[Nonviolenza] Telegrammi. 2798



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2798 del 17 agosto 2017

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Osvaldo Caffianchi: Se

2. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile

3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

4. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

5. Dissoi logoi

6. Omero Delli Storti: Il delitto della principessa di Ebla. Frammenti da un fogliettone postmoderno e rasciomonico (parte quarta)

7. Segnalazioni librarie

8. La "Carta" del Movimento Nonviolento

9. Per saperne di piu'

 

1. LE ULTIME COSE. OSVALDO CAFFIANCHI: SE

 

Se degli altri non senti pieta'

come potranno altri sentire pieta' di te?

 

Se non riconosci l'altrui umanita'

e' la tua stessa umanita' che perdi.

 

Tutto contagia l'orrore. In un attimo

l'incendio che appiccasti all'altrui casa

ha gia' raggiunto la tua.

La lama che affondasti nelle carni

altrui dalle tue carni sprizza sangue.

 

La tua indifferenza all'altrui grido

di dolore, la smorfia di fastidio

alla richiesta di aiuto del lontano,

prima ancora che tu dica una parola

gia' ti trafiggono e ti rubano la luce.

 

Questa e' la regola del nostro esistere:

non altro avrai che quello che tu desti.

 

Una e' l'umanita, una e' la sorte

salvare le vite e' il primo dovere

non essere uccisi e' il primo diritto.

 

Sull'orlo dell'abisso

in questa notte illune

destati dunque e veglia

soccorri accogli assisti

sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

 

2. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE

 

Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.

Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.

Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.

Una persona, un voto. Il momento e' ora.

*

All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime:

padre Alex Zanotelli

Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita

Paolo Acunzo, vicepresidente Pd Lazio

Roberta Agostini, deputata

Luisella Albanella, deputata

Isa Alberti

Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"

Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa

Peppe Amato, pensionato

Dino Angelini

Pino Arancio, traduttore, impegnato nei movimenti per la pace e di solidarieta'

Piero Arcangeli, etnomusicologo e compositore

Laura Arduni, impiegata

Ileana Argentin, deputata

Massimo Artini, deputato

Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice

Lino Balza, ecologista

Vincenzo Balzani, professore emerito, Universita' di Bologna

don Franco Barbero

Daniele Barbieri, blogger

Raffaele Barbiero, operatore sociale

Nuccio Barilla', giornalista, ambientalista

Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio

Lorenzo Basso, deputato

Piero Basso, figura storica della riflessione teorica e dell'impegno politico e sociale a Milano e nella solidarieta' internazionale

Eleonora Bechis, deputata

Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"

Bruno Antonio Bellerate, docente emerito dell'Universita' Roma Tre

Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice

Giuliana Beltrame, sociologa e attivista

Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"

Pietro Benedetti, regista, attore, studioso delle tradizioni popolari

Paolo Beni, deputato

don Gianni Bergamaschi

Ascanio Bernardeschi, saggista e militante

Massimiliano Bernini, deputato

Silvia Berruto, da sempre impegnata in iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza

Severina Berselli

Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova

Stella Bianchi, deputata

Giovanni Bianco, giurista e professore universitario

Angelo Bini, vicepresidente Cooperativa castanicoltori dei Monti Cimini

Daniela Bizzarri, consigliera comunale delegata alle Pari Opportunita' del Comune di Viterbo

Tamara Blazina, deputata

Michele Boato, ecologista

Laura Boccardo, impiegata

Fabrizio Bocchino, senatore

Antonio Boccuzzi, deputato

Paola Boldrini, deputata

Francesca Bonomo, deputata

Michele Bordo, deputato

Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'

Dario Borso, filosofo

Giovanni Bosco

Paolo Bosi, docente universitario

Luisa Bossa, deputata

Donatella Botta, impegnata nella solidarieta'

Silvio Bozzi, docente universitario

Anna Bravo, storica

Beatrice Brignone, deputata

Claudio Broglia, senatore

Valentina Bruno, docente, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo

Vincenza Bruno Bossio, deputata

Enrico Buemi, senatore

Renata Bueno, deputata

Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna

Alberto Cacopardo, antropologo

Augusto Cacopardo, Comitato per la Democrazia Costituzionale

Salvatore Capone, deputato

Sabrina Capozzolo, deputata

Antonio Caputo, presidente circolo Giustiza e Liberta'

