[Nonviolenza] Telegrammi. 2664
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- Date: Thu, 30 Mar 2017 22:50:14 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2664 del 31 marzo 2017
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. Commemorato Renato Solmi a Viterbo, a due anni dalla scomparsa
2. Inizia oggi il XXV congresso del Movimento Nonviolento
3. Mao Valpiana: La nonviolenza oggi, tra crisi del pacifismo e legittima difesa
4. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. "Una persona, un voto". Un appello all'Italia civile
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. COMMEMORATO RENATO SOLMI A VITERBO, A DUE ANNI DALLA SCOMPARSA
Si e' svolto la sera di giovedi' 30 marzo 2017 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in ricordo di Renato Solmi, deceduto il 25 marzo 2015, indimenticabile maestro di filologia, di filosofia, di impegno morale e civile, di nonviolenza profondamente pensata e concretamente agita.
Nel corso dell'incontro, aperto da una commossa commemorazione tenuta dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, sono stati letti e commentati alcuni testi del grande intellettuale e militante, una delle figure piu' luminose della cultura italiana del Novecento e dell'impegno per la liberazione dell'umanita'.
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Renato Solmi e' stato tra i pilastri della casa editrice Einaudi, ha introdotto in Italia opere fondamentali della scuola di Francoforte e del pensiero critico contemporaneo, e' uno dei maestri autentici e profondi di generazioni di persone impegnate per la democrazia e la dignita' umana, che attraverso i suoi scritti e le sue traduzioni hanno costruito tanta parte della propria strumentazione intellettuale; impegnato nel Movimento Nonviolento del Piemonte e della Valle d'Aosta, e' deceduto il 25 marzo 2015. Dal risvolto di copertina del volume in cui sono raccolti taluni dei frutti maggiori del suo magistero riprendiamo la seguente scheda: "Renato Solmi (Aosta 1927) ha studiato a Milano, dove si e' laureato in storia greca con una tesi su Platone in Sicilia. Dopo aver trascorso un anno a Napoli presso l'Istituto italiano per gli studi storici di Benedetto Croce, ha lavorato dal 1951 al 1963 nella redazione della casa editrice Einaudi. A meta' degli anni '50 ha passato un periodo di studio a Francoforte per seguire i corsi e l'insegnamento di Theodor W. Adorno, da lui per primo introdotto e tradotto in Italia. Dopo l'allontanamento dall'Einaudi, ha insegnato per circa trent'anni storia e filosofia nei licei di Torino e di Aosta. E' impegnato da tempo, sul piano teorico, e da un decennio anche su quello della militanza attiva, nei movimenti nonviolenti e pacifisti torinesi e nazionali. Ha collaborato a numerosi periodici culturali e politici ("Il pensiero critico", "Paideia", "Lo Spettatore italiano", "Il Mulino", "Notiziario Einaudi", "Nuovi Argomenti", "Passato e presente", "Quaderni rossi", "Quaderni piacentini", "Il manifesto", "L'Indice dei libri del mese" e altri). Fra le sue traduzioni - oltre a quelle di Adorno, Benjamin, Brecht (L'abici' della guerra, Einaudi, Torino 1975) e Marcuse (Il "romanzo dell'artista" nella letteratura tedesca, ivi, 1985), che sono in realta' edizioni di riferimento - si segnalano: Gyorgy Lukacs, Il significato attuale del realismo critico (ivi, 1957) e Il giovane Hegel e i problemi della societa' capitalistica (ivi, 1960); Guenther Anders, Essere o non essere (ivi, 1961) e La coscienza al bando (ivi, 1962); Max Horkheimer e Th. W. Adorno, Dialettica dell'illuminismo (ivi, 1966 e 1980); Seymour Melman, Capitalismo militare (ivi, 1972); Paul A. Baran, Saggi marxisti (ivi, 1976); Leo Spitzer, Lettere di prigionieri di guerra italiani 1915-1918 (Boringhieri, Torino 1976)". Opere di Renato Solmi: segnaliamo particolarmente la sua straordinaria Autobiografia documentaria. Scritti 1950-2004, Quodlibet, Macerata 2007.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato il loro sostegno ai due appelli rivolti al Parlamento per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: per una legge che finalmente riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; ed affinche' nella nuova legge elettorale finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
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L'incontro si e' concluso con un caloroso saluto e un fervido augurio al XXV congresso del Movimento Nonviolento che si svolgera' a Roma tra il 31 marzo e il 2 aprile 2017.
