iniziativa culturale, civile e ambientale "Idee di futuro" di Novara
Emilia Pacelli, casalinga
Giovanna Pagani, Wilpf Italia
Anselmo Palini, insegnante e saggista
Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale
Marco Palombo, attivista della Rete No War di Roma
Luca Paolocci, Usb Viterbo
Eleonora Parlanti, ricercatrice
Maria Luisa Paroni, Comitato Oglio Po per la Costituzione
Oreste Pastorelli, deputato
Luca Pastorino, deputato
Edoardo Patriarca, deputato
Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale
Marisa Pedroncelli, volontaria nella solidarieta' internazionale
Carlo Pegorer, senatore
Serena Pellegrino, deputata
Vinicio Peluffo, deputato
Giovanni Penzo, pensionato
Donato Perreca, pensionato
Alessia Petraglia, senatrice
Gianpaolo Petrucci, presidente del Gruppo Educhiamoci alla Pace di Bari
Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher
Fiora Pezzoli, psicoterapeuta
Savino Pezzotta, gia' segretario generale Cisl
Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax
Leo Piacentini, pensionato
Hamza Roberto Piccardo, scrittore, traduttore, quadro associativo musulmano
Salvatore Piccolo, deputato
Piero Pinzauti
Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo
Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo
Antonio Placido, deputato
Pier Paolo Poggio, storico, direttore della Fondazione "Luigi Micheletti"
Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"
Pier Paolo Poncia, geologo
Giuliano Pontara, filosofo
Franco Porcu, operaio
Alessandro Presicce, giurista
Giovanna Procacci, sociologa, Universita' di Milano
Andrea Pubusa, giurista
Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento
Anna Puglisi, illustre studiosa, fondatrice ed animatrice del "Centro Impastato" di Palermo
Mauro Pugni, Cdb di Modena
Laura Puppato, senatrice (relativamente alle elezioni amministrative)
Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'
Margherita Rambaldi
Roberto Rampi, deputato
Mariella Ratti, gia' dirigente scolastica
Michele Ravagnolo, editor, gia' portavoce del "Tavolo contro la guerra" di Bologna
Francesco Ribaudo, deputato
Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"
Rodolfo Ricci, coordinatore nazionale Filef, segretario Fiei
Lara Ricciatti, deputata
Annamaria Rivera, antropologa
Maria Grazia Rocchi, deputata
Giuseppe Romanini, deputato
Dario Rossi, avvocato
Gessica Rostellato, deputata
padre Agostino Rota Martir, campo Rom di Coltano
Giorgio Roversi, pensionato
Francesco Ruotolo, docente di discipline giuridiche ed economiche
Ada Sacchi, pensionata, gia' ricercatrice per studi sui tumori presso l'IRE di Roma
Enrica Salvatori, docente universitaria
Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto
Cesare Sangalli, Ambasciata di Pace di Foggia
Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma
Antonia Sani, Wilpf Italia
Giovanna Sanna, deputata
Adriano Sansa, magistrato e poeta
Carlo Sansonetti, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'
Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia
Eugenio Santi, presidente del Gavci
Umberto Santino, illustre studioso, fondatore ed animatore del "Centro Impastato" di Palermo
Maria Santo, figura storica dei movimenti di pace e solidarieta'
don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge
Mauro Sarnari, dell'Unicef di Viterbo
padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile
Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"
Renato Sasdelli, docente universitario e saggista
Francesco Scalia, senatore
Gian Piero Scanu, deputato
Gabriele Scaramuzza, pensionato
Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico
Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione
Gea Schiro', deputata
Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti"
Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione
Antonio Scopelliti, Ambasciata di Pace di Foggia
Arturo Scotto, deputato
Bruno Segre, organizzatore e ricercatore culturale indipendente
Angelo Senaldi, deputato
Marneo Serenelli, docente e psicologo
