[Nonviolenza] Archivi. 247
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- Date: Mon, 3 Apr 2017 11:09:25 +0200 (CEST)
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)
Numero 247 del 3 aprile 2017
In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di marzo 2017 (parte prima)
2. Diritto di voto
3. "Pensare la pace con Rosa Luxemburg e Virginia Woolf". Un incontro di riflessione a Viterbo
4. "Denuncia dell'oppressione e impegno di liberazione in Simone Weil e Michel Foucault". Un incontro di studio a Viterbo
5. Il rogo
6. Parla Bertoldo al congresso parigino
7. Alla tragica, orrenda luce di quel rogo
8. Una lettera ai sindaci di Canepina, Vallerano, Vignanello
9. Opporsi
10. Aldo Benevelli
11. Carla Poli
12. A sostegno dello sciopero delle donne dell'otto marzo
13. A cosa serve il diritto di voto
14. L'associazione "Respirare" a sostegno dello sciopero delle donne dell'8 marzo
15. Il nostro otto marzo di felicita' e di lotta. Un incontro di riflessione e undici proposizioni
16. Danilo Mainardi
17. Ieri e oggi
18. Rileggendo "Le tre ghinee" di Virginia Woolf e "Il secondo sesso" di Simone de Beauvoir. Un incontro di studio a Viterbo
19. Per contrastare
20. "Il cuore della democrazia". Una richiesta ai gruppi dirigenti dei movimenti politici democratici
21. Verra' quel giorno
22. Resti, rovine
23. Perche' cessi l'apartheid in Italia
24. Tu guardi l'orrore del mondo e ti dici
25. Il propagandista
26. Il Ministro dell'inferno sostiene
27. S'illude chi guarda la televisione
28. Il 28 maggio votiamo si' ai referendum promossi dalla Cgil
29. Un governo che fa i campi di concentramento
30. "Il lascito teorico di Henri Lefebvre". Un incontro di studio a Viterbo
31. Contro tutte le violenze
32. Andre' Tosel
33. James Cotton
34. In quel paese, quasi una filastrocca
35. Derek Walcott
36. Senza il diritto di voto
37. Fermare il femminicidio, sostenere i centri antiviolenza dei movimenti delle donne
38. Poiche'
39. La domanda
40. Deserta la stazione ed e' gia' notte
41. Per le rime all'amico suo Ricciardo
42. Il mondo alla rovescia
43. L'emergenza
1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2017 (PARTE PRIMA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2017.
2. DIRITTO DI VOTO
Senza diritto di voto si seccano le lingue
senza diritto di voto solo le fruste parlano
senza diritto di voto e' gia' il passo dell'oca
senza diritto di voto mille televisioni non fanno una democrazia
senza diritto di voto e' gia' il rogo dei libri
senza diritto di voto nessun diritto resta
senza diritto di voto l'umanita' si estingue
senza diritto di voto ogni assemblea e' una farsa
senza diritto di voto le pietre spaccano le persone
senza diritto di voto la casa di filo spinato
senza diritto di voto ogni discorso e' falso
senza diritto di voto una pioggia di sangue e di zolfo
senza diritto di voto la luna e' caduta nel pozzo
senza diritto di voto nei bicchieri coltelli e scorpioni
senza diritto di voto queste stesse parole sono un crimine.
3. "PENSARE LA PACE CON ROSA LUXEMBURG E VIRGINIA WOOLF". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto mercoledi' primo marzo 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Strumenti per la resistenza nonviolenta: pensare la pace e i diritti umani con Rosa Luxemburg e Virginia Woolf".
L'incontro e' stato parte di un ciclo di incontri di approfondimento in vista del XXV congresso del Movimento Nonviolento che si svolgera' sabato primo aprile e domenica 2 aprile 2017 a Roma (per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: serviziocivile at nonviolenti.org, siti: www.azionenonviolenta.it, www.nonviolenti.org).
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dalle opere delle due autrici, imprescindibili punti di riferimento dell'impegno nonviolento per la pace, i diritti umani, la giustizia e la solidarieta' liberatrice.
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso il loro sostegno all'appello al Parlamento affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; ed all'appello affinche' sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
4. "DENUNCIA DELL'OPPRESSIONE E IMPEGNO DI LIBERAZIONE IN SIMONE WEIL E MICHEL FOUCAULT". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
Si e' svolto giovedi' 2 marzo 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Strumenti per la resistenza nonviolenta: denuncia dell'oppressione e impegno di liberazione nelle riflessioni, nelle ricerche, nelle esperienze e nelle testimonianze di Simone Weil e di Michel Foucault".
L'incontro e' stato parte di un ciclo di incontri di approfondimento in vista del XXV congresso del Movimento Nonviolento che si svolgera' sabato primo aprile e domenica 2 aprile 2017 a Roma (per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: serviziocivile at nonviolenti.org, siti: www.azionenonviolenta.it, www.nonviolenti.org).
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi della grande pensatrice e del grande pensatore le cui opere e le cui testimonianze costituiscono punti di riferimento fondamentali per ogni persona impegnata contro la violenza, per la difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, per la liberazione dell'umanita' da ogni menzogna e da ogni oppressione.
*
Ancora una volta le persone partecipanti all'incontro hanno espresso il loro sostegno all'appello al Parlamento affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; ed all'appello affinche' sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Il primo dovere e' salvare le vite.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Vi e' una sola umanita': ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
5. IL ROGO
Ancora vittime innocenti del razzismo e della schiavitu'.
Che abbia fine questo immane orrore.
Abolire immediatamente tutte le scellerate misure razziste che favoreggiamo i poteri criminali e provocano stragi.
Riconoscere a tutti gli esseri umani tutti i diritti umani.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Una persona, un voto.
6. PARLA BERTOLDO AL CONGRESSO PARIGINO
Di cosa stavamo parlando?
Ah si' di campi sportivi
di incidenti stradali di giovani e territorio
e mai delle stragi del capitale
Di cosa stavamo parlando?
Ah si' di sfilate di moda e di prominenti
di tatuaggi di blog di tv di automobili
e mai delle stragi del capitale
Di cosa stavamo parlando?