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Nel ricordo e alla scuola di Renato Solmi continuiamo nell'impegno nonviolento per la pace e la giustizia, per i diritti e la liberazione di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
Nel ricordo e alla scuola di Renato Solmi la nonviolenza e' in cammino.
2. INCONTRI. INIZIA OGGI IL XXV CONGRESSO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
[Dal Movimento Nonviolento riceviamo e diffondiamo]
Congresso nazionale del Movimento Nonviolento
"Coerenza, continuita', convinzione. La nonviolenza oggi"
Si svolgera' da venerdi' 31 marzo a domenica 2 aprile il XXV Congresso nazionale del Movimento Nonviolento. Fondato nel 1962 da Aldo Capitini, il Movimento celebra i suoi 55 anni con questo importante incontro di tre giorni a Roma, cui parteciperanno nonviolenti da tutta Italia.
Il primo appuntamento e' venerdi' 31 marzo alle ore 16,30 al cippo dedicato a Giacomo Matteotti (lungotevere Arnaldo da Brescia, angolo via degli Scialoja) per una commemorazione del deputato socialista e antimilitarista assassinato dai fascisti, con la testimonianza di Daniele Lugli.
Poi alle ore 18 nella sede del Partito Radicale in via di Torre Argentina 76, ci sara' il convegno "Migrazioni e conflitti. Politiche per la citta' aperta", un dialogo tra il senatore Luigi Manconi, il presidente emerito Daniele Lugli ed il vignettista Mauro Biani, moderato da Mao Valpiana direttore di Azione nonviolenta.
Sabato primo aprile mattina il Congresso si svolgera' nella Sala dei Salesiani in via Marsala 42, e l'apertura sara' affidata al sociologo e docente emerito Franco Ferrarotti. Seguiranno i saluti istituzionali (gia' pervenuti quelli del Vaticano, del Senato, della Regione e del Comune Roma Capitale), dei politici (presenti deputati del Pd, di Sinistra italiana e del Movimento 5 stelle, esponenti dei Verdi) e dei molti ospiti che si sono gia' annunciati (tra cui il Sindaco di Messina Renato Accorinti, il critico Goffredo Fofi, le pacifiste e femministe storiche Lidia Menapace e Giancarla Codrignani, i giornalisti e ricercatori Enrico Piovesana e Lorenzo Guadagnucci, i rappresentanti dell'Anpi e dell'Aned, e i portavoce di Rete della Pace, del Tavolo interventi civili di pace, della Rete per il Disarmo, della Conferenza nazionale degli Enti di Servizio civile, ecc.).
Temi centrali del dibattito tra gli aderenti al Movimento saranno: le campagne contro le spese militari e per la difesa nonviolenta, la crisi della politica, le migrazioni e i conflitti, le iniziative per la legalita', l'ambiente, i diritti; la costruzione dell'Europa come potenza di pace, il rilancio del movimento pacifista e contro la guerra; gli strumenti dell'azione nonviolenta e la crescita della cultura della nonviolenza; le politiche territoriali per le citta' accoglienti e aperte.
Dopo l'introduzione "Noi siamo le nostre relazioni" del presidente Mao Valpiana e del segretario Pasquale Pugliese, i lavori proseguiranno con tre Commissioni di lavoro sui temi: Esperienze educative per la nonviolenza; Un'altra difesa e' possibile; La forza preziosa dei piccoli gruppi.