Marina Sereni, deputata
Camilla Sgambato, deputata
Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario
Paolo Sighinolfi
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza
Pietro Soldini, Cgil nazionale
Maurizio Somma, Casa della Pace e della Nonviolenza
Zenone Sovilla, giornalista, amico della nonviolenza
Gabriele Spallone
Luca Spegne, docente
Marilena Spriano
Irene Starace, Wilpf Italia
Gianluca Susta, senatore
Bruno Tabacci, deputato
Gianni Tamino, biologo, docente universitario in pensione
Francesco Tanzarella
Veronica Tentori, deputata
Alessandra Terrosi, deputata
Marietta Tidei, deputata
Walter Tocci, senatore
Ada Tomasello, Usb immigrazione Viterbo
Giovanni Tomei, presidente di "Sovranita' popolare"
Alberto Trevisan, obiettore di coscienza nonviolento negli anni '70 e per questo piu' volte incarcerato
Alessandro Triulzi, storico, docente universitario
Marco Trotta, consigliere di quartiere a Bologna per Coalizione Civica
Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto
Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"
Laura Tussi, giornalista e scrittrice
Fabio Vaccari
Stefano Vaccari, senatore
Giuseppe Vacciano, senatore
Daniela Valentini, senatrice
Nicola Vallinoto, informatico, dirigente nazionale del Movimento Federalista Europeo
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
Leonardo Varvaro, docente universitario
Pasquale Ventrella, Ambasciata di Pace di Foggia
Liliana Ventricelli, deputata
Walter Verini, deputato
Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"
Ranieri Vitagliano, docente, Movimento Piedimonte Bene Comune
Rosario Vitale, Ambasciata di Pace di Foggia
Salvatore Vitale, divulgatore agricolo
Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo
Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale
Sandra Zampa, deputata
Alessandro Zan, deputato
Lorenzo Zaniboni
Giorgio Zanin, deputato
Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione
Franco Zunino, ingegnere
*
Per adesioni: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it
3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
4. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
5. RACCONTI ESTIVI DELLA CITTA' DOLENTE. OMERO DELLI STORTI: IL DELITTO DELLA PRINCIPESSA DI EBLA. FRAMMENTI DA UN FOGLIETTONE POSTMODERNO E RASCIOMONICO (PARTE SESTA)
6. Dove tutto si chiarisce
Il racconto di F.
In arte sono Frou Frou e lavoro al Gatto Selvaggio di quello scannapupazzi e sparapanzane di Grufolone. Ma quello e' solo un hobby, o una copertura, mi piace l'arte ma di lavoro vero faccio l'agente segreto. Ci avete fatto caso che quando uno dice che di lavoro vero fa l'agente segreto gli viene a tutti da ridere? Delle due l'una: o vi viene pensato a qualcuno che conoscete che fa 'sto lavoro e sapete quanto e' imbranato, e allora avete ragione; oppure vi credete che lo spionaggio e' tutta una pagliacciata, tipo Segretissimo. E qui vi sbagliate di grosso. Quelli che scrivono quei libracci un agente segreto vero non l'hanno visto mai. Gli agenti segreti veri sono solo quelli oltrecortina, date retta a me. Col fisico dell'infernale Quinlan, e non solo il fisico.
Oppure, mi viene in mente adesso, vi fa ridere che possa essere definito vero un lavoro fondato sul falso. Ma ci puo' essere un falso vero come ci puo' essere anche un vero falso. Io per esempio mi travesto per lavoro, per il mio lavoro falso, ma quando faccio il lavoro falso lo faccio come se fosse un lavoro vero, altrimenti non sarei credibile e se non fossi credibile il lavoro non funzionerebbe perche' lo spettacolo en travesti si basa proprio su questo: sulla sospensione dell'incredulita' riguardo al fatto che l'incredulita' si possa sospendere, che poi in verita' ce lo sanno tutti che non c'e' mai nessuna sospensione dell'incredulita' perche' la verita' e' che gli esseri umani sono tutti e solo e sempre creduloni e questo e' vero come e' vero che il falso e' vero e il vero e' falso, e quanto al resto chiedetelo alle streghe di Macbeth, o a Wittgenstein.
