[Nonviolenza] Archivi. 257



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

Numero 257 del 30 luglio 2017

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di giugno 2017 (parte prima)

2. "Dire la verita'. Salvare le vite. Una persona un voto". Un discorso tenuto a Viterbo il 2 giugno

3. Ancora uno sforzo

4. Un modello di lettera di plauso e sostegno ai parlamentari che hanno aderito all'appello "Una persona, un voto"

5. Un modello di lettera di richiesta di adesione ai parlamentari che ancora non hanno aderito all'appello "Una persona, un voto"

6. Le stragi quotidiane

7. L'insaziabile

8. Siamo a sessanta parlamentari a sostegno dell'appello, continuiamo a scrivere ad altri parlamentari ancora

9. L'umanita' contro la morte, la democrazia contro la barbarie

10. Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, a sostegno della proposta "Una persona, un voto"

11. Ancora una preghiera alle persone amiche

12. "Alla scuola di don Milani". Un incontro di riflessione a Viterbo

13. Nel tuo cuore lo sai

14. Viterbo ricorda Mario Onofri

15. Il momento e' adesso

16. Neonazisti

17. Ius soli

18. Non prevalga in Senato lo scellerato delirio razzista, si approvi finalmente la ragionevole legge che riconosce che chi nasce, cresce e vive in Italia e' italiano

19. All'appello "Una persona, un voto" ha gia' aderito il 10% del Parlamento

20. Don Roberto Burla

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2017 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2017.

 

2. "DIRE LA VERITA'. SALVARE LE VITE. UNA PERSONA UN VOTO". UN DISCORSO TENUTO A VITERBO IL 2 GIUGNO

 

Il 2 giugno 2017, in occasione della festa della Repubblica, in un incontro che si e' svolto a Viterbo il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini, ha tenuto un discorso indicando tre impegni cruciali per restare fedeli alla repubblica, al bene comune, all'umanita'.

*

Tre cose vogliamo dire oggi.

La prima: che la repubblica ha come suo fondamento e presidio la Costituzione antifascista.

La seconda: che la repubblica ripudia la guerra e salva le vite.

La terza: che la repubblica si fonda sul principio democratico "Una persona, un voto".

*

La Costituzione della Repubblica italiana basta leggerla per capire quale messaggio di giustizia e liberta' reca, quale impegno di verita' e solidarieta' testimonia, quale insieme di diritti e doveri stabilisce come legge comune.

Essa afferma i diritti di tutti gli esseri umani.

Essa afferma il dovere di difendere tutti gli esseri umani e l'intero mondo vivente da ogni violenza.

Difendere e inverare la Costituzione repubblicana, questo e' il nostro impegno.

*

Il senso, il fine e la norma della repubblica e' salvare tutte le vite, e quindi opporsi a tutte le uccisioni.

La repubblica ripudia la guerra, ripudia tutte le uccisioni, ripudia tutte le violenze.

La repubblica chiama alla pace e al disarmo, alla comprensione e alla solidarieta', alla condivisione ed alla convivenza.

La repubblica chiama a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

La repubblica chiama alla scelta nitida e intransigente della nonviolenza.

Opporsi alla guerra, alle armi e agli armigeri; non abbandonare nessuno al dolore, alla paura, alla violenza, alla disperazione e alla morte; agire la nonviolenza sempre: questo e' il nostro impegno.

*

La festa della repubblica e' la festa della democrazia. E il cardine della democrazia e' il principio "Una persona, un voto".

Da mesi varie personalita' della vita culturale, morale, civile ed istituzionale, da padre Alessandro Zanotelli a Lidia Menapace, da Giancarla Codrignani a Giorgio Nebbia, da Raniero La Valle ad Anna Bravo, da Luisa Morgantini a Francuccio Gesualdi, a innumerevoli altre, hanno promosso un appello affinche' sia finalmente riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.

In esso si evidenzia che "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano"; e poiche' Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto", "l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui".

A questo appello hanno gia' aderito numerosissime persone, e tra esse anche alcune decine di parlamentari di diverse forze politiche: che queste decine di parlamentari possano presto diventare centinaia, e che il Parlamento impegnato a redigere la nuova legge elettorale deliberi finalmente il diritto di voto per ogni persona che vive in Italia, facendo finalmente pienamente prevalere la democrazia, il bene comune, la civilta', l'umanita'.

"Una persona, un voto": questo e' il nostro impegno.

*

La repubblica e' la cosa di tutte e di tutti.

La repubblica e' la casa di tutte e di tutti.

La repubblica e' decidere insieme di cio' che tutte le persone riguarda.

La repubblica e' il bene comune.

La repubblica e' l'umanita' come dovrebbe essere.

La repubblica e' opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.

La repubblica e' opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni.

La repubblica e' opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.

La repubblica e' opporsi ad ogni schiavitu' e a tutte le alienazioni.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Rispettare e difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Rispettare e difendere l'intera biosfera, casa comune dell'umanita'.

Porsi all'ascolto della sofferenza.

Recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno.

Dire la verita'.

Salvare le vite.

Una persona, un voto.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione dell'umanita' e la salvaguardia del mondo vivente.

Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.

Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero nei tuoi confronti.

La nonviolenza e' la via.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

*

La festa della repubblica e' giorno di memoria e di impegno contro ogni menzogna, contro ogni violenza.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni luogo e' il centro del mondo.