Pur essendo un'organizzazione minoritaria, il Movimento Nonviolento in questi anni di crisi del movimento pacifista e' diventato sempre di piu' punto di riferimento e di servizio di un'area piu' ampia, svolgendo un ruolo importante nella campagna nazionale Un'altra difesa e' possibile per l'istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta, con una proposta di legge giunta gia' all'attenzione della Commissione Difesa della Camera.
Nel drammatico scenario internazionale e nazionale, nel quale non si e' mai speso tanto per preparare e fare le guerre, il compito del Movimento Nonviolento oggi e' di far entrare il tema essenziale della costruzione della pace con mezzi pacifici nell'agenda della politica.
La domenica 2 aprile sara' dedicata ancora al dibattito cui seguiranno l'approvazione delle mozioni e l'elezione dei nuovi organi del Movimento.
Tutti i lavori saranno seguiti da Radio Radicale e trasmessi in diretta streaming sui social del Movimento Nonviolento.
Per informazioni: www.azionenonviolenta.it tweet: @movnonviolento pagina FB: Movimento Nonviolento
Durante il Congresso, contatti stampa: 3482863190 e 3389463352
3. EDITORIALE. MAO VALPIANA: LA NONVIOLENZA OGGI, TRA CRISI DEL PACIFISMO E LEGITTIMA DIFESA
[Dal sito di "Azione nonviolenta" riprendiamo il seguente intervento]
Lo scorso ottobre il Servizio di consulenza linguistica dell'Accademia della Crusca, ha sentenziato che "la lessicografia contemporanea considera la forma univerbata 'nonviolenza' come un'unita' lessicale: esito che senza dubbio e' stato favorito dalla spinta del Movimento Nonviolento, che ha attribuito un nuovo valore alla parola". Insomma, la nonviolenza entra nel Vocabolario, scritta tutto attaccato, proprio come voleva Aldo Capitini gia' negli anni sessanta del secolo scorso, per dare un senso positivo al termine, superando la semplice negazione della violenza, cosi' come ha fatto recentemente Papa Francesco, scrivendo il messaggio per la Giornata della pace, primo gennaio 2017: "La nonviolenza, stile di una politica per la pace".
Piccoli ma importanti riconoscimenti per noi del Movimento Nonviolento, proprio alla vigilia del suo venticinquesimo Congresso nazionale, che si terra' il prossimo fine settimana, e che ha come titolo: "Coerenza, continuita', convinzione. La nonviolenza oggi".
Ma i nodi che i nonviolenti riuniti a Roma nei giorni 1 e 2 aprile dovranno affrontare sono tutti politici: il declino del movimento pacifista messo in scacco dal proliferare di muri e fili spinati, e la virulenta campagna per lo sdoganamento della "legittima difesa".
Il movimento per la pace ha attraversato tutte le stagioni politiche, dagli anni cinquanta ad oggi. Con fasi alterne: ora di massa, ora carsiche. Il suo obiettivo e' ben preciso: abolire gli strumenti che rendono possibile la guerra, indicando politiche alternative di pace, per la soluzione dei conflitti e la convivenza. Oggi questa storia e' pero' a rischio. Forse mai come ora il movimento pacifista gode di scarso consenso nell'opinione pubblica, chiusa, disorientata, impaurita da guerre e terrorismi che sente sempre piu' vicini. Evidentemente errori di strategia e di comunicazione sono stati compiuti.
Quindi una riflessione si impone. I pacifisti rischiano di gettare via un enorme patrimonio accumulato in decenni di iniziative; devono invece tornare ad essere capaci di offrire al paese un movimento per la pace serio, maturo, consapevole e finalmente convincente.
Nell'ambito del piu' generale (e a volte generico) movimento per la pace, i nonviolenti rappresentano forse una minoranza, ma certamente sono molto attivi, propositivi, hanno una strategia unitaria e lavorano per rafforzare l'opzione nonviolenta.