Sono un free lance, non mi piace stare sotto padrone, ho un cervello e una coscienza io. E ho studiato con Queneau. Gli ho dato pure l'idea per un romanzo che poi lui l'ha scritto in una lingua che lo leggevano solo lui e Joyce. E quando dico che ho una coscienza intendo dire che ho pure una coscienza sociale: ogni mese mando una mina d'argento a Save the children. Anche all'Associazione amici del Marchese de Sade. Di cosa si occupino 'ste associazioni proprio non lo so, ma mi piace la pubblicita' che fanno in televisione, specialmente la De Sade, che oltretutto e' pure una cosa aristocratica che fa sempre chic.
Con Vidocco siamo vecchi amici: una volta era un mio informatore, poi ha fatto carriera e adesso sono io che faccio l'informatore per lui, vedi come va il mondo che nulla e' stabile ma tutto prima o poi si rovescia nel suo contrario. Aufhebung, come diceva il mio vecchio professore di retorica. Adesso e' in auge, ma se il colonnello ci mette la zampa non lo so quanto dura. Io non interferisco, ma fossi in Vidocco farei una telefonatina al padre Mersenne o a quelli di Port-Royal, prima che sia troppo tardi. E magari pure al vecchio Wilhelm Steinitz o a Moritz Schlick, la' a Vienna.
*
La principessa Leila? Se l'e' cercata, direi. Ma che l'abbiano ligneotrafitta quei due buscaroni di Tristaccio e Baruccone, non diciamo corbellerie, quelli non centrerebbero un pallone aerostatico con una freccetta a due metri, figurarsi il cuoricino della principessa cuorinfranto con un paletto che per sfondare lo sterno lo dovresti martellare per mezz'ora e invece pretendono che lo abbiano scagliato con destrezza da dieci metri che neanche l'incredibile Hulk.
Ma Adamino Trucione detto Madamino-il-catalogo-e'-questo che c'entra? Si e' sempre occupato solo di grassazioni al minuto, non di politica dinastica e internazionale, figuriamoci di prassi successorie nelle famiglie reali.
E il Pezzentone? Che neppure sapeva se Ebla ci ha un re oppure un consiglio d'amministrazione. O e' stato qualche cliente che non ha gradito le sue sperimentazioni culinarie? Ma quella non e' una morte da vendetta del consumatore deluso, che al piu' fa una class action. Inchiodato al muro con due pugnaloni da sub attraverso gli occhi non e' roba da dilettanti, e' roba da studiosi di semiotica o da amici degli amici di Oreste Ciccio Bronx.
E Calimero? Uno come lui doveva finire accoltellato in una rissa, non in mille pezzettini dimensione francobollo con cratere di cinque metri di diametro e le finestre da rifare in un intero popoloso rione e proprio il giorno del mercato del pesce.
E il fiuto mi dice che anche sul povero Grufolone ci hanno messo le mani gli amici degli amici di Dell'Atridi: l'idea di cucirgli occhi e bocca col fil di ferro, al di la' dell'ineleganza della cosa, pare proprio il modus operandi dei bravi ragazzi venuti dal vicolo, o dalla Scuola delle Americhe di Fort Benning.
Qualcosa mi dice che e' il momento di cambiare aria, quant'e' vero che mi chiamo Aristocle Barbato Severo, in arte Frou-Frou.
*
Il racconto di S.
Tutti mi cercano, tutti mi vogliono. Strummarone! Son qua. Strummarone! Son qua. Hey, Strummo'. So' qua, sso' cqua, e 'n momento, no?
E chi mi cercava quella sera? Si presentano quei tre con quei cappellacci che sembravano i messicani degli spaghetti-western, e sotto tre gessati che di sicuro li aveva confezionati su misura quel sartore italiano, che poi l'hanno trovato morto, c'era sul giornale stamattina. Umberto Farinelli, o Cavalcone Cavalconi? 'Sti nomi italiani s'assomigliano tutti. O li hanno trovati lessi tutti e due?
Comunque si presentano 'sti tre col sombrero di paglia. Mi pareva di conoscerli, non faccio per dire ma sono un buon fisionomista, pero' sotto il sombrero non si puo' mai dire.