La nonviolenza e' in cammino.

 

3. ANCORA UNO SFORZO

 

Care amiche e cari amici,

l'appello "Una persona, un voto" in questi ultimi giorni ha ottenuto signifcative e numerose adesioni anche in Parlamento: siamo a un passo dai 50 parlamentari, ovvero dal 5% dei membri delle Camere.

E' il momento di fare ancora uno sforzo: come sapete la nuova legge elettorale sara' esaminata dalla Camera dei Deputati il 6 giugno, e l'intenzione dei vertici dei partiti maggiori e' di ottenere l'approvazione definitiva del testo sortito dal loro accordo entro poche settimane.

Se vogliamo sperare di poter ancora influire nel dibattito parlamentare dobbiamo insistere adesso.

A noi sembra che siano molti i parlamentari snceramente democratici che potrebbero aderire al nostro appello: crediamo che siano potenzialmente centinaia. Alcuni forse taceranno per timore di reprimende dai vertici dei loro partiti, ma e' chiaro che se continuassimo a raccogliere adesioni, anche molti indecisi potrebbero vincere le esitazioni.

Tentiamo.

*

A tutte le persone che ci leggono chiediamo un aiuto ancora, nelle seguenti tre forme:

a) continuare a raccogliere ed a farci pervenire adesioni all'appello;

b) continuare a far circolare la notizia dell'iniziativa;

c) in particolare scrivere ai parlamentari: a quelli che hanno gia' aderito per esprimere plauso e sostegno; e soprattutto a quelli che non hanno ancora aderito ma che si ritiene possano aderire, per chiedere loro di farlo.

*

I parlamentari che hanno gia' aderito, per quanto ne sappiamo, sono attualmente i seguenti: Roberta Agostini, Massimo Artini, Paolo Beni, Massimiliano Bernini, Stella Bianchi, Luisa Bossa, Vincenza Bruno Bossio, Anna Maria Carloni, Franco Cassano, Felice Casson, Roberto Cociancich, Paolo Corsini, Erica D'Adda, Loredana De Petris, Nerina Dirindin, Donatella Duranti, Paolo Fontanelli, Federico Fornaro, Filippo Fossati, Carlo Galli, Maria Grazia Gatti, Luisa Gnecchi, Miguel Gotor, Maria Cecilia Guerra, Maria Iacono, Vanna Iori, Florian Kronbichler, Luigi Lacquaniti, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Luigi Manconi, Alessandro Mazzoli, Delia Murer, Edoardo Patriarca, Serena Pellegrino, Alessia Petraglia, Salvatore Piccolo, Antonio Placido, Roberto Rampi, Lara Ricciatti, Gian Piero Scanu, Arturo Scotto, Bruno Tabacci, Alessandra Terrosi, Stefano Vaccari, Giuseppe Vacciano, Walter Verini, Sandra Zampa, Giorgio Zanin.

Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i parlamentari sono nei siti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Grazie di cuore a tutte e tutti per quanto potrete fare.

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

 

4. UN MODELLO DI LETTERA DI PLAUSO E SOSTEGNO AI PARLAMENTARI CHE HANNO ADERITO ALL'APPELLO "UNA PERSONA, UN VOTO"

 

Gentile parlamentare ...,

vorrei esprimerle il mio plauso e il mio sostegno per la sua adesione all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.

Grazie di cuore per il suo impegno per la democrazia.

Voglia gradire un cordiale saluto,

Firma, luogo e data, recapito del mittente

 

5. UN MODELLO DI LETTERA DI RICHIESTA DI ADESIONE AI PARLAMENTARI CHE ANCORA NON HANNO ADERITO ALL'APPELLO "UNA PERSONA, UN VOTO"

 

Gentile parlamentare ...,

vorrei proporle di aderire all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.

Come certamente gia' sapra', esso e' stato promosso da molte illustri personalita', primi firmatari padre Alessandro Zanotelli e la partigiana e senatrice emerita Lidia Menapace.

All'appello hanno gia' aderito molti suoi colleghi parlamentari, e tra i primi Roberta Agostini, Massimo Artini, Paolo Beni, Massimiliano Bernini, Stella Bianchi, Luisa Bossa, Vincenza Bruno Bossio, Anna Maria Carloni, Franco Cassano, Felice Casson, Roberto Cociancich, Paolo Corsini, Erica D'Adda, Loredana De Petris, Nerina Dirindin, Donatella Duranti, Paolo Fontanelli, Federico Fornaro, Filippo Fossati, Carlo Galli, Maria Grazia Gatti, Luisa Gnecchi, Miguel Gotor, Maria Cecilia Guerra, Maria Iacono, Vanna Iori, Florian Kronbichler, Luigi Lacquaniti, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Luigi Manconi, Alessandro Mazzoli, Delia Murer, Edoardo Patriarca, Serena Pellegrino, Alessia Petraglia, Salvatore Piccolo, Antonio Placido, Roberto Rampi, Lara Ricciatti, Gian Piero Scanu, Arturo Scotto, Bruno Tabacci, Alessandra Terrosi, Stefano Vaccari, Giuseppe Vacciano, Walter Verini, Sandra Zampa, Giorgio Zanin.

Il presupposto "de facto" dell'appello e' che "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano"; e poiche' Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto", "l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui".