Le istituzioni hanno gia' accolto molte delle nostre proposte come il Servizio Civile universale e la sperimentazione dei Corpi Civili di pace. Ora, con la Campagna "Un'altra difesa e' possibile" vogliamo ottenere il riconoscimento e la pari dignita' tra la difesa armata e la difesa civile, per dare piena attuazione all'articolo 52 della Costituzione. In questo momento particolare, nel quale viene agitato il tema della "legittima difesa" per preludere ad un tipo di difesa personale fai-da-te, in una societa' dove vince chi e' piu' armato, dare una veste istituzionale alla difesa nonviolenta puo' essere la risposta migliore per mantenere il dibattito dentro al quadro costituzionale, con proposte concrete ed efficaci. Il lavoro della nonviolenza e' soprattutto preventivo.
Noi nonviolenti non vogliamo accodarci al coro di chi parla male e denigra tutto e tutti, tranne se stesso: sarebbe troppo facile e altrettanto inutile. Vogliamo agire per la buona politica, a partire dal modo in cui stiamo lavorando, da cinquant'anni, per sviluppare il nostro Movimento, fatto di tante esperienze locali radicate nel territorio. Dubitiamo dei partiti personali, che si identificano nella figura del leader (politico o antipolitico che sia), e sappiamo che la costruzione di un soggetto politico ampio e partecipato e' un percorso difficile, ma indispensabile.
Oggi stiamo conoscendo la "pars destruens" (la parte che distrugge) del processo politico. E' una fase che affida il ruolo di protagonista a chi piu' sa colpire, nel mucchio, anche se non ha progetti ben definiti, ma sa urlare. Noi invece preferiamo e stiamo gia' lavorando alla "pars costruens" (la parte che costruisce), con le nostre campagne culturali di tipo pratico per la diffusione del metodo e del pensiero nonviolento. Sappiamo che la condizione preliminare per ricostruire la politica e orientarsi al benessere di tutti e' l'opposizione integrale alla guerra.
4. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
6. INIZIATIVE. "UNA PERSONA, UN VOTO". UN APPELLO ALL'ITALIA CIVILE
Un appello all'Italia civile: sia riconosciuto il diritto di voto a tutte le persone che vivono in Italia.
Il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto"; l'Italia essendo una repubblica democratica non puo' continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all'Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.
Una persona, un voto. Il momento e' ora.
*
All'appello "Una persona, un voto" hanno gia' espresso il loro sostegno innumerevoli persone, tra cui tra le prime:
padre Alex Zanotelli
Lidia Menapace, partigiana, femminista e senatrice emerita
Isa Alberti
Gianfranco Aldrovandi, del "Collettivo nonviolento uomo-ambiente"
Rocco Altieri, docente e saggista, direttore dei "Quaderni Satyagraha", Centro Gandhi di Pisa
Simonetta Astigiano, biologa e ricercatrice
Lino Balza, ecologista
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, blogger
Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di "Noi Siamo Chiesa"
Eleonora Bellini, bibliotecaria e scrittrice
Giuliana Beltrame, sociologa e attivista
Maurizio Benazzi, quacchero, curatore della newsletter "Ecumenici"
don Gianni Bergamaschi
Ascanio Bernardeschi, saggista e militante
Massimiliano Bernini, deputato
Norma Bertullacelli, dell'"ora in silenzio per la pace" di Genova
Michele Boato, ecologista
Franco Borghi, attivista per la pace e la legalita'
Dario Borso, filosofo
Paolo Bosi, docente universitario
Donatella Botta, impegnata nella solidarieta'
Silvio Bozzi, docente universitario
Anna Bravo, storica
Giuseppe Burgio, pedagogista, Universita' di Enna
Alberto Cacopardo, antropologo
Alessandro Capuzzo, ecopacifista
Gennaro Carotenuto, storico
Claudio Carrara, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione - Italia