Caro il nostro buon Strummer, avremmo bisogno dei suoi servigi, dice il primo. Ben lieto, a qual proposito? Documenti. Ah no, non mi occupo di queste cose, eh? Ma non tema, ma non tema, caro il nostro buon signor Stramonio. Intanto non mi chiamo Stramonio, ma Strummonio Nicolao per servirla. Mi perdoni, la prego, non intendevo. Non bisogna, non bisogna. Ma si deve, ma si deve. Bene, lei e' scusato. Questo e' parlar da galantuomini. Ma quanto ai documenti non se ne parla. Ma parliamone, ma parliamone un attimo solo. Non saprei che dirvi, io faccio il barbiere e gia' ho tante di quelle grane, poi sto pure per sposarmi... Vivissime, vivissime congratulazioni, anche da parte dei miei amici. Grazie, grazie, ecco, servisse una spuntatina si puo' fare, ma altro no, proprio no, mi spiace. Le fa onore, o giurabbacco se le fa onore, lei e' proprio un barbiere ammodo; sara' mica anche cerusico? A tempo perso. Vede, vede? Lo dicevo a questi miei amici che lei e' uomo d'ingegno e di risorse, eh? Con la donnetta, col cavaliere, eh? Non so di cosa parli, buon uomo, e adesso voglia compatire, sono richiesto all'universita' ove tengo un seminario sulla prosa spagnola dopo il siglo de oro. Congratulazioni, congratulazioni vivissime. Grazie, grazie ancora, e adesso vogliate scusarmi. Ma cinquemila euro in biglietti di piccolo taglio per un quarto d'ora del suo tempo, preziosissimo tempo, beninteso. Eh? Vede? Cosa? Ho catturato la sua attenzione. La mia curiosita', tanto bizzarro e' quel che dite. Cinquemila euro in biglietti di piccolo taglio non sono una bizzarria, sono un mucchio di soldarelli per un lavoretto da niente. Buon per voi, maresciallo. Maresciallo lei dice? Ma ci avra' mica scambiati per gendarmi? Oh il buffissimo equivoco, il piu' inverisimile dei qui pro quo! Sara', maresciallo, ma adesso vogliate avere la compiacenza. Ma guardi qua, guardi qua che mazzetta, eh? E tutta per lei. Se pensa che mi faccio fregare cosi', egregio signore, lei non mi conosce. Ma si' che la conosco, e l'ammiro, e l'ammirano altresi' questi miei due amici che abbisognano come me dei suoi servigi, un quarto d'ora ed e' tutto fatto, lei intasca il guiderdone, noi intaschiamo i nostri documenti da onesti cittadini nuovi di zecca, e tutto e' fatto. Apprezzo il suo umorismo, maresciallo, ma adesso devo proprio andare. Come devo dirglielo che non siamo quel che lei sospetta? Non me lo dica che tanto non attacca. Ma io ho la prova regina. La prova regina? Si avvicini un po' e guardi queste facce, non mi dica che non le ha viste alla tivu'. Ma... ma... sono loro, i due drogati assassini della principessa. Lo vede che non siamo sbirri? Ah, io non voglio entrarci. Lei e' un negoziatore straordinario, stra-or-di-na-ri-o, ma anch'io non sono un pivellino, a questa mazzettina aggiungo quest'altro mazzettone, e adesso siamo a cinquantamila, che ne dice? Passaporto? Meglio patente. Bene, avete gia' le foto? Pensavamo potesse provvedere lei. Certo che si', ma non qui, ci si vede tra un quarto d'ora al mio studio, nel retrobottega della barberia in piazza Stranamore. Stravagante toponomastica. Ogbi toonomastica e' stravagante, la parola stessa toponomastica lo e'. Ma sa che lei ha proprio ragione, non si finisce mai di imparare. Allora ci si vede li' tra quindici minuti, intesi? Intesi. Frattanto un acconto, please. E' piu' che giusto, tenga il mazzettino e per il mazzettone a dopo. Servo vostro. Obbligatissimi.
*
Un quarto d'ora dopo.
- Ci vorra' un quarto d'ora.
- Ecco a lei il conquibus.
- Mettetevi comodi, li' ci sono delle riviste, qualche libro.
- Ma vedo che qui c'e' una prima edizione dei "Sonetti in lode e ad ammaestramento dell'umanita'" curati da Annibale Scarpante, gloria delle patrie lettere.