Alessandro Capuzzo, ecopacifista

Renzo Carella, deputato

Anna Maria Carloni, deputata

Gennaro Carotenuto, storico

Giorgio Carpi, "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano (Pisa)

Rodolfo Carpigo

Marco Carra, deputato

Claudio Carrara, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione - Italia

Maria Chiara Carrozza, deputata, gia' ministra

Floriana Casellato, deputata

Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica

Franco Cassano, deputato

Felice Casson, senatore

Francesco Cassotti

Pilar Castel, autrice e attrice No War

Valeria Castelli

Umberto Castra, obiettore di coscienza

Marco Catarci, pedagogista e docente universitario

Marco Causi, deputato

padre Carlo Cautillo cp

Giovanna Cavarocchi, Auser Viterbo

Patrizia Cecconi, scrittrice, presidente "Associazione oltre il mare onlus"

Nello Centomo

Massimo Cervellini, senatore

Maurizio Chierici, giornalista

Raimondo Chiricozzi, presidente del comitato provinciale Aics di Viterbo

Vannino Chiti, senatore

Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'

Eleonora Cimbro, deputata

Giorgio Cingolani, agricoltore e socio del Centro studi "Sereno Regis" di Torino

Monica Cirinna', senatrice

Michele Citoni, documentarista

Valter Ciurli, architetto

Giuseppe Civati, deputato

Roberto Cociancich, senatore

Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita

Pasquale Colella, direttore de "Il tetto"

Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo

Antonio Corbeletti, presidente della sezione Anpi di Voghera

don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"

Corrado Corradini, giornalista

Paolo Corsini, senatore, docente universitario

Paolo Cova, deputato

Paolo Crocchiolo, medico, docente universitario

Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina

Giuseppe Luigi Cucca, senatore

Patrizia Cupelloni, psicoanaista con funzioni di training Societa' Psicoanalitica Italiana

Gianni Cuperlo, deputato

Erica D'Adda, senatrice

Pasquale D'Andretta, formatore

Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu

Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola

Alfredo D'Attorre, deputato

Marianita De Ambrogio, Donne in Nero di Padova

Emanuela Dei, giornalista

Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International

Andrea De Lotto, maestro elementare, Milano

Giorgio Demurtas, docente universitario

Valerio De Nardo, dirigente pubblica amministrazione e scrittore

Loredana De Petris, senatrice, presidente del Gruppo Misto al Senato

Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina

Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione

Lello Di Gioia, deputato

Mimmo Di Gioia, Ambasciata di Pace di Foggia

Marco Di Lello, deputato

Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo

Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina

Nerina Dirindin, senatrice

Angela Dogliotti, peace-researcher

Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia

Umberto D'Ottavio, deputato

Anna Draghetti, pensionata

Donatella Duranti, deputata

Massimo Duranti, giudice di pace emerito

Anna Maria Eramo

Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente

Carla Ermoli, pensionata

Roberto Escobar, filosofo politico e critico cinematografico

suor Maria Stella Fabbri

Sergio Falcone, poeta

Fulvio Faro, operatore sociosanitario

Claudio Fecchio, gia' obiettore di coscienza al servizio militare e coordinatore della campagna di obiezione alle spese militari

Laura Fasiolo, senatrice

Marco Fedi, deputato

Ciccio Ferrara, deputato

Elena Ferrara, senatrice

Valerio Ferri

Giuseppe Fioroni, deputato, gia' ministro

Vincenzo Folino, deputato

Paolo Fontanelli, deputato

Maria Bernarda Forcella

Federico Fornaro, senatore

Filippo Fossati, deputato

Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina

Nicola Fratoianni, deputato, segretario nazionale di Sinistra Italiana

Marco Furfaro, Campo Progressista

Gabriele Gabrieli, del Gruppo "In silenzio per la pace" di Mantova

Sancia Gaetani, Wilfp Italia

Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita

Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani

Carlo Galli, professore universitario e deputato

Daniele Gallo, giornalista, saggista, editore e docente universitario

Paolo Gandolfi, deputato

Maria Grazia Gatti, senatrice

Nino Gernone

Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"