Ah si' di letteratura
e musica e cinema ed altre belle arti
e mai delle stragi del capitale
Mai delle stragi del capitale
mai dei campi di concentramento e delle deportazioni
mai della guerra che il governo vota
mai del fascismo che c'impesta e azzanna
mai della lotta necessaria e urgente
delle oppresse e degli oppressi
della coscienza di classe
dell'internazionale presente umanita'
della nonviolenza in cammino
della nonviolenza che sola
puo' salvare l'umanita'dalla catastrofe
La prima regola per fermare le guerre e le stragi
e' denunciare le guerre e le stragi
e rompere ogni complicita'
con chi guerre e stragi decide esegue consente
la prima regola per contrastare il razzismo e le persecuzioni
e' denunciare il razzismo e le persecuzioni
e rompere ogni complicita'
con chi razzismo e persecuzioni decide esegue consente
la prima regola per opporsi al maschilismo ed alla schiavitu'
e' denunciare il maschilismo e la schiavitu'
e rompere ogni complicita'
con chi maschilismo e schiavitu' decide esegue consente
Resistere al regime della corruzione
resistere al sistema della schiavitu'
resistere al culto della violenza
resistere al totalitarismo
resistere al potere astratto che di esseri viventi si nutre
resistere al potere astratto che tutto riduce in cenere
salvare le vite tutte le vite
Parliamo compagne e compagni dei rapporti di proprieta'
parliamo compagne e compagni dei rapporti di produzione
parliamo compagne e compagni dei rapporti di potere
decidiamo se amare o divorare il mondo
decidiamo se amare o distruggere la vita
delle concrete persone esistenti
Leggere i classici
pensare pensieri
recare aiuto a chi soffre
preferire subire il male anziche' commetterlo
resistere alla violenza
combattere ogni potere assassino
restare umani
Alla massimizzazione del profitto
opporre il diritto alla vita e alla dignita'
alle menzogne e al chiasso delle classi dominanti
opporre l'ascolto e l'accudimento del misero
opporre il silenzio frugifero di opere buone
opporre la parola vera del corpo che trema
al sonno della ragione che genera film e telefoni
opporre l'esempio l'educazione la lotta
perche' le vittime cessino di essere vittime
perche' l'umanita' si riconosca una
al male opporre il bene
alla violenza la nonviolenza opporre
Una sola umanita'
una persona un voto
oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi.
7. ALLA TRAGICA, ORRENDA LUCE DI QUEL ROGO
Il rogo in cui hanno perso la vita due esseri umani in un ghetto nelle campagne foggiane illumina della sua tragica e orrenda luce la situazione presente del nostro paese.
La violenza razzista e schiavista sta provocando non solo sofferenze inaudite ma una continua ecatombe.
Ed assurdamente e sciaguratamente lo stato italiano invece di assumere i provvedimenti necessari per salvare tante vite innocenti persevera in una politica razzista che favoreggia i poteri criminali ed e' responsabile prima della barbarie schiavista e della strage in corso.
Provvedimenti necessari e urgenti che possono compendiarsi cosi':
1. Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di accesso legale e sicuro nel nostro paese, annientando cosi' l'infame mercato illegale gestito dalle mafie dei trafficanti;
2. Abolire tutte le insensate e scellerate misure razziste che hanno provocato infinite sofferenze ad innumerevoli vittime innocenti ed avvantaggiato soltanto i poteri criminali, l'economia illegale ed il riemergente fascismo. In particolare occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, la folle ed infame emarginazione e criminalizzazione di persone del tutto innocenti, e le altre misure che illegalmente negano a milioni di persone nel nostro paese i fondamentali diritti che la Costituzione della Repubblica italiana riconosce a tutti gli esseri umani;
3. Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Come e' stato opportunamente evidenziato in un appello sottoscritto da illustri personalita' della cultura, delle istituzioni, della riflessione morale e dell'impegno sociale e civile, "vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano".
E' con il riconoscimento del diritto di voto che oltre cinque milioni di esseri umani che vivono e lavorano in Italia (e che sono decisivo sostegno dell'economia e del welfare del nostro paese) cesseranno di essere dei fantasmi esposti ad ogni violenza, delle vittime innocenti della cieca, disumana brutalita' di criminali poteri schiavisti e razzisti.
Nella prossima legge elettorale il Parlamento riconosca finalmente il diritto di voto in tutte le elezioni a tutte le persone residenti nel nostro paese.
*
L'Italia non sia piu' un regime di apartheid, l'Italia non sia piu' un paese schiavista, l'Italia non sia piu' uno stato responsabile e complice dell'orrore e delle stragi.
L'Italia sia una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile, fedele alla Costituzione antifascista che riconosce e rispetta i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il primo dovere di ogni essere umano, ed a maggior ragione di ogni umano istituto, e' salvare le vite.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Una persona, un voto.
8. UNA LETTERA AI SINDACI DI CANEPINA, VALLERANO, VIGNANELLO
Ai sindaci dei Comuni di Canepina, Vallerano, Vignanello
Egregi sindaci,
nell'impossibilita' di essere presente alla manifestazione contro la violenza promossa dai vostri Comuni che si svolgera' oggi, 4 marzo 2017, vorrei esprimere con questa lettera il mio sostegno all'iniziativa.
E' infatti necessario che tutte le persone di volonta' buona, la societa' civile e le istituzioni democratiche esprimano una corale, persuasa, ferma risposta alla grave aggressione squadrista subita da un giovane alcune settimane fa da parte di una banda di teppisti neofascisti.
Ed e' bene che questa risposta si esprima nella forma di un impegno nitido e intransigente contro tutte le violenze, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano; si esprima nella forma della civilta' che si oppone alla barbarie; nella forma della democrazia che si oppone al fascismo.
*
L'iniziativa odierna testimoniando la comune solidarieta' di ogni persona senziente e pensante con la vittima dell'aggressione di alcune settimane fa, testimonia altresi' la comune solidarieta' con tutte le vittime della violenza.
E quindi testimonia anche la comune opposizione a tutte le forme di sopraffazione e di intimidazione, di imposizione di rapporti di dominio e rapina, di devastazione e disumanizzazione.
E quindi testimonia anche la comune opposizione a tutti i poteri criminali e a tutte le ideologie e le strutture totalitarie.
E quindi testimonia anche la comune opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni.
E quindi testimonia anche la comune opposizione al razzismo e a tutte le persecuzioni.
E quindi testimonia anche la comune opposizione al maschilismo e a tutte le oppressioni.