- C'e' anche Histoire d'O, l'Ulisse, L'amante di Lady Chatterley, i Detti dei padri del deserto, tutte le interviste di Oriana Fallaci e Indro Montanelli...
- Vedo, vedo, una bella bibliotechina. Mentre aspettiamo leggero' qualche sonetto, e' dai tempi del liceo... Vedo qui la sezione degli Inni alla pace... (A parte: Vediamo un po' se c'e' qualcosa di sovversivo). Caspiterina, una sottosezione sulla marcia Perugia-Assisi, e chi se la perde? (A parte: Me lo ricordo quel Capitini li', nell'Archivio centrale dello stato ci abbiamo un dossier delle dimensioni di un'enciclopedia, un teppista incendiario di prima forza, lui e i suoi amichetti, quel Bobbio, quel Calogero, quel Binni, tutti nemici della patria, tutti comunisti infettivi al massimo grado). E poi, cari amici, una bella storia come la nostra senza neppure un sonetto, suvvia, non sia mai. Il pubblico oggi vuole il prosimetro, si sa, e la messa in abisso, e l'osmosi tra universo diegetico ed extradiegetico, e la partecipazione di tutti al gran teatro del mondo, o dell'Oklahoma. Volete che legga ad alta voce? Sentite, sentite questa. E' di Corinzio Piegapini.
*
La marcia pure 'st'anno e' 'nnata bbene.
La gente era pasciuta e benvestita
strillava "no a la morte e ssi' a la vita",
"volemo tutte ave' le panze piene".
Vedessi tu cche sciccherie e cche scene
pareva de trovasse a la partita:
"Evviva Santa Rosa e Ssanta Rita",
"s'ha da fa' ssolo quer che ce convene".
E io co' Cencio semo ite 'n giro
a 'mbraccica' la ggente e 'lleggerilla
de' pesi de la vita ar giorno d'oggi.
Emo ricorto n' sacco de reloggi,
de portafoji e pure quarche spilla,
tre catenine d'oro e 'n par de bbiro.
*
- Non male, eh? Lo dico sempre che la pace ispira i piu' saggi pensieri ed e' scuola del mondo. E quella marcia Perugia-Assisi, una volta ci sono stato, sembrava di essere a Rio. (A parte: Mi ricordo che ci fu una retata di comunisti che ci volle un treno speciale per portarli a Bolzaneto). Ma non vorrei annoiarvi con i miei prosaici ricordi quando qui - su queste fragranti pagine - si scioglie il canto al suono della lira. Ecco, qui ce n'e' una di Giacomo Dervicanto. Sentite un po'.
*
Me piace fa' la marcia de la pace
me porto la merenna ne la sacca
er fiasco e tutta quanta l'artra cacca
la marcia de la pace a mme mme piace.
Cio' 'r pane, l'ova, l'ajo, le spinace
la robba che s'affetta e che se 'nsacca
la ciccia o sia de porco o sia de vacca
lessa bbollita a rosto o a la brace.
E ppe' llubbrificasse 'r gargarozzo
mentre che lemme lemme camminamo
je damo ggiu' a scolasse 'n ber barlozzo
e 'ntanto "A li mortacci" je strillamo
"de li zzozzoni de 'sto monno zzozzo".
L'umanita' mo' ssi' che la sarvamo.
*
- E un'altra di Orangio Macacchi; ma questa e' una vera scuola poetica, e un certame dell'ingegno e delle muse, no? (A parte: E la Digos che non si accorge mai di niente).
*
Deretro a 'sto lenzolo arcobbaleno
diceveno 'sta marcia ade' 'no sballo
'na passeggiata, 'n giocherello, 'n ballo
serv'a sarva' la pace, gnentemeno!
Piu' ciaripenzo e ppiu' me ciavveleno.
Primo: faceva propio troppo callo.
Seconno: n'ze potrebbe fa' a ccavallo?
se riva prima e sse fatica meno.
Pe' tterzo: 'nvece d'esse 'na spianata
l'urtimo pezzo t'ha' d'arrampica'
e que' ade' propio 'na gran carognata.
Te ggiuro, si mme capita a 'ncontra'
a quello che cia' avuto 'sta penzata
je meno, che lo possin' ammazza'.