Anna Giacobbe, deputata

Giorgio Giannini, storico e saggista

Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza

Piero P. Giorgi, ricercatore sulla violenza e la nonviolenza

Andrea Giorgis, deputato

Giampiero Girardi, sociologo e ricercatore per la pace

Gianni Girotto, senatore

Luisa Gnecchi, deputata

Miguel Gotor, senatore

Gero Grassi, deputato

Carmine Grassino, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes

Monica Gregori, deputata

Giorgio Grimaldi, assegnista di ricerca Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa

Celeste Grossi, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'

Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista

Giuseppe Guerini, deputato

Maria Cecilia Guerra, senatrice

Paolo Guerrieri, senatore

Paolo Henrici De Angelis, architetto

Paolo Hutter, giornalista

Maria Iacono, deputata

Pietro Ichino, senatore (relativamente alle elezioni amministrative)

Chiara Ingrao, scrittrice, animatrice culturale, deputata emerita, figura storica dei movimenti per la pace e i diritti

Vanna Iori, deputata e docente universitaria

Luca Kocci, docente, giornalista, saggista

Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma

Florian Kronbichler, deputato

Cecile Kyenge, parlamentare europea, gia' ministra

Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri

Luigi Lacquaniti, deputato

Silvio Lai, senatore

Eros Lamaida, sindaco di Castelnuovo Cilento

Teresa Lapis, giurista dei diritti umani, docente

Federico La Sala, docente di filosofia e saggista

Camilla Lattanzi, autrice e conduttrice radiofonica

Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale

Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale

Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente

Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita'

Sergio Lo Giudice, senatore

Pierpaolo Loi, maestro elementare

Doris Lo Moro, senatrice

Eugenio Longoni, militante antifascista

Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci

Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale

Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento

Monica Luisoni, attivista

suor Monica Luparello, missionaria comboniana

Antonio Lupo, medico

Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria

Andrea Maestri, deputato

Patrizia Maestri, deputata

Anna Maghi, del centro antiviolenza "Erinna" di Viterbo

Alessandro Magni

Gianna Malisani, deputata

Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta'

Luigi Manconi, senatore, sociologo, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato

Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa

Massimiliano Manfredi, deputato

Claudia Mannino, deputata

Fiorella Manzini, pensionata, gia' insegnante di educazione artistica, pittrice, presidente del Cdmpi

Cristina Maranesi, blogger

Maino Marchi, deputato

Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice

don Mario Marchiori

Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink

Raffaella Mariani, deputata

Miriam Marino

Giovanna Martelli, deputata

Gian Marco Martignoni, Cgil Varese

Claudio Martini, senatore

Michela Marzano, deputata, filosofa

Elvira Mastrovincenzo, docente

Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres

Cristina Mattiello, insegnante, giornalista

Alessandro Mazzoli, deputato

Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista

Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina"

Dario Mencagli, cooperante internazionale, docente

Rosa Mendes, bibliotecaria, presidente dell'Associazione donne brasiliane in Italia

Ivo Menna, responsabile ambientalista verdi, responsabile regionale Osservatorio Nazionale Amianto

Michele Meta, deputato

Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo

Sara Michieletto

Corradino Mineo, senatore

Franco Mirabelli, senatore

Michele Mognato, deputato

Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea

Daniele Montroni, deputato

Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo

Mario Morgoni, senatore

Rosangela Mura, attivista

Delia Murer, deputata

Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'

Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina

Martina Nardi, deputata

Paolo Naso, politologo, Sapienza Universita' di Roma

Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni

Giorgio Nebbia, ecologista

Giovanna Niccoli, attivista

Loris Nobili, Roma

don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax

Luciano Oliveri, pensionato

Luis Alberto Orellana, senatore (relativamente alle elezioni amministrative)

Riccardo Orioles, giornalista, figura storica delle lotte contro la mafia

Alberto Pacelli, coordinatore dell'associazione di ricerca e di iniziativa culturale, civile e ambientale "Idee di futuro" di Novara