*
La manifestazione di oggi e' dunque un appello a un impegno che deve proseguire ogni giorno; un impegno per il bene comune dell'umanita' che e' una; in difesa dei diritti di ogni essere umano; e in difesa di questo unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ne discendono doveri concreti e coerenti.
Agire per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
Agire per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; agire per riconoscere ad ogni persona il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro e trovarvi una vita degna; agire per abolire tutte le infami e insensate misure razziste che opprimono in Italia milioni di persone innocenti; agire per contrastare la schiavitu' e i poteri criminali che lucrano su di essa; agire per il riconoscimento del diritto di voto ad ogni persona che nel nostro paese risiede.
Agire per far cessare la violenza maschilista, che e' la prima radice e il primo paradigma di ogni altra violenza.
Agire in difesa della biosfera di cui l'umanita' stessa e' parte.
Agire per ripristinare il primato delle persone, dell'eguaglianza di diritti, della responsabilita', della fraternita' e sororita', del bene comune e della comune liberazione, sconfiggendo la logica mortifera dell'accumulazione rapinatrice delle ricchezze, del consumismo onnidistruttivo, della massimizzazione del profitto che riduce l'umanita' a merce tra merci, e dei totalitarismi comunque camuffati, delle dittature che tutte sempre e solo negano la dignita' umana.
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte, ogni persona diversa dalle altre e tutte eguali in dignita' e diritti, tutte responsabili del bene comune, tutte bisognose di riconoscimento e di aiuto, tutte degne di rispetto e di solidarieta'.
*
Chiamiamo nonviolenza questa scelta di opporci a tutte le violenze.
Chiamiamo nonviolenza questa scelta di responsabilita' per il mondo.
Chiamiamo nonviolenza questa scelta di riconoscimento e solidarieta' per e con l'umanita' intera.
La nonviolenza che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente in difesa della dignita' umana contro ogni oppressione, ogni crimine, ogni barbarie.
La nonviolenza che e' l'antifascismo vivente, la democrazia in cammino, l'umanita' che si autocomprende e si libera, la forza della verita' e del bene che si oppone alla menzogna e al male.
*
Un cordiale saluto,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
9. OPPORSI
Opporsi alla guerra: col diritto di voto.
Opporsi alle stragi: col diritto di voto.
Opporsi al razzismo: col diritto di voto.
Opporsi alle mafie: col diritto di voto.
Opporsi alle dittature: col diritto di voto.
Opporsi alla schiavitu': col diritto di voto.
*
Una sola umanita'.
Una persona, un voto.
10. ALDO BENEVELLI
E' deceduto don Aldo Benevelli, partigiano, prete, impegnato nella solidarieta' internazionale, uomo di pace.
Con gratitudine lo ricordiamo.
11. CARLA POLI
E' deceduta Carla Poli, imprenditrice illuminata e luminoso punto di riferimento nel campo della gestione e del riciclaggio dei rifiuti, ideatrice e direttrice del Centro Riciclo di Vedelago.
Con gratitudine la ricordiamo.
12. A SOSTEGNO DELLO SCIOPERO DELLE DONNE DELL'OTTO MARZO
Non passa giorno senza avere notizia di donne torturate e uccise: torturate e uccise dai mariti, dai fidanzati, dagli ex-compagni, dagli acquirenti e dagli imprenditori del mercato schiavista di carne umana, dal maschilismo che e' la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza, di ogni potere criminale, di ogni relazione di dominio e di sfruttamento, di ogni barbarie, di ogni pulsione e ideologia e condotta e struttura onnidistruttiva.
Non passa giorno senza avere notizia di donne, uomini, bambine e bambini migranti vittime di abominevoli violenze e tratti a morte: in mare, nei ghetti, per le strade, nei campi, nei lager, uccisi dalle mafie, dagli schiavisti, dal "disordine costituito" economico e politico internazionale, dalle dittature di ogni ordine e grado, dal razzismo della teppa fascista, dal razzismo padronale e di stato.
Non passa giorno senza che la guerra - quella degli eserciti e quella delle milizie, quella degli stati e quella delle mafie, quella dei gruppi armati e quella degli individui - nuove stragi esegua.
Fermare questo triplice orrore e' il primo diritto e il primo dovere di ogni essere umano.
Non essere ucciso e' il primo diritto di ogni essere umano.
Salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto.
Per salvare l'umanita' dall'incombente catastrofe e' responsabilita' e compito di ogni essere umano e di ogni umano istituto opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.
Per salvare l'umanita' dall'incombente catastrofe e' responsabilita' e compito di ogni essere umano e di ogni umano istituto impegnarsi in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
*
I movimenti delle donne che per l'imminente otto marzo hanno promosso lo sciopero generale di tutte le donne riproponendo cosi', con lucidita' e coraggio, il significato e il fine originario e fondamentale dell'istituzione della Giornata internazionale per la liberazione delle donne - e con esse dell'intera umanita' - da ogni violenza e da ogni oppressione, convocano l'umanita' intera alla lotta nonviolenta piu' necessaria e piu' urgente.
Ad esse ed all'iniziativa da esse promossa, lo sciopero delle donne questo 8 marzo 2017, esprimiamo gratitudine e sostegno.
*
Ancora una volta all'ascolto di Clara Zetkin e di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf e di Simone Weil, di Hannah Arendt e di Carla Lonzi, di Franca Ongaro Basaglia e di Luce Fabbri, di Laura Conti e di Wangari Maathai, di Adrienne Rich e di Germaine Tillion, all'ascolto della teoria e delle prassi dei movimenti femministi, all'ascolto delle infinite vittime della violenza maschilista, razzista, militarista, mafiosa, schiavista, totalitaria.
Ancora una volta nella consapevolezza che solo sconfiggendo il maschilismo si costruisce l'eguaglianza di diritti e la solidarieta' che ogni persona riconosce e raggiunge, si costruisce la pace che salva le vite, si invera la sobria e condivisa felicita' possibile agli esseri umani, si adempie il bene comune nella comune responsabilita'.
*
La giornata dell'otto marzo ci convoca ancora tutte e tutti alla lotta comune per la comune liberazione.
Figura dell'umanita' come dovrebbe essere, invito al pensiero e all'azione, movimento di riconoscimento, principio speranza e miracolo della nascita, l'iniziativa dello sciopero delle donne promosso per l'otto marzo da "Non una di meno" e dai movimenti che in quell'appello si riconoscono, chiama a un agire persuaso e generoso che dall'8 marzo si protenda, si sviluppi e si realizzi in ogni giorno successivo.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.