Il presupposto "de iure" e' illustrato nella premessa del progetto di legge formulato anni fa dall'Anci (l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, che rappresenta tutti i Comuni italiani) recante "Norme per la partecipazione politica ed amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalita'" (progetto che era riferito alle elezioni amministrative, ma la cui intelaiatura giuridica e' riferibile anche tout court alle elezioni politiche).

Qualora decidesse di aderire anche lei, la pregheremmo di comunicarne notizia al coordinamento dell'iniziativa, agli indirizzi di posta elettronica centropacevt at gmail.com e crpviterbo at yahoo.it

Grazie fin d'ora per l'attenzione.

Voglia gradire un cordiale saluto,

Firma, luogo e data, recapito del mittente

 

6. LE STRAGI QUOTIDIANE

 

Di tutte le stragi sempre sono vittime degli esseri umani.

Tutte le stragi sono un'unica guerra contro l'umanita' intera.

Il primo diritto di ogni essere umano e' non essere ucciso.

Il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite.

Nulla mai puo' giustificare una guerra.

Nulla mai puo' giustificare una strage.

Nulla mai puo' giustificare un'uccisione.

*

Tutte le stragi, la stessa strage.

E per farle cessare occorre la pace universale, occorre il disarmo globale, occorre l'integrale smilitarizzazione.

Questa e' l'opera cui l'umanita' intera e' chiamata: costruire la pace, realizzare il disarmo, abolire tutte le organizzazioni armate, soccorrere ogni persona bisognosa di aiuto, prendersi cura dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita' e di cui l'umanita' stessa e' parte.

*

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Solo la nonviolenza

puo' salvare l'umanita'.

Solo la nonviolenza

puo' salvare

l'umanita'.

 

7. L'INSAZIABILE

 

Il modo di produzione capitalistico costitutivamente non conosce limiti: sempre piu' vuole arricchirsi, sempre piu' sfruttare, sempre piu' divorare vite e mondo.

Il modo di produzione capitalistico occulta la realta' del lavoro: che e' mediazione tra umanita' e natura, ed implica quindi limiti e responsabilita'.

Il modo di produzione capitalistico non e' l'umanita', e non e' la regola dell'umanita': esso e' essenzialmente rapina.

Il presidente degli Stati Uniti d'America che rifuta di riconoscere la gravita' della crisi ambientale e reitera la retorica e l'ideologia della massimizzazione del profitto come unico suo credo (e per il resto chi muore muore), quando pressoche' tutti i capi di stato e di governo del mondo hanno dovuto infine riconoscere che stiamo segando il ramo su cui siamo seduti e sotto di noi e' l'abisso, ebbene, rivela la disumanita' del potere di cui e' oggi massima espressione: il potere politico, economico, militare e ideologico che non solo opprime tanta parte dell'umanita' presente, e di tutti i terrorismi si fa maestro e donno, ma prepara la distruzione di ogni possibile umanita' futura.

*

Chi non si prende cura di fermare la distruzione del mondo e' nemico del mondo vivente e dell'umanita'.

Compito delle umane istituzioni e' fermare la catastrofe.

Compito delle umane istituzioni e' rispettare, difendere, salvare le vite di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

La nonviolenza e' l'unica politica adeguata dell'umanita' giunta a questo crinale apocalittico.

La nonviolenza e' l'inveramento della legalita' che salva le vite; e' l'inveramento della democrazia che tutti gli esseri umani riconosce ed accoglie e protegge; e' l'inveramento della civilta' umana, una e di tutto responsabile.

Alla barbarie dell'insaziabilita' onnidistruttiva occorre opporre la civile convivenza, la comune condivisione dei beni, l'accudimento per la biosfera, l'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani, la responsabilita' per gli altri e per il mondo.

 

8. SIAMO A SESSANTA PARLAMENTARI A SOSTEGNO DELL'APPELLO, CONTINUIAMO A SCRIVERE AD ALTRI PARLAMENTARI ANCORA

 

Mentre scriviamo queste righe sono gia' sessanta le ed i parlamentari di diverse forze politiche che hanno aderito all'appello "Una persona, un voto": Roberta Agostini, Massimo Artini, Paolo Beni, Massimiliano Bernini, Stella Bianchi, Luisa Bossa, Vincenza Bruno Bossio, Anna Maria Carloni, Maria Chiara Carrozza, Franco Cassano, Felice Casson, Eleonora Cimbro, Roberto Cociancich, Paolo Corsini, Erica D'Adda, Loredana De Petris, Nerina Dirindin, Donatella Duranti, Ciccio Ferrara, Elena Ferrara, Paolo Fontanelli, Federico Fornaro, Filippo Fossati, Carlo Galli, Maria Grazia Gatti, Anna Giacobbe, Luisa Gnecchi, Miguel Gotor, Giuseppe Guerini, Maria Cecilia Guerra, Maria Iacono, Vanna Iori, Florian Kronbichler, Luigi Lacquaniti, Silvio Lai, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Patrizia Maestri, Luigi Manconi, Alessandro Mazzoli, Franco Mirabelli, Delia Murer, Edoardo Patriarca, Serena Pellegrino, Alessia Petraglia, Salvatore Piccolo, Antonio Placido, Roberto Rampi, Francesco Ribaudo, Lara Ricciatti, Gian Piero Scanu, Gea Schiro', Arturo Scotto, Bruno Tabacci, Alessandra Terrosi, Stefano Vaccari, Giuseppe Vacciano, Walter Verini, Sandra Zampa, Giorgio Zanin.