Emilia Pacelli, casalinga

Giovanna Pagani, Wilpf Italia

Anselmo Palini, insegnante e saggista

Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale

Marco Palombo, attivista della Rete No War di Roma

Luca Paolocci, Usb Viterbo

Eleonora Parlanti, ricercatrice

Maria Luisa Paroni, Comitato Oglio Po per la Costituzione

Oreste Pastorelli, deputato

Luca Pastorino, deputato

Edoardo Patriarca, deputato

Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale

Marisa Pedroncelli, volontaria nella solidarieta' internazionale

Carlo Pegorer, senatore

Serena Pellegrino, deputata

Vinicio Peluffo, deputato

Giovanni Penzo, pensionato

Donato Perreca, pensionato

Alessia Petraglia, senatrice

Gianpaolo Petrucci, presidente del Gruppo Educhiamoci alla Pace di Bari

Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher

Fiora Pezzoli, psicoterapeuta

Savino Pezzotta, gia' segretario generale Cisl

Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax

Leo Piacentini, pensionato

Hamza Roberto Piccardo, scrittore, traduttore, quadro associativo musulmano

Salvatore Piccolo, deputato

Piero Pinzauti

Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo

Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo

Antonio Placido, deputato

Pier Paolo Poggio, storico, direttore della Fondazione "Luigi Micheletti"

Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"

Pier Paolo Poncia, geologo

Giuliano Pontara, filosofo

Franco Porcu, operaio

Alessandro Presicce, giurista

Giovanna Procacci, sociologa, Universita' di Milano

Andrea Pubusa, giurista

Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento

Anna Puglisi, illustre studiosa, fondatrice ed animatrice del "Centro Impastato" di Palermo

Mauro Pugni, Cdb di Modena

Laura Puppato, senatrice (relativamente alle elezioni amministrative)

Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane

Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'

Margherita Rambaldi

Roberto Rampi, deputato

Mariella Ratti, gia' dirigente scolastica

Michele Ravagnolo, editor, gia' portavoce del "Tavolo contro la guerra" di Bologna

Francesco Ribaudo, deputato

Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"

Rodolfo Ricci, coordinatore nazionale Filef, segretario Fiei

Lara Ricciatti, deputata

Annamaria Rivera, antropologa

Maria Grazia Rocchi, deputata

Giuseppe Romanini, deputato

Dario Rossi, avvocato

Gessica Rostellato, deputata

padre Agostino Rota Martir, campo Rom di Coltano

Giorgio Roversi, pensionato

Francesco Ruotolo, docente di discipline giuridiche ed economiche

Ada Sacchi, pensionata, gia' ricercatrice per studi sui tumori presso l'IRE di Roma

Enrica Salvatori, docente universitaria

Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto

Cesare Sangalli, Ambasciata di Pace di Foggia

Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma

Antonia Sani, Wilpf Italia

Giovanna Sanna, deputata

Adriano Sansa, magistrato e poeta

Carlo Sansonetti, figura storica dell'impegno di pace e solidarieta'

Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia

Eugenio Santi, presidente del Gavci

Umberto Santino, illustre studioso, fondatore ed animatore del "Centro Impastato" di Palermo

Maria Santo, figura storica dei movimenti di pace e solidarieta'

don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge

Mauro Sarnari, dell'Unicef di Viterbo

padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile

Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"

Renato Sasdelli, docente universitario e saggista

Francesco Scalia, senatore

Gian Piero Scanu, deputato

Gabriele Scaramuzza, pensionato

Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico

Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione

Gea Schiro', deputata

Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti"

Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione

Antonio Scopelliti, Ambasciata di Pace di Foggia

Arturo Scotto, deputato

Bruno Segre, organizzatore e ricercatore culturale indipendente

Angelo Senaldi, deputato

Marneo Serenelli, docente e psicologo

Marina Sereni, deputata

Camilla Sgambato, deputata

Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario

Paolo Sighinolfi

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza

Pietro Soldini, Cgil nazionale

Maurizio Somma, Casa della Pace e della Nonviolenza

Zenone Sovilla, giornalista, amico della nonviolenza

Gabriele Spallone

Luca Spegne, docente

Marilena Spriano

Irene Starace, Wilpf Italia

Gianluca Susta, senatore

Bruno Tabacci, deputato

Gianni Tamino, biologo, docente universitario in pensione

Francesco Tanzarella

Veronica Tentori, deputata

Alessandra Terrosi, deputata

Marietta Tidei, deputata

Walter Tocci, senatore

Ada Tomasello, Usb immigrazione Viterbo

Giovanni Tomei, presidente di "Sovranita' popolare"

Alberto Trevisan, obiettore di coscienza nonviolento negli anni '70 e per questo piu' volte incarcerato