13. A COSA SERVE IL DIRITTO DI VOTO
Col diritto di voto si fermano le guerre
contando le teste invece di spaccarle
Col diritto di voto si abolisce
la schiavitu' e la mafia e il fascismo
Col diritto di voto si riconosce
l'umanita' di ogni essere umano
Col diritto di voto si esce
dalla preistoria corona di spine
Col diritto di voto la civilta' comincia
spezzando le catene abbattendo le muraglie
intonando un canto comune di liberta' e giustizia
Col diritto di voto
che fa crescere gli alberi
che resuscita il sole
reca l'acqua e il pane alle mense
Col diritto di voto
che appresta strumenti che adempiono i sogni
sognati con le unghie e coi denti nei secoli
da tutte le vittime della violenza
Col diritto di voto che abbatte
ogni dittatura ogni colonia ogni gabbia
le palestre dei sicari i culti del sangue
i campi della sferza l'impero dei vampiri
Col diritto di voto
che ad ogni essere umano reca
la luce la gioia la speranza
il dovere di essere umano
Una sola umanita'
una persona, un voto.
14. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" A SOSTEGNO DELLO SCIOPERO DELLE DONNE DELL'8 MARZO
Siamo riconoscenti al movimento "Non una di meno" per aver promosso questo otto marzo lo sciopero delle donne contro la violenza maschile.
Questa necessaria iniziativa merita il persuaso sostegno di ogni persona di volonta' buona, di ogni movimento democratico, di ogni umano istituto che abbia per fine la difesa e la promozione della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, la civile convivenza, il bene comune, la comune liberazione da rapporti di dominazione, sfruttamento, sopraffazione, denegazione.
Nella lotta del movimento delle donne contro la violenza maschile noi riconosciamo la corrente calda e l'esperienza storica decisiva della nonviolenza in cammino.
Noi crediamo che essendo la violenza maschilista e patriarcale la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza, la lotta di liberazione delle donne e' la lotta decisiva per la liberazione dell'umanita' da ogni violenza; solo contrastando e sconfiggendo la violenza maschilista e patriarcale e' possibile contrastare e sconfiggere la guerra e tutte le dittature, il razzismo e tutte le persecuzioni, la schiavitu' e la segregazione, lo sfruttamento e la mercificazione delle persone, la devastazione della biosfera.
*
L'otto marzo, giornata internazionale di lotta per la liberazione delle donne, e' ipso facto giornata di lotta per la liberazione dell'intera umanita'.
Proprio perche' la violenza maschilista e patriarcale spezza in due l'umanita', a meta' di essa imponendo la condizione di vittime ed all'altra meta' il ruolo di carnefici, solo sconfiggendo nella societa' e nella cultura questa violenza, solo sconficcando dai corpi e dalle menti e dai cuori questa violenza, solo cosi' e' possibile la liberazione comune, e' possibile ricomporre l'umanita' lacerata, e' possibile che tutti gli esseri umani si riconoscano finalmente umani, uguali in diritti, ciascuna persona diversa di ogni altra e tutte unite dalla solidarieta' che tutte le abbraccia, dalla comune responsabilita' e dalla comune condivisione dei beni comuni.
15. IL NOSTRO OTTO MARZO DI FELICITA' E DI LOTTA. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE E UNDICI PROPOSIZIONI
Si e' svolto la sera di mercoledi' 8 marzo 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sulla giornata internazionale di lotta contro la violenza sulle donne.
Le persone partecipanti hanno espresso viva gioia per la grande partecipazione allo sciopero generale globale contro la violenza maschilista, sciopero che si e' svolto con grandi e diffuse manifestazioni in oltre quaranta paesi del mondo; e sincera gratitudine al movimento "Non una di meno" che ha promosso e organizzato la giornata di sciopero in Italia.
Con questa iniziativa l'8 marzo ha ripreso il suo reale significato e la sua autentica finalita' di appello alla lotta di liberazione delle donne e quindi dell'umanita' intera dalla violenza maschilista che e' la prima radice di ogni violenza.
Nel corso dell'incontro e' stato messo a disposizione delle persone partecipanti il testo di undici proposizioni in cui la struttura nonviolenta viterbese nel corso di questi ultimi anni ha sintetizzato alcune riflessioni condivise in occasione di alcune iniziative di lotta contro la violenza maschilista.
Come di consueto al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno riconfermato il loro sostegno all'appello al Parlamento per due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
*
Contro la guerra e tutte le uccisioni.
Contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
In difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
In difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
*
Grazie di cuore alle donne che hanno scioperato in tutto il mondo.
Grazie di cuore alle donne di "Non una di meno" per quanto stanno facendo in tutta Italia e a Viterbo.
Grazie di cuore alle donne del centro antiviolenza "Erinna", a Viterbo fondamentale punto di riferimento per ogni persona impegnata contro ogni violenza.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.
16. DANILO MAINARDI
E' deceduto Danilo Mainardi, etologo, ecologo, amico degli animali e dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.