Maria Luigia Casieri, dirigente scolastica
Pilar Castel, autrice e attrice No War
Marco Catarci, pedagogista e docente universitario
Olindo Cicchetti, figura storica dei movimenti ecopacifisti e per i diritti, narratore di comunita'
Giancarla Codrignani, saggista e deputata emerita
Francesco Coletta, docente e coordinatore della Federazione Gilda-Unams di Viterbo
Antonio Corbeletti, presidente della sezione Anpi di Voghera
don Franco Corbo, parroco, presidente del gruppo di volontariato "Solidarieta'"
Lucia Cruschelli, associazione "Mestizaje" di Cecina
Pasquale D'Andretta, formatore
Massimo Dalla Giovanna, impiegato, delegato Rsu
Tiziana Dal Pra, presidente dell'associazione "Trama di terre" di Imola
Emanuela Dei, giornalista
Tonio Dell'Olio, presidente Pro Civitate Christiana di Assisi, gia' coordinatore nazionale di Pax Christi, gia' responsabile di Libera International
Giorgio Demurtas, docente universitario
Lucia De Sanctis, associazione "Mestizaje" di Cecina
Maria Rosa De Troia, attivista in difesa della Costituzione
Mario Di Marco, responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas diocesana di Viterbo
Domenico Di Pietro, associazione "Mestizaje" di Cecina
Angela Dogliotti, peace-researcher
Luciano Dottarelli, docente e saggista, presidente Club Unesco Viterbo-Tuscia
Massimo Duranti, giudice di pace emerito
Osvaldo Ercoli, figura storica dell'impegno per la pace, i diritti umani, l'ambiente
Carla Ermoli, pensionata
suor Maria Stella Fabbri
Sergio Falcone, poeta
Valentina Franchi, associazione "Mestizaje" di Cecina
Sancia Gaetani, Wilfp Italia
Haidi Gaggio Giuliani, senatrice emerita
Elena Gajani Monguzzi, docente, poetessa, impegnata per i diritti umani di tutti gli esseri umani
Francuccio Gesualdi, animatore del "Centro nuovo modello di sviluppo"
Agnese Ginocchio, cantautrice per la pace e la nonviolenza
Miguel Gotor, senatore
Carmine Grassimo, docente, formatore, capo scout e barelliere a Lourdes
Carlo Gubitosa, saggista e mediattivista
Paolo Henrici De Angelis, architetto
Paolo Hutter, giornalista
Luca Kocci, docente, giornalista, saggista
Francesca Koch, presidente della "Casa Internazionale delle Donne" di Roma
Alberto L'Abate, presidente onorario dell'Ipri
Federico La Sala, docente di filosofia e saggista
Raniero La Valle, senatore emerito, direttore di "Vasti", presidente del Comitato per la democrazia internazionale
Paolo Limonta, maestro elementare e consigliere comunale
Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
Anna Lodeserto, internazionalista ed esperta di politiche migratorie, cittadinanza e mobilita'
Eugenio Longoni, militante antifascista
Franco Lorenzoni, maestro elementare e coordinatore della Casa-laboratorio di Cenci
Paolo Lucchesi, dal lungo curriculum d'impegno sociale
Daniele Lugli, presidente onorario del Movimento Nonviolento
Monica Luisoni, attivista
Antonio Lupo, medico
Maria Immacolata Macioti, sociologa, docente universitaria
Agnese Manca, docente universitaria, impegnata in molte iniziative di solidarieta'
Giovanni Mandorino, del Centro Gandhi di Pisa
Cristina Maranesi, blogger
Luisa Marchini, operatrice culturale, saggista e narratrice
don Mario Marchiori
Alessandro Marescotti, fondatore e presidente di Peacelink
Gian Marco Martignoni, Cgil Varese
Rachele Matteucci, insegnante di lingua italiana per stranieri presso l'Associazione San Martino de Porres
Cristina Mattiello, insegnante, giornalista
Clementina Mazzucco, docente universitaria, saggista
Alessandra Mecozzi, presidente di "Cultura e' liberta'. Una campagna per la Palestina"
Enrico Mezzetti, presidente dell'Anpi provinciale di Viterbo
Pierangelo Monti, del Mir di Ivrea
Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo
Rosangela Mura, attivista
Alessandro Murgia, medico impegnato nella solidarieta'