Alessandro Triulzi, storico, docente universitario

Marco Trotta, consigliere di quartiere a Bologna per Coalizione Civica

Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto

Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"

Laura Tussi, giornalista e scrittrice

Fabio Vaccari

Stefano Vaccari, senatore

Giuseppe Vacciano, senatore

Daniela Valentini, senatrice

Nicola Vallinoto, informatico, dirigente nazionale del Movimento Federalista Europeo

Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento

Leonardo Varvaro, docente universitario

Pasquale Ventrella, Ambasciata di Pace di Foggia

Liliana Ventricelli, deputata

Walter Verini, deputato

Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"

Ranieri Vitagliano, docente, Movimento Piedimonte Bene Comune

Rosario Vitale, Ambasciata di Pace di Foggia

Salvatore Vitale, divulgatore agricolo

Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo

Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale

Sandra Zampa, deputata

Alessandro Zan, deputato

Lorenzo Zaniboni

Giorgio Zanin, deputato

Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione

Franco Zunino, ingegnere

*

Per adesioni: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:

- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it

- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it

 

3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

4. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

5. SCORCIATOIE. DISSOI LOGOI

 

Non basta disarmare le mani

occorre disarmare anche i cuori

ma almeno frattanto si disarmino le mani.

 

Non basta provare pieta'

occorre recare aiuto

ma almeno frattanto pieta' si provi.

 

Non basta parlare

e' agire che occorre

ma almeno frattanto non si taccia.

 

Si illude il chiacchierone che non fa

mente il pietoso che non da' soccorso

e' ipocrita l'ipocrita.

 

Ma benedetto sia l'ipocrita che si astiene dal colpire

e benedetto sia il lamentoso che non versa l'altrui sangue

e benedetto il disertore che ha spezzato la sua lama.

 

Tutto e' cosi' confuso

tutto e' cosi' semplice.

 

Tu non uccidere

tu salva le vite.

 

6. RACCONTI ESTIVI DELLA CITTA' DOLENTE. OMERO DELLI STORTI: IL DELITTO DELLA PRINCIPESSA DI EBLA. FRAMMENTI DA UN FOGLIETTONE POSTMODERNO E RASCIOMONICO (PARTE QUARTA)

 

4. Marlo indaga

Il racconto di C.

Non mi e' mai piaciuto che mi hanno dato 'sto soprannome, Calimero 'l pulcino nero. Per questo appena ho raggiunto l'eta' della ragione ho deciso di diventare sicario e spia. A tempo perso scrivo pure tragedie elisabettiane. Le firmo con uno pseudonimo, che ho copiato da un investigatore privato americano (che poi lui l'aveva copiato da un marinaio inglese) che quello mi sarebbe sempre piaciuto fare, l'investigatore privato americano, invece qui a Ebla non abbiamo neppure la televisione a colori, figurarsi il jazz e la bisca di Eddy Marx, o risalire il fiume Congo. Voi non ci crederete, ma nella biblioteca del palazzo reale che vi aspettate che ci sia? Ve lo dico io: un mezzo miliardi di tavolette di terracotta. Avete capito bene, tavolette di terracotta. Scritte in cuneiforme. Neppure un computer, neppure la connessione a internet. E quello e' il palazzo reale, non so se mi spiego. Io dico: ma come si fa a essere una grande potenza con le tavolette di terracotta e il cuneiforme, andiamo, intanto in America sesso, droga e rock and roll. Questo basta a fare di me un dissidente? E allora si', sono anche un dissidente. E ubriacone e baro, come no, ancora un po' e divento Caravaggio, ma per favore! Ma facciamo le persone serie!

Iersera stavo a casa mia a leggermi la Fenomenologia dello spirito tanto per passare il tempo, quando si presenta Vidocco. E quando si presenta Vidocco sono guai in vista.