17. IERI E OGGI
Ieri la festa ed oggi
la strage che ricomincia
Ieri le danze la luna il sorriso
ed oggi ancora il morso lo sperone il pugnale
Ieri l'umanita' come dovrebbe essere
ed oggi la barbarie fascista com'e'
Che cessi quest'oggi di chiodi e di sacchi e di fumo
possa essere pace e gelsomini e canto il domani
torni ad essere un mondo in cui vivere
Che cessi questa infinita brama di nulla
e si possa infine respirare guardarsi negli occhi
senza paura
Sappi riconoscerla e combatterla
la violenza maschilista che divora il mondo
sulle lame e negli specchi e nei fili lucenti
ovunque si annidi fuori e dentro di te
Sappi riconoscerla e combatterla
per le vie nei sottoscala nelle sale scintillanti
sui contrafforti nei tubi e nei muri
ovunque si annidi fuori e dentro di te
Sappi riconoscerla e combatterla
nelle scatole nei luna park nelle forre
e nei libri e nei telefoni e nei silenzi
ovunque si annidi fuori e dentro di te
Poni mano anche tu a spezzarla questa catena
a far cessare questa sfilata nazista
questa rabbia che incessantemente divora e vomita
Poni mano anche tu a contrastare questo incubo
a liberare il mondo da tutte le stanze della tortura
a restituire l'umanita' all'umanita'
Ferite feritoie
tubi di gomma cubi di cartone
maschere nodi
questi barili di lingue mozzate
questa tempesta di spade di marmo
questa rissa che fa scoppiare i cuori
quest'orrore che latra e che squarta
aboliscili tu
Tutto si spezza tutto si estingue
e per prime le persone
tutto finisce nel dolore e nel nulla
e per prime le persone
per questo dunque per quanto e' in tuo potere
tu salva le vite tu resisti alla violenza
Sognare la verita'
nutrirsi di riso e di sole
il cielo tutto stelle
la terra tutta spighe
il mare tutto respiro
negare il consenso al fascismo
fermi restare nel vero e nel giusto
andare lontano insieme
Abolire il maschilismo
e quindi abolire il razzismo e tutte le persecuzioni
e quindi abolire la guerra e tutte le uccisioni
e quindi abolire ogni schiavitu' ogni distruzione
come persone incontrare le altre persone
con lieve mano lavare lacrime
sentire abbracciare sostenere il mondo
Oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
18. RILEGGENDO "LE TRE GHINEE" DI VIRGINIA WOOLF E "IL SECONDO SESSO" DI SIMONE DE BEAUVOIR. UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
Si e' svolto la sera di venerdi' 10 marzo 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: Rileggendo "Le tre ghinee" di Virginia Woolf e "Il secondo sesso" di Simone de Beauvoir.
Nel corso dell'incontro dopo un sintetico profilo delle due autrici e delle loro opere principali sono stati letti e commentati alcuni passi dei due capolavori.
Sono stati inoltre letti e commentati alcuni testi del movimento "Non una di meno" che ha promosso lo straordinario sciopero generale delle donne di quest'ultimo 8 marzo.
Al termine dell'incontro e' stato ribadito che essendo il maschilismo la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza, e' compito di ogni persona di volonta' buona opporsi al maschilismo: solo con la cessazione della violenza sulle donne e' possibile abolire la guerra, abolire il razzismo, abolire tutte le uccisioni, le persecuzioni, le oppressioni; solo con la cessazione della violenza sulle donne l'intera umanita' potra' essere libera.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso ancora una volta la richiesta al Parlamento di due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
E' stato sottolineato una volta ancora che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', e che quindi il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto e' salvare le vite; occorre pertanto soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ed e' stato sottolineato altresi' che vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano. E poiche' il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto", l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
19. PER CONTRASTARE
Per contrastare l'inabissarsi del nostro paese nel razzismo e nel fascismo.
Per costringere chi ci governa a tornare alla democrazia e alla legalita' costituzionale.
Affinche' l'Italia si adoperi finalmente per la pace che salva le vite.
Diritto d'ingresso legale e sicuro nel nostro paese per tutti gli esseri umani.
Diritto di voto per tutte le persone residenti.
Abolire i campi di concentramento, abolire le deportazioni, abolire il lavoro forzato, abolire l'apartheid, abolire tutte le misure razziste, schiaviste e fasciste imposte nel nostro paese negli ultimi decenni da governi stolti e scellerati.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
20."IL CUORE DELLA DEMOCRAZIA". UNA RICHIESTA AI GRUPPI DIRIGENTI DEI MOVIMENTI POLITICI DEMOCRATICI
In questi giorni in cui - evidentemente anche in vista delle imminenti elezioni amministrative - e' vivace e fin tumultuoso il dibattito nelle forze politiche democratiche, sembra tuttavia del tutto assente la questione decisiva: il riconoscimento del diritto di voto a oltre cinque milioni di persone che vivono in Italia ma continuano a subire l'assurda e scandalosa negazione del primo e fondamentale diritto democratico: il diritto di partecipare alle decisioni pubbliche, il diritto all'elettorato. Da sempre la prima caratteristica della democrazia e' il principio "una persona, un voto". Nulla puo' giustificare l'esclusione dal diritto di voto di quasi un decimo della effettiva popolazione italiana.
*
Da tempo autorevoli personalita' della vita culturale, della riflessione morale, dell'impegno sociale e civile, dei movimenti e delle istituzioni, hanno promosso un appello a tal fine.
In esso si legge quanto segue.
"Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.
Una persona, un voto. Il momento e' ora".
*
AI gruppi dirigenti dei movimenti politici democratici italiani in questi giorni impegnati in incontri e dibattiti pubblici di grande evidenza poniamo questa richiesta: di dichiarare il loro impegno affinche' sia finalmente riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia.
Dal punto di vista della democrazia e' la questione delle questioni.
*
Aggiungiamo che per quanto concerne le elezioni amministrative e' sufficiente una legge ordinaria, il cui possibile testo peraltro e' gia' stato elaborato anni fa dall'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci): "Norme per la partecipazione politica ed amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalita'", progetto di legge da anni presentato in Parlamento che puo' essere immediatamente approvato con la sola minima correzione (all'art. 2 comma primo, ed all'art. 3 comma primo) di portare a sei mesi il lasso di tempo di regolare soggiorno in Italia richiesto.
Per quanto concerne le elezioni politiche le competenti commissioni parlamentari valuteranno se occorra o meno una modifica costituzionale: ma non vi e' alcun dubbio che l'intero impianto della Costituzione della Repubblica Italiana e' coerente con il riconoscimento del primo diritto democratico a tutte le persone che in Italia realmente vivono (ovvero: l'attuale situazione di apartheid elettorale per oltre cinque milioni di persone nostre conterranee palesemente confligge sia de facto che de jure con la legalita' costituzionale).
*
Vi chiediamo pertanto una nitida presa di coscienza, una sincera risposta, un persuaso impegno: nel cruciale momento elettorale torni a valere erga omnes la democrazia che ogni persona riconosce e raggiunge e rispetta ed include.
La democrazia si difende e s'invera con la democrazia; il cuore della democrazia e' il diritto di voto.
Una persona, un voto.
21. VERRA' QUEL GIORNO
Verra' quel giorno che ce lo chiederanno
perche' eravamo complici di tanto orrore
non ci perdoneranno
non ci perdoneremo
non ricorderemo piu'
come fosse possibile
che accettassimo quel che vedevamo
Verra' quel giorno e verremo impiccati
all'albero secco nel campo dei miracoli
all'albero di ruggine nel campo del vasaio
dalle nostre stesse mani verremo appesi al ramo
Verra' quel giorno e sara' troppo tardi
verra' quel giorno e sara' solo notte
I morti annegati
i roghi nei ghetti
i campi di concentramento le deportazioni
la schiavitu' le torture gli stupri
il nostro silenzio.