*

A tutte le persone amiche che ci leggono chiediamo di continuare a scrivere ad altri parlamentari ancora: facciamo emergere che nell'attuale Parlamento ci sono centinaia di rappresentanti del popolo italiano che vogliono come noi che sia finalmente riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone residenti nel nostro paese.

Continuiamo a premere nonviolentemente affinche' nella nuova legge elettorale in gestazione sia finalmente accolto il principio cardine della democrazia: "una persona, un voto".

*

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

 

9. L'UMANITA' CONTRO LA MORTE, LA DEMOCRAZIA CONTRO LA BARBARIE

 

La follia onnicida si contrasta con l'umanita': con la coscienza che tutti gli esseri umani sono esseri umani con uguale diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; trattare l'umanita' con umanita'; riconoscerci tutti umani.

La barbarie si contrasta con la democrazia: che e' l'agire politico dell'umanita' della sua umanita' cosciente; la democrazia e' il riconoscimento dell'esistenza degli esseri umani in quanto esseri umani, senzienti e pensanti, bisognosi e accudenti; la democrazia e' la decisione di opporsi a tutte le uccisioni, la decisione di salvare tutte le vite, la decisione di decidere insieme cio' che tutti riguarda per il bene comune.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite, il primo dovere.

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

 

10. IL SEGRETARIO NAZIONALE DI SINISTRA ITALIANA, NICOLA FRATOIANNI, A SOSTEGNO DELLA PROPOSTA "UNA PERSONA, UN VOTO"

 

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, l'on. Nicola Fratoianni, ha preso posizione a sostegno dell'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.

E' il primo segretario nazionale di un partito politico che prende posizione a sostegno dell'appello promosso da padre Alessandro Zanotelli e dalla partigiana e senatrice emerita Lidia Menapace, e sostenuto da migliaia di sottoscrittori, tra cui centinaia di autorevolissime figure della vita culturale, morale, civile e istituzionale del nostro paese, dal senatore emerito Raniero La Valle alla ministra emerita Cecile Kyenge.

*

Ed a sostegno dell'appello si stanno pronunciando in questi giorni sempre piu' parlamentari di varie forze politiche. Sono gia' oltre 70 i deputati e i senatori che lo hanno sottoscritto, e il numero cresce di giorno in giorno; tra essi: Roberta Agostini, Luisella Albanella, Massimo Artini, Lorenzo Basso, Paolo Beni, Massimiliano Bernini, Stella Bianchi, Paola Boldrini, Michele Bordo, Luisa Bossa, Vincenza Bruno Bossio, Renata Bueno, Anna Maria Carloni, Sabrina Capozzolo, Maria Chiara Carrozza, Franco Cassano, Felice Casson, Marco Causi, Eleonora Cimbro, Roberto Cociancich, Paolo Corsini, Paolo Cova, Erica D'Adda, Loredana De Petris, Nerina Dirindin, Umberto D'Ottavio, Donatella Duranti, Ciccio Ferrara, Elena Ferrara, Paolo Fontanelli, Federico Fornaro, Filippo Fossati, Nicola Fratoianni, Carlo Galli, Maria Grazia Gatti, Anna Giacobbe, Luisa Gnecchi, Miguel Gotor, Giuseppe Guerini, Maria Cecilia Guerra, Maria Iacono, Vanna Iori, Florian Kronbichler, Luigi Lacquaniti, Silvio Lai, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Andrea Maestri, Patrizia Maestri, Luigi Manconi, Alessandro Mazzoli, Michele Meta, Franco Mirabelli, Delia Murer, Edoardo Patriarca, Serena Pellegrino, Alessia Petraglia, Salvatore Piccolo, Antonio Placido, Roberto Rampi, Francesco Ribaudo, Lara Ricciatti, Gian Piero Scanu, Gea Schiro', Arturo Scotto, Bruno Tabacci, Alessandra Terrosi, Walter Tocci, Stefano Vaccari, Giuseppe Vacciano, Walter Verini, Sandra Zampa, Giorgio Zanin.

*

Ancora una volta ricordiamo che il presupposto "de facto" dell'appello e' che "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano"; e poiche' Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto", "l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui".

Ricordiamo altresi' ancora una volta che il presupposto "de iure" e' illustrato nella premessa del progetto di legge formulato anni fa dall'Anci (l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, che rappresenta tutti i Comuni italiani) recante "Norme per la partecipazione politica ed amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalita'" (progetto che era riferito alle elezioni amministrative, ma la cui intelaiatura giuridica e' riferibile anche tout court alle elezioni politiche).

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E' a tutti evidente che il diritto di voto e' il cuore della democrazia (ricordava Guido Calogero che "la democrazia e' il sistema di contare le teste invece che di romperle"), e che soltanto con la democrazia si puo' sconfigge la violenza e l'arbitrio, la paura e l'indifferenza, l'emarginazione e la disperazione, l'oppressione e l'abbandono alla solitudine e alla sofferenza; e' con la democrazia che si realizza la piena partecipazione di ogni persona al bene comune, il riconoscimento di dignita', l'eguaglianza di diritti, la solidarieta' e la condivisione. Lo storico fine testimoniato e indicato da Nelson Mandela e da innumerevoli altre persone all'umanita' intera, "una persona, un voto", e' l'adempimento della democrazia, la base di uno stato di diritto rispettoso dei diritti umani, il perno della civile convivenza.