Loretta Mussi, Rete romana di solidarieta' con la Palestina
Amalia Navoni, educatrice e attivista per i diritti umani e i beni comuni
Giorgio Nebbia, ecologista
Giovanna Niccoli, attivista
don Gianni Novelli, direttore emerito del Cipax
Emilia Pacelli, casalinga
Giovanna Pagani, Wilpf Italia
Vittorio Pallotti, fondatore del Centro di documentazione del manifesto pacifista internazionale
Maria Paola Patuelli, Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna e Associazione femminile maschile plurale
Marisa Pedroncelli, volontaria nella solidarieta' internazionale
Giovanni Penzo, pensionato
Donato Perreca, pensionato
Enrico Peyretti, saggista e peace-researcher
Giorgio Piacentini, presidente emerito del Cipax
Leo Piacentini, pensionato
Rosanna Pirajno, architetta, presidente dell'associazione "Mezzocielo" di Palermo
Alessandro Pizzi, gia' sindaco di Soriano nel Cimino, docente di matematica e fisica, volontario nel carcere di Viterbo
Pier Paolo Poggio, storico, direttore della Fondazione "Luigi Micheletti"
Rocco Pompeo, presidente della "Fondazione Nesi"
Pier Paolo Poncia, geologo
Giuliano Pontara, filosofo
Franco Porcu, operaio
Alessandro Presicce, giurista
Andrea Pubusa, giurista
Pasquale Pugliese, segreteria nazionale del Movimento Nonviolento
Mauro Pugni, Cdb di Modena
Laura Quagliuolo, redattrice e attivista del Coordinamento italiano di sostegno alle donne afghane
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarieta'
Roberto Rampi, deputato
Massimo Ribelli, Universita' di Roma "La Sapienza"
Annamaria Rivera, antropologa
Giorgio Roversi, pensionato
Vincenzo Sanfilippo, sociologo, della Comunita' dell'Arca di Lanza del Vasto
Lavinia Sangiorgi, volontaria di Focus - Casa dei diritti sociali di Roma
Antonia Sani, Wilpf Italia
Adriano Sansa, magistrato e poeta
Delfino Santaniello, figura storica dell'impegno per la legalita' e la democrazia
Eugenio Santi, presidente del Gavci
don Alessandro Santoro, della comunita' delle Piagge
padre Pietro Sartorel, sacerdote, missionario in Brasile
Giovanni Sarubbi, direttore de "Il dialogo"
Renato Sasdelli, docente universitario e saggista
Eugenio Scardaccione, dirigente scolastico
Manlio Schiavo, docente, referente del Comitato cittadino di Bagheria per la Costituzione
Marco Scipioni, presidente del Centro studi e documentazione "Don Pietro Innocenti"
Rosa Scognamiglio, docente impegnata in difesa dei diritti umani e della Costituzione
Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera dei Deputati
Giovanni Battista Sgritta, sociologo e docente universitario
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Matteo Soccio, "Casa per la Pace" di Vicenza
Pietro Soldini, responsabile immigrazione della Cgil
Irene Starace, Wilpf Italia
Michelangelo Tumini, dei "Cantieri di pace" di Osimo, Offagna, Castelfidardo e Loreto
Olivier Turquet, educatore ed editore, coordinatore di "Pressenza"
Laura Tussi, giornalista e scrittrice
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
Leonardo Varvaro, docente universitario
Antonio Vermigli, direttore di "In dialogo"
Salvatore Vitale, divulgatore agricolo
Giulio Vittorangeli, presidente dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo
Luciano Zambelli, della Lega per il disarmo unilaterale
Lorenzo Zaniboni
Rina Zardetto, presidente dell'Associazione Reggiana per la Costituzione
Franco Zunino, ingegnere
*
Per adesioni: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini at camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso at senato.it
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Francis Scott Fitzgerald, Tenera e' la notte, Feltrinelli, Milano 2015, pp. 382.
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
9. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2664 del 31 marzo 2017
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