22. RESTI, ROVINE
I. La scrittura e la morte
Ma la morte non scrive, ghermisce
e' analfabeta, e' muta la morte
ma li sa fare bene i suoi conti
e nulla le sfugge e nessuno.
II. Le altre parole
Le altre parole che il morto non ha detto
le altre parole, quelle che contavano.
III. Assenze
La pioggia senza gli alberi
la palpebra senza occhio
la voce senza volto
il roveto senza fiamma
il vento, il vento che porta la notte.
IV. Ritorni
Con le scarpe rotte, la faccia consumata
con le tasche profonde che tutto il braccio
non basta ad arrivare in fondo
con il pozzo colmo di luna e di stelle e di pianto
con il lago di ghiaccio che ti stritola il cuore.
V. La parola morte
Lottare senza odio
cantare in silenzio
cavare dalla bisaccia
il lungo coltello
le fette di pane
il ricordo del mare
l'odore dei sogni
la parola morte.
VI. Tre ricordi, tre perdite
Le foglie del tiglio
la pace del sonno
la stanza in cui si mangia e si cucina.
VII. Tutto si deteriora
Tutto si deteriora e piu' di tutto
ti deteriori tu.
L'uomo morto
il servo muto
l'ordine proprietario del mondo
la macchina che continua a produrre
quando ormai tutti sono gia' scomparsi
la memoria del nulla, Stratone.
VIII. Il primo segreto
Restare chiusi nel cerchio
stringere tra le braccia il mondo
menare le mani danzare la vita
tenere per te tutti i segreti
finche' ti divorano il cuore.
Il primo segreto e' la guerra.
Il primo segreto e' la morte.
IX. Tutte le paure
Tutte le paure
la stessa paura.
X. Quello che resta
Una sola umanita'
salvare le vite
Di questo globale regime dell'apartheid
tu non essere complice
di questa guerra infinita che sempre
e' contro l'umanita' intera
tu non essere complice
dell'ordine schiavista del mondo
non essere complice tu
Solo questo resta
la lotta delle oppresse e degli oppressi
per la liberazione dell'umanita'
Solo questo resta
la lotta delle oppresse e degli oppressi
per diminuire nel mondo il dolore
e l'infelicita'
Solo questo resta
la lotta delle oppresse e degli oppressi
senza illusioni senza menzogne
nonviolenza in cammino.
23. PERCHE' CESSI L'APARTHEID IN ITALIA
Perche' cessi l'apartheid in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Perche' cessi la schiavitu' in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Per contrastare il regime della corruzione e il potere mafioso in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Per contrastare la deriva bellicista e fascista in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Per difendere il diritto di ogni persona a una vita degna in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Per ripristinare la legalita' costituzionale in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Per adempiere le speranze e il progetto della Resistenza antifascista in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Perche' vi sia piena democrazia in Italia occorre riconoscere subito il diritto di voto a tutte le persone che in Italia vivono.
Una persona, un voto.
Il momento e' adesso.
24. TU GUARDI L'ORRORE DEL MONDO E TI DICI
Tu guardi l'orrore del mondo e ti dici
lo so, lo so bene da cosa dipende
lo so, lo so bene da quali matrici
tant'odio e furore e vergogna discende.
Tu no, non ignori le prime radici
di tanto dolore che ovunque si estende
tu sai, tu lo sai quali sono i nemici
e gia' ti strappasti dagli occhi le bende.
E strappa le bende dagli occhi di tutte
le vittime di oggi e di ieri e domani
e quando saranno le lacrime asciutte
in alto levando la voce e le mani
esorta e combatti finche' sian distrutte
e armi e catene e aboliti i sovrani.
25. IL PROPAGANDISTA
Anche l'orrore ha il suo propagandista
lo ossequiano tutte le televisioni
niente ha successo come adorare il male
Si comincia coi cori razzisti da stadio
si continua con l'incitamento al pogrom
si giunge all'elogio delle fucilazioni
e ci si candida al governo del paese
promettendo persecuzioni e sadismo
Il sangue e' gia' sparso per le strade
innumerevoli innocenti subiscono schiavitu' e torture
il mare ed il fuoco e gli stenti gia' menano strage
e brindano tutte le mafie assassine
alla resurrezione della gioventu' hitleriana
Anche l'orrore ha il suo propagandista
lo ossequiano tutte le televisioni
niente ha successo come adorare il male
26. IL MINISTRO DELL'INFERNO SOSTIENE
Il ministro dell'inferno sostiene
che i razzisti che istigano a pogrom e uccisioni
hanno diritto di parola
di avere a disposizione le strutture pubbliche
di godere di ogni privilegio e tribuna
di restare impuniti per il male commesso e provocato
di esser ben serviti e riveriti
e di concorrere a governare il paese
Il ministro del'inferno sostiene anche
che le vittime dei razzisti
meritano invece i campi di concentramento
i lavori forzati le deportazioni
la persecuzione la schiavitu' l'apartheid
le violenze mafiose e naziste
e chi esorta alla strage degli innocenti
ha ben diritto di dire la sua
e di concorrere a governare il paese
27. S'ILLUDE CHI GUARDA LA TELEVISIONE
S'illude chi guarda la televisione
da quella finestra parlano soltanto
gli oppressori che sempre e solo dicono
che il loro potere durera' in eterno
Miliardi di oppresse e di oppressi
nutriti a scorpioni e frustate
mansueti seguono i pifferai
che al mattatoio li traggono
esibendo le lame scintillanti
Non sanno che le idee dominanti
sono le idee della classe dominante
non sanno che tutti gli dei
di sangue umano hanno una sete inestinguibile
Nessuno che appaia in televisione
puo' essere un nostro compagno
nessuno che possieda una carta di credito
puo' essere un nostro compagno
nessuno che abbia cenato a un ristorante
puo' essere un nostro compagno
nessuno che abbia una pistola
puo' essere un nostro compagno
nessuno che viaggi in aereo
puo' essere un nostro compagno
Chiamiamo la loro politica strage
la loro economia rapina e massacro
i sentimenti che esibiscono merce
che serve a gettarti nella tagliola
le loro parole artigli di ferro
i loro palazzi le nostre prigioni
Tutte le loro ricchezze
sono frutto della nostra schiavitu'
tutta la loro eleganza
e' paravento alle loro basse opere
tutte le loro chiacchiere incessanti
servono solo a coprire le grida
delle nostre sorelle e dei nostri fratelli
tratti inermi alla tortura e alla morte
Spegnere la televisione
ricordare tutti i nomi delle vittime
rifiutare il boccone avvelenato
non essere il sicario di nessuno
organizzare la lotta per la liberazione comune
Opporsi sempre e sempre e sempre
alla guerra e a tutte le uccisioni
al razzismo e a tutte le persecuzioni
al maschilismo e a tutte le oppressioni
Condividere il pane e i sogni
sentirsi persona tra persone
tutte uguali in dignita' e diritti
Salvare le vite
il primo dovere.