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Ringraziamo di cuore l'on. Fratoianni e Sinistra Italiana per aver espresso il loro pubblico sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.

Confidiamo che altre forze politiche a loro volta esprimano la medesima persuasione, il medesimo impegno.

E mentre chiediamo al Parlamento di includere questo riconoscimento nella nuova legge elettorale attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, naturalmente rinnnoviamo anche la richiesta che siano finalmente definitivamente approvate altresi' le due proposte di legge promosse dalla campagna "L'Italia sono anch'io" (una delle quali - quella cosiddetta dello "ius soli" - e' stata gia' da anni approvata dalla Camera e attende la conferma del Senato) anch'esse intese a prendere atto della realta' demografica e civile del paese e ad inverare pienamente la democrazia nel nostro paese, coerentemente con i valori, lo spirito e l'orizzonte della Costituzione repubblicana.

*

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

*

Per adesioni all'appello "Una persona, un voto": centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

 

11. ANCORA UNA PREGHIERA ALLE PERSONE AMICHE

 

Carissime e carissimi,

se ho contato bene, con l'adesione dell'on. Eleonora Bechis questa mattina le adesioni che il nostro appello "Una persona, un voto" ha gia' raccolto in Parlamento sono ormai 86, nelle persone di Roberta Agostini, Luisella Albanella, Massimo Artini, Lorenzo Basso, Eleonora Bechis, Paolo Beni, Massimiliano Bernini, Stella Bianchi, Paola Boldrini, Francesca Bonomo, Michele Bordo, Luisa Bossa, Vincenza Bruno Bossio, Renata Bueno, Anna Maria Carloni, Sabrina Capozzolo, Renzo Carella, Maria Chiara Carrozza, Franco Cassano, Felice Casson, Marco Causi, Eleonora Cimbro, Monica Cirinna', Roberto Cociancich, Paolo Corsini, Paolo Cova, Gianni Cuperlo, Erica D'Adda, Alfredo D'Attorre, Loredana De Petris, Nerina Dirindin, Umberto D'Ottavio, Donatella Duranti, Ciccio Ferrara, Elena Ferrara, Paolo Fontanelli, Federico Fornaro, Filippo Fossati, Nicola Fratoianni, Carlo Galli, Paolo Gandolfi, Maria Grazia Gatti, Anna Giacobbe, Gianni Girotto, Luisa Gnecchi, Miguel Gotor, Giuseppe Guerini, Maria Cecilia Guerra, Maria Iacono, Vanna Iori, Florian Kronbichler, Luigi Lacquaniti, Silvio Lai, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Andrea Maestri, Patrizia Maestri, Luigi Manconi, Alessandro Mazzoli, Michele Meta, Franco Mirabelli, Michele Mognato, Delia Murer, Martina Nardi, Edoardo Patriarca, Serena Pellegrino, Alessia Petraglia, Salvatore Piccolo, Antonio Placido, Roberto Rampi, Francesco Ribaudo, Lara Ricciatti, Gessica Rostellato, Gian Piero Scanu, Gea Schiro', Arturo Scotto, Bruno Tabacci, Alessandra Terrosi, Marietta Tidei, Walter Tocci, Stefano Vaccari, Giuseppe Vacciano, Daniela Valentini, Walter Verini, Sandra Zampa, Giorgio Zanin.

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Ancora uno sforzo e potremmo arrivare a cento parlamentari, ovvero al 10% dell'intero Parlamento.

E sono persuaso che dopo le elezioni amministrative di domenica molte altre adesioni potrebbero aggiungersi. Non solo: sono convinto che siano gia' ora centinaia i parlamentari che condividono il nostro appello e che potrebbero presto esprimersi pubblicamente in tal senso.

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Del resto il ragionamento che proponiamo e' lo stesso su cui l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, che tutti i Comuni del nostro paese rappresenta, gia' anni fa elaboro' una proposta di legge affinche' tutti i residenti potessero votare nelle elezioni locali (elaborando anche il relativo strumento tecnico-giuridico).

Non vi e' dubbio che centinaia di parlamentari delle forze politiche democratiche condividono il ragionamento e l'impegno dell'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia; come non vi e' dubbio che ogni persona che crede nella democrazia come metodo e come sistema condivide il principio "Una persona, un voto".

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E' il momento di intensificare il nostro impegno.

A tutte le persone amiche chiediamo ancora una volta:

a) di continuare la raccolta delle adesioni (inviandole poi agli indirizzi: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it, e per conoscenza ai presidenti del Parlamento: on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it, e on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it);

b) di promuovere l'informazione sull'iniziativa;

c) laddove possibile, di organizzare iniziative pubbliche, ovvero di proporre il tema "Una persona, un voto" nelle iniziative pubbliche coerenti con esso;

d) soprattutto di continuare a scrivere ai parlamentari per invitarli ad aderire (gli indirizzi di posta elettronica di tutti i parlamentari sono nei siti della Camera e del Senato).

A tutte e tutti, ancora una volta, grazie di cuore fin d'ora.

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L'Italia e' una repubblica democratica.

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

 

12. "ALLA SCUOLA DI DON MILANI". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

 

Si e' svolto domenica 11 giugno 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Alla scuola di don Milani".