*
- E' proprio vero che la poesia ingentilisce gli animi ed alle opere buone e grandi sprona. E poteva mancare Bricchio Birocchi, il vate eblaita per eccellenza? Eccovelo.
*
La marcia da Peruggia fin'a Assisi
ade' 'na cosa, fiji mii, gajarda
se parte co' li bbotti de bombarda
se riva che ce vo' 'na flebboclisi.
Ar via 'ndo te ggiri so' ssorrisi:
nun ce se crede come che sse barda
la ggente: ce se mette la coccarda
se tignono de 'mpiastri su li visi
e vvia de gran galoppo pe' la scesa
che dda Peruggia esce a la campagna.
E ppoi se 'ntosta subbito l'impresa
se suda e nun se bbeve e nun se magna
se strilla e sse smadonna a la distesa:
a 'ffa la pace e' 'na fatica cagna.
*
- Oh amici miei pregiati ed ottimi compagni, leggendo simili sublimi delizie ed assaggini di superna belta', e sentendomene molcere l'animo, non esito, no, non esito affatto a confessarvi che se non fossi gia' liutaio e re, vorrei esser poeta anch'io, e crepuscolare.
*
Un quarto d'ora dopo
- Ho quasi finito, due minuti e sono da voi.
- Senza fretta, senza fretta, ci siamo ritemprati lo spirito con l'arte delle alate parole e adesso ci stiamo ritemprando gli occhi con questa elegante rivista americana, e' quella di quel Larry Flint, dico bene? Dove si puo' comprare, all'edicola dell'aeroporto? Mica si trova pure qualcosa sado-maso?
*
Dopo un altro quarto d'ora.
- Che nomi metto?
- Per il mio amico Spinny direi Giuseppe Bessarione Giugasvili, che ne dice? Suona bene.
- Sia. Giugasvili c'e' qualche acca?
- Meglio di no, sarebbe cacofonico. Ottimo. Per l'altro mio egregio amico, il signor Roccabbilli, direi Leone Davidovici Bronsteini. Ma dove li trovo, dove li trovo certi nomi, eh?
- Non male, non male. E lei?
- Mah, metta pure Sua Maesta' Carlo Primo, non ci sono gia' stati dei Carli sul trono di Ebla, dico bene?
- Non c'e' paese al mondo in cui non abbia regnato qualche Carlo, ma nello specifico bisognerebbe chiederlo al professor Matthiae o al professor Pettinato. Nel dubbio io proporrei un nome diverso.
- Allora facciamo Ermenegildo, mi e' sempre piaciuto Ermenegildo. Anche Prassitele.
- Ermenegildo o Prassitele?
- Meglio Ermenegildo, Prassitele fa tanto artigiano.
- Ecco a voi. Serve anche una spuntatina ai capelli? Uno sciampo? manicure? Con un piccolo supplemento ho anche certi calendarietti.
- Ah si', i calendarietti si'. Ecco a lei mille euretti in piu'. E, non c'e' bisogno di dirlo, acqua in bocca.
- Non c'e' bisogno di dirlo.
*
Non ho detto niente ma l'ho riconosciuto. Se non era Vidocco quello, io sono il conte d'Almaviva. Speriamo che i soldi siano veri. E adesso occhi aperti, la vedo pure io la serie di Vidocco in tivu'.
E bussano, bussano sempre pure quando il negozio e' chiuso. Come se un artigiano non avesse diritto al riposo, allo svago, al tempo libero. Secondo loro solo gli strozzini ci hanno diritto all'ozio, come quel romano che poi era spagnolo, che s'atteggiava tanto a magister vitae e hai visto che bel risultato col suo allievo imperiale. E intanto quei libracci che ha scritto continuano a vendere, piu' di Spillane, piu' di Apuleio.
Arrivo, arrivo! Ma chi e'? Ah, e' Ballard, ma guarda un po' chi si rivede. Bisogna aprirgli, brutta bestia. Guarda guarda chi si rivede, entra, entra, che ti serve? E Canino come sta?
(segue)
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Michail Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino 1968, 1995, pp. 356.
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2800 del 19 agosto 2017
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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