28. IL 28 MAGGIO VOTIAMO SI' AI REFERENDUM PROMOSSI DALLA CGIL
Il 28 maggio votiamo si' ai referendum promossi dalla Cgil.
Si' per abolire il mercato degli schiavi.
Si' per contrastare le frodi dei padroni e dei corrotti.
29. UN GOVERNO CHE FA I CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Un governo che impone i campi di concentramento
cosa ha a che vedere con la repubblica antifascista?
Un governo che attua deportazioni
cosa ha a che vedere con la repubblica antifascista?
Un governo che avalla la schiavitu'
cosa ha a che vedere con la repubblica antifascista?
Un governo che prosegue l'apartheid
cosa ha a che vedere con la repubblica antifascista?
Un parlamento che tace dinanzi ai campi di concentramento
e' ancora un parlamento democratico?
Un parlamento che tace dinanzi alle deportazioni
e' ancora un parlamento democratico?
Un parlamento che tace dinanzi alla schiavitu'
e' ancora un parlamento democratico?
Un parlamento che tace dinanzi all'apartheid
e' ancora un parlamento democratico?
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Cessare di uccidere. Salvare le vite.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Una persona, un voto.
Una sola umanita'.
30. "IL LASCITO TEORICO DI HENRI LEFEBVRE". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO
Si e' svolto mercoledi' 15 marzo 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Il lascito teorico di Henri Lefebvre: critica dello stato e critica della vita quotidiana".
Nel corso dell'incontro e' stata sommariamente presentata la figura e l'opera dell'illustre filosofo e sociologo marxista e libertario francese (1901-1991), e sono state lette e commentate alcune pagine dalle sue opere, con particolar attenzione alla fondamentale Critica della vita quotidiana ed ai quattro ponderosi volumi della monografia su Lo Stato.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso ancora una volta la richiesta al Parlamento di due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
E' stato sottolineato una volta ancora che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', e che quindi il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto e' salvare le vite; occorre pertanto soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ed e' stato sottolineato altresi' che vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano. E poiche' il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto", l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
31. CONTRO TUTTE LE VIOLENZE
Sento in televisione, alla radio, e leggo sui giornali
che tanti signori ricchi e sazi in coro dicono
che occorre essere contro la violenza
ed e' ben detto
Ma occorre essere contro tutte le violenze
anche quella della schiavitu'
anche quella dei campi di concentramento
anche quella delle deportazioni
anche quella dell'apartheid
anche quella della guerra
anche quella del riarmo
anche quella del militarismo
anche quella del maschilismo
anche quella del modo di produzione
fondato sullo sfruttamento fino alla morte
anche quella dell'oligarchia
che opprime l'umanita' intera
e sta distruggendo il mondo vivente
Occorre essere contro tutte le violenze
e quindi i padroni i fascisti i lacche'
che dalle tv dalle radio dai giornali in coro
dicono di essere contro la violenza
e comandano alle oppresse e agli oppressi la resa
alla loro violenza incessante
alla loro ininterrotta dittatura
costoro mentono sapendo di mentire
ed hanno per unico fine
perseverare nel crimine e nella menzogna
continuare a schiavizzare e uccidere
continuare a divorare innocenti
continuare a trangugiare il mondo
Occorre essere contro tutte le violenze
per questo occorre abolire
tutte le dittature
tutte le guerre le armi gli eserciti
tutte le strutture dell'oppressione
Occorre scegliere la nonviolenza
resistere ad ogni iniquo potere
opporsi ad ogni ingiustizia
salvare le vite
soccorrere accogliere assistere
ogni persona bisognosa d'aiuto
mettere in comune i beni
rispettare il mondo vivente
con pazienza costruire
la liberazione comune
Finche' l'intera umanita' sia umana
finche' ogni persona sia riconosciuta
eguale in diritti ad ogni altra
e preziosa nella sua diversita'
ed il vicendevole aiuto
sia condiviso pensiero e azione di tutti
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'
oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi.
32. ANDRE' TOSEL
E' deceduto Andre' Tosel, filosofo, militante del movimento operaio, studioso di Gramsci.
Ne ricordiamo la figura e l'opera.
33. JAMES COTTON
E' deceduto James Cotton, musicista.
La sua musica triste rendeva l'umanita' meno infelice, piu' vero e piu' bello il mondo.
34. IN QUEL PAESE, QUASI UNA FILASTROCCA
In quel paese i governanti dicevano belle parole
i padroni dicevano belle parole
dicevano belle parole giullari e trovatori
e belle parole dicevano gli osti i giannizzeri gli incantatori
tutti dicevano belle parole
Frattanto la guerra e la schiavitu'
i campi di concentramento e le deportazioni
la condanna a morte della povera gente
l'avvelenamento di ogni sorgente
la mafia come metodo e come sistema
In quel paese di sferze e mandolini
le sfilate di moda al passo dell'oca
la morte irrogata dai droni e dai motorini
il cuoco che fa i maccheroni conditi alla coca
il diritto maritale di vita e di morte
La corte che condanna le vittime
il guaritore che stupra
i compagni di scuola al guinzaglio
l'aria spessa e rubra di sangue
il colpo di maglio che rompe le teste
Il mare che mette fine
a tutte le feste.
Opponiti tu a tanto orrore
non spargere altro dolore
preferisci restare insieme
a chi trema e piange e geme
organizza la lotta contro ogni violenza
contro tutte le devastazioni
contro la guerra e tutte le uccisioni
contro il razzismo e tutte le persecuzioni
contro il maschilismo e tutte le oppressioni
scegli la nonviolenza
Non esiste altro modo di fermare la peste
che fare il bene che salva la vite
cercare e dire la verita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi unitevi
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
35. DEREK WALCOTT
E' deceduto Derek Walcott, poeta e premio Nobel.