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L'incontro e' stato occasione di presentazione degli scritti del priore di Barbiana finalmente pubblicati in edizione integrale e filologicamente adeguata in Don Lorenzo Milani, Tutte le opere, Mondadori, Milano 2017, 2 tomi per pp. CXXXVIII + 1396 (tomo primo) + VI + 1432 (tomo secondo), euro 140.

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Nella sua relazione il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricostruito la decisiva importanza della meditazione del messaggio di don Milani e della scuola di Barbiana nelle esperienze di lotta nonviolenta per la pace, l'ambiente e i diritti a Viterbo e nell'Alto Lazio.

All'incontro hanno preso parte persone impegnate nella pratica educativa, nell'azione sindacale e politica del movimento delle oppresse e degli oppressi, nella formazione e nell'azione nonviolenta, nelle esperienze di solidarieta' concreta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso il loro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

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Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

Una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

 

13. NEL TUO CUORE LO SAI

 

Nel tuo cuore lo sai che ogni persona ha i tuoi stessi diritti.

Nel tuo cuore lo sai che fondamento della democrazia e' il principio "Una persona, un voto".

Nel tuo cuore lo sai che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Nel tuo cuore lo sai che ognuno e' responsabile di tutto.

Salvare le vite: il primo dovere.

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

 

14. VITERBO RICORDA MARIO ONOFRI

 

Si e' svolto lunedi' 12 giugno 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in ricordo di Mario Onofri, di cui il 13 giugno ricorre il secondo anniversario della scomparsa.

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Nel corso dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha commemorato l'amico, il compagno di lotte nonviolente, l'artista e il ricercatore della verita', la persona sempre generosamente impegnata nel recare aiuto ad ogni essere umano di aiuto bisognoso.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso, anche nel ricordo di Mario, il loro sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, ed all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Salvare le vite e' il primo dovere: ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

L'Italia e' una repubblica democratica e fondamento della democrazia e' il principio "Una persona, un voto".

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Una breve notizia su Mario Onofri

Mario Onofri e' deceduto a Viterbo, la sua citta', il 13 giugno 2015, aveva 64 anni. Era un uomo dolce e mite, sapiente e generoso. Fotografo, artista, viandante e ricercatore, studioso e testimone, militante per i diritti umani, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto alle persone sofferenti, alle persone oppresse. E' stato uno dei migliori compagni di lotte di quanti a Viterbo si sono battuti e ogni giorno si battono contro i poteri criminali e contro il regime della corruzione, contro la devastazione della natura e della cultura, contro la guerra e contro la violenza, contro il razzismo e contro il maschilismo, contro lo sfruttamento e l'oppressione; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la liberazione dell'umanita' intera; in difesa di quest'unico mondo vivente. Anche grazie all'azione di Mario Onofri la nonviolenza e' in cammino. All'indomani della sua scomparsa scrissero di lui alcuni degli amici e compagni di lotte che piu' gli furono vicini: "Grande artista, fotografo e visionario, dagli anni '60-'70 Mario ci ha donato luminose visioni di persone e luoghi con i suoi scatti - di grande perizia tecnica - intrisi di bellezza e malinconia, dolcezza e saggezza, espressione di un cuore e di un occhio sapientemente sensibili e sempre alla ricerca di quei caratteri e paesaggi autentici ed evocativi che sapeva cogliere esprimendo la profonda essenza della vita, dell'umanita', della storia e della natura. Grande viaggiatore, profondo conoscitore dell'India, Mario Onofri lascia un grande patrimonio artistico e documentario, storico ed umano, che - dal bianco e nero al colore - ci permettera' di rivedere, senza mai banalita', la metamorfosi socio-culturale e paesaggistica di Viterbo impressa in cinquant'anni di fotografie. Oltre all'altra sua grande passione, quella dell'India, di questo meraviglioso paese di cui era innamorato e del quale ha magistralmente colto e restituito la poesia, i colori e la magia". Ricordandolo nel primo anniversario della scomparsa di lui e' stato scritto: "artista e ricercatore, militante nonviolento per la pace, i diritti umani, la difesa dell'ambiente e della civilta'. Era un uomo buono, mite, gentile, di garbo levissimo e finissima ironia, di profondi elevati pensieri, di immensa generosita'. Intellettuale dai molti interessi e di molte esperienze, infaticabile viaggiatore e natura contemplativa, acutamente consapevole della fragilita' di ogni persona e della volatilita' di ogni esistenza - e per questo vieppiu' soccorrevole e accudente -, attivista costantemente impegnato per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, per la liberazione delle oppresse e degli oppressi, per l'amoroso rispetto del mondo vivente tutto. Ne ricordiamo le qualita' di artista visivo, di antropologo del presente, di testimone del tempo e dei luoghi, delle relazioni e dei mutamenti, dei movimenti collettivi e delle esperienze culturali che con intensa partecipazione visse e documento'; lo ricordiamo fedele alle amicizie fino all'abnegazione, tenero e luminoso confortatore nelle distrette, saggio gioioso e meditabondo nel convivio; lo ricordiamo compagno di lotte e di ragionamenti necessari, strenuo ricercatore della verita', la verita' che libera, la verita' che ama, la verita' che e' prendersi cura delle altre persone e del mondo vivente, compassione operosa e universale fraternita'. A chi ha avuto il privilegio grande di essergli stato amico lascia un tesoro di ricordi iridescenti, e un'esortazione a perseverare nell'impegno per la liberazione di ogni essere umano, affinche' tutti possano godere di una condivisa felicita', in una solidarieta' che ripudia e contrasta e sconfigge ogni violenza, e l'intero mondo vivente abbraccia in un rivolgimento amoroso che e' insieme comprensione di se' e del tutto. Lascia anche un'opera vasta e preziosa, in massima misura tuttora dispersa e inedita, un regesto di immagini salvate dalla fuga del tempo il cui pregio artistico e documentario - ed ermeneutico, e morale quindi - e' cospicuo, e che occorre dunque finalmente raccogliere, pubblicare e valorizzare a beneficio dei presenti e dei venturi, dono estremo di un uomo giusto all'umanita'".