Lavoro per te, Calime'. Lavoro per me? Visto che sto a parla' co' tte se ddico lavoro pe' tte' Ccalime', e tu sse' Calimero, che vole di'? Che ciai lavoro pe' mme. Sagace come sempre, bravo. Grazie, e che lavoro sarebbe? 'N lavoretto de fino, s'intende. Co' mme e' ssempre de fino, ma cche ss'avarebbe da fa'? Raccoje quarche 'nformazzione su ddu' gnoccoloni e ppoi di' ttutto a zzio. E la tariffa? Sindacale. Ah nno, qui cce vole ll'estra. Nun sae manco chi sso' Bbibbi' e Bbibbo' e ggia' voi l'estra? Guarda che ll'hanno ggia' ddetto a la radio che stanotte so' evase dal carcere Tristanaccio e Bacuccone 'nzieme a 'n antro; e siccome si da' il caso che io quelli li' li conosco da quann'ereme alti 'n soldo de cacio e ce lo so che nun riuscirebbero a evade manco da la sedia a sdraio sul terrazzo de casa loro, l'ispirazione me dice che conoscio pure 'l terzo e cche cce ll'ho cqui davante. Lo vedi che ffo bbene a volette bene, Calime'? Ce vole ll'estra, no' 'l volesse bbbene. E ll'estra avrae. Anticipato. E cche nun te fide? Si mme fidasse nun sarebbe bbravo come diche, no? Povera Ebla, dove andremo a finire; ecco qua centomilalire. Famo cinque. Cinque che? Come cinque che? Famo du' svanziche e nun ze ne parla ppiu'. Famo cinque e nun ze ne parla ppiu'. Solo perche' tte vojo bbene. Pur'io solo perche' tte vojo bbene. Che mme costi ppiu' de na fija femmina. Porettello esso. E mmo' al lavoro. 'Ndo' so'? L'ho llassate da la Nerina, ce lo sae 'ndo' e'? Ce lo so ssi', anze, visto che cio' 'sto cincocento mesa' cch'approfitto. Mmo' tte dico che j'hae da di' e che j'hae da da'. Vabbe'. Te lo dico ma n'orecchio che la prudenza nun e' mae troppa. Sagge parole. Tutto chiaro? Limpido. Dije de stasse bbone e dde nun usci' dda casa, ch'e' 'n monnaccio. Riferiro'. Prima d'annattene fa' 'n giretto torno torno de casa e si vegghi qualcheduno nu' lo perde de vista. Figurete. E doppo senti 'n po' ne l'ambiente che sse dice. Contece. Se vedemo domanassera dal Grufolone. Propio dal Grufolone? Dal Grufolone, ciai probblemi? Io no, mma certo propio dal Grufolone. Dal Grufolone. Vabbe', sse' tu cche ppaghe, lo saparae tu che stae a ffa'. Bravo Calime', ne sutor ultra crepidam. Pero' propio dal Grufolone.

*

Non mi e' mai piaciuto Vidocco, e non mi e' mai piaciuto il suo modo di fare, e poi in questa storia della principessa non ci volevo proprio entrare. Non che si possa credere che Tristaccio e Bacucco possano averci qualche cosa a che vedere. Andiamo, Tristone e Baruccone che si trovano di mezzo a un delitto di stato, che ce lo sanno tutti che combinava la principessa Leila e quanto si volevano bene con la regina nuova. Li hanno incastrati, e magari loro neppure sanno chi. Saranno stati i Tredici? Quelli del circolo scacchistico di Vienna? I russi? Gli americani? Gli amorrei che tutti pensano che sono una banda di baluba e invece zitti zitti s'allargano i ragazzi, s'allargano, e gia' contendono alle Sette Sorelle il mercato del petrolio e quello del gioco d'azzardo? E gli amici degli amici dell'avvocato Dell'Atridi non ne sanno niente? Via, non e' credibile. Occhi aperti, Calime', che qui si rischia la ghirba si rischia. E proprio adesso che sono in trattative per fare prima l'opera lirica e poi il film dal Tamerlano. Occhi aperti.

*

Il racconto di G.

La mia e' una sala da te'. I passatempi sono un gentile e distinto cadeau che offriamo alla gentile e distinta clientela. Ho tutte le licenze e ungo tutte le ruote. Qui a Ebla se la gente vuole divertirsi dove va? Ai giardinetti che sono pieni di zozzoni? Alla pista dei pattini a rotelle che sono tutte buche? Al bowling che c'incontri solo la teppa degli sfigati? Al calidarium che una sera su due la mafia ci ammazza qualcuno e 'l sor Oreste cia' 'na succursale dello studio co' du' azzeccagarbuji li' fissi? No, la gente che vuole divertirsi, e intendo la gente che sa divertirsi, viene qui al Gatto Selvaggio di Pignaracchi Giuseppe Maria e Figli (che poi Pignaracchi Giuseppe Maria sarei io e Figli l'ho aggiunto perche' ci stava bene, io figli non ne ho, perlomeno che io sappia, sono per il controllo delle nascite, l'avete letto Malthus?).