Ne ricordiamo la figura e l'opera.
36. SENZA IL DIRITTO DI VOTO
Senza il diritto di voto
la solidarieta' e' una menzogna
senza il diritto di voto
la liberta' e' una menzogna
senza il diritto di voto
la democrazia e' una menzogna
Vige oggi in questo paese un regime
di apartheid
vige oggi in questo paese un regime
schiavista
vige oggi in questo paese un regime
che nega a milioni di esseri umani
il primo diritto democratico
senza del quale vi e' solo dittatura
Una persona un voto
cosi' l'umanita' si fa umana
una persona un voto
cosi' il bene e' comune
una persona un voto
cosi' si sconfigge l'orrore.
37. FERMARE IL FEMMINICIDIO, SOSTENERE I CENTRI ANTIVIOLENZA DEI MOVIMENTI DELLE DONNE
Fermare il femminicidio.
Sostenere i centri antiviolenza dei movimenti delle donne.
Sconfiggere il maschilismo, prima radice e primo paradigma di tutte le violenze.
Salvare le vite, il primo dovere.
38. POICHE'
Poiche' il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'; poiche' rispettare, difendere, salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto; e poiche' il maschilismo e' la prima radice e il primo modello di ogni violenza; non vi e' possibilita' di liberazione e di felicita' per l'umanita' intera se non si sconfigge il maschilismo.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.
39. LA DOMANDA
Ci poniamo questa domanda:
e se accadesse a noi?
se fossimo noi ad avere bisogno di aiuto?
Ci poniamo questa domanda.
Agiamo di conseguenza.
40. DESERTA LA STAZIONE ED E' GIA' NOTTE
Deserta la stazione ed e' gia' notte
naufraghe ombre guatano tremanti
di freddo e di paura e voci rotte
incomprensibili da altoparlanti
abissi e rupi evocano e grotte
che abitano solo strida e pianti
ove si annientano i patti e le lotte
e tutto e' vuoto cumulo di schianti
e tutto e' solo questo essere qui
ombra tra ombre all'ultima frontiera
che attendi un treno e nulla d'altro sai
che attendi un treno tra lo ieri e il mai
e gia' piu' non ricordi la tua sera
come inizio' come passo' e fini'.
41. PER LE RIME ALL'AMICO SUO RICCIARDO
Mio buon Ricciardo, e' sempre mezzanotte
e tutte sono stanche e doloranti
le anime qui giunte o qui tradotte
siano silenti siano in ploro o in canti
e certo molte in gravi inganni indotte
e molte in duri ceppi e grevi ammanti
e tutte a una catena galeotte
e nel deserto tutte sempre erranti
ma tutte degne di pieta' e cosi'
sappi tu dirla la parola vera
reca soccorso a chi leva alti lai
ferma la mano a tutti i macellai
opponiti ad ogni camicia nera
fa' che l'umanita' cominci qui.
42. IL MONDO AllA ROVESCIA
La guerra continua, continuano le stragi. Non una voce si leva nelle istituzioni a chiedere pace, smilitarizzazione, disarmo; non una voce si leva nelle istituzioni a chiedere di tornare al rispetto dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica che ripudia la guerra.
Da chi ci governa le vittime dell'orrore in fuga dalle guerre, dalle dittature, dalla schiavitu' e dalla fame sono considerate meno che persone e brutalmente perseguitate. I carnefici invece li si colma di onori, ci si fanno buoni affari, li si arma vieppiu', li si istiga alle piu' basse opere.
Dalla televisione di stato si propaganda l'ideologia maschilista. I femminicidi ringraziano.
*
A questa barbarie occorre opporre la civilta', il cui primo principio e' salvare le vite.
A questa deriva fascista occorre opporre la democrazia, il cui primo principio e' l'eguaglianza di diritti di tutte le persone.
A questa orgia di violenza occorre opporre la nonviolenza.
*
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Una persona, un voto.
*
Una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Chi omette di soccorrere le vittime e' complice dei carnefici.
Solo facendo il bene si contrasta il male.
43. SCORCIATOIE. L'EMERGENZA
Chi parla con scandalo di emergenza migranti preferirebbe la definitiva immersione dei migranti nel Mediterraneo.
Chi latra "prima noi, e chi muore muore" sembra ignorare che c'e' sempre qualcuno piu' forte e piu' malvagio di lui che anch'esso latrando "prima noi, e chi muore muore" gia' medita farlo morire.
Chi pensa che siano cose buone e giuste i campi di concentramento e le deportazioni, si e' gia' arruolato nel partito nazista.
Chi pensa che la guerra sia la sola igiene del mondo, considera l'umanita' come un mero focolaio di malattie che conviene sterminare al piu' presto.
Prendiamo sul serio le parole che udiamo, prendiamo sul serio le azioni che vediamo, e prendiamo sul serio i nostri stessi pensieri, la nostra stessa responsabilita'.
Prima regola di condotta e' trattare gli altri come vorresti essere trattato tu.
Prima legge dell'umanita' e' salvare le vite.
*
Pretendono chiamarla emergenza migranti, ed invece dovrebbe essere chiamata necessita' della lotta comune dell'umanita' intera alla guerra e alla fame; necessita' della lotta comune dell'umanita' intera per abolire tutte le dittature ed ogni schiavitu'; per sconfiggere una volta per tutte il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni; per cancellare l'infamia del colonialismo e dell'imperialismo; per far cessare la violenza sugli esseri umani e sulla natura vivente.
Gli esseri umani in fuga dalla fame e dalla morte, dal dolore e dall'orrore, non sono il problema, sono le vittime del problema: ed il problema e' la violenza strutturale del disordine costituito; gli esseri umani in fuga dalla fame e dalla morte, dal dolore e dall'orrore, non sono il problema, sono i nostri fratelli e le nostre sorelle, che hanno diritto al nostro aiuto; gli esseri umani in fuga dalla fame e dalla morte, dal dolore e dall'orrore, non sono il problema, sono carne della nostra carne, siamo noi.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni essere umano bisognoso d'aiuto.
Salvare tutte le vite.
Una sola umanita'.
Oppresse e oppresse di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 247 del 3 aprile 2017
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