 

15. IL MOMENTO E' ADESSO

 

E' adesso il momento di riconoscere che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

E' adesso il momento di riconoscere che l'orizzonte della nostra responsabilita' non si ferma alle dogane ma si estende all'intero pianeta.

E' adesso il momento di riconoscere che un unico destino di salvezza comune o comune disastro tutti ci lega.

E' adesso il momento di riconoscere che il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto alla vita.

E' adesso il momento di riconoscere che il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite.

E' adesso il momento di riconoscere che occorre abolire la guerra e la fame, le dittature e la schiavitu'.

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Abolire la guerra, gli eserciti, le armi.

Opporsi a tutte le uccisioni.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Salvaguardare la biosfera, la cui distruzione comporta la distruzione della stessa umanita'.

Contrastare la barbarie con la civilta', contrastare ogni oppressione con la democrazia.

Una persona, un voto.

Alla violenza opporre la nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Il momento e' adesso.

 

16. NEONAZISTI

 

Che ci siano dei neonazisti che perdono la testa e vanno su tutte le furie quando sentono dire che un bambino nato in Italia e' italiano, non sorprende nessuno.

Sono neonazisti, e con la logica - come con la morale - non se la cavano granche' bene (e sara' per questo che amano menare le mani, perche' esonera dalla fatica di pensare).

Ma che anche i vertici di alcuni partiti politici che siedono in Parlamento la vedano come quei neonazisti, questo si' che e' scandaloso, e la dice lunga su questo tragico momento dell'umanita'.

 

17. IUS SOLI

 

Significa questo: che se nasci nel mondo sei nel mondo.

Ergo: chi nasce in Italia e' italiano, non venusiano o proceleusmatico.

Solo i neonazisti (che per il troppo tempo trascorso in birreria hanno perso la nozione dell'essere situati nel tempo e nello spazio) pretendono che persone nate in Italia, che in Italia vivono, che sono cresciute nella lingua e nella cultura italiana, debbano essere considerate per sempre estranee al luogo della loro esistenza.

Ma e' chiaro che i nazisti intendono e vogliono qualcosa di ulteriore: la loro autentica ossessione, la loro brama primaria, e' quella indagata da Elias Canetti in quel luogo di Masse und Macht in cui esamina la fenomenologia, l'ideologia, la psicologia, il delirio del dittatore: restare solo, uccidere tutti gli altri. Poiche' nel suo integrale asservimento alla violenza l'unica sicurezza che il dittatore conosce e' quella che consiste nello sterminio di ogni altro essere umano: uccisi tutti, nessuno potra' minacciarlo.

Chi si oppone allo ius soli non persegue una politica, propugna l'estinzione dell'umanita'.

 

18. NON PREVALGA IN SENATO LO SCELLERATO DELIRIO RAZZISTA, SI APPROVI FINALMENTE LA RAGIONEVOLE LEGGE CHE RICONOSCE CHE CHI NASCE, CRESCE E VIVE IN ITALIA E' ITALIANO

 

Nella seduta di ieri il Senato ha avviato la discussione sulla legge cosiddetta dello "ius soli", ovvero la proposta di legge che introduce alcune modifiche alla legislazione vigente in materia di acquisizione della cittadinanza, e la cui caratteristica precipua e' il riconoscimento - finalmente - del fatto ovvio e fin lapalissiano che chi nasce in Italia e' italiano.

Dopo un osceno teatrino dentro e fuori l'aula (da parte di gruppuscoli hitleriani in piazza, e a Palazzo Madama da parte di senatori energumeni che hanno preso d'assalto il banco del governo e mandato in infermeria una ministra) la discussione e' stata aggiornata.

Ricordiamo che il testo della proposta di legge e' stato gia' approvato dalla Camera dei Deputati anni fa, e che esso ha alla sua origine la campagna "L'Italia sono anch'io" che coinvolse tanta parte della societa' civile italiana.

Nessuna persona dotata del ben dell'intelletto ha un motivo decente per opporsi a una legge che semplicemente prende atto della realta' e finalmente riconosce che chi nasce e cresce e vive in Italia e' italiano.

Chiediamo che non si perda altro tempo: si discuta civilmente, si persuada chi vuol ragionare, si prenda atto della lugubre presenza fin in Parlamento di una minoranza di irriducibili razzisti (en passant: il razzismo e' un crimine contro l'umanita', sara' bene non dimenticarlo), si passi ai voti e si approvi la legge.