Perche' mi chiamano Grufolone? Ragazzate. Oltretutto poi ci fu l'amnistia, che comunque ero pure innocente. Ragazzate. Pure divertenti, non dico di no. Perlomeno divertenti per me, per quegli altri non credo proprio, poveracci. Ma adesso siamo adulti, no? Perche' il mio locale e' solo per adulti. Ho tutte le licenze, tutte le autorizzazioni. Delle autorita' ufficiali e di quelle ufficiose, per cosi' dire. Io vado d'accordo con tutti, non lesino sul pizzo ne' sulle mazzette. E quando serve corrono tutti. Provate ad aprirla voi una discoteca hard qui a Ebla: vi faccio chiudere in mezzo minuto. Provate a organizzarlo voi il torneo di videopoker, e voglio vedere chi ve le da' le macchinette. Provate a farla voi tutte le sera la lotta nel fango delle figliuole ignude a cavallo di due giraffe, e finite al gabbio per il resto dei vostri giorni per atti osceni in luogo pubblico o aperto al pubblico e maltrattamento di animali (che poi sarebbe interessante stabilire chi sarebbero gli animali, tra gli attori sul ring e il pubblico pagante - tutta gente di qualita', sia chiaro, con almeno trentamila iugeri di terra di rendite). Provate a entrarci nel mercato e vedete se non vi soffio via in tre starnuti. Sentito mai parlare del capitale monopolistico? Li dovreste leggere i marxisti yankee. Invece al Gatto Selvaggio, rinomata sala da te' certificata e vincitrice di dieci premi "Sirena d'oro - Il locale dell'anno" della Societa' Filosofica e Filantropica Mondiale (un premio internazionale che ho istituito io, cosi' come la Societa' che lo assegna; lo so come ci si fa pubblicita', da giovane ho lavorato con Bob Guccione), i nostri clienti hanno tutti gli optional e il massimo riserbo.

Vidocco viene abbastanza spesso, ma quando viene per lavoro gli assegno la saletta riservata numero 13, che noi qui la chiamiamo la saletta Justine, diamo un nome a tutte le salette riservate, ai clienti piace, e insieme alle salette su richiesta gli altri servizi. Date uno sguardo al nostro sito internet e prenotate. Soddisfazione garantita.

Dopo un po' si presenta quel morto di fame di Calimero, che glielo avro' detto mille volte che non si deve far vedere a meno di tremila chilometri dal mio locale che la vista della miseria infastidisce i clienti, ma quella sera Vidocco m'aveva detto di farlo passare e cosi' avevo dato ordine alla security di accompagnarlo direttamente alla sala Justine, e ovviamente di farmi un colpetto di telefono quando arrivava. Dal mio ufficio naturalmente video ed audiomonitoro tutti i vani del locale. E quando Vodocco fa gli incontri di lavoro e' sempre un piacere registrare. E' robetta che si vende da se'. Sentite.

- V.: Finalmente.

- C.: A Rapporto.

- V.: E dunque?

- C.: Non si potrebbe prima mangiare qualcosa, anche solo qualche stuzzichino...

- V.: Non se ne parla, sono in servizio.

- C.: E far venire un po' di compagnia, tanto per tenersi allegri?

- V.: Prima il dovere e poi il piacere.

- C.: Stanno ancora dalla Nerina, che per ricevere i clienti li ha dovuti piazzare con due brandine in quella che lei chiama la taverna e che poi sarebbe la cantina. Barucco si e' fatto portare una risma di fogli e si e' messo a scrivere in latino qualche sproposito dei suoi; quell'altro sta sempre davanti al computer e si guarda tutta la serie di Bonanza. Ho detto alla Nerina che ero un amico di famiglia mandato da un amico degli amici e lei mi ha fatto entrare non appena le ho passato la busta che mi avevi dato per lei. Dollaroni, eh? Sono sceso al piano interrato ed e' stata quasi una rimpatriata. Ho detto agli imbecilli che mi mandava un amico musicista e sangueblu come mi avevi detto di dire e non immagini le feste quando ho aperto il pacco che m'avevi dato col Camembert, le cochecole, la nutella, i boccioni di bruciabudella e le riviste (a proposito, ne ho trattenuta una per opportuna conoscenza). Gli ho detto di starsene li' tranquilli che tu stavi provvedendo a tutto per tutti e di dire a me se dovevi contattare qualcuno da parte loro e di darmi messaggi e indirizzi che ci pensavi tu a recapitarli a chi di dovere.