 

19. ALL'APPELLO "UNA PERSONA, UN VOTO" HA GIA' ADERITO IL 10% DEL PARLAMENTO. FACCIAMO ANCORA UNO SFORZO

 

96 parlamentari hanno gia aderito all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.

Poiche' il numero totale dei parlamentari e' di 950 (630 deputati e 320 senatori) i sostenitori dell'appello in Parlamento sono gia' oltre il 10% dell'organo legislativo.

Sono Roberta Agostini, Luisella Albanella, Massimo Artini, Lorenzo Basso, Eleonora Bechis, Paolo Beni, Massimiliano Bernini, Stella Bianchi, Paola Boldrini, Francesca Bonomo, Michele Bordo, Luisa Bossa, Vincenza Bruno Bossio, Enrico Buemi, Renata Bueno, Anna Maria Carloni, Sabrina Capozzolo, Renzo Carella, Maria Chiara Carrozza, Floriana Casellato, Franco Cassano, Felice Casson, Marco Causi, Vannino Chiti, Eleonora Cimbro, Monica Cirinna', Roberto Cociancich, Paolo Corsini, Paolo Cova, Giuseppe Luigi Cucca, Gianni Cuperlo, Erica D'Adda, Alfredo D'Attorre, Loredana De Petris, Nerina Dirindin, Umberto D'Ottavio, Donatella Duranti, Ciccio Ferrara, Elena Ferrara, Paolo Fontanelli, Federico Fornaro, Filippo Fossati, Nicola Fratoianni, Carlo Galli, Paolo Gandolfi, Maria Grazia Gatti, Anna Giacobbe, Gianni Girotto, Luisa Gnecchi, Miguel Gotor, Giuseppe Guerini, Maria Cecilia Guerra, Maria Iacono, Vanna Iori, Florian Kronbichler, Luigi Lacquaniti, Silvio Lai, Sergio Lo Giudice, Doris Lo Moro, Andrea Maestri, Patrizia Maestri, Gianna Malisani, Luigi Manconi, Massimiliano Manfredi, Giovanna Martelli, Alessandro Mazzoli, Michele Meta, Franco Mirabelli, Michele Mognato, Delia Murer, Martina Nardi, Luis Alberto Orellana (relativamente alle elezioni amministrative), Edoardo Patriarca, Serena Pellegrino, Alessia Petraglia, Salvatore Piccolo, Antonio Placido, Roberto Rampi, Francesco Ribaudo, Lara Ricciatti, Gessica Rostellato, Giovanna Sanna, Gian Piero Scanu, Gea Schiro', Arturo Scotto, Angelo Senaldi, Bruno Tabacci, Alessandra Terrosi, Marietta Tidei, Walter Tocci, Stefano Vaccari, Giuseppe Vacciano, Daniela Valentini, Walter Verini, Sandra Zampa, Giorgio Zanin.

Dal profondo del cuore li ringraziamo.

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E siamo certi che altre centinaia di parlamentari si aggiungerebbero alla proposta se non fossero ancora trattenuti dai diktat effettualmente razzisti dei vertici di alcuni partiti (che in questo scorcio di legislatura esercitano anche un vero e proprio potere di ricatto sui parlamentari che aspirano ad essere ricandidati) o dagli impliciti ma palesi inviti alla reticenza da parte dei vertici di altri partiti che nell'attesa dei ballottaggi delle amministrative non vogliono rinunciare alla possibilita' di attrarre voti anche di elettori ipnotizzati dalla martellante ed oscena propaganda - televisiva e non solo - della destra xenofoba e degli imprenditori della paura.

Ma crediamo che nell'arco di poche settimane alcuni equivoci cadranno, alcune reticenze cesseranno, alcune subalternita' a diktat razzisti inammissibili e infami si dissolveranno.

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Siamo certi altresi' che nel fronte democratico almeno alla Camera dei Deputati vi e' gia' una potenziale maggioranza a favore della proposta "Una persona, un voto", proposta che semplicemente chiede al Parlamento di adempiere la prima promessa e il primo principio della democrazia.

E siamo certi che gia' oggi l'intero fronte democratico e' concorde almeno nel riconoscere il diritto di voto a tutti i residenti nelle elezioni amministrative: e' la posizione espressa da anni dall'Associazione nazionale dei Comuni d'Italia che rappresenta la prima e piu' diffusa articolazione istituzionale democratica sull'intero territorio nazionale.

E siamo certi che individuata la via tecnico-giuridica adeguata (ed ammettendo anche la possibilita' di una successiva conferma referendaria) anche il riconoscimento del diritto di voto per tutti i residenti nelle elezioni politiche puo' ottenere la maggioranza dei voti nelle due Camere.

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Forse alcuni mesi fa l'appello "Una persona, un voto" poteva ancora apparire una generosa illusione: oggi ha gia' anche il sostegno esplicito di un decimo del Parlamento in carica.

A tutte le persone amiche chiediamo di continuare ad impegnarsi a sostegno della proposta.

Scriviamo a tutti i parlamentari che non si sono ancora espressi per invitarli ad aderire a questa proposta di civilta'.

L'Italia e' una repubblica democratica.

Una persona, un voto.

Il momento e' adesso.

 

20. DON ROBERTO BURLA

 

E' deceduto don Roberto Burla, anima della Caritas diocesana di Viterbo.

Una persona buona come il pane, un amico indimenticabile.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)

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Numero 257 del 30 luglio 2017

 

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