- V.: E loro?

- C.: Tristano m'ha dato 'sta lettera pe' 'l su' cuggino; quell'altro il primo capitolo di un trattato sulla lingua edenica originaria e la sinossi della critica del libro dei perplessi che sta scrivendo in collaborazione con uno scozzese, e 'sto bijetto pe' 'n certo Diderotto.

- V.: Diderotto! Ne ero certo, ed ecco il collegamento con la zarina. Me lo diceva Grimm, me lo diceva. Non ho bisogno di altre conferme. Piu' chiaro di cosi'. E quel fesso di Megretto che sotto il naso gli pubblicano l'Enciclopedia del comunismo mondiale e non si accorge di niente, di niente. Bravo Calimerone mio.

- C.: E mmo'?

- V.: E mmo' sse magna, se bbeve, se sta in allegria e 'n bona salute, ma io t'ho da lassa' che ccio' da fa' 'na cosuccia da 'n antra parte. E' tutto ggia' ppagato, eh?

- C.: Grazzie Vidocco', e quanno te servo...

- V.: So 'ndo trovatte.

*

Invece non era pagato un bel niente, Vidocco fa segnare tutto sul conto aperto, comunque poi ogni sei mesi fa fare una variazione di bilancio al bilancio del regno e paga lo stato. Finche' dura. Nel dubbio io ricarico un po' le spese, del settecento per cento, perche' chi lo sa finche' campa la gallina dalle uova d'oro?

Mandai a chiamare Frou Frou.

Frou Frou e' il mio braccio destro, lo so che fa il doppio, il triplo, il quadruplo gioco, che prende i soldi da Vidocco, da Orestaccio Ciccio Bronx Dell'Atridacci sua, dai servizi cecoslovacchi, dalla Juventus. Pero' sa fare il suo lavoro. E poi quando non lavora en travesti sembra l'ambasciatore di Francia a Panama, ci ha pure il nome all'altezza: Aristocle Barbato Severo.

- G.: Un lavoretto svelto svelto.

- F.: Pronti.

- G: Ci hai presente la Nerina?

- F.: Come no?

- G.: In cantina ci stanno i due drogati che hanno assassinato la principessa Leila.

- F.: Corbezzoli.

- G.: Devi andare dal colonnello amico nostro e dirgli che l'amico suo Pignaracchi Giuseppe Maria e Figli ha buone nuove a modico prezzo: una quintalatella d'argento e i principessicidi sono suoi, e gli garantiamo pure il servizio foto e video della brillante operazione e sui telegiornali di prima serata, Fox e Cnn comprese.

- F.: Volo.

- G.: Piu' veloce della luce.

- F.: Al galoppo.

- G.: Giddap!

*

Questa e' la volta che mi faccio nominare primo console onorario. E poi porto la civilta' qui a Ebla: il Moulin Rouge, l'empiriocriticismo, Caruso, la playstation. Ho dei progetti per questo paese. Mi e' pure venuta un'idea per la nuova bandiera: un cerchio bianco in campo rosso e dentro il cerchio una croce uncinata nera, una cosa futurista che pero' recupera pure la simbologia orientale del sole nascente. Devo sbrigarmi a brevettarla, non vorrei che qualche gruppo heavy metal o qualche ubriacone bavarese mi frega l'idea.

*

L'interfono. Non ti lasciamo in pace un attimo quando sei un capitano d'industria che fa girare l'economia. Si'? Chi? Lo faccia attendere un quarto d'ora e poi lo faccia passare.

Ballard. E che vuole a quest'ora?

(segue)

 

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Marivaux, Theatre complet, Gallimard, Paris 1949, 1984, pp. LXII + 1570.

 

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

9. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2798 del 17 agosto 2017

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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